ITTO20120016U1 - Macchina elettrica rotante - Google Patents

Macchina elettrica rotante

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ITTO20120016U1
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IT
Italy
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bars
bar
electric machine
rotating electric
group
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English (en)
Inventor
Franco Ciampolini
Original Assignee
Magneti Marelli Spa
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  • Iron Core Of Rotating Electric Machines (AREA)
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Description

DESCRIZIONE
"MACCHINA ELETTRICA ROTANTE"
SETTORE DELLA TECNICA
La presente innovazione è relativa a una macchina elettrica rotante.
La presente innovazione trova vantaggio applicazione ad una macchina elettrica rotante per autotrazione installata a bordo di un veicolo a cui la trattazione che segue farà esplicito riferimento senza per questo perdere di generalità.
ARTE ANTERIORE
Una macchina elettrica rotante comprende uno statore dotato di un nucleo ferromagnetico di forma tubolare cilindrica che presenta una pluralità di cave assiali destinate ad accogliere l'avvolgimento statorico. Tipicamente, le cave assiali presentano in sezione una forma trapezoidale avente una dimensione decrescente verso il rotore; per aumentare il coefficiente di riempimento delle cave (cioè il rapporto tra l'area utile dei conduttori inseriti in ciascuna cava e l'area complessiva della cava) è stato proposto di realizzare i conduttori in forma di barre rigide aventi una sezione trasversale che riproduce la sezione trasversale della cava. Ad esempio la domanda di brevetto EP2008425288 descrive una macchina elettrica rotante per autotrazione, in cui l'avvolgimento statorico comprende gruppi di barre alloggiati all'interno delle cave ed in cui le barre di ciascun gruppo sono conformate e accoppiate le une alle altre in modo tale che ciascun gruppo di barre abbia una sezione trasversale sostanzialmente identica alla sezione trasversale della cava.
Il campo magnetico rotante generato dal rotore investe anche l'avvolgimento statorico; il movimento relativo tra tale campo magnetico rotante ed i conduttori dell'avvolgimento statorico genera nei conduttori dell'avvolgimento statorico una differenza di potenziale che si sviluppa assialmente e determina la circolazione all'interno dei conduttori dell'avvolgimento statorico di correnti parassite che provocano perdite di potenza per effetto Joule. Tali perdite di potenza per effetto Joule provocate dalla correnti parassite sono particolarmente dannose in quanto non solo riducono il rendimento della macchina elettrica, ma determinano anche un ulteriore riscaldamento dell'avvolgimento statorico che deve venire tenuto in debito conto nel dimensionamento del sistema di raffreddamento della macchina elettrica. A tale proposito è importante osservare che la temperatura dell'avvolgimento statorico deve venire controllata con molta attenzione, in quanto un surriscaldamento eccessivo dell'avvolgimento statorico determina la fusione dell'isolante dei conduttori dell'avvolgimento statorico con la conseguente formazione di corti circuiti tra i conduttori dell'avvolgimento statorico e quindi con la conseguente distruzione dell'avvolgimento statorico.
Le perdite di potenza per effetto Joule provocate dalle correnti parassite che circolando all'interno di un conduttore dell'avvolgimento statorico sono direttamente proporzionali al quadrato della sezione del conduttore stesso; di conseguenza, negli avvolgimenti statorici del tipo di quelli descritti nella domanda di brevetto EP2008425288 in cui l'avvolgimento statorico comprende gruppi di barre sovrapposte il problema delle perdite di potenza per effetto Joule provocate dalle correnti parassite è particolarmente gravoso in quanto ciascun barra presenta una sezione molto più elevata rispetto alla sezione di un equivalente filo tondo di un avvolgimento statorico tradizionale.
Per limitare le perdite di potenza per effetto Joule provocate dalle correnti parassite che circolano all'interno delle barre dell'avvolgimento statorico l'unica soluzione attualmente utilizzata è la limitazione della sezione delle singole barre utilizzando un maggior numero di barre di sezione unitaria più ridotta. Tuttavia, l'utilizzo di un maggior numero di barre di sezione unitaria più ridotta comporta sia delle complicazioni costruttive, sia una riduzione del coefficiente di riempimento delle cave.
DESCRIZIONE DELLA INNOVAZIONE
Scopo della presente innovazione è di fornire un macchina elettrica rotante che sia priva degli inconvenienti sopra descritti e, in particolare, sia di facile ed economica realizzazione.
Secondo la presente innovazione viene fornita un macchina elettrica rotante secondo quanto rivendicato dalle rivendicazioni allegate.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
La presente innovazione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano un esempio di attuazione non limitativo, in cui:
- la figura 1 è una vista in sezione longitudinale e con parti asportate per chiarezza di una macchina elettrica rotante realizzata in accordo con la presente innovazione;
- la figura 2 è una vista in elevazione frontale e in scala ingrandita, con parti in sezione e parti asportate per chiarezza, di un particolare di uno statore della macchina elettrica rotante della figura i;
- le figure 3 e 4 sono due viste prospettiche e con parti asportate per chiarezza di una barra di un avvolgimento statorico della macchina elettrica rotante della figura 1;
- le figure 5 e 6 sono due viste prospettiche esplose e con parti asportate per chiarezza della barra delle figure 3 e 4;
- le figure 7 e 8 sono due viste laterali e con parti asportate per chiarezza della barra delle figure 3 e 4;
- la figura 9 è una vista in pianta esplosa e con parti asportate per chiarezza della barra delle figure 3 e 4;
- la figura 10 è uno schema elettrico della barra delle figure 3 e 4; e
- la figura 11 è una vista prospettica e con parti asportate per chiarezza di alternativa forma di attuazione della barra delle figure 3 e 4.
FORME DI ATTUAZIONE PREFERITE DELL'INNOVAZIONE
In figura 1 è indicata nel suo complesso con il numero di riferimento 1 una macchina elettrica rotante per trasformare energia cinetica in energia elettrica ed energia elettrica in energia cinetica a bordo di un veicolo.
In particolare, la macchina 1 elettrica è una macchina elettrica rotante sincrona trifase reversibile molto compatta e in grado di erogare un'elevata potenza rispetto alla massa della macchina 1 elettrica stessa. La macchina 1 elettrica presenta una forma sostanzialmente cilindrica, si estende lungo un asse A di rotazione ed è caratterizza dal fatto di avere una lunghezza complessiva maggiore del diametro, in particolare una lunghezza pari di circa due volte il diametro.
La macchina 1 elettrica comprende un involucro di supporto 3; un rotore 4 estendentesi lungo l'asse A di rotazione; e uno statore 5 disposto attorno al rotore 4.
L'involucro di supporto 3 comprende due semigusci 6 e 7 innestati assialmente uno nell'altro. I semigusci 6 e 7 presentano una forma sostanzialmente cilindrica e sono assemblati uno all'altro attorno al rotore 4 e allo statore 5. Il semiguscio 6 comprende una flangia 8 di estremità perpendicolare all'asse A di rotazione, ed una parete 9 cilindrica parallela all'asse A di rotazione. La flangia 8 presenta un foro centrale di alloggiamento di un cuscinetto 10 di supporto del rotore 4, mentre la parete 9 presenta uno spallamento 11 interno atto ed essere disposto in battuta con lo statore 5 ed una scanalatura 12 esterna elicoidale.
Il semiguscio 7 comprende una flangia 13 di estremità perpendicolare all'asse A di rotazione, ed una parete 14 cilindrica parallela all'asse A di rotazione. La flangia 13 presenta un foro centrale di alloggiamento di un cuscinetto 15 di supporto del rotore 4; mentre la parete 14 presenta uno spallamento 16 interno atto ed essere disposto in battuta con lo statore 5.
La parete 14 è in parte sovrapposta alla parete 9 in corrispondenza della scanalatura 12 esterna elicoidale in modo da formare una camera di raffreddamento 17 elicoidale e presenta una bocca di alimentazione 18 e una bocca di uscita 19 atte a essere collegate rispettivamente a un condotto di alimentazione e a un condotto di evacuazione di fluido refrigerante (non illustrati nelle figure allegate), in particolare, un liquido di raffreddamento, che viene convogliato lungo la camera di raffreddamento 17 elicoidale per raffreddare lo statore 5.
Il rotore 4 comprende un albero 20, il quale è supportato dai cuscinetti 10 e 15 e comprende una porzione centrale, lungo la quale sono ricavate quattro facce 21 piane; una pluralità di magneti permanenti 22, i quali sono disposti in quattro file lungo le facce piane 21. Nella fattispecie illustrata nella figura 1, i magneti permanenti 22 sono disposti in quattro file di cinque magneti permanenti 22.
Ciascun magnete permanente 22 è preferibilmente realizzato in samario-cobalto, ed è incollato a una rispettiva faccia piana 21. Il rotore 4 comprende un tubo 23 in fibra di carbonio disposto attorno ai magneti permanenti 22 per impedire l'eventuale distacco dei magneti permanenti 22 dall'albero 20. Secondo una forma di attuazione alternativa non illustrata nelle figure allegate, il tubo 23 in fibra di carbonio è omesso e il rotore 4 comprende un filo di Zylon® avvolto a elica attorno ai magneti permanenti 22 in modo da impedirne il distacco .
L'albero 20 presenta un'estremità disposta al di fuori dell'involucro di supporto 3 e avente un codolo 24 di attacco a una ruota dentata o a una puleggia non illustrata nelle figure allegate. Il rotore 4, in particolare la parte attiva dello stesso occupata dai magneti permanenti 22 presenta un diametro sensibilmente inferiore alla lunghezza del rotore 4, in particolare della parte attiva dello stesso, in modo da limitare le forze centrifughe e garantire una bassa inerzia alla rotazione e una maggiore reazione al cambio di regime di rotazione.
Lo statore 5 comprende un pacco statorico 25 e un avvolgimento elettrico 26. Il pacco statorico 25 è formato da un pacco di lamierini perpendicolari all'asse A di rotazione e presenta delle cave 27 assiali ossia parallele all'asse A di rotazione.
In accordo con una variante non illustrata, le cave assiali sono leggermente inclinate rispetto all'asse A di rotazione di una angolo denominato angolo di skew.
L'avvolgimento elettrico 26 comprende una prima porzione che si estende all'interno delle cave 27 e una seconda porzione che si estende all'esterno delle cave 27 e che nella fattispecie è definita da due testate 28 e 29 addossate alle estremità opposte del pacco statorico 25.
Con riferimento alla figura 2, l'avvolgimento elettrico 26 comprende delle barre 30-33 conduttrici, le quali sono, in parte, disposte nelle cave 27 e, in parte, in corrispondenza delle testate 28 e 29, in cui le barre 30-33 sono collegate fra loro in modo da definire uno schema elettrico determinato di avvolgimento elettrico 26.
Nella fattispecie della figura 2 è mostrato un gruppo formato da quattro barre 30, 31, 32, e 33 alloggiato all'interno di una singola cava 27. In sostanza ciascuna cava 27 è occupata da un gruppo di quattro barre 30-33.
Ciascuna delle barre 30, 31, 32, e 33 è avvolta da un nastro isolante ed è ulteriormente isolata dal pacco statorico 25 e dalle altre barre 30-33 da una resina impregnata nel pacco statorico 25. L'impregnazione con la resina è realizzata una volta che tutto l'avvolgimento elettrico 26 è stato completato e assemblato al pacco statorico 25. Nella figura 2, la resina e il nastro isolante sono indicati nel loro complesso con il numero di riferimento 34.
Con riferimento alla figura 1, il pacco statorico 25 è disposto in battuta contro gli spallamenti 11 e 16 rispettivamente dei semigusci 6 e 7 ed è serrato fra i semigusci 6, 7, i quali sono assemblati per mezzo di tiranti 35 paralleli all'asse A di rotazione.
Con riferimento alla figura 2, il pacco statorico 25 presenta una forma sostanzialmente cilindrica, una superficie esterna 36 intervallata da scanalature 37 di alloggiamento dei tiranti 35, e una superficie interna 38 interrotta dalle dodici cave 27. Si intende che il numero di cave 27 è un parametro progettuale e a parità di altre caratteristiche il numero di cave 27 è generalmente prescelto fra un multiplo di tre.
Ciascuna cava 27 è delimitata da due facce laterali 39 piane, opposte, e convergenti verso l'asse A di rotazione; una faccia di fondo 40 raccordata alle facce laterali 39; un'apertura 41 verso l'asse A di rotazione e verso la quale sono raccordate le facce laterali 39. Due cave 27 adiacenti sono separate l'una dall'altra da un setto 42 che si espande in corrispondenza dell'apertura 41 in una cosiddetta espansione polare 43.
Con riferimento alla figura 2, ciascuna cava 27 ha una sezione trasversale sostanzialmente a forma di trapezio isoscele, in cui la faccia di fondo 40, sebbene leggermente arcuata, rappresenta la base maggiore, l'apertura 41 definisce in sostanza la base minore, e le facce laterali 39 definiscono i lati inclinati del trapezio isoscele.
Le barre 30, 31, 32, e 33 di uno stesso gruppo di barre disposto in una cava 27 hanno rispettive sezioni trasversali di forma e di dimensioni diverse fra loro.
In maggiore dettaglio, la barra 30 ha una faccia 30A affacciata alla faccia di fondo 40, una faccia 30B, e due facce inclinate 30C. La barra 30 si caratterizza per una forma appiattita: l'altezza della barra 30 misurata in direzione radiale, ossia l'altezza della sezione trasversale della barra 30, è sensibilmente inferiore alla larghezza della faccia 30A e addirittura inferiore alla metà della larghezza della faccia 30A.
La barra 31 ha una faccia 31A affacciata alla faccia 30B; una faccia 31B e due facce inclinate 31C. La barra 31 ha un aspetto più robusto rispetto alla barra 30 e presenta un'altezza maggiore dell'altezza della barra 30.
La barra 32 ha una faccia 32A affacciata alla faccia 31B; una faccia 32B e due facce inclinate 32C. La barra 32 ha un aspetto più robusto rispetto alla barra 31 e presenta un'altezza (misurata in direzione radiale) maggiore dell'altezza della barra 31.
La barra 33 ha una faccia 33A affacciata alla faccia 32B; una faccia 33B affacciata all'apertura 41 e due facce inclinate 33C. La barra 33 ha un aspetto particolarmente allungato: l'altezza in direzione radiale è maggiore di metà larghezza della faccia 33A e maggiore dell'altezza della barra 32.
In generale, le barre 30, 31, 32, e 33 presentano un'altezza crescente a partire dalla faccia di fondo 40 verso l'apertura 41, e ,nello stesso tempo, presentano una larghezza media decrescente a partire dalla faccia di fondo 40 verso l'apertura 41.
Il dimensionamento delle barre 30-33 di ciascun gruppo permette sostanzialmente di mantenere allineate le facce inclinate 30C, 31C, 32C e 33C e di definire in questo modo per ciascun gruppo di barre 30, 31, 32, e 33 una sezione trasversale omomorfa e sostanzialmente complementare alla sezione trasversale della cava 27.
In particolare, le facce inclinate 30C, 31C, 32C, 33C di ciascuna barra 30-33 sono affacciate e parallele a una rispettiva faccia laterale 39 della cava 27.
Inoltre, la faccia 30A è parallela alla faccia di fondo 40, mentre le facce 31A, 32A, 33A, e le facce 30B 31B, 32B, 33B, di ciascuna barra 30-33, sono parallele fra loro .
L'unica differenza fra la sezione trasversale del gruppo di barre 30-33 e la sezione trasversale della cava 27 è determinata dall'inevitabile presenza del materiale isolante 34 che deve essere interposto fra le barre 30-33 e le facce inclinate e la faccia di fondo 40 della cava 27 e che, comunque, l'interstizio occupato dal materiale isolante è dell'ordine dei decimi di millimetro essendo la figura 2 in scala molto ingrandita. La forma delle barre 30-33 e la loro disposizione nella cava 27 permettono di realizzare un riempimento della cava 27 di molto superiore alla tecnica nota, con valori fino al 95% che garantisce un rendimento elevatissimo della macchina 1 elettrica.
Secondo la forma di attuazione illustrata nelle figure 3-9, ciascuna barra 30-33 è costituita da due semibarre 44a e 44b tra loro identiche, meccanicamente indipendenti (cioè meccanicamente separabili) e sovrapposte. Ciascuna semibarra 44 presenta una superficie 45 interna, la quale è rivolta verso l'altra semibarra 44 ed è disposta a contatto della corrispondente superficie 45 interna dell'altra semibarra 44. Tra le due semibarre 44 (cioè tra le superfici 45 interne delle due semibarre 44) è interposto uno strato 46 isolante che interessa una porzione centrale delle semibarre 44 lasciando scoperte cioè non isolate due porzioni di estremità delle semibarre 44. Di conseguenza, le due semibarre 44 (cioè le superfici 45 interne delle due semibarre 44) sono elettricamente a contatto reciproco solo in corrispondenza delle proprie estremità mentre centralmente sono elettricamente isolate una rispetto all'altra; in questo modo le due semibarre 44 definiscono un circuito elettrico chiuso (meglio illustrato nello schema della figura 10) all'interno di ciascuna barra 30-33.
Preferibilmente, lo strato 46 isolante è costituito da una vernice isolante che viene applicata alla porzione centrale di ciascuna superficie 45 interna; quindi lo strato 46 isolante è costituito da una metà applicata alla superficie 45 interna di una semibarra 44 e da un'altra metà applicata alla superficie 45 interna dell'altra semibarra 44. In alternativa, lo strato 46 isolante è costituito da una vernice isolante che viene applicata alla porzione centrale della superficie 45 interna di una sola semibarra 44 .
Centralmente, ciascuna semibarra 44 presenta una torsione 47, la quale divide la semibarra 44 in due metà e determina una inversione della posizione della superficie 45 interna; in altre parole, come ben illustrato nelle figure 5 e 6 in ciascuna semibarra 44 la superficie 45 interna è rivolta per metà verso l'alto e per la restante metà verso il basso in modo complementare (cioè quando la superficie 45 interna di una semibarra 44 è rivolta verso il basso la superficie 45 interna dell'altra semibarra 44 è rivolta verso l'alto e viceversa in modo tale che le due superfici 45 interne siano sempre reciprocamente affacciate una all'altra) . La torsione 47 di ciascun semibarra 44 è in sostanza un "attorcigliamento" di 180° della semibarra 44 attorno ad un asse longitudinale della semibarra 44 ed uno sfalsamento lungo una direzione perpendicolare all'asse longitudinale (cioè le due metà di ciascun semibarra 44 non sono coassiali, ma sono trasversalmente sfalsate una rispetto all'altra) .
Per effetto delle due torsioni 47, come illustrato nella figura 10 il circuito elettrico chiuso definito all'interno di ciascuna barra 30-33 dalle due semibarre 44 non ha la forma di un cerchio, ma ha la forma di un "otto". Per effetto di tale forma ad "otto" del circuito elettrico chiuso definito all'interno di ciascuna barra 30-33 dalle due semibarre 44 sovrapposte, la differenza di potenziale generata per effetto del movimento del campo magnetico prodotto dal rotore 4 in una metà della barra 30-33 presenta una stessa intensità ed un verso opposto rispetto alla differenza di potenziale generata per effetto del movimento del campo magnetico prodotto dal rotore 4 nell'altra metà della barra 30-33; di conseguenza, lungo tutto il circuito elettrico chiuso definito in ciascuna barra 30-33 la differenza di potenziale complessiva generata per effetto del movimento del campo magnetico prodotto dal rotore 4 è nulla e quindi non si verifica la circolazione all'interno della barra 30-33 di nessuna corrente parassita che interessa tutta la barra 30-33 stessa .
Prove sperimentali hanno mostrato che una barra 30-33 realizzata come illustrato nelle figure 3-9 a parità di altre condizioni presenta delle perdite per effetto Joule generate da correnti parassite del 75% inferiori rispetto ad una analoga barra 30-33 massiccia.
E' importante osservare che lo strato 46 isolante è molto sottile, in quanto non deve sopportare differenze di potenziale elevate (cioè dell'ordine delle differenze di potenziale che esistono tra le diverse barre 30-33 che possono essere anche di diverse decine di Volt), ma deve sopportare differenze di potenziale molto ridotte (dell'ordine di decimi di Volt) generate unicamente dal movimento del campo magnetico prodotto dal rotore 4 rispetto alle barre 30-33. Inoltre, lo strato 46 isolante può essere molto sottile anche perché se lo strato 46 isolante stesso presenta localmente una imperfezione, tale imperfezione non provoca un cortocircuito potenzialmente distruttivo (come invece accade per l'isolamento che circonda ciascuna barra 30-33), ma unicamente provoca un modesto incremento delle perdite per effetto Joule generate da correnti parassite. Di conseguenza, essendo lo strato 46 isolante molto sottile, il volume occupato dallo strato 46 isolante è trascurabile e lo strato 46 isolante non ha un effetto negativo apprezzabile nel coefficiente di riempimento delle cave.
Secondo una alternativa forma di attuazione illustrata nella figura 11, ciascuna barra 30-33 è costituita da tre semibarre 44a, 44b e 44c tra loro sovrapposte. Aumentando il numero di semibarre 44 componenti ciascun barra 30-33 è possibile ridurre ulteriormente le perdite per effetto Joule generate da correnti parassite, ma per contro si aumenta la complessità nella realizzazione delle semibarre 44 e nell'assemblaggio delle semibarre 44 stesse.
La presente innovazione è particolarmente vantaggiosa per il fatto di permettere di avere perdite per effetto Joule generate da correnti parassite che circolano nelle barre 30-33 molto contenute pur inserendo in ciascuna cava 27 un ridotto numero di barre 30-33 di sezione unitaria elevata. In questo modo è possibile sia ottenere un coefficiente di riempimento delle cave molto elevato (con valori fino al 95%), sia ottenere perdite per effetto Joule generate da correnti parassite che circolano nelle barre 30-33 molto contenute.

Claims (11)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Macchina (1) elettrica rotante comprendente: un rotore (4) estendentesi lungo un asse (A) di rotazione; uno statore (5) provvisto di un pacco statorico (25) avente delle cave (27); ed almeno un avvolgimento elettrico (26) comprendente gruppi di barre (30-33) alloggiati almeno in parte all'interno delle cave (27); in cui ciascuna barra (30-33) è costituita da almeno due semibarre (44a, 44b) meccanicamente indipendenti e sovrapposte; in cui ciascuna semibarra (44) presenta una superficie (45) interna, la quale è rivolta verso l'altra semibarra (44) ed è disposta a contatto della corrispondente superficie (45) interna dell'altra semibarra (44);ed in cui centralmente ciascuna semibarra (44) presenta una torsione (47), la quale divide la semibarra (44) in due metà e determina una inversione della posizione della superficie (45) interna in modo tale che in ciascuna semibarra (44) la superficie (45) interna sia rivolta per metà verso l'alto e per la restante metà verso il basso; la macchina (1) elettrica rotante è caratterizzata dal fatto che tra le due semibarre (44) è interposto uno strato (46) isolante che interessa una porzione centrale delle semibarre (44) lasciando scoperte, cioè non isolate, due porzioni di estremità delle semibarre (44) in modo tale che le due semibarre (44) definiscano un circuito elettrico chiuso all'interno di ciascuna barra (30-33).
  2. 2. Macchina (1) elettrica rotante secondo la rivendicazione 1, in cui quando la superficie (45) interna di una semibarra (44) è rivolta verso il basso la superficie (45) interna dell'altra semibarra (44) è rivolta verso l'alto e viceversa in modo tale che le due superfici (45) interne siano sempre reciprocamente affacciate una all 'altra.
  3. 3. Macchina (1) elettrica rotante secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui la torsione (47) di ciascun semibarra (44) è un "attorcigliamento" di 180° della semibarra (44) attorno ad un asse longitudinale della semibarra (44) ed uno sfalsamento lungo una direzione perpendicolare all'asse longitudinale in modo tale che le due metà di ciascun semibarra (44) siano trasversalmente sfalsate una rispetto all'altra.
  4. 4. Macchina (1) elettrica rotante secondo la rivendicazione 1, 2 o 3, in cui lo strato (46) isolante è costituito da una vernice isolante che viene applicata alla porzione centrale di almeno una superficie (45) interna.
  5. 5. Macchina (1) elettrica rotante secondo una delle rivendicazioni da 1 a 4, in cui per effetto delle due torsioni (47) il circuito elettrico chiuso definito all'interno di ciascuna barra (30-33) dalle due semibarre (44) ha la forma di un "otto".
  6. 6. Macchina (1) elettrica rotante secondo una delle rivendicazioni da 1 a 5, in cui lo strato (46) isolante interposto tra due semisbarre (44) presenta uno spessore dimensionato per sopportare unicamente le differenze di potenziale generate dal movimento del campo magnetico prodotto dal rotore (4) rispetto alle barre (30-33).
  7. 7. Macchina (1) elettrica rotante secondo una delle rivendicazioni da 1 a 6, in cui ciascuna barra (30-33) è costituita da tre semibarre (44a, 44b, 44c) tra loro sovrapposte .
  8. 8. Macchina (1) elettrica rotante secondo una delle rivendicazioni da 1 a 7, in cui le barre (30-33) di ciascun gruppo sono conformate e accoppiate le une alle altre in modo tale che ciascun gruppo di barre (30-33) abbia una sezione trasversale sostanzialmente identica alla sezione trasversale della cava (27).
  9. 9. Macchina (1) elettrica rotante secondo la rivendicazione 8, in cui ciascuna cava (27) presenta una sezione trasversale a forma di trapezio isoscele; ciascun gruppo di barre (30-33) ha una sezione trasversale a forma di trapezio isoscele complementare alla sezione trasversale della cava (27).
  10. 10. Macchina (1) elettrica rotante secondo una delle rivendicazioni da 1 a 9, in cui: ciascuna cava (27) comprende una faccia di fondo (40) e un'apertura (41) opposta alla faccia di fondo (40); ciascun gruppo di barre (30-33) comprende un numero di barre (30-33) disposte in successione dalla faccia di fondo (40) verso l'apertura (41); e le barre (30-33) di ciascun gruppo di barre (30-33) presentano un'altezza crescente misurata in direzione radiale a partire dalla faccia di fondo (40) verso l'apertura (41).
  11. 11. Macchina (1) elettrica rotante secondo la rivendicazione 10, in cui le barre (30-33) di ciascun gruppo di barre (30-33) presentano una larghezza media misurata in direzione tangenziale decrescente a partire dalla faccia di fondo (40) verso l'apertura (41).
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