ITTO20120095A1 - Macchina lavastoviglie - Google Patents

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ITTO20120095A1
ITTO20120095A1 IT000095A ITTO20120095A ITTO20120095A1 IT TO20120095 A1 ITTO20120095 A1 IT TO20120095A1 IT 000095 A IT000095 A IT 000095A IT TO20120095 A ITTO20120095 A IT TO20120095A IT TO20120095 A1 ITTO20120095 A1 IT TO20120095A1
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IT
Italy
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dishwasher according
tank
metal strip
contact portion
Prior art date
Application number
IT000095A
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English (en)
Inventor
Gianluca Benedetto
Massimo Floria
Mario Lippera
Giacomo Marvardi
Fabio Ughetto
Original Assignee
Indesit Co Spa
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    • H03H7/42Networks for transforming balanced signals into unbalanced signals and vice versa, e.g. baluns
    • H03H7/425Balance-balance networks
    • H03H7/427Common-mode filters

Landscapes

  • Elimination Of Static Electricity (AREA)
  • Details Of Connecting Devices For Male And Female Coupling (AREA)
  • Filters And Equalizers (AREA)

Description

Descrizione dell’Invenzione Industriale dal titolo:
“Macchina lavastoviglie†,
TESTO DELLA DESCRIZIONE
Campo dell’invenzione
La presente invenzione si riferisce ad una macchina lavastoviglie avente una struttura che comprende una vasca di lavaggio di materiale metallico supportata da un basamento di materiale plastico, il basamento avendo una pluralità di pareti periferiche che definiscono uno spazio di alloggiamento per una pluralità di carichi elettrici alimentabili tramite un cavo di alimentazione per il collegamento ad una rete elettrica in corrente alternata, in cui tra il cavo di alimentazione e la pluralità di carichi elettrici à ̈ previsto un dispositivo di filtro che include un filtro di modo comune avente una connessione di terra.
Stato della tecnica
Le lavastoviglie - così come altri apparati elettrici ed elettronici in genere -producono nel normale funzionamento disturbi elettromagnetici che possono propagarsi lungo i conduttori (propagazione guidata) o nello spazio libero (propagazione radiata).
Per tali motivi gli elettrodomestici, ivi incluse le lavastoviglie, debbono soddisfare taluni criteri di compatibilità elettromagnetica (EMC), stabiliti da apposite normative (quali EN 61000-3-2, EN 61000-3-3, EN 55104-1, EN 55014-2). In termini generali, una lavastoviglie dovrebbe essere in grado di funzionare correttamente nel suo ambiente elettromagnetico senza introdurre disturbi che possano interferire con il funzionamento di altre apparecchiature o sistemi presenti nello stesso ambiente.
A fini di certificazione, le lavastoviglie - cosi come altri prodotti elettrodomestici - debbono essere sottoposte a prove di emissione condotta e a prove di potenza di disturbo. Le prove di emissione condotta consistono essenzialmente nel misurare le correnti di disturbo introdotte dalla macchina nella rete elettrica a cui essa à ̈ collegata. La misura di emissione condotta à ̈ fatta tra 150 KHz e 30 MHz ed à ̈ espressa in dBmV; ciò che si misura à ̈ l’effetto di una corrente di disturbo su un carico noto (quindi una tensione). Atteso che l’obiettivo à ̈ quello di misurare una corrente di disturbo, la misura viene fatta per tutte le connessioni che portano potenza all’elettrodomestico e quindi, nel caso di una lavastoviglie, per linea e neutro. Le prove di potenza di disturbo, a differenza delle prove di emissione condotta, consistono nel misurare una potenza irradiata dal cavo di alimentazione dell’elettrodomestico, misurata in dBpW. Il campo di frequenze da indagare à ̈ compreso tra 30 e 300 MHz.
La scheda elettronica che sovraintende al controllo generale della lavastoviglie à ̈ generalmente la fonte principale di disturbi di alta frequenza. Per minimizzare l’emissione di tali disturbi à ̈ ovviamente possibile intervenire a diversi livelli, partendo da una buona progettazione del layout della scheda elettronica di controllo secondo metodologie appropriate. Ciò non à ̈ tuttavia sempre sufficiente e per questo motivo la macchina deve essere dotata di un dispositivo di filtro antidisturbi, che costituisce un’ultima interfaccia tra il cavo di alimentazione della lavastoviglie (ossia tra la linea di alimentazione esterna) ed il circuito elettrico interno della lavastoviglie stessa
Il dispositivo di filtro dovrebbe idealmente trovarsi il più vicino possibile al punto di ingresso del cavo di alimentazione nella struttura della lavastoviglie. Per questo motivo, solitamente, il dispositivo di filtro à ̈ fissato internamente al basamento, sulla sua parete posteriore, proprio in sostanziale corrispondenza dell’ingresso del cavo di alimentazione nella struttura. La scheda elettronica di controllo della macchina à ̈, per converso, solitamente posizionata in prossimità del fronte del basamento, per questioni di ingombro, di protezione e di più facile accessibilità in caso di eventuali interventi di manutenzione e/o riparazione. Ciò significa che tra il dispositivo di filtro (ovvero l’ingresso del cavo di alimentazione nella struttura della macchina) e la scheda elettronica si estendono dei conduttori elettrici, che possono fungere da “captatori†di disturbi elettromagnetici: una funzione del dispositivo di filtro à ̈ quella di evitare che tali disturbi vengano immessi sulla rete di alimentazione elettrica esterna.
E’ certamente possibile posizionare la scheda elettronica direttamente in prossimità dell’ingresso del cavo di alimentazione all’interno della macchina, ed eventualmente implementare su di essa le funzionalità del dispositivo di filtro. In una macchina nota, ad esempio, la scheda elettronica à ̈ posta in corrispondenza di un fianco del basamento e su di essa sono montati sia il dispositivo di filtro, sia una serie di ferriti che consentono di abbattere all’origine i disturbi elettromagnetici generati dalla scheda. Tale tipo di soluzione complica notevolmente la realizzazione della scheda, appesantendone la disposizione circuitale ed aumentandone gli ingombri ed il costo complessivo. L’ingombro della scheda implica il suo posizionamento in corrispondenza di un fianco del basamento, con la conseguenza che il cavo di alimentazione penetra nella struttura della macchina lateralmente, con inconvenienti di natura pratica (soprattutto se si considera che spesso le lavastoviglie debbono essere incassate in mobili da cucina o affiancate ad altri mobili o elettrodomestici). La posizione laterale della scheda può complicare anche eventuali interventi di manutenzione e pregiudicare la possibilità di allocazione di altri componenti funzionali della macchina nel basamento.
Come detto, più comunemente, il dispositivo di filtro à ̈ montato in corrispondenza del retro del basamento ed à ̈ tipicamente composto da componenti passivi, quali condensatori, induttanze, ferriti, resistenze. I disturbi che un tale dispositivo filtro deve attenuare sono fondamentalmente di due tipi: di modo comune e differenziale. Il filtraggio del modo comune include solitamente due condensatori connessi tra la terra e rispettivamente fase e neutro. Nel caso ideale, ciascun condensatore lavora da filtro passa-basso e taglia i disturbi in alta frequenza presenti sulla fase cui à ̈ connesso.
Nel caso di macchine con basamento di materiale metallico può effettuarsi un efficiente collegamento a terra del telaio (anche detto chassis) della macchina, sfruttando la sua connessione al basamento, e quindi la prossimità al dispositivo di filtro. Viceversa, in caso di macchine con basamento in plastica, il collegamento a terra dello chassis à ̈ realizzato tramite un filo elettrico connesso ad un componente metallico della struttura supportata dal basamento, tipicamente rappresentato da una delle cerniere della porta dell’elettrodomestico. Questo collegamento di terra, che adempie anche a funzioni di sicurezza elettrica, implica la presenza di un filo di collegamento relativamente lungo, che si estende tra il retro ed il fronte del basamento.
Questo tipo di collegamento non à ̈ fonte di particolari problemi per quanto attiene ai disturbi di bassa frequenza, ma può esserlo con riferimento ai disturbi di alta frequenza. Infatti, l’efficienza della messa a terra, ai fini del filtraggio dei disturbi, decresce man mano che la frequenza del disturbo cresce: ciò avviene anche a causa del noto “effetto pelle†, ovvero la tendenza della corrente elettrica ad alta frequenza a distribuirsi in modo non uniforme sulla sezione di un conduttore circolare, concentrandosi sulla superficie esterna con la conseguenza che al crescere della frequenza si incrementa la resistenza del conduttore, peggiorando così la qualità del collegamento.
Per questo motivo, lungo i cablaggi che si estendono all’interno del basamento, ivi incluso il filo elettrico di collegamento a terra, vengono usualmente poste delle ferriti, ossia anelli da materiale ad elevato grado di permeabilità magnetica che realizzano esse stesse dei filtri, che neutralizzano localmente i disturbi.
Sommario e scopo dell’invenzione
In vista di quanto sopra esposto, la presente invenzione si propone di realizzare una macchine lavastoviglie in cui l’emissione di disturbi di alta frequenza immessi sulla relativa rete di alimentazione elettrica esterna possa essere significativamente ridotta in modo semplice ed economico.
Questo ed altri scopi ancora, che risulteranno maggiormente chiari in seguito, sono raggiunti secondo la presente invenzione da una macchina lavastoviglie avente le caratteristiche di cui alle rivendicazioni allegate, che costituiscono parte dell’insegnamento tecnico qui fornito in relazione all’invenzione.
Breve descrizione dei disegni
Gli scopi, le caratteristiche ed i vantaggi della presente invenzione risulteranno chiari dalla descrizione che segue, effettuata con riferimento ai disegni annessi, forniti a puro titolo esemplificativo e non limitativo, in cui:
- la figura 1 Ã ̈ una vista prospettica parziale e schematica di una lavastoviglie secondo la presente invenzione;
- la figura 2 Ã ̈ una vista esplosa di alcuni componenti, rappresentati parzialmente, della lavastoviglie di figura 1;
- la figura 3 à ̈ uno schema circuitale semplificato di un dispositivo di filtro di una lavastoviglie secondo l’invenzione;
- le figure 4, 5 e 6 sono una vista prospettica, una vista in elevazione laterale ed una vista in elevazione frontale di una bandella metallica di contatto impiegata in una prima forma di attuazione dell’invenzione;
- la figura 7 Ã ̈ una vista in elevazione laterale, parziale e schematica, dei componenti della lavastoviglie di figura 2;
- la figura 8 Ã ̈ una vista in elevazione frontale, secondo la linea VIII di figura 7; - la figura 9 Ã ̈ una vista prospettica dei componenti delle figure 7 e 8;
- la figura 10 Ã ̈ un dettaglio ingrandito di figura 8;
- la figura 11 à ̈ una vista prospettica, parziale e schematica, di un basamento di una lavastoviglie in accordo ad una seconda forma di attuazione dell’invenzione; e - le figure 12 e 13 sono rappresentazioni grafiche di due misure di potenza irradiata dal cavo di alimentazione di una lavastoviglie, rispettivamente priva o provvista di una disposizione di messa a terra prevista secondo l’invenzione.
Descrizione di forme di attuazione preferite dell’invenzione
Il riferimento ad “una forma di attuazione†all’interno di questa descrizione sta ad indicare che una particolare configurazione, struttura, o caratteristica descritta in relazione alla forma di attuazione à ̈ compresa in almeno una forma di attuazione. Quindi, i termini “in una forma di attuazione†e simili, presenti in diverse parti all’interno di questa descrizione, non sono necessariamente tutti riferiti alla stessa forma di attuazione. Inoltre, le particolari configurazioni, strutture o caratteristiche possono essere combinate in ogni modo adeguato in una o più forme di attuazione. I riferimenti qui utilizzati sono soltanto per comodità e non definiscono l’ambito di tutela o la portata delle forme di attuazione.
Si precisa inoltre che nel seguito della presente descrizione saranno descritti solo gli elementi utili per la comprensione dell’invenzione, dando per scontato - ad esempio -che la macchina principale facente parte dell’apparato secondo l’invenzione comprende tutti gli elementi di per sé noti per il funzionamento di una macchina lavastoviglie, ivi incluso un suo mobile esterno, un’interfaccia utente, un sistema di controllo, carichi elettrici, eccetera.
In figura 1 à ̈ rappresentata in forma schematica una macchina lavastoviglie 1 secondo l’invenzione. La macchina 1 à ̈ illustrata limitatamente alle parti di immediato interesse per la comprensione della presente invenzione.
La macchina 1 ha una struttura che comprende una vasca di lavaggio 2 supportata da un basamento 3. Il basamento 3, realizzato in materiale elettricamente non conduttivo, ad esempio un materiale termoplastico stampato a iniezione, definisce uno spazio di alloggiamento S, entro il quale sono posizionati vari componenti funzionali della macchina 1, tra i quali una pluralità di carichi elettrici, come ad esempio una scheda elettronica di controllo, una pompa di lavaggio, una pompa di scarico, un pressostato, una o più elettrovalvole, eccetera, qui non rappresentati per esigenze di maggior chiarezza dei disegni.
La vasca di lavaggio 2 à ̈ di concezione complessivamente nota, e comprende quindi una parete superiore 2a, una parete inferiore 2b e quattro pareti periferiche; in figura 1 sono visibili solo le tre pareti periferiche della vasca 3, ovverosia le pareti laterali sinistra e destra, indicate con 2c e 2d, e la parete posteriore 2e; la quarta parete periferica della vasca 2, ossia la sua parete frontale, à ̈ costituita da un guscio interno della porta della macchina, qui non rappresentata (la cosiddetta “controporta†). Le suddette pareti sono convenientemente formate di materiale metallico, ad esempio acciaio inossidabile. Nell’esempio illustrato, sulla parete destra 2d à ̈ montato un dispositivo condensatore 4, facente parte di un sistema di asciugatura delle stoviglie: la presenza del suddetto dispositivo condensatore non à ̈ legata all’invenzione in seguito descritta. Ancora dalla figura 1 à ̈ visibile come la parete inferiore 2b della vasca 2 definisca un’apertura centrale - non indicata - in corrispondenza della quale à ̈ montato un pozzetto di raccolta - non rappresentato - integrante il sistema di filtraggio della macchina, ed al quale sono collegate in comunicazione di fluido i rami di aspirazione delle suddette pompe di lavaggio e di scarico.
Anche la struttura del basamento plastico 3 presenta pareti periferiche, e particolarmente una parete anteriore 3a, due pareti laterali 3c e 3d ed una parete posteriore 3e. Alcune delle pareti periferiche del basamento 3, e particolarmente almeno le pareti laterali 3c e 3d, hanno di preferenza struttura scatolare, particolarmente aperta verso l’esterno, con nervature di irrigidimento, non indicate. Di preferenza, inoltre, almeno alcune delle pareti periferiche del basamento 3, e nel caso specifico le pareti anteriore 3a e le pareti laterali 3c e 3d, presentano aperture che consentono l’accesso allo spazio di alloggiamento S, ad esempio per facilitare il montaggio di componenti della macchina in fase produttiva o consentire l’accesso ad essi in caso di successivi interventi di manutenzione e/o riparazione. La suddetta scheda elettronica di controllo à ̈ di preferenza montata in corrispondenza della parete anteriore 3a del basamento 3.
Di preferenza - e come visibile ad esempio nelle figure 2, 9 e 10 - la parete inferiore 2b della vasca 2 ha una porzione generalmente a flangia sporgente verso l’esterno, indicata con 5, definita in una sua regione di unione con le pareti periferiche 2c-2e. Tale porzione a flangia 5 definisce una superficie per l’appoggio della vasca 2 nel suo complesso sul basamento 3. In corrispondenza della parte frontale della vasca 2, il bordo anteriore della parete inferiore 2b à ̈ differentemente conformato, anche per consentire l’apertura della porta.
La vasca 2 nel suo complesso à ̈, come detto, supportata dal basamento 3. Atteso che vasca e basamento sono formati con materiali relativamente rigidi, al fine di evitare la trasmissione di vibrazioni, il contatto tra le due parti avviene tramite elementi di appoggio. In una realizzazione preferita, tra la faccia superiore delle pareti laterali 3c, 3d del basamento 3 e la porzione a flangia 5 della parete inferiore 2b della vasca 2 sono previsti elementi di appoggio ammortizzanti. Nell’esempio considerato, sulla faccia superiore delle pareti laterali 3c e 3d sono definite integralmente sedi locali per rispettivi organi resilienti di appoggio, ad esempio in forma di blocchetti di materiale elastomero. In figura 2 à ̈ visibile una di tali sedi, indicata con 6a, provvista sulla faccia superiore 6 della parete 3d (la parete 3c à ̈ di analoga realizzazione); in figura 2 la sede 6a à ̈ priva del relativo blocchetto ammortizzante, ma una possibile realizzazione di quest’ultimo à ̈ visibile in figura 11, dove à ̈ indicato con 6b. Nell’esempio raffigurato la porzione a flangia 5 della parete inferiore 2b della vasca non à ̈ in appoggio sul bordo superiore della parete posteriore 3e del basamento 3, che può quindi avere configurazione relativamente sottile: su tale bordo non sono quindi previste sedi simili a quella indicata con 6a. Ovviamente, nulla vieta in linea di principio di realizzare anche la parete posteriore 3e di adeguato spessore, con il bordo o faccia superiore provvisto di elementi di appoggio locale per la vasca.
Nella macchina 1 secondo l’invenzione, ad almeno una delle pareti periferiche 3a-3e del basamento 3 à ̈ fissato un dispositivo di filtro antidisturbi o di compatibilità elettromagnetica, del tipo indicato nella parte introduttiva della presente descrizione. Nella forma di attuazione preferita dell’invenzione, il dispositivo di filtro, indicato con F, ha un involucro, preferibilmente plastico, che à ̈ assicurato alla parete posteriore 3e del basamento 3, come visibile ad esempio nelle figure 2, 8 e 9. Come detto, il dispositivo F à ̈ collegato come ultimo stadio tra il circuito elettrico interno alla macchina e la rete di alimentazione elettrica esterna, in modo da attenuare le componenti di disturbo che la macchina tende ad immettere sulla rete. Il dispositivo F realizza quindi una sorta di interfaccia tra il circuito elettrico interno della macchina 1 ed il suo cavo di alimentazione: nella macchina illustrata, quindi, il cavo di alimentazione per il collegamento alla rete elettrica domestica può convenientemente penetrare nella macchina dalla parte posteriore della struttura, in corrispondenza del dispositivo F.
Il dispositivo di filtro F ha configurazione circuitale generalmente nota nel settore ed include componenti passivi variamente collegati. Una possibile realizzazione in tal senso à ̈ rappresentata in figura 3.
In tale figura, con L, N e E sono rispettivamente indicati il conduttore di fase, il conduttore di neutro ed il conduttore di terra del cavo di alimentazione della macchina 1, destinati al collegamento con la rete elettrica esterna in corrente alternata. Nell’esempio raffigurato, il dispositivo F include un condensatore C1, due bobine d’induttanza B1 e B2 - collegate rispettivamente a fase e neutro ed avvolte su di un nucleo toroidale T, in controfase tra loro - nonché una resistenza R, un condensatore C2 e due ulteriori condensatori C3 e C4 disposti rispettivamente tra fase e terra e tra neutro e terra, essendo E1 il punto in comune di terra, ove i condensatori C1 e C2, la resistenza R e la serie dei due condensatori C3 e C4 sono collegati in parallelo tra fase e neutro. Con M à ̈ indicata una connessione multipolare, per il collegamento, a valle del dispositivo F, del circuito interno alla macchina, comprendente i suoi carichi elettrici.
In termini generali, in un collegamento bifilare (L e N) quale quello rappresentato, un segnale parassita può trasmettersi in modo differenziale ed in modo comune. Per quanto qui di specifico interesse, la corrente nel modo comune percorre i due conduttori nello stesso senso e con ritorno attraverso la terra tramite capacità ed induttanze parassite. Nel dispositivo di filtro F esemplificato, i condensatori C1 e C2 agiscono da filtro di modo differenziale, mentre i condensatori C3 e C4, assieme alla bobina di modo comune rappresentata dalle due induttanze B1 e B2 avvolte sul nucleo T, realizzano un filtro di modo comune.
Il collegamento della macchina 1 alla terra dell’impianto elettrico domestico, accessibile sul contatto E presente sul cavo di alimentazione tripolare della macchina, ha finalità di sicurezza elettrica e può essere realizzato collegando E alla struttura metallica della macchina 1. Nella macchina 1, cosi come avviene in macchine note con basamento di materia plastica, detto collegamento di messa a terra di sicurezza, può essere effettuato collegando il contatto di terra E del cavo di alimentazione ad una delle cerniere della porta - qui non rappresentate - previste nella parte anteriore della macchina, la quale cerniera à ̈ in condizione di conduzione elettrica con altre parti metalliche della struttura. Il dispositivo di filtro F comprende, come da tecnica nota, un terminale E1 per la messa a terra del filtro stesso, essendo pertanto E1 connesso al contatto E del cavo di alimentazione. In tal modo il terminale E1 del filtro F risulta collegato anche alla struttura metallica della macchina 1 mediante il suddetto collegamento di messa a terra di sicurezza.
L’invenzione si riferisce in modo particolare al miglioramento della connessione tra la carcassa metallica della macchina 1 ed il dispositivo di filtro F, in particolare con il contatto di terra E1 del filtro F, così da rendere più efficace il filtraggio di componenti di disturbo di modo comune presenti sulla carcassa metallica o associate ad essa.
In accordo alla presente invenzione, il filtro F prevede allora un collegamento di terra con la vasca di lavaggio di materiale metallico, che include una bandella metallica avente una porzione di contatto che à ̈ interposta tra la vasca 2 ed il basamento 3.
La bandella metallica, ovvero un elemento conduttore metallico di forma generalmente laminare o piastriforme, costituisce un conduttore di superficie sufficientemente ampia, tale da presentare una bassa resistenza anche in alta frequenza e garantire al contempo un esteso contatto “metallo su metallo†. A scopo meramente esemplificativo, la bandella può avere indicativamente una larghezza compresa tra 10 e 50 mm, preferibilmente compresa tra 20 e 30 mm.
La previsione di una bandella con una porzione di contatto che risulta interposta tra vasca 2 e basamento 3 risulta anche estremamente vantaggiosa in quanto, come nella forma di attuazione preferita dell’invenzione, consente di evitare specifici mezzi di fissaggio meccanico della bandella stessa alla vasca 2. Il fatto che la porzione di contatto della bandella metallica sia interposta tra vasca e basamento garantisce inoltre una forte pressione di contatto tra gli elementi conduttori (ossia vasca e bandella).
In una forma di attuazione particolarmente vantaggiosa, la porzione di contatto della bandella à ̈ una porzione di contatto elasticamente deformabile, che viene mantenuta in una condizione di compressione elastica dalla stessa vasca 2 sorretta dal basamento 3. In tal modo à ̈ assicurata la costanza di un buon contatto al piano di massa rappresentato dalla vasca 2, anche in presenza di eventuali tolleranze di montaggio di componenti della macchina e di sue vibrazioni di funzionamento. Di preferenza, la bandella metallica à ̈ sagomata per definire integralmente una tale porzione di contatto elasticamente deformabile, a vantaggio della semplicità ed economicità di realizzazione. Molto preferibilmente, la bandella definisce integralmente anche un terminale elettrico per il collegamento al dispositivo di filtro.
Nelle figure 4-6 Ã ̈ illustrata in dettaglio una possibile realizzazione della suddetta bandella, indicata nel complesso con 10.
Nell’esempio, la bandella 10 ha una parte generalmente montante 10a, alla sommità della quale si estende la suddetta porzione di contatto, indicata nel complesso con 10b, qui avente profilo generalmente curvo onde risultare elasticamente deformabile. Nell’esempio, l’estremità superiore della porzione montante 10a ha una piega verso l’esterno, in 10a†, mentre l’estremità opposta della porzione 10b à ̈ ulteriormente curvata verso l’interno, in 10c, a definire un lembo di impegno 10d. Nel caso esemplificato, inoltre, la bandella 10 - e segnatamente la sua parte montante 10a, ha una porzione di collegamento, qui definente integralmente un connettore elettrico 10e, particolarmente un connettore a lama, nell’esempio di tipo maschio.
La bandella 10 illustrata à ̈ facilmente ottenibile a partire da un nastro di materiale metallico elettricamente conduttivo, ad esempio acciaio inossidabile, tramite semplici operazioni di tranciatura e piegatura/deformazione.
In questo esempio di attuazione la bandella 10 à ̈ sagomata approssimativamente come un gancio, con tale forma che risulta vantaggiosa ai fini del montaggio della bandella stessa sul basamento 3. Più particolarmente - come si vede nelle figure 7-10 -la parte superiore della bandella 10 viene meccanicamente accoppiata al basamento 3 in corrispondenza della parete laterale 3d, di modo che la sua porzione di contatto 10b sovrasti una rispettiva parte della faccia superiore 6 di tale parete (vedere figura 10). Come detto in precedenza, le pareti laterali 3c e 3d del basamento 3 hanno di preferenza una struttura scatolare aperta verso l’esterno, e ciò agevola l’aggancio delle parti ricurve 10c e 10d in corrispondenza del bordo esterno della suddetta faccia superiore 6, come si vede bene in figura 10.
Naturalmente la parte di contatto 10b della bandella 10 sovrasta la parete 3d in una zona della sua faccia superiore 6 compresa tra due elementi di appoggio 6a-6b (figure 2, 7 e 10). In fase di produzione della macchina, quando sul basamento 3 viene calzata la vasca 2 pre-assemblata, la porzione a flangia 5 della parete inferiore 2b giunge in appoggio sugli elementi 6b, ma prima di raggiungere tale condizione premerà dall’alto la porzione di contatto 10b, mantenendola poi in una condizione di compressione elastica, come ben si intuisce dalla figura 10.
Per una tale implementazione risulta vantaggiosa anche la presenza della piega esterna 10a" della parte montante 10a, in quanto consente di disporre di una ulteriore zona di contatto della bandella 10 con la parete inferiore 2b della vasca, e segnatamente con la sua parte generalmente convessa che scende dalla porzione a flangia 5, come ben si vede ancora in figura 10.
Nell’esempio di attuazione delle figure 2 e 3-10, la bandella 10 non à ̈ connessa direttamente ad un terminale del dispositivo di filtro F, tale connessione essendo realizzata mediante un filo elettrico, indicato con 11, preferibilmente in rame, non necessariamente provvisto di rivestimento isolante. Come si nota, ad esempio nelle figure 2, 7 e 8, la zona di aggancio della bandella 10 alla parete 3d à ̈ abbastanza prossima allo spigolo posteriore destro del basamento 3, ed anche il punto di fissaggio del dispositivo di filtro F alla parete posteriore 3e à ̈ relativamente prossimo al suddetto spigolo: in questo modo, il filo 11 può avere lunghezza relativamente ridotta: tale caratteristica riduce il rischio che il filo 11 diventi esso stesso un sorta di antenna che capta disturbi elettromagnetici iniettandoli nel sistema.
La posizione di montaggio illustrata per il dispositivo di filtro F à ̈ essenzialmente dettata dal fatto che, nell’esempio considerato, la parete 3d del basamento presenta un’ampia apertura passante: si apprezzerà che in altre realizzazioni il dispositivo F potrebbe essere eventualmente fissato alla parete laterale 3d, più vicino allo spigolo posteriore destro del basamento 3; si apprezzerà che anche con una tale disposizione il cavo di alimentazione può penetrare dal retro del basamento 3.
Come detto, la bandella 10 definisce di preferenza il terminale a lama 10e, qui di tipo maschio, al quale può essere accoppiato un terminale a lama commerciale, di tipo femmina, previsto all’estremità superiore del filo 11. L’estremità inferiore del filo 11 à ̈ collegata al dispositivo di filtro F, che à ̈ all’uopo dotato di morsetti o terminali di collegamento, di tipologia in sé nota: ad esempio, il dispositivo F può prevedere propri terminali a lama (maschio o femmina), ai quali viene accoppiato un terminale complementare previsto all’estremità inferiore del filo elettrico 11.
La figura 11 illustra una diversa realizzazione del collegamento di terra del filtro del dispositivo F, in accordo alla quale la bandella à ̈ collegata al dispositivo stesso in modo diretto, ossia in assenza di un filo elettrico intermedio.
La bandella, qui indicata con 10’, à ̈ configurata in modo tale per cui la sua porzione di contatto risulti interposta tra una parete periferica del basamento 3 e la suddetta porzione generalmente convessa della parete inferiore 2b della vasca 2.
Nel caso specifico, la bandella 10’ à ̈ appoggiata sulla parete posteriore 3e del basamento 3 e la sua parte montante 10a’ à ̈ vantaggiosamente conformata in modo da seguire il profilo di tale parete posteriore, qui includente un gradino. Come si nota, in tale realizzazione, la bandella non ha parti che sovrastano il bordo o faccia superiore della parete posteriore 3e, ed anzi il suo ingombro in altezza non eccede quello di tale parete posteriore.
La porzione di contatto, qui indicata con 10b’ à ̈ anch’essa elasticamente deformabile ed appartiene ad una parte di estremità della bandella 10’ piegata sostanzialmente a V, ovvero ripiegata su sé stessa. Anche in questo caso l’estremità inferiore della bandella 10’ può definire integralmente una porzione di collegamento 10e’, ad esempio conformata in guisa di terminale elettrico, per la connessione ad un corrispondente terminale di terra del dispositivo F. Di preferenza non à ̈ previsto alcun particolare mezzo meccanico per il fissaggio della bandella 10’ sul basamento 3. Eventualmente, la parte montante 10a’ della bandella potrebbe essere incollata alla parete 3e del basamento 3, in corrispondenza della sua faccia posteriore.
Si apprezzerà che la bandella 10’ ha una forma ancora più semplice rispetto alla bandella 10 precedente descritta, anch’essa ottenibile tramite elementari operazioni di tranciatura e piegatura di un foglio metallico di partenza, quale un foglio di acciaio inossidabile.
Come si intuisce, nella condizione montata della bandella 10 sul basamento 3 la porzione di contatto 10b’ sporge inizialmente con una prima inclinazione rispetto al tratto terminale della parte montante 10a’; quando, in seguito, la vasca 2 pre-assemblata viene montata sul basamento 3, la porzione di contatto 10b’ viene spinta all’indietro dalla porzione convessa della parete inferiore 2b delle vasca 2, verso la parte montante 10a’, così da risultare in una condizione di compressione elastica. Come per l’implementazione precedente, ciò garantisce contatto esteso con forte pressione tra bandella e vasca, idoneo a fornire una adeguata connessione tra la vasca e quindi la struttura metallica della macchina ed il contatto di terra del filtro F.
Prove pratiche effettuate dalla richiedente hanno consentito di appurare che la disposizione secondo l’invenzione consente di incrementare sensibilmente l’efficienza del filtro di modo comune, tale da consentire l’eliminazione di una o più delle ferriti tradizionalmente impiegate lungo i cablaggi. Come precedentemente spiegato, la connessione a terra realizzata per il tramite della bandella 10 o 10’ descritta non à ̈ una connessione avente finalità di sicurezza elettrica della macchina, per la quale esiste una parte di cablaggio preposta (E), ma à ̈ una connessione avente lo scopo di migliorare il comportamento del filtro antidisturbo.
Le figure 12 e 13 mettono a confronto i risultati di due prove di potenza di disturbo, effettuate su di una medesima macchina provvista di un dispositivo di filtraggio del tipo precedentemente indicato con F, in assenza di ferriti lungo i cablaggi. La figura 12 illustra il caso di un dispositivo di filtro F con la sola connessione di sicurezza a terra E, e quindi privo di connessione a terra con bandella, mentre la figura 13 illustra il caso di presenza di ulteriore connessione a terra con bandella. Nei grafici, la linea TP rappresenta il limite di quasi picco, mentre la linea TM rappresenta il limite di valor medio: secondo normative, le misure risultanti, rappresentate dalle tracce MP e MM, rispettivamente, debbono sempre trovarsi al di sotto dei rispettivi limiti TP e TM.
Dal confronto tra le figure 12 e 13 à ̈ immediato rilevare come l’andamento dell’emissione con la bandella 10 connessa (figura 13) risulti spostato verso il basso, ed in particolare come intorno ai 48 MHz il valor medio del radiodisturbo risulti attenuato di circa 10 dBpW rispetto al caso di assenza di bandella (figura 12).
Le prove condotte dalla richiedente hanno altresì consentito di appurare che l’aggiunta della bandella prevista secondo l’invenzione à ̈ estremamente simile, come effetto, alla tradizionale aggiunta di ferriti lungo i cablaggi. In entrambe le soluzioni si ha un abbattimento del disturbo in uscita dall’elettrodomestico: la differenza sta nel fatto che una ferrite annulla il disturbo nel punto in cui essa à ̈ posta, mentre la bandella prevista in accordo all’invenzione consente al filtro F di lavorare in modo più efficiente, e abbattere il disturbo proprio prima di uscire dall’elettrodomestico. La differenza sostanziale tra ferrite e bandella à ̈ che la ferrite offre alta impedenza, tipicamente, a frequenze più basse rispetto a quelle alle quali la bandella inizia a far lavorare bene il filtro F in frequenza: in ultima istanza, quindi, la bandella prevista in accordo all’invenzione può dare un contributo sensibile nel ridurre al minimo indispensabile il numero di ferriti da applicare ai cablaggi della macchina, se non addirittura alla loro rimozione totale.
E’ chiaro che numerose varianti sono possibili per la persona esperta del ramo alla macchina lavastoviglie descritta come esempio, senza per questo uscire dall’ambito dell’invenzione così come definita nelle rivendicazioni che seguono.
In accordo ad una forma di attuazione non rappresentata, la bandella prevista secondo l’invenzione à ̈ co-stampata nel basamento 3 o in uno dei blocchetti ammortizzanti o gommini 6b, ovverosia à ̈ parzialmente annegata nel materiale costituente tale basamento o blocchetto, ma in modo che la relativa porzione di contatto rispetto alla vasca - e preferibilmente anche la porzione per il collegamento al dispositivo F - rimanga all’esterno di tale materiale. Si apprezzerà che tale realizzazione consente di ottenere direttamente il fissaggio meccanico della bandella rispetto al basamento 3, semplificando il processo di assemblaggio della macchina.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Una lavastoviglie avente una struttura che comprende una vasca di lavaggio di materiale metallico (2) supportata da un basamento di materiale non elettricamente conduttivo (3), il basamento (3) avendo una pluralità di pareti periferiche (3a-3e) che definiscono uno spazio di alloggiamento (S) per una pluralità di carichi elettrici alimentabili tramite un cavo di alimentazione (L, N, H) per il collegamento ad una rete elettrica in corrente alternata, in cui tra il cavo di alimentazione (L, N, H) e la pluralità di carichi elettrici à ̈ previsto un dispositivo di filtro (F) che include un filtro antidisturbo (C3, C4, B1, B2, T), il dispositivo di filtro (F) essendo fissato ad una parete (3e) del basamento (3), caratterizzato dal fatto che il filtro antidisturbo (C3, C4, B1, B2, T) ha una connessione per la messa a terra di detta vasca di lavaggio di materiale metallico, includente una bandella metallica (10; 10’) avente una porzione di contatto (10b; 10b’) che à ̈ interposta tra la vasca (2) ed il basamento (3).
  2. 2. La lavastoviglie secondo la rivendicazione 1, in cui la porzione di contatto (10b; 10b’) à ̈ elasticamente deformabile ed à ̈ mantenuta in una condizione di compressione elastica dalla vasca (2).
  3. 3. La lavastoviglie secondo la rivendicazione 2, in cui la bandella metallica (10; 10’) à ̈ sagomata per definire integralmente la porzione di contatto elasticamente deformabile (10b; 10b’).
  4. 4. La lavastoviglie secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui la bandella metallica (10) ha una porzione di collegamento (10e; 10e’) per il collegamento al filtro antidisturbo (C3, C4, B1, B2, T).
  5. 5. La lavastoviglie secondo la rivendicazione 4, in cui la bandella metallica (10) definisce integralmente la porzione di collegamento (10e; 10e’), quest’ultima includendo un terminale elettrico per il collegamento al filtro antidisturbo (C3, C4, B1, B2, T), particolarmente un terminale a lama.
  6. 6. La lavastoviglie secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la porzione di contatto (10b) Ã ̈ interposta tra una faccia superiore (6) di una parete periferica (3d) del basamento (3) ed una porzione generalmente a flangia (5) definita da una parete inferiore (2b) della vasca (2).
  7. 7. La lavastoviglie secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 5, in cui la porzione di contatto (10b’) à ̈ interposta tra una parete periferica (3e) del basamento (3) ed una porzione generalmente convessa definita da una parete inferiore (2b) della vasca (2).
  8. 8. La lavastoviglie secondo la rivendicazione 6, in cui tra la bandella metallica (10) ed il filtro antidisturbo (C3, C4, B1, B2, T) si estende un filo elettrico (11).
  9. 9. La lavastoviglie secondo la rivendicazione 6, in cui sulla detta faccia superiore (6) sono previsti elementi di appoggio (6a, 6b), particolarmente elementi di appoggio locale, per la detta porzione generalmente a flangia (5).
  10. 10. La lavastoviglie secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la porzione di contatto elasticamente deformabile comprende una parte generalmente curva (10b) della bandella metallica (10).
  11. 11. La lavastoviglie secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la porzione di contatto (10b’) elasticamente deformabile appartiene ad una parte di estremità della bandella metallica (10’) che à ̈ piegata sostanzialmente a V.
  12. 12. La lavastoviglie secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il dispositivo di filtro (F) Ã ̈ assicurato ad una parete posteriore (3e) del basamento (3).
  13. 13. La lavastoviglie secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la bandella metallica (10; 10’) à ̈ co-stampata in almeno uno tra il basamento (3) ed un organo resiliente (6b) operativamente interposto tra la vasca (2) ed il basamento (3), ovverosia à ̈ parzialmente annegata nel materiale costituente detto basamento o organo resiliente, in modo che almeno la relativa porzione di contatto (10b; 10b’) rimanga all’esterno di tale materiale.
  14. 14. La lavastoviglie secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui almeno una porzione (10a†; 10’) della bandella metallica (10; 10’) à ̈ conformata in accordo ad un profilo di una relativa porzione della vasca (2) e/o del basamento (3).
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