ITTO20120497A1 - Sistema per il controllo motorizzato dello spostamento di almeno un'anta destinata ad aprire e chiudere almeno in parte un'apertura, quale una finestra, realizzata su una parete. - Google Patents

Sistema per il controllo motorizzato dello spostamento di almeno un'anta destinata ad aprire e chiudere almeno in parte un'apertura, quale una finestra, realizzata su una parete. Download PDF

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ITTO20120497A1
ITTO20120497A1 IT000497A ITTO20120497A ITTO20120497A1 IT TO20120497 A1 ITTO20120497 A1 IT TO20120497A1 IT 000497 A IT000497 A IT 000497A IT TO20120497 A ITTO20120497 A IT TO20120497A IT TO20120497 A1 ITTO20120497 A1 IT TO20120497A1
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IT
Italy
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driving portion
rotation
driven portion
control member
axis
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Application number
IT000497A
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Inventor
Gianni Michielan
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Came Group S P A
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    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E05LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
    • E05FDEVICES FOR MOVING WINGS INTO OPEN OR CLOSED POSITION; CHECKS FOR WINGS; WING FITTINGS NOT OTHERWISE PROVIDED FOR, CONCERNED WITH THE FUNCTIONING OF THE WING
    • E05F15/00Power-operated mechanisms for wings
    • E05F15/60Power-operated mechanisms for wings using electrical actuators
    • E05F15/603Power-operated mechanisms for wings using electrical actuators using rotary electromotors
    • E05F15/611Power-operated mechanisms for wings using electrical actuators using rotary electromotors for swinging wings
    • E05F15/63Power-operated mechanisms for wings using electrical actuators using rotary electromotors for swinging wings operated by swinging arms
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E05LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
    • E05YINDEXING SCHEME RELATING TO HINGES OR OTHER SUSPENSION DEVICES FOR DOORS, WINDOWS OR WINGS AND DEVICES FOR MOVING WINGS INTO OPEN OR CLOSED POSITION, CHECKS FOR WINGS AND WING FITTINGS NOT OTHERWISE PROVIDED FOR, CONCERNED WITH THE FUNCTIONING OF THE WING
    • E05Y2201/00Constructional elements; Accessories therefore
    • E05Y2201/20Brakes; Disengaging means, e.g. clutches; Holders, e.g. locks; Stops; Accessories therefore
    • E05Y2201/214Disengaging means
    • E05Y2201/216Clutches
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E05LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
    • E05YINDEXING SCHEME RELATING TO HINGES OR OTHER SUSPENSION DEVICES FOR DOORS, WINDOWS OR WINGS AND DEVICES FOR MOVING WINGS INTO OPEN OR CLOSED POSITION, CHECKS FOR WINGS AND WING FITTINGS NOT OTHERWISE PROVIDED FOR, CONCERNED WITH THE FUNCTIONING OF THE WING
    • E05Y2201/00Constructional elements; Accessories therefore
    • E05Y2201/20Brakes; Disengaging means, e.g. clutches; Holders, e.g. locks; Stops; Accessories therefore
    • E05Y2201/23Actuation thereof
    • E05Y2201/244Actuation thereof by manual operation

Description

TITOLO: “Sistema per il controllo motorizzato dello spostamento di almeno un'anta destinata ad aprire e chiudere almeno in parte un'apertura, quale una finestra, realizzata su una pareteâ€
DESCRIZIONE
Settore tecnico
La presente invenzione si riferisce a un sistema per il controllo motorizzato dello spostamento di almeno un'anta destinata ad aprire e chiudere almeno in parte un'apertura, quale una finestra, realizzata su una parete.
Tali sistemi sono generalmente apprezzati in particolare quando sono applicati a finestre, in quanto essi consentono ad un utente l’apertura e chiusura in modo automatico delle ante senza che l’utente debba spingere manualmente tali ante o sporgersi attraverso la parete oltre la finestra.
Sfondo tecnologico
Più specificamente la presente invenzione si riferisce ad un sistema secondo il preambolo dell’annessa rivendicazione 1, vale a dire ad un sistema del tipo sopra indicato comprendente:
- un dispositivo attuatore o motore destinato ad essere fissato su detta parete; e
- un elemento girevole destinato ad essere vincolato a detta anta e azionabile in rotazione intorno ad un asse di azionamento per mezzo di detto dispositivo attuatore o motore in modo tale da spostare detta anta per aprire e/o chiudere detta apertura.
Tuttavia una tale tipologia di sistemi soffre di alcuni inconvenienti.
Un inconveniente à ̈ dato dal fatto che il dispositivo attuatore o motore e l’elemento girevole sono presentano una connessione reciproca rigida e strettamente vincolata in rotazione per consentire l’esecuzione di una spinta o una trazione nei confronti dall’anta in maniera idonea da provocarne una apertura od chiusura, senza che sia possibile disaccoppiarli per una movimentazione manuale dell’anta.
Questa situazione à ̈ disagevole in particolare a seguito di un malfunzionamento del dispositivo attuatore oppure ad una interruzione dell’alimentazione elettrica del sistema. In entrambi questi casi, l’anta rimane bloccata nella posizione in cui si trovata prima del malfunzionamento o dell’interruzione di corrente e non à ̈ possibile riportarla manualmente nella posizione desiderata, finché viene riparato il dispositivo attuatore oppure viene ripristinata l’erogazione di corrente elettrica.
Tale operazione diviene ancor più complessa qualora il dispositivo attuatore o motore sia protetto da involucri, il che implica la necessità di smontare l’elemento girevole dall’albero di uscita de dispositivo attuatore o motore e la successiva rimozione dei componenti di involucro per poter operare in modo appropriato sul sistema.
Sintesi dell’invenzione
Uno scopo della presente invenzione à ̈ quello di realizzare un sistema in grado di risolvere questo ed altri inconvenienti della tecnica nota, e che nel contempo possa essere prodotto in modo semplice ed economico.
Secondo la presente l’invenzione, questo ed altri scopi vengono raggiunti mediante un sistema realizzato secondo l’annessa rivendicazione 1.
E’ da intendersi che le annesse rivendicazioni costituiscono parte integrante degli insegnamenti tecnici qui forniti nella descrizione dettagliata che segue in merito alla presente invenzione.
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno chiari dalla descrizione dettagliata che segue, data a puro titolo esemplificativo e non limitativo, con riferimento ai disegni allegati, in cui: - la figura 1 à ̈ una vista in elevazione frontale di una finestra su cui à ̈ provvista una forma di realizzazione esemplificativa di un sistema secondo la presente invenzione;
- la figura 2 Ã ̈ una vista prospettica in esploso del sistema mostrato nella figura 1;
- la figura 3 Ã ̈ una vista prospettica, parziale ed ingrandita, del sistema mostrato nelle figure precedenti; - la figura 4 Ã ̈ una vista prospettica ed ingrandita di alcuni dettagli realizzativi del sistema ed indicati dalla linea IV nella figura 3;
- le figure 5 e 6 sono viste prospettiche parziali del sistema mostrato nelle figure precedenti e che presenta mezzi di trasmissione illustrati in una condizione innestata e rispettivamente in una condizione disinnestata; e
- le figure 7 e 8 sono vista in sezione longitudinale di una parte del sistema mostrato nella figure 5 e rispettivamente nella figura 6.
Descrizione dettagliata dell’invenzione
Con riferimento alla figura 1 Ã ̈ indicata nel suo complesso con 10 una forma di realizzazione esemplificativa di un sistema secondo la presente invenzione.
Il sistema 10 à ̈ progettato per il controllo motorizzato rotazione dello spostamento di almeno un’anta A destinata ad aprire e chiudere almeno in parte un’apertura F realizzata su una parete P.
Nella forma di realizzazione illustrata nella figura 1, l’apertura sopra citata à ̈ una finestra F destinata ad essere chiusa ed aperta da una coppia di ante A montate mobili sulla parete P in vicinanza di lati opposti della finestra F. Tuttavia, come sarà chiaro ad un tecnico del settore dalla lettura della descrizione che segue, il sistema secondo la presente invenzione à ̈ anche applicabile in altre disposizioni, ad esempio può controllare anche lo spostamento di una singola anta destinata a chiudere l’intera apertura definita attraverso la parete. Inoltre il sistema secondo l’invenzione non à ̈ soltanto applicabile per aprire e chiudere ante di finestre, ma può anche essere predisposto per eseguire l’apertura e chiusura di ante associate a porte od altre aperture realizzate su una generica parete.
Ulteriormente nella forma di realizzazione illustrata, ciascuna delle ante A à ̈ montata oscillabile, in particolare mediante incernieramento, sulla parete P. Preferibilmente la struttura dell’anta A montata sulla parete P à ̈ del tipo a battente; tuttavia il sistema secondo la presente invenzione à ̈ anche adatto per essere utilizzato su ante di tipo differente, ad esempio del tipo cosiddetto “alla padovana†(in altri termini con porzioni di anta ripiegabili l’una rispetto all’altra ed ribaltabili verso l’esterno dell’apertura F). Eventualmente, con l’ausilio di un opportuno meccanismo di trasmissione, à ̈ anche concepibile l’impiego del sistema in combinazione con ante scorrevoli, ad esempio, ricavate “a scomparsa†nella parete P).
Inoltre nella forma di realizzazione illustrate, le ante A sono degli scuri, vale a dire sono realizzate “piene†senza aperture od interruzioni nella loro parete; in alternativa la ante possono anche essere realizzate come persiane, in altri termini con aperture o interruzioni in grado di essere attraversate dalla luce proveniente dall’esterno. Come noto nel settore, le aperture o interruzioni di tali ante a persiana possono realizzate mediante una pluralità di listelli trasversali disposti parallelamente l’uno al di sotto degli altri e leggermente inclinati rispetto al piano individuato dall’anta stessa.
Nella figura 1 le ante A destinate a chiudere la finestra F sono mostrate in una posizione completamente aperta.
Con riferimento in particolare alle figure 2 e 3, il sistema 10 comprende:
- un dispositivo attuatore o motore 14 destinato ad essere montato sulla parete P in prossimità dell’apertura F, preferibilmente attraverso una struttura di sostegno 12 sulla quale esso à ̈ predisposto per essere supportato od appeso; e
- un elemento girevole 16, ad esempio un braccio, destinato ad essere vincolato all’anta A e azionabile in rotazione intorno ad un asse di azionamento X-X per mezzo del dispositivo attuatore o motore 14 in modo tale da far spostare l’anta A per aprire e/o chiudere l’apertura F.
Come già descritto in precedenza, nella forma di realizzazione illustrata, l’anta A viene fatta oscillare in virtù del montaggio mediante incernieramento sulla parete P.
Il sistema 10 comprende inoltre mezzi di trasmissione disinnestabili, indicati nel loro complesso con 18, comprendenti una porzione motrice 20 e una porzione condotta 22 che sono cooperanti in rotazione con il dispositivo attuatore o motore 14 e rispettivamente con l’elemento girevole 16. La porzione motrice 20 e la porzione condotta 22 sono in grado di assumere:
- una condizione disinnestata (figure 6 e 8) in cui esse sono reciprocamente indipendenti in rotazione e spostabili l’una rispetto all’altra fra una pluralità di disposizioni reciproche predeterminate, ciascuna di dette disposizioni reciproche corrispondendo ad un’associata posizione angolare assumibile dall’anta A; e
- una condizione innestata (figure 5 e 7) in cui esse sono cooperanti in rotazione l’una con l’altra in una disposizione reciproca selezionabile fra detta pluralità di disposizioni reciproche predeterminate e corrispondente ad una posizione angolare desiderata dell’anta A.
Grazie alla presenza dei mezzi di trasmissione 18, anche per un utente non particolarmente esperto à ̈ possibile procedere ad una regolazione manuale della posizione angolare delle ante A, in caso di malfunzionamento del dispositivo motore 14 o una interruzione nell’alimentazione di energia elettrica a tale motore 14. Infatti l’utente può portare la porzione motrice 20 e la porzione condotta 22 dalla condizione innestata (di utilizzo normale) alla condizione disinnestata (di registrazione) e spostarle in modo tale che asse assumano la disposizione reciproca corrispondente alla posizione angolare desiderata dell’anta A. Successivamente l’utente può riportare la porzione motrice 20 e la porzione condotta 22 nella condizione innestata, in cui esse cooperano in rotazione l’una con l’altra e sono bloccate nella disposizione reciproca selezionata.
Nella forma di realizzazione illustrata, à ̈ rappresentata una modalità di montaggio alla parete P puramente esemplificativa della struttura di sostegno 12 e del dispositivo attuatore o motore 14. Secondo quanto mostrato, il dispositivo attuatore o motore 14 à ̈ montato a in corrispondenza del bordo di sommità od “architrave†dell’apertura F. Ad esempio, tale dispositivo attuatore o motore 14 à ̈ fissato alla parete P attraverso una struttura di sostegno 12 realizzata come un profilato metallico preferibilmente avente fori di montaggio (non numerati) che ne consentono il fissaggio mediante viti sulla parete P; in particolare per fissare la struttura di sostegno 12 sulla parete P à ̈ possibile fare uso di una maschera o dima M avente fori di guida (non numerati) situati in posizione corrispondenti ai suddetti fori di montaggio. In questo modo à ̈ possibile realizzare preliminarmente sulla parete P (ad esempio, sul bordo di sommità dell’apertura A) una pluralità di perforazioni in maniera precisamente indicata dai fori di guida portati dalla maschera o dima M; il che concorre all’ottenimento di una migliore precisione nel montaggio della struttura di sostegno 12 sulla parete P.
Nella forma di realizzazione illustrata, il dispositivo attuatore o motore 14 à ̈ sostanzialmente appeso alla struttura di sostegno 12, ad esempio montato su di essa mediante viti. Preferibilmente il dispositivo 14 à ̈ un motore che opera in maniera continua, tuttavia in varianti meno preferite esso può anche essere un attuatore che opera in modo discontinuo o discreto. In particolare il dispositivo 14 à ̈ un motore elettrico, ad esempio un motoriduttore, dotato di un albero di uscita 15 atto a trasferire all’elemento girevole 16 un moto rotatorio intorno all’asse di azionamento X-X attraverso i mezzi di trasmissione 18. In modo di per sé noto, il dispositivo attuatore o motore 14 à ̈ destinato ad essere azionato in maniera controllata da un’unità di controllo atta ad essere governata dall’utente mediante idonei dispositivi di comando, eventualmente remoti, ad esempio pulsanti, telecomandi o apparecchiature domotiche.
Nella forma di realizzazione illustrata, l’elemento girevole 16 à ̈ un braccio ruotabile intorno all’asse di azionamento X-X che à ̈ collegato da una parte con il dispositivo attuatore o motore 14, in particolare con l’albero di uscita 15, attraverso i mezzi di trasmissione 18 e dall’altra parte con l’associata anta A attraverso un idoneo meccanismo di guida. Preferibilmente, il suddetto meccanismo di guida comprende, in modo di per sé noto nel settore, un cursore 17 imperniato in maniera girevole all’estremità del braccio 16 e una guida o corsoio G montato sull’anta A ed in cui il cursore 17 à ̈ accoppiato scorrevolmente, in particolare con moto rettilineo.
In modo preferito il sistema 10 includere un involucro protettivo realizzato da uno o più elementi scatolari o carter 19 destinati a proteggere il dispositivo attuatore o motore 14 ed eventualmente la suddetta unità di controllo. Nell’esempio illustrato, l’involucro protettivo 19 può essere almeno in parte fissato alla struttura di sostegno 12 in maniera tale da essere sovrapposto, almeno in parte, al dispositivo attuatore o motore 14. Gli elementi scatolari 19 possono anche essere affiancati fra di loro ed includere tratti profilati intermedi, ad esempio con sezione a C, in modo tale che essi racchiudano il dispositivo attuatore o motore 14 proteggendolo come un “guscio†dall’azione di agenti esterni, quali polvere, umidità, calore, ecc.. In tal caso può essere previsto un foro 19a progettato per consentire che il dispositivo attuatore o motore 14 sia in grado di sporgere dall’involucro 19, ad esempio, soltanto con il suo albero di uscita 15.
Preferibilmente la porzione motrice 20 ed la porzione condotta 22 sono girevoli intorno al medesimo asse di rotazione X-X. Nella forma di realizzazione illustrata, l’asse di rotazione X-X e l’asse di azionamento X-X sono fra di loro coincidenti. Come un tecnico del settore potrà ulteriormente apprezzare, in ulteriori varianti di realizzazione, gli assi di rotazione della porzione motrice e della porzione condotta possono anche non essere coincidenti fra di loro oppure con l’asse di azionamento dell’elemento girevole, ad esempio tali assi possono essere realizzati fra di loro paralleli, od eventualmente orientati perpendicolarmente rispetto all’asse di azionamento con l’interposizione di meccanismi cinematici più o meno complessi (ad esempio ingranaggi a ruote coniche o simili).
Nella forma di realizzazione illustrata la porzione motrice 20 e la porzione condotta 22 sono elementi distinti dall’associato dispositivo attuatore o motore 14 e dall’associato elemento girevole 16. In ulteriori varianti di realizzazione à ̈ invece possibile realizzare la porzione motrice e la porzione condotta in modo unitario o monolitico con l’albero di uscita del dispositivo attuatore o motore e rispettivamente con l’elemento girevole. Tuttavia tale costruzione à ̈ meno preferita per quanto attiene alla manutenzione del sistema, in quanto l’intero albero di uscita o l’intero elemento girevole devono essere generalmente sostituiti, in caso di rottura o malfunzionamento della porzione motrice o della porzione condotta.
Preferibilmente la porzione motrice 20 e la porzione condotta 22 sono reciprocamente mobili in modo guidato parallelamente all’asse di rotazione X-X fra la condizione innestata, in cui esse sono fra di loro accostate e fra di loro cooperanti in rotazione, e la condizione disinnestata, in cui sono fra di loro allontanate e fra di loro indipendenti in rotazione.
Nella forma di realizzazione illustrata a titolo di esempio nelle figure 2 e 3, quando la porzione motrice 20 e la porzione condotta 22 sono nella condizione innestata e nella condizione disinnestata, esse sono in reciproco contatto, preferibilmente in direzione dell’asse di rotazione X-X, e rispettivamente fra di loro distaccate, preferibilmente in direzione dell’asse di rotazione X-X.
Preferibilmente, la porzione motrice 20 e la porzione condotta 22 presentano un’interfaccia realizzata da rispettive superfici di contatto 24 e 26 affacciate fra di loro, ad esempio assialmente, aventi una forma sostanzialmente combaciante, e atte ad impegnarsi l’una nell’altra in una pluralità di configurazioni di accoppiamento corrispondenti alle suddette disposizioni reciproche.
Preferibilmente ciascuna superficie di contatto 24, 26 presenta una pluralità di sedi e/o sporgenze disposte perifericamente rispetto all’asse di rotazione X-X ad atte accoppiarsi, in ciascuna delle disposizioni reciproche della porzione motrice 20 e della porzione condotta 22, con rispettive sporgenze e/o sedi combacianti portate dall’altra superficie di contatto 26, 24.
Nella forma di realizzazione illustrata ciascuna superficie di contatto 24, 26 presenta una successione alternata delle suddette sedi e sporgenze atte ad accoppiarsi, in ciascuna delle suddette disposizioni reciproche, con sporgenze combacianti e rispettivamente con sedi combacianti portati dall’altra superficie di contatto 26, 24.
Nella forma di realizzazione illustrata le sedi sono scanalature radiali mentre le sporgenze sono rilievi radiali. In particolare tali scanalature e rilievi sono realizzate a raggiera sulla rispettiva porzione motrice 20 e/o sulla rispettiva porzione condotta 22.
Preferibilmente la suddetta successione alternata di scanalature e risalti à ̈ ottenibile, ad esempio, mediante una cosiddetta lavorazione “millerighe†che sia effettuata su facce assialmente opposte e rivolte l’una verso l’altra della porzione motrice 20 e della porzione condotta 22. Particolarmente ma non necessariamente, le scanalature e dei risalti recate dai mezzi di trasmissione 18 presentano una sezione trasversale sostanzialmente triangolare.
Nella forma di realizzazione illustrata, la superficie di contatto 24 o 26 à ̈ recata da una regione periferica dell’associata porzione motrice 20 o dell’associata porzione condotta 22, in particolare definendo una zona anulare o circonferenziale in cui à ̈ realizzata la suddetta successione alternata di scanalature e risalti. In questo modo la suddetta successione periferica alternata definisce un profilo periferico sostanzialmente a denti di sega (cosiddetta “dentatura laterale†).
Nella forma di realizzazione illustrata, la porzione motrice 20 e la porzione condotta 22 hanno una forma a disco. In particolare, tali dischi preferibilmente anulari hanno una sagoma sostanzialmente circolare, di estensione diametrale analoga per entrambe le porzioni 20, 22 dei mezzi di trasmissione 18. Ad esempio, tali le superfici di contatto 24 e 26 sono corone circolari, leggermente prominenti assialmente rispetto al resto dei dischi definiti dalle porzioni 20, 22.
Preferibilmente, la porzione motrice 20 e la porzione condotta 22 sono supportate relativamente scorrevoli sull’albero di uscita 15, fra la condizione innestata e la condizione disinnestata. Nella forma di realizzazione illustrata, la porzione motrice 20 à ̈ vincolata in rotazione all’albero di uscita 15, mentre la porzione condotta 22 à ̈ vincolabile in rotazione alla porzione motrice 20 ma svincolata in rotazione dall’albero motore 15. In particolare, la porzione motrice 20 à ̈ montata fissa sull’albero di uscita 15, mentre la porzione condotta 22 à ̈ montata scorrevole sull’albero di uscita 15 parallelamente all’asse di rotazione X-X.
Nella forma di realizzazione illustrata, la porzione motrice 20 presenta un’apertura assiale passante 28 di forma poligonale, ad esempio quadrata, atta ad accoppiarsi con un tratto intermedio 30 rastremato dell’albero di uscita 15 e di forma poligonale corrispondente all’apertura assiale 28. In particolare la corona periferica definita dalla superficie di contatto 24 si sviluppa intorno all’apertura assiale 28. Questo accoppiamento contribuisce a vincolare saldamente in rotazione l’albero di uscita 15 e la porzione motrice 20.
Nella forma di realizzazione illustrata, la porzione motrice 20 presenta almeno una coppia di grani o viti a testa cava 31 alloggiate in corrispondenti fori trasversali 32 equidistanziati angolarmente lungo la periferia della porzione motrice 20, ad esempio in corrispondenza del tratto intermedio 30. Per il montaggio le viti a testa cava 31 vengono serrate contro la periferia dell’albero di uscita 15, preferibilmente inserendosi in incavi (non numerati) in esso ricavati trasversalmente. Questo accoppiamento contribuisce a impedire una traslazione indesiderata della porzione motrice 20 rispetto all’albero di uscita 15.
Nella forma di realizzazione illustrata, la porzione condotta 22 presenta un’apertura assiale passante 36 attraversata dall’albero di uscita 15, in maniera tale da permettere una rotazione relativa fra la porzione condotta 22 e l’albero di uscita 15; in altri termini la porzione condotta 22 e l’albero di uscita 15 sono accoppiati in modo rotoidale attraverso l’apertura assiale passante 36. Pertanto viene mantenuto un accoppiamento guidato della porzione condotta 22 con l’albero di uscita 15 e consentita nel contempo la libertà di rotazione relativa fra questi ultimi.
In particolare, l’apertura assiale passante 36 può avere una sezione trasversale circolare attraversata da un tratto distale 38 dell’albero di uscita 15 il quale a sua volta presenta una sezione trasversale sostanzialmente complementare a quella dell’apertura assiale passante 36. particolare Preferibilmente l’estensione trasversale del tratto distale 40 à ̈ inferiore a quella del tratto intermedio 30..
Nella forma di realizzazione illustrata la porzione condotta 22 à ̈ fissata sull’elemento girevole o braccio 16, in particolare in corrispondenza di una sua estremità terminale 40. In particolare, la porzione condotta 22 presenta una pluralità di fori assiali 42 situati da parte assialmente opposta rispetto alla superficie di contatto 26. Preferibilmente l’accoppiamento fra la porzione condotta 22 e l’elemento girevole 16 avviene mediante viti montate attraverso di essi; in particolare tale accoppiamento avviene serrando le viti attraverso i fori assiali 42 e gli orifizi 44 recati dall’elemento girevole 16, ad esempio sull’estremità terminale 40, in posizione corrispondente a quella dei fori assiali 42. Nell’esempio i fori assiali 42 sono angolarmente equidistanziati rispetto all’asse di rotazione X-X.
Nella forma di realizzazione illustrata l’elemento girevole 16 presenta a sua volta una apertura assiale passante 46, ad esempio di sezione circolare, situata in posizione corrispondente all’apertura assiale passante 36 della porzione condotta 22. La disposizione ed allineamento delle aperture assiali passanti 36 e 46 à ̈ tale da consentire il passaggio dell’albero di uscita 16 attraverso di esse e contemporaneamente garantire la libertà di rotazione dell’assieme formato dall’elemento girevole 16 e dalla porzione condotta 22 rispetto tale albero di uscita 16.
Nella forma di realizzazione illustrata, l’apertura assiale passante 46 dell’elemento girevole 16 presenta una sezione circolare avente sostanzialmente il medesimo diametro del tratto distale 38 dell’albero di uscita 15 in maniera tale da consentire uno scorrimento guidato fra di essi.
Con riferimento in particolare alle figure da 5 a 8, il sistema 10 può comprendere inoltre un organo di comando 48 azionabile da un utente e predisposto per portare la porzione motrice 20 e la porzione condotta 22 in scorrimento relativo fra la condizione innestata (posizione di lavoro dell’organo di comando 48) e la condizione disinnestata (posizione disinnestata dell’organo di comando 48). In particolare, l’organo di comando 48 à ̈ predisposto per far scorrere la porzione condotta 22 sull’albero motore 15 in allontanamento ed in avvicinamento alla porzione motrice 20.
Preferibilmente l’organo di comando 48 à ̈ montato mobile, preferibilmente girevole, sull’albero di uscita 15. In particolare l’organo di comando 48 à ̈ una leva montata girevole intorno ad un asse di oscillazione Y-Y in prossimità dell’estremità libera dell’albero di uscita 15, particolarmente del suo tratto distale 38. Ad esempio, l’asse di oscillazione Y-Y à ̈ sostanzialmente perpendicolare all’asse di rotazione o azionamento X-X.
Con riferimento in particolare alle figure 7 e 8, l’organo di comando 48 presenta un profilo di camma 50 progettato per spostare, sospingendo la porzione motrice 20 e la porzione condotta 22 l’una rispetto all’altra fra la condizione innestata e la condizione disinnestata. Preferibilmente il profilo di camma 50 à ̈ cooperante con la porzione condotta 22; in particolare il profilo di camma 50 presenta una parte lobata (non numerata) sporgente eccentricamente rispetto all’asse di oscillazione Y-Y e cooperante con la porzione condotta 22 in modo tale da sospingerla a contatto con la porzione motrice 20 nella condizione innestata (posizione di lavoro, corrispondente alla figura 5 e 7), ed una parte non lobata (non numerata) in grado di ricevere in appoggio la porzione condotta 22 in modo tale da distanziarla dalla porzione motrice 20 nella condizione disinnestata (posizione di riposo, corrispondente alle figure 6 e 8).
Nella forma di realizzazione illustrata, il profilo di camma 50 Ã ̈ di forma sostanzialmente arcuata, in cui alla parte lobata corrisponde il raggio di curvatura massimo mentre alla parte non lobata corrisponde il raggio di curvatura minimo.
Nella forma di realizzazione illustrata, l’organo di comando 48 comprende una impugnatura 52 atta ad essere afferrata da un utente che desidera ruotare l’organo di comando fra la posizione di lavoro e la posizione di riposo, ed una parte spingitrice 54 accoppiata con l’impugnatura 52 e recante il profilo di camma 50. L’impugnatura 52 e la parte spingitrice 54 sono mostrate come realizzate in due porzioni distinte e fra di loro accoppiate, tuttavia à ̈ altresì possibile realizzare questi due elementi in un solo pezzo, monolitico.
Nella forma di realizzazione illustrata, il collegamento girevole fra l’organo di comando 48 e l’albero di uscita 15 avviene attraverso la parte spingitrice 54 che ha preferibilmente una forma sostanzialmente a forcella. In particolare la parte spingitrice 54 presenta una regione centrale o di base 56 a cui à ̈ associata l’impugnatura 52, ed una coppia di rami laterali 58 (di cui soltanto uno à ̈ visibile nelle figure 7 e 8) sporgenti da parti opposte dalla regione centrale o di base 56 e recanti entrambi il profilo di camma 50. In modo vantaggioso, i rami laterali 58 si estendono da parti diametralmente opposte dell’albero 28, in particolare in corrispondenza del suo tratto distale 38. Ad esempio l’accoppiamento girevole intorno all’asse di oscillazione Y-Y può avvenire mediante l’inserimento di un elemento trasversale 60 diametralmente attraverso l’albero 15, vantaggiosamente attraverso il suo tratto distale 38. In particolare, l’elemento trasversale 60 à ̈ inserito con libertà di rotazione attraverso l’albero 15 e fissato in corrispondenza delle sue estremità con almeno uno dei rami laterali 58. Più particolarmente, l’elemento trasversale 60 à ̈ una vite inserita attraverso un foro diametrale passante 62 ricavato attraverso l’albero 15, ad esempio attraverso il tratto distale 38 ed avvitata su uno dei due rami alterali 58. In questo caso l’asse di oscillazione Y-Y corrisponde all’asse dell’elemento trasversale 60.
Con riferimento in particolare alle figure 5 e 7, quando i mezzi di trasmissione 18 sono nella condizione innestata, l’organo di comando 48 à ̈ nella posizione di lavoro. Nella forma di realizzazione illustrata quando l’organo di comando 48 à ̈ nella posizione di lavoro, esso ed à ̈ orientato sostanzialmente in asse con l’albero di uscita 15, vale a dire la sua estensione prevalente à ̈ diretta sostanzialmente parallelamente all’asse di rotazione o azionamento X-X. In questo modo, il profilo di camma 50 presenta la sua parte lobata rivolta verso la porzione condotta 22, sottoponendola ad una spinta assiale diretta verso la porzione motrice 20.
Invece con riferimento alle figure 6 e 8, quando i mezzi di trasmissione 18 sono nella condizione disinnestata, l’organo di comando 48 à ̈ nella posizione di riposo. Nella forma di realizzazione illustrata quando l’organo di comando 48 à ̈ nella posizione di riposo, esso à ̈ orientato in direzione sostanzialmente perpendicolare rispetto all’albero di uscita 15, vale a dire la sua estensione prevalente à ̈ diretta trasversalmente, preferibilmente ortogonalmente, rispetto all’asse di rotazione X-X. In questo modo il profilo di camma 50 presenta la sua parte non lobata rivolta verso la porzione condotta 22, permettendole un distanziamento per gravità dalla porzione motrice 20.
Nella forma di realizzazione illustrata, il sistema 10 include inoltre un elemento elastico 62 tendente a trattenere l’organo di comando 48 quando esso assume la sua posizione di lavoro (quando i mezzi di trasmissione 18 si trovano dunque nella condizione innestata). In questo modo si evita che, durante lo spostamento dell’anta A per azione del motore 14, la cooperazione fra la porzione motrice 20 e la porzione condotta 22 possa dar luogo ad una spinta assiale che provochi in maniera indesiderata la rotazione dell’organo di comando 48 verso la sua posizione di riposo (figure 6 e 8) e quindi il passaggio nella condizione di disinnesto.
Nella forma di realizzazione illustrata, l’elemento elastico 62 circonda l’albero di uscita 15 ed à ̈ montato assialmente fra il profilo di camma 52 dell’organo di comando 48 e la porzione condotta 22 (in particolare in appoggio contro l’elemento girevole o braccio 16). Particolarmente, l’elemento elastico 62 à ̈ una molla a tazza, ad esempio la cui apertura centrale à ̈ attraversata con gioco trasversale dall’albero di uscita 15, in particolare dal tratto distale 38.
Nella forma di realizzazione illustrata, l’elemento elastico 62 à ̈ situato assialmente fra la porzione spingitrice 54, ad esempio in corrispondenza dei rami laterali 58, e la porzione condotta 22, ad esempio con l’ulteriore interposizione dell’elemento girevole o braccio 16 (particolarmente, la sua estremità terminale 40).
Durante l’esercizio normale, il sistema 10 presenta i mezzi di trasmissione 18 nella loro condizione innestata, pertanto la cooperazione fra la porzione motrice 20 e la porzione condotta 22 prevede il trasferimento della rotazione dal motore 14 all’anta A attraverso l’elemento girevole o braccio 16 e la rispettiva guida o corsoio G. Più in dettaglio, le superfici di contatto 24 e 26 sono mantenute accoppiate assialmente fra loro per effetto della spinta esercitata dalla porzione lobata del profilo di camma 50 offerto dall’organo di comando 48. Dunque nella condizione innestata, l’albero di uscita 15 à ̈ reso solidale in rotazione con l’elemento girevole o braccio 16. Chiaramente in funzione del verso di rotazione impartito dal motore 14, le ante A si spostano verso una condizione di apertura parziale o completa (figura 1) oppure verso una condizione di chiusura parziale o completa (non illustrata).
Invece si consideri il caso in cui un utente desideri registrare nuovamente la posizione angolare dell’anta A attraverso il sistema 10, dopo la prima installazione. In questa situazione l’utente può azionare l’organo di comando o leva 48 portandola dalla posizione di lavoro, illustrata nelle figure 5 e 7, alla posizione di riposo, illustrata nelle figure 6 e 8, contro l’azione di opposizione compiuta dall’elemento elastico 62. In questa maniera la porzione motrice 20 e la porzione condotta 22 non sono più mantenute con le rispettive superfici di contatto 24 e 26 accoppiate fra loro, ma la porzione condotta 22 si distanzia dalla porzione motrice 20 e va in appoggio contro la parte non lobata del profilo di camma 50, con l’interposizione dell’organo girevole o braccio 16. Pertanto l’organo girevole o braccio 16 può essere liberamente ruotato finché l’anta A non si trova nella posizione angolare desiderata.
Successivamente per rimettere in funzione il sistema 10 à ̈ soltanto necessario ruotare l’organo di comando o leva 48 nella posizione di lavoro, caricando l’organo elastico 62 che tenderà ad evitare un ritorno non desiderato dell’organo di comando nella posizione di riposo (in particolare durante il funzionamento del motore elettrico 14). Quindi l’organo di comando 48 farà nuovamente accostare a contatto fra loro le superfici 24 e 26 della porzione motrice 20 e della porzione condotta 22, grazie alla spinta esercitata dalla porzione lobata del profilo di camma 52. Si noti come la lavorazione successione alternata di scanalature e risalti trasversali e disposti a raggiera delle superfici di contatto 24 e 26 sia particolarmente vantaggiosa, in quanto consente una regolazione angolare fine fra la posizione reciproca della porzione motrice 20 e della porzione condotta 22, permettendone una registrazione precisa con la definizione di scarti angolari anche minimi, quasi di tipo continuo, fra disposizioni reciproche angolari successive assumibili dalla porzione motrice 20 e dalla porzione condotta 22.
Naturalmente, fermo restando il principio dell’invenzione, le forme di attuazione ed i particolari di realizzazione potranno essere ampiamente variati rispetto a quanto descritto ed illustrato a puro titolo di esempio non limitativo, senza per questo uscire dall’ambito dell’invenzione come definito nelle annesse rivendicazioni.

Claims (12)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Sistema (10) per il controllo motorizzato dello spostamento di almeno un'anta (A) destinata ad aprire e chiudere almeno in parte un'apertura, quale una finestra (F), realizzata su una parete (P); detto sistema (10) comprendendo: - un dispositivo attuatore o motore (14) destinato ad essere fissato su detta parete (P); e - un elemento girevole (16) destinato ad essere vincolato a detta anta (A) e azionabile in rotazione intorno ad un asse di azionamento (X-X) per mezzo di detto dispositivo attuatore o motore (14) in modo tale da far spostare detta anta (A) per aprire e/o chiudere detta apertura (F); detto sistema essendo caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre mezzi di trasmissione (18) disinnestabili comprendenti una porzione motrice (20) e una porzione condotta (22) che sono cooperanti in rotazione con detto dispositivo attuatore o motore (14) e rispettivamente con detto elemento girevole (16), e che sono in grado di assumere: - una condizione disinnestata in cui esse sono reciprocamente indipendenti in rotazione e spostabili l’una rispetto l’altra fra una pluralità di disposizioni reciproche predeterminate, ciascuna di dette disposizioni reciproche corrispondendo ad una associata posizione angolare assumibile da detta anta (A) rispetto a detta apertura (F); e - una condizione innestata in cui esse sono cooperanti in rotazione l’una con l’altra e bloccate in una disposizione reciproca selezionabile fra detta pluralità di disposizioni reciproche predeterminate e corrispondente alla posizione angolare desiderata di detta anta (A).
  2. 2. Sistema secondo la rivendicazione 1, in cui quando detta porzione motrice (20) e detta porzione condotta (22) sono in detta condizione innestata e in detta condizione disinnestata, esse sono in reciproco contatto e rispettivamente fra di loro distanziate.
  3. 3. Sistema secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detta porzione motrice (20) e detta porzione condotta (22) presentano un’interfaccia con rispettive superfici di contatto (24, 26) affacciate fra di loro, aventi una forma sostanzialmente combaciante, ed atte ad impegnarsi l’una con l’altra in differenti configurazioni di accoppiamento corrispondenti con dette disposizioni reciproche.
  4. 4. Sistema secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta porzione motrice (20) e detta porzione condotta (22) sono girevoli rispetto ad un medesimo asse di rotazione (X-X)
  5. 5. Sistema secondo la rivendicazione 4, in cui detto asse di azionamento (X-X) coincide con detto asse di rotazione (X-X).
  6. 6. Sistema secondo la rivendicazione 4 o 5, in cui ciascuna superficie di contatto (24, 26) presenta una pluralità di sedi e/o sporgenze disposte perifericamente rispetto all’asse di rotazione (X-X) ad atte accoppiarsi, in ciascuna di dette disposizione reciproche di detta porzione motrice (20) e detta porzione condotta (22), con rispettive sporgenze e/o sedi combacianti portate dall’altra superficie di contatto (26, 24).
  7. 7. Sistema secondo la rivendicazione 6, in cui ciascuna superficie di contatto (24, 26) presenta una successione alternata di dette sedi e sporgenze atte ad accoppiarsi, in ciascuna di dette disposizione reciproche di detta porzione motrice (20) e detta porzione condotta (22), con sporgenze combacianti e rispettivamente sedi combacianti portati dall’altra superficie di contatto (26, 24).
  8. 8. Sistema secondo la rivendicazione 6 o 7, in cui dette sedi sono scanalature radiali e dette sporgenze sono rilievi radiali.
  9. 9. Sistema secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 4 a 8, in cui detto dispositivo attuatore o motore (14) presenta un albero di uscita (15) atto a trasferire a detto elemento girevole (16) un moto rotatorio intorno a detto asse di azionamento (X-X) attraverso detti mezzi di trasmissione (18); detta porzione motrice (20) e detta porzione condotta (22) essendo supportate relativamente scorrevoli su detto albero di uscita (15) fra detta condizione innestata e detta condizione disinnestata.
  10. 10. Sistema secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi di trasmissione (18) comprendono inoltre un organo di comando (48) azionabile da un utente e predisposto per assumere una posizione di lavoro ed una posizione di riposo, in cui esso porta detta porzione motrice (20) e detta porzione condotta (22) in detta condizione innestata e rispettivamente detta condizione disinnestata.
  11. 11. Sistema secondo la rivendicazione 10, in cui detto organo di comando (48) presenta un profilo di camma (50) progettato per agire sospingendo reciprocamente detta porzione motrice (20) e detta porzione condotta (22) in detta condizione innestata, quando detto organo di comando (48) Ã ̈ in detta posizione di lavoro, e in detta condizione disinnestata, quando detto organo di comando (48) Ã ̈ in detta posizione di riposo.
  12. 12. Sistema secondo la rivendicazione 10 e 11, comprendente inoltre un elemento elastico (62) tendente a trattenere detto organo di comando (48) quando quest’ultimo assume detta posizione di lavoro.
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