ITTO20110739A1 - Cestello per lavastoviglie con mensola per il supporto di oggetti - Google Patents

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ITTO20110739A1
ITTO20110739A1 IT000739A ITTO20110739A ITTO20110739A1 IT TO20110739 A1 ITTO20110739 A1 IT TO20110739A1 IT 000739 A IT000739 A IT 000739A IT TO20110739 A ITTO20110739 A IT TO20110739A IT TO20110739 A1 ITTO20110739 A1 IT TO20110739A1
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basket
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respect
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Bartolo Carmelo Di
Alfredo Lionetti
Duccio Gualtiero Giovanni Mauri
Paola Rossi
Samuele Votadoro
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Indesit Co Spa
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    • A47L15/42Details
    • A47L15/50Racks ; Baskets
    • A47L15/503Racks ; Baskets with foldable parts

Description

Descrizione dell'Invenzione Industriale dal titolo:
"CESTELLO PER LAVASTOVIGLIE CON MENSOLA PER IL SUPPORTO DI OGGETTI"
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un cestello per lavastoviglie, dotato di mensole ribaltabili per il supporto di bicchieri, tazze e altri oggetti in genere.
L'invenzione comprende altresì una mensola ribaltabile, con il relativo supporto di applicazione al cestello da lavastoviglie, in accordo con quanto verrà meglio spiegato in seguito.
Come è noto, per il supporto di bicchieri, tazze, posate ed altri oggetti che solitamente vengono disposti nei cestelli superiori delle lavastoviglie, sono previste delle mensole ribaltabili, comunemente chiamate anche mensole a ribaltina o brevemente ribaltine; queste sono costituite essenzialmente da telai piani a griglia o comunque a configurazione traforata, in modo da consentire il libero passaggio dell'acqua di lavaggio.
Queste mensole ribaltabili sono per lo più libere di assumere due posizioni, vale a dire una sollevata nella quale restano appoggiate alla parete del cestello, ed una abbassata nella quale presentano una disposizione sostanzialmente a 90° rispetto alla parete anzidetta; nella seconda posizione gli oggetti possono essere posati sulla mensola per il lavaggio.
Un inconveniente che si verifica abbastanza frequentemente è quello dello spazio sottostante alla mensola a ribaltina quando questa è nella condizione abbassata; infatti, al di sotto della mensola devono essere introdotti oggetti che hanno dimensioni ridotte o comunque compatibili con la distanza tra la essa ed il fondo del cestello.
Tuttavia ciò non è sempre possibile e pertanto sarebbe conveniente avere la possibilità di regolare in altezza la posizione della mensola, in modo da aumentare lo spazio disponibile sotto di essa.
Un primo esempio di mensola a ribaltina regolabile in altezza è descritto nella domanda di brevetto italiana RN2008A000010, di cui è titolare la medesima richiedente della presente domanda.
In questo documento è descritto un cestello per lavastoviglie nel quale le mensole ribaltabili presentano i consueti ganci di collegamento alla struttura del cestello, consentendone la rotazione rispetto ai fili metallici orizzontali che la compongono; in accordo con questo stato della tecnica, le ribaltine possono essere posizionate con differenti inclinazioni per mezzo di opportuni riscontri, una a 90° circa rispetto alla parete del cestello e l'altra con inclinazione a 60° circa rispetto a tale parete.
Ciò consente di avere un maggior spazio disponibile al di sotto della ribaltina quando questa si trova nella posizione con inclinazione a 60°; in pratica quest'ultima è intermedia tra la condizione abbassata della ribaltina a 90° rispetto alla parete del cestello, e la condizione completamente sollevata in cui è appoggiata alla parete medesima.
Sebbene la soluzione nota dalla domanda di brevetto italiana sopra richiamata sia un primo ed interessante tentativo di regolazione della posizione delle ribaltine per aumentare lo spazio disponibile al di sotto di esse, non risulta del tutto soddisfacente in quanto comunque l'attacco della mensola risulta sempre alla medesima distanza dal fondo del cestello.
Per migliorare questa condizione, la domanda di brevetto italiana già richiamata insegna ad agganciare la mensola a diverse altezze della parete laterale del cestello, lungo la quale si trovano fili disposti orizzontalmente a varie altezze.
Questa soluzione presenta l'inconveniente di dover rimuovere completamente le mensole delle ribaltine dalla parete del cestello, per riposizionarle ad una differente altezza in corrispondenza di un filo metallico differente; ciò comporta la successiva necessità di far impegnare contemporaneamente tutti i ganci di incernieramento della mensola nel filo metallico, la qual cosa non risulta sempre agevole in particolare nel caso di mensole a ribaltina piuttosto lunghe.
La presente invenzione si propone pertanto di risolvere questo inconveniente; in altri termini, il problema che si pone alla base della presente invenzione è quello di predisporre un cestello per lavastoviglie dotato di mensole a ribaltina per supportare bicchieri, tazze e altri oggetti in genere, con caratteristiche strutturali e funzionali tali da consentire di regolarne la posizione in altezza, senza dover rimuovere tutta la mensola per ottenere uno spazio più ampio tra essa ed il fondo del cestello.
Tale problema è risolto da un cestello le cui caratteristiche sono enunciate nelle rivendicazioni che seguiranno; l'invenzione comprende inoltre un sistema di montaggio delle mensole sul cestello, le cui caratteristiche sono anch'esse riportate nelle rivendicazioni annesse.
Le caratteristiche del trovato, gli effetti che ne derivano ed i vantaggi conseguiti, risulteranno maggiormente dalla descrizione di una forma preferita e non esclusiva di attuazione dell'invenzione, mostrata nei disegni allegati in cui:
la figura 1 mostra una vista prospettica di un cestello da lavastoviglie secondo l'invenzione;
le figure 2, 3, 4 e 5 mostrano rispettivi particolari del cestello di fig. 1;
la figura 6 mostra una vista in pianta di una mensola a ribaltina del cestello di fig. 1;
le figure 7 e 8 mostrano rispettivamente una vista frontale e laterale di un supporto per mensole a ribaltina del cestello delle figure precedenti;
le figure 9 e 10 mostrano entrambe delle viste prospettiche di una seconda forma esecutiva;
la figura 11 mostra una vista prospettica di un'ulteriore forma esecutiva avente dimensioni maggiori rispetto a quella delle figure 9 e 10;
la figura 12 mostra una vista prospettica di una quarta forma esecutiva rispetto a quella delle figure 9 e 10.
Con riferimento ai disegni sopra elencati, in essi con 1 è complessivamente indicato un cestello per lavastoviglie in accordo con l'invenzione (di forma idonea ad essere alloggiato nella parte superiore della vasca di lavaggio di una macchina lavastoviglie), il quale comprende la consueta struttura 2 realizzata in modo di per sé noto con fili metallici 3 dapprima ripiegati o sagomati in vario modo e quindi saldati tra loro a formare l'assieme, per il supporto degli oggetti.
Il cestello 1 ha forma sostanzialmente parallelepipeda con un fondo 4 lungo i cui bordi si estendono delle pareti, rispettivamente una coppia di pareti laterali 5 e 6, una parete frontale ed una posteriore 7 e 8 contrapposte; il cestello è poi aperto superiormente per consentire il suo caricamento dall'alto come di consueto.
Lungo le pareti laterali 5 e 6 del cestello sono presenti delle mensole a ribaltina 10, il, 12, 13 e 14 in accordo con l'invenzione; tali mensole hanno dimensioni diverse tra loro ma possono vantaggiosamente essere tutte montate secondo il medesimo sistema e pertanto nel seguito si farà riferimento solo ad una di esse: quanto spiegato dovrà comunque essere ritenuto valido anche per le altre.
Pertanto, con riferimento alla mensola 10 di cui sono visibili alcuni dettagli nelle figure 2-6, essa è realizzata vantaggiosamente in materiale plastico e comprende una struttura prevalentemente aperta in modo da favorire il passaggio dell'acqua, avente una base 15 di attacco alla parete del cestello dalla quale si estende un telaio 16 reticolare a maglie larghe. Tale telaio comprende vantaggiosamente una maglia centrale per il supporto di oggetti quali tazze e una pluralità di alloggiamenti perimetrali per il supporto di oggetti quali calici.
Sulla base 15, da parte opposta rispetto a quella del telaio 16, si estendono due coppie di appendici 18 e 19 simmetriche rispetto ad un asse centrale della mensola, disposto verticalmente con riferimento alla figura 6.
Ulteriormente, in posizione centrale rispetto alle appendici si trova un codolo di impegno 17 configurato a "T", sulle cui funzioni così come su quelle delle appendici 18 e 19 si ritornerà meglio in seguito.
Le mensole 10, 11, 12, 13 e 14 sono montate sulle pareti laterali 5 e 6 del cestello per mezzo di rispettivi supporti 20.
Questi ultimi, realizzati anch'essi preferibilmente in materiale plastico, sono tutti uguali tra loro e sono fissati alle pareti del cestello per mezzo di sporgenze ad incastro 21, 22 posteriori, configurate in modo tale da impegnarsi con i fili orizzontali 51, 52 della parete laterale 5 del cestello. I supporti 20 sono rimovibili rispetto al cestello 1, di modo che l'utente possa toglierli se non intende utilizzare le mensole oppure se intende pulire i supporti 20; ma una volta fissati al cestello 1 e in uso essi rimangono sostanzialmente fermi rispetto al cestello 1, poiché la larghezza delle sporgenze 21,22 è di poco inferiore rispetto alla distanza tra due fili verticali 53 consecutivi nella parete laterale 5 o 6.
Anteriormente i supporti 20 presentano una scanalatura centrale 24 interposta tra due pareti 25 con profilo a denti di sega irregolari.
Queste ultime servono da supporto per una coppia di perni di appoggio 28 della mensola 10, disposti ai lati del codolo 17.
La mensola 10 comprende, preferibilmente di pezzo, un perno di ritegno 77 applicato alla superficie della stessa rivolta verso il relativo supporto 20, ed idoneo a permettere uno stabile posizionamento verticale della mensola 10.
Tale perno di ritegno 77 coopera a tal fine con la scanalatura di guida 24 o con altro opportuno elemento di blocco solidale al supporto 20.
Da quanto sinora esposto è possibile comprendere gli aspetti funzionali del cestello 1 e delle mensole ribaltabili 10 di cui è dotato.
Infatti queste ultime possono essere posizionate con diverse inclinazioni rispetto alla corrispondente parete laterale 5, 6 del cestello e, contemporaneamente, anche a diverse altezze dal fondo di questo.
A tal fine il codolo 17 di ciascuna mensola 10 è guidato scorrevolmente nella scanalatura di guida 24 del relativo supporto 20, rispetto al quale può essere posizionato a diverse altezze in virtù del profilo a denti di sega delle pareti 25.
Infatti, facendo impegnare i perni di appoggio 28 di una mensola 10 ai denti delle pareti 25 come mostrato in figura 3, la mensola può ruotare rispetto a tali denti che servono quindi da sede di rotazione dei perni.
A seconda della altezza scelta è possibile variare anche l'inclinazione della mensola così posizionata; ciò è reso possibile dall'impegno delle coppie di appendici 18,19 della mensola, che riscontrano rispettivamente i fili verticali ed orizzontali della parete medesima in modo selettivo e in funzione dell'inclinazione conferita alla mensola 10. Tali appendici 18, 19 servono a rendere più stabile il supporto degli oggetti sulla mensola 10 in qualsiasi altezza e/o inclinazione essa si trovi, dato che il peso di tali oggetti viene in tal modo prevalentemente scaricato dalla mensola 10 al cestello 1 tramite i riscontri che si generano proprio attraverso le suddette appendici 18,19.
Infatti, con riferimento alle prime, le estremità 18a delle appendici 18 sono sagomate in modo concavo coniugato ai fili metallici verticali delle pareti laterali 5,6 del cestello, come si vede meglio nelle figure 3 e 5; la distanza tra le appendici 18 è preferibilmente uguale o multipla del passo tra i fili verticali 53, così da assicurare l'impegno delle appendici 18 con essi, in qualunque posizione dei supporti 20.
In questa condizione la mensola 10 risulta inclinata di circa 60° rispetto alla corrispondente parete 5, 6 del cestello.
Posizionando la mensola ad una differente altezza rispetto alle pareti 25 con profilo a denti di sega, in corrispondenza di un filo metallico orizzontale della parete del cestello, le appendici 19 vanno in battuta con tale filo orizzontale .
In tal caso l'estremità sagomata 19a delle appendici serve da superficie di battuta con il filo del cestello ed essendo le appendici 19 più lunghe di quelle 18, queste ultime non interferiscono con il posizionamento della mensola che assume quindi una inclinazione diversa dal caso precedente (circa 45°).
In questo contesto si deve anche osservare che eventuali altre inclinazioni delle mensole si possono ottenere in cestelli come quello mostrato nelle figure, in cui le pareti laterali 5,6 presentano un andamento a gradini, cioè con porzioni piane parallele, che permette di posizionare i supporti 20 con differenti distanze dai fili della struttura.
In pratica, spostando i supporti da una porzione all'altra della parete del cestello 1 si ottiene un maggior numero di possibilità di regolazione delle mensole.
Ovviamente le mensole 10 sono anche interamente ribaltabili in modo da poter essere appoggiate alle pareti laterali 5, 6 del cestello. A tal fine la mensola 10 comprende, in corrispondenza della zona centrale del telaio 16 un gancio (visibile in Fig. 2) che protrude dalla faccia superiore del telaio 16, di modo che, quando la mensola si trova in posizione verticale, tale gancio va ad impegnarsi nella scanalatura centrale 24 del supporto 20. A tal fine il gancio presenta una opportuna elasticità che gli permette di inserirsi in tale scanalatura 24 e di rimanere ivi bloccato, costringendo così la mensola 10 a rimanere in posizione verticale. Ad esempio il gancio può comprendere una testa formata da due alette elastiche tra loro simmetriche.
Alla luce di questa spiegazione si può dunque comprendere come il cestello secondo l'invenzione risolva i problemi tecnici che sono alla base dell'invenzione.
Infatti le mensole ribaltabili 10 sono regolabili non solo come inclinazione rispetto alla corrispondente parete laterale del cestello su cui sono montate, ma anche la loro posizione può essere regolata in altezza rispetto al fondo del cestello, senza doverle rimuovere dalla parete.
Ciò consente di modificare l'assetto delle mensole agevolmente durante il caricamento della lavastoviglie, con un semplice gesto della mano da parte di una persona la quale basta che tiri la mensola e la faccia scorrere lungo la scanalatura 24 del supporto 20, per posizionarla sulla coppia di denti delle pareti 25 desiderata.
In questo modo non è più necessario rimuovere la mensola dalla parete e riagganciarla successivamente come avviene nella tecnica anteriore citata inizialmente, con operazioni che comportano l'uso di entrambe le mani e che non sono sempre agevoli da compiere.
La regolazione combinata della inclinazione delle mensole e della loro posizione in altezza rispetto al fondo del cestello, aumenta in maniera sinergica le possibilità di caricamento del cestello della lavastoviglie.
Sono ovviamente possibili numerose varianti all'esempio della mensola ribaltabile fin qui descritto.
Una prima variante è illustrata nelle figure 9 e 10; per brevità nella descrizione che segue saranno evidenziate solamente le parti che differenziano questa variante rispetto alla forma esecutiva principale sopra descritta; per il medesimo motivo si utilizzeranno, ove possibile, i medesimi riferimenti numerici con un apice per indicare elementi strutturalmente e funzionalmente equivalenti.
In sintesi si può dire che in questa variante le appendici 19' vanno in battuta con il supporto 20' invece che con i fili orizzontali 51,52 della parete del cestello 1.
In questa variante, una mensola ribaltabile 10' risulta accoppiabile al supporto 20' per mezzo degli stessi mezzi già descritti nella forma esecutiva precedente; tale mensola 10' è provvista di una base 15', che a sua volta comprende almeno due sporgenze ad incastro 18' compatibili con i fili verticali 53 del cestello 1. La distanza tra le sporgenze ad incastro 18' è pari ad un multiplo intero della distanza tra i fili verticali 53. Inoltre, detta mensola 10' comprende una o più delle appendici 19' aventi sezione a forma poligonale, preferibilmente triangolare ed ancor più preferibilmente triangolo isoscele con altezza parallela all'asse di simmetria della mensola 10'.
Le appendici 19' sono compatibili con i profili a denti di sega delle pareti 25, e sono vantaggiosamente irrobustite per scaricare parte del peso che grava sulla mensola 10' sul supporto 20', evitando così di scaricare parte del peso dall'interno verso l'esterno del cestello 1 agendo sul filo orizzontale 51,52. In questo modo è possibile aumentare la flessibilità di utilizzo della mensola 10', rendendo possibile la sua sistemazione in un maggior numero di posizioni all'interno del cestello 1. La sezione a triangolo isoscele delle appendici 19' interferendo con i profili a denti di sega delle pareti 25 permette alla mensola 10' di raggiungere inclinazioni stabili equivalenti a quelle della forma esecutiva principale descritta in precedenza.
Al fine di rendere più stabile l'accoppiamento tra la mensola 10' e il supporto 20', sono state previste una o più pareti di vincolo a camma 19a', ciascuna delle quali compenetra un'appendice 19'; tali pareti 19a' interferiscono con le pareti 25 quando alla mensola 10' è impartito un movimento rotatorio attorno al suo asse di simmetria, vincolandone così la corsa e scongiurando, inoltre, la possibilità che il codolo di impegno 17 abbia a rompersi. Una seconda variante è quella illustrata in fig. il, che differisce dalla prima variante sopra descritta per la presenza di un mensola 10'' di dimensioni circa doppie di quella della variante descritta in precedenza; tale mensola 10'' comprende una base 15'', che a sua volta comprende almeno quattro sporgenze ad incastro 18'' unite a coppie da una traversa 18b''. La base 15' ha lunghezza circa doppia rispetto a quella della prima variante.
Questa variante comprende delle appendici 19'' strutturalmente e funzionalmente equivalenti alle appendici 19' della prima variante; tali appendici, infatti, vanno in battuta con un supporto 20''.
Inoltre, questa variante rende vantaggiosamente possibile il lavaggio di stoviglie di maggiori dimensioni in posizione sollevata rispetto al fondo 4 del cestello 1, quali contenitori per la conservazione o altro.
Una terza variante è quella illustrata in fig. 12 che differisce dalla prima variante descritta in precedenza per la presenza di almeno un gancio di ritegno 23''' posizionato sulla sommità di un supporto 20''' e all'estremità superiore di una scanalatura longitudinale 24''', dove questi ultimi due elementi sono strutturalmente e funzionalmente equivalenti rispettivamente alla scanalatura longitudinale 24 della forma esecutiva principale e ad uno dei supporti 20,20',20'' descritti in precedenza .
Il gancio di ritegno 23''' comprende una coppia di alette 23a''' elastiche, parallele tra loro e orientate in senso verticale; tali alette 23a''' fanno assumere al gancio di ritegno 23 una doppia funzione, ossia quella di ritenzione e quella di invito.
La funzione di ritenzione è esercitata dal gancio 23''' quando un telaio 16''', strutturalmente e funzionalmente equivalente al telaio 16, è accoppiato con il supporto 20''' mediante la scanalatura longitudinale 24'''; quando viene esercitata una forza dal basso verso l'alto con un modulo al di sotto di una certo valore di soglia, le alette 23a''' oppongono resistenza a un codolo 17''' strutturalmente e funzionalmente equivalente al codolo 17 della forma esecutiva principale mentre, quando il modulo di detta forza è superiore a detto valore di soglia, le alette 23a''' si aprono, lasciando che il codolo 17''' sia separato dalla scanalatura longitudinale 24'''.
La funzione di invito è esercitata dal gancio 23''' quando un telaio 16''', strutturalmente e funzionalmente equivalente al telaio 16 della forma esecutiva principale, è separato dal supporto 20'''; in questa situazione le alette 23a' '' guidano il codolo 17''' dentro la scanalatura 24''' aprendosi senza opporre particolare resistenza.
Le alette 23a creano un riscontro che facilita il posizionamento della ribaltina nella posizione superiore. Nella terza variante di figura 12, il bloccaggio del telaio 16''' in posizione verticale, è garantito dall'impegno tra perno di ritegno 77''' con la coppia di alette elastiche 23' '', la testa di detto perno di ritegno andando ad occupare, una volta vinta l'elasticità delle alette 23a''', l'alloggiamento compreso tra di esse.
Un'ulteriore variante (non illustrata nelle figure) è data da una mensola simile alle mensole 10, 10', 10'' appena descritte, in cui detta mensola è sostenuta da più di un supporto 20, 20', 20'', 20''', in modo da permettere il posizionamento su detta mensola di un carico maggiore rispetto alle varianti descritte in precedenza.
Infine, sono possibili numerose combinazioni tra le diverse varianti, al fine di rendere possibile da parte del tecnico del ramo il soddisfacimento delle specifiche di progetto.

Claims (13)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Cestello per lavastoviglie comprendente una struttura (2) con un fondo (4) dal quale si estendono una pluralità di pareti (5, 6, 7, 8), almeno una mensola (10, 10', 10'') associata ad una di tali pareti per il supporto di oggetti in genere, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno un supporto (20, 20', 20'',20''') applicato alla parete (5, 6, 7, 8), lungo il quale la mensola può essere posizionata a differenti altezze rispetto al fondo (4).
  2. 2. Cestello secondo la rivendicazione 1, in cui il la mensola (10, 10', 10'') può essere montata sul supporto con differenti inclinazioni rispetto alla parete (5, 6, 7, 8) corrispondente .
  3. 3. Cestello secondo le rivendicazioni 1 o 2, in cui la mensola (10) comprende delle appendici (18, 18', 18'', 19) che vanno in battuta contro la parete (5, 6, 7, 8) per mantenere la mensola con una angolazione prefissata rispetto alla parete.
  4. 4. Cestello secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui il supporto (20, 20', 20'', 20''') comprende una scanalatura longitudinale (24,24''') per la guida della mensola (10, 10', 10'') e delle pareti (25) che cooperano con elementi di appoggio (28) della mensola, per il suo posizionamento a diverse altezze rispetto al fondo (4) del cestello.
  5. 5. Cestello secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, la cui struttura (2) è realizzata almeno in parte con fili (3) metallici o similari, contro i quali le appendici (18, 18', 18'', 19) della mensola (10) vanno in battuta determinando le diverse angolazioni rispetto alla parete (5, 6, 7, 8) su cui è montata.
  6. 6. Cestello secondo la rivendicazione 5, in cui le estremità (18a, 19a) delle appendici (18, 19) sono sagomate con superfici concave, smussate o altro, così da migliorare il contatto con i fili (3) della struttura del cestello.
  7. 7. Cestello secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui detto almeno un supporto (20, 20', 20'', 20''') è rimovibilmente fissato ad una parete (5, 6, 7, 8).
  8. 8. Mensola per un cestello secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere una base (15) di attacco dalla quale si estendono trasversalmente una pluralità di appendici (18, 18', 18'', 19, 19', 19'') e dalla parte opposta un telaio (16,16''') sostanzialmente reticolare.
  9. 9. Mensola secondo la rivendicazione 8, in cui le appendici (18, 18', 18'', 19, 19', 19'') sono disposte simmetricamente a coppie rispetto ad un asse longitudinale della mensola, in corrispondenza del quale è presente un codolo (17,17''') di attacco.
  10. 10. Mensola secondo le rivendicazioni 8 o 9, in cui le estremità delle appendici (18, 19) sono sagomate con superfici concave, smussate o similari.
  11. 11. Mensola secondo una delle rivendicazioni 8, 9 o 10, in cui le appendici (19', 19'') vanno in battuta contro il supporto (20, 20', 20'', 20''').
  12. 12. Supporto per mensole di un cestello secondo una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 7, caratterizzato dal fatto di comprendere una scanalatura (24,24''') centrale e due pareti (25) da parti opposte alla scanalatura, con profilo a dente di sega.
  13. 13. Supporto per mensole secondo la rivendicazione 12, comprendente delle alette (23a''') che creano un riscontro che facilita il posizionamento di una mensola in una posizione superiore.
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