ITTO20080819A1 - Dispositivo per l'alimentazione di combustibile a gas ad un motore endotermico - Google Patents

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ITTO20080819A1
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housing
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    • F02COMBUSTION ENGINES; HOT-GAS OR COMBUSTION-PRODUCT ENGINE PLANTS
    • F02MSUPPLYING COMBUSTION ENGINES IN GENERAL WITH COMBUSTIBLE MIXTURES OR CONSTITUENTS THEREOF
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    • F02M21/02Apparatus for supplying engines with non-liquid fuels, e.g. gaseous fuels stored in liquid form for gaseous fuels
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Description

“DISPOSITIVO PER L'ALIMENTAZIONE DI COMBUSTIBILE A GAS AD UN MOTORE ENDOTERMICOâ€
La presente invenzione si riferisce ad un dispositivo per l’alimentazione di combustibile a gas ad un motore endotermico, in particolare per un autoveicolo a doppio sistema di propulsione, ovverosia operante con due tipi di combustibili diversi, ad esempio benzina/gas o diesel/gas.
La descrizione che segue farà esplicito riferimento a questa tipologia di autoveicoli senza per questo perdere in generalità.
I dispositivi di alimentazione di tipo noto sono generalmente incorporati in impianti di gestione del combustibile a gas comprendenti, inoltre, un serbatoio di accumulo del combustibile sotto forma di gas liquefatto, ed un riduttore di pressione fluidicamente interposto tra il serbatoio ed il dispositivo di alimentazione ed atto a ridurre la pressione del combustibile sino a determinarne la transizione allo stato gassoso prima che questo venga alimentato al motore endotermico attraverso il dispositivo stesso.
Come à ̈ noto, il dispositivo di alimentazione comprende generalmente uno o più elettro-iniettori, ciascuno dei quali à ̈ atto ad iniettare, secondo leggi temporali predeterminate, il combustibile allo stato gassoso ad uno o più cilindri del motore endotermico.
In maggiore dettaglio, ciascun elettro-iniettore comprende un involucro cavo definente una bocca di ingresso fluidicamente collegata al riduttore di pressione ed una o più bocche di uscita fluidicamente collegate a rispettivi cilindri del motore endotermico. L’involucro alloggia, inoltre, una pluralità di ancore spostabili, sotto l’azione di rispettivi elettromagneti, tra una configurazione di chiusura e una configurazione di apertura, nelle quali rispettivamente impediscono e consentono al combustibile a gas presente all’interno dell’involucro di attraversare una relativa bocca di uscita e di essere iniettato in un relativo cilindro.
Gli impianti del tipo sopra descritto sono inoltre controllati da una centralina elettronica dedicata, la quale riceve, da opportuni sensori, segnali di rilevamento di parametri operativi del dispositivo di alimentazione del combustibile a gas, del serbatoio, del riduttore di pressione, del motore endotermico, e/o da altri componenti. La centralina comprende essenzialmente mezzi di elaborazione dei citati segnali di rilevamento, mezzi di gestione dei tempi di apertura/chiusura di ciascun elettroiniettore, e mezzi di pilotaggio degli elettro-iniettori stessi.
Al fine di poter svolgere le proprie funzioni, la centralina dell’impianto di gestione del combustibile a gas deve essere collegata elettricamente alla centralina di controllo dell’impianto di gestione dell’altra tipologia di combustibile operante sull’autoveicolo (benzina o diesel).
Risulta pertanto necessario utilizzare diversi fasci di cavi elettrici per collegare tra loro le due centraline e per collegare ciascuna centralina ai componenti elettrici del relativo impianto.
E’ pertanto evidente come questo complichi parecchio il cablaggio del vano di alloggiamento del motore endotermico dell’autoveicolo.
Inoltre, dato il relativo “affollamento†di tale vano a causa della complessità sempre crescente dei motori per autoveicoli, può accadere che le posizioni disponibili per il fissaggio degli elettro-iniettori e della centralina dell’impianto a gas risultino subottimali per garantire il desiderato livello di prestazioni dei motori stessi.
Scopo della presente invenzione à ̈ la realizzazione di un dispositivo di alimentazione di combustibile a gas ad un motore endotermico, il quale consenta di ovviare agli inconvenienti connessi con i dispositivi di alimentazione di tipo noto e sopra specificati.
Il suddetto scopo à ̈ raggiunto dalla presente invenzione, in quanto essa à ̈ relativa ad un dispositivo per l’alimentazione di combustibile a gas ad un motore endotermico, come definito nella rivendicazione 1.
Per una migliore comprensione della presente invenzione viene descritta nel seguito una preferita forma di realizzazione, a puro titolo di esempio non limitativo e con riferimento ai disegni allegati, nei quali:
- la figura 1 à ̈ una vista prospettica di un dispositivo secondo la presente invenzione per l’alimentazione di combustibile a gas ad un motore endotermico;
- la figura 2 Ã ̈ una diversa vista prospettica del dispositivo di figura 1 in cui i componenti sono illustrati in forma esplosa; e
- le figure 3 e 4 sono sezioni lungo la linea III-III di figura 1 illustranti il dispositivo secondo l’invenzione in due diverse configurazioni operative.
Con riferimento alle figure allegate, à ̈ indicato con 1 un dispositivo per l’alimentazione di combustibile a gas a rispettivi cilindri 2 di un motore endotermico 3 (in sé noti e solo schematicamente illustrati in figura 1) di un autoveicolo (non illustrato).
Il dispositivo 1 à ̈ adatto ad essere incorporato in un impianto 4 di gestione del combustibile a gas, in sé noto e solo schematicamente illustrato in figura 1 a fini di chiarezza descrittiva.
In aggiunta al dispositivo 1, l’impianto 4 comprende un serbatoio 5 di accumulo del combustibile in forma di gas liquefatto, ed un riduttore di pressione 6 interposto tra il serbatoio 5 ed il dispositivo 1 ed avente la funzione di determinare la transizione del combustibile allo stato gassoso tramite una riduzione di pressione.
Il dispositivo 1 comprende essenzialmente un condotto 7 di adduzione del combustibile a gas, collegabile al serbatoio 5 dell’impianto 4 attraverso il riduttore di pressione 6, una pluralità di elettro-iniettori 8, alimentati dal condotto 5 e selettivamente disponibili in una configurazione di apertura o di chiusura rispettivamente per consentire o interrompere il flusso del combustibile dal condotto 5 stesso verso un relativo cilindro 2 del motore endotermico 3, ed una centralina di controllo 10 per la gestione dell’intero impianto 4.
Vantaggiosamente, il dispositivo 1 comprende, inoltre, un corpo di supporto 11 portante il condotto 7, gli elettro-iniettori 8 e la centralina 10 in modo da definire, a montaggio avvenuto, un blocco unico.
Preferibilmente, il corpo 11 Ã ̈ formato da elementi di alloggiamento 12, 13 distinti, accoppiati tra loro mediante mezzi di vincolo 14 di tipo rilasciabile.
Nella fattispecie illustrata, Ã ̈ previsto un unico elemento di alloggiamento 12 per il condotto 7 e la centralina 10, ed un elemento di alloggiamento 13 per ciascun elettro-iniettore 8.
In particolare, l’elemento di alloggiamento 12 ha una conformazione approssimativamente parallelepipeda allungata in una direzione A e definisce, al suo interno, una cavità 15 nella quale à ̈ disposta la centralina 10.
In maggiore dettaglio, l’elemento di alloggiamento 12 à ̈ formato da un involucro 16 di forma scatolata approssimativamente parallelepipeda, avente, lungo una propria faccia parallela alla direzione A, un’apertura 17 a tutta parete, e da un coperchio 18 fissato sull’involucro 16 mediante viti 20 in una configurazione di chiusura a tenuta dell’apertura 17.
L’involucro 16 à ̈ costituito da una parete di fondo 21 affacciata all’apertura 17 e parallela alla direzione A, da una coppia di prime pareti laterali 22, 23 estendentisi parallelamente alla direzione A ed ortogonalmente alla parete di fondo 21, e da una coppia di seconde pareti laterali 24, 25 estendentisi ortogonalmente sia alla direzione A che alla parete di fondo 21.
Come visibile nelle figure allegate, la centralina 10 à ̈ definita da un circuito stampato 26 disposto all’interno della cavità 15 e fissato alla parete di fondo 21 dell’involucro 16; sul circuito stampato 26 sono inoltre fissati in modo convenzionale una serie di componenti elettrici 27, quali ad esempio condensatori.
Il collegamento elettrico del circuito stampato 26 con l’impianto elettrico dell’autoveicolo viene effettuato attraverso un connettore 30 fissato ad una (22) delle pareti laterali 22, 23 dell’involucro 16 attraverso una relativa apertura 31; nella fattispecie illustrata, il connettore 30 à ̈ collegato al circuito stampato 26 attraverso una pluralità di contatti elettrici 32 (in inglese “pins†).
Al fine di svolgere le usuali funzioni necessarie per il corretto funzionamento dell’impianto 4, la centralina 10 comprende essenzialmente mezzi di pilotaggio 33 degli elettro-iniettori 8, mezzi di gestione 34 dei tempi di apertura/chiusura di ciascun elettro-iniettore 8, e mezzi di elaborazione 35 di segnali di rilevamento di parametri operativi del dispositivo 1, del serbatoio 5, del riduttore di pressione 6 e/o del motore endotermico 3. I suddetti segnali di rilevazione sono ricevuti dalla centralina 10 per effetto del collegamento di quest’ultima con una pluralità di sensori (in sé noti), uno solo dei quali, indicato con 36, viene illustrato a titolo di esempio nelle figure allegate; il sensore 36 permette il rilevamento di temperatura e pressione del combustibile che viene iniettato nei cilindri 2 del motore endotermico 3 ed à ̈ preferibilmente fissato ad una (24) delle pareti laterali 24, 25 dell’involucro 16 dell’elemento di alloggiamento 12.
Vantaggiosamente, il condotto 7 à ̈ disposto in posizione contigua alla cavità 15 di alloggiamento della centralina 10; preferibilmente, il condotto 7 si estende all’interno della parete 23 dell’involucro 16.
Grazie a tale vantaggiosa disposizione, il calore generato dal funzionamento della centralina 10 viene utilizzato per scaldare il combustibile a gas che fluisce attraverso il condotto 7, con conseguente raffreddamento della centralina 10 stessa. In pratica, la sistemazione della centralina 10 e del condotto 7 sul medesimo elemento di alloggiamento 12 permette la stabilizzazione termica del dispositivo 1 senza l’ausilio di mezzi dedicati a questo scopo.
Il condotto 7 si estende parallelamente alla direzione A e fuoriesce esternamente dall’elemento di alloggiamento 12 attraverso la parete 25 opposta a quella (24) a cui à ̈ fissato il sensore 36.
Come mostrato in particolare nelle figure 2, 3 e 4, l’elemento di alloggiamento 12, o più precisamente la parete di fondo 21 di questo, presenta, per ciascun elettro-iniettore 8, un’interfaccia 40 di fissaggio con il relativo elemento di alloggiamento 13, un’interfaccia 41 di collegamento elettrico tra il circuito stampato 26 e l’elettro-iniettore 8, ed un’interfaccia 42 di collegamento fluidico tra il condotto 7 e l’elettro-iniettore 8 stesso.
In pratica, gli elementi di alloggiamento 13 sono accoppiabili in posizioni prefissate con l’elemento di alloggiamento 12; tali posizioni prefissate sono definite dalle sopra menzionate interfacce 40, 41, 42.
Nella fattispecie illustrata, ciascuna interfaccia 40 di fissaggio consiste in una pluralità di fori 43 filettati, nel caso specifico tre, per il ricevimento di rispettive viti 44.
Ciascuna interfaccia 41 di collegamento elettrico consiste in un foro 45 passante della parete di fondo 21, attraverso il quale, come sarà spiegato in maggiore dettaglio nel seguito, uno o più elementi di contatto 46 maschio/maschi (pins) del relativo elettro-iniettore 8 può/possono andare ad accoppiarsi con il circuito stampato 26.
Ciascuna interfaccia 42 di collegamento fluidico consiste in un ulteriore foro 47 ricavato attraverso la parete di fondo 21, fuoriuscente radialmente dal condotto 7 e disponibile in comunicazione con il relativo elettroiniettore 8 per effetto dell’accoppiamento tra l’elemento di alloggiamento 12 ed il relativo elemento di alloggiamento 13.
La descrizione che segue farà riferimento per semplicità ad un solo elettro-iniettore 8 e ad un solo elemento di alloggiamento 13, restando inteso che le caratteristiche che verranno descritte saranno applicabili in modo del tutto identico ai loro omologhi.
Come visibile nelle figure allegate, l’elemento di alloggiamento 13 porta al proprio interno i diversi componenti del relativo elettro-iniettore 8 e definisce una bocca di ingresso 50, collegabile a tenuta al foro 47 dell’interfaccia 42 dell’elemento di alloggiamento 12, e una bocca di uscita 51 collegabile ad un relativo cilindro 2 del motore endotermico 3. Nella fattispecie illustrata (figure 3 e 4), i componenti dell’elettro-iniettore 8 includono un elettromagnete 52 ed un’ancora 53 azionabile dall’elettromagnete 52 stesso per collegare selettivamente in modo fluidico la bocca di ingresso 50 e la bocca di uscita 51 così da consentire o impedire l’adduzione del combustibile a gas al cilindro 2.
L’elemento di alloggiamento 13 à ̈, inoltre, dotato di un’interfaccia 61 atta ad accoppiarsi con la relativa interfaccia 40 dell’elemento di alloggiamento 12 tramite i mezzi di vincolo 14. Più precisamente, l’interfaccia 61 consiste in una pluralità di fori 74 filettati, nel caso specifico tre, atti a disporsi assialmente allineati ai fori 43 della relativa interfaccia 40 dell’elemento di alloggiamento 12 per essere impegnati dalle rispettive viti 44. Pertanto, le viti 44 ed i fori 43 e 73 definiscono nel loro complesso i mezzi di vincolo 14.
Come visibile nelle figure 3 e 4, le bocche di ingresso e di uscita 50, 51 sporgono da parti opposte dell’elemento di alloggiamento 13 e si estendono lungo rispettivi assi B, C paralleli e leggermente sfalsati tra loro; nella configurazione di avvenuto montaggio del corpo di supporto 11 (figure 1, 3 e 4), gli assi B e C sono ortogonali alla direzione A.
La bocca di ingresso 50 presenta un’apertura di estremità assiale affacciata verso l’interno dell’elemento di alloggiamento 13 e un’apertura di estremità assialmente opposta, la quale à ̈ atta a disporsi a contatto del foro 47 dell’interfaccia 42 dell’elemento di alloggiamento 12 nella configurazione di avvenuto montaggio del corpo di supporto 11. In tale configurazione, inoltre, la bocca di ingresso 50 risulta disposta sul prolungamento del foro 47, il quale definisce, pertanto, una sorta di condotto di derivazione del condotto di adduzione 7; un anello di tenuta 54, alloggiato nella circonferenza radiale esterna della bocca di ingresso 50 in corrispondenza della zona di contatto tra gli elementi di alloggiamento 12 e 13, impedisce la fuoriuscita del combustibile a gas durante il funzionamento del dispositivo 1.
La bocca di uscita 51 presenta un’apertura di estremità affacciata verso l’interno dell’elemento di alloggiamento 13 e un’apertura di estremità opposta atta ad essere fluidicamente collegata con il cilindro 2.
Grazie al fatto che l’elemento di alloggiamento 13 à ̈ cavo, le bocche di ingresso 50 e di uscita 51 sono aperte verso un vano 58 di alloggiamento dell’elettromagnete 52 e dell’ancora 53.
L’elettromagnete 52 comprende un nucleo 59 in materiale magnetico e una bobina 60 avvolta sul nucleo 59. La bobina 60 à ̈ alimentabile elettricamente in modo selettivo per generare un campo magnetico sull’ancora 53.
Il collegamento elettrico tra la bobina 60 ed il circuito stampato 26 viene realizzato tramite i sopra menzionati elementi di contatto 46. Più precisamente, questi ultimi sono collegati alla bobina 60 e fuoriescono da un’appendice 39 a manicotto tubolare dall’elemento di alloggiamento 13; nella configurazione di avvenuto montaggio del corpo di supporto 11, l’appendice 39 impegna, tramite un anello di tenuta 48, la relativa interfaccia 41 dell’elemento di alloggiamento 12 in modo da consentire l’accoppiamento degli elementi di contatto 46 con il circuito stampato 26. Come visibile nelle figure 3 e 4, in tale configurazione, ciascun elemento di contatto 46 impegna una relativa sede del circuito stampato 26 ed à ̈ accoppiato con un elemento di contatto 49 di forma complementare del circuito 26 stesso, definito da due lamine caricate elasticamente una verso l’altra.
Come visibile nelle figure 3 e 4, le due lamine dell’elemento di contatto 49 delimitano tra loro una sede di impegno per il relativo elemento di contatto 46; tal sede presenta una sezione crescente verso l’elemento di alloggiamento 13 così da facilitare l’imbocco dell’elemento di contatto 46 durante l’accoppiamento tra gli elementi di alloggiamento 12 e 13.
In pratica, gli elementi di contatto 46, 49 risultano automaticamente innestabili/disinnestabili per effetto dell’accoppiamento/disaccoppiamento tra gli elementi di alloggiamento 12 e 13.
L’elettromagnete 52 à ̈ circondato da un profilato 62 conformato a tazza ed estendentesi lungo un asse parallelo agli assi B, C.
In maggiore dettaglio, il profilato 62 comprende una parete di fondo 63 di estremità assiale, la quale presenta forma rettangolare ed estensione ortogonale agli assi B, C, ed à ̈ attraversata da una porzione terminale della bocca di ingresso 50; nella configurazione di avvenuto montaggio del corpo di supporto 11 (figure 3 e 4), la parete di fondo 63 del profilato 62 si estende parallelamente alla parete di fondo 21 dell’elemento di alloggiamento 12.
Il profilato 62 comprende, inoltre, una parete laterale 64 piatta, la quale si estende parallelamente agli assi B, C dalla parete di fondo 63 verso la bocca di uscita 51.
L’ancora 53 à ̈ alloggiata all’interno dell’elemento di alloggiamento 13 in modo da risultare assialmente interposta tra un’estremità assiale della parete laterale 64 opposta alla parete di fondo 63 e la bocca di uscita 51.
In particolare, l’ancora 53 à ̈ definita da una piastra realizzata in materiale magnetico e avente forma oblunga.
L’ancora 53 à ̈ provvista, inoltre, su una propria porzione, di un disco otturatore 69 realizzato in materiale elastomerico ed atto a chiudere selettivamente la bocca di uscita 51.
L’elettro-iniettore 8 comprende, inoltre, una molla 70 a spirale estendentesi parallelamente agli assi B, C; la molla 70 ed il disco otturatore 69 sono disposti dal medesimo lato rispetto all’ancora 53.
La molla 70 presenta un’estremità 71 assiale cooperante con l’elemento di alloggiamento 13, e un’estremità 72 opposta all’estremità 71 e cooperante con una barra 73 di materiale cedevole. La barra 73 si estende lungo una direzione sostanzialmente parallela al piano di giacitura dell’ancora 53 ed in posizione interposta tra questa e la molla 70.
La molla 70 à ̈ progettata in modo tale da pre-caricare l’ancora 53 verso una configurazione operativa di chiusura (figura 4), in cui l’ancora 53 stessa à ̈ leggermente inclinata rispetto agli assi B, C e il disco otturatore 69 impegna a tenuta di gas la bocca di uscita 51. In tal modo, il disco otturatore 69 impedisce il collegamento fluidico tra la bocca di uscita 51 e la bocca di ingresso 50, e, conseguentemente, impedisce l’adduzione del combustibile a gas al motore endotermico 3.
La disposizione relativa dell’ancora 53, della barra 73 e della parete laterale 64 del profilato 62 à ̈ tale da rendere l’ancora 53 girevole intorno ad un asse di oscillazione parallelo e sfalsato rispetto alla direzione di estensione della barra 73 stessa. Più precisamente, tale asse corrisponde ad un segmento di contatto tra l’ancora 53 e l’estremità ivi adiacente della parete laterale 64.
Quando la bobina 60 dell’elettromagnete 52 à ̈ attraversata da una corrente elettrica, genera un campo magnetico, il quale viene amplificato dal nucleo 59. Tale campo magnetico determina, in modo noto, una forza magnetica sull’ancora 53 diretta sostanzialmente parallela all’asse B.
In particolare, i punti di applicazione della forza magnetica e della forza di richiamo della molla 70 sull’ancora 53 sono distinti tra loro e distanziati dall’asse di oscillazione dell’ancora 53 stessa. Pertanto, la molla 70 e la circolazione di corrente nella bobina 60 generano sull’ancora 53 due coppie di rotazione in contrapposizione.
L’elettromagnete 52 à ̈ alimentato dalla centralina 10 in modo da generare una coppia di rotazione sull’ancora 53 avente verso opposto e modulo maggiore della coppia di rotazione generata dalla molla 70.
La risultante delle suddette coppie determina la rotazione dell’ancora 53 intorno al citato asse, nella fattispecie illustrata secondo un verso orario. Al termine di tale rotazione, l’ancora 53 à ̈ disposta in una configurazione operativa di apertura (figura 3), in cui essa giace su un piano ortogonale agli assi B e C e il disco otturatore 69 lascia libera la bocca di uscita 51.
In tal modo, la bocca di uscita 51 e la bocca di ingresso 50 sono fluidicamente collegate tra loro e il combustibile a gas può attraversare l’elemento di alloggiamento 13, la bocca di uscita 51 e giungere così al cilindro 2 del motore endotermico 3.
La molla 70 presenta un pre-carico assiale regolabile in modo da poter variare la forza magnetica necessaria a portare l’ancora 53 dalla configurazione operativa di chiusura alla configurazione operativa di apertura; in tal modo, risulta variabile anche il tempo necessario a riportare l’ancora 53 dalla configurazione operativa di apertura alla configurazione operativa di chiusura, una volta che la centralina 10 ha cessato di alimentare, tramite gli elementi di contatto 46, l’elettromagnete 52.
Più in particolare, l’estremità 71 della molla 70 coopera con un corpo 75 alloggiato in modo assialmente mobile in una cavità 76 dell’elemento di alloggiamento 13. In particolare, il corpo 75 e la cavità 76 sono coassiali tra loro e coassiali alla molla 70.
Il corpo 75 à ̈ delimitato, da parte opposta alla molla 70, da una filettatura accoppiata con una corrispondente filettatura della cavità 76 dell’elemento di alloggiamento 13.
Il corpo 75 presenta un’estremità assiale opposta all’estremità 71 della molla 70 cooperante con un elemento di azionamento 80, il quale può essere impegnato da un’apposita chiave per variare la posizione assiale relativa tra le suddette filettature e, conseguentemente, il pre-carico assiale della molla 70.
L’elemento di azionamento 80 à ̈ accessibile dall’esterno dell’elemento di alloggiamento 13 per facilitare l’inserimento dell’apposita chiave.
In uso, il gas liquefatto contenuto nel serbatoio 5 attraversa il riduttore di pressione 6, all’interno del quale viene decompresso sino a portarsi allo stato gassoso.
Il combustibile a gas, attraverso il condotto 7, raggiunge le bocche di ingresso 50 degli elettro-iniettori 8, ciascuno dei quali selettivamente consente o impedisce il flusso del combustibile a gas attraverso la relativa bocca di uscita 51 e la conseguente iniezione nel relativo cilindro 2.
Il funzionamento di ciascun elettro-iniettore 8 Ã ̈ di seguito descritto a partire da una condizione, in cui la relativa ancora 53 si trova in una configurazione operativa di chiusura (figura 4).
In tale configurazione operativa di chiusura, il disco otturatore 69 impegna a tenuta di gas la bocca di uscita 51 impedendo che il gas addotto dal condotto 7 all’interno dell’elemento di alloggiamento 13 attraversi la bocca di uscita 51 stessa e raggiunga il cilindro 2.
L’ancora 53 à ̈ caricata verso la configurazione operativa di chiusura dalla molla 70 e dalla barra 73.
Sotto l’azione di un comando esterno, ad esempio l’abbassamento di un pedale, l’ancora 53 si porta dalla configurazione operativa di chiusura alla configurazione operativa di apertura (figura 3).
In maggiore dettaglio, a seguito del comando esterno, la centralina 10 alimenta gli elementi di contatto 46 e la bobina 60 con una corrente elettrica.
La corrente elettrica circolante nella bobina 60 determina un campo magnetico, la cui intensità à ̈ amplificata dal nucleo 59.
Le azioni della molla 70 e del campo magnetico della bobina 60 presentano punti di applicazione sull’ancora 53 distanziati tra loro e distanziati dall’asse di oscillazione dell’ancora 53 stessa.
Pertanto, l’ancora 53 à ̈ soggetta a due coppie di rotazione intorno al proprio asse di oscillazione, una generata dalla molla 70 e una generata dalla bobina 60, le quali, in virtù del verso della corrente circolante nella bobina 60, presentano moduli diversi e versi opposti.
La risultante di tale coppie determina la rotazione dell’ancora 53 contro l’azione della molla 70 e in verso orario.
La molla 70 viene compressa e il disco otturatore 69 disimpegna (figura 3) la bocca di uscita 51 mettendo in collegamento fluidico quest’ultima con la bocca di ingresso 50.
Il combustibile a gas contenuto all’interno dell’elemento di alloggiamento 13 può così attraversare la bocca di uscita 51 ed essere quindi iniettato all’interno del cilindro 2.
Quando il segnale di comando viene meno, la centralina 10 interrompe la circolazione di corrente elettrica all’interno della bobina 60 e, pertanto, viene meno la forza magnetica sull’ancora 53.
Conseguentemente, l’ancora 53 si riporta dalla configurazione operativa di apertura alla configurazione operativa di chiusura.
In maggiore dettaglio, la molla 70 si allunga, determinando la rotazione, in senso antiorario, dell’ancora 53. Tale rotazione viene meno quando il disco otturatore 69 va in battuta, a tenuta di gas, contro la bocca di uscita 51, impedendo così l’adduzione del combustibile a gas al cilindro 2.
La forza magnetica necessaria per vincere l’azione della molla 70 e il tempo necessario per riportare l’ancora 53 dalla configurazione operativa di apertura alla configurazione operativa di chiusura possono essere selettivamente variati agendo con l’apposita chiave sull’elemento di azionamento 80 in modo da variare il precarico della molla 70.
Più precisamente, agendo sull’elemento di azionamento 80, à ̈ possibile variare la posizione assiale relativa tra le filettature del corpo 75 e della cavità 76, e conseguentemente il pre-carico della molla 70.
Da un esame delle caratteristiche del dispositivo 1 realizzato secondo la presente invenzione sono evidenti i vantaggi che essa consente di ottenere.
In particolare, grazie al fatto che il condotto di adduzione 7, gli elettro-iniettori 8 ed anche la centralina 10 sono montati su un medesimo corpo di supporto 11 così da definire un blocco unico, à ̈ possibile semplificare notevolmente il cablaggio del vano motore dell’autoveicolo: infatti, tale soluzione permette di eliminare il fascio di cavi che normalmente collega gli elettro-iniettori alla centralina dell’impianto a gas, riducendo così gli ingombri complessivi di quest’ultimo.
Inoltre, viene in questo modo aumentata la flessibilità di posizionamento e fissaggio dei vari componenti dell’impianto a gas, in quanto non risulta più necessario trovare nel sempre più “affollato†vano motore spazi distinti per gli elettro-iniettori, per la centralina di controllo e per il fascio di cavi collegante gli stessi.
Va anche notato che l’eliminazione dei cavi di collegamento tra la centralina 10 e gli elettro-iniettori 8 permette di eliminare le tipiche cadute di tensione ai capi degli elettro-iniettori stessi ed i possibili disturbi elettro-magnetici.
Inoltre, grazie al fatto che il corpo di supporto 11 Ã ̈ formato da elementi di alloggiamento 12, 13 accoppiati tra loro in modo rilasciabile e grazie al fatto che ciascun elettro-iniettore 8 Ã ̈ innestato direttamente sul circuito stampato 26 della centralina 10, risulta possibile la sostituzione rapida degli elettro-iniettori 8.
Occorre ancora ricordare che il montaggio della centralina 10 e del condotto di adduzione 7 sul medesimo elemento di alloggiamento 12 permette l’utilizzo del calore generato dal funzionamento della centralina 10 per scaldare il combustibile a gas che fluisce attraverso il condotto 7, con conseguente raffreddamento della centralina 10 stessa.
Infine, uno o più sensori dell’impianto 4 possono essere integrati direttamente sulla centralina 10, con ulteriore riduzione del numero di cavi di collegamento ed ottimizzazione degli spazi utilizzati dall’impianto 4 stesso sull’autoveicolo.
Risulta chiaro che al dispositivo 1 qui descritto ed illustrato possono essere apportate modifiche e varianti che non escono dall'ambito di protezione definito dalle rivendicazioni.
In particolare, il dispositivo 1 potrebbe eventualmente comprendere un unico elettro-iniettore 8 portato da un relativo elemento di alloggiamento 13 accoppiato con l’elemento di alloggiamento 12.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1.- Dispositivo (1) per l’alimentazione di combustibile a gas ad un motore endotermico (3), comprendente: - mezzi di adduzione (7) di combustibile a gas atti ad essere collegati ad un serbatoio (5) di accumulo del combustibile stesso; - almeno un elettro-iniettore (8) disposto fluidicamente in serie rispetto ai detti mezzi di adduzione (7) e selettivamente disponibile in una configurazione di apertura o di chiusura rispettivamente per consentire o interrompere il flusso del detto combustibile dai mezzi di adduzione (7) stessi verso un cilindro (2) del detto motore (3); ed - una centralina (10) di controllo a sua volta comprendente mezzi di pilotaggio (33) del detto elettroiniettore (8), mezzi di gestione (34) dei tempi di apertura/chiusura del detto elettro-iniettore (8), e mezzi di elaborazione (35) di segnali di rilevamento di parametri operativi del detto motore (3) e/o del detto serbatoio (5) e/o del dispositivo (1) stesso, caratterizzato dal fatto di comprendere, inoltre, un corpo di supporto (11) portante i detti mezzi di adduzione (7), il detto elettro-iniettore (8) e la detta centralina (10) in modo da definire, a montaggio avvenuto, un blocco unico. 2.- Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il detto corpo di supporto (11) comprende un primo ed un secondo elemento di alloggiamento (12, 13) accoppiati tra loro mediante mezzi di vincolo (14) rilasciabili. 3.- Dispositivo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che il detto primo elemento di alloggiamento (12) porta i detti mezzi di adduzione (7) e la detta centralina (10), e che il detto secondo elemento di alloggiamento (13) porta il detto elettro-iniettore (8). 4.- Dispositivo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che la detta centralina (10) à ̈ alloggiata in una cavità (15) del detto primo elemento di alloggiamento (12), e che i detti mezzi di adduzione (7) sono disposti in posizione contigua alla detta cavità (15) così da poter realizzare uno scambio termico con la detta centralina (10). 5.- Dispositivo secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che la detta cavità (15) à ̈ delimitata da un lato da una parete (23) del detto primo elemento di alloggiamento (12), e che i detti mezzi di adduzione (7) si estendono all’interno della detta parete (23). 6.- Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 3 a 5, caratterizzato dal fatto che i detti primo e secondo elemento di alloggiamento (12, 13) presentano primi mezzi di interfaccia (40, 61) per il fissaggio mediante i detti mezzi di vincolo (14), secondi mezzi di interfaccia (41, 46, 49) per il collegamento elettrico tra la detta centralina (10) ed il detto elettroiniettore (8), e terzi mezzi di interfaccia (42, 47, 50) per il collegamento fluidico tra i detti mezzi di adduzione (7) ed il detto elettro-iniettore (8). 7.- Dispositivo secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che i detti secondi mezzi di interfaccia (41, 46, 49) comprendono primi e secondi mezzi di contatto (46, 49) portati rispettivamente dal detto elettro-iniettore (8) e dalla detta centralina (10) ed automaticamente innestabili/disinnestabili per effetto dell’accoppiamento/disaccoppiamento tra i detti primo e secondo elemento di alloggiamento (12, 13). 8.- Dispositivo secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che i detti secondi mezzi di interfaccia (41, 46, 49) comprendono un foro (45) ricavato sul detto primo elemento di alloggiamento (12) in prossimità della detta centralina (10), e che i detti primi e secondi mezzi di contatto comprendono almeno una coppia di elementi di contatto (46, 49) complementari, almeno uno (46) dei quali impegnante il detto foro (45). 9.- Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 6 a 8, caratterizzato dal fatto che i detti terzi mezzi di interfaccia (42) comprendono un condotto di derivazione (47) dei detti mezzi di adduzione (7), ed una bocca di ingresso (50) del detto elettroiniettore (8) posizionabile, per effetto dell’accoppiamento tra i detti primo e secondo elemento di alloggiamento (12, 13), sul prolungamento del detto condotto di derivazione (47). 10.- Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 9, caratterizzato dal fatto di comprendere una pluralità di elettro-iniettori (8) e di secondi elementi di alloggiamento (13) accoppiabili in posizioni prefissate con il detto primo elemento di alloggiamento (12).
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