ITTO20060404A1 - Snodo sferico a scorrimento assiale controllato - Google Patents

Snodo sferico a scorrimento assiale controllato Download PDF

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ITTO20060404A1
ITTO20060404A1 ITTO20060404A ITTO20060404A1 IT TO20060404 A1 ITTO20060404 A1 IT TO20060404A1 IT TO20060404 A ITTO20060404 A IT TO20060404A IT TO20060404 A1 ITTO20060404 A1 IT TO20060404A1
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Jean-Jacques Tomas
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Ocap S P A
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Description

DESCRIZIONE dell'invenzione industriale dal titolo:
"Snodo sferico a scorrimento assiale controllato"
Di: OCAP S.p.A., nazionalità italiana, S.S. 460 km
26,700 Loc. S. Martino, 10087 Valperga (Torino)
Inventore designato: Jean-Jacques TOMAS
Depositata il:
3 1 MAG 2006 TO 2006 A 000404
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce a uno snodo sferico, destinato in particolare a essere utilizzato su un autoveicolo, avente le caratteristiche indicate nel preambolo della rivendicazione 1.
Un esempio noto di un snodo sferico destinato
a essere utilizzato su un autoveicolo è illustrato
nella figura 8 dei disegni allegati. Con riferimento alla figura 8, lo snodo sferico è indicato complessivamente con 10 e comprende fondamentalmente
un perno 12 di materiale metallico avente a una sua
estremità una testa sferica 14, generalmente forma<SRNE>A<JACPRTOBACC&AISp.>ta in un solo pezzo con il perno 12, un corpo metallico 16 presentante una cavità aperta 18 e un
guscio 20 di materiale plastico montato nella cavità aperta 18 del corpo 16 e definente una sede sferica 22 in cui s'impegna la testa sferica 14. Il
guscio plastico 20 è trattenuto all'interno della
cavità 18 del corpo 16 per mezzo di una rondella di
chiusura 24, che a sua volta è vincolata al corpo
16 per mezzo di un labbro di fissaggio 26 ottenuto
ripiegando per deformazione plastica un bordo superiore del corpo 16. La rondella di chiusura 24 può
essere anulare oppure, come nell'esempio di realizzazione mostrato nella figura 8, formare un labbro
28 che nella condizione assemblata fuoriesce dal
corpo 16 e serve da appiglio per una cuffia di protezione 30. Nel caso di una rondella di chiusura di
forma anulare, per il fissaggio della cuffia di
protezione al corpo 16 è generalmente prevista sulla superficie esterna del corpo 16 una gola circonferenziale .
Definendo la rigidezza dello snodo sferico 10
come rapporto fra il carico applicato sulla testa
14 e lo spostamento relativo fra la testa 14 e il
corpo 16 dovuto al carico applicato, quando lo snosferico 1Ò viene sottopos<SER JCTNAOBCC PRA &AI>do to a un carico radiale
o assiale la rigidezza dello snodo sferico è determinata essenzialmente dalla geometria, dalla precisione dimensionale dei componenti, e soprattutto dall'elasticità del materiale plastico con cui è
realizzato il guscio 16. Su alcune applicazioni è
necessario che il gruppo su cui viene montato lo
snodo sferico abbia tolleranze di assemblaggio molto strette. Tolleranze di assemblaggio molto strette si traducono però in un'elevata rigidità del gruppo completo, rendendo quest'ultimo molto sensibile ai precarichi e alle deformazioni indotti da imprecisioni dimensionali e da dilatazioni termiche durante l'esercizio.
Scopo della presente invenzione è quindi realizzare uno snodo sferico che permetta di recuperare le deformazioni permanenti prodotte durante il rodaggio e l'assestamento del gruppo, e di recuperare le deformazioni temporanee dovute alle dilatazioni termiche durante l'esercizio.
Questo e altri scopi sono raggiunti secondo la presente invenzione grazie a uno snodo sferico come definito nella parte caratterizzante della rivendicazione 1.
Forme di attuazione preferenziali dell'invenzione sono specificate nelle rivendicazioni dipendenti .
In particolare, grazie al fatto che il perno presenta un foro atto ad accogliere un'asta per il collegamento a un gruppo in cui è inserito lo snodo sferico e al fatto che tale asta di collegamento può essere bloccata all'interno del foro in una de siderata posizione assiale tramite mezzi di serraggio previsti sul perno, lo snodo sferico consente
di recuperare 1'intera catena delle tolleranze di
lavorazione e di assemblaggio del gruppo in cui esso è inserito.
Le caratteristiche e i vantaggi della presente
invenzione risulteranno dalla seguente descrizione dettagliata, fornita a puro titolo di esempio non
limitativo con riferimento ai disegni allegati, in
cui :
la figura 1 è una vista in sezione assiale di
uno snodo sferico secondo una prima forma di realizzazione preferita dell'invenzione;
la figura 2 è una vista prospettica esplosa
dello snodo sferico di figura 1;
la figura 3 è una vista in sezione assiale di
uno snodo sferico secondo una seconda forma di realizzazione preferita dell'invenzione;<SERJRTNACOBCCPAI&A>A<Sp.>
la figura 4 è una vista prospettica esplosa
dello snodo sferico di figura 3;
la figura 5 è una vista in sezione assiale che
mostra il corpo dello snodo sferico di figura 3 insieme a un'attrezzatura utilizzata durante la fase
di lavorazione meccanica della superficie sferica
della cavità interna del corpo;
la figura 6 è una vista in sezione assiale di
uno snodo sferico secondo una terza forma di realizzazione preferita dell'invenzione;
la figura 7 è una vista prospettica esplosa
dello snodo sferico di figura 6; e
la figura 8 è una vista in sezione assiale di
uno snodo sferico secondo la tecnica nota.
Facendo riferimento inizialmente alle figure 1
e 2, in cui a parti ed elementi identici o corrispondenti a quelli dello snodo sferico di figura 8
(tecnica nota) sono stati attribuiti gli stessi numeri di riferimento, uno snodo sferico 10 secondo
la presente invenzione comprende un perno 12 di materiale metallico avente a una sua estremità una
testa 14, preferibilmente formata in un solo pezzo
con il perno 12, un corpo metallico 16 presentante
una cavità aperta 18 e un guscio 20 di materiale
plastico rigido radialmente interposto fra il corpo
<RSENRTAA PsCiACCQB JAp &>.<..>la testa 14 e il corpo 16.
La testa 14 del perno 12 ha, alla sua estremità rivolta verso il corpo 16, una conformazione a
bicchiere o a tazza avente una superficie laterale
esterna 32 a forma di settore sferico, che verrà
per semplicità indicata nella rimanente parte della
descrizione e nelle rivendicazioni come superficie
sferica. La cavità aperta 18 del corpo 16 è defini-ta da una superficie laterale cilindrica. Il guscio 20 ha una superficie laterale esterna 34 di forma cilindrica, che si accoppia con la superficie cilindrica della cavità 18 del corpo 16, e una superficie laterale interna 22 che definisce una sede a forma di settore sferico (di seguito indicata come sede sferica) e si accoppia con la superficie sferica 32 della testa 14.
Per agevolare 1<1>inserimento della testa 14 del perno 12 nella sede sferica 22, il guscio 20 presenta preferibilmente un taglio 36 che si estende parallelamente all'asse del guscio per circa metà dell'altezza di questo e che consente una leggera dilatazione radiale del bordo superiore del guscio. Tra il guscio 20 e il corpo 16 è interposta una rondella 38 fatta di un materiale plastico meno rigido del materiale del guscio 20. La rondella 38 poggia inferiormente su una superficie anulare di battuta 40 formata sul fondo del corpo 16.
Una bussola 42 fatta di un materiale plastico meno rigido del materiale del guscio 20 è montata nel corpo 16, coassialmente al perno 12, e insiste con un suo bordo inferiore 44 sul guscio 20. La bussola 42 è vincolata al corpo 16 mediante un a nello di bloccaggio 46 che trattiene assialmente il
bordo inferiore 44 della bussola 42. L'anello di
bloccaggio è a sua volta vincolato al corpo 16 per
mezzo di un labbro di ritegno 26 ottenuto ripiegando per deformazione plastica un bordo superiore del
corpo 16. La bussola 42 presenta vantaggiosamente
un labbro superiore 28 che nella condizione assemblata dello snodo sferico fuoriesce dal corpo 16 e
serve come appiglio inferiore per il fissaggio di
una cuffia di protezione 30 al corpo 16. La cuffia co C/5 oc UJ
di protezione 30 è inoltre fissata al perno 12 me-CcE diante impegno di un suo bordo superiore in una go Q_ οΰ O
la circonferenziale 62 realizzata sulla superficie o«c laterale esterna del perno 12. o Secondo una variante di realizzazione (non illustrata) al posto della bussola 42 può essere prevista una semplice rondella, assialmente interposta
fra il guscio 20 e l'anello di bloccaggio 46. In
tal caso, per il fissaggio della cuffia di protezione 30 sarà prevista una gola circonferenziale
realizzata sulla superficie laterale esterna del
corpo 16.
A seguito della ripiegatura per deformazione
plastica del labbro di ritegno 26 sull'anello di
bloccaggio 46, si ottiene uno svincolamento fra le
rigidezze dello snodo sferico in direzione radiale
e in direzione assiale. Infatti, in direzione ra-diale l'interfaccia fra la testa 14 e il corpo 16 è
formata dal guscio 20 di materiale plastico rigido,
mentre in direzione assiale l'interfaccia fra la
testa 14 e il corpo 16 è formata dalla rondella inferiore 38 e dalla bussola 42 che sono fatte entrambe di materiale plastico poco rigido. Quando lo
snodo sferico 10 è sottoposto a un carico radiale,
l'insieme formato dalla testa 14 e dal guscio 20
può quindi scorrere assialmente all'interno del
corpo 16 per effetto della deformazione elastica
della rondella inferiore 38 e della bussola 42. Di
conseguenza, lo snodo sferico 10 presenta una rigidezza sotto carico assiale molto più bassa rispetto
alla rigidezza sotto carico radiale. Scegliendo opportunamente i materiali plastici della rondella
inferiore 38, della bussola 42 e del guscio 20, è
<JACOBACC!&PRTNAERSS>A<p.>dunque possibile impostare in fase di progetto i
valori di rigidezza assiale e radiale richiesti ogni volta dalla particolare applicazione.
Il perno 12 presenta un foro cilindrico coassiale 48, preferibilmente un foro cieco, destinato
ad accogliere un'asta di collegamento 50. Il perno
12 presenta inoltre un taglio trasversale 52 che si
estende su un angolo di circa 180° e un taglio longitudinale 54 che si estende dal taglio trasversale 52 sino all'estremità superiore libera del perno 12. Nella porzione di perno 12 che circonda il foro cilindrico 48 è inoltre realizzato un foro passante trasversale 56 che interseca il taglio longitudinale 52. I due tagli trasversale 52 e longitudinale 54 realizzano una porzione a morsetto 58 che può essere serrata mediante inserimento di un bullone (non mostrato) nel foro 56 per bloccare assialmente l'asta di collegamento 50 nel foro cilindrico 48.
Dato che l'asta di collegamento 50 può scorrere assialmente nel foro cilindrico 48 prima di essere bloccata mediante serraggio della porzione a morsetto 58 del perno 12, è possibile recuperare 1 'intera catena delle tolleranze di lavorazione e di assemblaggio del gruppo in cui è inserito lo snodo sferico 10.
Le deformazioni permanenti prodotte durante il rodaggio e l'assestamento del gruppo in cui è inserito lo snodo sferico 10 e le deformazioni temporanee dovute alle dilatazioni termiche vengono invece assorbite dallo scorrimento assiale dell'insieme formato dal guscio 20 e dalla testa 14 del perno 12 all'interno del corpo 16, nel campo di escursione controllato dallo schiacciamento elastico della rondella inferiore 38 e della bussola 42.
Si descriverà ora una seconda forma di realizzazione preferita della presente invenzione, come illustrata nelle figure 3 e 4, in cui a parti ed elementi identici o corrispondenti a quelli delle figure 1 e 2 sono stati attribuiti gli stessi numeri di riferimento, aumentati di 100.
Con riferimento alle figure 3 e 4, uno snodo sferico è complessivamente indicato con 110 e comprende un perno 112 di materiale metallico avente a una sua estremità una testa 114, preferibilmente formata in un solo pezzo con il perno 12, un corpo metallico 116 presentante una cavità aperta 118 e un guscio 120 di materiale plastico rigido radialmente interposto fra la testa 114 e il corpo 116.
La testa 114 del perno 112 ha, alla sua estremità rivolta verso il corpo 116, una conformazione a bicchiere o a tazza con una superficie laterale esterna 132 di forma cilindrica. La cavità aperta 118 del corpo 116 presenta inferiormente una superficie laterale interna 119 a forma di settore sferico. Il guscio 120 ha una superficie laterale esterna 134 a forma di settore sferico, che si accoppia con la superficie laterale interna 119 della cavità 118, e una superficie laterale interna 122
di forma cilindrica che si accoppia con interferenza controllata con la superficie laterale esterna
cilindrica 132 della testa 14.
Sul fondo del corpo 116 è montata una rondella
138 fatta di un materiale plastico meno rigido del
materiale del guscio 120. La rondella 138 ha la
funzione di impedire il contatto diretto fra la testa 114 e il corpo 116 a seguito di un movimento
assiale relativo fra questi due componenti.
Una bussola 142 è montata nel corpo 116, coassialmente al perno 112. La bussola 142 presenta inferiormente una superficie laterale interna 143 a
forma di settore sferico che si accoppia con la
porzione superiore della superficie laterale esterna 134 del guscio 120.
La sede sferica di accoppiamento con 1'insieme
del guscio 120 e della testa 114 è dunque definita
<SERO PRTNCOBC!A>A<JAA & Sp.>in questo caso inferiormente dalla superficie 119
della cavità 118 e superiormente dalla superficie
143 della bussola 142. Le due superfici 119 e 143
sono disposte l'una sull'altra senza soluzione di
continuità e hanno lo stesso centro di curvatura.
Per ottenere un corretto centraggio delle due superfici sferiche 119 e 143, il corpo 116 e la bus
sola 142 devono essere sottoposte contemporaneamen-te a lavorazione meccanica, preferibilmente con l'impiego di un'apposita attrezzatura di fissaggio100, illustrata nella figura 5, che permette di bloccare la bussola 142 sul corpo 116 durante la lavorazione. Dopo la lavorazione meccanica, le superfici sferiche 119 e 143 del corpo 116 e della bussola 142 devono essere lucidate, ad esempio mediante rullatura, in modo da raggiungere un valore di rugosità superficiale sufficientemente basso.
Dopo la lavorazione della sede sferica, la bussola 142 viene smontata dal corpo 116 in modo da consentire l'inserimento dell'insieme formato dal guscio 120 e dalla testa 114 nella cavità 118 del corpo 116. Una volta inserito nella cavità 118 l'insieme formato dal guscio 120 e dalla testa 114, anche la bussola 142 viene inserita nel corpo 116 e viene ad esso vincolata ripiegando per deformazione plastica un bordo superiore 126 del corpo 116 su un bordo anulare di ritegno 146, preferibilmente formato di pezzo con la bussola 142.
Anche in questo caso, la bussola 142 presenta vantaggiosamente un labbro superiore 128 che nella condizione assemblata dello snodo sferico fuoriesce dal corpo 116 e serve come appiglio per il fissag gio di una cuffia di protezione 130 al corpo 216. Secondo una variante di realizzazione (non illu-strata) , la cuffia di protezione 130 può impegnarsi in una gola realizzata sulla superficie laterale esterna del corpo 116, anziché con un labbro supe-riore formato dalla bussola 142. La cuffia di pro-tezione 130 è inoltre fissata al perno 112 mediante impegno di un suo bordo superiore in una gola circonferenziale 162 realizzata sulla superficie laterale esterna del perno 112.
Come nella prima forma di realizzazione precedentemente descritta, il perno 112 presenta un foro cilindrico coassiale 148, preferibilmente un foro cieco, destinato ad accogliere un'asta di collegamento (non illustrata) . Il perno 112 presenta inoltre un taglio trasversale 152 che si estende su un angolo di circa 180° e un taglio longitudinale 154 che si estende dal taglio trasversale 152 sino all'estremità superiore libera del perno 112. Nella porzione di perno 112 che circonda il foro cilindrico 148 è inoltre realizzato un foro passante trasversale 156 che interseca il taglio longitudinale 152. I due tagli trasversale 152 e longitudinale 154<'>realizzano una porzione a morsetto 158 che può essere serrata mediante inserimento di un bulIone (non mostrato) nel foro 156 per bloccare as-sialmente l'asta di collegamento nel foro cilindrico 148.
Anche in questo caso, lo snodo sferico 110
presenta comportamenti fra loro indipendenti e molv
to diversi sotto carico radiale e sotto carico assiale.
Infatti, in direzione radiale l'interfaccia
fra la testa 114 e il corpo 116 è formata dal gud. c/5 scio 120 di materiale plastico rigido e quindi la
rigidezza radiale dello snodo sferico 110 è determinata dalla rigidezza del guscio 120, mentre in
direzione radiale l'interfaccia fra la testa 114 e
il corpo 116 è formata dalle superfici cilindriche
132 e 122 della testa 114 e del guscio 120 e quindi
la rigidezza assiale dello snodo sferico 110 è determinata dal valore di interferenza controllata
fra il diametro esterno della testa 114 e il diametro interno del guscio 120 e dal conseguente coefficiente di attrito fra le superfici di contatto
132 e 122 di questi due componenti. La rigidezza
radiale dello snodo sferico risulta pertanto più
elevata della rigidezza assiale.
Dato che l'asta di collegamento può scorrere
assialmente nel foro cilindrico 148 del perno 112
prima di essere bloccata mediante serraggio della
porzione a morsetto 158, è possibile anche in questo caso recuperare 1<1>intera catena delle tolleran-ze di lavorazione e di assemblaggio del gruppo in
cui è inserito lo snodo sferico 110.
Le deformazioni permanenti prodotte durante il
rodaggio e l'assestamento del gruppo in cui è inserito lo snodo sferico 110 e le deformazioni temporanee dovute alle dilatazioni termiche vengono invece assorbite dallo scorrimento assiale della testa 114 rispetto al guscio 120, controllato dal valore dell'interferenza fra le superfici di accoppiamento 132 e 122 di questi due componenti. A questo proposito, la superficie cilindrica 132 della
testa 114 a contatto con la superficie cilindrica
122 del guscio 120 deve avere un grado di rugosità sufficientemente basso da limitare il livello di
usura della superficie cilindrica del guscio causa<JACOPBCACRTS!AR&NEAs>ta dal movimento relativo dei due componenti.
Anche per uno snodo sferico secondo questa seconda forma di realizzazione, è dunque possibile in
fase di progetto impostare su un valore predeterminato le rigidezze radiale e assiale, agendo rispettivamente sul materiale plastico del guscio e sul l'interferenza fra le superfici cilindriche dì ac-coppiamento della testa e del guscio.
Una terza forma di realizzazione preferita della presente invenzione è illustrata nelle figure 6 e 7, in cui a parti ed elementi identici o corrispondenti a quelli delle figure 3 e 4 sono stati attribuiti gli stessi numeri di riferimento, aumentati di 100.
Questa terza forma di realizzazione non verrà più descritta in dettaglio, essendo concettualmente molto simile alla seconda forma di realizzazione sopra descritta. Lo snodo sferico 210 delle figure 6 e 7 differisce infatti dallo snodo sferico 110 delle figure 3 e 4 sostanzialmente per il solo fatto di non prevedere la bussola 142. In questo caso, pertanto, la sede sferica con la quale si accoppia la superficie laterale esterna 234 a forma di settore sferico del guscio 220 di materiale plastico rigido è interamente formata dalla superficie laterale interna 219 a forma di settore sferico del corpo 216.
Per contenere il guscio 220 all'interno del corpo 216, il foro d'ingresso della cavità 218 del corpo 216 deve avere diametro minore del diametro della sede sferica 219. Di conseguenza, allo scopo di permettere l'inserimento nella cavità 218 del
corpo 216, il guscio 220 presenta un taglio longitudinale 236 che si estende per tutta l'altezza del
guscio e che consente di diminuire elasticamente il
diametro del guscio 220.
In questa terza forma di realizzazione, la
cuffia di protezione 230 è fissata al corpo 216 mediante impegno in una gola 260 realizzata per lavorazione meccanica sulla superficie esterna del cor ex to<'>¥CL2. po 216. La cuffia di protezione 230 è inoltre fis ;_u :r sata al perno 212 mediante impegno di un suo bordo OL superiore in una gola circonferenziale 262 realiz o 3⁄4 zata sulla superficie laterale esterna del perno 8
<oc 212.
Come nella seconda forma di realizzazione, anche in questo caso la testa 214 è inserita con interferenza controllata nella sede cilindrica del
guscio 220. L'inserimento forzato della testa 214
nel corpo 220 viene effettuato dopo che quest'ultimo è stato inserito nella cavità 218 del corpo 216.
Inoltre, anche in questa forma di realizzazione la
superficie laterale cilindrica 132 della testa 214
a diretto contatto con la superficie laterale interna cilindrica 222 del guscio 220 deve avere un
opportuno grado di rugosità tale da limitare l'usu
ra della superficie interna 222 del guscio 220 cau-sata dal movimento relativo dei due componenti.
Grazie a una tale struttura, anche lo snodo sferico 210 delle figure 6 e 7 presenta un'elevata rigidezza radiale ed è allo stesso tempo in grado di assorbire, grazie alla possibilità di movimento relativo fra la testa 214 del perno 212 e il guscio 220, le deformazioni permanenti prodotte durante il rodaggio e l'assestamento del gruppo in cui è inserito lo snodo sferico e quelle temporanee dovute a dilatazioni termiche durante l'esercizio. E' dunque possibile definire in fase di progetto le rigidezze radiale e assiale dello snodo sferico, agendo rispettivamente sul materiale plastico del guscio 220 e sul valore dell'interferenza di accoppiamento fra la testa 214 e il guscio 220.
Inoltre, anche in questo caso il perno 212 presenta un foro cilindrico 148 destinato ad accogliere un'asta di collegamento e una porzione a morsetto 258 mediante la quale l'asta di collegamento può essere serrata nel foro 248. In questo modo, l'asta di collegamento può essere inizialmente fatta scorrere nel foro 248, allo scopo di recuperare 1'intera catena di tolleranze del gruppo in cui è inserito lo snodo sferico 210, e infine bloccata nella posizione desiderata.
Naturalmente, fermo restando il principio dell'invenzione, i dettagli costruttivi potranno essere ampiamente variati rispetto a quanto è stato descritto e illustrato a puro titolo di esempio non
limitativo, senza per questo fuoriuscire dall'ambito dell'invenzione come definito nelle annesse rivendicazioni .
C/3 CC LU
cc n_ o <o o8<■>c

Claims (25)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Snodo sferico (10; 110; 210), in particolare per impiego su un autoveicolo, comprendente un perno (12; 112; 212) avente a una sua estremità una testa (14; 114; 214) presentante una superficie esterna (32; 132; 232); un corpo (16; 116; 216) presentante una cavità aperta (18; 118; 218); e un guscio (20; 120; 220) accolto nella cavità (18; 118; 218) del corpo (16; 116; 216) e presentante una cavità interna nella quale è inserita la testa (14; 114; 214) del perno (12; 112; 212), detta cavità interna avendo una superficie interna 3⁄4 (22; 122; 222) di forma corrispondente a quella Jf della superficie esterna (32; 132; 232) della testa (14; 114; 214) del perno (12; 112; 212); laddove la testa (14; 114; 214) del perno (12; 112; 212), la cavità (18; 118; 218) del corpo (16; 116; 216) e il guscio (20; 120; 220) sono configurati in modo da consentire un movimento di rotazione relativo fra la testa (14; 114; 214) e il corpo (16; 116; 216) intorno a un asse di orientamento qualsiasi; caratterizzato dal fatto di presentare, grazie alla struttura del guscio (20; 120; 220) e al montaggio di questo rispetto al corpo (16; 116; 216) e alla testa (14; 114; 214) del perno (12; 112; 212), una rigidezza assiale indipendente dalla rigidezza radiale .
  2. 2. Snodo sferico (10; 110; 210) secondo la rivendicazione 1, avente una rigidezza assiale minore della rigidezza radiale, in modo da presentare un comportamento sostanzialmente flessibile sotto l'azione di carichi assiali agenti sul perno (12; 112; 212) e sostanzialmente rigido sotto l'azione di ca t richi radiali agenti sul perno (12; 112; 212).
  3. 3. Snodo sferico (10) secondo la rivendicazione 1 o la rivendicazione 2, in cui la superficie esterna (32) della testa (14) del perno (12) e la superficie interna (22) del guscio (20) hanno una forma a settore sferico e in cui il guscio (20) ha una superficie esterna (34) di forma cilindrica.
  4. 4. Snodo sferico (10) secondo le rivendicazioni 2 e 3, in cui il guscio (20) è montato con accoppiamento non forzato nella cavità (18) del corpo (16), in cui lo snodo comprende inoltre una coppia di elementi di ritegno (38, 44), rispettivamente inferiore e superiore, atti a vincolare assialmente verso il basso e rispettivamente verso l'alto il guscio (20) nella cavità (18) del corpo (16), e in cui detti elementi di ritegno (38, 44) sono fatti di materiale meno rigido rispetto al guscio (20).
  5. 5. Snodo sferico (10) secondo la rivendicazione 4, in cui sia il guscio (20) sia gli elementi di ritegno (38, 44) sono fatti di materiale plastico.
  6. 6. Snodo sferico (10) secondo la rivendicazione 4 o la rivendicazione 5, in cui l'elemento di ritegno inferiore (38) è formato da una rondella assialmente interposta fra il guscio (20) e il fondo del corpo (16) e in cui l'elemento di ritegno superiore (44) è formato da un bordo inferiore di un elemento a bussola (42).
  7. 7. Snodo sferico (10) secondo la rivendicazione 6, in cui l'elemento a bussola (42) è disposto coassialmente al perno (12) ed è vincolato assialmente al corpo (16) mediante un anello di bloccaggio (46) .
  8. 8. Snodo sferico (10) secondo la rivendicazione<JACO0AOC!4 PARTNERSsAp..>. 7, in cui l'anello di bloccaggio (46) è vincolato al corpo (16) per mezzo di un labbro di ritegno (26) ottenuto ripiegando per deformazione plastica un bordo di estremità del corpo (16).
  9. 9. Snodo sferico (110; 210) secondo la rivendicazione 1 o la rivendicazione 2, in cui la superficie esterna (132; 232) della testa (114; 214) del perno (112;212)e la superficie interna (122; 222) del guscio (120; 220) sono di forma cilindrica e in cui il guscio (120; 220) ha una superficie esterna (134; 234) a forma di settore sferico.
  10. 10. Snodo sferico (110; 210) secondo le rivendicazioni 2 e 9, in cui la testa (114; 214) del perno (112; 212) è montata con interferenza nella cavità interna del guscio (120; 220).
  11. 11. Snodo sferico (110) secondo la rivendicazione 9 o la rivendicazione 10, comprendente inoltre un elemento a bussola (142) disposto coassialmente al perno (112) e fissato al corpo (116), in cui la superficie esterna (132) del guscio (120) si accoppia in parte con una prima superficie laterale interna (143) a forma di settore sferico formata dall'elemento a bussola (142) e in parte con una seconda superficie laterale interna (119) a forma di settore sferico formata dalla cavità (118) del corpo (116) .
  12. 12. Snodo sferico (110) secondo la rivendicazione 11, in cui dette prima e seconda superficie laterale interna (143, 119) sono disposte l'una sull'altra senza soluzione di continuità e hanno lo stesso centro di curvatura.
  13. 13. Snodo sferico secondo la rivendicazione 11 o la rivendicazione 12, in cui l'elemento a bussola (142) forma esternamente un bordo anulare di rite-gno (146) ed è vincolato al corpo (116) per mezzo di un labbro di ritegno (126) ottenuto ripiegando per deformazione plastica un bordo di estremità del corpo (116).
  14. 14. Snodo sferico (210) secondo la rivendicazione 9 o la rivendicazione 10, in cui la superficie esterna (232) del guscio (220) si accoppia con una superficie laterale interna (219) a forma di settore sferico interamente formata dalla cavità (218) del corpo (216).
  15. 15. Snodo sferico (210) secondo la rivendicazione 14, in cui il guscio (220) presenta un taglio longitudinale (236) che si estende per tutta l'altezza del guscio.
  16. 16. Snodo sferico (110; 210) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 9 alla 15, comprendente<JCAOSCACP&ARTNERSJÀSp>. inoltre una rondella (138; 238) di materiale poco rigido assialmente interposta fra la testa (114; 214) del perno (112; 212) e il fondo del corpo (116; 216).
  17. 17. Snodo sferico (10; 110; 210) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il perno (12; 112; 212) presenta, da parte opposta ri spetto alla testa (14; 114; 214), un foro (48; 148; 248)atto ad accogliere un'asta di collegamento (50) ed è inoltre provvisto di mezzi di serraggio (58; 158; 258) atti a bloccare l'asta di collegamento (50) in una data posizione assiale nel foro (48; 148; 248).
  18. 18. Snodo sferico (10; 110; 210) secondo la rivendicazione 17, in cui detti mezzi di serraggio (58; 158; 258) sono formati da una porzione a morsetto serrabile mediante mezzi di fissaggio a vite.
  19. 19. Snodo sferico (10; 110; 210) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente inoltre una cuffia di protezione (30; 130; 230) fissata a una sua prima porzione di estremità al perno (12; 112; 212) e a una sua seconda porzione di estremità al corpo (16; 116; 216).
  20. 20. Snodo sferico (10; 110; 210) secondo la rivendicazione 19, in cui il perno (12; 112; 212) pre<JACOBACCIβPARTNERS>senta una gola circonferenziale (62) realizzata sulla sua superficie laterale esterna e in cui s'impegna detta prima porzione di estremità della cuffia di protezione (30; 130; 230).
  21. 21. Snodo sferico (10; 110) secondo la rivendicazione 19 o 20 e secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 6 alla 8 o delle rivendicazioni dalla 11 alla 13, in cui l'elemento a bussola (42; 142) forma un labbro di ritegno (28; 128) fuoriu-scente dal corpo (16; 116) e in cui detta seconda porzione di estremità della cuffia di protezione (30; 130) è trattenuta da detto labbro di ritegno (28; 128).
  22. 22. Snodo sferico (210) secondo la rivendicazione 19 o la rivendicazione 20, in cui il corpo (216) presenta sulla sua superficie esterna una gola (260) in cui s'impegna detta seconda porzione di estremità della cuffia di protezione (230).
  23. 23. Snodo sferico (10; 110; 210) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il guscio (20; 120; 220) è fatto di materiale plastico rigido.
  24. 24. Snodo sferico (10; 110; 210) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la testa (14; 114; 214) e il corpo (16; 116; 216) è fatto di materiale metallico.
  25. 25. Snodo sferico (10; 110; 210) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la testa (14; 114; 214) e il perno (12; 112; 212) sono realizzati in un solo pezzo. <‘>UH iNCARiQu 27
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