ITRM970360A1 - Macchina automatica per la dosatura di paste lunghe con regolazione e controllo del flusso e della pesata del prodotto per mezzo di - Google Patents

Macchina automatica per la dosatura di paste lunghe con regolazione e controllo del flusso e della pesata del prodotto per mezzo di Download PDF

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ITRM970360A1
ITRM970360A1 IT97RM000360A ITRM970360A ITRM970360A1 IT RM970360 A1 ITRM970360 A1 IT RM970360A1 IT 97RM000360 A IT97RM000360 A IT 97RM000360A IT RM970360 A ITRM970360 A IT RM970360A IT RM970360 A1 ITRM970360 A1 IT RM970360A1
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Description

Descrizione dell'invenzione avente per titolo:
"MACCHINA AUTOMATICA PER LA DOSATURA DI PASTE LUNGHE CON REGOLAZIONE E CONTROLLO DEL FLUSSO E DELLA PESATA DEL PRODOTTO PER MEZZO DI ATTUATORI ELETTROMECCANICI A REGOLAZIONE FINE"
DESCRIZIONE
La·presente invenzione, in generale, fa riferimento alle macchine per l'erogazione e la dosatura di paste lunghe in impianti per la pesatura e la impacchettatura di detto prodotto alimentare, e, più in particolare, essa tratta di una macchina per la dosatura automatica di paste lunghe in cui le funzioni di regolazione e di controllo automatico del flusso e della pesata sono attuate per mezzo di attuatori elettromeccanici (cioè' dispositivi elettromeccanici che soggetti ad una sollecitazione di tipo elettrico forniscono una risposta di tipo meccanico, d'ora in poi solo attuatori elettromeccanici) a regolazione fine.
Sono noti allo stato della tecnica svariati tipi di macchine dosatrici automatiche per paste lunghe. Il tipo di pesatrice che si é venuto ad affermare negli ultimi anni prevede comunque un principio di funzionamento oramai consolidato e che é quasi sempre lo stesso: di seguito ad una prima pesata grossolana viene determinata l'aggiunta di una quantità ridotta di pasta, variabile di volta in volta in funzione dello scostamento, in difetto, riscontrato tra la dosata volumetrica ed il peso prefissato. In pratica in tali macchine il peso finale viene determinato per mezzo di due distinte dosate volumetriche una detta di "sgrossatura" ed una detta di "finitura". Per cui la pesatrice a cui si fa riferimento si compone essenzialmente di due canali di adduzione del prodotto, uno per la sgrossatura ed uno per la finitura, con un sistema sincronizzato di lame che regola il passaggio della pasta, e di un contenitore di raccolta collegato ad una cella di carico a straingauge nella quale viene effettuata la pesatura.
La struttura di principio della macchina pesatrice é da anni sostanzialmente la stessa e diversi miglioramenti sono stati apportati alla configurazione dei particolari costruttivi per aumentarne le prestazioni, pur tuttavia essa non é stata mai migliorata complessivamente nella regolazione automatica in modo che il sistema di controllo del flusso e della pesata rendesse la pesatrice stessa pienamente compatibile con la velocità degli apparati di erogazione del prodotto a monte, e degli apparati di confezionamento a valle della macchina stessa. Di fatto in tali macchine é sempre mancato un efficiente e sofisticato sistema di regolazione e controllo della velocità del flusso della pasta che tenesse conto delle numerose tipologie di prodotto alimentare da sottoporre a pesatura, diverse a seconda delle caratteristiche fisico-strutturali ed alimentari: spessore, lunghezza, presenza di bucatura, festonature, composizione e quindi peso specifico, ecc. In particolare l'impiego come attuatori di manovellismi con gruppi di cilindri e pistoncini azionati in modo pneumatico, ha sempre fornito un grado di regolazione limitato e certamente superato dalle recenti tecnologie.
Inoltre, l'azionamento mediante sistemi pneumatici delle lame fa si che queste entrino a scatto nel flusso di pasta lunga, cioè' in modo diretto e con elevata velocità di avanzamento per cui sussiste una indesiderata, consistente frantumazione di prodotto.
D'altra parte la presenza di componenti strutturali configurate in modo asimmetrico quali l'unica cella di carico disposta su un unico lato della tramoggia. fa si che i contraccolpi dovuti agli attuatori elettromeccanici si ripercuotano con oscillazioni e vibrazioni persistenti su tutta la struttura di rilevazione del carico di pasta lunga. Tali vibrazioni oltre a costituire un elemento di disturbo dal punto di vista della precisione della pesata, sottopongono gli elementi strutturali stessi ad una sollecitazione meccanica continua con ovvi effetti dal punto di vista del logoramento delle parti costitutive dell'impianto in generale e del cestello di pesatura in particolare.
Lo scopo della presente invenzione é quello di fornire una macchina automatica per la dosatura di paste lunghe con regolazione e controllo del flusso e della pesata del prodotto che si basi sull'impiego di attuatori elettromeccanici a regolazione fine e su variazioni strutturali complementari specifiche in modo da rendere la macchina pesatrice stessa in grado di operare ad elevate velocità con qualsiasi tipo di pasta lunga, migliorando la precisione di pesatura e riducendo la frazione di prodotto frantumato.
E' ulteriore scopo della presente invenzione quello di fornire una macchina automatica per la dosatura di paste lunghe con regolazione e controllo del flusso e della pesata del prodotto per mezzo di attuatori elettromeccanici a regolazione fine in cui vi sia una regolazione ottimale della velocita' del prodotto incanalato, rallentando inizialmente la velocità del prodotto stesso in prossimità dell'inserzione dei mezzi di dosatura e rendendo più veloce il passaggio nel percorso finale.
E' ancora scopo della presente invenzione quello di fornire una macchina automatica per la dosatura di paste lunghe con regolazione e controllo del flusso e della pesata del prodotto per mezzo di attuatori elettromeccanici a regolazione fine con variazioni strutturali per l'eliminazione delle asimmetrie nella configurazione delle parti costitutive l'impianto, specificamente sottoposte alle sollecitazioni degli attuatori elettromeccanici.
E' infine scopo della presente invenzione quello di fornire una macchina automatica per la dosatura di paste lunghe con regolazione e controllo del flusso e della pesata del prodotto per mezzo di attuatori elettromeccanici a regolazione fine che nell'apportare le conseguenti variazioni strutturali complementari impieghi parti costitutive, materiali e tecnologie standard nell'ambito delle costruzioni meccaniche al fine di rendere l'apparato di costo contenuto e di facile manutenzione.
Questi ed altri scopi che saranno chiari nel corso della descrizione sono ottenuti mediante una macchina automatica per la dosatura di paste lunghe che comprende:
- mezzi di smistamento del prodotto su un gruppo di discesa vibrante,
- mezzi di incanalatura del prodotto costituiti da un canale di sgrossatura ed un canale di finitura, - mezzi di regolazione dell'altezza dello strato di sgrossatura e dello strato di finitura azionati da due corrispondenti motori a passo; e
che comprende come elementi caratterizzanti il nuovo tipo di macchina:
- mezzi per il comando della dosata di sgrossatura azionati mediante motore a passo e forniti di lama raggiata penetrante il flusso di prodotto, conformata con una sezione trasversale a settore circolare, traslante essa stessa su un percorso ad arco di circonferenza nella fase di inserimento nel flusso di pasta lunga;
- mezzi attuanti l'interruzione del flusso e lo scarico della dosata di sgrossatura comprendenti due piani simmetrici rototraslanti ad apertura simultanea azionati mediante motori a passo;
- mezzi attuanti l'interruzione del flusso e lo scarico della dosata di finitura azionati mediante motore a passo;
- mezzi di scarico del prodotto pesato con tramoggia azionata mediante motore a passo; e
- mezzi per la pesatura del prodotto comprendenti una coppia di celle di pesatura con trasduttori estensimetrici per ciascuna tramoggia, simmetricamente disposte rispetto a questa.
Al solo scopo esemplificativo e senza con ciò voler limitare il campo delle applicazioni e le possibili variazioni attuabili a partire dal principio base, di seguito viene presa in considerazione una particolare realizzazione della presente invenzione con riferimento alle figure allegate in cui:
la FIG. 1 é una rappresentazione schematica della pesatrice, secondo la presente invenzione ricavata mediante una sezione trasversale della stessa;
la FIG. 2 e' una vista in sezione trasversale ingrandita del gruppo dosatore-cestello di raccolta della sezione di sgrossatura;
la FIG. 3A e' una vista in sezione longitudinale del gruppo relativo al cestello di pesatura con relative celle di carico, e
la FIG. 3B e' un particolare ingrandito della fig 2. In Fig. 1 sono distinguibili le seguenti sezioni: il gruppo di afflusso prodotto A con il canale di sgrossatura 1 ed il canale di finitura 2, il gruppo dosatore di finitura B, il gruppo C relativo alla tramoggia .di raccolta 8 con le relative celle di carico ed il gruppo dosatore di sgrossattura D. Come già premesso il flusso di pasta proveniente dal gruppo di smistamento del prodotto, mediante il dispositivo di discesa della pasta con vibrazione indipendente, viene suddiviso tra i due canali 1 e 2 di diversa sezione. Innanzitutto va notato come il canale di sgrossatura 1 ed il canale di finitura 2 siano caratterizzati da un profilo deviato nella parte iniziale in modo da diminuire la velocità di afflusso della pasta,- la sagomatura della deviazione é comunque conformata in modo tale da non provocare disassestamenti del prodotto che affluisce, per cui i canali si presentano solo lievemente e gradualmente deviati rispetto al percorso lineare e rettilineo che caratterizza i canali delle macchine precedenti. Lo scopo del rallentamento del flusso di pasta lunga é quello di permettere un successivo impatto morbido con la lama dosante di sgrossatura 20 e con la lama dosante di finitura 7. Inoltre un condotto a sezione longitudinale rettilineo farebbe si che alla lama dosante si presenti un flusso di prodotto compatto o al limite compresso che comporterebbe una rilevante frantumazione.
Nella prima parte del percorso seguito dal canale di sgrossatura sono forniti i dispositivi di regolazione dell'altezza dello strato di sgrossatura azionati mediante motori a passo.
Il fascio di pasta che entra nel canale discensore di sgrossatura 1 viene temporaneamente bloccato dai piani simmetrici rototraslanti di scarico 10 sino a che l'avanzamento sincronizzato della lama dosatrice 20 non interrompe l'afflusso. Ciò avviene quando si raggiunge una dosata volumetrica approssimativamente corrispondente al peso di prodotto richiesto.
La lama dosante di sgrossatura 20 che nelle pesatrici precedenti e' sempre azionata da un gruppo cilindro-pistone di tipo pneumatico, nella realizzazione preferita secondo la presente invenzione avanza per effetto dell'avanzamento di un motore a passo, inoltre essa ha una configurazione a sezione ricurva e raggiata che si sposta su un percorso ad arco di cerchio X.
Tale tipo di spostamento risulta oltremodo vantaggioso in quanto dispone la lama 20 nei confronti del singolo elemento di pasta che viene colpito, in modo da non sottoporlo ad un colpo secco, ortogonale all'asse più lungo dell'elemento di pasta, ed in modo, invece, da attutire l'impatto facendo ruotare l'elemento di pasta secondo il proprio asse più lungo, la qualcosa é ancor più favorita dal fatto di avere un fascio di pasta rallentato nel passare nei canali 1, 2 di adduzione del prodotto.
Analogamente il fascio di pasta che entra nel canale discensore di finitura 2 viene contemporaneamente bloccato dalla lama di scarico della finitura 12 sino a che l'avanzamento sincronizzato della lama dosante 7 della finitura, sovrapposta alla lama di scarico 12, non interrompe l'afflusso. Ciò avviene quando si raggiunge una dosata volumetrica corrispondente al peso di finitura segnalato per quella specifica pesata. In Fig. 1 sono pure schematizzati il sistema a cinghia dentata mossa da motore a passo che può spostarsi verso l'alto e verso il basso, per regolare la finitura comandando l'avanzamento della lama di scarico 12 del dosatore di finitura.
La lama dosante 7 nelle pesatrici precedentemente prodotte, cosi' come già' fatto notare per i dispositivi di regolazione dello strato di sgrossatura, viene ancora comandata mediante un sistema a cilindro e pistone di tipo pneumatico.
Al di là della evidente disomogeneità del tipo di attuatore elettromeccanico impiegato, va rilevato, allora, il limite dell'avanzamento pneumatico dei gruppi cilindri-pistone, che non permettono di avere una regolazione fine sulla velocità di entrata della lama e quindi sulla quantità di moto trasferita nell'impatto tra lama ed elemento di pasta.
Invece in questo tipo di pesatrice le lame di dosatura 20 e 7 sono azionate, ciascuna da un proprio motore a passo. Tali motori a passo forniscono una forte ma breve, accelerazione iniziale con una velocità di avanzamento della lama elevata solo nella prima fase, e che va via via rallentando man mano che la lama avanza e comincia ad introdursi tra gli elementi costituenti il fascio, al fine di rendere cedevole l'urto con il singolo elemento di pasta. Lo scopo raggiunto é evidentemente quello di limitare la frantumazione del prodotto, dovuta all'impatto con le lame. La parte terminale del canale di sgrossatura 1 si chiude sui due piani simmetrici rototraslanti 10 che trattengono il flusso di pasta lunga in arrivo.
In alto nella Fig. 2 viene mostrato ingrandito tutto il sistema di apertura del cassetto di sgrossatura.
Incernierati a due alberini 11' e 11", sono presenti due supporti 16' e 16" per due piani o lamierini 10' e 10" disposti trasversalmente agli stessi supporti 16' e 16". La lunghezza di tali elementi costitutivi il' e 11", 10' e 10" , 16' e 16" é evidentemente quella del cassetto di sgrossatura stesso e cioè certamente superiore alla lunghezza del singolo elemento di pasta per cui la macchina pesatrice é dimensionata.
Nella stessa figura 2 gli elementi contrassegnati costitutivi il sistema di raccolta e rilascio del fascio di pasta relativo all'operazione di sgrossatura sono configurati nelle due posizioni rispettivamente di chiusura per la raccolta del prodotto e di massima apertura per il rilascio dello stesso. La posizione di chiusura viene individuata in figura dal contatto dei bordi esterni dei piani 10' e 10" nel punto Y; mentre la posizione di apertura viene individuata dalla divaricazione dei due supporti 16' e 16" come indicato nella figura stessa.
Va pure notato come i due supporti 16' e 16" simmetrici per posizionamento e conformazione siano sostanzialmente identici dal punto di vista strutturale anche se in figura sono state inserite delle variazioni sul supporto 16' solo per chiarezza implementativa: di fatti la vite 5 che serve per fermare il supporto 16' sull'alberino 11' e l'asola 4 che serve a-conferire una certa leggerezza al supporto stesso, sono in ogni caso presenti anche sul supporto 16" e come detto non sono state riportate solo per questioni grafiche.
Pertanto tali piani di raccolta 10' e 10" al momento del rilascio del fascio di pasta raccolto vengono aperti simultaneamente azionati da un sistema di leveraggio che li porta a ritirarsi quasi orizzontalmente rispetto alla verticale del flusso di discesa del prodotto. D'altra parte a tale moto, in sostanza traslatorio, dei due piani corrisponde una lieve rotazione degli stessi che sono di fatto incernierati su due alberini 11', 11" disposti relativamente in alto rispetto al piano orizzontale della linea di chiusura individuata dal contatto reciproco Y delle due lamierine stesse.
Nella realizzazione preferita l'apertura del cassetto di sgrossatura con movimento rotatorio dei due piani 10' e 10", avviene con un raggio di rotazione molto ampio (dell'ordine dei 130 mm) data l'altezza dell'incernieramento 11', 11" rispetto alla suddetta linea di contatto.
Al centro della stessa Fig. 2 si può notare il sistema che attua l'apertura e la chiusura sincronizzata dei due supporti 16' e 16" con i relativi piani di raccolta 10' e 10". Tale gruppo é stato riportato anche in Fig. 3B, ed un gruppo identico e' disposto simmetricamente dall'altra parte del cassetto,di sgrossatura.
In pratica in tale gruppo meccanico sono presenti due biellette 21' e 21" disposte interfacciate in modo simmetrico speculare una sopra l'altra e caratterizzate ciascuna da due corpi sporgenti, rispettivamente 22', 22", 22"' 22"", a profilo arrotondato. L'elemento 23 a sezione rettangolare che é direttamente interconnesso all'alberino 24 attivato dal motore a step dedicato all'apertura/chiusura del cassetto di sgrossatura é in grado di assumere due posizioni stabili: una relativa a quella riportata in figura che corrisponde ad una posizione di chiusura del cassetto di sgrossatura e che é caratterizzata dall'interposizione della sporgenza arrotondata 22' della bielletta 21", nell'incavo della bielletta 21' e dall'interporsi della sporgenza arrotondata 22"" della bielletta 21' nell'incavo della bielletta 21", ed un'altra corrispondente ad una posizione di completa apertura e divaricamento dei supporti 16' e 16" con i relativi piani 10' e 10" in cui le due parti a profilo arrotondato 22" e 22"" si scavalcano per disporre le due biellette nella massima estensione .
La trasmissione dello spostamento alternativo delle biellette 21' e 22" dalla condizione di massima estensione a quella di minima estensione, ai due supporti 16' e 16" comporta la chiusura e la riapertura ciclica dei due piani simmetrici rototraslanti 10' e 10" costituiti, come detto in precedenza, da due lamierine piane interfacciate il cui sganciamento simultaneo per il rilascio del fascio di pasta raccolto, viene attivato in ultima analisi, per effetto del motore a passo che muove l'alberino 24. Lo stato della tecnica prevede per questo elemento costitutivo una lama dosante di sgrossatura che si ritrae progressivamente per lasciare passare il prodotto raccolto. Con tale tipo di apertura progressiva si notava però una certa scomposizione del fascio di pasta con disassestamento del prodotto e con conseguente "coda" (residuo di prodotto lungo il percorso) .
Invece introducendo un'apertura simultanea, mediante i due piani 10' e 10 ", comandata a scatto dal motore a passo, oltre ad ottenere un passaggio piu' veloce del fascio stesso si evita anche il suddetto inconveniente della scomposizione, in quanto il fascio di pasta si mantiene unito ed assestato per il successivo pareggiamento.
Difatti si genera una condizione di rilascio in cui il fascio di pasta viene seguito dai due piani come per essere accompagnato verso la tramoggia 8 di pesatura.
Per meglio capire come si svolga detta fase di rilascio si può pensare ad una persona che deve depositare un fascio di legna tenuto tra le braccia e lo accompagni nel movimento di caduta evitando lo scompattamento del fascio stesso. Mentre nelle soluzioni secondo la tecnica precedente il rilascio del fascio avveniva come se la persona lasciasse cadere tutto d'un tratto togliendo il braccio di sostegno al fascio da rilasciare.
Nel gruppo relativo al cestello pesante, oltre alla tramoggia 8 vera e propria é presente una coppia di celle di carico a strain-gauge per attuare ogni volta la pesatura parziale della dosata di sgrossatura in base alla quale viene, successivamente, attuata l'aggiunta mediante una dosata di finitura dal canale 2.
In Fig. 3a le celle di carico 14' e 14" sono evidentemente disposte simmetricamente rispetto ‘alla struttura del cestello di pesatura; esse non compaiono invece nella Fig. 2 in quanto in tale figura lo stesso cestello di pesatura é stato riportato solo secondo la sezione più esterna.
In ogni caso in tale figura con 33' e 33" sono state indicate delle biellette per il sistema di apertura che sono d'altra parte presenti sull'altro lato del cestello di pesatura anche se non riportate in figura.
Mentre con 40 é stata indicata una molla elicoidale di richiamo che serve, solitamente in tale sezione, a svincolare la pesata dalla presenza degli elementi meccanici esercitanti pressioni spurie.
Con 38' e 38" sono stati indicati gli ammortizzatori solitamente forniti per lo smorzamento delle vibrazioni indotte; mentre con 32 é stato indicato il motore a passo che é dedicato al comando dell'apertura/chiusura del cestello di pesatura e che attua tale funzione per mezzo delle levette rappresentate in figura ma non contrassegnate in quanto ovvie per chi é esperto di tale tipo di costruzioni meccaniche.
Con 6 e 6' sono stati indicati i due alberini che fanno muovere le due sponde 17' e 17" che raccolgono la pasta e di cui é stato indicato il tratteggio 28' e 28" che ne individua lo spostamento per l'apertura nel rilascio del fascio di pasta pesato nella sgrossatura. Mentre la linea 31 a gradini alternati é indicativa della frapposizione delle parti terminali delle stesse sponde di raccolta 17' e 17".
Va notato come nelle macchine pesatrici tradizionali la tramoggia e' fornita di una sola cella di carico che viene disposta in rilievo lateralmente alla tramoggia stessa; ciò' sbilancia completamente la posizione del baricentro di tutto il gruppo relativo al cestello di pesatura. Per questo motivo l'urto relativo al comando di azionamento, che ciclicamente fa aprire la tramoggia stessa, produce una serie di vibrazioni persistenti con evidenti conseguenze sul logorio della struttura dell'impianto e sulla precisione della pesata. Invece nella macchina pesatrice secondo la presente invenzione, come viene pure riportato nella Fig. 3A, la tramoggia 8 viene dotata delle due celle di carico 14', 14" disposte simmetricamente di lato alla tramoggia stessa. Ciò' conferisce maggiore stabilita' alla macchina, predisponendola ad un rapido smorzamento delle vibrazioni meccaniche indotte. Inoltre il flusso di pasta lunga in arrivo, dal punto di vista dell'operazione di pesatura vera e propria, si divide sulle due celle di carico, velocizzando e conferendo maggiore precisione alla pesata stessa. Per questo gruppo costitutivo terminale nelle macchine pesatrici tradizionali é previsto un gruppo pistone-cilindro a comando pneumatico che, mediante un azionamento a scatto, provoca lo scarico del prodotto una volta che é terminata l'aggiunta di pasta relativa alla dosata di finitura.
Come già' ampiamente illustrato per la sezione di sgrossatura e come verrà' illustrato per la sezione di finitura, il principio fondamentale su cui si basa la pesatrice secondo la presente invenzione prevede anche per il gruppo tramoggia/cella di carico, l'eliminazione totale delle attivazioni pneumatiche cilindro-pistone, la cui azione si esercita con un solo colpo a scatto, non regolabile, e la sostituzione delle stesse con motori a passo.
L'impiego dei motori a passo permette, in ogni caso, una regolazione fine dei parametri e delle velocita' in gioco nel processo di pesatura (quali la velocita' delle lame che penetrano il fascio di pasta, la velocita' di apertura dei dispositivi di scarico, il livello di avanzamento delle lame e di apertura della tramoggia ect.) mediante un unico sistema di controllo. E' importante inoltre il fatto che tale regolazione viene attuata tenendo conto di tutti i fattori che intervengono nell'azione di pesatura: il tipo di prodotto, la quantità' di prodotto, la resistenza specifica all'urto, la velocita' del flusso ect.
Il gruppo B costituente .la sezione della pesatrice dedicata alla dosatura di finitura, come già' fatto notare, prevede una lama dosante 7 ed una lama di scarico 12, che in sincronismo sono, una inserita e l'altra disinserita, e viceversa, dal canale di finitura 2. Anche per questa sezione lo spostamento delle lame 7 e 12 e la regolazione dell'altezza dello strato di finitura e' ottenuto mediante motori a passo.
In linea di principio nulla vieta che anche per la sezione di finitura si possa configurare una lama dosante a sezione ricurva e raggiata che si sposta secondo un percorso ad arco di circonferenza, come descritto per la sezione di sgrossatura. Pero' nella configurazione preferita descritta e riportata in figura 1 si e' voluto mantenere per la lama dosante 7 una sezione lineare, ed un moto rettilineo traslatorio, avanti e indietro, per non appesantire la struttura, e perche' per la sezione di finitura, dove il canale di afflusso e' piu' stretto, e' suffid ente regolare la velocita' di penetrazione della lama nel fascio di prodotto, essendo il tempo di inserimento contenuto e minima la quantità' di prodotto che viene a contatto con la lama stessa.
La macchina pesatrice descritta presenta delle notevoli prestazioni dal punto di vista della autoregolazione, essendo essa in grado di interrelare i controlli specifici dedicati a ciascuna sezione costitutiva. Anche dal punto di vista della affidabilità' e della velocita' le prestazioni risultano migliorate notevolmente, ed allo stesso tempo risultano ridotti gli effetti solitamente conseguenti delle alte velocita' di lavorazione, quali la frantumazione del prodotto ed il disassestamento del fascio che renderebbe difficoltoso il successivo pareggiamento.

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina automatica per la dosatura di paste lunghe comprendente: - mezzi di smistamento del prodotto su un gruppo di discesa vibrante, - mezzi di incanalatura del prodotto costituiti da un canale di sgrossatura ed un canale di finitura, - mezzi di regolazione dell'altezza dello strato di sgrossatura e dello strato di finitura azionati da due corrispondenti motori a passo,· caratterizzata dal fatto di comprendere inoltre: - mezzi per il comando della dosata di sgrossatura azionati mediante motore a passo e forniti di -lama raggiata penetrante il flusso di prodotto, conformata con una sezione trasversale a settore circolare, traslante essa stessa su un percorso ad arco di circonferenza nella fase di inserimento nel flusso di pasta lunga; - mezzi attuanti l'interruzione del flusso e lo scarico della dosata di sgrossatura comprendenti due piani simmetrici rototraslanti ad apertura simultanea azionati mediante motori a passo; - mezzi attuanti l'interruzione del flusso e lo scarico della dosata di finitura azionati mediante motore a passo; - mezzi di scarico del prodotto pesato con tramoggia azionata mediante motore a passo; e - mezzi per la pesatura del prodotto comprendenti una coppia di celle di pesatura con trasduttori estensimetrici per ciascuna tramoggia, simmetricamente disposte rispetto a questa.
  2. 2 . Macchina automatica per la dosatura di paste lunghe con regolazione e controllo del flusso e della pesata per mezzo di attuatori elettromeccanici a regolazione fine secondo la rivendicazione 1 caratterizzata dal fatto che il canale di sgrossatura (1) ed il canale di finitura {2) siano configurati con un profilo deviato nella parte iniziale in modo da diminuire la velocità di afflusso della pasta, essendo la sagomatura solo lievamente e gradualmente deviata rispetto ad percorso rettilineo, in modo tale da non provocare disassestamenti nel prodotto che affluisce.
  3. 3 . Macchina automatica per la dosatura di paste lunghe con regolazione e controllo del flusso e della pesata per mezzo di attuatori elettromeccanici a regolazione fine secondo la rivendicazione 1 caratterizzata dal fatto che le lame di dosatura (7,20) siano azionate mediante motori a passo che forniscano una forte ma breve, accellerazione iniziale con una velocità, di avanzamento di ciascuna lama, elevata solo nella prima fase, detta lama rallentando man mano che avanza e comincia ad introdursi tra gli elementi costituenti il fascio, in modo da rendere cedevole l'urto con il singolo elemento di pasta.
  4. 4. Macchina automatica per la dosatura di paste lunghe con regolazione e controllo del flusso e della pesata per mezzo di attuatori elettromeccanici a regolazione fine secondo la rivendicazione 1 caratterizzata dal fatto che i piani simmetrici rototraslanti (10', 10") siano costituti mediante due lamierine piane interfacciate, disposte alle estremità' di due supporti (16', 16") incernierati su due alberi (11', 11") essendo detti piani, al momento del rilascio del fascio di pasta raccolto, aperti simultaneamente, azionati da un sistema di leveraggio che li porta a ritirarsi quasi orizzontalmente rispetto alla verticale del flusso di discesa del prodotto e corrispondendo a tale apertura dei due piani una lieve rotazione degli stessi a causa dell' incernieramento sui due alberi (11', il") disposti in alto rispetto al piano orizzontale della linea di chiusura individuata dal contatto reciproco (Y) delle due lamierine stesse in condizioni di chiusura.
  5. 5. Macchina automatica per la dosatura di paste lunghe con regolazione e controllo del flusso e della pesata per mezzo di attuatori elettromeccanici a regolazione fine secondo la rivendicazione 1 caratterizzata dal fatto che la configurazione a sezione ricurva e raggiata della lama dosante di sgrossatura, che si sposta su un percorso ad arco di cerchio (X) dispone la lama stessa nei confronti del singolo elemento di pasta che viene colpito, in modo da evitare un colpo secco ortogonale all'asse più lungo dell'elemento di pasta ed in modo, invece, da attutire l'impatto facendo ruotare l'elemento di pasta secondo il proprio asse più lungo.
  6. 6. Macchina automatica per la dosatura di paste lunghe con regolazione e controllo del flusso e della pesata per mezzo di attuatori elettromeccanici a regolazione fine secondo la rivendicazione 1 caratterizzata dal fatto che la tramoggia (8) venga dotata di due celle di carico (14', 14") disposte simmetricamente di lato alla tramoggia stessa conferendo maggiore stabilita' alla macchina, e predisponendola ad un rapido smorzamento delle vibrazioni meccaniche indotte.
  7. 7. Macchina automatica per la dosatura di paste lunghe con regolazione e controllo del flusso e della pesata per mezzo di attuatori elettromeccanici a regolazione fine secondo la rivendicazione 1 caratterizzata dal fatto che il flusso di pasta lunga in arrivo, nell'operazione di pesatura, si divida sulle due celle di carico, velocizzando e conferendo maggiore precisione alla pesata stessa.
  8. 8. Macchina automatica per la dosatura di paste lunghe con regolazione e controllo automatico del flusso e della pesata secondo le rivendicazioni 1 e 5 caratterizzata dal fatto che i mezzi per il comando della dosata di sgrossatura forniti di lama raggiata penetrante il flusso di prodotto, conformata con una sezione trasversale a settore circolare, traslante essa stessa su un percorso ad arco di circonferenza nella fase di inserimento nel flusso di pasta lunga siano azionati mediante un attuatore pneumatico cilindro-pistone.
  9. 9. Macchina automatica per la dosatura di paste lunghe con regolazione e controllo automatico del flusso e della pesata secondo le rivendicazioni 1 e 4 caratterizzata dal fatto che i mezzi attuanti l'interruzione del flusso e lo scarico della dosata di sgrossatura comprendenti i due piani simmetrici rototraslanti ad apertura simultanea siano azionati mediante un attuatore pneumatico cilindro-pistone.
  10. 10. Macchina automatica per la dosatura di paste lunghe con regolazione e controllo automatico del flusso e della pesata secondo la rivendicazione 1 caratterizzata dal fatto che i mezzi attuanti l'interruzione del flusso e lo scarico della dosata di finitura siano azionati mediante un attuatore pneumatico cilindro-pistone.
  11. 11. Macchina automatica per la dosatura di paste lunghe con regolazione e controllo automatico del flusso e della pesata secondo la rivendicazione 1 caratterizzata dal fatto che i mezzi di scarico del prodotto pesato nella tramoggia siano azionati mediante attuatore pneumatico cilindro-pistone.
IT97RM000360A 1997-06-16 1997-06-16 Macchina automatica per la dosatura di paste lunghe con regolazione e controllo del flusso e della pesata del prodotto per mezzo di IT1291929B1 (it)

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