ITTO20110051A1 - Dispositivo dispensatore di agenti di lavaggio per una macchina di lavaggio di uso domestico, in particolare una lavastoviglie, e relativa macchina di lavaggio - Google Patents

Dispositivo dispensatore di agenti di lavaggio per una macchina di lavaggio di uso domestico, in particolare una lavastoviglie, e relativa macchina di lavaggio Download PDF

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ITTO20110051A1
ITTO20110051A1 IT000051A ITTO20110051A ITTO20110051A1 IT TO20110051 A1 ITTO20110051 A1 IT TO20110051A1 IT 000051 A IT000051 A IT 000051A IT TO20110051 A ITTO20110051 A IT TO20110051A IT TO20110051 A1 ITTO20110051 A1 IT TO20110051A1
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IT
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dispensing device
actuator element
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washing
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IT000051A
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Alberto Lavazza
Andrea Rotta
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T & P Spa
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Description

Descrizione della domanda di brevetto per invenzione dal titolo: “DISPOSITIVO DISPENSATORE DI AGENTI DI LAVAGGIO PER UNA MACCHINA DI LAVAGGIO DI USO DOMESTICO, IN PARTICOLARE UNA LAVASTOVIGLIE, E RELATIVA MACCHINA DI LAVAGGIOâ€
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un dispositivo dispensatore di agenti di lavaggio per una macchina di lavaggio di uso domestico, in particolare una lavastoviglie, secondo il preambolo della rivendicazione 1.
La presente invenzione si riferisce altresì un relativo metodo di funzionamento del dispositivo dispensatore e ad una relativa macchina di lavaggio di uso domestico, in particolare una lavastoviglie.
Le macchine di lavaggio note allo stato dell’arte comprendono un sistema di controllo per la gestione ed il controllo del funzionamento della macchina di lavaggio, detto sistema di controllo essendo operativo per implementare almeno un programma di lavaggio.
Ad esempio, le macchine di lavaggio, in particolare lavastoviglie, attualmente disponibili in commercio sono dotate solitamente di almeno alcuni dei seguenti programmi di lavaggio:
- un programma di lavaggio di base, previsto per il lavaggio di stoviglie che presentano un grado di sporco normale, avente un certo grado di essiccazione. Tale programma comprende solitamente una fase iniziale di prelavaggio freddo, una fase di lavaggio caldo, due risciacqui freddi, un risciacquo caldo, ed una fase finale di asciugatura;
- un programma di lavaggio intensivo, previsto per il lavaggio di stoviglie molto sporche, o per il caso in caso in cui i residui di cibo siano particolarmente difficili da asportare (ad esempio sporco molto essiccato o bruciato). Tale programma comprende solitamente una fase iniziale di prelavaggio caldo, una fase di lavaggio caldo, un primo risciacquo freddo, un secondo risciacquo freddo, un terzo risciacquo caldo, ed una fase finale di asciugatura;
- un programma di lavaggio economico, previsto per il lavaggio di stoviglie poco sporche o per carichi parziali di stoviglie. Tale programma comprende solitamente una fase iniziale di prelavaggio freddo, una fase di lavaggio caldo, un primo risciacquo freddo, un secondo risciacquo caldo, ed una fase finale di asciugatura.
Di conseguenza, le macchine di lavaggio di tipo noto comprendono una vasca all’interno della quale le stoviglie vengono pulite durante una fase di lavaggio dei programmi di lavaggio sopra indicati mediante un liquido di lavaggio, in particolare acqua addizionata con un agente detergente.
Durante il programma di lavaggio viene poi prevista almeno una fase di risciacquo, in cui alle stoviglie viene somministrato un liquido di risciacquo, in particolare acqua addizionata da un agente brillantante.
Nelle macchine di lavaggio di tipo noto sono quindi previsti opportuni dispositivi dispensatori, i quali comprendono scomparti o serbatoi distinti per contenere i diversi agenti di lavaggio specifici per le suddette fasi previste da un programma di lavaggio; tipicamente tali agenti di lavaggio sono costituiti da un detersivo (ad esempio in polvere) che viene erogato nella fase di lavaggio, e da un additivo liquido, quale un brillantante, che viene erogato nella fase di risciacquo, in particolare durante un risciacquo caldo. Nei casi in cui à ̈ consigliata anche l’immissione di detersivo per l’effettuazione del prelavaggio, solitamente si utilizza il medesimo detersivo previsto per la fase di lavaggio.
Un dispositivo dispensatore di tipo noto à ̈ generalmente costituito da un corpo solitamente alloggiato nella controporta dello sportello di caricamento frontale della macchina lavastoviglie; detto corpo comprende almeno un vano destinato al contenimento della dose di detersivo necessaria all’espletamento della fase di lavaggio, tale vano essendo dotato di uno sportellino che viene fatto aprire al momento opportuno del programma di lavaggio dal dispositivo programmatore della macchina.
Nel corpo del dispositivo dispensatore, oltre al citato vano monodose per il detersivo di lavaggio, à ̈ solitamente previsto anche un erogatore per l’additivo liquido, quale un agente brillantante da erogarsi durante la fase di risciacquo.
Per quanto riguarda l’eventuale impiego di detersivo anche nel corso del prelavaggio, taluni dispositivi dispensatori possono essere dotati di un vano aggiuntivo, distinto dal vano destinato a contenere il detersivo per la fase di lavaggio. In tale caso, solitamente lo sportellino che chiude il vano per il detersivo di lavaggio si estende anche a coprire il citato vano aggiuntivo. Tuttavia le macchine di lavaggio, in particolare lavastoviglie di uso domestico, note allo stato dell’arte presentano notevoli inconvenienti.
In particolare, un considerevole inconveniente delle soluzioni note allo stato dell’arte à ̈ quello di non permettere un rilascio affidabile e costante nel tempo degli agenti di lavaggio nel liquido di lavaggio.
Un ulteriore inconveniente delle soluzioni note allo stato dell’arte à ̈ quello di richiedere che la quantità di agenti di lavaggio, in particolare di agente brillantante, da erogarsi durante la fase di risciacquo sia impostata preventivamente (ad esempio in modo meccanico) dall’utente, senza concedere all’utente stesso la possibilità che tale erogazione possa essere gestita in modo elettronico e dinamico dalla macchina di lavaggio stessa a seconda delle differenti esigenze di un determinato programma di lavaggio. Allo stato dell’arte à ̈ altresì nota la macchina di lavaggio descritta nella domanda di brevetto Statunitense No. US2004118434.
Detta macchina di lavaggio comprende un dispositivo dispensatore di agenti di lavaggio dotato di:
- un primo elemento a memoria di forma (noto anche allo stato dell’arte con l’acronimo SMA che indica “Shape Memory Alloy†o con l’acronimo SMW che indica “Shape Memory Wire†) che permette l’apertura di un primo coperchio per il rilascio di un detersivo contenuto in almeno un primo vano del dispositivo dispensatore;
- un secondo elemento a memoria di forma associato ad un secondo coperchio per il rilascio di un additivo liquido o agente brillantante da erogarsi durante la fase di risciacquo, detto agente brillantante essendo contenuto in un secondo vano del dispositivo dispensatore.
Anche il dispositivo dispensatore descritto nella domanda di brevetto Statunitense No. US2004118434 presenta alcuni inconvenienti, in quanto la sua realizzazione implica un aumento dei costi di produzione, in particolare dovuti alla duplicazione degli elementi a memoria di forma e dei meccanismi adottati per determinare il rilascio del detersivo e dell’agente brillantante. Inoltre, il dispositivo dispensatore descritto nella domanda di brevetto Statunitense No. US2004118434 non permette di realizzare un rilascio controllato, dosato e misurato di detto agente brillantante contenuto in un secondo vano del dispositivo dispensatore. Infatti, a seguito dell’azionamento del secondo elemento a memoria di forma, con il dispositivo dispensatore precedentemente descritto si determina l’apertura di un secondo coperchio e viene rilasciata l’intera quantità di agente brillantante inserita dall’utente nel secondo vano del dispositivo dispensatore; di conseguenza, il dispositivo dispensatore descritto nella domanda di brevetto Statunitense No. US2004118434 non permette di ottenere un rilascio gestito in modo elettronico, dinamico e misurato dalla macchina di lavaggio stessa.
In tale ambito, scopo principale della presente invenzione à ̈ quello di indicare un dispositivo dispensatore di agenti di lavaggio in una macchina di lavaggio di uso domestico, in particolare una lavastoviglie, ed una relativa macchina di lavaggio, realizzati in modo tale da superare gli inconvenienti presenti allo stato dell’arte.
Un ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ quello di realizzare un dispositivo dispensatore di agenti di lavaggio in una macchina di lavaggio di uso domestico, in particolare una lavastoviglie, ed una relativa macchina di lavaggio, in modo tale da permettere un rilascio affidabile e costante nel tempo degli agenti di lavaggio nel liquido di lavaggio.
Un altro scopo della presente invenzione consiste nell’indicare un dispositivo dispensatore di agenti di lavaggio, ed una relativa macchina di lavaggio, in cui l’erogazione degli agenti di lavaggio, in particolare dell’agente brillantante, possa essere gestita in modo elettronico, dinamico e misurato dalla macchina di lavaggio stessa.
Un ulteriore scopo principale della presente invenzione à ̈ quello di indicare un dispositivo dispensatore di agenti di lavaggio in una macchina di lavaggio di uso domestico, in particolare una lavastoviglie, ed una relativa macchina di lavaggio, realizzati in modo tale da contenere i costi di produzione e, al contempo, in modo tale da realizzare un rilascio controllato, dosato e misurato degli agenti di lavaggio contenuti nel dispositivo dispensatore, in particolare dell’agente brillantante contenuto in un secondo vano di detto dispositivo dispensatore.
Per raggiungere tali scopi, forma oggetto della presente invenzione un dispositivo dispensatore di agenti di lavaggio in una macchina di lavaggio di uso domestico, in particolare una lavastoviglie, ed una relativa macchina di lavaggio, incorporanti le caratteristiche delle rivendicazioni allegate, che fanno parte integrante della presente descrizione.
Ulteriori scopi, caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno chiari dalla descrizione particolareggiata che segue e dalle figure annesse, fornite a puro titolo di esempio esplicativo e non limitativo, in cui: - la Fig. 1 rappresenta una vista schematica di una macchina di lavaggio di uso domestico, in particolare una lavastoviglie, che incorpora le caratteristiche della presente invenzione;
- la Fig. 2 rappresenta una vista prospettica del dispositivo dispensatore secondo la presente invenzione;
- le figure dalla 3a alla 7a rappresentano una vista in pianta del dispositivo dispensatore secondo la presente invenzione in differenti condizioni operative;
- le figure dalla 3b alla 7b rappresentano una vista in sezione del dispositivo dispensatore secondo la presente invenzione, rispettivamente nelle medesime condizioni operative rappresentate nelle figure dalla 3a alla 7a. Passando alla descrizione delle figure allegate, in Fig. 1 con il numero di riferimento 1 Ã ̈ indicata nel suo complesso una macchina di lavaggio di uso domestico, in particolare una lavastoviglie, secondo la presente invenzione. La macchina di lavaggio 1 comprende un sistema di controllo SC di tipo elettrico o elettronico per la gestione ed il controllo del funzionamento della macchina di lavaggio 1, detto sistema di controllo SC essendo operativo per implementare almeno un programma di lavaggio.
La macchina di lavaggio 1 comprende poi una vasca 2 all’interno della quale le stoviglie vengono pulite mediante mezzi di lavaggio comprendenti un liquido di lavaggio; in particolare, detto almeno un programma di lavaggio comprende una fase di lavaggio, in cui il liquido di lavaggio à ̈ costituito da acqua addizionata con un agente detergente o detersivo, ed una fase di risciacquo, in cui il liquido di lavaggio à ̈ costituito da acqua addizionata con un agente brillantante. Nei casi in cui sia consigliata anche l’immissione di agente detergente per l’effettuazione di una fase di prelavaggio, può essere utilizzato il medesimo agente detergente o detersivo previsto per la fase di lavaggio.
Nelle figure allegate non sono mostrate le stoviglie, il liquido di lavaggio, l’agente detergente e l’agente brillantante.
Detto liquido di lavaggio (acqua addizionata con agente detergente e/o con agente brillantante) viene spruzzato sulle stoviglie da lavare mediante almeno un irroratore 3a, 3b; in particolare, in Fig. 1 sono rappresentati un primo irroratore 3a associato ad un cestello inferiore 4a ed un secondo irroratore 3b associato ad un cestello superiore 4b, detti cestelli 4a, 4b essendo adatti ad accogliere le stoviglie da lavare e risciacquare.
Preferibilmente, la macchina di lavaggio 1 comprende un circuito di distribuzione del liquido di lavaggio all’interno di detta macchina di lavaggio 1; in particolare, detto circuito di distribuzione può comprendere almeno un condotto di mandata 5 associato ad una pompa 6, che permettono al liquido di lavaggio di passare da un pozzetto 7 a detti primo 3a e secondo irroratore 3b.
Inoltre, la macchina di lavaggio 1 comprende un dispositivo dispensatore 10 per l’erogazione di agenti di lavaggio per le fasi previste da almeno un programma di lavaggio; nella vista prospettica di cui alla figura 2 si può notare soprattutto una porzione posteriore del dispositivo dispensatore 10. Preferibilmente, detto dispositivo dispensatore 10 à ̈ alloggiato nella controporta 9 di uno sportello 8 di caricamento frontale della macchina lavastoviglie 1 e detta porzione posteriore à ̈ la porzione del dispositivo dispensatore 10 che viene inserita in detta controporta 9.
Nelle figure dalla 3a alla 7a sono mostrate, in una vista posteriore, differenti condizioni operative del dispositivo dispensatore 10 secondo la presente invenzione; al contempo, nelle figure dalla 3b alla 7b sono mostrate, in una vista in sezione, le condizioni operative del dispositivo dispensatore 10 mostrate nelle figure dalla 2a alla 6a.
Le figure dalla 2 alla 7b permettono di notare che, in accordo con la presente invenzione, il dispositivo dispensatore 10 comprende:
- almeno un vano 11 associato ad uno sportellino 12 per contenere in detto almeno un vano 11 un agente detergente. Ad esempio, detto agente detergente viene erogato durante una fase di lavaggio di un programma di lavaggio e può essere costituito da un detersivo in polvere o in pastiglia.
Detto almeno un vano 11 può essere realizzato in modo tale da presentare un primo scomparto (non mostrato nelle figure) per contenere un agente detergente per l’effettuazione di una fase di lavaggio ed un secondo scomparto (non mostrato nelle figure) per contenere un agente detergente per l’effettuazione di una fase di prelavaggio.
Preferibilmente, lo sportellino 12 ruota attorno ad un asse, indicato con X in Fig. 2, per determinare l’apertura di detto vano 11 in modo tale da erogare l’agente detergente durante una fase di lavaggio; detto sportellino 12 (che nelle Figg. 5b e 6b à ̈ rappresentato in posizione completamente aperta) à ̈ preferibilmente atto a chiudere il vano 11 in contrasto all’azione di una molla (non visibile in figura), reagente tra il dispositivo dispensatore 10 e lo sportellino 12 stesso. È chiaro che lo sportellino 12 secondo la presente invenzione può essere realizzato in modo tale da presentare un sistema di apertura di tipo scorrevole o traslante, invece di essere realizzato in modo tale da ruotare attorno a detto asse X.
Il dispositivo dispensatore 10 comprende un meccanismo di bloccaggio 13 per mantenere lo sportellino 12 in posizione di chiusura; preferibilmente, detto meccanismo di bloccaggio comprende un braccio 13 atto a ruotare attorno ad un perno P e dotato di un dente 13D atto ad agganciarsi con un dentello 12D dello sportellino 12.
Il dente 13D del braccio 13 ed il dentello 12D dello sportellino 12 sono visibili nelle Figg. 3b, 4b e 7b; inoltre, à ̈ da notare che il braccio 13 à ̈ mostrato con una linea tratteggiata nelle figure dalla 3a alla 7a, in quanto detto braccio 13 à ̈ associato ad una porzione anteriore del dispositivo dispensatore 10 e, di conseguenza, non à ̈ direttamente visibile nelle viste posteriori del dispositivo dispensatore 10 mostrate nelle figure dalla 3a alla 7a.
Preferibilmente, il braccio 13 à ̈ dotato di una appendice 13A che fuoriesce da una fessura 10F del dispositivo dispensatore 10, in modo tale da permettere un eventuale azionamento manuale del braccio 13 al fine di realizzare l’apertura manuale dello sportellino 12 da parte di un utente.
Inoltre il dispositivo dispensatore 10 comprende un contenitore 20 per contenere un agente brillantante, in particolare detto contenitore 20 essendo associato a mezzi di rilascio 21 che permettono di erogare l’agente brillantante durante una fase di risciacquo.
In particolare, detti mezzi di rilascio comprendono un’asta 21 associata ad una pompetta (non visibile nelle figure) per il pompaggio di una quantità prestabilita di agente brillantante ad ogni attivazione dei mezzi di rilascio. È chiaro che, in accordo con la presente invenzione, l’asta 21 può essere associata ad una valvola (anch’essa non visibile nelle figure allegate) invece che a detta pompetta.
Preferibilmente, il movimento in senso verticale dell’asta 21 à ̈ limitata da una coppia di supporti 14 (particolarmente visibili in Fig. 2) associati al dispositivo dispensatore 10.
Il dispositivo dispensatore 10 comprende poi mezzi di attivazione 30, 31 che permettono di attivare detto meccanismo di bloccaggio 13 in modo tale da ottenere l’apertura dello sportellino 12.
In accordo con la presente invenzione, detti mezzi di attivazione comprendono un organo mobile 30 montato girevole intorno ad un perno P ed un elemento attuatore 31 assicurato con una prima estremità 31A al dispositivo dispensatore 10 e con una seconda estremità 31B all’organo mobile 30, detto elemento attuatore 31 essendo atto a movimentare l’organo mobile 30:
- in un primo senso S1 di rotazione (si veda la freccia tratteggiata S1 nelle Figg. 3a e 4a) intorno a detto perno P per attivare detto meccanismo di bloccaggio 13 ed ottenere l’apertura dello sportellino 12;
- in un secondo senso S2 di rotazione (si veda la freccia tratteggiata S2 nelle Figg. 5a, 6a e 7a) intorno a detto perno P per attivare detti mezzi di rilascio 21 ed ottenere l’erogazione dell’agente brillantante contenuto nel contenitore 20,
detto dispositivo dispensatore 10 comprendendo mezzi elastici 40 associati a detto organo mobile 30 in modo tale da permettere il passaggio da detto primo senso S1 di rotazione a detto secondo senso S2 di rotazione.
Preferibilmente, l’elemento attuatore 31 à ̈ costituito da un unico elemento a memoria di forma, in particolare di tipo monostabile, ed il dispositivo dispensatore 10 comprende mezzi per l’alimentazione elettrica che includono un circuito elettrico (non mostrato nelle figure) connesso alla prima estremità 31A e/o alla seconda estremità 31B dell’elemento a memoria di forma 31. Come noto, negli elementi a memoria di forma di tipo monostabile, l’attivazione dell’attuatore mediante un circuito elettrico provoca sempre lo spostamento dell’attuatore da una prima condizione originaria ad una seconda condizione operativa; al cessare dell’attivazione, l’attuatore torna sempre nella prima condizione originaria.
Nel caso dell’elemento attuatore 31 secondo la presente invenzione, esso può assumere una prima condizione operativa (mostrata nelle Figg. 3a, 5a e 7a) in cui esso non à ̈ attivato e presenta una determinata prima lunghezza L1; a seguito dell’attivazione del circuito elettrico connesso alla prima estremità 31A e/o alla seconda estremità 31B, l’elemento attuatore 31 può assumere una seconda condizione operativa (mostrata nelle Figg. 4a e 6a) in cui esso à ̈ attivato e presenta una determinata seconda lunghezza L2, inferiore rispetto a detta prima lunghezza L1. Nelle figure dalla 3a alla 7a, dette prima L1 e seconda lunghezza L2 sono rappresentate mediante una linea tratto-puntopunto.
Di conseguenza, l’elemento attuatore 31 a memoria di forma secondo la presente invenzione presenta la capacità di accorciarsi a seguito dell’attivazione del circuito elettrico connesso alla prima estremità 31A e/o alla seconda estremità 31B.
In una realizzazione preferita, dette prima 31A e seconda estremità 31B dell’elemento attuatore 31 sono posizionate sostanzialmente da parti opposte rispetto a detto perno P.
In precedenza si à ̈ detto che la prima estremità 31A dell’elemento attuatore 31 à ̈ associata al dispositivo dispensatore 10; tuttavia, à ̈ chiaro che la prima estremità 31A dell’elemento attuatore 31 può anche essere associata direttamente alla macchina di lavaggio 1.
Come si può notare dalle figure allegate, il braccio 13 e l’organo mobile 30 sono associati tra di loro mediante il perno P, comune a tali componenti; tuttavia, à ̈ chiaro che il braccio 13 e l’organo mobile 30 possono altresì essere associati tra di loro in modo differente.
In una realizzazione preferita, l’organo mobile 30 comprende una diramazione 30D, l’organo mobile 30 e detta diramazione 30D essendo realizzati in modo tale da formare un corpo sostanzialmente a forma di “L†. Detta diramazione 30D dell’organo mobile 30 à ̈ atta ad andare in battuta con detti mezzi di rilascio 21, in particolare con l’asta 21 associata ad una pompetta per ottenere l’erogazione dell’agente brillantante contenuto nel contenitore 20.
Preferibilmente, detti mezzi elastici comprendono una linguetta 40 che presenta una prima porzione 41A fissata al dispositivo dispensatore 10 ed una seconda porzione 41B atta ad andare in battuta con l’organo mobile 30, in particolare con detta diramazione 30D dell’organo mobile 30.
Come si può notare in particolar modo dalle Figg. 5a, 6a e 7a, la seconda porzione 41B della linguetta 40 va in battuta con la diramazione 30D da una parte opposta rispetto ai mezzi di rilascio 21.
In una realizzazione vantaggiosa, detta prima porzione 41A Ã ̈ fissata alla parte posteriore di detto dispositivo dispensatore 10, in particolare in corrispondenza del vano 11; detto dispositivo dispensatore 10 presenta poi dei fermi 15 per limitare i movimenti della linguetta 40.
Inoltre, detta asta 21 comprende:
- una superficie di appoggio 21A atta a ricevere la spinta dell’organo mobile 30, in particolare della diramazione 30D di detto organo mobile 30;
- una protuberanza 21P che, in associazione a detta coppia di supporti 14, limita la spinta verso l’organo mobile 30 esercitato dalla pompetta sull’asta 21 stessa.
Osservando le figure dalla 3a alla 7b si può notare che quando il perno P e dette prima 31A e seconda estremità 31B dell’elemento attuatore 31 si trovano in condizione allineata, l’organo mobile 30 si trova sostanzialmente in un cosiddetto “punto morto†.
In una situazione in cui lo sportellino 12 à ̈ chiuso, il dente 13D del braccio 13 à ̈ agganciato al dentello 12D dello sportellino 12; l’organo mobile 20, associato al braccio 13 mediante il perno P, si trova in una condizione operativa in cui dette prima 31A e seconda estremità 31B dell’elemento attuatore 31 si trovano allineate inferiormente rispetto al perno P (si vedano le Figg. 3a e 3b).
L’attivazione dell’elemento attuatore 31 in modo tale da determinare la movimentazione in un primo senso S1 di rotazione dell’organo mobile 30 (si veda la Fig. 4a) determina l’attivazione del meccanismo di bloccaggio o braccio 13; di conseguenza, la rotazione in detto primo senso S1 dell’organo mobile 30 permette di sganciare il dente 13D del braccio 13 dal dentello 12D dello sportellino 12 (si veda la Fig. 4b), e di ottenere l’apertura dello sportellino 12 (visibile in Fig.5b).
Non essendoci più il vincolo costituito dall’aggancio tra il dente 13D del braccio 13 ed il dentello 12D dello sportellino 12, l’organo mobile 30 subisce la spinta dei mezzi elastici 40 in modo tale da ruotare in un secondo senso S2, superare il cosiddetto “punto morto†e trovarsi in una situazione in cui dette prima 31A e seconda estremità 31B dell’elemento attuatore 31 si trovano allineate superiormente rispetto al perno P (si veda la Fig.5a).
L’attivazione dell’elemento attuatore 31 determina l’ulteriore movimentazione in un secondo senso S2 di rotazione dell’organo mobile 30, la quale a sua volta determina lo spostamento e l’attivazione di detti mezzi di rilascio 21 per ottenere l’erogazione dell’agente brillantante contenuto nel contenitore 20.
In particolare, l’attivazione ripetuta dell’elemento attuatore 31 permette di ottenere azionamenti successivi di detti mezzi di rilascio 21, in particolare della pompetta associata all’asta 21, da parte della diramazione 30D dell’organo mobile 30; detti azionamenti successivi permettono di ottenere un rilascio misurato e dosato dell’agente brillantante contenuto nel contenitore 20, tale rilascio essendo correlato al numero di attivazioni dell’elemento attuatore 31.
Una volta terminato il programma di lavaggio della macchina di lavaggio 1, l’utente può richiudere lo sportellino 12 per far tornare il dispositivo erogatore 10 nella condizione iniziale mostrata in Fig. 3a, vale a dire con il dente 13D del braccio 13 agganciato al dentello 12D dello sportellino 12 e con l’organo mobile 20 (associato al braccio 13 mediante il perno P) che si trova in una condizione operativa in cui dette prima 31A e seconda estremità 31B dell’elemento attuatore 31 si trovano allineate inferiormente rispetto al perno P.
Da notare che nelle Figg. 7a e 7b il dispositivo erogatore 10 à ̈ mostrato in una condizione che precede la chiusura dello sportellino 12 da parte dell’utente; infatti, il dentello 12D dello sportellino 12 si trova in prossimità del dente 13D del braccio 13.
Da quanto descritto in precedenza si può comprendere il metodo di funzionamento del dispositivo dispensatore 10 secondo la presente invenzione, detto dispositivo dispensatore 10 comprendendo:
- almeno un vano 11 associato ad uno sportellino 12 per contenere in detto almeno un vano 11 un agente detergente;
- un meccanismo di bloccaggio 13 per mantenere lo sportellino 12 in posizione di chiusura;
- mezzi di attivazione 30, 31 che permettono di attivare detto meccanismo di bloccaggio 13 in modo tale da ottenere l’apertura dello sportellino 12;
- un contenitore 20 per contenere un agente brillantante, in particolare detto contenitore 20 essendo associato a mezzi di rilascio 21 che permettono di erogare l’agente brillantante durante una fase di risciacquo.
In accordo con la presente invenzione, detto metodo di funzionamento comprende i passi di:
a) attivare un elemento attuatore 31 compreso in detti mezzi di attivazione 30, 31, l’elemento attuatore 31 essendo assicurato con una prima estremità 31A al dispositivo dispensatore 10 e con una seconda estremità 31B ad un organo mobile 30, l’attivazione dell’elemento attuatore 31 essendo tale da azionare l’organo mobile 30 in un primo senso S1 di rotazione intorno ad un perno P in modo tale da attivare detto meccanismo di bloccaggio 13 ed ottenere l’apertura dello sportellino 12 (Fig.4a);
b) disattivare l’elemento attuatore 31 in modo tale che mezzi elastici 40 associati a detto organo mobile 30 permettano il passaggio dell’organo mobile 30 da detto primo senso S1 di rotazione ad un secondo senso S2 di rotazione attorno al perno P (Fig.5a);
c) attivare l’elemento attuatore 31 in modo tale da far ruotare l’organo mobile 30 in detto secondo senso S2 di rotazione attorno al perno P al fine di attivare detti mezzi di rilascio 21 ed in modo tale da ottenere l’erogazione dell’agente brillantante contenuto nel contenitore 20 (Fig.6a).
Preferibilmente, detto elemento attuatore 31 à ̈ costituito da un unico elemento a memoria di forma e detti passi a) e c) di attivazione dell’elemento attuatore 31 sono effettuati mediante l’attivazione di mezzi per l’alimentazione elettrica che comprendono un circuito elettrico (non mostrato nelle figure) connesso alla prima estremità 31A e/o alla seconda estremità 31B dell’elemento attuatore 31 o unico elemento a memoria di forma.
In una realizzazione preferita, detto passo c) à ̈ realizzato mediante una attivazione ripetuta dell’elemento attuatore 31, in modo tale da ottenere azionamenti successivi dei mezzi di rilascio 21, in particolare di una pompetta associata ad un’asta 21, da parte dell’organo mobile 30; ciò permette di ottenere un rilascio misurato, dosato e commisurato alla tipologia di programma di lavaggio dell’agente brillantante contenuto nel contenitore 20.
Preferibilmente, detta attivazione ripetuta dell’elemento attuatore 31 à ̈ ottenuta mediante l’attivazione ripetuta del circuito elettrico connesso alla prima estremità 31A e/o alla seconda estremità 31B dell’elemento a memoria di forma 31.
Dalla descrizione effettuata risultano pertanto chiare le caratteristiche della presente invenzione, così come chiari risultano i suoi vantaggi.
In particolare il dispositivo dispensatore di agenti di lavaggio per una macchina di lavaggio di uso domestico, in particolare una lavastoviglie, il relativo metodo di funzionamento del dispositivo dispensatore e la relativa macchina di lavaggio permettono di ottenere un rilascio affidabile e costante nel tempo degli agenti di lavaggio nel liquido di lavaggio.
Inoltre, essi permettono di gestire l’erogazione di una predeterminata quantità di agenti di lavaggio, in particolare di agente brillantante, in modo elettronico e dinamico dalla macchina di lavaggio stessa, senza che l’utente debba impostare preventivamente (ad esempio in modo meccanico) tale erogazione.
Infatti, l’attivazione ripetuta dell’elemento attuatore 31 permette di ottenere azionamenti successivi dei mezzi di rilascio 21, in particolare di una pompetta associata ad un’asta 21, da parte dell’organo mobile 30. A sua volta, ciò permette di ottenere un rilascio dell’agente brillantante contenuto nel contenitore 20 dosato e commisurato alla tipologia di programma di lavaggio.
Un ulteriore vantaggio del dispositivo dispensatore, del metodo di funzionamento del dispositivo dispensatore e della macchina di lavaggio di uso domestico oggetto della presente invenzione consiste nel fatto che l’implementazione di un unico elemento attuatore 31, in particolare di un unico elemento a memoria di forma, per il rilascio sia dell’agente detergente, sia dell’agente brillantante, permette di contenere i costi di produzione del dispositivo dosatore 1 e, di conseguenza, della macchina di lavaggio; inoltre, tale soluzione risulta essere particolarmente flessibile e comoda.
Numerose sono le varianti possibili al dispositivo dispensatore, al metodo di funzionamento ed alla macchina di lavaggio descritti come esempio, senza per questo uscire dai principi di novità insiti nell’idea inventiva, così come à ̈ chiaro che nella sua attuazione pratica le forme dei dettagli illustrati potranno essere diverse, e gli stessi potranno essere sostituiti con degli elementi tecnicamente equivalenti.
Dunque à ̈ facilmente comprensibile che la presente invenzione non à ̈ limitata al dispositivo dispensatore, al metodo ed alla macchina di lavaggio precedentemente descritti ma à ̈ passibile di varie modificazioni, perfezionamenti, sostituzioni di parti ed elementi equivalenti senza però allontanarsi dall’idea dell’invenzione, così come à ̈ precisato meglio nelle seguenti rivendicazioni.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo dispensatore (10) di agenti di lavaggio per una macchina di lavaggio (1) di uso domestico, in particolare una lavastoviglie, detto dispositivo dispensatore (10) comprendendo: - almeno un vano (11) associato ad uno sportellino (12) per contenere in detto almeno un vano (11) un agente detergente; - un meccanismo di bloccaggio (13) per mantenere lo sportellino (12) in posizione di chiusura; - mezzi di attivazione (30, 31) che permettono di attivare detto meccanismo di bloccaggio (13) in modo tale da ottenere l’apertura dello sportellino (12) ed erogare l’agente detergente; - un contenitore (20) per contenere un agente brillantante, in particolare detto contenitore (20) essendo associato a mezzi di rilascio (21) che permettono di erogare l’agente brillantante durante una fase di risciacquo. caratterizzato dal fatto che detti mezzi di attivazione comprendono un organo mobile (30) montato girevole intorno ad un perno (P) ed un elemento attuatore (31) assicurato con una prima estremità (31A) al dispositivo dispensatore (10) e con una seconda estremità (31B) all’organo mobile (30), detto elemento attuatore (31) essendo atto a movimentare l’organo mobile (30): - in un primo senso (S1) di rotazione intorno a detto perno (P) per attivare detto meccanismo di bloccaggio (13) ed ottenere l’apertura dello sportellino (12); - in un secondo senso (S2) di rotazione intorno a detto perno (P) per attivare detti mezzi di rilascio (21) ed ottenere l’erogazione dell’agente brillantante contenuto nel contenitore (20), detto dispositivo dispensatore (10) comprendendo mezzi elastici (40) associati a detto organo mobile (30) in modo tale da permettere il passaggio da detto primo senso (S1) di rotazione a detto secondo senso (S2) di rotazione.
  2. 2. Dispositivo dispensatore (10) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto elemento attuatore (31) à ̈ costituito da un unico elemento a memoria di forma, in particolare di tipo monostabile, ed il dispositivo dispensatore (10) comprende mezzi per l’alimentazione elettrica che includono un circuito elettrico connesso alla prima estremità (31A) e/o alla seconda estremità (31B) dell’elemento a memoria di forma (31).
  3. 3. Dispositivo dispensatore (10) secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detto elemento attuatore (31) può assumere una prima condizione operativa in cui esso non à ̈ attivato e presenta una determinata prima lunghezza (L1), ed una seconda condizione operativa in cui esso à ̈ attivato e presenta una determinata seconda lunghezza (L2) inferiore rispetto a detta prima lunghezza (L1).
  4. 4. Dispositivo dispensatore (10) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che dette prima (31A) e seconda estremità (31B) dell’elemento attuatore (31) sono posizionate sostanzialmente da parti opposte rispetto a detto perno (P).
  5. 5. Dispositivo dispensatore (10) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto meccanismo di bloccaggio comprende un braccio (13) atto a ruotare attorno a detto perno (P), detto braccio (13) essendo dotato di un dente (13D) atto ad agganciarsi con un dentello (12D) dello sportellino (12).
  6. 6. Dispositivo dispensatore (10) secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che il braccio (13) e l’organo mobile (30) sono associati tra di loro mediante detto perno (P).
  7. 7. Dispositivo dispensatore (10) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto organo mobile (30) comprende una diramazione (30D).
  8. 8. Dispositivo dispensatore (10) secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che l’organo mobile (30) e detta diramazione (30D) sono realizzati in modo tale da formare un corpo sostanzialmente a forma di “L†.
  9. 9. Dispositivo dispensatore (10) secondo una o più delle rivendicazioni 7 e 8, caratterizzato dal fatto che detta diramazione (30D) dell’organo mobile (30) à ̈ atta ad andare in battuta con detti mezzi di rilascio (21), in particolare con una asta (21) associata ad una pompetta o ad una valvola, per ottenere l’erogazione dell’agente brillantante contenuto nel contenitore (20).
  10. 10. Dispositivo dispensatore (10) secondo una o più delle rivendicazioni 1 e dalla 7 alla 9, caratterizzato dal fatto che detti mezzi elastici comprendono una linguetta (40) che presenta una prima porzione (41A) fissata al dispositivo dispensatore (10) ed una seconda porzione (41B) atta ad andare in battuta con l’organo mobile (30), in particolare con detta diramazione (30D) dell’organo mobile (30).
  11. 11. Dispositivo dispensatore (10) secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che detta seconda porzione (41B) della linguetta (40) va in battuta con la diramazione (30D) da una parte opposta rispetto ai mezzi di rilascio (21).
  12. 12. Metodo di funzionamento di un dispositivo dispensatore (10) di agenti di lavaggio per una macchina di lavaggio (1) di uso domestico, in particolare una lavastoviglie, detto dispositivo dispensatore (10) comprendendo: - almeno un vano (11) associato ad uno sportellino (12) per contenere in detto almeno un vano (11) un agente detergente; - un meccanismo di bloccaggio (13) per mantenere lo sportellino (12) in posizione di chiusura; - mezzi di attivazione (30, 31) che permettono di attivare detto meccanismo di bloccaggio (13) in modo tale da ottenere l’apertura dello sportellino (12); - un contenitore (20) per contenere un agente brillantante, in particolare detto contenitore (20) essendo associato a mezzi di rilascio (21) che permettono di erogare l’agente brillantante durante una fase di risciacquo, detto metodo essendo caratterizzato dal fatto di comprendere i seguenti passi: a) attivare un elemento attuatore (31) compreso in detti mezzi di attivazione (30, 31), l’elemento attuatore (31) essendo assicurato con una prima estremità (31A) al dispositivo dispensatore (10) e con una seconda estremità (31B) ad un organo mobile (30), l’attivazione dell’elemento attuatore (31) essendo tale da azionare l’organo mobile (30) in un primo senso (S1) di rotazione intorno ad un perno (P) in modo tale da attivare detto meccanismo di bloccaggio (13) ed ottenere l’apertura dello sportellino (12); b) disattivare l’elemento attuatore (31) in modo tale che mezzi elastici (40) associati a detto organo mobile (30) permettano il passaggio dell’organo mobile (30) da detto primo senso (S1) di rotazione ad un secondo senso (S2) di rotazione attorno al perno (P); c) attivare l’elemento attuatore (31) in modo tale da far ruotare l’organo mobile (30) in detto secondo senso (S2) di rotazione attorno al perno (P) al fine di attivare detti mezzi di rilascio (21) ed in modo tale da ottenere l’erogazione dell’agente brillantante contenuto nel contenitore (20).
  13. 13. Metodo secondo la rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che detto elemento attuatore (31) à ̈ costituito da un unico elemento a memoria di forma e detti passi a) e c) di attivazione dell’elemento attuatore (31) sono effettuati mediante l’attivazione di mezzi per l’alimentazione elettrica che comprendono un circuito elettrico connesso alla prima estremità (31A) e/o alla seconda estremità (31B) dell’elemento attuatore (31).
  14. 14. Metodo secondo una o più delle rivendicazioni 12 e 13, caratterizzato dal fatto che detto passo c) à ̈ realizzato mediante una attivazione ripetuta dell’elemento attuatore (31), in modo tale da ottenere azionamenti successivi dei mezzi di rilascio (21), in particolare di una pompetta associata ad un’asta (21), da parte dell’organo mobile (30).
  15. 15. Macchina di lavaggio (1) di uso domestico, in particolare una lavastoviglie, che comprende un dispositivo dispensatore (10) e/o che implementa un metodo di funzionamento di un dispositivo dispensatore (10) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti da 1 a 14.
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