ITTO20090622A1 - Dispositivo di tensionamento di un organo flessibile avvolto su pulegge in una segatrice di materiale in blocchi - Google Patents

Description

DESCRIZIONE dell’invenzione industriale dal titolo:

“DISPOSITIVO DI TENSIONAMENTO DI UN ORGANO FLESSIBILE AV-VOLTO SU PULEGGE IN UNA SEGATRICE DI MATERIALE IN BLOC-CHIâ€

TESTO DELLA DESCRIZIONE

La presente invenzione concerne un dispositivo di tensionamento di un organo flessibile avvolto su pulegge in una segatrice di materiale in blocchi.

Sono note delle macchine segatrici di materiale in blocchi, particolarmente di materiale lapideo, aventi una pluralità di utensili di taglio costituiti da fili diamantati, avvolti ad anello chiuso su corrispondenti rulli o "pacchetti" di ruote o pulegge di comando e rinvio. Tali segatrici sono dette “multifilo†. Dal brevetto per modello di utilità n.236.075, depositato il 26.06.1997 dallo inventore della presente invenzione, à ̈ nota una macchina segatrice del tipo specificato, in cui una pluralità di fili diamantati (nel seguito detti "fili di taglio") sono avvolti ad anello chiuso e fatti circolare ciascuno tra una rispettiva puleggia motrice ed almeno una rispettiva puleggia condotta ed in cui ciascun filo di taglio à ̈ disposto in un rispettivo piano, ad esempio verticale, sostanzialmente parallelo ai piani in cui giacciono gli altri fili di taglio. E' così determinata la distanza reciproca tra fili di taglio adiacenti e, quindi, lo spessore delle lastre tagliate mediante i fili medesimi.

Convenzionalmente, prima dell’inizio dell’operazione di taglio, tutti i fili di taglio sono sottoposti ad un tensionamento simultaneo mediante mezzi di tensionamento che muovono in direzione opportuna un albero che porta delle pulegge condotte, su cui i fili stessi sono parzialmente avvolti.

Tuttavia, i suddetti mezzi di tensionamento agiscono in pari misura su tutti i fili di taglio avvolti ad anello chiuso sulle pulegge, senza tenere conto di eventuali differenze tra un filo di taglio e l'altro nella rispettiva conformazione individuale e configurazione ad anello chiuso.

Per ovviare a tale inconveniente, una macchina "multifilo" oggetto della domanda internazionale n. WO 2007/036784 della stessa richiedente comprende un dispositivo di tensionamento individuale di ciascuno dei fili di taglio avvolti ad anello chiuso su rispettive pulegge a gole complanari, come illustrato nelle figure da 4 a 8 dei disegni allegati alla domanda stessa.

Tale dispositivo di tensionamento individuale noto comprende un albero di supporto ad asse orizzontale, il quale presenta due facce opposte piane, parallele tra loro, ad esempio sostanzialmente verticali, mentre il mozzo di ciascuna puleggia portata dall'albero stesso presenta un foro centrale di montaggio, sostanzialmente ad asola, con due fianchi opposti rettilinei e paralleli, giustapposti a scorrimento contro dette facce piane parallele dell'albero. Il foro ad asola permette alla puleggia di compiere una corsa di traslazione rispetto all'albero.

Inoltre, l’albero presenta, in corrispondenza di ciascuna puleggia su di esso montata, un rispettivo foro radiale, ad esempio ad asse sostanzialmente verticale, aperto sulla sua superficie esterna superiore ed in cui à ̈ montato a tenuta di fluido ed a scorrimento assiale un corrispondente cilindretto di spinta, di lunghezza superiore alla detta corsa di traslazione della puleggia rispetto all'albero.

Un foro longitudinale continuo percorre detto albero e pone in comunicazione di fluido i fori radiali con una fonte di alimentazione di fluido in pressione esterna all’albero.

Mediante tale disposizione, prima di dare inizio all'operazione di taglio, quando tutti i fili di taglio sono avvolti ad anello chiuso sulle gole complanari delle rispettive pulegge, secondo rispettivi piani verticali di taglio, viene alimentato un fluido in pressione attraverso il detto foro longitudinale dell’albero ed i corrispondenti fori radiali, comunicanti con detto foro longitudinale, determinando l'estensione assiale parziale di ciascun cilindretto e, quindi, per spinta di detto cilindretto, lo scorrimento guidato della corrispondente puleggia tensionatrice rispetto all'albero. Tale scorrimento si arresta quando la reazione applicata dal filo di taglio avvolto su detta puleggia tensionatrice eguaglia la pressione di fluido agente su detto cilindretto. Si realizza così il corretto tensionamento individuale del rispettivo filo di taglio, il quale à ̈ sottoposto ad una lieve tensione di entità sostanzialmente simile a quella di tutti gli altri fili di taglio. La pressione di fluido opportuna à ̈ mantenuta costante nel suddetto circuito idraulico per tutto il ciclo di lavoro della macchina.

Si esegue poi la messa sotto tensione cumulativa dei fili di taglio avvolti ad anello chiuso sulle rispettive pulegge, mediante spostamento dell’albero che porta le pulegge tensionatrici secondo una direzione e una entità opportune. Con tale operazione, ciascun filo di taglio assume una stabile configurazione geometrica, ottimale per l'esecuzione del taglio.

Tale dispositivo noto di tensionamento individuale dei fili di taglio, a fronte dei suoi numerosi vantaggi, presenta tuttavia l’inconveniente che l’albero di supporto delle pulegge tensionatrici può essere strutturalmente indebolito dalla disposizione dei fori radiali, dimensionati per provvedere della camere idrauliche per corrispondenti cilindretti di spinta.

Il presente invenzione, partendo dalla nozione di tale inconveniente, intende porvi rimedio.

Uno scopo della presente invenzione à ̈ di provvedere un dispositivo di tensionamento di un organo flessibile avvolto su pulegge in una segatrice di materiale in blocchi, che pur mantenendo sostanzialmente i vantaggi propri del dispositivo di tensionamento descritto nella suddetta pubblicazione WO 2007/036784, permetta di limitare l’indebolimento strutturale dell’albero portante le pulegge tensionatrici entro ragionevoli limiti tecnici e progettuali.

Un altro scopo del presente invenzione à ̈ di provvedere un dispositivo di tensionamento come specificato, che sia di struttura semplificata, di sicuro ed affidabile funzionamento e di costo sensibilmente ridotto.

In vista tali scopi, il presente invenzione provvede un dispositivo di tensionamento di un organo flessibile avvolto su pulegge in una segatrice di materiale in blocchi, la cui caratteristica essenziale forma oggetto della rivendicazione 1.

Ulteriori caratteristiche vantaggiose sono descritte nelle rivendicazioni dipendenti.

Le rivendicazioni suddette di intendono qui integralmente riportate.

Il presente invenzione risulterà maggiormente dalla descrizione dettagliata che segue, con riferimento al disegno allegato, fornito a solo titolo di esempio, in cui:

- la fig. 1 à ̈ una vista in sezione trasversale di un albero di supporto di un pacchetto di pulegge condotte di una segatrice di materiale in blocchi ed in cui sono illustrati in vista una di dette pulegge ed un relativo dispositivo di tensionamento di un organo flessibile parzialmente avvolto sulla puleggia stessa, secondo un esempio di realizzazione della presente invenzione; - la fig.2 à ̈ illustra in sezione assiale parziale tre pulegge condotte montate a pacchetto sull’albero di fig. 1, mostrato in spaccato parziale, mentre per ciascuna di dette pulegge à ̈ illustrato il detto dispositivo di tensionamento dell’organo flessibile parzialmente avvolto sulla stessa.

In dette figure à ̈ illustrata una disposizione a pacchetto di tre pulegge condotte su di un albero di supporto stazionario ad asse sostanzialmente orizzontale in una segatrice per il taglio di materiale in blocchi, ad esempio materiale lapideo, del tipo cosiddetto “multifilo†(qui non illustrata). Tale disposizione à ̈ nota dalla domanda internazionale WO 2007/036784.

In particolare, detto albero di supporto stazionario, indicato con (15), porta tre pulegge condotte (18). Su ciascuna puleggia (18) Ã ̈ parzialmente avvolto un corrispondente filo di taglio (filo diamantato, W), che impegna almeno una parte della gola di detta puleggia, ad esempio nel suo quadrante superiore sinistro in fig.1.

Detto albero di supporto orizzontale (15) presenta sezione circolare costante e sopporta, per ciascuna puleggia (18), un rispettivo mozzo (18.1), montato eccentrico ed in accoppiamento a tenuta di fluido, mentre à ̈ liberante rotante, rispetto all’albero medesimo.

Sul mozzo eccentrico (18.1) Ã ̈ montato un corrispondente cuscinetto coassiale a rulli o sfere (18.4), che supporta la rispettiva puleggia (18) in modo liberamente rotante.

Inoltre, detto albero (15) presenta, in corrispondenza di ciascuna puleggia (18) su di esso montata, un rispettivo foro radiale (15.2), di relativamente piccolo diametro e aperto sulla sua superficie esterna.

Un foro longitudinale continuo (15.1) percorre detto albero (15) e pone in comunicazione di fluido a tenuta tutti i detti fori radiali (15.2) con mezzi di alimentazione di fluido in pressione esterni all’albero (di per sé noti e non illustrati).

D’altra parte, ciascun mozzo (18.1) presenta una cavità (18.3), affacciata e aperta sulla superficie dell’albero (15) e delimitata all’interno del mozzo: - da una parete piana (18.31), sostanzialmente parallela all’asse di detto albero, ad un estremo,

- da una parete curvilinea (18.32), sostanzialmente conformata a guisa di semivolta a botte, estesa da detta parete piana (18.31) sino in prossimità o contatto della superficie di detto albero (15), all’altro estremo,

- nonché da due pareti laterali piane (18.33), uguali e opposte, sostanzialmente parallele alle facce di detto stesso mozzo.

In tal modo, tra detto albero (15) e detta cavità (18.3) à ̈ formata una camera a tenuta idraulica, con la quale un rispettivo foro radiale (15.2) comunica liberamente, entro un prestabilito campo di oscillazione angolare reversibile del corrispondente mozzo (18.1) attorno all’albero (15).

Il foro longitudinale (15.1) e i fori radiali (15.2) dell’albero (15) con corrispondenti camere idrauliche a cavità (18.3) formano un circuito idraulico a tenuta mediante il quale, quando viene alimentato (mediante i detti mezzi di alimentazione di fluido in pressione non illustrati) un fluido (olio) sotto pressione, ciascun mozzo (18.1) viene fatto oscillare, angolarmente ed eccentricamente attorno all’albero (15), per l’azione del fluido stesso contro la parete piana (18.31) della camera (18.3). In fig.1, il verso di oscillazione eccentrica del mozzo (18.3) rispetto all’albero (15), sotto l’azione del fluido in pressione, à ̈ orario.

Sono, inoltre, provvisti tra albero (15) e ciascun mozzo (18.1) dei rispettivi mezzi di fine corsa (di per sé noti e non illustrati) disposti in modo che, a seguito della alimentazione di fluido in pressione nel detto circuito idraulico, ciascun mozzo (18.1) compie una limitata oscillazione angolare eccentrica rispetto all’albero (15), a partire da una posizione di riposo (illustrata a linee continue in fig.1), in cui la relativa puleggia (18) à ̈ collocata nella posizione di punto morto inferiore, sino a una posizione estrema di lavoro (indicata schematicamente in fig.1 mediante linee a tratti e punti), in cui la relativa puleggia (18) à ̈ collocata nella posizione di punto morto superiore. Inversamente, scaricando fluido da detto circuito idraulico, ciascun mozzo (18.1) compie una oscillazione angolare eccentrica inversa rispetto all’albero (15), sino a riportare la rispettiva puleggia nella posizione di punto morto inferiore, per azione di gravità anche della puleggia (18) medesima.

A seguito della suddetta oscillazione angolare eccentrica di ciascun mozzo (18.1) rispetto all’albero (15), la corrispondente puleggia (18) può assumere una qualsiasi posizione di oscillazione intermedia tra la detta posizione di punto morto inferiore, in cui il suo asse à ̈ alla minima altezza relativa rispetto ad un piano orizzontale di riferimento (il suolo), e la detta posizione di punto morto superiore, in cui il suo asse à ̈ alla massima altezza relativa rispetto al detto piano orizzontale di riferimento. Corrispondentemente, il filo di taglio (W) parzialmente avvolto sulla puleggia (18) medesima viene sottoposto ad una tensione variabile tra un minimo, quando la puleggia (18) si trova al punto morto inferiore, e un massimo, quando la puleggia medesima si trova al punto morto superiore.

Si noterà che, alimentando fluido in pressione in detto circuito idraulico, l’oscillazione angolare eccentrica di ciascun mozzo (18.1) si arresta automaticamente quando la reazione applicata dal filo di taglio (W) avvolto su detta puleggia tensionatrice (18) eguaglia la pressione di fluido agente in detta camera idraulica a cavità (18.3). Si realizza così il corretto tensionamento individuale del rispettivo filo di taglio, il quale à ̈ sottoposto ad una lieve tensione di entità sostanzialmente simile a quella di tutti gli altri fili di taglio.

Come risulta da quanto precede, il dispositivo di tensionamento secondo la presente invenzione permette di conseguire, in modo semplice, sicuro ed efficace, gli scopi esposti nella premessa.

In particolare, i fori radiali (15.2) possono essere realizzati di diametro sufficientemente piccolo, così da non incidere significativamente sulla rigidità e resistenza strutturale dell’albero (15).

Naturalmente, numerose varianti potranno, in pratica, essere apportate rispetto a quanto descritto ed illustrato a solo titolo di esempio, senza per questo uscire dall’ambito dell’invenzione.

Claims (3)

1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di tensionamento di un organo flessibile avvolto su pulegge in una segatrice di materiale in blocchi, in cui un albero (15) supporta una o più pulegge condotte (18), ciascuna rotante liberamente su un rispettivo mozzo (18.1) e avvolta parzialmente da un rispettivo organo flessibile a filo di taglio (W), ed in cui l’albero (15) presenta, in corrispondenza di ciascuna puleggia (18) su di esso montata, un rispettivo foro trasversale (15.2), non passante e aperto sulla sua superficie esterna, mentre un foro longitudinale continuo (15.1) percorre detto albero (15) e pone in comunicazione di fluido i fori trasversali (15.2) con una fonte di alimentazione di fluido in pressione esterna all’albero, caratterizzato dal fatto che - detto mozzo (18.1) à ̈ montato eccentrico ed in accoppiamento a tenuta di fluido, mentre à ̈ liberante rotante, rispetto a detto albero (15); - detto mozzo (18.1) presenta una cavità (18.3), affacciata e aperta sulla superficie dell’albero (15) medesimo; - tra detto albero (15) e detta cavità (18.3) à ̈ formata una camera a tenuta idraulica, con la quale un rispettivo foro trasversale (15.2) comunica liberamente, entro un prestabilito campo di oscillazione angolare reversibile del corrispondente mozzo (18.1) attorno all’albero (15); - detto foro longitudinale (15.1) e detti fori radiali (15.2) dell’albero (15) con corrispondenti camere idrauliche a cavità (18.3) formano un circuito idraulico a tenuta mediante il quale, quando viene alimentato fluido sotto pressione, ciascun mozzo (18.1) oscilla angolarmente, eccentricamente ed entro detto prestabilito campo di oscillazione, attorno all’albero (15) in un dato verso, mentre detto mozzo oscilla inversamente, quando viene scaricato fluido, - in modo che la corrispondente puleggia (18) può assumere una qualsiasi posizione di oscillazione intermedia tra una posizione di punto morto inferiore, in cui il suo asse à ̈ alla minima altezza relativa rispetto ad un piano orizzontale di riferimento, e una posizione di punto morto superiore, in cui il suo asse à ̈ alla massima altezza relativa rispetto al detto piano orizzontale di riferimento e corrispondentemente, il filo di taglio (W) parzialmente avvolto sulla puleggia (18) medesima viene sottoposto ad una tensione variabile tra un minimo, quando la puleggia (18) si trova al punto morto inferiore, e un massimo, quando la puleggia medesima si trova al punto morto superiore.
2. 2. Dispositivo di tensionamento secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che l’oscillazione angolare eccentrica di ciascun mozzo (18.1) si arresta automaticamente quando la reazione applicata dal filo di taglio (W) avvolto su detta puleggia tensionatrice (18) eguaglia la pressione di fluido agente in detta camera idraulica a cavità (18.3). 3. Dispositivo di tensionamento secondo la rivendicazione 1 e/o 2, caratterizzato dal fatto che comprende, tra detto albero (15) e ciascun mozzo (18.1) da esso portato, dei rispettivi mezzi di fine corsa disposti in modo che, a seguito della alimentazione di fluido in pressione nel detto circuito idraulico, ciascun mozzo (18.1) compie una limitata oscillazione angolare eccentrica rispetto all’albero (15), a partire da detta posizione di riposo, in cui la relativa puleggia (18) à ̈ collocata nella posizione di punto morto inferiore, sino a detta posizione estrema di lavoro, in cui la relativa puleggia (18) à ̈ collocata nella posizione di punto morto superiore, mentre, scaricando fluido da detto circuito idraulico, ciascun mozzo (18.1) compie una oscillazione angolare eccentrica inversa rispetto all’albero (15), sino a riportare la rispettiva puleggia nella posizione di punto morto inferiore, per azione di gravità anche della puleggia (18) stessa. 4. Dispositivo di tensionamento secondo la rivendicazione 1, 2 e/o 3, caratterizzato dal fatto che detta cavità (18.3) del mozzo (18.1) comprende: - una parete piana (18.31), ad un estremo, - una parete curvilinea (18.32), estesa da detta parete piana (18.31) sino in prossimità o contatto della superficie di detto albero (15), all’altro estremo, - nonché due pareti laterali (18.33) opposte, sostanzialmente parallele alle facce di detto stesso mozzo, - in modo che, tra detto albero (15) e detta cavità (18.
3. 3) à ̈ formata una camera a tenuta idraulica, con la quale un rispettivo foro trasversale (15.2) dell’albero (15) comunica liberamente, entro un prestabilito campo di oscillazione angolare reversibile del corrispondente mozzo (18.1) attorno a detto albero (15). 5. Dispositivo di tensionamento secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detto foro longitudinale (15.1) e detti fori trasversali (15.2) dell’albero (15) con corrispondenti camere idrauliche a cavità (18.3) formano un circuito idraulico a tenuta mediante il quale, quando viene alimentato fluido sotto pressione, ciascun mozzo (18.1) viene fatto oscillare, angolarmente ed eccentricamente attorno all’albero (15), per l’azione del fluido stesso contro la detta parete piana (18.31) della camera (18.3).