ITSV970032A1

ITSV970032A1 - Pinna per nuoto.

Info

Publication number: ITSV970032A1
Application number: IT97SV000032A
Authority: IT
Inventors: Renzo Maggi
Original assignee: Salvas Sub S P A
Priority date: 1997-06-13
Filing date: 1997-06-13
Publication date: 1998-12-13
Also published as: EP0884073A3; EP0884073A2; ITSV970032A0; IT1294057B1

Description

DESCRIZIONE dell'Invenzione industriale dal titolo: "Pinna per nuoto "

TESTO DELLA DESCRIZIONE

L'invenzione ha per oggetto una pinna per il nuoto comprendente una parte di pala ed un alloggiamento per il piede, cosiddetta scarpetta, essendo la parte di pala formata da almeno due parti di diversi materiali .

Sono note pinne per il nuoto con pale formate da due diversi materiali. Secondo una prima forma esecutiva, la pala realizzata di materiale sostanzialmente rigido presenta delle feritoie longitudinali, allargantisi a verso l'estremità libera, che sono riempite con un materiale di raccordo generalmente elastico tipo gomma o simili.

Secondo una ulteriore pinna nota, i due materiali di cui è formata la pala sono ambedue relativamente rigidi anche se di rigidità e/o colore diversi. Una prima parte di pala che si collega direttamente alla scarpetta presenta una rientranza generalmente centrale e di dimensioni relativamente grandi rispetto alla superficie complessiva della pala stessa. La seconda parte di pala presenta una forma complementare alla rientranza nella prima parte di pala ed è alloggiata nella detta rientranza collegandosi alla prima parte di pala mediante adesione chimico/termica .

Queste note pinne, nonostante presentino pale con costruzione composita che lavorano in modo migliore rispetto alle pinne tradizionali, non raggiungono però il comportamento idrodinamico ideale.

Le pale sono o troppo flessibili e deformabili oppure troppo poco flessibili e deformabili, oppure le deformazioni hanno luogo secondo direzioni non favorevoli od ottimali per un corretto comportamento idrodiamico .

L'invenzione ha lo scopo di perfezionare una pinna del tipo descritto all'inizio, in modo semplice e poco costoso ed in modo tale da ottenere un comportamento idrodinamico migliore e più vicino a quello ideale .

L' invenzione consegue gli scopi su esposti con una pinna del tipo descritto all'inizio, in cui la seconda parte di pala presenta una sagoma a forma di V o di U che delimita separandola dalle zone periferiche di pala una zona centrale di pala, essendo la detta seconda parte di pala costituita di un materiale elasticamente deformabile, come ad esempio gomma, o simili.

La seconda parte di pala a guisa di inserto a forma di V che circonda la zona centrale di pala può presentare diverse larghezze e solitamente è dell'ordine di qualche centimetro.

La forma a V può essere più o meno appuntita ed arrotondata variando da una forma arcuata tonda ad una forma arcuata a guisa di fuso ad una V con rami rettilinei, o simili.

La seconda parte di pala può estendersi fino all'estremità della pala, separando completamente la parte centrale della pala dalla prima parte periferica, oppure può terminare ad una certa distanza dall'estremità della pala, per cui la zona centrale della pala resta collegata alla prima parte periferica grazie a due linguette di materiale lungo il lato libero della pala stessa.

La seconda parte di pala e la parte centrale della stessa possono essere realizzate di materiale diverso tra loro e rispetto alla prima parte periferica della pala. In particolare risultano vantaggiose le combinazioni, in cui la seconda parte di pala è diversa sia dalla prima che da quella centrale, mentre quella centrale è o dello stesso materiale della prima parte di pala oppure di un materiale diverso.

La seconda parte di pala presenta una sezione trasversale a guisa di soffietto, ovvero ondulata. Nella forma esecutiva in cui la parte centrale delimitata dalla seconda parte di pala a forma di V è realizzata dello stesso materiale della prima parte periferica di pala, la pala risulta essere formata da due materiali diversi tra loro e che possono essere ambedue diversi dai materiali di cui è formata la scarpetta oppure la seconda parte di pala a forma di V può essere realizzata di materiale sostanzialmente identico a quello della scarpetta. In questo caso si avrebbe una pinna composta di minimo due e massimo tre materiali diversi·.

Quando anche la parte centrale è di materiale diverso da quello delle restanti parti di pala e della scarpetta, allora è possibile ottenere una pinna formata da minimo tre massimo quattro materiali diversi tra loro.

In caso la parte centrale della pala risulti raccordata alla prima parte periferica della pala, risulta vantaggioso realizzare la seconda parte a V di forma tale, per cui la parte centrale presenta una sagoma sostanzialmente a forma di T.

Grazie agli accorgimenti di cui sopra, vengono migliorate notevolmente le caratteristiche di flessibilità e deformabilità della pinna, in modo tale da ottenere un comportamento in condizione di lavoro il più vicino possibile a quello ideale.

Prevedendo una seconda parte di raccordo della parte centrale a quella periferica della pala, ed utilizzando a tale scopo un materiale molto elastico, in particolare addirittura sagomato a guisa di soffietto, la pala secondo l'invenzione offre delle ottime caratteristiche di comportamento idrodinamico. Il tutto a costi contenuti e lievemente maggiori di quelli necessari per la fabbricazione di pinne tradizionali.

La pinna secondo l'invenzione può venire fabbricata con un procedimento a multi-iniezione, oppure, inserendo in uno stampo a bi iniezione, per la parte di scarpetta e per la seconda parte di pala degli elementi preformati relativi alla prima parte periferica di pala ed alla parte centrale della stessa.

L'invenzione presenta delle ulteriori caratteristiche che sono oggetto delle sottorivendicazioni.

Le caratteristiche dell'invenzione ed i vantaggi da esse derivanti risulteranno meglio della seguente descrizione di alcuni esempi esecutivi illustrati nei disegni allegati, in cui:

La fig. 1 illustra una vista in pianta di sopra su un primo esempio esecutivo della pinna secondo la presente invenzione.

La fig. 2 illustra una vista analoga a quella della fig. 1 di un secondo esempio esecutivo della pinna secondo l'invenzione.

La fig. 3 è una vista in pianta del lato posteriore della pinna secondo la fig. 2.

La fig. 4 è una sezione trasversale della pala della pinna secondo le figure 2 e 3.

La pinna, come illustrato nella figura 1, può essere composta da un alloggiamento per il piede, cosiddetta scarpetta 3, e da una parte di pala 1, che prenella sua zona centrale un inserto a U 201 in materiale morbido con rami divergenti che giungono all'estremità libera della pala.

La scarpetta 3 è fatta in materiale morbido, come gomma o simili, mentre la parte di pala 1 che si raccorda alla scarpetta 3 è di materiale relativamente rigido, in particolare di materia plastica.

L'inserto 201 a forma di U, presenta una larghezza dell'ordine da uno a qualche centimetro, ed è realizzato in materiale diverso da quello della pala 1 ed in particolare può essere dello stesso materiale della scarpetta 3 come gomma o simili.

Detto inserto a U 201 si raccorda mediante adesione chimico/termica da un lato alla parte periferica della pala 101 e dall'altro ad una zona centrale 301 più rigida.

La zona centrale 301 più rigida può essere realizzata nello stesso materiale della parte periferica 101 oppure in qualsivoglia altro materiale con caratteristiche di rigidità e colore diverse da quelle della parte periferica di pala 101 e dell'inserto a U 201.

Questa costruzione consente alla pala 1 di deformarsi in modo ottimale: Sotto la spinta dell'acqua la parte centrale 301, per effetto della maggiore deformabilità del materiale di cui è composto l'inserto a U 201 si sposta e si deforma, conferendo alla pala 1 in ambedue le direzioni, una forma a guisa di cucchiaio almeno in sezione trasversale e almeno nella zona centrale.

La pinna può essere realizzata mediante stampaggio a multi-iniezione, essendo gli ugelli per i diversi materiali previsti nelle diverse corrispondenti zone dello stampo.

In alternativa è possibile realizzare ad esempio la sola parte centrale 301 e/o la parte di pala periferica 101 in stampi separati posizionando poi le suddette parti opportunamente nello stampo di iniezione per il materiale od i materiali di formatura della scarpetta 3 e/o dell'inserto 201.

L'inserto a U 201 comporta l'ulteriore vantaggio di consentire maggiori tolleranze nel posizionamento reciproco della parte periferica 101 e della parte centrale di pala 301, spesso di materiale più rigido. In special modo permette di non dover tenere conto dei notevoli ritiri a cui sono sottoposti i materiali in fase di stampaggio per effetto delle temperature a cui devono venire riscaldati nel procedimento di formatura. Dover tenere conto di queste variazioni dimensionali è in effetti una delle maggiori difficoltà che si incontrano nella fabbricazione delle pinne con pale costituite da due diversi materiali, entrambi relativamente rigidi e che coprono notevoli superfici della pala.

Nel secondo esempio esecutivo illustrato con riferimento alla figura 2, la pinna si differenzia da quella secondo la figura 1, presentando nella zona centrale un inserto 201 a forma di V appuntita che non giunge all'estremità della pala 1. La parte centrale 301 infatti si collegata alla parte periferica 101 mediante due linguette 501 laterali dello stesso materiale di quello che compone la parte periferica 101. La parte centrale 301 presenta così una forma sostanzialmente a T.

Tra la parte periferica della pinna 101 e l'inserto 201 è presente un avvallamento 2 al quale corrisponde una sporgenza 2' dal lato posteriore come illustrato dalla figura 3. L'avvallamento e la corrispondente sporgenza presentano anch'esse una forma di V appuntita sostanzialmente simile a quello della parte di pala 201. L'avvallamento 2 si raccorda con profondità decrescente all'estremità della pala 1.

La zona centrale di pala 301 presenta al suo interno una sporgenza longitudinale lievemente arcuata 401 di forma sostanzialmente allungata in direzione assiale della pala 1, a cui corrisponde, sul lato posteriore, una rientranza longitudinale a scalino 401'.

Nella parte posteriore le due costole laterali 4 l'ampia sporgenza centrale 2' delimitano al loro interno due condotti laterali longitudinali 5 che terminano m corrispondenza della punta della scarpetta in un incavo molto pronunciato 6.

La figura 4 illustra la sezione trasversale della pala 1 a metà circa della sua lunghezza con le due costole laterali 4, i due canali di deflusso 5, la seconda parte di pala 201 in materiale morbido a forma di soffietto, la parte centrale di pala 301 con in evidenza la sporgenza longitudinale anteriore 401 e la corrispondente rientranza a scalino posteriore 401'.

Questi accorgimenti hanno il vantaggio di accrescere le caratteristiche di deformabilità dinamica della pinna nell'acqua/ garantendo una migliore spinta grazie alla deformazione a forma di cucchiaio e quindi alla maggiore raccolta d'acqua.

L'invenzione non è limitata alle forme esecutive descritte ed illustrate, ma può essere ampiamente variata, soprattutto costruttivamente. Così, ad esempio, le diverse forme della seconda parte di pala 201, possono essere previste in combinazione con l'esempio della figura 1 e con quello della figura 2. La realizzazione con sezione trasversale a soffietto può essere prevista in combinazione anche con la forma esecutiva della figura 1. Il tutto senza abbandonare l'ambito protettivo sopra esposto ed a seguito rivendicato.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Pinna per il nuoto comprendente una parte di pala (1) ed un alloggiamento per il piede, cosiddetta scarpetta (2), essendo la parte di pala (1) formata da almeno due parti, una prima ed una seconda parte di pala (101, 201) di diversi materiali, caratterizzata dal fatto che la seconda parte di pala (201) presenta una sagoma a forma di U o di V e delimita separandola dalle zone periferiche della pala (101) una zona centrale di pala (301), essendo la detta seconda parte di pala (201) costituita di un materiale elasticamente deformabile, come ad esempio gomma, o simili.
2. Pinna secondo la rivendicazione 1, caratterizza dal fatto che la seconda parte di pala (201) a guisa di inserto a forma di V che circonda la zona centrale (301) di pala può presentare diverse larghezze e solitamente è dell'ordine di qualche centimetro.
3. Pinna secondo le rivendicazioni 2 o 3, carat- terizzata dal fatto che la forma a V o ad U della seconda parte di pala (201) può essere più o meno appuntita ed arrotondata variando da una forma arcuata tonda ad una forma arcuata a guisa di fuso ad una V con rami rettilinei.
4. Pinna secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che la seconda parte (201) di pala può estendersi fino all'estremità della pala stessa, separando completamente la parte centrale (301) della pala dalla prima parte periferica (101), oppure può terminare ad una certa distanza dall'estremità della pala, per cui la zona centrale della pala resta collegata alla prima parte periferica grazie a due linguette di materiale (501) lungo il lato libero della pala stessa.
5. Pinna secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che la seconda parte (201) di pala e la parte (301) centrale della stessa possono essere realizzate di materiale diverso, tra loro e rispetto alla prima parte periferica (101) ella pala sia per tipologia, che singolarmente od in combinazione per rigidità, flessibilità, estensibilità, colore.
6. Pinna secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che la seconda parte di pala (201) è diversa sia dalla prima (101) che da quella centrale (301) per tipologia, e/o caratteristiche tecniche del materiale e/o colore, mentre quella centrale (301) può essere uguale o per tipologia, e/o caratteristiche tecniche del materiale e/o colore del materiale della prima (101) parte di pala oppure può essere di un materiale diverso e mentre la seconda parte di pala (201) può essere dello stesso tipo di materiale della scarpetta, o di materiale diverso/ essendo la pinna composta da minimo due e massimo quattro materiali diversi e la pala 1 composta di minimo due e massimo tre materiali diversi.
7. Pinna secondo una o più delle precedenti rivendicazioni/ caratterizzata dal fatto che la seconda parte di pala (201) presenta una sezione trasversale a guisa di soffietto.
8. Pinna secondo la rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che la seconda parte di pala (201), presenta una sezione trasversale ondulata per tutta la sua estensione longitudinale, essendo prevista almeno m a, in particolare due, preferibilmente tre o più ondulazioni .
9. Pinna secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che la parte centrale (301) della pala presenta una forma in pianta a guisa di T, con la traversa della T in corrispondenza del bordo libero terminale della pala (1) stessa, mentre le estremità della traversa della T possono raccordarsi o meno alla corrispondente parte periferica (101) della pala.
10. Pinna secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che la prima parte periferica (101) di pala presenta nella zona centrale della faccia superiore un avvallamento (2) che circonda esternamente la seconda parte (201) di pala che è prevista nella zona del fondo dell'avvallamento (2).
11. Pinna secondo la rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che l'avvallamento (2) sulla faccia superiore della pinna corrisponde ad una sporgenza (2') sulla faccia inferiore della pala (1), che è di orma sostanzialmente complementare a quella dell'avvallamento (2).
12. Pinna secondo la rivendicazione 11, caratterizzata dal fatto che l'avvallamento (2) e la comple-'mentare sporgenza (2') presentano un bordo di raccordo relativamente deciso a guisa di gradino in corrispondenza della restante parte periferica 101 di pala, mentre degradano in modo arrotondato verso il bordo esterno della seconda parte (201) di pala, seguendone in modo sostanzialmente corrispondente la sagoma periferica esterna.
13. Pinna secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal.fatto che la sporgenza (2') nella zona centrale della pala 1 forma due canali (5) di deflusso, longitudinali, laterali sulla faccia inferiore della pala tra le pareti periferiche della detta sporgenza (2') e le costole laterali (4) della pala (1), i quali canali (5) scaricano insieme in un incavo (6) nella zona di raccordo della scarpetta (3) alla pala (1) e dell'apice della sporgenza (2').
14. Pinna secondo la rivendicazione 13, caratterizzata dal fatto che la pala (1) e la scarpetta (3) presentano facce inferiori o posteriori inclinate con un prestabilito angolo tra loro, mentre le costole laterali aumentano di altezza nella zona di raccordo della pala (1) alla scarpetta (3), formano la delimitazione laterale dell'incavo di scarico (6) dei condotti laterali longitudinali (5) sulla faccia posteriore della pala (1).
15. Pinna secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che l'apice della sporgenza (2') sul lato di raccordo alla scarpetta (3), non sporge in fuori oltre il piano definito dai bordi delle costole laterali (4).
16. Pinna secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che la scarpetta (3) forma una sporgenza sul lato posteriore della pinna rispetto alla faccia posteriore od inferiore della parte periferica (101) della pala (1) che delimita l'incavo (6) sul lato della scarpetta (3) e la quale scarpetta (3) sporgente presenta un andamento arrotondato e con sporgenza sostanzialmente comparabile a quella della sporgenza (2') e delle costole laterali (4).
17. Pinna secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che la parte centrale (301) presenta sulla faccia superiore almeno una sporgenza longitudinale (401) che è lievemente arcuata e che sulla faccia posteriore corrisponde ad una rientranza longitudinale a scalino (401')·
18. Pinna secondo la rivendicazione 17, caratterizzata dal fatto che la o le sporgenze longitudinali (401) sono di forma sostanzialmente allungata in direzione assiale della pala (1).
19. Pinna per il nuoto, in tutto od in parte, come descritto, illustrato e per gli scopi su esposti.