ITRM960438A1 - Apparecchiatura elettronica per agevolare la comunicazione e gli in= contri tra due o piu' persone, gli scambi commerciali, la domanda/of= - Google Patents

Apparecchiatura elettronica per agevolare la comunicazione e gli in= contri tra due o piu' persone, gli scambi commerciali, la domanda/of= Download PDF

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ITRM960438A1
ITRM960438A1 IT96RM000438A ITRM960438A ITRM960438A1 IT RM960438 A1 ITRM960438 A1 IT RM960438A1 IT 96RM000438 A IT96RM000438 A IT 96RM000438A IT RM960438 A ITRM960438 A IT RM960438A IT RM960438 A1 ITRM960438 A1 IT RM960438A1
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Fabio Agnetelli
Giovanni Caliendo
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Fabio Agnetelli
Giovanni Caliendo
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Description

Descrizione dell'invenzione industriale dal titolo: APPARECCHIATURA ELETTRONICA PER AGEVOLARE LA COMUNICAZIONE E GLI INCONTRI TRA DUE 0 PIU' PERSONE, GLI SCAMBI COMMERCIALI, LA DOMANDA/OFFERTA DI LAVORO,
La presente invenzione riguarda il campo della comunicazione interpersonale e, più in particolare, la realizzazione di un dispositivo in grado di agevolare la comunicazione e gli incontri tra due o più persone, che hanno in comune qualunque tipo di interessi, attività, hobby, ecc.
In questi ultimi tempi, molte persone ricorrono alle più svariate soluzioni per fare nuove conoscenze e/o per vincere la propria solitudine, altre invece sono alla ricerca di un'attività lavorativa o hanno la necessità di scambiare delle merci.
Attualmente, la risposta al problema della solitudine è fornita dalle offerte derivanti dai numerosi servizi "144", dalle intermediazioni delle agenzie, dalle riviste e dai locali specializzati.
Coloro che ricorrono a queste realtà però, non risolvono il problema della solitudine, ma ottengono tutt'al più un palliativo, spesso pagato molto anche in assenza di risultati soddisfacenti.
Un altro aspetto negativo è dato dal fatto che, utilizzando questi mezzi, il fruitore non è mai nelle condizioni di gestire i contatti in prima persona, secondo le sue esigenze, ma è costretto a servirsi di intermediazioni spesso seguite da esborsi di denaro anche onerosi.
La presente invenzione fornisce un dispositivo in grado di eliminare o di limitare la necessità di ricorrere a tutti questi servizi, offrendo in ogni caso un'alternativa efficace ed economica.
Il dispositivo infatti, garantisce una serie di vantaggi tra i quali: basso costo, facilità d'uso, libertà di gestione, totale autonomia, assenza di intermediari, discrezione assoluta, incontri immediati, divertimento sicuro, possesso del mezzo, nessuna tassa.
Secondo il trovato, si prevede un dispositivo elettronico in grado di emettere e ricevere segnali in radio frequenza, soltanto con dispositivi dello stesso tipo.
Detto dispositivo oltre a dare a tutti la possibilità di fare nuove conoscenze e di sconfiggere la solitudine, cancella ogni discriminazione che deriva dai diversi comportamenti umani.
In altre parole, pone sullo stesso piano sia coloro che desiderano avviare una relazione interpersonale basata sui sentimenti, ovvero sull'amore, l'amicizia, l'affetto, etc.; sia coloro che cercano un rapporto basato principalmente od esclusivamente sul sesso.
Oltre a ciò, il trovato prescinde dalle differenze tra i diversi comportamenti in quanto consente a chiunque di trovare uno o più partner, con le stesse tendenze, prevedendo una vasta gamma di tipologie comportamentali codificate.
Per quanto riguarda l'applicazione dell'invenzione al campo dell'economia, dello scambio di merci e della domanda/offerta di lavoro, il dispositivo che si descrive consente a coloro che cercano (offrono) un determinato tipo di prodotto e/o di lavoro, di trovare persone che offrono (cercano) lo stesso tipo prodotto e/o di lavoro.
Allo scopo di variare le tipologie di incontri e di comunicazioni possibili e rendere più versatile l'utilizzo del presente dispositivo, è prevista una seconda forma realizzativa del trovato che prevede delle schede estraibili intercambiabili, da usare alternativamente, che consentono ad uno stesso dispositivo di essere utilizzato per diverse tipologie di interessi e/o di incontri.
Dette schede estraibili comprendono alcuni componenti elettronici necessari al funzionamento del dispositivo stesso, in grado di evitare interferenze tra dispositivi in cui sono installate schede diverse .
□n ulteriore vantaggio del trovato, è la sua estrema semplicità d'uso e la logica intuitiva con la quale è concepito il suo funzionamento.
Una migliore comprensione dell'invenzione si avrà con la seguente descrizione dettagliata e con i disegni allegati che ne illustrano schematicamente, a solo titolo esemplificativo e non già limitativo, alcune sue preferite forme realizzative.
Nei disegni, che sono relativi ad una prima forma realizzativa, si ha che:
la figura 1 è uno schema a blocchi degli elementi che costituiscono il trovato;
la figura 2 è uno schema delle varie zone della tastiera e del display;
la figura 3 mostra schematicamente le parti essenziali del circuito elettronico del dispositivo; la figura 4 è uno schema a blocchi del blocco TX di fig. 1;
le figure da 5 a 7 sono schemi elettrici delle varie parti del dispositivo;
la figura 8 è uno schema a blocchi del blocco RX di fig. 1;
le figure da 9 a 11 sono schemi elettrici rispettivamente dei blocchi SINTONIA-DEMODULATORE -ANTENNA, DECODIFICATOREl e DECODIFICAT0RE2 di fig. 8;
la figura 12 è lo schema elettrico del blocco COMUNICAZIONE VOCALE di fig. 8;
le figure 13A e 13B mostrano gli schemi a blocchi di trasmissione e ricezione del circuito di S.0.S .;
la figura 14 è lo schema elettrico del circuito di ricezione S.O.S.;
la figura 15 mostra il circuito del Codificatore S.0.S .;
la figura 16 mostra il circuito del Decodificatore S.O.S.;
la figura 17 mostra il circuito del rilevatore di prossimità S.O.S. e del segnalatore acustico;
le figure 18A e 18B sono rispettivamente una vista laterale e frontale di un possibile design del dispositivo;
le figure 19A, 19B, 19C e 19D mostrano schematicamente quattro mascherine da applicare alternativamente sul dispositivo stesso.
In breve, secondo il trovato, si prevede un apparecchio portatile, delle dimensioni di un microtelefono, dotato di tastiera e display, il cui funzionamento avviene tramite una selezione iniziale di una sequenza di tasti, che consente di azionare l'apparecchio in modo che esso comunichi, tramite segnali in radio frequenza, esclusivamente con apparecchi dello stesso tipo e nei quali sia stata selezionata una sequenza di tasti in qualche modo legata, come vedremo, alla prima.
Va da sè che lo stesso apparecchio può essere predisposto per consentire incontri di ben altro tipo, ad esempio tra sportivi, hobbisti, scambi commerciali, domanda/offerta di lavoro, etc.
Con riferimento alla figura 1, il dispositivo secondo il trovato si può schematizzare come segue:
il blocco TASTIERA indica un insieme di pulsanti atti a selezionare una scelta;
il blocco EPR0M1 decodifica i segnali provenienti dalla tastiera, o dal ricevitore, facendo apparire sul DISPLAY i messaggi appropriati;
il blocco EPR0M2 decodifica anch'esso i segnali provenienti dalla tastiera o dal ricevitore impostando correttamente i blocchi TX e RX;
il blocco TX seleziona la frequenza di trasmissione modulandola con i segnali di codifica;
il blocco RX seleziona la frequenza di sintonia, rileva la presenza dei segnali di codifica per poi segnalarla alla EPR0M1, EPR0M2 e consente di attivare la comunicazione interfonica.
Passando ora ad analizzare anche le altre figure, con A e B indicheremo nel seguito due possibili interlocutori.
Impostando una sequenza sul dispositivo A, questo trasmetterà un "codice identificativo", uguale per tutti i dispositivi, che è un segnale in bassa frequenza, BF, di frequenza costante {nota acustica) ed un "codice di scelta" condizionato dalla scelta effettuata sugli appropriati tasti. Per rendere tali codici adatti alla trasmissione radio essi moduleranno in ampiezza una portante che varia in funzione della sequenza di tasti premuti.
Il dispositivo A si disporrà anche in ricezione aspettando una portante (generalmente diversa da quella di trasmissione, ma comunque legata ad essa) anch'essa con un valore in frequenza legato alla selezione dei tasti pigiati.
Se un dispositivo B (o più dispositivi), conseguentemente alla sequenza su di esso impostata, aspetta in ricezione proprio la portante trasmessa dal dispositivo A, allora demodula tale segnale. Per impedire che altre portanti di altri radiotrasmettitori possano "confondere" il nostro dispositivo, esso è fornito di un decodificatore atto a rilevare l'eventuale presenza del codice identificativo in ogni segnale captato.
Se questo codice identificativo è presente nei segnali ricevuti, il decodificatore attiva l'EPROMl, in modo da far comparire sul display un messaggio adatto, e attiva la comunicazione interfonica. Simultaneamente il dispositivo B trasmetterà il segnale duale, attivando così il dispositivo A.
Per descrivere il funzionamento del dispositivo dal punto di vista elettronico analizziamo più approfonditamente lo schema a blocchi di fig. 1.
TASTIERA
E' costituita da pulsanti posti sulla faccia anteriore del dispositivo, che permettono di effettuare delle selezioni rispondendo alle domande poste dal blocco DISPLAY. Essi sono suddivisi in quattro zone (fig. 2) attivate alternativamente dal blocco EPR0M2 tramite un circuito di porte logiche (fig. 3).
Le tre zone denominate zona A, zona B e zona C, sono suddivise a seconda della funzione che svolgono.
La zona A, formata da cinque pulsanti, ne utilizza quattro per una prima definizione di colui/colei (coloro) che utilizza (utilizzano) il dispositivo e del personaggio che si sta cercando, mentre il quinto, chiamato SCANNER, attiva una scansione delle frequenze in ricezione.
La zona B formata da nove pulsanti li utilizza per completare le definizioni iniziate nella zona A. La zona C delimita quindici tasti corrispondenti ad altrettante definizioni atte a descrivere il motivo della ricerca.
Premendo i pulsanti della tastiera, le corrispondenti porte d'ingresso dei microprocessori assumono lo stato logico "0". In questo modo i blocchi EPROM1, EPROM2 ricevono combinazioni di bit che poi utilizzeranno per effettuare le relative operazioni per cui sono programmati (fig. 3).
Sulla tastiera inoltre, sono presenti tre tasti particolari che non fanno parte della suddivisione in zone in quanto sono utilizzabili in ogni fase dell'impostazione (fig. 2):
- il pulsante RESET utilizzato per ripristinare il dispositivo alle condizioni iniziali;
- il pulsante CONFERMO per confermare le scelte via via effettuate;
- il pulsante S.O.S. per lanciare un messaggio di aiuto a qualsiasi dispositivo in grado dì riceverlo (fig. 2).
EPROMl
E' costituita da un microprocessore programmabile (quale ad esempio una eprom tipo ST62T/25) in linguaggio ASSEMBLER che ha venti porte, da abilitare come ingressi e/o uscite, più un'altra porta di ingresso (piedino 5 per il pulsante S.O.S.) e un reset (piedino 11 per il pulsante RESET).
Nella forma realizzativa che si descrive, si utilizzano dieci porte come ingressi da collegare ai pulsanti del blocco TASTIERA e all'uscita del Decodificatore 1 e del Decodificatore S.O.S., dieci porte come uscite da collegare ai relativi dieci piedini di ingresso del blocco DISPLAY (fig. 3).
Le specifiche del programma per la gestione del blocco DISPLAY dipenderanno dalla scelta dei messaggi da far apparire sullo schermo.
DISPLAY
E' formato da un display a cristalli liquidi con matrice di punti DMLCD quale, ad esempio, l'LM093LN (fig. 3) che dispone di due righe formate rispettivamente da sedici caratteri (ogni carattere è formato da 5x7 punti). Questo display ha in se già memorizzata una mappa di caratteri alfanumerici: sarà sufficiente che il blocco EPROMl lo informi delle coordinate della mappa in cui si trova il carattere, gli indichi in quale riga e in quale casella collocare tale carattere per poi farglielo visualizzare. In questo modo sul display appare ogni richiesta e relativa risposta selezionata tramite il blocco TASTIERA.
EPR0M2
Anche questo blocco è direttamente collegato al blocco TASTIERA.
E' costituito da due microprocessori del tipo su indicato in cui si utilizzano per ognuno dieci ingressi e dieci uscite.
Per quel che riguarda gli ingressi, otto sono utilizzati per rilevare quali pulsanti sono stati premuti, in modo che ogni selezione sia memorizzata ed elaborata (fig. 3).
Questo è realizzato utilizzando una griglia formata da quattro righe e quattro colonne dove ogni riga e colonna è collegata a uno degli otto ingressi. Premendo un tasto i processori lo identificano tramite la riga e la colonna corrispondente.
Associando ad ogni pulsante un numero binario e memorizzando tale selezione, avremo, dopo tutta l'impostazione delle scelte, un numero binario utilizzato per "settare" le uscite.
TX
Tale blocco può essere ancora suddiviso in ulteriori quattro blocchi come mostrato in fig.4 . Il blocco "Tensione TX" é costituito dal parallelo di dodici resistenze collegate singolarmente con le porte di uscita dei processori del blocco EPR0M2 (fig. 3). I valori delle resistenze saranno "pesati" in funzione del bit che rappresentano: il valore ohmico delle resistenze è pari ad una potenza di due, perciò a seconda della sequenza di bit in cui le porte del processore si troveranno, il valore resistivo del parallelo sarà una funzione univoca dei tasti premuti: per selezioni diverse avremo valori ohmici del parallelo diversi.
Se, per esempio, la resistenza della porta 1 ha il valore Rl=2° ohm (cioè Rl=l ohm), quello della porta 2 sarà R2=2<1 >ohm e così via fino alla porta 12 con resistenza R12=2<12 >ohm, si avrà quindi un diverso valore della resistenza equivalente del parallelo, in funzione di quale ramo si trova allo stato logico 1 (per es. tensione di 5V).
In uscita dal blocco "Tensione TX", quindi, avrò una tensione direttamente legata alla sequenza dei dodici bit. Tale tensione sarà quella dell'ingresso del blocco "VFO".
Il VFO (oscillatore di frequenza variabile) sfrutta il principio del PLL (phase locked loop: anello ad aggancio di fase) in questo modo oscilla con una elevata stabilità. La frequenza prodotta da questo blocco viene utilizzata come portante da modulare per la trasmissione dei segnali in BF (fig.5).
Il blocco Codificatorel genera una nota di frequenza prefissata (codice identificativo) data dalla scelta dei valori delle resistenze RI, R2 e dalla capacità del condensatore C rispettivamente collegati ai piedini 7, 6, 2 dell'integrato NE555 (generatore di segnali), come mostrato in fig. 6.
Anche il blocco Codificatore2 genera una nota, ma la sua frequenza, non fissa, è stabilita in funzione dei tasti premuti nella zona C (fig. 2). Infatti, associando ai pulsanti di questa zona dei numeri binari, si può memorizzare la scelta effettuata .
In questo modo, utilizzando altre quattro uscite dei processori del blocco EPR0M2 {preferibilmente i piedini 13, 12, 9, 8 del processore 2), è possibile condizionare il valore di resistenza equivalente (fig. 3) in funzione del settaggio di queste uscite dato dai valori memorizzati nelle variabili.
Le resistenze sono collegate tra i piedini 6 e 7 dell'integrato NE555 del blocco Codificatore2 (fig.
7), di conseguenza a scelte diverse corrispondono codici di scelta con frequenze diverse.
Il blocco "Modulatore" (fig. 5) utilizza i due segnali di uscita dai blocchi Codificatorel e Codificatore2 per modulare, in ampiezza, la portante fornita dal blocco "VFO".
Infatti tramite il trasformatore di modulazione verrà variata l'alimentazione del fet FT1 in maniera proporzionale al messaggio BF in ingresso.
Il blocco "Antenna TX" (fig. 5) è composto dall'antenna trasmittente e da un amplificatore finale a larga banda (tipo MAV.ll).
RX
Anche questo blocco è suddiviso in ulteriori blocchi (fig. 8). Il blocco "Tensione RX" utilizza lo stesso principio del blocco "Tensione TX" già descritto, con la differenza che i piedini di uscita (preferibilmente i piedini 15, 14, 13, 12, 9, 8 del processore 1) sono collegati alle resistenze (di valore ohmico "pesato") R7, R8, R9, RIO, RII, R12, mentre i restanti piedini di uscita (preferibilmente i piedini 7, 6 del processore 1 ed i piedini 17, 16, 15, 14 del processore 2) sono collegati alle resistenze RI, R2, R3, R4, R5, R6 (fig. 3).
In altre parole, rispetto al blocco "TX", i collegamenti alle resistenze sono invertiti.
Questo scambio fà in modo che, essendo i primi sei bit della sequenza legati alla persona che sta cercando e i successivi sei bit legati alla persona che viene cercata, nel circuito di ricezione dovrò avere queste 2 gruppi di bit scambiati.
Se, ad esempio, abbiamo impostato la ricerca in questo modo: "Cane Rosso cerca Gallina Bianca", si dovrà mandare in trasmissione una portante legata a questo messaggio (si osservi che a messaggi diversi corrispondono portanti diverse), mentre si dovrà aspettare in ricezione una portante legata al messaggio "Gallina Bianca cerca Cane Rosso".
Anche in questo caso perciò, avremo che la sequenza dei dodici bit sarà legata al valore di resistenza equivalente del parallelo.
Tale resistenza condiziona il valore di tensione che troveremo ai capi del blocco "Sintonia".
Il blocco "Sintonia" (fig. 9) è costituito da diodi VARICAP e dalla bobina LI che sintonizzano la frequenza corrispondente alla selezione fatta sulla tastiera.
Il blocco "Antenna RX" è composto da un preamplificatore TRI e dalla relativa antenna di ricezione, come mostrato in fig. 9.
Il blocco "Demodulatore" è costituito da un demodulatore in ampiezza che sfrutta il principio della supereterodina, il quale si predisporrà per demodulare soltanto i segnali rilevati dal blocco "Antenna RX" che viaggiano su di una portante di frequenza uguale a quella selezionata dal blocco "Sintonia" .
Questa funzione sarà svolta da un miscelatore/convertitore FT1 che effettua, per es., una prima conversione a 10.7 MHz miscelando la frequenza prodotta dall'oscillatore locale FT2 e quella fissata dal blocco Sintonia.
Dopo una serie di filtri, viene effettuata un'amplificazione ed una seconda conversione (per es. dall'integrato SL.6601 a 455 KHz) grazie ad un quarzo preferibilmente da 10.24 MHz. Il segnale così ottenuto viene poi rilevato in AM, preferibilmente da un integrato TDA.1220/B per essere infine amplificato dall'integrato TDA.7050.
Dei segnali demodulati interesseranno le due frequenze di valore costante prodotte dai decodificatori del dispositivo, che hanno due distinti significati:
una è determinata a priori in fase di sviluppo in modo da tarare tutti i dispositivi su quella frequenza ("codice identificativo")
l'altra è una frequenza che assume un determinato valore a seconda delle selezioni fatte sui tasti della zona C ("codice scelta").
Il Decodificatorel (fig. 10) rileva la presenza del codice identificativo sul segnale demodulato, così da evitare che altri segnali in radio frequenza (RF), con frequenza uguale a quella della portante da ricevere, possano attivare inavvertitamente il dispositivo .
Infatti, solo se tale codice è presente si ha l'attivazione del blocco Comunicazione Vocale, del blocco Decodificatore2, ed un ritorno ai blocchi EPROM1 ed EPROM2 in modo che sul display appaiano i messaggi appropriati.
Anche il Decodif icatore2 (fig. 11) ha in ingresso i segnali demodulati dal blocco "Demodulatore" .
Detto Decodificatore2 è predisposto dal blocco EPR0M2 per riconoscere il codice di scelta.
Le quattro uscite utilizzate per stabilire la frequenza di codifica del blocco Codificatore2, infatti, sono anche utilizzate per fissare tale frequenza nel blocco Decodificatore2. Anche in questo caso, ciò è stato realizzato collegando resistenze di opportuni valori alle quattro uscite (preferibilmente i piedini 13, 12, 9, 8) del processore 2 (fig. 3).
La configurazione che assumeranno tali uscite darà un opportuno valore di resistenza equivalente. Tale valore, tramite un collegamento alle porte 6 e 5 di un integrato NE567 (fig. 11), condizionerà il valore di frequenza che esso è in grado di riconoscere .
Questo valore di frequenza è lo stesso che produce l'integrato NE555 del Codificatore2.
Premendo un apposito "tasto voce", il blocco Comunicazione Vocale consente a due (o più) interlocutori di comunicare con la propria voce come con un interfono.
Il Decodificatorel, riconoscendo il codice identificativo, porta in conduzione il transistor TRI (fig. 10).
Al collettore di tale transistor è collegato un fotoaccoppiatore che permette di comandare un flipflop tramite il tasto voce (fig. 12).
All 'accensione del dispositivo, detto flip-flop si trova sempre configurato in modo da collegare il Decodif icatorel, il Codificatorel e il Codificatore2.
L'azionamento del flip-flop, tramite il tasto voce, esclude il Decodificatorel, il Codificatorel e Codificatore2 , collega l'altoparlante e il microfono, consentendo così la comunicazione interfonica.
Vediamo ora il funzionamento del dispositivo: accendendo il dispositivo, vengono settate otto porte di entrambi i processori del blocco EPR0M2 come ingressi. Tali porte sono utilizzate per collegare tutti i pulsanti presenti sul blocco "Tastiera" {tranne i tasti RESET e S.O.S., che sono sempre collegati ).
Ciò è reso possibile, come s'è detto, grazie ad una griglia di quattro righe per quattro colonne così da avere sedici tasti utilizzabili contemporaneamente. Essendo i pulsanti di selezione in totale ventotto e considerando anche i pulsanti di controllo CONFERMO e SCANNER, per gestire completamente la tastiera viene utilizzato anche un circuito costituito da porte logiche (NOR e NOT) come in fig. 3.
Utilizzando due uscite (preferibilmente i piedini 7, 6 del processore 2 del blocco EPROM2) per pilotare queste porte logiche, è possibile attivare alternativamente una delle tre zone di pulsanti escludendo le altre due.
In questo modo, con nove ingressi, è possibile porre sulla tastiera tutti i pulsanti che si ritengono necessari potendo utilizzare, per le selezioni, un massimo di sedici pulsanti per volta.
Vengono poi utilizzate due porte (preferibilmente i piedini 17, 16 del processore 1 del blocco EPR0M2) come uscite per attivare o disattivare i blocchi TX (Codificatorel, Codificatore2 ) e RX (Decodificatorel), e dodici porte (preferibilmente i piedini 6, 7, 8, 9, 12, 13, 14, 15 del processore l e i piedini 14, 15, 16, 17 del processore 2) come uscite per rappresentare le variabili associate alle scelte effettuate nelle zone A e B della tastiera.
Inoltre si utilizzano i piedini 5 degli ST62T/25 come ingressi per il pulsante di S.O.S. e si configurano quattro porte (preferibilmente i piedini 8, 9, 12, 13) del processore 2 dell'EPR0M2 (fig. 3) come uscite per rappresentare le scelte effettuate sui pulsanti della zona C.
Il tasto di RESET, infine, è collegato all'apposito piedino (preferibilmente il n° 11) degli integrati della EPR0M1, EPR0M2.
Una volta settate le porte, la EPR0M2 assegna alle due uscite che pilotano il circuito delle porte logiche dei valori tali da attivare la zona A e disattivare le altre.
In questo modo soltanto i quattro tasti di selezione della zona A potranno interagire con i processori.
Ad ognuno dei quattro pulsanti, viene associato un numero binario di due bit e in questo modo, premendo uno di questi tasti, i processori memorizzano il numero ad esso corrispondente.
A seguito di ciò la EPR0M2, tramite il circuito di porte logiche, attiva la zona B e disattiva la zona A.
La zona B, è costituita da nove pulsanti (fig.
2) ad ognuno dei quali è associato un numero binario di quattro bit. Pertanto, anche in questo caso, premendo uno dei nove tasti il processore memorizzerà il numero ad esso associato.
I due numeri memorizzati (formanti un numero di sei bit) saranno utilizzati dalla EPR0M1 per mandare il relativo messaggio sul display (e in seguito dalla EPR0M2 per settare le prime sei delle dodici uscite collegate alle resistenze).
Dopo che queste due selezioni sono state effettuate, sul display viene visualizzata una richiesta di conferma: se ci sono stati errori nella selezione è sufficiente premere il pulsante RESET e tutto verrà ripristinato come all'accensione del dispositivo; se invece la selezione effettuata è corretta, è sufficiente premere il tasto CONFERMO.
A questo punto il processore comanda nuovamente il circuito di porte logiche per riattivare la zona A e disattivare la B. Tutto viene ripetuto come appena descritto, visualizzando sul display gli appropriati messaggi legati alla nuova doppia scelta e memorizzando i numeri binari associati alle selezioni fatte .
Alla fine si hanno in memoria due variabili: la prima contiene un numero binario di sei bit legato alla prima selezione sulle zone A e B, mentre la seconda contiene ancora un numero binario di sei bit legato però alla seconda selezione sulle zone A e B.
La prima di queste variabili rappresenta l'informazione della "persona {o coppia) che cerca" mentre la seconda rappresenta l'informazione della "persona (o coppia) cercata".
Settando le dodici uscite con il contenuto delle due variabili in maniera ordinata, si associa ad ogni numero binario (di dodici bit) un diverso valore di resistenza equivalente (come spiegato relativamente ai blocchi Tensione TX e RX).
Una volta memorizzata l'ultima scelta sui pulsanti della zona B, il processore disattiva i pulsanti delle zone A e B per attivare quelli della zona C utilizzando il circuito di porte logiche (fig.
3).
Anche in questo caso appare un messaggio guida sul display. La zona C presenta quindici pulsanti, ad ognuno di essi è associato un numero di quattro bit, in questo modo, pigiandone uno, memorizzeremo il numero associato alla scelta fatta.
A questo punto, il blocco EPR0M1 fà apparire il relativo messaggio e la richiesta di conferma.
Se viene data la conferma, un nuovo messaggio indicherà che pigiando nuovamente il pulsante CONFERMO inizierà la ricerca (cioè la trasmissione e la ricezione).
Se il pulsante CONFERMO viene premuto, il processore EPR0M2 effettua una comparazione tra i sei bit della prima selezione, fatta sui tasti delle zone A e B ed i sei bit della seconda selezione, effettuata sui tasti delle zone A e B.
Se da tale confronto risulta che le due serie di sei bit sono uguali tra loro, vuol dire che il blocco "TX" e il blocco "RX" hanno la stessa portante e quindi, per evitare interferenze, i due blocchi vengono attivati alternativamente per un intervallo di tempo prestabilito, in modo che il dispositivo sia alternativamente in ricezione o in trasmissione.
Questo si effettua utilizzando due transistor, mostrati in fig. 3, come due interruttori comandati da due porte di uscita (preferibilmente i piedini 16 e 17) della EPR0M2.
Nel caso in cui il confronto rilevi che le due serie di sei bit sono diverse tra loro, vengono attivati contemporaneamente entrambi i blocchi "TX" e "RX" perché in questo caso si avrà una .portante per il blocco "TX" e un'altra diversa per quello "RX", perciò non ci sono interferenze.
A questo punto i processori danno gli opportuni valori (0 o 1) alle dodici porte utilizzate per rappresentare le scelte effettuate sui tasti delle zone A e B e alle quattro porte utilizzate per rappresentare le scelte fatte sui pulsanti della zona C.
Inizierà così la trasmissione e la ricezione dei messaggi impostati, ovvero la ricerca.
Supponiamo che due dispositivi A e B abbiano memorizzato delle selezioni tali da doversi mettere in comunicazione.
Il dispositivo A trasmette, con la portante su di esso selezionata, il "codice identificativo" ed il "codice di scelta" sopra descritti.
Analogamente, il dispositivo B attende in ricezione la portante che è stata impostata su quest <1 >ultimo.
Quando il dispositivo B viene raggiunto dalla portante emessa dal dispositivo A, che è per ipotesi proprio quella attesa dal dispositivo B, questo demodula i due codici trasportati.
Tali codici entrano nel blocco Decodificatorel che, riconoscendo la frequenza del codice identificativo (con cui tutti i dispositivi sono tarati), segnala ai blocchi EPR0M1 ed EPR0M2 la presenza del dispositivo A cercato. Verrà di conseguenza visualizzato un opportuno messaggio sul display ed emesso un bip.
Il blocco Decodificatorel ha anche il compito dì attivare, una volta riconosciuta la frequenza del codice identificativo, il blocco Comunicazione Vocale ed il blocco Decodificatore2.
Quest 'ultimo, una volta attivato, ha al suo ingresso i due codici demodulati, ma in questo caso riconosce soltanto la frequenza per cui è stato predisposto tramite la scelta effettuata sui tasti nella zona C, cioè quella del "codice di scelta".
Nel caso in cui anche questa seconda frequenza di codice, che il dispositivo B sta aspettando, sia la stessa che il dispositivo A sta trasmettendo, allora il Decodificatore2 emette un doppio bip, allo scopo di indicare che i due dispositivi A e B hanno fatto le stesse selezioni nelle zone A, B e C della tastiera .
Se tale selezione non è la stessa, ma la selezione sui tasti nelle zone A e B è tale da metterli in comunicazione, allora si ode solo il bip del Decodificatorel a significare che l'interlocutore non ha fatto la stessa scelta sulla zona C.
Il blocco Comunicazione Vocale permette, una volta sentito il bip di conferma dato dal Decodificatorel, di parlare all'altro utilizzatore cercato. Ciò può essere fatto non appena viene premuto l'apposito "tasto voce" per la conversazione. Questo permette vantaggiosamente ai due interlocutori di stabilire la loro posizione e le eventuali precisazioni per l'incontro effettivo.
Il tutto viene costantemente accompagnato da opportuni messaggi sul display, e quanto descritto avviene, in maniera analoga, anche sull'altro apparecchio .
Il dispositivo è fornito anche di un sistema per ricevere e trasmettere un messaggio di S.O.S. (figg.
13A, 13B). La parte riguardante la ricezione, analoga a quella già trattata, è separata dal resto perché il dispositivo (a meno che non venga volutamente disattivato) deve sempre aspettare, in ricezione, un possibile messaggio.
Il principio di funzionamento è lo stesso descritto in precedenza: il messaggio di S.O.S. non è nient 'altro che una particolare portante sulla quale è modulato (in ampiezza) il solo codice di S.O.S. (figg . 14 e 15).
Naturalmente tale portante è diversa da tutte quelle selezionabili tramite una qualunque sequenza dei tasti fin qui descritti.
La scelta di tale portante avviene solo ed esclusivamente premendo l'apposito tasto di S.O.S..
Una volta premuto il pulsante di S.O.S., il blocco EPR0M2 disattiva ogni altra funzione ed il dispositivo non resta più in ricezione, ma si predispone alla sola trasmissione del messaggio di aiuto .
In pratica, vengono settate le dodici porte di uscita in modo da configurare un numero binario diverso da quelli associati alle scelte fatte in zona A e B. In questo modo si avrà in trasmissione una portante adibita esclusivamente alla richiesta d'aiuto che trasporta un codice SOS, prodotto dal Codificatore SOS (fig. 15).
Tutti gli altri dispositivi nelle vicinanze invece (se non volutamente disattivati) sono in ricezione continua di un possibile messaggio di S.O.S.. Una volta captata una portante, il segnale viene demodulato: se esso trasporta il codice dei dispositivi secondo il trovato, il blocco Decodificatore S.O.S. (fig. 16) attiva il Rilevatore di prossimità (questa volta con un suono diverso) e manda l'appropriato messaggio sul display tramite l'EPROMl.
Il Rilevatore di prossimità emette un bip (segnale acustico intermittente) che varia la frequenza in funzione della distanza di chi emette il segnale d'aiuto (fig- 17) in quanto rileva le variazioni di ampiezza del segnale captato dall'antenna di ricezione per l'S.O.S..
Nel caso in cui la comunicazione non avviene, perché le scelte effettuate sui rispettivi dispositivo non sono corrispondenti, è allora possibile attivare uno scanner di frequenze. In questo modo si possono sapere quali tipi di messaggi di ricerca sono stati selezionati dagli altri interlocutori. Dopo la prima selezione effettuata sui tasti delle zone A e B, che definiscono la "persona {o coppia) che cerca", i processori del blocco EPR0M2 rendono attiva nuovamente la zona A ed un ulteriore tasto, contrassegnato dalla parola SCANNER.
Quindi se invece di proseguire la selezione della "persona (o coppia) cercata" si preme questo tasto, la EPR0M2 predispone le dodici uscite in modo che le prime sei assumano il valore corrispondente al numero binario di sei bit associato alla prima scelta avvenuta sui tasti delle zone A e B, e le ulteriori sei uscite assumano via via tutte le possibili combinazioni consentite. Inoltre i transistor/interruttori vengono comandati in modo che sia attivato solo il blocco RX di ricezione. In questo modo si potrà "scandagliare" l'etere alla ricerca di un dispositivo che abbia impostato come "persona (o coppia) cercata" è quella definizione che il dispositivo A aveva selezionato all'inizio. Nel momento in cui in ricezione verrà trovata una portante sul display apparirà un messaggio che indicherà la persona (o coppia) che sta cercando il dispositivo A. Se si vorrà la comunicazione fra il dispositivo e questo dispositivo che lo sta cercando, sarà sufficiente premere il pulsante RESET e impostare di nuovo le selezioni a seconda delle informazioni ricevute dalla scansione. Se invece la portante trovata dalla scansione non è quella voluta, sarà sufficiente premere il pulsante SCANNER per proseguire la ricerca delle altre portanti.
Fino ad ora è stato descritto un dispositivo atto a consentire una determinata tipologia di incontri, ma si intende che possono essere previsti dei dispositivi dotati di un diverso numero di pulsanti sulla tastiera, per effettuare le selezioni desiderate. Ovviamente, anche i messaggi che vengono visualizzati sul display cambiano con il tipo di incontri che il dispositivo permette di effettuare.
Le selezioni possibili, nei vari casi, possono essere più o meno complesse e di conseguenza richiedono un diverso numero di pulsanti.
Una seconda forma realizzativa del trovato, prevede un dispositivo realizzato utilizzando delle schede estraibili costruite utilizzando una tecnólogia SMD (dispositivo a montaggio superficiale) .
In altre parole, dette schede estraibili contengono al loro interno alcuni componenti, indicati nei circuiti delle figg. 3, 6, 10 e facenti parte di alcuni blocchi evidenziati con la campitura (vedi figg. 1, 4, 8, 13b).
Questi componenti sono:
il processore ST62T/25 (fig. 3) denominato EPROM1 (che contiene nella sua memoria la gestione del display e tutti i messaggi associati a ogni tasto;
le resistenze Ri, R2 e il condensatore C del Codificatorel (fig. 6), che determinano la frequenza per il "codice identificativo";
le resistenze RI, R2 e il condensatore C del Decodificatorel, che predispongono l'integrato di fig. 10 per il riconoscimento del "codice identificativo" .
In questo modo, ogni scheda fornisce al dispositivo una sua "personalità".
E' possibile prevedere una scheda per ogni tipologia di interessi e/o di incontri: schede per quel che riguarda il campo delle relazioni affettive e sociali, per le offerte/richieste nel mondo del lavoro o per le relazioni di carattere sessuale, e così via per ogni campo relazionale di interesse.
Inserendo una particolare scheda il dispositivo, tramite i messaggi che compariranno sul display (personalizzati a quel particolare campo d'interesse) indurrà ad un approccio istintivo, e coerente con le aspettative di chi utilizza quella scheda.
Tutto ciò è agevolato dall'ausilio di una appropriata mascherina (figg. 19A, 19B, 19C, 19D), fornita insieme a ciascuna scheda, da applicarsi sulla tastiera in modo che si integri con i pulsanti attivi .
Ad esempio, ognuna di queste mascherine può essere fissata grazie ad uno sportellino trasparente che consente la pratica sostituzione nel caso si volesse cambiare scheda (e quindi la mascherina corrispondente) .
Ciascuna di esse riporta (in corrispondenza dei tasti di selezione) le definizioni (o simboli) appropriate alla scheda di utilizzo, e comunque sul display appariranno i messaggi legati a tali definizioni (o simboli) essendo questi memorizzatinella EPR0M1 contenuta nella scheda.
Vantaggiosamente dette schede estraibili, avendo al loro interno anche i componenti che determinano la frequenza del "codice identificativo", non consentono interferenze tra dispositivi che hanno alloggiate schede diverse (anche effettuando selezioni omologhe) .
Si osservi che comunque ogni dispositivo, a prescindere dal tipo di scheda inserita, è in grado di captare (se non espressamente disattivato) una richiesta d'aiuto (S.O.S.) lanciata da uno o più dispositivi che si trovano entro il suo raggio di ricezione .
Vantaggiosamente, ogni scheda consentirà l'uso di tutti o di alcuni dei pulsanti presenti nelle varie zone della tastiera. In ogni caso però, sono disponibili i pulsanti RESET, CONFERMO, SCANNER, S.O.S. nonché il display, che sono tutti elementi necessari per l'uso del dispositivo stesso.
In questo modo, è possibile usare il dispositivo oggetto della presente invenzione per le applicazioni più svariate, essendo sufficiente cambiare la scheda inserita nell'apparecchio con quella desiderata.
Il modo di procedere è comunque analogo a quanto descritto precedentemente per la prima forma realizzativa, tenendo conto del fatto che di volta in volta è utilizzabile un diverso numero di tasti (tutti e soli quelli necessari) e quindi le selezioni possibili sono più o meno complesse e più o meno numerose
Secondo una ulteriore forma realizzativa, è prevista anche una seconda scheda estraibile ed intercambiabile, indipendente dalla scheda sopra descritta, il cui scopo e funzionamento sono analoghi a quelli delle normali schede telefoniche a scalare o alle "viacard".
In sostanza questa scheda, consente l'utilizzo dell'apparecchio elettronico per un limitato numero di "contatti" con altri dispositivi analoghi.
Ogni volta che viene effettuata la selezione e il dispositivo si mette in contatto con un altro apparecchio, nel quale è stata effettuata una selezione corrispondente a quella scelta nel primo, viene "scalata" una unità di credito da quelle memorizzate su questa seconda scheda, in questo modo essa va esaurendosi rendendo il dispositivo che si descrive praticamente inutilizzabile.
Una volta che detta scheda si è esaurita, è sufficiente sostituirla per poter nuovamente utilizzare il dispositivo secondo il trovato.
E' ovvio che si possono prevedere schede di durata diversa secondo l'uso che l'utente fà dell'apparecchio in oggetto.
Il dispositivo fin qui descritto, è alimentato preferibilmente a batterie e/o tramite accumulatori ricaricabili .
La presente invenzione è stata descritta ed illustrata in alcune sue preferite forme realizzative, ma si intende che qualunque tecnico esperto del ramo potrà apportarvi delle modifiche e sostituzioni equivalenti, senza peraltro esulare dall'ambito di protezione della presente privativa industriale .

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo elettronico per agevolare la comunicazione e gli incontri tra due o più persone, caratterizzato dal fatto di comprendere in combinazione: una tastiera alfanumerica, un display, un blocco (EPR0M1) che decodifica i segnali provenienti dalla tastiera e/o da un ricevitore di segnali in radiofrequenza visualizzando sul display dei messaggi appropriati, un blocco (EPROM2) che decodifica i segnali provenienti dalla tastiera impostando di conseguenza dei blocchi (TX, RX) di trasmissione e ricezione, dei quali il primo (TX) seleziona la frequenza di trasmissione modulandola con i segnali di codifica, mentre il secondo (RX) seleziona la frequenza di ricezione rilevando inoltre la presenza di segnali di codifica comunicandola al blocco di decodifica (EPR0M1), ad un rilevatore di prossimità e attivando un blocco di Comunicazione Vocale; il tutto essendo predisposto in modo tale che, selezionando sul dispositivo una sequenza di tasti, esso comunicherà, con un segnale in radio frequenza, soltanto con dispositivo dello stesso tipo in cui sia stata selezionata una sequenza di tasti legata alla prima; ad ogni sequenza di tasti codificata essendo associato un segnale radio con una specifica portante.
  2. 2. Dispositivo elettronico di cui alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che è portatile essendo delle dimensioni di un telefono cellulare, è dotato di alimentazione a batterie o ad accumulatori ricaricabili, e consente di trasmettere, in caso di necessità, un segnale di S.O.S. che tutti gli altri dispositivi, se abbastanza vicini e non espressamente disattivati, potranno ricevere.
  3. 3. Dispositivo elettronico di cui alle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la presenza di un segnale radio la cui portante corrisponde alla selezione effettuata, viene segnalata con un messaggio sul display, un segnale acustico e l'attivazione del blocco di Comunicazione Vocale .
  4. 4. Dispositivo elettronico di cui alle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che tramite i processori (1, 2) è possibile configurare tutte le possibili combinazioni sulle porte (7-6) del processore (1) e sulle porte (17, 16, 15, 14) del processore (2) in modo da effettuare una scansione delle frequenze per rilevare tutti i messaggi selezionati da altri interlocutori che si trovano entro il raggio di azione dell'apparecchio.
  5. 5. Dispositivo elettronico di cui alla rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che la scansione si ferma ogni volta che un demodulatore del dispositivo riceve dall'antenna una portante (definita dalla selezione effettuata tramite la tastiera), in questo caso il blocco (EPR0M1) visualizza sul display il messaggio che corrisponde ad essa; per proseguire la scansione delle altre portanti essendo sufficiente premere il pulsante (SCANNER), mentre per mettersi in comunicazione con il dispositivo che è stato rilevato, basta premere il pulsante (RESET) e impostare di nuovo le selezioni a seconda delle informazioni ricevute dalla scansione.
  6. 6. Dispositivo elettronico di cui alle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che prevede una o più schede estraibili, da usare alternativamente, in grado di diversificare il tipo di incontri e di evitare interferenze tra dispositivi nei quali sono installate schede diverse.
  7. 7. Dispositivo elettronico di cui alla rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che su ogni scheda intercambiabile estraibile sono integrati alcuni componenti necessari al funzionamento del dispositivo stesso ed in particolare: il processore (EPR0M1) che contiene nella sua memoria la gestione del display e tutti i messaggi associati a ogni tasto, le resistenze RI, R2 e il condensatore C del Codificatorel (fig. 6), che determinano la frequenza per il "codice identificativo", le resistenze RI, R2 e il condensatore C del Decodificatorel, che predispongono l'integrato di fig. 10 per il riconoscimento del "codice identificativo"; ottenendo così di poter riconoscere e accettare solo il "codice identificativo" del Codificatorel della scheda che si sta utilizzando.
  8. 8. Dispositivo elettronico di cui alle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che, essendo i codici identificativi tutti diversi tra loro, non ci sono interferenze tra dispositivi con inserite schede diverse, anche se le frequenze utilizzate per le portanti sono sempre le stesse.
  9. 9. Dispositivo elettronico di cui alle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che essendo in grado di alloggiare di volta in volta una scheda diversa, consente l'uso di tutti o di alcuni- dei pulsanti presenti nelle varie zone della tastiera; essendo però sempre disponibili i pulsanti RESET, CONFERMO, SCANNER, S.O.S. nonché il display, che sono tutti indispensabili per l'uso del dispositivo stesso.
  10. 10. Dispositivo elettronico di cui alla rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che cambiando la scheda inserita nell'apparecchio con quella desiderata, è possibile usare il dispositivo stesso per le applicazioni più svariate senza sostituire alcuna altra parte.
  11. 11. Dispositivo elettronico di cui alle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che è prevista una mascherina intercambiabile, da porre sulla tastiera del dispositivo stesso, associata ad ogni scheda intercambiabile, in modo da fornire all'utente una indicazione dei tasti di volta in volta disponibili e della loro funzione specifica.
  12. 12. Dispositivo elettronico di cui alle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che è prevista una seconda scheda intercambiabile, indipendente dalla prima, il cui scopo e funzionamento sono analoghi a quelli delle normali schede telefoniche a scalare o delle "viacard", consentendo così l'utilizzo dell'apparecchio elettronico per un limitato numero di "contatti" con altri dispositivi analoghi.
  13. 13 . Dispositivo elettronico di cui alla rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che ogni volta che viene effettuata la selezione e il dispositivo si mette in contatto con un altro apparecchio, nel quale è stata effettuata una selezione corrispondente a quella scelta nel primo, viene "scalata" una unità di credito da questa seconda scheda la quale, esaurendosi, rende il dispositivo praticamente inutilizzabile; la riutilizzazione di quest'ultimo essendo subordinata alla semplice sostituzione dì tale seconda scheda.
  14. 14 . Dispositivo elettronico di cui alla rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che sono previste schede ad unità di credito scalabili di diversa durata o con un diverso numero di unità di credito da scalare.
  15. 15. Dispositivo elettronico di cui alle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che una volta stabilito il contatto con uno o più dispositivi le cui selezioni sono legate a quella del dispositivo stesso, consente di comunicare con gli altro utenti tramite il blocco di Comunicazione Vocale, che viene attivato quando almeno due apparecchi distinti entrano in comunicazione.
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