ITTO20000094A1 - Dispositivo di protezione per piante in vaso o su terreno. - Google Patents

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Description

DESCRIZIONE dell'invenzione industriale dal titolo: "Dispositivo di protezione per piante in vaso o su terreno"
TESTO DELLA DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce in generale alle piante in vaso, ed anche su terreno nell'ambito di vivai e simili.
In siffatte colture sussiste il problema relativo all'eliminazione delle infestanti che si depositano sul terriccio del vaso o sul terreno del vivaio. Tradizionalmente per l'eliminazione di tali infestanti è necessario ricorrere al diserbo chimico o a quello manuale: in entrambi i casi gli inconvenienti sono evidenti.
Lo scopo della presente invenzione è quello di realizzare un dispositivo semplice, economico e funzionale che consenta di ottenere una pacciamatura di protezione atta a controllare, o meglio ad impedire, la proliferazione di infestanti sulla superficie del terriccio o del terreno circostante la pianta.
Il dispositivo secondo l'invenzione è essenzialmente caratterizzato dal fatto che comprende un corpo lastriforme sottile e flessibile avente un'estensione atta a ricoprire la superficie della zona di interramento di una pianta e provvisto di almeno un'apertura sostanzialmente centrale per il passaggio del fusto della pianta, e mezzi di ritegno per trattenere il bordo perimetrale di detto corpo lastriforme contro detta superficie.
Il dispositivo di protezione secondo 1'invenzione è convenientemente di materiale plastico tessuto o tessuto non tessuto, vantaggiosamente trattato per consentire il drenaggio di liquido nonché per assicurare la resistenza ai raggi ultravioletti, e può presentare forma circolare, quadrangolare o anche poligonale.
I suddetti mezzi di ritegno possono essere formati integralmente con detto corpo lastriforme, oppure essi possono essere costituiti da organi distinti da tale corpo lastriforme.
I mezzi di ritegno possono essere conformati in modo da ancorarsi al di sotto della superficie della zona di interramento della pianta oppure, nel caso di applicazione a piante in vaso, in modo tale da realizzare un accoppiamento ad interferenza (o forzamento) con la parete interna del vaso.
Secondo una forma preferita di attuazione dell'invenzione i mezzi di ritegno includono un collare sostanzialmente anulare con sezione trasversale sostanzialmente ad L, eventualmente provvisto di almeno un braccio radiale.
In alternativa, e qualora essi siano formati integralmente al corpo lastriforme, i mezzi di ritegno possono essere costituiti da un reticolo di nervature.
II corpo lastriforme può inoltre essere formato con una plurialità di intagli periferici almeno parte dei quali sono destinati al passaggio di irrigatori.
Il dispositivo di protezione secondo 1'invenzione è di semplice ed economica realizzazione, e le operazioni per la sua applicazione e rimozione sono estremamente comode ed agevoli· Gli effetti ed i vantaggi conseguiti dal dispositivo, di protezione secondo l'invenzione possono essere sintetizzati come segue:
- evita la germinazione della scorie o pollini delle infestanti portati dal vento;
- evita la formazione di alghe verdi e altri tipi di muffe;
evita la formazione di incrostazioni dei terricci in superficie;
rallenta l'evaporazione (effetto ombreggiente);
- non imputridisce ed è a lunga durata.
La particolare conformazione dei mezzi di ritegno del dispositivo di protezione, sia nel caso in cui essi siano formati integralmente al corpo lastriforme sia qualora essi siano costituiti da elementi distinti da tale corpo lastriforme, consente di garantire il corretto e stabile posizionamento del dispositivo anche in condizioni non ottimali, come ad esempio nel caso di esposizione delle piante al vento.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell'invenzione risulteranno evidenti nel corso della dettagliata descrizione che segue, con riferimento ai disegni annessi, forniti a puro titolo di esempio non limitativo, nei quali:
- la figura 1 è una vista prospettica schematica che mostra una prima forma di attuazione del dispositivo di protezione secondo l'invenzione applicato ad una pianta in vaso,
- la figura 2 è una vista in sezione verticale schematica della figura 1,
- la figura 3 è una vista in pianta dall'alto di una prima variante del dispositivo di protezione, - la figura 4 è una vista analoga alla figura 1 che mostra una seconda variante del dispositivo di protezione,
- la figura 5 è una vista in pianta dall'alto di una modifica del dispositivo di protezione secondo la rivendicazione 4,
la figura 6 è una vista prospettica e parzialmente sezionata di un componente del dispositivo di protezione secondo la figura 1,
- le figure 7 e 8 mostrano due varianti della figura 6,
- la figura 9 è una vista analoga alla figura 1 che mostra una terza variante del dispositivo di protezione secondo l'invenzione,
la figura 10 illustra il dispositivo di protezione della figura 9 all'esterno del relativo vaso,
- la figura 11 è una vista in sezione verticale della figura 9,
la figura 12 A-I illustra una serie di rispettive varianti di un altro componente del dispositivo di protezione secondo la figura 1, illustrate in pianta dall'alto,
- la figura 13 A-E mostra ulteriori varianti dello stesso componente rappresentato in pianta dall'alto, e
la figura 14 A-T mostra diverse forme di attuazione alternative di organi di ancoraggio selettivamente utilizzabili con il dispositivo di protezione secondo l'invenzione, rappresentati schematicamente in elevazione.
Riferendosi inizialmente alle figure 1 e 2, con P è indicato il fusto di una pianta le cui radici sono interrate in una massa di terriccio T contenuta all'interno di un vaso V. La superficie della massa di terriccio T dalla quale fuoriesce il fusto della pianta P è ricoperto da un dispositivo di protezione secondo l'invenzione, indicato nel suo insieme con 1.
Il dispositivo di protezione 1 comprende un corpo lastriforme sottile e flessibile 2 che, nel caso dell'esempio illustrato con riferimento alle figure 1-11, 12 A-D e 13 A, B presenta una forma circolare complementare a quella del vaso V. A seconda delle dimensioni di tale vaso V, il diametro del corpo lastriforme 2 del dispositivo di protezione 1 può essere compreso, ad esempio, fra 50 e 1000 mm.
Tale corpo lastriforme 2, la cui funzione nell'uso è quella di realizzare una pacciamatura atta ad eliminare o quanto meno a controllare la proliferazione di infestanti sulla superficie della massa di terriccio T, è normalmente di materiale plastico, convenientemente tessuto non tessuto. Tale materiale è inoltre convenientemente trattato per poter effettuare il drenaggio di liquidi, ed è anche trattato per resistere ai raggi ultravioletti e garantire una maggiore durata del dispositivo. Il materiale utilizzato è normalmente di colore scuro, di preferenza nero, per non consentire il passaggio della luce solare, e la grammatura del materiale utilizzato è calibrata per poter ottenere in ogni caso il minor passaggio di luce solare.
La forma geometrica del corpo lastriforme 2 può essere, oltre che circolare come nel caso delle figure 1-11, 12 A-D, 13 A e Β, quadrangolare (ad esempio quadrata come nel caso delle figure 12 E-H e 13 C, D oppure rettangolare come nel caso delle figure 12 I e 13 E), oppure poligonale. Nel caso di applicazione a piante su terreno, il corpo lastriforme potrà anche essere costituito da una striscia avente una lunghezza sostanziale.
Per consentire il passaggio del fusto della pianta P, il corpo lastriforme 2 del dispositivo di protezione 1 è provvisto di almeno un'apertura generalmente centrale, la quale può assumere diverse conformazioni: essa può ad esempio consistere in un foro circolare 3 come nel caso delle figure 1, 2 e 4, oppure in un foro circolare 3 dal quale si riparte una raggiera di intagli 4 come nel caso delle figure 3, 5, 12 C, D, E, F e in parte I, oppure ancora in una raggiera di intagli 18 come nel caso delle figure 12 A, B, H e in parte I, oppure ancora da un intaglio a croce 9 come nel caso nelle figure 9-11 e 13 A-E.
Inoltre l'apertura centrale, in tutte le sue varianti sopra descritte, può prolungarsi fino al bordo perimetrale del corpo lastriforme 2 attraverso una feritoia 10, come nel caso delle figure 3, 5, 12 B, D, E, G e in parte I nonché nelle figure 13 A, C ed E. La funzione di tale intaglio 10 è di consentire l'applicazione e la rimozione del dispositivo di protezione 1 in modo comodo ed agevole anche nel caso di piante ad alto fusto.
Il corpo lastriforme 2 può inoltre essere opzionalmente provvisto di una serie di aperture o intagli ausiliari indicati con 11 nelle figure 9-11, 12 A-D ed F-I, e 13 A, C ed E. Tali intagli ausiliari 11 sono convenientemente disposti perifericamente e simmetricamente rispetto all'apertura centràle 3 oppure 4 oppure 9 o 18: essi possono essere convenientemente in numero di quattro, fra loro angolarmente equidistanziati, e presentano convenientemente una forma a croce oppure a semplice foro circolare, o essi possono essere costituiti da ancor più semplici tagli rettilinei (figura 13E). La funzione di tali intagli ausiliari è quella di consentire il passaggio di organi di irrigazione, ed anche eventualmente di elementi di ancoraggio ausiliari per il ritegno del corpo lastriforme 2 sulla superficie del terriccio T, qualora ciò sia ritenuto opportuno in condizioni ambientali particolarmente difficili, come ad esempio in caso di esposizione a forte vento.
La figura 14 illustra uno di tali elementi di ancoraggio secondo una molteplicità di alternative costruttive le quali hanno tutte in comune una generale conformazione astiforme. Nel caso della figura 14 A l'elemento di ancoraggio, indicato con 5a, presenta un gambo 6 inseribile dall'alto nel terriccio T attraverso uno degli intagli secondari 11 ed una parte ripiegata di sommità 7 che definisce una testa atta a contrastare contro la zona del corpo lastriforme 2 adiacente a tale intaglio ausiliario 11. Il gambo 6 presenta centralmente una porzione ripiegata 8 avente la funzione di migliorare l'ancoraggio nel terriccio T.
Nelle varianti rappresentate nelle figure 14 B,' C, D ed E la disposizione è generalmente analoga a quella della figura 14 A, con l'unica differenza relativa alla conformazione del gambo 6. In particolare nel caso della figura 14 B il gambo 6 dell'organo di ancoraggio, indicato nel suo insieme con 5b, presenta una pluralità di anse 8 mentre nel caso degli organi di ancoraggio 5c, 5d e 5e rispettivamente secondo le figure 14 C, 14 D e 14 E le parti di ancoraggio 8 sono formate da piegature o alette disposte in corrispondenza o in prossimità dell'estremità inferiore del gambo 6.
Nel caso delle figure 14 F e 14 T l'organo di ancoraggio, indicato rispettivamente con 5f e 5t, presenta una generale configurazione ad L capovolta con la parte di ancoraggio 8 costituita dall'estremità inferiore ripiegata a guisa di uncino del gambo 6. Nel caso dell'organo di ancoraggio 5t (che attualmente è considerato quello preferito) la parte di sommità 7 presenta una lunghezza sostanziale, all'incirca pari a quella del gambo 6.
Nel caso delle figure 14 G, 14 H e 14 I l'organo di ancoraggio, indicato rispettivamente con 5g, 5h e 5i, presenta una forma generale ad U con due gambi 6 fra loro paralleli rispettivamente di lunghezza disuguale oppure uguale, leggermente distanziati oppure fra loro contigui.
Nel caso delle figure 14 L, 14 M e 14 N l'organo di ancoraggio indicato rispettivamente con 51, 5m e 5n, presenta una forma generale analoga a quello rappresentato rispettivamente nelle figure 14 D, 14 A e 14 B, con la differenza relativa al fatto che la testa 7 è formata da un disco orizzontale unito al gambo 6.
Nel caso delle figure 14 O, 14 P, 14 Q e 14 S l'organo di ancoraggio, indicato rispettivamente con 5o, 5p, 5q e 5s presenta una generale conformazione T con la parte di ancoraggio 8 formata da una semplice piega oppure da un ingrossamento intermedio o terminale del gambo 6.
Infine nel caso della figura 14 R l'organo di ancoraggio, indicato con 5r, presenta una configurazione generalmente rastremata con una porzione superiore più larga definente una testa 7, una porzione inferiore più stretta definente il gambo 6 ed un gradino intermedio formante la porzione di ancoraggio 8.
In tutte le forme di attuazione sopra descritte, nonché in eventuali varianti strutturalmente e funzionalmente analoghe, l' organo di ancoraggio può essere costituito o da un filo o da una piattina metallica (acciaio, rame, alluminio, etc. ) o di qualsiasi materiale plastico (PVC, polipropilene, poliestere, nylon, polietilene, etc . ) , ed è convenientemente realizzato in un sol pezzo .
A titolo di esempio ciascun organo di ancoraggio 5a-5t potrà presentare un' altezza (ovvero lunghezza del gambo 6) compresa fra 30 e 500 mia mentre la lunghezza o la larghezza della testa 7 potrà essere compresa fra 10 e 500 mm.
Naturalmente la conformazione degli organi di ancoraggio 5 e la discrezionalità del loro impiego potranno variare in funzione della destinazione e delle necessità di impiego del dispositivo di protezione 1, analogamente all' estensione, forma e disposizione del corpo lastriforme 2 con le relative aperture ed i relativi intagli .
Secondo la caratteristica fondamentale dell'invenzione il dispositivo di protezione 1 comprende inoltre un sistema di ritegno predisposto per trattenere, nell'uso, il bordo perimetrale del corpo lastriforme 2 contro la superficie del terriccio T o del terreno. Le diverse forme di attuazione descritte nel seguito di questo sistema di ritegno operano essenzialmente secondo due principi funzionali diversi: in un primo caso esso agisce in modo da ancorarsi al di sotto della superficie del terriccio T o del terreno, contemporaneamente premendo il bordo perimetrale del corpo lastriforme 2 contro tale superficie, mentre in un secondo caso, essenzialmente riferito solo al caso di una pianta in vaso, il sistema di ancoraggio opera in modo da realizzare un accoppiamento ad interferenza (ovvero forzato) fra il bordo perimetrale del corpo lastriforme 2 e la parete interna del vaso V.
In entrambi i casi il sistema di ritegno può essere integrale con il corpo lastriforme 2, oppure distinto da questo.
Una prima forma di attuazione del sistema di ritegno è rappresentata nelle figure 1 e 2: esso consiste in un collare generalmente anulare 12 avente una sezione trasversale sostanzialmente a L capovolta, con un'ala superiore orizzontale 13 sovrapposto al bordo perimetrale del corpo lastriforme 2 ed un'ala inferiore verticale (o anche obliqua) 14 sporgente al di sotto di tale corpo lastriforme 2. Il collare 12 è normalmente interrotto in 15, e può presentare almeno un'appendice interna in forma di braccio radiale 16 rivolto verso l'apertura centrale 3 del corpo lastriforme 2.
Nella condizione di impiego rappresentata nella figura 2 l'ala verticale 14 del collare 12 è piantata nel terriccio T ed l'ala orizzontale superiore 13 trattiene il bordo circonferenziale del corpo lastriforme 2 contro la superficie del terriccio T. Inoltre il bordo circonferenziale del collare 12 può anche realizzare un accoppiamento ad interferenza ovvero forzato con la parete interna del vaso V.
Nel caso delle figure 1 e 2 il collare 12 è costituito da un elemento distinto e separato dal corpo lastriforme 2, ed è convenientemente di materia plastica stampata. Esso può essere realizzato in una moltiplicità di diverse conformazioni, quali quelle illustrate a titolo di esempio nelle figure 3 e 6-9.
Nel caso della figura 3 il collare 12 è privo del braccio radiale 16, e la sua interruzione 15 è disposta in allineamento con la feritoia radiale 10 del corpo lastriforme 2.
Nel caso della figura 6 la disposizione è analoga a quella delle figure 1 e 2, con la sola differenza relativa al fatto che l'interruzione 15 presenta un'ampiezza angolare sostanziale e tale da consentire, all'atto dell'applicazione del dispositivo di protezione 1 entro il vaso V, la contrazione circonferenziale elastica del collare 12 e quindi, dopo il suo rilascio, la sua espansione elastica verso la condizione indeformata, in modo da realizzare un saldo accoppiamento forzato fra il bordo perimetrale del collare 12 e la parete interna del vaso V.
La stessa configurazione è prevista nella figura 7 con riferimento alla forma di attuazione della figura 3, ovvero senza il braccio radiale 16.
Nel caso della figura 8 il collare 12 è costituito da una pluralità (nell'esempio illustrato in numero di quattro) di settori angolari distinti 12a, 12b, 12c e 12d aventi ciascuna un'ala superiore orizzontale 13, un'ala inferiore veriticale 14 ed un braccio radiale 16. Nella condizione assemblata di impiego, il collare 12 risulta definito dall'assemblaggio anulare dei settori 12a-12d.
Come chiarito in precedenza il sistema di ritegno del dispositivo di protezione 1 secondo l'invenzione può essere anche formato integralmente con il corpo lastriforme 2: in tal caso la disposizione può essere ad esempio analoga a quella descritta con riferimento alla figura 3, in cui il relativo collare 12 sarà costituito, anziché da un elemento distinto, da un ingrossamento anulare realizzato in un sol pezzo con il bordo periferico del corpo lastriforme 2. Tale nervatura 12 potrà presentare sezione quadrangolare, circolare, appiattita, rettangolare, triangolare, ovale, etc, e potrà essere realizzata mediante stampaggio ad iniezione o a compressione, pressofusione, colatura, ricalco, accoppiatura, termoformatura, floccatura, stampaggio a riporto "transfer", etc.
La disposizione della figura 3 è illustrata in dettaglio anche nelle figure 9 a 11 con riferimento, naturalmente a puro titolo di esempio, al caso in cui il corpo lastriforme 2 sia dotato, oltre che del collare integrale 12, anche delle aperture ausiliarie 11 per organi di ancoraggio 5 o per irrigatori .
Le figure 4 e 5 mostrano due ulteriori varianti nelle quali il sistema di ritegno integrale è costituito da un reticolo di nervature 17 formate integralmente sul corpo lastriforme 2 con le medesime tecnologie elencate in precedenza. Tali nervature possono presentare sezione quadra, tonda, piatta, rettangolare, triangolare, ovale e possono intersecarsi secondo angoli diversi da 90 gradi come nel caso della figura 4, oppure ortogonalmente come nel caso della figura 5. Naturalmente la disposizione delle nervature 17 potrà essere diversa da quella illustrata, e presentare ad esempio configurazione radiale, ondulata etc.
Ovviamente con questa disposizione il ritegno del dispositivo di protezione 1 sarà realizzato, nel caso di applicazione a piante in vaso, per effetto dell'accoppiamento forzato del bordo perimetrale del corpo lastriforme 2 così nervata, e quindi irrigidito, contro la parete interna del vaso V.
Apparirà evidente da quanto precede che 1'impiego del dispositivo di protezione 1 secondo l'invenzione, sia nel caso di piante in vaso sia nel caso di colture in vivaio e simili, consente di evitare - sulla superficie circostante la zona di interramento della pianta - la germinazione di scorie e pollini di infestanti, nonché la formazione di alghe verdi, muffe e incrostazioni superficiali. Inoltre il dispositivo di protezione consente di ottenere un effetto ombreggiente e comunque filtrante dai raggi solari, il che rallenta l'evaporazione dell'acqua contenuta nel terreno o terriccio .
La conformazione del sistema di ritegno garantisce un saldo e stabile posizionamento del dispositivo di protezione anche in condizioni ambientali difficili come nel caso di esposizione delle piante al vento.
Naturalmente i particolari di costruzione e le forme di realizzazione potranno essere ampiamente variati rispetto a quanto descritto ed illustrato, senza per questo uscire dall'ambito della presente invenzione, cosi come definita nelle rivendicazioni che seguono.

Claims (36)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di protezione (1) per piante (P) in vaso (V) o su terreno, caratterizzato dal fatto che comprende un corpo lastriforme sottile e flessibile (2) avente un'estensione atta a ricoprire la superficie della zona di interramento di una pianta e provvisto di almeno un'apertura sostanzialmente centrale (3; 4; 9; 18) per il passaggio del fusto della pianta (P) e mezzi di ritegno (12; 17) per trattenere il bordo perimetrale di detto corpo lastriforme (2) contro detta superficie .
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di ritegno (12; 17) sono formati integralmente a detto corpo lastriforme (2).
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di ritegno (12) sono distinti da detto corpo lastriforme (2).
  4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 2 o la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di ritegno (12) sono conformati in modo da ancorarsi al di sotto di detta superficie.
  5. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 2 o la rivendicazione 3, utilizzatibile per piante in vaso (V), caratterizzato dal fatto che detti mezzi di ritegno (12; 17) sono conformati in modo da realizzare un accoppiamento ad interferenza con la parete interna del vaso (V).
  6. 6. Dispositivo secondo la rivendicazione 4 o la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di ritegno includono un collare sostanzialmente anulare (12) avente una sezione trasversale sostanzialmente ad L (13, 14).
  7. 7. Dispositivo secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detto collare (12) include inoltre almeno un braccio radiale (16).
  8. 8. Dispositivo secondo la rivendicazione 6 o la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detto collare (12) è formato da una pluralità di settori angolari distinti (12a-12d).
  9. 9. Dispositivo secondo la rivendicazione 6 o la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detto collare (12) è in forma di anello elastico aperto (15).
  10. 10. Dispositivo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di ritegno includono una nervatura anulare periferica (12) di detto corpo lastriforme (2).
  11. 11. Dispositivo secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che detta nervatura anulare (12) è inoltre formata con almeno un'estensione radiale (16).
  12. 12. Dispositivo secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che detta nervatura (12) presenta sezione trasversale quadra oppure tonda oppure piatta oppure rettangolare oppure triangolare oppure ovale e simili.
  13. 13. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di ritegno sono costituiti da un reticolo di nervature (17).
  14. 14. Dispositivo secondo la rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che dette nervature (17) presentano sezione quadra oppure tonda oppure piatta oppure rettangolare oppure triangolare oppure ovale e simili.
  15. 15. Dispositivo secondo la rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che dette nervature (17) si intersecano mutuamente secondo angoli diversi da 90 gradi oppure ortogonalmente.
  16. 16. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di ritegno integrali (12; 17) sono realizzati secondo uno dei seguenti procedimenti: stampaggio ad iniezione o compressione, pressofusione, colatura, ricalco, accoppiatura, termoformatura, floccatura, stampaggio a riporto "transfer" e simili.
  17. 17. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precendenti, caratterizzato dal fatto che detto corpo lastriforme (2) è di materiale plastico, preferibilmente tessuto non tessuto.
  18. 18. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che corpo lastriforme (2) è trattato per consentire il drenaggio di liquidi.
  19. 19. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precendenti, caratterizzato dal fatto che detto corpo lastriforme (2) è trattato per resistere a raggi UV.
  20. 20. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che corpo lastriforme (2) è nero.
  21. 21. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto corpo lastriforme (2) presenta una grammatura atta a ridurre il passaggio di luce.
  22. 22. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto corpo lastriforme (2) è di forma circolare .
  23. 23. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 21, caratterizzato dal fatto che detto corpo lastriforme (2) presenta forma quadrangolare .
  24. 24. Dispositivo secondo la rivendicazione 23, caratterizzato dal fatto che detto corpo lastriforme (2) è quadrato.
  25. 25. Dispositivo secondo la rivendicazione 23, caratterizzato dal fatto che detto corpo lastriforme (2) è rettangolare.
  26. 26. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 21, caratterizzato dal fatto che detto corpo lastriforme (2) è poligonale.
  27. 27. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precendenti, caratterizzato dal fatto che detta apertura sostanzialmente centrale include un intaglio a stella (4; 18) o a croce (9).
  28. 28. Dispositivo secondo la rivendicazione 27, caratterizzato dal fatto che un ramo (10) di detto intaglio a stella (4; 18) o a croce (9) si prolung fino al bordo perimetrale del corpo lastriforme (2).
  29. 29. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta apertura sostanzialmente centrale include un foro circolare (3).
  30. 30. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto corpo lastriforme (2) è inoltre formato ausiliari (5) sono formati da elementi astiformi aventi un gambo (6) inseribile dall'alto nella terra attraverso un corrispondente intaglio ausiliario (11) del corpo lastriforme (2), ed una sommità (7) atta a contrastare contro la zona del corpo lastriforme (2) adiacente a detto intaglio ausiliario (11). 37. Dispositivo secondo la rivendicazione 36, caratterizzato dal fatto che il gambo (6) è formato con almeno una parte di ancoraggio (8) nella terra. 38. Dispositivo secondo la rivendicazione 36 o la rivendicazione 37, caratterizzato dal fatto che detti organi di ritegno (5) sono costituiti da filo o piattina di metallo o di materia plastica stampata. 39. Dispositivo di protezione sostanzialmente come descritto ed illustrato e per gli scopi specificati. con una pluralità di intagli ausiliari periferici (11) destinati almeno in parte al passaggio di irrigatori.
  31. 31. Dispositivo secondo la rivendicazione 30, caratterizzato dal fatto che detti intagli ausiliari (11) sono disposti simmetricamente rispetto a detta apertura centrale {3; 4; 9; 18).
  32. 32. Dispositivo secondo la rivendicazione 30, caratterizzato dal fatto che detti intagli ausiliari (11) sono costituiti da fori.
  33. 33. Dispositivo secondo la rivendicazione 30, caratterizzato dal fatto che detti intagli ausiliari sono costituiti da tagli a croce (11).
  34. 34. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che l'estensione di detto corpo lastriforme (2) è pari alla superficie in pianta dall'alto di un vaso (V).
  35. 35. Dispositivo secondo la rivendicazione 30, caratterizzato dal fatto che detti intagli ausiliari (11) sono selettivamente utilizzabili per il passaggio di elementi di ancoraggio ausiliari (5) per il fissaggio di detto corpo lastriforme (2) su detta superficie.
  36. 36. Dispositivo secondo la rivendicazione 35, caratterizzato dal fatto che detti organi di ritegno
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