ITRM950505A1 - Rotopressa per la raccolta e la formazione di balle cilindriche di foraggio o paglia, del tipo a camera variabile, con camera di - Google Patents

Abstract

Rotopressa a camera variabile, presentante organi (15, 21; 16, 31) per variare le dimensioni iniziali della camera (9, 9') di formazione del nucleo della balla.Detti organi comprendono almeno un tendicinghia principale (15, 21) e almeno un tendicinghia secondario (16, 31).Il tendicinghia principale è utilizzato per comprimere la balla opponendosi, tramite la pressione del suo fluido idraulico, all'espansione della balla, e il tendicinghia secondario (16, 31) compensa automaticamente l'allentamento delle cinghie (8), quando la camera di formazione del nucleo, anziché essere piccola (9), viene scelta con dimensioni maggiori (9').(FIG. 1).

Description

Descrizione dell'invenzione avente per titolo:

"ROTOPRESSA PER LA RACCOLTA E LA FORMAZIONE DI BALLE CILINDRICHE DI FORAGGIO 0 PAGLIA, DEL TIPO A CAMERA VARIABILE, CON CAMERA DI FORMAZIONE DEL NUCLEO A GEOMETRIA VARIABILE"

DESCRIZIONE

La presente invenzione si riferiece a una rotopressa, ossia a una macchina agricola per la raccolta e la formazione di balle cilindriche di paglia e forag gio, quale il fieno, l'erba, gli stocchi, o qualsia si altro prodotto atto a essere cosi trattato.

In particolare l'invenzione riguarda una rotopressa generalmente nota come rotopressa a camera variabile di formazione della balla, avente tuttavia la carat teristica che la camera di formazione del nucleo del la balla, presenta una geometria modificabile automa ticamente dall'operatore.

E' noto che le rotopresse possono essere classificate attualmente in due gruppi distinti; la rotopressa a camera variabile e quella a camera fissa.

La rotopressa a camera variabile raccoglie sul campo Il prodotto disposto in andane mediante un raccoglitore e per mezzo di rulli di supporto e alimentazione o simili disposti immediatamente dietro al raccoglitore, il prodotto viene convogliato all'interno della rotopressa.

Uno o più sistemi di cinghie o simili montati su rul li -alcuni dei quali sono fissi, e altri sono mobili per mezzo di leve azionate da martinetti-, giungendo a contatto con il prodotto, trasformano il suo movimento lineare in movimento rotatorio.

La caratteristica che distingue la rotopressa a carne ra variabile, è che lo spazio di formazione della balla delimitato dalle cinghie, nel momento in cui il prodotto inizia a entrare nella rotopressa, è solamente una minima frazione del volume totale racchiuso dal corpo della macchina.

Durante la graduale formazione della balla cilindrica, le suddette leve o bracci che sostengono i rulli mobili tendicinghia, ruotano, consentendo l'espansio ne della balla, che è continuamente a contatto con le cinghie, la cui tensione è regolabile per variare la densità della balla cilindrica intervenendo con dei sistemi di tensione delle cinghie che possono es sere meccanici (molle) oppure idraulici (martinetti idraulici e valvole di variazione della pressione). Poiché la balla, espandendosi, è continuamente a con tatto con le cinghie tese, sin dalla formazione del nucleo, si otterrà una balla a nucleo "duro" e in ge nerale una balla difficile da "srotolare". Inoltre, il nucleo "duro" non permette il passaggio della aria, e si dovrà allora prestare più attenzione al grado di umidità del prodotto.

La rotopressa a camera fissa presenta invece solo rulli fissi; oppure rulli fissi di movimentazione delle cinghie o catene con traversini e la compressione della balla inizia solamente dopo che la balla ha raggiunto un diametro tale da occupare sostanziai mente tutto lo spazio interno della macchina, in quanto precedentemente la balla è a contatto solo inferiormente con gli elementi di compressione.

Gli svantaggi della rotopressa a camera fissa risiedono nel fatto che le balle hanno un peso/densità inferiore, il diametro della balla è prefissato e non può essere variato dall'operatore mediante il quadro comandi, l'assorbimento dì potenza è maggiore. Certamente il nucleo sarà morbido e consentirà il passaggio dell'aria al suo interno, favorendo i processi di fermentazione.

Scopo della presente invenzione è quello di ovviare agli svantaggi dell'uno e dell'altro tipo di roto— pressa, realizzando una macchina versatile, che può essere utilizzata per formare balle a nucleo duro o tenero, di diametro desiderato, e che perciò è impie gabile per qualsiasi tipo di prodotto indipendentemente dalle sue condizioni (grado di umidità).

Un altro scopo della presente invenzione è quello di realizzare una rotopressa che non richiede nessun intervento manuale dell'operatore, nel senso di modi fiche strutturali come lo smontaggio e il montaggio di parti meccaniche, per adattare la rotopressa al tipo di funzionamento desiderato: formazione di una balla con diametro grande o piccolo, a nucleo duro o tenero, con superficie esterna resa impermeabile gra zie a una sua maggiore compressione, ecc.

Secondo l'invenzione, infatti, agendo su pulsanti o levette o parti sensibili al tatto di una scatola elettronica di comando, si potrà effettuare un posizionamento automatico dei martinetti che regolano la momentanea tensione delle cinghie e che determinano la geometria iniziale della camera di formazione del nucleo.

La presente invenzione verrà ora descritta a scopo esemplificativo e non limitativo, mediante una sua forma di esecuzione preferita illustrata nei disegni, ì quali mostrano:

Fig. l una vista laterale schematica in sezione della rotopressa oggetto dell'invenzione, in cui gli organi meccanici e idraulici sono predisposti per formare una balla a nucleo "duro";

Fig. 2 una vista simile alla Fig. 1, in cui la rotopressa è predisposta per formare balle a nucleo tenero;

Fig. 3 una vista della rotopressa, che illustra il processo di formazione della balla cilindrica.

In Fig. 1, con 1 è indicato il corpo o telaio della rotopressa, chiusa posteriormente da un portellone 2 infulcrato su un asse orizzontale 3. L'apertura del portellone 2 è comandata da martinetti o sistemi equivalenti; il quadro comandi che si trova nella cabina del veicolo di traino segnala la condizione di bloccaggio del portellone dopo la sua chiusura, una volta che la balla è stata scaricata dall'espulsore (non mostrato).

La rotopressa comprende organi di traino 4 e organi di trasmissione di potenza dal trattore alla rotopressa (non mostrati), di qualsiasi tipo noto.

Inoltre, nella parte anteriore inferiore è previsto un raccoglitore 5. Il numero 6 indica un infaldatore per alimentare la paglia o il foraggio all'interno del telaio 1. L'infaldatore 6 coopéra per alimentare il prodotto, con un rullo inferiore 7, il quale assieme alle cinghie 8 inizia l'operazione di avvolgimento del prodotto nella camera 9. Le componenti 6,7 possono essere sostituite da qualsiasi altro gruppo di elementi meccanici di alimentazione noti al tecnico del ramo. Ad esempio, alcune rotopresse utilizzano dei rulli che trasmettono il moto a delle cinghie con funzione di nastro trasportatore.

La camera di formazione 9 del nucleo della balla, è delimitata dall'insieme di cinghie 8 avvolto attorno a una serie di rulli fissi 10a,b,c,d,e,f,g,h , alcuni dei quali sono montati all'interno del portellone 2, e altri sulla parte anteriore fissa del telaio 1. Le cinghie 8 sono inoltre avvolte attorno a dei rulli tendicinghie 11,12,13,14, di cui i primi tre sono montati su due bracci tendicinghie 15, uno su ogni lato della rotopressa, e il quarto è montato su un secondo braccio tendicinghie o tendicinghie secondario 16.

Il braccio o tendicinghie primario 15 è girevole sul l'asse 17, mentre il braccio o tendicinghie secondario 16 è montato sull'asse 18.

I due tratti o segmenti di cinghie tra il rullo fisso di rinvio 10d e i rulli mobili tendicinghie 11,12 si muovono in direzioni opposte, e suddividono sostanzialmente l'insieme di cinghie 8 in due sezioni 8a, 8b all'interno del telaio 1.

La camera di formazione del nucleo 9 è anche delimitata da due altri rulli fissi 19,20 che vengono anch'essi azionati per formare il nucleo della balla.

Secondo l'invenzione, il braccio tendicinghie 15 è comandato da due martinetti idraulici 21 a doppio effetto, situati ai lati contrapposti della macchina, che retraendosi, predispongono il braccio tendicinghie 15 in una determinata posizione, definendo una determinata geometria e dimensione della camera di formazione del nucleo 9. Inoltre, detti martinetti 21, mentre si sfilano (come mostrato in Fig. 3) oppongono resistenza alla rotazione del braccio 15 verso l'alto, determinando quindi una trazione sulle cinghie che avvolgono la balla 22, provocata dalla espansione della balla 22 stessa.

L'azione di trazione sulle cinghie 8 è trasmessa in primo luogo attraverso il rullo tendicinghie 13, il quale deve tuttavia sollevarsi per concedere una quantità sufficiente di cinghie per potere avvolgere la balla.

La pressione esercitata dai martinetti idraulici 21 è regolata da una valvola a sua volta comandata dalla centralina elettronica, per cui in ogni istante della formazione della balla la sua compressione è regolabile .

In Fig. 1 è mostrata una posizione retratta dei martinetti 21,nella quale la camera 9 di formazione del nucleo ha una dimensione minima. Si presenta allora una situazione analoga a quella delle rotopresse a camera variabile, nelle quali il nucleo è "duro" in quanto le cinghie 8 comprimono il prodotto sin dall'inizio dell'operazione di formazione della balla. Al contrario, in Fig. 2 è mostrata la situazione opposta con braccio tendicinghie 15 sollevato. Si nota allora che la camera di formazione del nucleo 9' è molto più grande, e ciò comporta che il nucleo della balla sarà molto più tenero in quanto esso non viene compresso nella fase iniziale di formazione della balla, esattamente come avviene per le rotopresse a camera fissa. Tuttavia, si avrà l'ulteriore vantaggio, rispetto a quest'ultimo tipo di rotopresse, che il raggio dellÌ balla può essere prefissato mediante il quadro comandi e non deve essere per forza massimo. Ciò è ad esempio importante durante la raccolta e la formazione di una balla con il foraggio presente in quantità variabile, al termine di ogni andana. Secondo la presente invenzione è previsto che i martinetti 21 che agiscono sulla sezione Sa, cooperino con il tendicinghie secondario 16, il quale agisce dall'esterno sulle cinghie Θ della sezione 8b,median te molle 31 esterne al portellone 2 e fissate alle estremità 30 al portellone stesso, sui due lati della macchina. Nel caso della Fig. 2, per compensare l'allentamento delle cinghie 8 sulla sezione 8a, le molle 31 abbassano il braccio o tendicinghie secondario 16. Come mostrato in Fig. 3, quest'ultimo si solleva prima del sollevamento del tendicinghie primario 15, durante la formazione della balla.

Quindi, per formare una balla a nucleo tenero, è necessario regolare la posizione del tendicinghie primario 15 come in Fig. 2, utilizzando sistemi elettri ci, elettronici, meccanici, ecc., ma per tendere le cinghie 8, è necessaria la presenza del tendicinghie secondario 16, in quanto il rullo 13 non è più nella posizione di tensione delle cinghie 8 mostrata in Fig. 1. Quando la camera 9' è piena, la balla incomincia a esercitare una spinta sui rami di cinghie 35,36, vincendo solamente l'azione delle molle 31 del tendicinghie secondario 16. Solamente quando il tendicinghie secondario ha raggiunto la massima altezza (Fig. 3), comincia ad intervenire la pressione idraulica dei due martinetti 21 del tendicinghie primario 15, la quale è regolabile e può ad esempio es sere utilizzata per formare uno strato denso e imper meabilizzante.

In questo caso,la balla presenta un nucleo o “cuore" tenero, e il suo diametro non è fisso come nel caso delle rotopresse a camera fissa, ma può essere prestabilito dall'operatore, in base alla posizione di sollevamento massimo prescelta del tendicinghie primario, Prefissando ogni volta le posizioni angolari iniziali e finali del braccio 15, e variando la momentanea pressione idraulica dei martinetti 21, si potranno ottenere balle di proprietà e dimensioni diverse .

Numerose modifiche sono attuabili nella rotopressa sopra descritta, ottenendo forme dì esecuzione molto diverse, le quali sarebbero tuttavia alla portata del tecnico medio del settore che abbia preso conoscenza del contenuto della precedente descrizione.

Claims (7)

1. RIVENDICAZIONI 1. Rotopressa del tipo a camera variabile e camera di formazione del nucleo della balla a geometria variabile, comprendente almeno un insieme di cinghie, catene con traversini o simili (8), rulli fissi (10a,b,c,d,e,f,g,h) e rulli tendincinghie mobili (11,12,13,14), caratterizzata dal fatto che detti rulli mobili sono montati su almeno un tendicinghie principale (15) e su almeno un tendicinghie secondario (16), i quali cooperano per determinare forma e dimensioni iniziali della camera (9,9') di formazione del nucleo, la tensione o l'allentamento delle cinghie o simili (8) essendo compensata dai tendicinghie secondari (16) per qualsiasi posizione dei tendicinghie principali (15).
2. 2. Rotopressa secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che il posizionamento dei tendicin ghie principali (15) avviene automaticamente con un segnale elettrico inviato dal quadro comandi oppure manualmente.
3. 3. Rotopressa secondo la rivendicazione 1 e 2, carat terizzata dal fatto che il posizionamento dei tendi cinghie secondari (16) avviene automaticamente in funzione delle dimensioni iniziali prescelte della camera (9,9*) di formazione del nucleo.
4. 4. Rotopressa secondo la rivendicazione 1 e 3, carat terizzata dal fatto che i tendicinghie secondari so no comandati da molle (31) oppure sistemi misti mec canici/idraulici per impedire l'allentamento delle cinghie (8) e per evitare il loro slittamento, con tribuendo ad aumentare la compressione della balla.
5. 5. Rotopressa secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che i tendicinghie secondari (16) sono montati sul portellone posteriore (2).
6. 6. Rotopressa secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che i tendicinghie secondari (16) sono montati sulla parte anteriore fissa del telaio (1) .
7. 7. Rotopressa secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che l'angolo di rotazione massimo dei tendicinghie o tendicatene (15) è regolabile in funzione del diametro desiderato delle balle, e dal fatto che le balle possono essere legate sia con filo che con rete o plastica.