ITTO20080700A1

ITTO20080700A1 - Procedimento e dispositivo per produrre filtri cosiddetti ortogonali

Info

Publication number: ITTO20080700A1
Application number: IT000700A
Authority: IT
Inventors: Umberto Cornaglia; Giorgio Rocca
Original assignee: Metallurg Cornaglia Sp A Off
Priority date: 2008-09-24
Filing date: 2008-09-24
Publication date: 2010-03-25
Also published as: IT1391481B1; EP2168649A1

Description

"PROCEDIMENTO E DISPOSITIVO PER PRODURRE FILTRI COSIDDETTI

ORTOGONALI"

Campo dell'invenzione

La presente invenzione riguarda un procedimento e un dispositivo per produrre filtri cosiddetti "ortogonali", utilizzabili per esempio per la filtrazione di aria, olio o altri liquidi e gas in motori endotermici.

Stato della Tecnica

Un tipo di filtro per aria attualmente noto Ã ̈ il cosiddetto "filtro ortogonale" cosÃ¬ chiamato a causa del percorso seguito dall'aria che viene filtrata. Un esempio di filtro ortogonale Ã ̈ descritto per esempio nel documento WO83/01582. Un filtro ortogonale viene ottenuto sovrapponendo fogli corrugati di un opportuno materiale filtrante â€“per esempio carta- alternati a fogli di materiale filtrante non corrugati, cosÃ¬ da comporre una pila, o pacco, sostanzialmente a forma di parallelepipedo o prisma. Tale pacco, che costituisce il cosiddetto "elemento filtrante" di una cartuccia filtro, definisce:

-una faccia di monte 4', predisposta per essere investita dall'aria ancora da filtrare e affacciarsi sull'ambiente dell'aria sporca del sistema filtrante; e

-una faccia di valle 6', predisposta per rilasciare l'aria filtrata e affacciarsi sull'ambiente dell'aria pulita del sistema filtrante (Figura 1).

I fogli di carta liscia e corrugata sono sovrapposti in modo da formare una pluralitÃ di creste e di valli tra loro affiancate. Ciascuna valle presenta un'estremitÃ aperta e un'estremitÃ chiusa e si estende dalla faccia di monte 4' alla faccia di valle 6'.

In ogni strato, formato da un foglio corrugato e da uno non corrugato, ciascuna valle che si affaccia sulla faccia di monte 4' o di valle 6' con un'estremitÃ chiusa Ã ̈ adiacente ad almeno una valle che si affaccia sulla stessa faccia di monte o di valle con un'estremitÃ aperta; ciÃ² durante la filtrazione obbliga l'aria, o altro fluido, ad attraversare le pareti laterali dei canali ad attraversare i fogli del materiale filtrante prima di abbandonare il filtro. I filtri ortogonali vengono attualmente usati per filtrare l'aria da immettere in motori a scoppio per veicoli pesanti quali autocarri e trattori, oppure l'aria da immettere in turbine a gas.

Processi produttivi per produrre questo tipo di filtri sono noti dai documenti US3025963 e WO97/40908: in tali processi la carta corrugata viene ottenuta facendo passare un nastro di carta in una calandra provvista di rulli dalle superfici esterne scanalate. Tale procedimento consente di raggiungere elevate produttivitÃ . Gli ideatori della presente invenzione hanno perÃ² notato che questo procedimento non risulta particolarmente conveniente per produrre un'ampia gamma di corrugamenti, variando per esempio l'altezza o la forma delle creste.

Infatti, per realizzare corrugamenti di geometrie diverse Ã ̈ necessario disporre di diversi cilindri di calandratura.

Questo inconveniente Ã ̈ tanto maggiore quanto piÃ¹ piccoli e diversificati sono i lotti di produzione.

Uno scopo della presente invenzione Ã ̈ fornire un processo di lavorazione che si presti maggiormente, rispetto ai procedimenti noti, a produrre filtri ortogonali con una gamma relativamente diversificata della geometria delle corrugamenti del materiale filtrante, e in particolare in piccoli lotti di produzione.

Sommario dell'invenzione

Tale scopo viene conseguito, secondo un primo aspetto della presente invenzione, con un procedimento per produrre filtri cosiddetti ortogonali avente le caratteristiche secondo la rivendicazione 1.

In un secondo aspetto della presente invenzione, tale scopo viene conseguito con un dispositivo per produrre filtri cosiddetti ortogonali avente le caratteristiche secondo la rivendicazione 6.

In una forma di realizzazione particolare, il sistema di accoppiamento Ã ̈ predisposto per accoppiare il primo e il secondo foglio di materiale filtrante tramite incollaggio e/o saldatura.

In una forma di realizzazione particolare, il sistema di accoppiamento Ã ̈ predisposto per accoppiare il primo e il secondo foglio di materiale filtrante sovrapponendoli l'uno all'altro.

I vantaggi conseguibili con la presente invenzione risulteranno piÃ¹ evidenti, al tecnico del settore, dalla seguente descrizione dettagliata di un esempio di realizzazione particolare a carattere non limitativo, dato con riferimento alle seguenti figure schematiche.

Elenco delle Figure

Figura 1 mostra una sezione trasversale di un cosiddetto "filtro ortogonale" per aria di tipo noto, secondo un piano di sezione parallelo alla direzione lato aria sporca-lato aria pulita;

Figura 2 mostra una vista prospettica di un cosiddetto filtro ortogonale secondo una forma di realizzazione particolare della presente invenzione;

Figura 3 mostra una vista prospettica di un dispositivo per la produzione di filtri cosiddetti ortogonali, secondo una forma di realizzazione particolare della presente invenzione; Le Figure 4A-4F mostrano alcuni istanti di una sequenza di funzionamento dei coltelli e del canale di piegatura del dispositivo di Figura 3;

Figura 5 mostra una sezione trasversale del dispositivo di Figura 3, secondo un piano di sezione X-Z;

Figura 6 mostra una vista prospettica di una porzione del dispositivo di Figura 3, a valle del canale di piegatura;

Figura 7 mostra, in vista prospettica, un istante dell'assemblaggio dell'elemento filtrante di un filtro ortogonale prodotto secondo la presente invenzione.

Descrizione dettagliata

Le Figure 1, 2 mostrano una cartuccia per un filtro ortogonale producibile con un procedimento di lavorazione secondo la presente invenzione.

Tale cartuccia, indicata con il riferimento complessivo 1, comprende un elemento filtrante 3 sostanzialmente a forma di parallelepipedo e definente una faccia di monte 4, predisposta per ricevere l'aria â€“o altro fluido- da filtrare, e una faccia di valle 6, predisposta per rilasciare l'aria â€“o altro fluido- filtrato.

L'elemento filtrante 3 Ã ̈ ottenuto impilando una pluralitÃ di fogli di carta filtrante corrugati alternati a una pluralitÃ di fogli di carta filtrante piana, o comunque non corrugata. Figura 3 mostra una vista di insieme di unâ€™unitÃ di piegatura e accoppiamento secondo una forma di realizzazione particolare della presente invenzione, per produrre i fogli di carta corrugata e accoppiarli ciascuno a un foglio di carta liscia.

Tale unitÃ , indicata con il riferimento complessivo 100, comprende un primo rullo 101, dal quale viene srotolato un primo nastro di carta filtrante da corrugare 103, e un secondo rullo 105, dal quale viene svolto un secondo nastro di carta filtrante 107 che durante la produzione del filtro non verrÃ corrugato.

Secondo un aspetto della presente invenzione, il nastro da corrugare 103 viene corrugato tramite una cosiddetta piegatrice a coltelli.

Esempi di tali piegatrici sono in se noti, e descritti per esempio nei documenti US2005/257655 A1, DE 195 38 519 A1, DE 200 06 605 U1. Una piegatrice utilizzabile per realizzare la presente invenzione, indicata con il riferimento complessivo 109, comprende due â€“o eventualmente piÃ¹- coltelli di piegatura 111A, 111B situati durante il funzionamento da parti opposte rispetto al nastro di materiale da piegare 103 (Figure 4A-4F); la piegatrice 109 comprende inoltre un canale di piegatura 113, definito da due piastre 115A, 115B e posto a valle dei due coltelli di piegatura. I due coltelli di piegatura 111A, 111B, azionati da opportuni cinematismi (non mostrati), possono operare secondo la seguente sequenza.

Inizialmente il coltello inferiore 111A, situato al disotto del nastro da piegare 103, chiude quasi completamente l'ingresso del canale di piegatura 113, coprendo il bordo della piastra inferiore 115A e portando il suo bordo quasi all'altezza del bordo della piastra superiore 115B (Figura 4A).

Successivamente il coltello superiore 111B, situato al disopra del nastro da piegare 103, si abbassa, accostandosi e sovrapponendosi al coltello inferiore 111A, portando il proprio bordo quasi all'altezza del bordo della piastra inferiore 115A (Figura 4B); in questo modo un tratto del nastro da piegare 103 viene pinzato tra i due coltelli 111A, 11B e piegato a U sopra il coltello inferiore 111A.

Successivamente ancora il coltello inferiore 111A si sfila abbassandosi verticalmente, e il coltello superiore 111B spinge il nastro corrugato 103' nel canale di piegatura 113 con uno spostamento orizzontale â€“o comunque parallelo al canale di piegatura 113-, andando quasi a battuta contro il bordo della piastra superiore 115B e quasi sfiorando il bordo della piastra inferiore 115A (Figura 4C).

A questo punto i coltelli inferiore 111A e superiore 111B eseguono ciascuno i movimenti che nella sequenza finora descritta l'altro coltello â€“rispettivamente 111B o 111A-aveva eseguito: con un movimento piÃ¹ o meno a semicerchio il coltello inferiore 111A si risolleva, accostandosi e sovrapponendosi al coltello superiore 111B, e quasi sfiorando, con il suo bordo, quello della piastra superiore 115B (Figure 4D, 4E); in questo modo un nuovo tratto del nastro da piegare 103 viene pinzato tra i due coltelli 111A, 11B e piegato a U sopra il coltello superiore 111B.

Successivamente il coltello superiore 111B si sfila con una traslazione verticale (Figura 4E) e il coltello inferiore 111A, con una traslazione orizzontale, spinge la nuova piega formata dentro al canale di piegatura 113 (Figura 4F). La sequenza puÃ² quindi proseguire con i movimenti mostrati in Figura 4A. Chiaramente nella sequenza appena descritta si evita di pinzare il nastro da piegare 103 tra i bordi dei coltelli 111A, 111B e i bordi delle piastre 115A, 115B.

Vantaggiosamente, la piegatrice 109 Ã ̈ provvista di un sistema di regolazione per variare reversibilmente la distanza tra le piastre 115A, 115B in direzione perpendicolare al filo dei coltelli 111a, 111B â€“cioÃ ̈ la cosiddetta altezza del canale di piegatura- e/o l'escursione dei coltelli 111A, 111B in direzione verticale â€“o comunque in direzione perpendicolare alla direzione in cui il canale di piegatura 113 si estende. Tale sistema di regolazione consente di variare l'altezza H del corrugamento (Figura 4A) a costi estremamente contenuti, limitati praticamente al solo tempo di fermo macchina. Generalmente le piegatrici a coltelli possono essere dotate di simili sistemi di regolazione piÃ¹ facilmente e a costi piÃ¹ contenuti, rispetto ad altre macchine per piegare materiale filtrante in fogli, quali per esempio le calandre descritte nei succitati documenti US3025963 e WO97/40908.

Si osserva inoltre che nell'esempio di realizzazione delle Figure 4A-4F il filo dei coltelli di piegatura 111A, 111B Ã ̈ sostanzialmente a spigolo vivo, ma in altre forme di realizzazione, non mostrate, puÃ² anche essere squadrato o piÃ¹ o meno arrotondato, per esempio con un raggio di curvatura compreso tra 0,5 e 4 mm, oppure tra 0,1 volte e metÃ dell'altezza dei corrugamenti, in modo da corrugare il materiale filtrante con ondulazioni arrotondate. Per passare per esempio dalla produzione di filtri ortogonali con canali a sezione triangolari, alla produzione di filtri con canali a sezione circa sinusoidale o comunque molto arrotondata, Ã ̈ pertanto sufficiente montare sulla piegatrice coltelli con sezioni diverse, il che comporta generalmente investimenti e/o tempi di cambio lavorazione notevolmente inferiori della sostituzione dei rulli scanalati delle calandre descritte nei documenti US3025963 e WO97/40908.

Pertanto generalmente una piegatrice a coltelli consente di limitare notevolmente i costi dei cambi di produzione, quando si devono produrre filtri ortogonali con canali di dimensioni e geometrie diverse.

Vantaggiosamente l'unitÃ 100 Ã ̈ inoltre provvista di un sistema per accoppiare il nastro corrugato 103' al nastro non corrugato 107 in modo da dar luogo a un semilavorato utilizzabile per la produzione dei cosiddetti "filtri ortogonali". Tale sistema, mostrato in Figura 5, comprende l'erogatore di colla di tenuta 117, i nastri trasportatori 121, 123, 125 e il rullo accoppiatore 119.

Il nastro corrugato 103' uscente dal canale di piegatura 113 viene trasportato e fatto avanzare dai nastri trasportatori 121, 123, 125. Tali nastri sono azionati da opportuni motori, per esempio motori elettrici brushless.

PoichÃ© il nastro corrugato 103' fuoriesce dal canale di piegatura 113 con una piegatura molto compatto, il nastro trasportatore 123 scorre con una velocitÃ maggiore rispetto ai nastri 121 e 125, in modo da distendere la piegatura del nastro 103' quando quest'ultimo passa dal nastro 121 al nastro 123.

Il nastro 125 scorre a una velocitÃ opportuna, minore di quella del nastro 123, in modo da richiudere opportunamente la piegatura del nastro 103' nel passaggio dal nastro 123 al nastro 125. In questo modo Ã ̈ possibile portare le larghezze delle valli e delle creste â€“rispettivamente LV, LC- del corrugamento al valore desiderato semplicemente grazie a una opportuna scelta delle velocitÃ di scorrimento dei nastri 121, 123, 125.

Vantaggiosamente l'unitÃ 100 Ã ̈ provvista di uno o piÃ¹ pressori di contenimento 131 posti a valle del canale di piegatura 113. Ciascun pressore di contenimento 131 ha sostanzialmente la forma di un pattino allungato disposto longitudinalmente e al disopra dei nastri trasportatori 121, 123, ed Ã ̈ predisposto per contenere verticalmente il nastro corrugato 103' evitando che ritorni allo stato indeformato, privo di corrugamenti, prima di essere incollato al nastro non corrugato 107. Spesso infatti la carta dei nastri 103 in condizioni ambiente Ã ̈ priva di memoria di forma, e per conservare stabilmente pieghe o altre deformazioni senza l'ausilio di vincoli meccanici esterni, tale carta viene attualmente sottoposta a una cottura in forno che causa il rilascio del fenolo contenuto nella carta stessa, eliminando quindi gli eventuali ritorni elastici della carta successivi alla piegatura.

Grazie ai pressori di contenimento 131 il trattamento in forno puÃ² essere effettuato dopo l'incollaggio dei due nastri corrugato 103' e non corrugato 107, e in particolare una volta che la colla si Ã ̈ sufficientemente raffreddata.

Nel presente esempio di realizzazione, opportune guide (non mostrate) fissano i pressori di contenimento 131 al telaio dell'unitÃ 100 consentendogli di muoversi liberamente in senso verticale; i pesi 131 devono pertanto avere un peso adeguato, che gli consenta di appoggiare sul nastro di carta corrugata tenendolo sufficientemente schiacciato ma consentendone lo scorrimento. Pertanto vantaggiosamente possono essere caricati con dei pesi variabili 132.

Preferibilmente i pressori di contenimento 131 hanno estremitÃ arrotondate per facilitare l'inserimento e lo scorrimento del nastro 103'.

A valle del nastro trasportatore 123 si trova un primo erogatore 117 (Figure 5, 6), il quale depone sul nastro corrugato 103' e lungo un suo bordo un cordone o striscia di colla di tenuta 8.

Nella presente descrizione con il termine "colla" si intende una qualsiasi sostanza adesiva in grado di fissare assieme due oggetti. Tale sostanza adesiva puÃ² essere per esempio una semplice resina polimerica, termoplastica o termoindurente, applicata allo stato fluido sulle parti da collegare e poi fatta reticolare, o comunque indurire. Una "colla" secondo la presente descrizione puÃ² reticolare o comunque indurire senza rilasciare solventi, anche per il solo effetto della temperatura. Come colla di tenuta o di imbastitura -quest'ultima descritta piÃ¹ diffusamente in seguito- nella presente invenzione si puÃ² utilizzare per esempio una colla a base poliammidica da applicare a caldo ("hot melt").

Tornando alla descrizione delle Figure 5, 6, a valle dell'erogatore 117 il rullo accoppiatore 119 fÃ aderire il nastro non corrugato 107 al nastro corrugato 103'; tramite la colla di tenuta 8, i due nastri vengono uniti permanentemente in modo da formare un nastro semilavorato 127 detto anche, nella presente descrizione, "nastro composito".

La colla di tenuta 8 chiude inoltre sostanzialmente a tenuta una delle due estremitÃ dei canali trasversali del nastro composito 127, formati dalle corrugamenti del nastro 103'. Il rullo accoppiatore 119 puÃ² per esempio essere motorizzato, in modo da trascinare il nastro 107 a monte di esso e spingere il nastro composito 127.

Il nastro composito 127 viene successivamente tagliato in spezzoni rettangolari 11 tramite per esempio la taglierina 13 (Figura 6); tali spezzoni verranno indicati nella presente descrizione come "spezzoni semilavorati 11".

Una pluralitÃ di spezzoni semilavorati 11 viene quindi impilata in modo da formare un pacco 300 a forma sostanzialmente di parallelepipedo. Mano a mano che vengono sovrapposti, con i rispettivi fogli non corrugati rivolti verso il basso, gli spezzoni semilavorati 11 vengono incollati con degli ulteriori cordoni di colla di tenuta 8' deposti lungo i bordi degli spezzoni 11 opposti a quelli in cui si trovano i cordoni di colla di tenuta che accoppiavano il foglio corrugato e quello non corrugato del nastro composito 127 (Figura 7). In questo modo si ottiene in ogni strato la successione di canali aperti alternatamente sulla faccia di monte e sulla faccia di valle, che obbliga l'aria a seguire il percorso schematizzato in Figura 1.

Per impedire la fuoriuscita dellâ€™aria da filtrare dai fianchi del filtro 1, due piastre laterali 15 vengono incollate a tenuta sulle facce laterali dellâ€™elemento filtrante, in corrispondenza dei bordi dei vari fogli corrugati e non corrugati 103', 107 (Figura 2). In questo modo praticamente tutta lâ€™aria che entra nellâ€™elemento filtrante dalla faccia di monte 4, a parte perdite trascurabili effluisce dalla faccia di valle 6.

Tornando alla descrizione della Figura 6, vantaggiosamente a valle del nastro trasportatore 123 sono presenti dei secondi erogatori 129, predisposti per depositare sul nastro non corrugato 107 ulteriori cordoni o strisce di colla 9, indicati nel seguito come "cordoni di colla di imbastitura 9".

I cordoni di imbastitura 9 sono disposti nel senso della lunghezza del nastro 107 e a una opportuna distanza dai suoi bordi, e hanno la sola funzione di tenere assieme i fogli di carta corrugata e non corrugata quando vengono accoppiati a valle del rullo 119 evitando che si aprano a libro, rendendo piÃ¹ compatti e facilmente manipolabili gli spezzoni 11 durante la produzione del filtro. I cordoni 9 non hanno invece la funzione di incollare le sommitÃ dei corrugamenti al foglio non corrugato lungo l'intera lunghezza dei corrugamenti; pertanto l'aria che attraversa il filtro 1 puÃ² passare da un canale a un canale adiacente scavalcando tali corrugamenti. Si semplifica cosÃ¬ la lavorazione, e si migliora l'efficienza del filtro.

Deporre i cordoni di colla di imbastitura 9 sul nastro non corrugato 107 Ã ̈ preferibile rispetto al deporlo sul nastro corrugato 103': in quest'ultimo caso infatti, i cordoni di imbastitura 9 applicati allo stato fluido potrebbero accumularsi sul fondo delle valli tra i vari corrugamenti riducendo la sezione di passaggio dei canali del filtro, creandovi turbolenze indesiderate e soprattutto incollando non sufficientemente, o bagnando troppo scarsamente la sommitÃ dei corrugamenti.

Gli esempi di realizzazione precedentemente descritti sono suscettibili di diverse modifiche e variazioni pur senza fuoriuscire dallâ€™ambito di protezione della presente invenzione. Per esempio, in una forma di realizzazione non mostrata i nastri di materiale filtrante corrugato 103' e non corrugato 107, anzichÃ© essere tagliati in fogli successivamente impilati, possono essere semplicemente arrotolati assieme in modo da formare un elemento filtrante ortogonale a rotolo del tipo mostrato per esempio nella Figura 2 del documento US2599604 o a Figura 3 del documento WO83/01582. I trasportatori a nastro 121, 123, 125 possono essere sostituiti da un diverso tipo di trasportatore continuo, per esempio da un trasportatore a rulli motorizzati. Nella precedente descrizione si Ã ̈ fatto riferimento a una cosiddetta "carta da cuocere", cioÃ ̈ una carta per filtri che deve essere cotta in forno per rilasciare i fenoli in essa contenuti; tuttavia il processo secondo l'invenzione puÃ² essere anche applicato alla lavorazione di cosiddette carte "a freddo", cioÃ ̈ carte che non necessitano di cotture in forno per realizzare correttamente un filtro. Gli esempi ed elenchi di possibili varianti della presente domanda sono da intendersi come elenchi non esaustivi.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Procedimento per produrre filtri cosiddetti ortogonali (1), dove: -un filtro ortogonale (1) comprende un elemento filtrante (3), a sua volta comprendente una pluralitÃ di fogli di materiale filtrante corrugato (103') e una pluralitÃ di fogli di materiale filtrante non corrugato (107); -ciascun foglio di materiale filtrante corrugato (103') Ã ̈ sovrapposto e si alterna a un foglio di materiale filtrante non corrugato (107), in modo da formare un pacco o un rotolo; il pacco o rotolo definisce una faccia di monte (6), una faccia di valle (4) e dei fianchi che si estendono tra la faccia di monte e la faccia di valle; -il corrugamento di ciascun foglio di materiale filtrante corrugato (103') forma una pluralitÃ di creste e di valli tra loro affiancate ed estendentisi dalla faccia di monte (6) alla faccia di valle (4); -per ciascun foglio corrugato (103') le estremitÃ delle creste e delle valli formate da una faccia predeterminata del foglio sono chiuse in corrispondenza della faccia di monte (6) e aperte in corrispondenza della faccia di valle (4), mentre le estremitÃ delle creste e delle valli formate dalla faccia opposta alla faccia predeterminata dello stesso foglio corrugato sono chiuse in corrispondenza della faccia di valle (4) e aperte in corrispondenza della faccia di monte (6), in modo da obbligare il fluido da filtrare che fluisce dalla faccia di monte (6) verso la faccia di valle (4) ad attraversare il materiale filtrante prima di lasciare il filtro; e dove il procedimento comprende le operazioni di: -produrre ciascun foglio di materiale filtrante corrugato (103') piegando e spingendo uno o piÃ¹ fogli di materiale filtrante (103) dentro a un canale di piegatura (113) tramite almeno due coltelli di piegatura (111A, 111B) che eseguono dei movimenti di traslazione o rototraslazione, dove durante la piegatura gli almeno due coltelli di piegatura (111A, 111B) sono situati da lati opposti rispetto all'uno o piÃ¹ fogli di materiale filtrante (103) che viene corrugato.
2. Procedimento secondo la rivendicazione 1, comprendente inoltre l'operazione di aumentare la larghezza delle valli e delle creste (LC, LV) di ciascun foglio corrugato (103') piegato dagli almeno due coltelli di piegatura (111A, 111B) accelerando una porzione del foglio corrugato (103').
3. Procedimento secondo la rivendicazione 2, comprendente inoltre l'operazione di decelerare una porzione di ciascun foglio corrugato (103') dopo averla accelerata, in modo da conferire alle valli e alle creste del corrugamento di tale foglio sostanzialmente la larghezza (LC, LV) che dovranno avere nel filtro ortogonale (1) finito.
4. Procedimento secondo una o piÃ¹ rivendicazioni precedenti, comprendente inoltre le operazioni di: -deporre della colla di tenuta (8) lungo un bordo di ciascun foglio corrugato (103') trasversale alle creste e alle valli del foglio stesso, dopo che la larghezza di dette creste e dette valli (LC, LV) Ã ̈ stata portata al valore desiderato nel filtro ortogonale (1) finito; -sovrapporre un foglio di materiale filtrante non corrugato (107) a ciascun foglio di materiale filtrante corrugato (103'), in modo che la colla di tenuta (8) sostanzialmente chiuda, in corrispondenza di detto bordo, le estremitÃ dei canali formati da dette creste e dette valli.
5. Procedimento secondo una o piÃ¹ rivendicazioni precedenti, comprendente inoltre le operazioni di: -sovrapporre un foglio di materiale filtrante non corrugato (107) a ciascun foglio di materiale filtrante corrugato (103'), e incollare e/o saldare assieme i due fogli; -riscaldare i due fogli (103', 107) in modo da eliminare o ridurre gli eventuali ritorni elastici della carta successivi alla piegatura.
6. Dispositivo per la produzione di cosiddetti filtri ortogonali (1), comprendente: -almeno un canale di piegatura (113); -almeno due coltelli di piegatura (111A, 111B) predisposti per descrivere dei movimenti traslatori o rototraslatori in modo da corrugare e spingere dentro al canale di piegatura un primo foglio di materiale filtrante (103) che passa tra i due coltelli di piegatura (111A, 111B), in modo da creare su tale primo foglio una serie di creste e di valli affiancate le une alle altre; - un sistema di accoppiamento (117, 119, 129) predisposto per accoppiare al primo foglio di materiale filtrante (103') corrugato dai coltelli di piegatura (111A, 111B) un secondo foglio di materiale filtrante non corrugato (107).
7. Dispositivo secondo la rivendicazione 6, dove il sistema di accoppiamento comprende inoltre almeno un primo erogatore (117), predisposto per deporre della colla di tenuta (8) lungo un bordo del foglio di materiale filtrante corrugato (103'), dove tale bordo Ã ̈ trasversale alle creste e alle valli del primo foglio di materiale filtrante (103').
8. Dispositivo secondo la rivendicazione 7, dove il primo erogatore (117) Ã ̈ predisposto per deporre la colla di tenuta (8) in modo da chiudere sostanzialmente a tenuta le estremitÃ dei canali formati dalle creste e dalle valli in corrispondenza del bordo del primo foglio di materiale filtrante (103') lungo cui la colla di tenuta (8) viene applicata, quando il secondo foglio non corrugato (107) viene sovrapposto al primo foglio corrugato (103').
9. Dispositivo secondo una o piÃ¹ rivendicazioni da 6 a 8, comprendente inoltre almeno un secondo erogatore (129), predisposto per deporre della colla di imbastitura (9) su ciascun foglio di materiale filtrante non corrugato (107), in modo da impedire che il primo foglio corrugato (103') e il secondo foglio non corrugato (107) si aprano a libro.
10. Dispositivo secondo una o piÃ¹ rivendicazioni da 6 a 9, comprendente un sistema di regolazione per variare l'altezza (H) del corrugamento del primo foglio di materiale filtrante (103').
11. Dispositivo secondo la rivendicazione 10, dove il sistema di regolazione consente di variare l'altezza (H) del canale di piegatura (113).
12. Dispositivo secondo la rivendicazione 10 e/o 11, dove il sistema di regolazione consente di variare le escursioni degli almeno due coltelli di piegatura (111A, 111B) durante il loro funzionamento, dette escursioni essendo in direzione perpendicolare alla direzione in cui il canale di piegatura (113) si estende.
13. Dispositivo secondo una o piÃ¹ rivendicazioni da 6 a 12, comprendente un sistema di adattamento pieghe (121, 123, 125) predisposto per variare la larghezza delle creste e delle valli (LC, LV) del primo foglio (103') di materiale filtrante.
14. Dispositivo secondo la rivendicazione 13, dove il sistema di adattamento pieghe comprende un trasportatore continuo (121, 123, 125) predisposto per trascinare e trasportare il primo foglio di materiale filtrante corrugato (103'), e comprendente un primo tratto (123) predisposto per allargare le creste e le valli del primo foglio di materiale filtrante corrugato (103') accelerando detto primo foglio (103'), e un secondo tratto (125) predisposto per restringere le creste e le valli del primo foglio di materiale filtrante corrugato (103') decelerando detto primo foglio (103').
15. Dispositivo secondo una rivendicazione da 13 a 15, dove il sistema di adattamento pieghe comprende uno o piÃ¹ nastri trasportatori (121, 123, 125) e/o uno o piÃ¹ trasportatori a rulli.