ITTO20090857A1 - Asciugatrice di biancheria ad uso domestico - Google Patents

Asciugatrice di biancheria ad uso domestico Download PDF

Info

Publication number
ITTO20090857A1
ITTO20090857A1 IT000857A ITTO20090857A ITTO20090857A1 IT TO20090857 A1 ITTO20090857 A1 IT TO20090857A1 IT 000857 A IT000857 A IT 000857A IT TO20090857 A ITTO20090857 A IT TO20090857A IT TO20090857 A1 ITTO20090857 A1 IT TO20090857A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
drum
wall
machine according
walls
rear wall
Prior art date
Application number
IT000857A
Other languages
English (en)
Inventor
Lucio Amati
Giovanni Bombardieri
Nicola Colucci
Gianbattista Pirola
Giuseppina Pia Potena
Original Assignee
Indesit Co Spa
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Indesit Co Spa filed Critical Indesit Co Spa
Priority to IT000857A priority Critical patent/ITTO20090857A1/it
Priority to PCT/IB2010/055042 priority patent/WO2011055341A1/en
Priority to PL10787190T priority patent/PL2499290T3/pl
Priority to EP10787190.7A priority patent/EP2499290B1/en
Publication of ITTO20090857A1 publication Critical patent/ITTO20090857A1/it

Links

Classifications

    • DTEXTILES; PAPER
    • D06TREATMENT OF TEXTILES OR THE LIKE; LAUNDERING; FLEXIBLE MATERIALS NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • D06FLAUNDERING, DRYING, IRONING, PRESSING OR FOLDING TEXTILE ARTICLES
    • D06F58/00Domestic laundry dryers
    • D06F58/02Domestic laundry dryers having dryer drums rotating about a horizontal axis

Landscapes

  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Textile Engineering (AREA)
  • Detail Structures Of Washing Machines And Dryers (AREA)
  • Macromolecular Compounds Obtained By Forming Nitrogen-Containing Linkages In General (AREA)

Description

Descrizione dell’Invenzione Industriale dal titolo:
“Asciugatrice di biancheria ad uso domestico”,
TESTO DELLA DESCRIZIONE
Campo dell’invenzione
La presente invenzione si riferisce ad un’asciugatrice di biancheria ad uso domestico comprendente un mobile avente una parete frontale ed una parete posteriore, un tamburo portabiancheria generalmente cilindrico montato girevole all’interno del mobile per ruotare secondo un asse di rotazione sostanzialmente orizzontale, mezzi di supporto per supportare girevolmente il tamburo, mezzi motori per causarne la rotazione del tamburo, in cui il tamburo ha una parete periferica che è sostanzialmente cilindrica e si estende tra una parete frontale ed una parete posteriore del tamburo, le pareti frontale e posteriore del tamburo essendo sostanzialmente conformate a flangia ed avendo ciascuna almeno un foro per il passaggio di aria di asciugatura, ed in cui la parete posteriore del tamburo ha una cavità centrale, sostanzialmente coassiale all’asse di rotazione.
Sfondo dell’invenzione
Le asciugatrici di biancheria hanno tipicamente una struttura portante o mobile, all’interno del quale è montato un tamburo portabiancheria, girevole secondo un asse sostanzialmente orizzontale. Il tamburo è azionato mediante un motore elettrico, per il tramite di una cinghia di trasmissione, ed è supportato girevolmente nelle sue zone anteriore e posteriore tramite coppie di rulli rotelle. In alcune soluzioni il tamburo è supportato nella sua parte anteriore mediante una suddetta coppia di rotelle e nella parte posteriore da un albero, coassiale all’asse di rotazione del tamburo ed associato alla sua parete posteriore.
La macchina ha un circuito per il convogliamento di un flusso d’aria di asciugatura, che include una canalizzazione lungo la quale operano un ventilatore ed una resistenza elettrica per il riscaldamento dell’aria. Il ventilatore forza l’aria all’interno del tamburo, tramite un ramo di mandata del sistema, dopo che l’aria stessa è stata riscaldata tramite la resistenza. L’aria calda attraversa l’interno del tamburo e si satura con l’umidità ceduta dagli articoli di biancheria ivi contenuti, i quali articoli vengono così progressivamente asciugati.
L’aria calda è generalmente immessa nel tamburo attraverso una regione centrale della sua parete posteriore, che è provvista di una pluralità di fori. Questa regione del tamburo è affacciata ad una regione della parete posteriore del mobile, anch’essa provvista di uno o più fori. La canalizzazione che convoglia l’aria riscaldata a valle del ventilatore include solitamente un componente terminale che, unitamente alla suddetta regione della parete posteriore del mobile, forma una camera, avente in genere un profilo approssimativamente circolare, in modo da circoscrivere una regione di diffusione dell’aria: l’aria di asciugatura si diffonde nell’ambito della suddetta camera per poi penetrare nel tamburo, attraverso i fori della relativa parete posteriore. Tra le suddette regioni provviste di fori della parete posteriore del tamburo e del mobile sono operativi mezzi di tenuta, solitamente costituiti da una guarnizione anulare ad attrito ridotto, onde evitare dispersioni del flusso di aria calda all’interno del mobile.
L’aria umida esce dal tamburo attraverso la sua parete anteriore, che è provvista di una apertura centrale, utilizzata - nel caso di macchine a caricamento frontale - anche ai fini del carico e dello scarico della biancheria. Nel caso di macchine dette “a condensazione” l’apertura frontale del tamburo è in comunicazione di fluido con il ramo di aspirazione del circuito dell’aria di asciugatura, a monte del ventilatore, lungo il quale vi è un condensatore atto a sottrarre l’umidità dall’aria aspirata dal tamburo, la quale aria deumidificata viene poi nuovamente riscaldata e re-immessa all’interno del tamburo tramite il ramo di mandata del circuito. Nel caso di macchine dette “a espulsione”, quando la porta è chiusa, l’aria in uscita dall’apertura frontale del tamburo viene indirizzata verso l’ambiente esterno, direttamente attraverso la stessa porta oppure mediante una relativa canalizzazione di espulsione; in queste macchine, infatti, il sistema di convogliamento dell’aria è predisposto in modo tale per cui il ventilatore aspiri aria fresca proveniente dall’interno della macchina e/o dal suo ambiente di installazione, e forzi l’aria all’interno del tamburo, dopo il relativo riscaldamento, con l’aria umida in uscita dal tamburo che viene invece espulsa direttamente dall’apparecchio.
Nelle macchine asciugabiancheria il tamburo è tradizionalmente formato con lamiera metallica, solitamente in acciaio inossidabile. In un tipo di macchine, al quale si riferisce la presente invenzione, il tamburo ha una parete periferica, sostanzialmente cilindrica, nonché una parete frontale ed una parete posteriore conformate a flangia. In altre macchine note, il tamburo consta praticamente della sola parete cilindrica: in queste macchine, al fine di evitare dispersioni dell’aria di asciugatura e dell’aria umidificata, è necessario prevedere guarnizioni di grande diametro alle estremità frontali e posteriori della parete cilindrica, le quali guarnizioni sono maggiormente soggette ad usura e generano attriti significativi durante la rotazione del tamburo, che impongono complicazioni nel sistema di azionamento.
In alcune soluzioni note le pareti frontale e posteriore del tamburo sono configurate come pezzi distinti rispetto alla parete periferica, e rigidamente fissati ad essa, tramite saldatura o aggraffatura. In altre soluzioni le pareti frontali e posteriore sono invece formate integralmente con la parete periferica.
Nel primo caso, la parete anteriore e posteriore sono ottenuti tramite tranciatura e deformazione di un rispettivo foglio di lamiera. Il fatto che la parete anteriore debba essere provvista di un’apertura sufficientemente ampia per consentire il carico e lo scarico della biancheria determina quantità elevate di scarto di materiale. Per contro, la parete posteriore deve avere solo una schiera di fori per il passaggio dell’aria di asciugatura, in luogo di un’apertura di grandi dimensioni, con un conseguente maggior impiego di materiale.
Nel secondo caso, l’ottenimento della parete anteriore e posteriore del tamburo integralmente alla parete periferica comporta operazioni di deformazione e stiratura di un’unica lastra di lamiera di partenza. In questo caso, anche la parete posteriore del tamburo presenta inevitabilmente un’apertura centrale relativamente ampia, che deve essere chiusa, per evitare che in essa si possano insinuare i capi di biancheria durante la rotazione del tamburo. A tale scopo, alla parete posteriore del tamburo viene solitamente fissato un componente aggiuntivo di chiusura, provvisto di una schiera di fori per il passaggio dell’aria. In vista della necessità di garantire un efficiente convogliamento dell’aria di asciugatura, alla parete posteriore del mobile viene fissato un componente aggiuntivo, di forma cilindrica, sporgente verso l’interno del mobile ed accoppiato - con interposizione di mezzi di tenuta - all’apertura della parete posteriore del tamburo; onde garantire il transito dell’aria di asciugatura, tale componente aggiuntivo è provvisto di una o più aperture. Questa soluzione ha l’inconveniente di imporre la produzione e l’assemblaggio a tenuta di componenti aggiuntivi sulla struttura del mobile della macchina, con aumento dei tempi e costi di produzione.
Sommario dell’invenzione
In vista di quanto sopra, la presente invenzione si propone essenzialmente di realizzare un’asciugatrice di biancheria che, pur essendo di costruzione più semplice ed economica, garantisca un funzionamento efficiente quanto quello delle asciugatrici secondo la tecnica nota.
Tale scopo viene raggiunto, secondo la presente invenzione, da un’asciugatrice di biancheria avente le caratteristiche indicate nelle rivendicazioni allegate. Caratteristiche preferite dell’invenzione sono indicate nelle sotto-rivendicazioni. Le rivendicazioni costituiscono parte integrante dell’insegnamento tecnico qui fornito in relazione all’invenzione.
In sintesi, secondo l’invenzione, un’asciugatrice di biancheria del tipo indicato all’inizio della presente descrizione si caratterizza per il fatto che la parete posteriore del mobile ha un’imbutitura sostanzialmente cilindrica, sporgente verso l’interno del mobile ed almeno parzialmente ricevuta nella cavità centrale della parete posteriore del tamburo. In una forma di attuazione preferita, l’imbutitura ha una parete cilindrica ed una parete di fondo, in quest’ultima essendo formato almeno un foro per il passaggio di aria di asciugatura.
La suddetta imbutitura evita di dover applicare componenti aggiuntivi alla struttura del mobile, il che determina vantaggiosamente la riduzione dei tempi, delle operazioni e dei costi necessari per la produzione della macchina; l’imbutitura è infatti ottenibile direttamente nel corso delle fasi di tranciatura e stampaggio del pannello metallico che realizza la parete posteriore del mobile. Tale imbutitura consente inoltre di convogliare il flusso dell’aria di asciugatura in modo efficiente verso l’interno del cesto. Vantaggio indotto è la riduzione dei consumi di acciaio inossidabile necessari per formare la parete posteriore del tamburo, potendo la cavità centrale essere configurata come passante.
In una forma di attuazione particolarmente vantaggiosa, la parete periferica del tamburo è metallica ed almeno una tra la parete frontale e la parete posteriore del tamburo ha un corpo principale formato con materiale plastico, che è fissato in corrispondenza di un rispettivo bordo di estremità della parete periferica.
In questo modo, l’almeno una parete di estremità del tamburo, sia essa quella anteriore, quella posteriore, o entrambe, possono essere ottenute in modo semplice ed economico, particolarmente tramite operazioni di stampaggio ad iniezione di materiale plastico, quale un materiale termoplastico. La soluzione consente di evitare scarti e sfridi tipici e di semplificare le operazioni di produzione del tamburo, impiegando macchinari relativamente semplici. Il fatto che le pareti anteriore e/o posteriore del tamburo sino realizzate in plastica offre anche una notevole flessibilità nella scelta della forma o profilo da assegnare alle pareti in questione, il quale profilo può essere ottimizzato in funzione della sua interazione con altri componenti della macchina, e non viceversa. In tale ottica, ad esempio, diventa possibile disegnare la o le pareti di estremità del tamburo in modo da posizionare e conformare con relativo piacimento le superfici che dovranno cooperare con le rotelle di supporto del tamburo, o ancora le zone destinate a cooperare con, o a ricevere, i mezzi di tenuta destinati a prevenire dispersioni dei flussi dell’aria. Ad esempio, in una forma di attuazione, il corpo della parete anteriore e/o posteriore del tamburo è provvista di un’apertura centrale ed è sagomata per presentare una porzione centrale di forma generalmente cilindrica, coassiale all’asse di rotazione del tamburo e distanziata dall’apertura, la quale porzione cilindrica definisce una superficie di appoggio cooperante con rispettivi mezzi di supporto del tamburo.
In una forma di attuazione preferita, le pareti frontale e posteriore del tamburo hanno ciascuna il rispettivo corpo principale formato con materiale plastico. In questo modo, i risparmi sul costo dei materiali, di eliminazione di scarti e sfridi e di flessibilità nel disegno delle pareti anteriore e posteriore del tamburo sono ulteriormente accresciuti.
In una versione preferita, le pareti frontale e posteriore, oppure i relativi corpi principali plastici, sono uguali tra loro. Questa versione risulta vantaggiosa dal punto di vista della standardizzazione produttiva, anche quando le pareti di estremità del tamburo sono di materiale metallico.
In una forma di attuazione preferita, i corpi principali delle due pareti di estremità del tamburo presentano ognuno un’apertura centrale, sostanzialmente coassiale all’asse di rotazione del tamburo stesso. L’apertura della parete posteriore può essere chiusa - anche quando le due pareti di estremità hanno forma diversa - tramite un componente aggiuntivo, fissato alla stessa parete, con interposizione di mezzi di tenuta. Questo elemento aggiuntivo, che può essere formato in materiale metallico oppure anch’esso in materiale plastico, è provvisto di almeno un foro per il passaggio dell’aria di asciugatura.
In una forma di attuazione, il corpo principale plastico della parete anteriore e/o posteriore del tamburo è predisposto per l’accoppiamento con il relativo bordo di estremità della parete periferica. Preferibilmente, a tale scopo, il corpo plastico della parete anteriore e/o posteriore definisce una sede per l’accoppiamento con il detto bordo di estremità della parete periferica. In questa realizzazione, il fatto che la o le pareti in questione siano realizzate in plastica offre una notevole flessibilità nel disegno del profilo di accoppiamento tra la o le pareti di estremità del tamburo alla sua parete cilindrica, il quale profilo può essere scelto liberamente in funzione del tipo di accoppiamento desiderato, ad esempio tramite viti, rivetti, agganci a scatto, incollaggio, eccetera. In una realizzazione, ad esempio, la sede suddetta è realizzata tramite due pareti cilindriche, tra loro concentriche e coassiali all’asse di rotazione del tamburo, che definiscono tra loro uno spazio in cui è ricevuto il relativo bordo di estremità della parete cilindrica del tamburo.
In una forma di attuazione, i mezzi di supporto del tamburo includono un albero coassiale all’asse di rotazione e questo albero è associato alla parete posteriore. Quando la parete posteriore ha un corpo principale di materiale plastico, in questo corpo può essere agevolmente definita per stampaggio una sede in cui alloggiare un organo di accoppiamento all’albero, quale un mozzo o un cuscinetto a sfera o simile, nel caso in cui l’albero sia stazionario. Il corpo plastico della parete può anche essere sovrastampato all’organo suddetto. Nel caso in cui l’albero di supporto ruoti con il tamburo, la parete plastica può essere stampata direttamente sull’estremità relativa dell’albero.
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno chiari dalla descrizione che segue, effettuata con riferimento ai disegni annessi, forniti a puro titolo esemplificativo e non limitativo, in cui:
- le figure 1 e 2 sono, rispettivamente, una vista frontale ed una sezione parziale e schematica di una macchina asciugatrice di biancheria secondo l’invenzione;
- la figura 3 è una sezione parziale e schematica, in vista esplosa, di alcuni componenti della macchina delle figure 1 e 2;
- la figura 4 è una vista prospettica schematica di una parete posteriore del mobile della macchina delle figure 1 e 2;
- la figura 5 è una sezione parziale e schematica di una macchina realizzata in accordo ad una seconda forma di attuazione dell’invenzione;
- la figura 6 è una sezione schematica di un componente del tamburo della macchina di figura 5;
- le figure 7 e 8 sono rappresentazioni simili a quelle delle figure 5 e 6, relative ad una terza forma di attuazione dell’invenzione; e
- le figure 9 e 10 sono rappresentazioni simili a quelle delle figure 5 e 6, relative ad una quarta forma di attuazione dell’invenzione.
Descrizione di forme di attuazione preferite dell’invenzione
Il riferimento ad “una forma di attuazione” all’interno di questa descrizione sta ad indicare che una particolare configurazione, struttura, o caratteristica descritta in relazione alla forma di attuazione è compresa in almeno una forma di attuazione. Quindi, i termini “in una forma di attuazione” e simili, presenti in diverse parti all’interno di questa descrizione, non sono necessariamente tutti riferite alla stessa forma di attuazione. Inoltre, le particolari configurazioni, strutture o caratteristiche possono essere combinate in ogni modo adeguato in una o più forme di attuazione. I riferimenti qui utilizzati sono soltanto per comodità e non definiscono l’ambito di tutela o la portata delle forme di attuazione.
Dove non diversamente specificato, nella presente descrizione e nelle allegate rivendicazioni, con i termini “parete anteriore” o “parete posteriore” riferiti al tamburo, si intende indicare un componente che realizza la struttura o corpo principale di una rispettiva parete di estremità del tamburo, fissato ad un bordo di estremità della sua parete periferica, e fermo restando che a tale struttura principale possono essere associati altri componenti, quale guarnizioni, pattini di strisciamento o un elemento di chiusura, come in seguito descritto.
Deve inoltre essere precisato che, nella presente descrizione e nelle allegate rivendicazioni, con i termini “materiale plastico” e simili, si intende indicare una qualsiasi materia plastica o sintetica, o a base plastica o sintetica, eventualmente addizionata con cariche atte a migliorarne le caratteristiche funzionali e robustezza, quali cariche minerali, tessili, sintetiche, e così via.
Si precisa inoltre che nel seguito della presente descrizione saranno descritti in modo dettagliato solo gli elementi utili per la comprensione dell’invenzione, dando per scontato che la macchina oggetto dell’invenzione comprendente tutti gli altri elementi di per sé noti per il normale funzionamento di un’asciugatrice di biancheria, quali ad esempio un sistema di controllo, un motore per porre in rotazione il tamburo tramite una cinghia, un condensatore per l’aria di asciugatura (qualora l’invenzione sia applicata ad una macchina a condensazione), e così via.
Nelle figure 1 e 2, con 1 è indicata nel suo complesso una macchina asciugatrice di biancheria ad uso domestico secondo una forma di attuazione della presente invenzione; in figura 3 sono illustrati solo alcuni componenti della macchina 1, in una vista esplosa.
La macchina 1 ha un mobile o struttura portante, comprendente un basamento 2, una parete anteriore 3, una parete posteriore 4, un ripiano superiore o “top” 5 e pareti laterali S. Come da tecnica nota, la parete anteriore 3 è provvista di una apertura passante, indicata con 3a in figura 3, in corrispondenza della quale è montato uno sportello 6.
All’interno del mobile è previsto un tamburo o portabiancheria 7, di forma generalmente cilindrica, il quale è montato girevole per ruotare secondo un asse di rotazione sostanzialmente orizzontale, indicato con X solo in figura 2. All’interno del mobile sono previsti mezzi di supporto per supportare in modo girevole il tamburo 7, che possono essere di tipo a rotolamento, quali rotelle, o a strisciamento, quali pattini.
Nella forma di attuazione preferita esemplificata, questi mezzi di supporto comprendono due coppie di rotelle, montate in corrispondenza del fronte e del retro del tamburo 7, rispettivamente. Nelle figure, le rotelle della coppia anteriore sono indicate con 8, mentre un’unica rotella della coppia posteriore è indicata con 9. Nell’esempio di attuazione, queste rotelle 8 e 9 sono montate girevoli su perni fissati alle pareti anteriore 3 e posteriore 4 del mobile, rispettivamente, ma tale tipo di montaggio non deve ovviamente intendersi come limitativo. In una forma di attuazione alternativa, non rappresentata, le rotelle 8 e 9 sono montate girevoli su perni supportati sul basamento 2.
Le rotelle 8 e 9 sono destinate a cooperare con relative superfici del tamburo 7 come in seguito chiarito. La macchina 1 è ulteriormente provvista di mezzi motori per causare la rotazione del tamburo 7. Questi mezzi motori possono essere di qualsiasi tipo noto. Nell’esempio rappresentato in figura 2, i mezzi motori includono una cinghia 10 calzata tra una parete cilindrica del tamburo 7 ed una puleggia di azionamento 11, associata all’albero di un motore elettrico 12 montato all’interno del mobile della macchina 1.
Il tamburo 7 ha una parete periferica 13, di forma generalmente cilindrica e formata con materiale metallico, ad esempio acciaio inossidabile. Il tamburo 7 comprende ulteriormente una parete anteriore 14 ed una parete posteriore 15, tra le quali si estende la parete periferica 13. Le pareti anteriore e posteriore 14 e 15 del tamburo 7 sono conformate generalmente a flangia e sono fissate ciascuna ad un rispettivo bordo di estremità della parete periferica 13; tali bordi di estremità sono indicati solo in figura 3 con 13a e 13b. La parete anteriore 14 e posteriore 15 presentano ciascuna almeno un foro passante.
Secondo una caratteristica preferenziale della presente invenzione, almeno una tra la parete frontale 14 e la parete posteriore 15 del tamburo 7 ha un corpo principale formato con materiale plastico, il quale corpo principale è fissato in corrispondenza del rispettivo bordo di estremità 13a o 13b della parete periferica 13 del tamburo 7.
Nella forma di attuazione preferita di cui alle figure 1-3, entrambe le pareti 14 e 15 hanno il rispettivo corpo principale formato con materiale plastico. Il materiale plastico utilizzato può essere ad esempio un materiale termoplastico, eventualmente caricato ed idoneo all’impiego tramite stampaggio ad iniezione. Un materiale utilizzabile allo scopo può essere il polipropilene, preferibilmente caricato con talco, ad esempio a circa il 30% (altri materiali di carica possono essere ad esempio carbonato di calcio o fibra di vetro). Materiali a base plastica o sintetica di questo tipo sono perfettamente idonei a sopportare le temperature tipiche del flusso di aria di asciugatura presente in una comune asciugatrice di biancheria.
Sempre con riferimento alla forma di attuazione di cui alle figure 1-3, le pareti anteriore 14 e posteriore 15 del tamburo hanno i rispettivi corpi principali di forma uguale tra loro. Nell’esempio illustrato, pertanto, le pareti 14 e 15 sono provviste di rispettive aperture centrali passanti, indicate con 14a e 15a, aventi diametro relativamente ampio, coassiali all’asse di rotazione del tamburo 7. Nell’esempio, ciascuna apertura 14a, 15a è delimitata o circoscritta da una porzione di parete generalmente cilindrica, 14b e 15b rispettivamente, del rispettivo corpo principale di parete. Dalla base di queste porzioni di parete cilindriche 14b, 15b si diparte una porzione di parete circolare, 14c e 15c rispettivamente, che si sviluppa radialmente.
I corpi principali delle pareti 14 e 15 sono predisposti per l’accoppiamento con il relativo bordo di estremità 13a o 13b della parete cilindrica 13 del tamburo 7. A tale scopo, nella forma di attuazione esemplificata, il corpo principale delle pareti 14 e 15 definisce una sede per l’accoppiamento con il detto bordo di estremità 13a o 13b della parete periferica 13. Nell’esempio, tale sede è una sede anulare cieca, indicata con 14d e 15d rispettivamente, ed è definita in una porzione di accoppiamento, indicata con 14e e 15e rispettivamente, che si trova in corrispondenza della regione perimetrale della porzione di parete 14c o 15c. Sempre con riferimento all’esempio illustrato, la suddetta porzione di accoppiamento 14e o 15e è sostanzialmente costituita da due porzioni di parete cilindriche aventi diverso diametro, che sono coassiali tra loro e rispetto all’asse di rotazione del tamburo e sporgono in direzione perpendicolare dalla porzione di parete 14c. Come si vede, le due suddette porzioni di parete cilindriche definiscono tra loro la sede 14d o 15d, in cui è ricevuto il bordo di estremità 13a o 13b della parete 13. Il fissaggio dei bordi 13a e 13b della parete cilindrica 13 nelle suddette sedi 14d o 15d può essere effettuata con qualsiasi tecnica idonea allo scopo, ad esempio impiegando viti, rivetti, un adesivo, o eventualmente un sistema di aggancio a scatto (in quest’ultimo caso, i bordi 13a e 13b della parete periferica 13 e le porzioni di parete 14e e 15e saranno opportunamente conformati allo scopo).
Ancora nelle figure, con 16 è indicato un componente del sistema di circolazione dell’aria di asciugatura della macchina 1. Come già accennato, il sistema di circolazione dell’aria può essere di qualsiasi tipo noto nel settore. Nell’esempio illustrato, il componente 16 ha la funzione di definire, in parte unitamente alla parete posteriore 4 del mobile, una canalizzazione di convogliamento dell’aria di asciugatura. Tramite il componente 16 l’aria viene portata sino ad una regione sostanzialmente centrale della parete posteriore 4 del mobile, nella quale è preferibilmente prevista una schiera di fori per il passaggio dell’aria di asciugatura.
Nella forma di attuazione esemplificata, l’apertura passante 15a della parete posteriore 15 del tamburo 7, ovvero la porzione cilindrica 15b, realizza una cavità passante centrale, coassiale all’asse di rotazione del tamburo, in cui è almeno parzialmente ricevuto un elemento cilindrico di chiusura, in posizione fissa e sporgente dalla parete posteriore 4 del mobile, verso l’interno del mobile stesso.
Secondo la caratteristica principale della presente invenzione, il suddetto elemento cilindrico di chiusura è direttamente formato da una imbutitura della parete posteriore 4 del mobile, indicata complessivamente con 17. Come visibile particolarmente in figura 4, tale imbutitura 17 ha preferibilmente una parete cilindrica 17a ed un fondo 17b provvisto di uno o più fori 17c per il passaggio dell’aria di asciugatura.
Come si vede in figura 2, nella condizione assemblata, l’imbutitura 17 risulta inserita nell’ambito dell’apertura centrale 15a, ovvero della porzione tubolare 15b del corpo principale della parete 15. Nell’esempio illustrato, inoltre, all’interno del tamburo 7, in corrispondenza dell’apertura 15a, è montato un elemento di copertura 18, che nell’esempio illustrato ha sostanzialmente forma discoidale o a piattello, provvisto di uno o più fori di passaggio per l’aria di asciugatura; in una forma di attuazione alternativa, non rappresentata, l’elemento 18 può essere di forma generalmente cilindrica cava, ed avere una parete cilindrica ed una parete di fondo, quest’ultima essendo provvista di uno o più fori di passaggio per l’aria di asciugatura. L’elemento di copertura 18 è fissato alla parete 15 con qualsiasi modalità nota e può essere formato con un materiale metallico oppure un materiale plastico.
Con 19 sono indicati mezzi di tenuta operanti tra il corpo principale della parete 15, particolarmente alla porzione 15b, e la parete cilindrica 17a dell’imbutitura 17. Questi mezzi 19 realizzano una tenuta volta ad evitare dispersioni del flusso di aria di asciugatura e possono essere costituiti da una guarnizione anulare, fissata all’imbutitura 17 oppure all’interno della porzione di parete cilindrica 15b.
Nelle figure, con 20 sono indicati ulteriori mezzi di tenuta, cooperanti tra la parete posteriore 4 del mobile e la stessa parete 15. Nell’esempio, questi mezzi di tenuta 20 cooperano con il bordo frontale della porzione di parete cilindrica 15b, per realizzare una tenuta addizionale rispetto a quella ottenuta tramite la guarnizione 19. Questi mezzi di tenuta 20, ad esempio in forma di guarnizione anulare, possono essere fissati alla parete posteriore 4 del mobile, oppure all’estremità della porzione di parete cilindrica 15b della parete 15 del tamburo 7. I mezzi di tenuta 20 non sono strettamente necessari e debbono pertanto essere considerati come opzionali; si noti comunque che, secondo possibili varianti non illustrate, potrebbero essere previsti i soli mezzi di tenuta 20, a cui demandare la tenuta volta ad evitare dispersioni del flusso d’aria di asciugatura.
Le porzioni 14b e 15b delle pareti 14 e 15 realizzano sporgenze di forma cilindrica, dirette verso l’esterno del tamburo 7, le quali definiscono ciascuna una superficie di appoggio e rotolamento, destinata a cooperare con le rotelle 8 e 9, al fine di supportare girevolmente il tamburo 7, azionato in rotazione tramite la cinghia 10 ed il motore 11-12.
In figura 2, infine, con 6a sono indicati nel complesso mezzi di tenuta e convogliamento dell’aria - rappresentati solo schematicamente - operativi tra la parete anteriore 3 del mobile e la parete anteriore 14 del tamburo 7, i quali sono configurati per evitare la dispersione verso all’interno del mobile della macchina dell’aria umida in uscita dal tamburo 7. Nel caso in cui la macchina 1 sia di tipo a condensazione, l’aria in uscita dal tamburo 7 viene re-immessa tramite i mezzi 6a nel circuito, ove è operativo un condensatore, come descritto nella parte introduttiva della presente descrizione; nel caso invece di macchine ad espulsione, l’aria umida che esce dal tamburo 7 viene convogliata dai mezzi 6a verso un’uscita di scarico dell’aria dalla macchina 1.
Nel normale funzionamento il motore 12, tramite la puleggia 11 e la cinghia 10 calzata sulla parete cilindrica 13, causa la rotazione del tamburo 7. Il tamburo 7 è supportato girevolmente tramite le coppie di rotelle 8 e 9, che cooperano con le superfici di rotolamento definite dalle porzioni cilindriche 14b e 15b delle pareti 14 e 15. L’aria di asciugatura, riscaldata mediante una resistenza elettrica, non rappresentata, viene forzata da un ventilatore, pure non rappresentato, lungo il circuito, sino nell’ambito del componente 16. L’aria risale quindi lungo la parete posteriore 4 del mobile, all’interno del componente 16, sino alla sua sommità, in cui è essenzialmente definita una regione di diffusione del flusso d’aria. L’aria di asciugatura penetra quindi nell’ambito dell’imbutitura 17 e, tramite i relativi fori 17c, può penetrare verso l’interno del tamburo, grazie alla presenza dei fori, non rappresentati, dell’elemento di copertura 18. La presenza dell’elemento di copertura 18 è ritenuta preferibile, ma non essenziale, per finalità estetiche e per evitare il rischio che capi tessili trattati sulla macchina 1 possano insinuarsi parzialmente tra la superficie interna della porzione di parete cilindrica 15b e la superficie dell’imbutitura 17 rivolta verso l’interno del tamburo 7.
L’aria di asciugatura investe quindi i capi tessili contenuti nel tamburo 7, per poi uscire dal tamburo stesso tramite l’apertura centrale 14a della parete anteriore 14. Naturalmente tale apertura 14a è convenientemente dimensionata per poter essere utilizzata anche ai fini del carico e dello scarico dei capi tessili rispetto al tamburo 7. L’aria umida che esce frontalmente dal tamburo 7 viene convogliata, tramite i mezzi 6a di figura 2, nuovamente nel circuito oppure verso l’esterno del mobile.
Nelle figure 5 e 6 è rappresentata in forma schematica una seconda forma di attuazione dell’invenzione. In tali figure sono utilizzati i medesimi numeri di riferimento delle figure precedenti, per indicare elementi tecnicamente equivalenti a quelli già sopra descritti.
Anche nella forma di attuazione delle figure 5 e 6 le pareti anteriore 14 e posteriore 15 del tamburo 7 hanno rispettivi corpi principali formati in materiale plastico, ma aventi forma diversa l’una dall’altro. In particolare, in questa realizzazione, le funzioni dell’elemento di copertura 18 della prima forma di attuazione sono integrate direttamente nel corpo principale della parete posteriore 15. In particolare, come si evince, in questa realizzazione la porzione di parete cilindrica 15b è provvista di un rispettivo fondo di chiusura 15f. Il fondo 15f è naturalmente provvisto di uno o più fori passanti per il transito dell’aria di asciugatura.
Le figure 7 e 8, che utilizzano i medesimi numeri di riferimento delle figure precedenti per indicare elementi tecnicamente equivalenti a quelli già descritti, si riferiscono ad una terza forma di attuazione dell’invenzione. In questa realizzazione il tamburo 7 è supportato posteriormente, anziché tramite la coppia di rotelle 9, tramite un albero 21, coassiale all’asse di rotazione del tamburo 7 e passante in una rispettiva apertura dell’imbutitura 17. Nella forma di attuazione esemplificata, questo albero 21 è fisso ed è supportato da un componente di montaggio 22, fissato in corrispondenza dell’imbutitura 17, all’interno di essa. In questa realizzazione, la porzione di parete cilindrica 15b della parete 15 presenta il relativo fondo di chiusura 15f ed in tale fondo è montato un organo che riceve la relativa estremità dell’albero 21, in modo girevole. Questo organo, indicato con 23, può essere ad esempio un cuscinetto a sfere o a rulli, oppure un mozzo atto a consentire la rotazione del tamburo 7 rispetto all’albero fisso 21. La sede per il cuscinetto o mozzo 23 può essere agevolmente definita nel corso dello stampaggio del corpo principale della parete posteriore 15, con il cuscinetto o mozzo che viene fissato nella relativa sede con qualsiasi modalità e mezzo in sé noto. Naturalmente è anche possibile sovrastampare il corpo principale della parete posteriore 15 direttamente sul cuscinetto o mozzo 23, secondo tecnologie di per sé ben note. Si apprezzerà inoltre che, in una possibile variante, l’albero 21 può essere girevole con la parete posteriore 15, nel qual caso è l’organo 22 che supporta girevolmente l’albero 21; in questa variante, il corpo della parete posteriore 15 può essere direttamente sovrastampato alla relativa estremità dell’albero 21, il quale sarà all’uopo conformato per garantire un accoppiamento fermo tra le due parti.
Le forme di attuazione in precedenza descritte si riferiscono naturalmente a solo alcune delle molteplici varianti di attuazione offerte dall’invenzione. In precedenza si è fatto riferimento ad un tamburo 7 in cui entrambe le pareti di estremità 14 e 15, 15’, 15” sono formate con un materiale plastico ma si apprezzerà che, nella pratica realizzazione dell’invenzione, anche una sola di tali pareti può essere formata con materiale sintetico. Ovviamente, quando entrambe le pareti di estremità del tamburo 7 sono formate in materiale plastico i vantaggi risultano massimizzati. La realizzazione preferita in plastica semplifica notevolmente il processo di ottenimento delle pareti o flange anteriori e posteriori del tamburo, impiegando altresì un materiale di costo comparativamente ridotto rispetto all’acciaio inossidabile tradizionalmente impiegato. Anche le operazioni di stampaggio di materia plastica, particolarmente ad iniezione, risultano semplificate rispetto a quelle di deformazione di lamiera tipiche della tecnica nota. Sono evidentemente ridotti in misura drastica anche gli sfridi e gli scarti tipici delle soluzioni note.
L’impiego preferito di materiale plastico consente poi il grande vantaggio di offrire un’ampia possibilità di scelta del profilo da assegnare alla o alle pareti di estremità del tamburo, tramite una semplice predisposizione delle attrezzature (ed in particolare gli stampi) impiegati per le operazioni di stampaggio del materiale plastico. Un grosso vantaggio di questa soluzione preferita è che, a differenza della tecnica anteriore, la forma della flangia anteriore e/o posteriore del tamburo può essere ottimizzata in funzione del tipo di posizionamento, delle dimensioni e della costruzione che si vuole assegnare ai componenti destinati a cooperare con le flange stesse, e segnatamente i mezzi di supporto - siano essi rappresentati da coppie di rotelle o comprendenti un albero di rotazione - e dei mezzi di tenuta e/o convogliamento dell’aria previsti nella parte anteriore e/o posteriore del mobile della macchina. Si apprezzerà, ad esempio, che in questo modo nello stesso corpo principale plastico delle pareti anteriore e/o posteriore del tamburo possono essere definite direttamente eventuali sedi di montaggio delle guarnizioni di tenuta, oppure possono essere formate - nella maniera e forma ritenuta più opportuna - le superfici destinate a cooperare con tali guarnizioni, quando queste sono in posizione stazionaria e montate sulla struttura della macchina.
Un esempio della flessibilità progettuale consentita dall’impiego preferito di materiale plastico per le realizzazione della parete anteriore e/o posteriore del tamburo è rappresentato in forma schematica nelle figure 9 e 10; anche in tali figure sono utilizzati i medesimi numeri di riferimento delle figure precedenti, per indicare elementi tecnicamente equivalenti a quelli già in precedenza descritti.
Nella forma di attuazione delle figure 9 e 10 il tamburo 7 è provvisto di una parete frontale 14’ il cui profilo è sagomato al fine di consentire un diverso posizionamento e dimensionamento delle rotelle di supporto anteriori, una delle quali è indicata in figura 14 con 8’. Come si vede, in questa realizzazione, oltre alla porzione di parete cilindrica 14b, delimitante l’apertura 14a, dalla porzione di parete radiale 14c si eleva una ulteriore porzione di parete cilindrica 14f, che è sostanzialmente concentrica e coassiale rispetto all’apertura 14a ed avente maggiore diametro rispetto ad essa. Come si intuisce dalla figura 14, questa ulteriore porzione di parete cilindrica 14f definisce la superficie di rotolamento destinata a cooperare con le rotelle 8’, che in questa realizzazione sono di diametro ridotto rispetto alle altre forme di attuazione descritte, e posizionate più in basso.
Come già evidenziato in alcune delle forme di attuazione precedenti, i profili delle due pareti di estremità del tamburo, anche quando entrambe formate in materia plastica, potranno essere differenti. Ad esempio, con riferimento alla forma di attuazione delle figure 9-10, la porzione cilindrica 14b potrebbe eventualmente essere omessa, nel qual caso sarà prevista una semplice apertura passante 14a formata nella porzione di parete radiale 14c. Naturalmente, in corrispondenza della parte anteriore del tamburo saranno previsti mezzi aventi funzione analoga a quelli indicati con 6a in figura 2, ovvero configurati per consentire il convogliamento dell’aria di asciugatura che fuoriesce dal fronte del tamburo 7, per evitare dispersioni dell’aria umida all’interno del mobile della macchina e per evitare che – nel corso delle operazioni di carico e scarico dei capi tessili e durante la rotazione del tamburo - porzioni di tali capi tessili possano fuoriuscire dal tamburo e/o insinuarsi tra il tamburo e la struttura fissa della macchina.
Va ancora sottolineato che l’abbinamento dell’imbutitura 17 prevista secondo l’invenzione è applicabile, seppure con vantaggi ridotti rispetto all’impiego preferito di materiale plastico, anche quando una o entrambe le pareti di estremità del tamburo 7 sono realizzate in modo tradizionale, ovverosia costituite da flange metalliche applicate alla parete periferica 13 del tamburo 7, oppure ottenute tramite tranciatura e deformazione di un foglio di lamiera che realizza anche la parete periferica 13. COme già accennato, anche in una tale applicazione le due suddette pareti possono essere uguali tra loro.
Naturalmente, fermo restando il principio dell’invenzione, i particolari di costruzione e le forme di attuazione potranno ampiamente variare rispetto a quanto descritto ed illustrato a puro titolo di esempio, senza per questo uscire dall'ambito definito dalle rivendicazioni allegate.
Negli esempi di attuazione descritti in precedenza è stato fatto riferimento ad un’asciugatrice a caricamento frontale, ma l’invenzione è evidentemente suscettibile di applicazione anche nel caso di macchine a caricamento dall’alto, ovverosia del tipo in cui la porta della macchina è incernierata alla parte superiore del relativo mobile e la parete cilindrica del cesto è a sua volta provvista di uno sportello.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Un’asciugatrice di biancheria ad uso domestico comprendente un mobile (2-5, S) avente una parete frontale (3) ed una parete posteriore (4), un tamburo portabiancheria generalmente cilindrico (7) montato girevole all’interno del mobile (2-5, S) per ruotare secondo un asse di rotazione (X) sostanzialmente orizzontale, mezzi di supporto (8, 9; 8’, 9; 8, 21) per supportare girevolmente il tamburo (7), mezzi motori (10-12) per causarne la rotazione del tamburo (7), in cui il tamburo (7) ha una parete periferica (13) che è sostanzialmente cilindrica e si estende tra una parete frontale (14; 14’) ed una parete posteriore (15; 15’; 15”) del tamburo (7), le pareti frontale (14; 14’) e posteriore (15; 15’; 15”) del tamburo (7) essendo sostanzialmente conformate a flangia ed avendo ciascuna almeno un foro (14a, 15a) per il passaggio di aria di asciugatura, ed in cui la parete posteriore (15; 15’; 15”) del tamburo (7) ha una cavità centrale (15a, 15b), sostanzialmente coassiale all’asse di rotazione (X), caratterizzata dal fatto che la parete posteriore (4) del mobile (2-5, S) ha un’imbutitura sostanzialmente cilindrica (17), sporgente verso l’interno del mobile (2-5, S) ed almeno parzialmente ricevuta nella cavità centrale (15a, 15b) della parete posteriore (15; 15’; 15”) del tamburo (7).
  2. 2. L’asciugatrice di biancheria secondo la rivendicazione 1, in cui l’imbutitura (17) ha una parete cilindrica (17a) ed una parete di fondo (17b), in quest’ultima essendo formato almeno un foro (17c) per il passaggio di aria di asciugatura.
  3. 3. L’asciugatrice di biancheria secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui la parete periferica (13) del tamburo (7) è metallica ed almeno una tra la parete frontale (14; 14’) e la parete posteriore (15; 15’; 15”) del tamburo (7) ha un corpo principale formato con materiale plastico, che è fissato in corrispondenza di un rispettivo bordo di estremità (13a, 13b) della parete periferica (13).
  4. 4. L’asciugatrice di biancheria secondo la rivendicazione 3, in cui le pareti frontale (14; 14’) e posteriore (15; 15’; 15”) del tamburo (7) hanno ciascuna il rispettivo corpo principale formato con materiale plastico.
  5. 5. La macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il la parete frontale (14) del tamburo (7) e la parete posteriore (15) del tamburo (7) sono uguali.
  6. 6. La macchina secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui la cavità centrale (15a, 15b) comprende un’apertura passante (15a) della parete posteriore (15) del tamburo (7).
  7. 7. La macchina secondo la rivendicazione 6, in cui all’interno del tamburo (7), in corrispondenza della cavità centrale (15a, 15b), è montato un elemento di copertura (18), l’elemento di copertura (18) essendo preferibilmente provvisto di uno o più fori di passaggio dell’aria di asciugatura.
  8. 8. La macchina secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui la cavità centrale è una cavità che comprende una parete cilindrica (15b) ed un fondo (15f), il fondo (15f) essendo preferibilmente provvisto di uno o più fori di passaggio dell’aria di asciugatura.
  9. 9. La macchina secondo la rivendicazione 3, in cui i corpi principali delle pareti anteriore (14; 14’) e posteriore (15) del tamburo (7) presentano ognuno un’apertura passante centrale (14a, 15a) , sostanzialmente coassiale all’asse di rotazione (X).
  10. 10. La macchina secondo la rivendicazione 3, in cui il corpo principale dell’almeno una tra la parete anteriore (14; 14’) e posteriore (15; 15’; 15”) del tamburo (7) è predisposto per l’accoppiamento con il relativo bordo di estremità (13a, 13b) della parete periferica (13) del tamburo (7).
  11. 11. La macchina secondo la rivendicazione 10, in cui il corpo principale di almeno una tra la parete anteriore (14; 14’) e posteriore (15; 15’; 15”) del tamburo (7) definisce una rispettiva sede (14d) per l’accoppiamento con il detto bordo di estremità (13a, 13b) della parete periferica (13).
  12. 12. La macchina secondo la rivendicazione 1, in cui i mezzi di supporto (8, 21) includono un albero (21) coassiale all’asse di rotazione (X) e l’albero (21) ha un’estremità operativamente accoppiata alla parete posteriore (15”) del tamburo (7), direttamente o per il tramite di un organo aggiuntivo (23).
  13. 13. La macchina secondo la rivendicazione 1, in cui almeno una tra le pareti anteriore (14; 14’) e posteriore (15; 15’; 15”) del tamburo (7) ha una sporgenza di forma generalmente cilindrica (14b; 14f; 15b), diretta verso l’esterno del tamburo stesso, definente una superficie di appoggio cooperante con rispettivi mezzi di supporto del tamburo (7), particolarmente mezzi di supporto a rotolamento (8, 9).
  14. 14. La macchina secondo la rivendicazione 1 o 3, in cui il corpo principale della parete posteriore (15) del tamburo (7) è formato con materiale plastico ed include un’unica apertura passante (15a) sostanzialmente coassiale all’asse di rotazione (X) del tamburo.
  15. 15. La macchina secondo la rivendicazione 14, in cui l’unica apertura (15a) della parete posteriore (15) del tamburo (7) è provvista, alla sua estremità rivolta verso l’interno del tamburo stesso, di un elemento di chiusura (18) avente una pluralità di fori passanti.
IT000857A 2009-11-09 2009-11-09 Asciugatrice di biancheria ad uso domestico ITTO20090857A1 (it)

Priority Applications (4)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT000857A ITTO20090857A1 (it) 2009-11-09 2009-11-09 Asciugatrice di biancheria ad uso domestico
PCT/IB2010/055042 WO2011055341A1 (en) 2009-11-09 2010-11-05 Household laundry dryer
PL10787190T PL2499290T3 (pl) 2009-11-09 2010-11-05 Suszarka do prania do gospodarstwa domowego
EP10787190.7A EP2499290B1 (en) 2009-11-09 2010-11-05 Household laundry dryer

Applications Claiming Priority (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT000857A ITTO20090857A1 (it) 2009-11-09 2009-11-09 Asciugatrice di biancheria ad uso domestico

Publications (1)

Publication Number Publication Date
ITTO20090857A1 true ITTO20090857A1 (it) 2011-05-10

Family

ID=42291813

Family Applications (1)

Application Number Title Priority Date Filing Date
IT000857A ITTO20090857A1 (it) 2009-11-09 2009-11-09 Asciugatrice di biancheria ad uso domestico

Country Status (4)

Country Link
EP (1) EP2499290B1 (it)
IT (1) ITTO20090857A1 (it)
PL (1) PL2499290T3 (it)
WO (1) WO2011055341A1 (it)

Families Citing this family (1)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
EP2990521B1 (en) * 2014-08-29 2017-03-08 Electrolux Appliances Aktiebolag Laundry dryer

Citations (3)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
DE3624372A1 (de) * 1986-07-18 1988-01-28 Bosch Siemens Hausgeraete Waeschetrockner
US5317816A (en) * 1993-06-11 1994-06-07 White Consolidated Industries, Inc. Air duct structure for clothes dryer
DE102005013053A1 (de) * 2005-05-23 2006-11-30 BSH Bosch und Siemens Hausgeräte GmbH Kondensations-Wäschetrockner

Patent Citations (3)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
DE3624372A1 (de) * 1986-07-18 1988-01-28 Bosch Siemens Hausgeraete Waeschetrockner
US5317816A (en) * 1993-06-11 1994-06-07 White Consolidated Industries, Inc. Air duct structure for clothes dryer
DE102005013053A1 (de) * 2005-05-23 2006-11-30 BSH Bosch und Siemens Hausgeräte GmbH Kondensations-Wäschetrockner

Also Published As

Publication number Publication date
EP2499290A1 (en) 2012-09-19
WO2011055341A1 (en) 2011-05-12
EP2499290B1 (en) 2014-12-03
PL2499290T3 (pl) 2015-05-29

Similar Documents

Publication Publication Date Title
CN101153456B (zh) 辅助烘干机及包括该辅助烘干机的复合式洗衣机
EP2423370B1 (en) Rotary-drum laundry dryer
EP2604746B1 (en) Laundry-drying machine
US8959789B2 (en) Tunnel-type rotary-drum tumble dryer
KR100595181B1 (ko) 빨래건조기의 톱커버 어셈블리 조립 구조
EP2631353B1 (en) Rotary-drum laundry dryer
MX2008012273A (es) Cavidad de compuerta de secadora de ropa.
EP3039180B1 (en) Rotary-drum heat-pump laundry dryer
EP2719818B1 (en) Household laundry dryer
ITTO20090857A1 (it) Asciugatrice di biancheria ad uso domestico
ITTO20090854A1 (it) Asciugatrice di biancheria ad uso domestico
EP2631356B1 (en) Rotary-drum laundry dryer
EP3039181B1 (en) Rotary-drum laundry dryer
EP2843115B1 (en) Rotary-drum laundry dryer
ITTO20080660A1 (it) Macchina per l'asciugatura di biancheria
EP2631355B1 (en) A gasket system for an open face side of a rotating drum
ITTO20111155A1 (it) Macchina asciugatrice di biancheria
ITTO20111199A1 (it) Macchina asciugatrice di biancheria
ITTO20111201A1 (it) Macchina asciugatrice di biancheria e metodo di asciugatura
EP2631352A1 (en) Rotary-drum laundry dryer