ITRN20100029A1 - Macchina di lavaggio - Google Patents
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Description
DESCRIZIONE
Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo
"MACCHINA DI LAVAGGIO"
La presente invenzione ha per oggetto una macchina di lavaggio e un metodo per realizzarla.
Sono note lavabiancheria comprendenti un cestello e un albero motore collegato al cesto mediante una crociera. Una crociera è una struttura a tre razze che si dipartono da un corpo centrale vincolato all'albero di rotazione. Le tre razze vengono collegate mediante collegamenti filettati al fianco posteriore del cestello per trasmettere il moto dall'albero al cestello.
In questo contesto è scopo della presente invenzione mettere a disposizione una macchina di lavaggio in grado di ridurre la complessità costruttiva della stessa.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di semplificare l'assemblaggio della macchina di lavaggio. Ulteriore scopo della presente invenzione è proporre una macchina di lavaggio che permetta di ottimizzare le funzioni dei singoli componenti.
Il compito tecnico precisato e gli scopi specificati sono sostanzialmente raggiunti da una macchina di lavaggio, comprendente le caratteristiche tecniche esposte in una o più delle unite rivendicazioni.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente chiari dalla descrizione indicativa, e pertanto non limitativa, di una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva di una macchina di lavaggio, come illustrato negli uniti disegni in cui:
- la figura 1 mostra una vista frontale di un cestello di una macchina di lavaggio secondo la presente invenzione;
- le figure 2 e 3 mostrano rispettivamente una vista prospettica anteriore e posteriore di un cestello di una macchina di lavaggio secondo la presente invenzione;
- la figura 4 mostra una vista in sezione secondo il piano A-A di figura 1;
- la figura 5 mostra il dettaglio "C" di figura 4;
- la figura 6 mostra una macchina di lavaggio secondo la presente invenzione.
Con riferimento alle unite figure con il numero di riferimento 1 si è indicata una macchina di lavaggio comprendente un cestello 2 che individua un vano 20 di lavaggio di capi da lavare.
Tale macchina 1 di lavaggio è una lavabiancheria.
Il cestello 2 può ruotare attorno ad un asse 21 di rotazione. Tale rotazione permette di movimentare i capi migliorando il lavaggio ed inoltre permette di centrifugarli. Il cestello 2 comprende un'apertura 22 di inserimento ed estrazione dei capi da lavare. Nelle lavabiancheria a carica frontale tale apertura 22 contraffaccia uno sportello 23 esterno mentre nelle lavabiancheria a carica dall'alto tale apertura 22 è normalmente occludibile da uno sportello integrato nel cestello 2.
La macchina 1 di lavaggio comprende un albero 3 di rotazione del cestello 2 che si sviluppa lungo l'asse 21 di rotazione. Tale albero 3 di rotazione permette di trasferire al cestello 2 il movimento rotatorio impartito da un motore elettrico (non illustrato) facente parte della macchina 1 di lavaggio.
Il cestello 2 comprende inoltre un fianco 4 che si sviluppa trasversalmente all'albero 3 di rotazione e che delimita parzialmente il vano 20 di lavaggio del cestello 2.
Il fianco 4 comprende un foro 5 coassiale all'asse 21 di rotazione in cui è inserito l'albero 3 di rotazione del cestello 2. Vantaggiosamente l'albero 3 di rotazione è annegato inamovibilmente in detto foro 5 (in tal caso si può considerare l'albero 3 di rotazione integrato nel cestello 2) . Opportunamente in corrispondenza dell'interfaccia tra l'albero 3 e il fianco 4 ogni punto _ del fianco 4 aderisce stabilmente e inamovibilmente all'albero 3. In questo modo per il collegamento dell'albero di rotazione al cestello si può evitare la presenza della crociera.
Vantaggiosamente il fianco 4 e l'albero 3 di rotazione sono ottenuti per sovrastampaggio del fianco 4 sull'albero 3.
Come esemplificativamente illustrato in figura 4 il fianco 4 comprende una prima parete 41 e una seconda parete 42 affiancate. La prima e la seconda parete 41, 42 sono inamovibilmente collegate.
Nella soluzione preferita la prima e la seconda parete 41, 42 sono almeno parzialmente in un materiale avente una matrice plastica. In particolare la prima parete 41 è almeno in parte (o sostanzialmente) realizzata in un materiale plastico caricato con calcio. In particolare tale materiale deve essere tale da non provocare danneggiamento ai panni per attrito. La seconda parete 42 è almeno in parte (o sostanzialmente) realizzata in materiale plastico caricato con fibre di vetro. Tale materiale ha caratteristiche meccaniche e resistenze agli sforzi superiori del materiale utilizzato per la prima parete 41. L'impiego di materie plastiche permette di contenere le masse rotanti, a vantaggio della riduzione delle vibrazioni. Inoltre, come meglio spiegato in seguito, l'impiego di materiale plastico permette un agevole assemblaggio con le restanti parti del cestello 2. L'impiego di materiale plastico è altresì importante in quanto permette di ridurre i costi .
Opportunamente la prima e la seconda parete 41, 42 sono pressofuse una con l'altra.
La prima parete 41 contribuisce a delimitare detto vano 20 di lavaggio. Essa è dunque destinata a venire in contatto con i capi da lavare posti nel vano 20 di lavaggio.
Vantaggiosamente il fondo 40 comprende mezzi 409 di trascinamento dei panni da lavare. A tal proposito i mezzi 409 di trascinamento comprendono una pluralità di nervature 410 ricavate in corpo unico con la prima parete 41. Tali nervature 410 si protendono internamente al cestello 2. In particolare tali nervature 410 si protendono verso detta apertura 22. Inoltre tali nervature 410 presentano dei passaggi 411 che pongono il vano 20 di lavaggio in comunicazione fluida con un'intercapedine 412 interposta tra la prima e la seconda parete 41, 42 lungo la direzione di detto asse 21 di rotazione.
Opportunamente la seconda parete 42 presenta detto foro 5 coassiale che accoglie l'albero 3 di rotazione. Opportunamente l'albero 3 di rotazione è realizzato in materiale metallico (tipicamente acciaio).
Nella soluzione preferita illustrata nelle figure allegate il fianco 4 è un fondo 40 del cestello 2 almeno in parte contraifacciante l'apertura 22 di inserimento ed estrazione dei capi da lavare (tale soluzione si applica alle lavabiancheria a carica frontale).
Il fianco 4 comprende primi mezzi 43 di bilanciamento della massa dei corpi da lavare posti nel cestello 2. I primi mezzi 43 di bilanciamento comprendono una prima camera 430 anulare che circonda detto asse 21 di rotazione e idonea a contenere primi:corpi 431 volventi. Opportunamente i primi mezzi 43 di bilanciamento comprendono: detta prima camera 430 anulare riempita di un liquido viscoso (ad esempio un olio siliconico) e primi corpi 431 volventi scorrevoli lungo detta prima camera 430 anulare.
Infatti durante la centrifuga i capi da lavare si dispongono contro il cestello 2 per effetto della forza centrifuga. Ciò può determinare delle eccentricità che determinano delle vibrazioni e quindi rumorosità.
I primi mezzi 43 di bilanciamento almeno per velocità di rotazione del cestello superiori ad una soglia predeterminata si dispongono in corrispondenza dì posizioni diametralmente opposte (rispetto all'asse 21 di rotazione) a quelle in cui può essere localizzata una massa eccentrica fittizia determinata dalla presenza dei capi da lavare. Ciò permette di ridurre le vibrazioni e la rumorosità.
I primi corpi 431 volventi comprendono sferette in acciaio. Tipicamente i primi corpi 431 volventi comprendono dalle 10 alle 15 sferette. Preferibilmente tali sferette hanno un diametro compreso tra 13 e 17 millimetri. Nella prima camera 430 anulare è presente una quantità di liquido viscoso compresa tra 0,25 e 0,65kg.
La prima camera anulare 430 è definita dall'accoppiamento della prima e della seconda parete 41, 42. Tale prima camera 430 anulare è a tenuta fluidodinamica. Nella soluzione esemplificativa e non limitativa di figura 5, la prima camera 430 anulare è realizzata dalla combinazione di una scanalatura 433 determinata dalla seconda parete 42 e_.una superficie piana 444 determinata dalla prima parete 41. Opportunamente i primi corpi 431 volventi sono completamente inseriti in detta scanalatura 433.
Opportunamente la prima camera 430 anulare comprende una apertura occludibile da un tappo a tenuta di fluido per l'inserimento di detto liquido viscoso (una volta che i primi corpi 431 volventi sono stati inseriti stabilmente in detta scanalatura 433). I primi corpi 431 volventi hanno un ingombro tale da non essere estraibili da detta prima camera 430 attraverso detta apertura.
Il cestello 2 comprende una fascia 7 laterale anulare che circonda l'asse 21 di rotazione del cestello 2. La fascia 7 comprende almeno un primo bordo 71 ripiegato che definisce una prima sede 710 che accoglie e trattiene una porzione perimetrale del fianco 4 rendendo la fascia 7 laterale e il fianco 4 solidali l'una all'altro. Opportunamente la fascia 7 è realizzata in lamiera metallica, tipicamente acciaio inossidabile. Essa è ottenuta per calandratura. Normalmente lo spessore di tale fascia 7 laterale è compresa tra 0,35 e 0,65 millimetri.
Vantaggiosamente detta prima sede 710 accoglie e trattiene una porzione perimetrale della prima e della seconda parete 41, 42, detta porzione perimetrale della prima parete 41 essendo adiacente a detta porzione perimetrale della seconda parete 42. In particolare la prima sede 710 avvolge almeno parzialmente due superfici tra loro trasversali della porzione perimetrale della prima parete 41 e tre superfici tra loro trasversali della seconda parete 42.
In particolare detta prima sede 710 comprende:
-un primo tratto anulare 711 che si sviluppa in direzione sostanzialmente radiale rispetto all'asse 21 di rotazione ed è in contatto con la prima parete 41;
-un secondo tratto 712 anulare trasversale (preferibilmente ortogonale) al primo tratto 711 e in contatto con la prima e la seconda parete 41, 42;
-un terzo tratto 713 anulare che si sviluppa in direzione sostanzialmente radiale rispetto all'asse 21 di rotazione ed è in contatto con la seconda parete 42; il primo tratto 711, il secondo tratto 712 e il terzo tratto 713 definiscono una concavità rivolta verso l'asse 21 di rotazione;
-un quarto tratto 714 anulare trasversale (preferibilmente ortogonale) al terzo tratto 713 e in contatto con la seconda parete 42. Il quarto tratto 714 comprende un bordo della fascia 7 anulare. Il quarto tratto 714 non è dunque a contatto con altre porzioni della fascia 7 anulare a parte il terzo tratto 713.
Vantaggiosamente la prima e la seconda parete 41, 42 sono almeno in parte interposte tra il primo e il terzo tratto 711, 713. Vantaggiosamente la seconda parete 42 è almeno parzialmente interposta tra il secondo e il quarto tratto 712, 714.
Opportunamente la macchina 1 di lavaggio comprende una flangia 6 che circonda detta apertura 22 di inserimento ed estrazione dei capi.
La fascia 7 laterale comprende un secondo bordo 72 ripiegato che definisce una seconda sede 720 che accoglie e trattiene detta flangia 6 rendendo la fascia 7 laterale e la flangia 6 solidali l'una all'altra. Opportunamente la flangia 6 comprende una terza e una quarta parete 45, 46 che sono inamovibilmente collegate (ad esempio mediante pressofusione). La terza parete 45 è interposta tra la prima e la quarta parete 41, 46.
Vantaggiosamente detta seconda sede 720 accoglie e trattiene una porzione perimetrale della terza e della quarta parete 45, 46, detta porzione perimetrale della terza parete 45 essendo adiacente a detta porzione perimetrale della quarta parete 46.
La flangia 6 comprende secondi mezzi 44 di bilanciamento della massa dei corpi da lavare posti nel cestello 2. I secondi mezzi 44 di bilanciamento comprendono: una seconda camera 440 anulare riempita di un liquido viscoso che circonda detto asse 21 di rotazione e secondi corpi 432 volventi scorrevoli lungo la seconda camera 440 anulare, detta seconda camera 440 anulare essendo definita dalla combinazione della terza e della quarta parete 45, 46.
Le caratteristiche tecniche indicate in precedenza per i primi mezzi 43 di bilanciamento possono essere ripetute con riferimento ai secondi mezzi 44 di bilanciamento. In particolare si precisa che nelle espressioni "mezzi di bilanciamento", "camera anulare", "corpi volventi" l'aggettivo "primo" o "secondo" è stato utilizzato solo per permettere di distinguere i diversi elementi. Ad esempio la macchina 1 di lavaggio secondo la presente invenzione potrebbe presentare anche i secondi mezzi 44 di bilanciamento o una seconda camera 440 anulare o secondi corpi 432 volventi indipendentemente dalla presenza o meno di primi mezzi 43 di bilanciamento, di una prima camera 430 anulare o di primi corpi 431 volventi. Analogamente la presenza di una_ terza e una quarta parete 45, 46 potrebbe essere indipendentemente della prima e della seconda parete 41, 42.
Opportunamente il cestello 2 è sostanzialmente cilindrico. La fascia 7 anulare corrisponde alla superficie laterale del cilindro. Il fianco 4 è posto in corrispondenza di una delle due basi del cilindro. La flangia 6 è posta in corrispondenza dell'altra base del cilindro. Vantaggiosamente detto cestello 2 (in particolare una base del cestello 2 cilindrico) presenta un diametro variabile o costante compreso tra 400 e 420 millimetri. La fascia 7 anulare è almeno in parte interposta tra la flangia 6 e il fianco 4.
La fascia 7 anulare contribuisce a delimitare detta intercapedine 412. In particolare la fascia 7 anulare in corrispondenza di detta intercapedine 412 comprende una pluralità di fori 413. Tali fori 413 in combinazione con 1 passaggi 411 permettono di porre in comunicazione fluida il vano 20 di lavaggio 2 e l'esterno del cestello 2 (ad esempio per agevolare l'evacuazione durante la centrifuga dell'acqua contenuta nei panni).
Oggetto della presente invenzione è altresì un metodo per realizzare un cestello di una macchina di lavaggio presentante una o più delle caratteristiche tecniche indicate in precedenza.
Il metodo comprende le fasi di:
-sovrastampare detta seconda parete 42 e detto albero 3 di rotazione;
-vincolare (in particolare saldare) per pressofusione la prima e la seconda parete 41, 42 ottenendo detto fianco 4;
-aggraffare detta fascia 7 laterale a detto fianco 4 e a detta flangia 6.
Vantaggiosamente la fase di vincolare per pressofusione la prima e la seconda parete 41, 42 è preceduta dalla fase di appoggiare sulla porzione della prima camera 430 anulare definita da detta prima seconda 42 i primi corpi 431 volventi. Preferibilmente la porzione della prima camera 430 anulare definita da detta seconda parete 42 è una porzione estesa, la scanalatura 433 essendo ricavata interamente su detta seconda parete 42, in modo da avere un alloggiamento più stabile di detti primi corpi 431 volventi durante la successiva operazione di saldatura. L'operazione di pressofusione della prima e della seconda parete 41, 42 determina la formazione di detta prima camera 430 anulare delimitata da detta prima e detta seconda parete 41, 42.
Vantaggiosamente la fase di aggraffare detta fascia 7 laterale a detta flangia 6 è preceduta dalla fase di collegare inamovibilmente mediante pressofusione la terza e la quarta parete 45, 46 della flangia 6. Vantaggiosamente la fase di vincolare per pressofusione la prima e la seconda parete 41, 42 è seguita dalla fase di introdurre in detta prima camera 430 detto liquido viscoso che avvolge detti primi mezzi 431 volventi. La fase di introdurre in detta prima camera 430 il liquido viscoso prevede la fase di introdurre detto liquido attraverso detta apertura occludibile mediante un tappo. L'invenzione consegue importanti vantaggi e consente la realizzazione di un dispositivo credibile vale a dire di una lavabiancheria con una opportuna funzionalità di bilanciamento dei carichi eccentrici contenuti nel cestello, pur a fronte di un basso costo della macchina nel suo complesso. In particolare permette di ottimizzare i componenti del cestello 2. In particolare detto fianco 4 (che nella soluzione preferita coincide con detto fondo 40 del cestello 2) assolve importanti compiti strutturali permettendo l'eliminazione della crociera, inoltre permette di essere agevolmente collegato alla fascia 7 laterale, nonché permette di avere una importante funzione di bilanciamento del cestello 2 ed inoltre consente di integrare i mezzi 409 di trascinamento dei panni da lavare (nel settore tecnico normalmente indicate come palmole).
Infine la presente invenzione consente di realizzare una lavabiancheria il cui cestello ha una resistenza notevolmente incrementata dal disporre il fondo di tale cestello come una struttura scatolare a seguito della saldatura tra la prima parete 41 e la seconda parete 42. L'invenzione così concepita è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo che la caratterizza. Inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da altri elementi tecnicamente equivalenti. Inoltre tutte le dimensioni potranno essere qualsiasi, a seconda delle esigenze.
Claims (12)
- RIVENDICAZIONI 1.Macchina di lavaggio comprendente: i)un cestello (2) che individua un vano (20) di lavaggio di capi da lavare, detto cestello (2) potendo ruotare attorno ad un asse (21) di rotazione e comprendendo un'apertura (22) di inserimento ed estrazione dei capi da lavare; ii)un albero (3) di rotazione del cestello (2) che si sviluppa lungo l'asse (21) di rotazione; detto cestello (2) a sua volta comprendendo un fianco (4) che si sviluppa trasversalmente all'albero (3) di rotazione e che delimita parzialmente il vano (20) di lavaggio del cestello (2); caratterizzata dal fatto che detto fianco (4) comprende: - un foro (5) coassiale all'asse (21) di rotazione in cui è inserito l'albero (3) di rotazione del cestello (2); una prima parete (41) e una seconda parete (42) affiancate e inamovibilmente collegate, la prima parete (41) contribuendo a delimitare detto vano (20) di lavaggio; - primi mezzi (43) di bilanciamento della massa dei corpi da lavare posti nel cestello (2), detti primi mezzi (43) di bilanciamento comprendendo: una prima camera (430) anulare che circonda detto asse (21) di rotazione e idonea a contenere primi corpi (431) volventi; la prima camera anulare (430) essendo definita dall'accoppiamento della prima e della seconda parete (41, 42); -mezzi (409) di trascinamento dei panni da lavare, detti mezzi (409) di trascinamento comprendendo nervature (410) ricavate in corpo unico con la prima parete (41) e che si protendono internamente al cestello (2).
- 2. Macchina di lavaggio secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che: -l'albero di rotazione del cestello (2) è annegato inamovibilmente in detto foro (5) coassiale; -detta seconda parete (42) presenta detto foro (5) coassiale.
- 3. Macchina di lavaggio secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzata dal fatto che i primi mezzi (43) di bilanciamento della massa dei corpi da lavare posti nel cestello (2) comprendono: detta prima camera (430) anulare riempita di un liquido viscoso e primi corpi (431) volventi scorrevoli lungo la prima camera (430) anulare
- 4.Macchina di lavaggio secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che la prima e la seconda parete (41, 42) sono almeno parzialmente in materiale avente una matrice plastica.
- 5.Macchina di lavaggio secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto fianco (4) è un fondo (40) del cestello (2) almeno in parte contraifacciante l'apertura (22) di inserimento ed estrazione dei capi da lavare.
- 6.Macchina di lavaggio secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto cestello (2) comprende una fascia (7) laterale anulare che circonda l'asse (21) di rotazione del cestello (2), detta fascia (7) comprendendo almeno un primo bordo (71) ripiegato che definisce una prima sede (710) che accoglie e trattiene una porzione perimetrale del fianco (4) rendendo la fascia (7) laterale e il fianco (4) solidali l'una all'altro.
- 7. Macchina di lavaggio secondo la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che dette nervature (410) sormontano almeno parzialmente la fascia (7).
- 8. Macchina di lavaggio secondo la rivendicazione 6 o 7, caratterizzata dal fatto che dette nervature (410) presentano dei passaggi (411) che pongono il vano (20) di lavaggio in comunicazione fluida con un'intercapedine (412) che è interposta tra la prima e la seconda parete (41, 42) lungo la direzione di detto asse (21) di rotazione; la fascia (7) anulare contribuendo a delimitare detta intercapedine (412) e comprendendo una pluralità di fori (413) in corrispondenza di detta intercapedine (412); detti fori (413) in combinazione con i passaggi (411) permettendo di porre in comunicazione fluida il vano (20) di lavaggio (2) e l'esterno del cestello (2).
- 9.Macchina di lavaggio secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere una flangia (6) che circonda detta apertura (22) di inserimento ed estrazione dei capi.
- 10. Macchina di lavaggio secondo la rivendicazione 9 quando dipende direttamente o indirettamente dalla rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che la fascia (7) laterale comprende un secondo bordo (72) ripiegato che definisce una seconda sede (720) che accoglie e trattiene detta flangia (6) rendendo la fascia (7) laterale e la flangia (6) solidali l'una all'altra.
- 11.Macchina di lavaggio secondo la rivendicazione 9 o 10, caratterizzata dal fatto che la flangia (6) comprende secondi mezzi (44) di bilanciamento della massa dei corpi da lavare posti nel cestello (2), detti secondi mezzi (44) di bilanciamento comprendendo: una seconda camera (440) anulare riempita di un liquido viscoso che circonda detto asse (21) di rotazione e secondi corpi (432) volventi scorrevoli lungo la seconda camera (440) anulare, detta seconda camera (440) anulare essendo definita dalla combinazione di una terza e di una quarta parete (45, 46) facenti parte della flangia (6) e inamovibilmente collegate tra loro.
- 12.Metodo per realizzare un cestello di una macchina di lavaggio secondo le rivendicazioni 1 e 6 e 9 comprendente le fasi di: -sovrastampare detta seconda parete (42) e detto albero (3) di rotazione; -vincolare per pressofusione la prima e la seconda parete (41, 42) ottenendo detto fianco (4); -aggraffare detta fascia (7) laterale a detto fianco (4) e a detta flangia (6).
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