ITTO20120052A1 - Stazione e metodo di misura per misurare il coefficiente di attrito dinamico di un campione di gomma rispetto ad un piano di strisciamento - Google Patents

Stazione e metodo di misura per misurare il coefficiente di attrito dinamico di un campione di gomma rispetto ad un piano di strisciamento Download PDF

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ITTO20120052A1
ITTO20120052A1 IT000052A ITTO20120052A ITTO20120052A1 IT TO20120052 A1 ITTO20120052 A1 IT TO20120052A1 IT 000052 A IT000052 A IT 000052A IT TO20120052 A ITTO20120052 A IT TO20120052A IT TO20120052 A1 ITTO20120052 A1 IT TO20120052A1
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IT
Italy
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rotating arm
rubber sample
sliding
station
instantaneous
Prior art date
Application number
IT000052A
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Inventor
Vincenzo Ciaravola
Gaetano Fortunato
Original Assignee
Bridgestone Corp
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Description

DESCRIZIONE
del brevetto per invenzione industriale dal titolo:
"STAZIONE E METODO DI MISURA PER MISURARE IL COEFFICIENTE DI ATTRITO DINAMICO DI UN CAMPIONE DI GOMMA RISPETTO AD UN PIANO DI STRISCIAMENTO"
SETTORE DELLA TECNICA
La presente invenzione è relativa ad una stazione e ad un metodo di misura per misurare il coefficiente di attrito dinamico di un campione di gomma rispetto ad un piano di strisciamento .
ARTE ANTERIORE
Attualmente per misurare il coefficiente di attrito dinamico (ovvero la resistenza allo scorrimento) di un campione di gomma rispetto ad un piano di strisciamento viene utilizzata una stazione di misura basata sul cosiddetto "Pendolo Britannico Standard" ("Standard British Pendulum "), ovvero una stazione di misura comprendente un supporto verticale al quale è incernierato un braccio rotante (il 'pendolo") per ruotare liberamente attorno ad un asse di rotazione orizzontale (quindi il braccio ruota in un piano di rotazione verticale). In particolare, il braccio rotante presenta una estremità interna che è incernierata al supporto verticale ed una estremità esterna che è opposta alla estremità interna ed è provvista di una testa di presa atta ad accogliere il campione di gomma. Alla base del supporto verticale e tangenzialmente alla traiettoria circolare seguita dal campione di gomma disposto nella testa di presa del braccio rotante è disposto il piano di strisciamento orizzontale che è composto da un materiale avente un coefficiente di attrito dinamico calibrato e noto a priori.
In uso, il braccio rotante viene fatto ruotare manualmente per venire sollevato fino ad una altezza nota e predefinita e quindi viene rilasciato per cadere (sempre seguendo una traiettoria circolare) sotto la spinta della forza di gravità; nel punto più basso della caduta (ovvero della traiettoria circolare percorsa a velocità crescente per effetto della forza di gravità), la rotazione del braccio rotante porta il campione di gomma a strisciare sul piano di strisciamento. Dopo avere strisciato sul piano di strisciamento, il campione di gomma portato dal braccio rotante prosegue la sua corsa (ovvero passa oltre al piano di strisciamento) e risale nel verso opposto raggiungendo (per un istante) una posizione di massima risalita nella quale la spinta (ovvero l'energia cinetica) si esaurisce e, sempre per effetto della forza di gravità, il campione di gomma portato dal braccio rotante inverte la direzione del moto e ricomincia a scendere nuovamente verso il piano di strisciamento. E' intuitivo che la quota verticale della posizione di massima risalita è inversamente proporzionale alla energia dissipata per attrito dinamico nel contatto tra il campione di gomma ed il piano di strisciamento, ovvero la quota verticale della posizione di massima risalita è inversamente proporzionale all'attrito dinamico che si è sviluppato nel contatto tra il campione di gomma ed il piano di strisciamento. Quindi, rilevando la quota verticale della posizione di massima risalita è possibile avere una misura del coefficiente di attrito dinamico del campione di gomma.
Un esempio di una stazione di misura del tipo di quella sopra descritta è fornito dal brevetto US5195357A1.
Tuttavia, una stazione di misura del tipo di quella sopra descritta non è in grado di fornire una valutazione accurata e completa della interazione meccanica che si crea tra il campione di gomma ed il piano di strisciamento durante il contatto reciproco e quindi non permette di ottenere una misura molto precisa del coefficiente di attrito dinamico del campione di gomma rispetto al piano di strisciamento .
DESCRIZIONE DELLA INVENZIONE
Scopo della presente invenzione è fornire una stazione ed un metodo di misura per misurare il coefficiente di attrito dinamico di un campione di gomma rispetto ad un piano di strisciamento che siano esenti dagli inconvenienti sopra descritti e, in particolare, siano di facile ed economica attuazione.
Secondo la presente invenzione vengono forniti una stazione ed un metodo di misura per misurare il coefficiente di attrito dinamico di un campione di gomma rispetto ad un piano di strisciamento, secondo quanto stabilito nelle rivendicazioni allegate.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
La presente invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano un esempio di attuazione non limitativo, in cui:
• la figura 1 illustra schematicamente ed in vista frontale una stazione di misura realizzata in accordo con la presente invenzione per misurare il coefficiente di attrito dinamico di un campione di gomma rispetto ad un piano di strisciamento; e
• le figure 2-7 illustrano corrispondenti grafici che mostrano le evoluzioni temporali di grandezze fisiche misurate nella stazione di misura della figura 1 durante un ciclo di misura.
FORME DI ATTUAZIONE PREFERITE DELL'INVENZIONE
Nella figura 1, con il numero 1 è indicata nel suo complesso una stazione di misura per misurare il coefficiente μ di attrito dinamico di un campione 2 di gomma.
La stazione 1 di misura comprende una base 3 orizzontale ed un supporto 4 verticale che è portato dalla base 3 orizzontale e si eleva a sbalzo dalla base 3 orizzontale stessa. Al supporto 4 verticale è incernierato un braccio 5 rotante (ovvero un "pendolo") che è incernierato al supporto 4 verticale in corrispondenza di una propria estremità interna per ruotare liberamente attorno ad un asse 6 di rotazione orizzontale. In corrispondenza di una estremità esterna che è opposta alla estremità interna, il braccio 5 rotante porta una testa 7 di presa che è atta ad accogliere il campione 2 di gomma.
La base 3 orizzontale porta una sede 8 fissa che è atta ad accogliere un piano 9 di strisciamento orizzontale che è disposto tangenzialmente alla traiettoria circolare seguita dal campione 2 di gomma disposto nella testa 7 di presa per effetto della rotazione del braccio 5 rotante attorno all'asse 6 di rotazione. Il piano 9 di strisciamento è preferibilmente costituito da una piastra metallica (tipicamente di acciaio) che è inserita ad incastro nella sede 8 fissa (in modo da non potere compiere alcun movimento rispetto alla sede 8 fissa stessa) e porta superiormente uno strato di asfalto (sul quale striscia il campione 2 di gomma disposto nella testa 7 di presa per effetto della rotazione del braccio 5 rotante attorno all'asse 6 di rotazione).
Secondo una preferita forma di attuazione, la testa 7 di presa è smontabile dal braccio 5 rotante e quindi è intercambiabile, ovvero è possibile predisporre più teste 7 di presa di caratteristiche diverse in modo tale da potere variare (cambiano la testa 7 di presa) l'orientazione relativa tra il campione 2 di gomma portato dalla testa 7 di presa ed braccio 5 rotante (ovvero tra il campione 2 di gomma portato dalla testa 7 di presa ed il piano 9 di strisciamento) . Ad esempio, in questo modo è possibile variare l'angolo di impatto e/o l'angolo di uscita tra il campione 2 di gomma ed il piano 9 di strisciamento.
Secondo una possibile forma di attuazione, è prevista una vasca a tenuta stagna che è atta a venire riempita di acqua ed alloggia al suo interno la sede 8 fissa; in questo modo la sede 8 fissa può venire "allagata" per eseguire delle prove sul bagnato.
Secondo una preferita forma di attuazione, il braccio 5 rotante comprende un alloggiamento 10 che permette di fissare rigidamente al braccio 5 rotante stesso una zavorra il di massa variabile. In altre parole, è possibile stabilire a priori la massa complessiva della zavorra 11 (che potrebbe, comunque, anche essere assente, ovvero presentare il valore nullo) per aumentare l'inerzia complessiva del braccio 5 rotante e quindi aumentare l'energia cinetica complessiva che il braccio 5 rotante possiede quando arriva nel punto più basso della sua traiettoria circolare, cioè quando il campione 2 di gomma portato dalla testa 7 di presa arriva in contatto con il piano 9 di strisciamento.
Secondo una preferita forma di attuazione, il braccio 5 rotante comprende una porzione 12 interna che è incernierata al supporto 4 verticale, ed una porzione 13 esterna che porta la testa 7 di presa ed è montata radialmente scorrevole sulla porzione 12 interna. Tra la porzione 12 interna e la porzione 13 esterna è interposto un elemento 14 elastico che spinge radialmente la porzione 13 esterna lontano dalla porzione 12 interna (ovvero spinge la porzione 13 esterna in modo centrifugo). Preferibilmente, il precarico dell'elemento 14 elastico è regolabile mediante una apposita vite di regolazione e l'elemento 14 elastico è costituito da una molla metallica.
La stazione 1 di misura comprende un pannello 15, il quale presenta una forma circolare, è portato in posizione fissa dal supporto 4 verticale, ed è disposto coassialmente all'asse 6 di rotazione e verticalmente di fianco al braccio 5 rotante. Il pannello 15 comprende una serie di punti 16 di ancoraggio diversi che sono uniformemente distribuiti lungo la periferia del pannello 15 (tipicamente i punti 16 di ancoraggio sono tra loro equispaziati con un passo angolare pari a 10°). Il braccio 5 rotante è (temporaneamente) fissabile a ciascun punto 16 di ancoraggio per stabilire una corrispondente posizione di partenza nota e predeterminata dalla quale iniziare la caduta per gravità del braccio 5 rotante stesso. Secondo una preferita forma di attuazione, ciascun punto 16 di ancoraggio è costituito da un foro che è atto a ricevere un perno di bloccaggio, il quale è portato dal braccio 5 rotante ed è assialmente mobile tra una posizione estratta (o posizione di bloccaggio) in cui il perno di fissaggio è inserito all'interno del punto 16 di ancoraggio, ed una posizione ritratta in cui il perno di bloccaggio è esterno al punto 16 di ancoraggio. Lo spostamento assiale del perno di bloccaggio tra la posizione estratta e la posizione ritratta può venire comandato, a titolo di esempio, da meccanismo a pulsante portato dal braccio 5 rotante.
La stazione 1 di misura comprende una cella 17 di carico biassiale (ovvero un sensore di forza biassiale), la quale è accoppiata al braccio 5 rotante per misurare la forza Fy radiale istantanea e la forza Fx tangenziale istantanea a cui è sottoposta la testa 7 di presa e che derivano dallo strisciamento tra il campione 2 di gomma ed il piano 9 di strisciamento. Preferibilmente, la cella 17 di carico biassiale è interposta tra il braccio 5 rotante e la testa 7 di presa per misurare la forza Fy radiale istantanea e la forza Fx tangenziale istantanea che vengono trasmesse dalla testa 7 di presa al braccio 5 rotante.
La stazione 1 di misura comprende un sensore 18 di velocità, il quale è accoppiato al braccio 5 rotante per misurare la velocità ω angolare istantanea del braccio 5 rotante stesso; preferibilmente il sensore 18 di velocità è un encoder angolare ottico che è disposto in corrispondenza della cerniera tra il braccio 5 rotante ed il supporto 4 verticale.
Viene di seguito descritto il funzionamento della stazione 1 di misura.
Inizialmente, nella sede 8 fissa viene disposto un piano 9 di strisciamento calibrato (ovvero di caratteristiche note a priori), quindi nella testa 7 di presa viene inserito e fissato il campione 2 di gomma del quale si vuole misurare il coefficiente μ di attrito dinamico. Successivamente, viene rilevata (mediante uno strumento di misura noto, ad esempio mediante un termometro ad infrarossi senza contatto) la temperatura superficiale del campione 2 di gomma. Infine, il braccio 5 rotante viene fatto ruotare manualmente attorno all'asse 6 di rotazione per venire disposto in corrispondenza di uno dei vari punti 16 di ancoraggio a cui viene bloccato meccanicamente mediante il perno di bloccaggio.
A questo punto, il braccio 5 rotante viene rilasciato dal punto 16 di ancoraggio per cadere (sempre seguendo una traiettoria circolare) sotto la spinta della forza di gravità; nel punto più basso della caduta (ovvero della traiettoria circolare percorsa a velocità crescente per effetto della forza di gravità), la rotazione del braccio 5 rotante porta il campione 2 di gomma a strisciare sul piano 9 di strisciamento. Durante tutta la rotazione del braccio 5 rotante, la cella 17 di carico biassiale misura istante per istante la forza Fy radiale e la forza Fx tangenziale a cui è sottoposta la testa 7 di presa, ed il sensore 18 di velocità misura istante per istante la velocità ω angolare del braccio 5 rotante.
Nella figura 2 è illustrata l'evoluzione temporale della velocità ω angolare del braccio 5 rotante durante la caduta, mentre nella figura 3 è illustrata l'evoluzione temporale della accelerazione a angolare del braccio 5 rotante durante la caduta (l'accelerazione a angolare viene ottenuta derivando nel tempo la velocità ω angolare). Le evoluzioni temporali della velocità ω angolare e/o della accelerazione a angolare vengono utilizzate per determinare la finestra W1 temporale all'interno della quale avviene il contatto (ovvero lo strisciamento) tra il campione 2 di gomma ed il piano 9 di strisciamento. In particolare, nelle figure 2 e 3 è evidente l'influenza del contatto (ovvero dello strisciamento) tra il campione 2 di gomma ed il piano 9 di strisciamento sulla velocità ω angolare e sulla accelerazione a angolare; quindi, è evidente che analizzando le evoluzioni temporali della velocità ω angolare e/o della accelerazione a angolare è possibile determinare con precisione il posizionamento della finestra W1 temporale all'interno della quale avviene il contatto (ovvero lo strisciamento) tra il campione 2 di gomma ed il piano 9 di strisciamento. In altre parole, analizzando le evoluzioni temporali della velocità ω angolare e/o della accelerazione a angolare (che dipende direttamente dalla velocità ω angolare) è possibile determinare con precisione l'istante di inizio e l'istante di fine (cioè i limiti della finestra W1 temporale) del contatto tra il campione 2 di gomma ed il piano 9 di strisciamento.
Il coefficiente μ di attrito dinamico del campione 2 di gomma viene calcolato attraverso il quoziente tra la forza Fx tangenziale e la forza Fy radiale a cui è sottoposta la testa 7 di presa durante lo strisciamento del campione 2 di gomma sul piano 9 di strisciamento; in altre parole, il coefficiente μ di attrito dinamico è pari alla forza Fx tangenziale divisa per la forza Fy radiale.
Secondo una preferita forma di attuazione, viene calcolata una forza Fx tangenziale media a cui è sottoposta la testa 7 di presa durante lo strisciamento del campione 2 di gomma sul piano 9 di strisciamento, viene calcolata una forza Fy radiale media a cui è sottoposta la testa 7 di presa durante lo strisciamento del campione 2 di gomma sul piano 9 di strisciamento, ed infine viene calcolato il coefficiente μ di attrito dinamico del campione 2 di gomma attraverso il quoziente tra la forza Fx tangenziale media e la forza Fy radiale media.
Secondo quanto illustrato nelle figure 4-7, preferibilmente viene determinata una finestra W2 temporale di calcolo, al cui interno la forza Fy radiale istantanea e la forza Fx tangenziale istantanea a cui è sottoposta la testa 7 di presa durante lo strisciamento del campione 2 di gomma sul piano 9 di strisciamento sono stabili (cioè presentano una variazione limitata, ovvero sono, più o meno, costanti). La finestra W2 temporale è ovviamente un sottoinsieme della finestra W1 temporale, ovvero il tempo per il quale le forze Fx ed Fy sono stabili (cioè la finestra W2 temporale di calcolo) è una frazione del tempo complessivo durante il quale avviene il contatto (ovvero lo strisciamento) tra il campione 2 di gomma ed il piano 9 di strisciamento (cioè è una frazione della finestra W1 temporale) . A titolo di esempio nelle figure 2-7 è evidenziata la finestra W1 temporale, mentre nelle figure 4-7 è evidenziata anche la finestra W2 temporale di calcolo. Una volta determinata la finestra W2 temporale di calcolo, vengono calcolate la forza Fx tangenziale media e la forza Fy radiale media all'interno della finestra W2 temporale di calcolo e quindi, come detto in precedenza, viene calcolato il coefficiente μ di attrito dinamico del campione 2 di gomma attraverso il quoziente tra la forza Fx tangenziale media e la forza Fy radiale media.
Secondo una possibile forma di attuazione, è possibile stimare una energia dissipata per attrito durante lo strisciamento del campione 2 di gomma sul piano 9 di strisciamento in funzione della variazione della velocità ω angolare istantanea del braccio 5 rotante durante lo strisciamento del campione 2 di gomma sul piano 9 di strisciamento. In particolare, viene misurata una prima velocità ω angolare istantanea del braccio 5 rotante alla fine del contatto tra il campione 2 di gomma ed il piano 9 di strisciamento, viene misurata una seconda velocità ω angolare istantanea del braccio 5 rotante nella stessa posizione in cui è stata misurata la prima velocità ω angolare istantanea ed in assenza di contatto tra il campione 2 di gomma ed il piano 9 di strisciamento, e infine l'energia dissipata per attrito durante lo strisciamento del campione 2 di gomma sul piano 9 di strisciamento viene stimata in funzione della differenza tra il quadrato della seconda velocità ω angolare istantanea ed il quadrato della prima velocità ω angolare istantanea (ovvero in funzione della differenza tra le corrispondenti energie cinetiche che sono proporzionali al quadrato delle velocità ω angolari istantanee).
L'energia dissipata per attrito durante lo strisciamento del campione 2 di gomma sul piano 9 di strisciamento è ovviamente legata al coefficiente μ di attrito dinamico e quindi la stima della energia dissipata per attrito può venire confrontata con la stima del coefficiente μ di attrito dinamico (determinata attraverso il quoziente tra la forza Fx tangenziale e la forza Fy radiale) per evidenziare eventuali discrepanze significative (cioè superiori agli errori di misura) che sono indice di errori o malfunzionamenti. In altre parole, l'energia dissipata per attrito rappresenta una ridondanza rispetto al quoziente tra la forza Fx tangenziale e la forza Fy radiale che serve ed evidenziare eventuali errori o malfunzionamenti.
E' importante osservare che per ridurre l'incidenza degli errori accidentali è consuetudine eseguire una pluralità di misure del coefficiente μ di attrito dinamico sulle quali viene poi calcolata una media matematica.
Inoltre, è importante osservare che la stima del coefficiente μ di attrito dinamico viene sempre associata a tre fattori: la temperatura del campione 2 di gomma al momento della misura sperimentale, la velocità (media) alla quale è avvenuto il contatto (strisciamento) tra il campione 2 di gomma ed il piano 9 di strisciamento, e la pressione (media) alla quale è avvenuto il contatto tra il campione 2 di gomma ed il piano 9 di strisciamento. La temperatura del campione 2 di gomma viene misurata mediante uno strumento di misura noto, la velocità (media) alla quale è avvenuto il contatto (strisciamento) tra il campione 2 di gomma ed il piano 9 di strisciamento viene calcolata in funzione della velocità ω angolare istantanea del braccio 5 rotante ed in funzione della distanza (misurabile semplicemente) del campione 2 di gomma dall'asse 6 di rotazione, e la pressione (media) alla quale è avvenuto il contatto tra il campione 2 di gomma ed il piano 9 di strisciamento viene calcolata in funzione della la forza Fy radiale istantanea ed in funzione dell'area di contatto (misurabile semplicemente) del campione 2 di gomma.
E' importante osservare che il coefficiente μ di attrito dinamico che viene calcolato utilizzando la stazione 1 di misura sopra descritta è sempre relativo all'interazione reciproca tra il campione 2 di gomma ed il piano 9 di strisciamento, quindi la stazione 1 di misura sopra descritta può venire utilizzata (in modo perfettamente equivalente) per caratterizzare il campione 2 di gomma rispetto ad un piano 9 di strisciamento di riferimento calibrato e noto a priori, oppure per caratterizzare il piano 9 di strisciamento rispetto ad un campione 2 di gomma di riferimento calibrato e noto a priori.
La stazione 1 di misura sopra descritta presenta numerosi vantaggi.
In primo luogo la stazione 1 di misura sopra descritta permette di calcolare con elevata precisione il coefficiente μ di attrito dinamico, in quanto è in grado di fornire una valutazione accurata e completa della interazione meccanica che si crea tra il campione 2 di gomma ed il piano 9 di strisciamento durante il contatto reciproco.
Inoltre, la stazione 1 di misura sopra descritta è di semplice ed economica realizzazione in quanto rispetto ad una analoga stazione 1 di misura nota richiede l'utilizzo di due sensori aggiuntivi (la cella 17 di carico biassiale ed il sensore 18 di velocità) che non presentano né un costo elevato (infatti sono di utilizzo comune), né problemi di installazione.

Claims (19)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1) Stazione (1) di misura per misurare il coefficiente (μ) di attrito dinamico di un campione (2) di gomma rispetto ad un piano (9) di strisciamento; la stazione (1) di misura comprende: un supporto (4) verticale; un braccio (5) rotante che è incernierato al supporto (4) verticale in corrispondenza di una propria estremità interna per ruotare liberamente attorno ad un asse (6) di rotazione orizzontale; ed una testa (7) di presa, che è atta ad accogliere il campione (2) di gomma ed è portata dal braccio (5) rotante in corrispondenza di una estremità esterna che è opposta alla estremità interna; la stazione (1) di misura è caratterizzata dal fatto di comprendere una cella (17) di carico biassiale, la quale è accoppiata al braccio (5) rotante per misurare la forza (Fy) radiale istantanea e la forza (Fx) tangenziale istantanea a cui è sottoposto il campione (2) di gomma portato dalla testa (7 ) di presa.
  2. 2) Stazione (1) di misura secondo la rivendicazione 1, in cui la cella (17) di carico biassiale è interposta tra il braccio (5) rotante e la testa (7) di presa per misurare la forza (Fy) radiale istantanea e la forza (Fx) tangenziale istantanea che vengono trasmesse dalla testa (7) di presa al braccio (5) rotante.
  3. 3) Stazione (1) di misura secondo la rivendicazione 1 o 2 e comprendente un sensore (18) di velocità, il quale è accoppiato al braccio (5) rotante per misurare la velocità (co) angolare istantanea del braccio (5) rotante stesso.
  4. 4) Stazione (1) di misura secondo la rivendicazione 3, in cui il sensore (18) di velocità è un encoder angolare che è disposto in corrispondenza della cerniera tra il braccio (5) rotante ed il supporto (4) verticale.
  5. 5) Stazione (1) di misura secondo una delle rivendicazioni da 1 a 4 e comprendente: una base (3) orizzontale dalla quale si eleva il supporto (4) verticale; ed una sede (8) fissa che è portata dalla base (3) orizzontale ed è atta ad accogliere il piano (9) di strisciamento orizzontale che è disposto tangenzialmente alla traiettoria circolare seguita dal campione (2) di gomma disposto nella testa (7) di presa per effetto della rotazione del braccio (5) rotante attorno all'asse (6) di rotazione .
  6. 6) Stazione (1) di misura secondo la rivendicazione 5 e comprendente una vasca a tenuta stagna che è atta a venire riempita di acqua ed alloggia al suo interno la sede (8) fissa.
  7. 7) Stazione (1) di misura secondo una delle rivendicazioni da 1 a 6 in cui il braccio (5) rotante comprende un alloggiamento (10) che permette di fissare rigidamente al braccio (5) rotante stesso una zavorra (il) di massa variabile.
  8. 8) Stazione (1) di misura secondo una delle rivendicazioni da 1 a 7, in cui il braccio (5) rotante comprende: una porzione (12) interna che è incernierata al supporto (4) verticale; una porzione (13) esterna che porta la testa (7) di presa ed è montata radialmente scorrevole sulla porzione (12) interna; ed un elemento (14) elastico che è interposto tra la porzione (12) interna e la porzione (13) esterna e spinge radialmente la porzione (13) esterna lontano dalla porzione (12) interna.
  9. 9) Stazione (1) di misura secondo la rivendicazione 8, in cui il precarico dell'elemento (14) elastico è regolabile.
  10. 10) Stazione (1) di misura secondo una delle rivendicazioni da 1 a 9 e comprendente un pannello (15), il quale è portato dal supporto (4) verticale, è disposto verticalmente di fianco al braccio (5) rotante e comprende almeno un punto (16) di ancoraggio a cui il braccio (5) rotante è fissabile per stabilire una posizione di partenza nota e predeterminata dalla quale iniziare la caduta per gravità del braccio (5) rotante stesso.
  11. 11) Stazione (1) di misura secondo la rivendicazione 10, in cui il pannello (15) comprende una pluralità di punti (16) di ancoraggio diversi.
  12. 12) Metodo di misura per misurare il coefficiente (μ) di attrito dinamico di un campione (2) di gomma rispetto ad un piano (9) di strisciamento mediante una stazione (1) di misura; la stazione (1) di misura comprende: un supporto (4) verticale; un braccio (5) rotante che è incernierato al supporto (4) verticale in corrispondenza di una propria estremità interna per ruotare liberamente attorno ad un asse (6) di rotazione orizzontale; ed una testa (7) di presa, che è atta ad accogliere il campione (2) di gomma ed è portata dal braccio (5) rotante in corrispondenza di una estremità esterna che è opposta alla estremità interna; il metodo di misura comprende le fasi di: inserire il campione (2) di gomma nella testa (7) di presa del braccio (5) rotante; sollevare il braccio (5) rotante fino ad una posizione di partenza nota e predeterminata; e lasciare cadere per gravità il braccio (5) rotante dalla posizione di partenza per fare ruotare il braccio (5) rotante attorno all'asse (6) di rotazione e portare, nel punto più basso della traiettoria circolare, il campione (2) di gomma portato dalla testa (7) di presa del braccio (5) rotante a strisciare sul piano (9) di strisciamento disposto in corrispondenza di un base (3) del supporto (4) verticale; il metodo di misura è caratterizzato dal fatto di comprendere l'ulteriore fase di misurare, mediante una cella (17) di carico biassiale accoppiata al braccio (5) rotante, la forza (Fy) radiale istantanea e la forza (Fx) tangenziale istantanea a cui è sottoposto il campione (2) di gomma portato dalla testa (7 ) di presa durante lo strisciamento del campione (2) di gomma sul piano (9) di strisciamento .
  13. 13) Metodo di misura secondo la rivendicazione 12 e comprendente l'ulteriore fase di calcolare il coefficiente (μ) di attrito dinamico del campione (2) di gomma attraverso il quoziente tra la forza (Fx) tangenziale e la forza (Fy) radiale a cui è sottoposto il campione (2) di gomma durante lo strisciamento del campione (2) di gomma sul piano (9) di strisciamento.
  14. 14) Metodo di misura secondo la rivendicazione 13 e comprendente le ulteriori fasi di: calcolare una forza (Fx) tangenziale media a cui è sottoposta la testa (7) di presa durante lo strisciamento del campione (2) di gomma sul piano (9) di strisciamento; calcolare una forza (Fy) radiale media a cui è sottoposto il campione (2) di gomma durante lo strisciamento del campione (2) di gomma sul piano (9) di strisciamento; e calcolare il coefficiente (μ) di attrito dinamico del campione (2) di gomma attraverso il quoziente tra la forza (Fx) tangenziale media e la forza (Fy) radiale media.
  15. 15) Metodo di misura secondo la rivendicazione 14 e comprendente le ulteriori fasi di: determinare una finestra (W1) temporale di calcolo, al cui interno la forza (Fy) radiale istantanea e la forza (Fx) tangenziale istantanea a cui è sottoposta la testa (7) di presa durante lo strisciamento del campione (2) di gomma sul piano (9) di strisciamento sono stabili; e calcolare la forza (Fx) tangenziale media e la forza (Fy) radiale media all'interno della finestra (Wl) temporale di calcolo.
  16. 16) Metodo di misura secondo la rivendicazione 13, 14 o 15 e comprendente l'ulteriore fase di misurare la velocità (ω) angolare istantanea del braccio (5) rotante mediante un sensore (18) di velocità accoppiato al braccio (5) rotante.
  17. 17) Metodo di misura secondo la rivendicazione 16 e comprendente l'ulteriore fase di determinare l'istante di inizio e l'istante di fine del contatto tra il campione (2) di gomma ed il piano (9) di strisciamento in funzione della velocità (ω) angolare istantanea del braccio (5) rotante.
  18. 18) Metodo di misura secondo la rivendicazione 16 o 17 e comprendente l'ulteriore fase di stimare una energia dissipata per attrito durante lo strisciamento del campione (2) di gomma sul piano (9) di strisciamento in funzione della variazione della velocità (ω) angolare istantanea del braccio (5) rotante durante lo strisciamento del campione (2) di gomma sul piano (9) di strisciamento.
  19. 19) Metodo di misura secondo la rivendicazione 18 e comprendente le ulteriori fasi di: misurare una prima velocità (ω) angolare istantanea del braccio (5) rotante alla fine del contatto tra il campione (2) di gomma ed il piano (9) di strisciamento; misurare una seconda velocità (ω) angolare istantanea del braccio (5) rotante nella stessa posizione in cui è stata misurata la prima velocità (ω) angolare istantanea ed in assenza di contatto tra il campione (2) di gomma ed il piano (9) di strisciamento; e stimare l'energia dissipata per attrito durante lo strisciamento del campione (2) di gomma sul piano (9) di strisciamento in funzione della differenza tra il quadrato della seconda velocità (ω) angolare istantanea ed il quadrato della prima velocità (ω) angolare istantanea.
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