ITRM940448A1 - "procedimento ed apparecchio per ridurre le discontinuita' in un sistema di visualizzazione ed indirizzamento attivo" - Google Patents

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ITRM940448A1
ITRM940448A1 IT94RM000448A ITRM940448A ITRM940448A1 IT RM940448 A1 ITRM940448 A1 IT RM940448A1 IT 94RM000448 A IT94RM000448 A IT 94RM000448A IT RM940448 A ITRM940448 A IT RM940448A IT RM940448 A1 ITRM940448 A1 IT RM940448A1
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Abstract

Un dispositivo elettronico (605) per presentare dati comprende un organo di visualizzazione o visore (600) avente almeno un primo ed un secondo segmento (705. 710) comprendenti, rispettivamente, una prima ed una seconda pluralità di righe, in cui almeno una riga di sovrapposizione (637) è inclusa tanto nel primo quanto nel secondo segmento (705, 710). Un primo circuito di pilotaggio (650) collegato al visore (600) pilota, durante una prima serie di periodi di tempo, la prima pluralità delle righe con una prima serie di funzioni ortonormali, comprendenti almeno una prima funzione ortonormale modificata per pilotare almeno una riga di sovrapposizione (637), ed un secondo circuito di pilotaggio (652) collegato al visore (600) pilota, durante una seconda serie di periodi di tempo, la seconda pluralità delle righe con una seconda serie di funzioni ortonormali, comprendenti almeno una seconda funzione ortonormale modificata per pilotare almeno una riga di sovrapposizione (637).

Description

DESCRIZIONE
acorredo di una domanda di Brevetto d'invenzione, vente per titolo:
"Procedimento ed apparecchio per ridurre le disconti_ nuità in un sistema di visualizzazione ad indirizzamento attivo",
Campo dell'Invenzione
La presente invenzione si riferisce in generale ai dispositivi di visualizzazione o visori per visualizzare dati di immagine e, in modo più spe cifico, ad un procedimento e ad un apparecchio per ridurre le discontinuità nei visori con indirizzamer^ to attivo.
Precedenti dell Invenzione Un esempio di un dispositivo di visualizzazio ne elettronico con risposta rms (valore quadratico medio) in multiplazione diretta è il ben noto visore a cristalli liquidi (LCD). In un tale visore, un materiale cristallino liquido nematico è disposto fra due lastrine di vetro parallele aventi degli elettro di applicati a ciascuna superficie in contatto con il materiale cristallino liquido. Gli elettrodi tipj_ camente sono disposti in colonne verticali su una la strina ed in righe orizzontali sull'altra lastrina per pilotare un elemento di immagine (pixel) ogni volta che un elettrodo di colonna ed un elettrodo di riga si sovrappongono.
Nei visori con risposta quadratica media, lo stato ottico di un pixel risponde sostanzialmente al quadrato della tensione applicata al pixel, vale a dire alla differenza delle tensioni applicate agli e lettrodi sulle facce opposte del pixel. I visori a cristalli liquidi presentano una intrinseca costante di tempo che caratterizza il tempo richiesto perchè lo stato ottico di un pixel ritorni ad una condizione di equilibrio dopo che tale stato ottico è stato modificato mediante una variazione della tensione applicata al pixel. Recenti progressi tecnologici hanno prodotto dei visori a cristalli liquidi con costanti di tempo (approssimativamente 16,7 millisecondi) che si approssimano al periodo di tempo di quadro usato in molti dispositivi di visualizzazione. Una tale breve costante di tempo consente al visore a cristalli liquidi di rispondere rapidamente e si dimostra specialmente vantaggiosa per rappresentare un movimento,senza notevole macchiatura o oscillazio ne dell'immagine visualizzata.
I convenzionali procedimenti di indirizzamento in multiplazione di tipo diretto per visori a cristalli liquidi incontrano un problema quando la costante di tempo del visore si approssima al periodo di quadro. Il problema si verifica perchè i proce dimenti di indirizzamento in multiplazione diretta convenzionali sottopongono ciascun pixel ad un impul_ so di "selezione" di breve durata una volta per ogni quadro. Il livello di tensione dell’impulso di selezione è tipicamente da 7 a 13 volte più elevato delle tensioni quadratiche medie che sono state mediate attraverso il periodo di quadro. Lo stato ottico di un pixel in un visore a cristalli liquidi avente una breve costante di tempo tende a ritornare ad uno stato di equilibrio fra un impulso di selezione e l'altro, comportando una riduzione del contrasto della immagine, poiché l'occhio umano integra i risultanti transienti di luminosità ad un livello intermedio di percezione. In aggiunta, l'elevato livello dell'impulso di selezione può provocare delle instabilità di allineamento in alcuni tipi di visori a cristalli 1iquidi.
Per superare i problemi precedentemente descritti, è stato sviluppato un metodo di "indirizzamento attivo" per pilotare dei visori elettronici caratterizzati da una risposta quadratica media o pure valori fra -1 e 1 per tonalità di grigio proporzionalmente corrispondenti) del pixel per il vaio re del segnale dì riga del pixel all'istante t ed ad dizionando i prodotti ottenuti in questa maniera alla somma. In effetti, le tensioni di colonna possono essere derivate trasformando ciascuna colonna di una matrice di dati di immagine in arrivo mediante i segnali ortonormali utilizzati per pilotare le righe del visore.
Se pilotato nella maniera di indirizzamento attivo precedentemente descritta, si può dimostrare matematicamente che a ciascun pixel del visore viene applicata una tensione quadratica media (rms, cioè radice quadrata dei valori medi elevati al quadrato) mediata attraverso il periodo di quadro e che la tensione quadratica media è proporzionale al valore di pixel per il quadro. Il vantaggio dell'indirizzamento attivo consiste nel fatto che esso ripristina un elevato contrasto nell'immagine visualizzata poiché, invece di applicare un singolo impulso di selezione di elevato livello a ciascun pixel durante il periodo di quadro, l'indirizzamento attivo applica una pluralità di impulsi di selezione di livello molto inferiore (da due a cinque volte la tensione quadratica media) distribuiti attraverso l'intero perìodo di quadro. In aggiunta, il livello molto inferiore degli impulsi di selezione riduce sostanzialmente la probabilità delle instabilità di allineamento. Co me risultato di ciò, utilizzando un procedimento di indirizzamento attivo, i visori elettronici con risposta quadratica media, per esempio i visori a cristalli liquidi utilizzati in molti dispositivi ra dio portatili, possono visualizzare dati di immagine con velocità video senza confusione o oscillazioni dell'immagine. Inoltre, i visori a cristalli liquidi pilotati con un procedimento di indirizzamento attivo possono visualizzare dati di immagine aventi una molteplicità di tonalità, senza i problemi di contrasto presenti nei visori a cristalli liquidi pilotati con i convenzionali procedimenti di indirizzamento in multiplazione.
Un inconveniente per la utilizzazione dello indirizzamento attivo deriva dal gran numero di calcoli richiesti per generare i segnali di colonna e di riga per pilotare un visore che risponde con la legge quadratica media. Per esempio, un visore che comprende 480 righe e 640 colonne richiede approssimativamente 230.400 (numero delle righe ) operazioni semplicemente per la generazione dei valori di colora na per una singola colonna durante un periodo di qua dro. Sebbene, naturalmente, sla possibile svolgere i calcoli a questa cadenza, tali complessi calcoli eseguiti rapidamente necessitano di un elevato consu mo di energia e di una grande quantità di memoria. Pertanto, è stato sviluppato un procedimento a cui viene fatto riferimento come "indirizzamento di riga ridotto".
Nell'indirizzamento di riga ridotto, le righe di un visore vengono uniformemente divise ed indiriz: zate separatamente. Se, per esempio, un visore avente 480 righe e 640 colonne viene utilizzato per visualizzare dati di immagine, il visore potrebbe essere suddiviso in otto gruppi di 60 righe, i quali vengono indirizzati ciascuno per 1/8 del tempo di quadro, richiedendo così soltanto 60 (piuttosto che 480) segnali ortonormali per pilotare le righe. Durante il funzionamento, le colonne di una matrice ortonormale, che è rappresentativa dei segnali ortonormali, vengono applicati alle righe di diversi segmenti durante diversi periodi di tempo. Durante i diversi pe riodi di tempo, le colonne del visore vengono pilotate con le righe di una "matrice di dati di immagine trasformata ", la quale è rappresentativa dei dati dell'immagine che sono stati precedentemente trasformati, come precedentemente descritto, utilizzando i segnali ortonormali. Nell'indirizzamento lineare ridotto, tuttavia, la matrice dei dati di immagine trasformati può essere trasformata utilizzanod la serie più piccola dei segnali ortonormali, vale a dire utilizzando 60 segnali ortonormali, piuttosto che 480 segnali ortonormali. Più specificamente, la matrice dei dati dell'immagine viene suddivisa in segmenti di 60 righe e ciascun segmento viene trasformato in una trasformazione indipendente utilizzando i 60 segnali ortonormali per generare la ma trice dei dati dell'immagine trasformati.
Utilizzando il procedimento dell'indirizzarnen to lineare ridotto, come già descritto, si richiedono approssimativamente 3.600, vale a di 60 , operazioni per la generazione delle tensioni di colonna per una singola colonna durante il tempo di ciascun segmento. Poiché il periodo di quadro è stato suddiviso in otto segmenti, il numero totale di operazioni per la generazione delle tensioni di colonna per una singola riga durante il periodo di quadro è approssimativamente 28.800, vale a dire 8*3.600. Pertanto, nell'esempio precedentemente descritto, la ge nerazione dei valori di colonna per pilotare una sin gola colonna di un visore 480x640 attraverso un inte ro periodo di quadro utilizzando 11indirizzamento lineare ridotto richiede soltanto un ottavo delle operazioni necessarie per la generazione della tensione di'colonna quando il visore viene indirizzato come un tutto unico. Si potrà apprezzare che il procedimento dell indirizzamento lineare ridotto, pertanto, necessita di una minore potenza, di una minore quantità di memoria e di un minor tempo per la esecuzione delle richieste operazioni.
Tuttavia, i visori pilotati utilizzando le procedure dell'indirizzamento lineare ridotto spesso presentano delle discontinuità visibili sui confini dei segmenti del visore. Le discontinuità derivano dal fatto che, durante la generazione delle tensioni di colonna, i dati effettivi dell'immagine vengono quantizzati a mano a mano che vengono trasformati, a causa delle limitazioni di struttura e di programma per la esecuzione delle trasformazioni. pertanto, la tensione quadratica media applicata a ciascun pixel durante il periodo di quadro non può riprodurre esatt tamente i dati originali dell'immagine, anche se la perdita dei dati non è percettibile nell'ambito di ciascun segmento della visualizzazione poiché le ten sioni di colonna per le righe dei dati dell'immagine nell'ambito di ciascun segmento sono state generate in una singola trasformazione. Come risultato, delle discontinuità vengono introdotte nei confini dei segmenti di visualizzazione e, quando osservata dall'occhio umano, l'immagine non può scorrere uniforme memnte da un segmento di visualizzazione a quello successivo.
Perciò, ciò di cui si ha bisogno è un procedi mento ed un apparecchio per ridurre le discontinuità sui confini del visore ad indirizzamento attivo pilo tato utilizzando le procedure del1'indirizzamento li neare.
Sommario dell'Invenzione
In conformità con un aspetto della presente invenzione, un procedimento per l'indirizzamento di un visore comprende le operazioni di pilotare una prima pluralità di righe del visore durante una prima serie di periodi di tempo e pilotare una seconda pluralità di righe del visore durante una seconda se. rie di periodi di tempo, in cui la seconda pluralità di righe comprende almeno una riga di sovrapposizione la quale è anche inclusa nella prima pluralità di righe.
In conformità con un altro aspetto della presente invenzione, un dispositivo elettronico per pre sentare dati comprende un visore avente almeno un primo ed un secondo segmento comprendenti, rispettivamente, una prima ed una seconda pluralità di righe, in cui almeno una riga di sovrapposizione è inclusa sia nel primo sia nel secondo segmento. Un primo circuito di pilotaggio collegato al visore pilota durante una prima serie di periodi di tempo la prima pluralità delle righe con una prima serie di funzioni ortonormali, comprendenti almeno una prima funzione ortonormale modificata per pilotare le alme no una righe di sovrapposizione ed un secondo circui_ to di pilotaggio collegato al visore pilota, durante una seconda serie di periodi di tempo, la seconda pluralità delle righe con una seconda serie di funzioni ortonormali, comprendenti almeno una seconda funzione ortonormale modificata per pilotare le suddette almeno una righe di sovrapposizione.
Breve descrizione dei Disegni La Figura 1 rappresenta una vista ortografica frontale di una porzione di un convenzionale visore a cristai1i Iiquidi,
la Figura 2 rappresenta una vista in sezione retta ortografica lungo la linea 2-2 della Figura 1 della porzione del visore a cristalli liquidi convenzionale,
la Figura 3 rappresenta una matrice delle fun zioni di Walsh in conformità con la presente invenzione,
la Figura 4 rappresenta i segnali di pilotaggio corrispondenti alle funzioni di Walsh della Figli ra 3 in conformità con la presente invenzione,
la Figura 5 rappresenta una vista ortografica frontale di un convenzionale visore a cristalli liquidi che è suddiviso in segmenti i quali vengono in dirizzati in conformità con le tecniche convenzionali di indirizzamento lineare ridotto,
la Figura 6 rappresenta uno schema elettrico a blocchi di un dispositivo elettronico comprendente un visore a cristalli liquidi che viene indirizzato in conformità con la presente invenzione,
la Figura 7 rappresenta una matrice associata alle tensioni di colonna e matrici associate alle tensioni di riga per pilotare un visore a cristalli liquidi avente due segmenti che comprendono una riga di elettrodi in sovrapposizione in conformità con la presente invenzione,
le Figure 8-11 rappresentano diagrammi di flusso che illustrano il funzionamento di un disposi tivo di controllo incluso nel dispositivo elettronico della Figura 6 quando si pilota il visore a cristalli liquidi della Figura 7 in conformità con la presente invenzione,
la Figura 12 rappresenta le matrici associate alle tensioni di riga per pilotare un visore a cristalli liquidi comprendente una pluralità di segmenti, ciascuno dei quali condivide una riga di sovrapposizione di elettrodi con un segmento adiacente, in conformità con la presente invenzione,
la Figura 13 rappresenta una matrice associata alle tensioni di colonna per pilotare il visore a cristalli liquidi della Figura 13 in conformità con la presente invenzione,
la Figura 14 rappresenta una matrice associata alle tensioni di colonna e le matrici associate alle tensioni di riga per pilotare un visore a cristalli liquidi avente due segmenti che comprendono una pluralità di righe sovrapposte di elettrodi in conformità con la presente invenzione.
Descrizione di una preferita forma di realizzazione Con riferimento alle Figure 1 e 2, le viste ortografiche frontale ed in sezione retta di una porzione di un visore a cristalli liquidi convenzionale (LCD) 100 rappresentano un primo ed un secondo substrato trasparente 102, 206 aventi fra di essi uno spazio riempito con uno strato di materiale a cristallo liquido 202. Una guarnizione di tenuta perimetrica 204 impedisce al materiale del cristallo liquido di fuoriuscire dal visore LCD 100. Il visore a cristallo liquido 100 inoltre comprende una pluralità di elettrodi trasparenti comprendenti elet trodi dì riga 106 posizionati sul secondo substrato trasparente 206 ed elettrodi di colonna 104 posizionati sul primo substrato trasparente 102. In ciascun punto nel quale un elettrodo di colonna 104 si sovrappone ad un elettrodo di riga 106, per esempio nel pnto di sovrapposizione 108, le tensioni applicai te agli elettrodi sovrapposti 104, 106 possono controllare lo stato ottico del materiale a cristallo liquido 202 che si trova fra di essi, formando così un elemento di immagine controllabile, a cui nel seguito viene fatto riferimento come "pixel". Sebbene un visore a cristalli liquidi sia il preferito elemento di visualizzazione in conformità con la preferita forma di realizzazione della presente invenzione, si potrà apprezzare che possono altrettanto bene essere usati altri tipi di elementi di visualizzazio ne, a condizione che tali altri tipi di elementi di visualizzazione presentino caratteristiche ottiche rispondenti al quadrato della tensione applicata a ciascun pixel, analogamente alla risposta quadratica media (rms) di un visore a cristalli liquidi.
Con riferimento alle Figure 3 e 4, una matrice otto-per-otto (terzo ordine) di funzioni di Walsh 300 è rappresentata insieme con le corrispondenti onde di Walsh 400 in conformità con la preferì ta forma di realizzazione della presente invenzione. Le funzioni di Walsh sono sia ortogonali sia normalizzate, vale a dire sono ortonormali, e pertanto sono preferibili per l'impiego nel sistema di visualiz zazione ad indirizzamento attivo, come brevemente discusso nel precedente paragrafo relativo ai precedenti dell'invenzione. Una persona di normale esperienza in questo settore potrà apprezzare che altre classi di funzioni, per esempio le funzioni delle se quenze binarie pseudo casuali (PRBS) oppure le funzioni delle trasformate cosinusoidali discrete (DCT) possono anche essere utilizzate nei sistemi di visu_a lizzazione ad indirizzamento attivo.
Le funzioni di Walsh sono usate in un sistema di visualizzazione ad indirizzamento attivo, le tensioni avendo livelli rappresentati dalle onde di Walsh 400 sono univocamente applicate ad una plural tà selezionata di elettrodi del visore a cristalli liquidi 100. Per esempio, le onde di Walsh 404, 406 e 408 potrebbero essere applicate alla prima (la più alta), alla seconda ed alla terza riga di elettrodi 106, rispettivamente, e così via. In questa maniera, ciascuna delle onde di Walsh 400 verrebbe applicata univocamente ad uno corrispondente degli elettrodi di riga 106. E' preferibile non usare le onde di Walsh 402 in una applicazione di visore a cristalli liquidi, poiché l'onda di Walsh 402 polarizzerebbe il visore a cristallo liquido 100 con una tensione in corrente continua indesiderabile.
E' interessante notare che i valori delle onde di Walsh 400 sono costanti durante ciascuna finestra di tempo t. La durata della finestra di tempo t per otto onde di Walsh 400 è un ottavo della durata di un ciclo completo delle onde di Walsh 400 dal pun to di inizio 410 al punto terminale 412. Quando si usano le onde di Walsh per l'indirizzamento attivo di un visore, la durata di un ciclo completo delle onde di Walsh 400 viene regolata uguale alla durata del quadro, vale a dire il tempo necessario per rice vere una serie completa di dati per controllare tutti i pixel 108 del visore a cristalli liquidi 100. Le otto onde di Walsh 400 sono capaci di pilotare univocamente fino ad otto elettrodi di riga 106 (sette se l'onda di Walsh 402 non viene usata).Si potrà apprezzare che un visore praticamente realizzato pre senta molte più righe. Per esempio, i visori aventi 480 righe e 640 colonne sono largamente usati attuai mente nei calcolatori laptop. Poiché le matrici delle funzioni di Walsh sono disponibili in serie complete determinate dalle potenze di due e poiché il requisito della ortonormalità per l'indirizzamento attivo non consente che più di un elettrodo venga pi_ lotato da ciascuna onda di Walsh, una matrice di fun zioni di Walsh di 512x512 (29x29) sarebbe richiesta per pilotare un visore avente 480 elettrodi di riga 106. Per questo caso, la durata della finestra di tempo t è 1/512 della durata del quadro. 480 onde di Walsh verrebbero usate per pilotare 480 elettrodi di riga 106, mentre le restanti 32, preferibilmente com prendenti la prima onda di Walsh 402 avente una polarizzazione in corrente continua, non verrebbero utilizzate.
Le colonne del visore a cristallo liquido 100 sono contemporaneamente pilotate con tensioni di colonna derivate dalla trasformazione dei dati della immagine, che possono essere rappresentati da una rna trice di valori di dati dell'immagine, utilizzando le funzioni ortonormali rappresentative delle onde di Walsh 400. Questa trasformazione può essere eseguita, per esempio, utilizzando la moltiplicazione matriciale, le trasformazioni di Walsh, le modificazioni delle trasformate di Fourier ed altri algoritmi del genere. In conformità con le procedure di indirizzamento attivo, la tensione quadratica media (rms) applicata a ciascuno dei pixel del visore a cristalli liquidi 100 durante un tempo di quadro si approssima ad una trasformazione inversa delle tensioni di colonna, riproducendo cosi i dati dell'immagine sul visore a cristalli liquidi 100.
Con riferimento quindi alla Figura 5, una illustrazione rappresenta un visore a cristalli liquidi convenzionale con indirizzamento attivo, per esem pio il visore a cristalli liquidi 100, il quale viene pilotato in conformità con le tecniche dell'indirizzamento lineare ridotto, riducendo cosi la potenza necessaria per pilotare il visore a cristalli liquidi 100, come in precedenza brevemente descritto nel paragrafo dei precedenti dell'invenzione. Come rappresentato, il visore a cristalli liquidi 100 è suddiviso in segmenti, ciascuno dei quali comprende un uguale numero di righe. Soltanto per scopi illustrativi, il visore a cristalli liquidi 100 è rappresentato come avente soltanto otto colonne ed otto righe, le quali sono uniformemente suddivise in due segmenti 500 e 502 di quattro righe ciascuno. I due segmenti 500 e 502 vengono indirizzati separatamente utilizzando matrici di funzioni ortonormali, per esempio le funzioni di Walsh. Poiché ciascun segmento 500, 502 comprende soltanto quattro righe, la matrice 504 usata per pilotare ciascun segmento 500, 502 deve per necessità includere soltanto quattro funzioni ortonormali aventi quattro valori ciascuna. Inoltre, la matrice di grandezza ridotta 504 viene usata per trasformare i sottogruppi di dati dell'immagine, che preferibilmente si presentano nella forma di una matrice di dati di immagine. Per l'esempio corrente, in cui un visore a cristalli liquidi otto-per-otto 100 è suddiviso in due segmenti 500 e 502, la matrice delle funzioni ortonormali 504 viene usata prima per trasformare le prime quattro righe della matrice dei dati dell'immagine e quindi per trasformare le seconde quattro righe dei dati della immagine, generando così una matrice di dati di imma gine trasformata 506 la quale comprende valori di co lonna per pilotare le colonne del visore a cristalli liquidi 100.
Durante il funzionamento, i circuiti di pilotaggio di riga (non rappresentati) vengono impiegati per pilotare, durante un primo periodo di tempo, le prime quattro righe del visore a cristalli liquidi 100 con tensioni di riga associate ai valori nella prima colonna della matrice ortonormale 504. Per esempio, durante il primo periodo di tempo, la riga 1 viene pilotata con la tensione al, la riga 2 viene pilotata con la tensione a2, la riga 3 viene pilotata con la tensione a3 e la riga 4 viene pilotata con la tensione a4. Nello stesso tempo, le colonne vengo no pilotate con tensioni associate ai valori inclusi nella prima riga della matrice dei dati dell'immagine trasformata 506, Durante il secondo periodo di tempo, le seconde quattro righe del visore a cristalli liquidi 100 vengono pilotate con tensioni di riga associate ai valori dell aprima colonna della matrice ortonormale 504. Specificamente, la riga 5 viene pilotata con la tensione a1, la riga 6 viene pilotata con la tensione a2, la riga 7 viene pilotata con la tensione a3 e la riga 8 viene pilotata con la ten sione a4. Nello stesso tempo, le colonne del visore a cristalli liquidi 100 vengono pilotate con tensioni associate ai valori inclusi nella quinta riga de_l. la matrice dei dati di immagine trasformata 506, come rappresentato. Durante il terzo periodo di tempo, le prime quattro righe del visore a cristalli liquidi 100 vengono ancora pilotate, questa volta con ten sioni di riga associate ai valori della seconda colonna della matrice ortonormale 504. Simultaneamente, le colonne vengono pilotate con tensioni associate ai valori inclusi nella seconda riga della matrice trasformata 506 dei dati dell'immagine. Questa opera zione continua fino a che, dopo otto periodi di tempo, le righe dì ciascuno dei segmenti sono state indirizzate con tutte le colonne della matrice ortonor male 504 e le colonne del visore a cristalli liquidi 100 sono state indirizzate con tutte le righe della matrice trasformata 506 dei dati dell'immagine. Nell'indirizzamento lineare ridotto, il numero delle operazioni necessari eper pilotare le colonne di un visore è notevolmente ridotto in confronto con il numero necessaria quando l'intero visore viene indirizzato come un tutto unico. Pertanto, l'indirizzamento lineare ridotto richiede un minor consumo di potenza ed una minore memoria. Tuttavia, i visori pilotati in segmento spesso presentano delel discontinuità visibili ai confini dei segmenti del visore. Le discoji tinuità derivano dal fatto che, dopo la generazione dei valori delle colonne, i dati trasformati dell'immagine vengono quantizzati. Pertanto, la tensione quadratica media applicata a ciascun pixel durante il tempo di quadro non può esattamente riprodurre i dati dell'immagine originali, anche se la perdita dei dati non è percettibile nell'ambito di ciascun segmento del visore poiché le tensioni di colonna per le righe dei dati dell'immagine nell'ambito di ciascun segmento sono state generate utilizzando una singola trasformaz ione. I pixel ai confini di ciascun segmento del visore, tuttavia, vengono pilotati con tensioni di colonna generate in diverse trasformazioni. Come risultato, delle discontinuità vengono introdotte nei confini dei segmenti di visua lizzazione e, quando osservata ad occhio umano, l'im magine non può scorrere uniformemente da un segmento della visualizzazione a quello successivo. Queste discontinuità possono essere vantaggiosamente ridotte utilizzando un perfezionato procedimento di indirizzamento, il quale verrà descritto nel seguito con maggiore dettaglio.
La Figura 6 rappresenta uno schema elettrico a blocchi di un dispositivo elettronico che riceve e visualizza i dati dell'immagine su un visore a cristalli liquidi 600, le cui righe sono suddivise in segmenti in modo tale che il visore a cristalli liquidi 600 possa essere indirizzato utilizzando le tecniche delΓ indirizzamento lineare ridotto, riducendo cosi l'ammontare del tempo, della memoria e della potenza che sono necessari per il calcolo delle tensioni di colonna. Quando il dispositivo elettronico è un dispositivo per comunicazioni radio 605 come rappresentato, i dati del1'immagine che debbono essere visualizzati sul visore a cristalli liquidi 600 sono inclusi in un segnale a radio frequenza, il quale viene ricevuto e demodulato da un ricevitore 608 interno al dispositivo 605 delle comunicazioni radio. Un decodificatore 610 collegato al ricevitore 608 decodifica il segnale a radio frequenza per ricu perare da esso i dati dell'immagine, In maniera convenzionale, ed un modulo di controllo 615 collegato al decodificatore 610 elabora ulteriormente i dati dell'immagine.
Al modulo di controllo 615 è collegato un cir cuito di temporizzazione 620 per stabilire la temporizzazione del sistema. La circuiteria di temporizzazione 620, per esempio, può comprendere un cristallo (non rappresentato) ed una convenzionale circuiteria di oscillatore (non rappresentata). Inoltre, una memoria, per esempio una memoria di sola lettura (ROM) 625, memorizza i parametri del sistema e le subroutine del sistema che vengono eseguite dal modulo di controllo 615. Una memoria ad accesso casuale (RAM) 630, anche collegata al modulo di controllo 615, viene impiegata per memorizzare i dati dell'immagine in arrivo sotto forma di una matrice di dati di immagine, e per memorizzare temporaneamente altre variabili derivate durante il funzionamento del dispositivo per comunicazioni radio 605.
Preferibilmente, il dispositivo per comunicazioni radio 605 comprende ulteriormente una base di dati di matrice ortonormale 635 per memorizzare una pluralità di funzioni ortonormali nella forma di una matrice. Le funzioni ortonormali possono essere, per esempio, funzioni di Walsh, come precedentemente descritto, funzioni DOT oppure funzioni PRBS, il cui numero deve essere uguale oppure superiore al numero delle righe incluse in ciascun segmento del visore a cristalli liquidi 600 che deve essere indirizzato. Le persone di normale esperienza in questo settore riconosceranno che, quando vengono usate le funzioni di Walsh, la matrice rappresentativa delle funzioni di Walsh (non rappresentate) può in pratica includere un maggior numero di righe di quanto non sia necessario, dato che le matrici delle funzioni di Walsh sono disponibili in serie complete determinate dalle potenze di due.
In conformità con la preferita forma di realizzazione della presente invenzione, il visore a cristalli liquidi 600 è suddiviso in segmenti che comprendono un uguale numero di righe. Tuttavia, diversamente dai visori a cristalli liquidi indirizzati impiegando le convenzionali tecniche dell'indiri zamento lineare ridotto, il visore a cristalli liqin di 600 comprende segmenti che si sovrappongono. Più specificamente, ciascun segmento del visore a cristalli liquidi 600 comprende almeno una riga 637 che è anche inclusa in un altro segmento del visore a cristalli liquidi. Per esempio, un primo segmento del visore a cristalli liquidi potrebbe includere le righe da uno a sessanta del visore a cristalli liquidi 600, mentre un secondo segmento adiacente al primo segmento potrebbe includere le righe da sessanta a centodiciannove. In questo caso, la riga sessanta sarebbe inclusa sia nel primo sia nel secondo segmen to del visore a cristalli liquidi 600.
Il dispositivo per comunicazioni radio 605 inoltre comprende una circuiteria di trasformazione 640 per generare i valori di colonna per l'indirizzamento delle colonne del visore a cristalli liquidi 600 in conformità con la preferita forma di realizza zione della presente invenzione. La circuiteria di trasformazione 640, la quale è collegata attraverso il blocco di controllo 615 alla base di dati 635 della matrice ortonormale, trasforma le sottoserie dei dati dell'immagine utilizzando una serie di funzioni ortonormali, generando così i valori di colonna. Le Sottoserie dei dati dell' immagine sono preferibilmen te righe della matrice dei dati dell'immagine che corrispondono alle righe incluse nei segmenti del visore a cristalli liquidi 600.
A titolo di esempio, quando il visore a cristalli liquidi 600 è suddiviso in un primo ed in un secondo segmento, ciascuno comprendente sessanta righe, le prime sessanta righe della matrice dei dati dell'immagine vengono trasformate utilizzando sessain ta funzioni ortonormali memorizzate nella base di da ti 635 della matrice ortonormale, generando così una prima serie di valori trasformati dei dati dell’immagine, vale a dire i valori di colonna. La prima serie dei valori dei dati dell'immagine trasformati è una sottoserie del numero totale dei valori di colon na, i quali sono memorizzati nella forma di una "matrice trasformata" 641 nella memoria RAM 630. Succes sivamente, le righe da sessanta a centodiciannove della matrice dei dati dell'immagine vengono trasformate utilizzando le stesse sessanta funzioni ortonor mali, generando cosi una seconda serie di valori trasformati dei dati dell'immagine per la loro memorizzazione come valori nell amatrice trasformata 641. Si potrà apprezzare che, in questa maniera, la ses santesima riga ed una qualsiasi altra riga sovrappo sta 637 saranno trasformate due volte: una volta durante i calcoli che implicano le righe della matrice dei dati dell'immagine che corrispondono alle righe del visore a cristalli liquidi incluse nel primo segmento ed una volta durante i calcoli che coinvolgono le righe della matrice dei dati dell'immagine che corrispondono alle righe del visore a cristalli liquidi incluse nel secondo segmento. Questa proceda ra viene seguita fino a che l'intera matrice dei dati dell'immagine è stata trasformata, utilizzando le funzioni ortonormali memorizzate nella base di dati 635 della matrice ortonormale, nel quale punto tutti i valori di colonna inclusi nella matrice trasformata 641 sono stati generati.
La circuiteria di trasformazione 640 trasforma i dati dell'immagine utilizzando un algoritmo, per esempio la trasformata di Walsh rapida, una modi_ ficazione dell atrasformata di Fourier rapida oppure la moltiplicazione matriciale. Quando viene applicata la moltiplicazione matriciale, la trasformazione può essere approssimata dalla seguente equazione:
in cui I rappresenta la sottoserie della matrice dei dati dell'immagine che deve essere trasformata, OM rappresenta una matrice formata dalla serie delle funzioni ortonormali e CV rappresenta i valori di colonna generati mediante moltiplicazione dei dati dell'immagine e delle funzioni ortonormali.
I valori per pilotare le righe del visore a cristalli liquidi 600 vengono anche generati dalle funzioni ortonormali, alcune delle quali sono modificate dal modulo di controllo 615. Più specificamente, il modulo di controllo 615 divide a metà i coefficienti delle funzioni ortonormali che corrispondono alle righe di sovrapposizione 637 del visore a cristalli liquidi 600 e memorizza queste serie di funzioni modificate nella memoria RAM 630. Quando, per esempio, il visore a cristalli liquidi 600 comprende un primo ed un secondo segmento, ciascuno avente sessanta righe, un primo calcolo di riga viene eseguito in modo da dividere i coefficienti dell'ultima funzione ortonormale per due, poiché l’ultima funzione ortonormale, vale a dire la sessantesima funzione ortonormale, corrisponde alla sessantesima riga, vale a dire alla riga di sovrapposizione 637, nel primo segmento. Questa prima serie modificata di funzioni è memorizzata come una prima "matrice di segmento" 642 nella memoria RAM 630. In un secondo calcolo di riga del segmento, i coefficienti della prima funzione ortonormale vengono divisi per due, generando così una seconda serie di funzioni modificate, le quali vengono memorizzate come una matrice 644 del secondo segmento nella memoria RAM 630. Questa funzione ortonormale è modificata poiché, per il secondo segmento del visore a cristalli liquidi 600, la prima funzione ortonormale corrisponde alla riga di sovrapposizione 637, vale a dire la sessantesima riga del visore a cristalli liquidi 600. Si potrà ap prezzare che, se il secondo segmento comprende una seconda riga di sovrapposizione 637, per esempio quando il visore a cristalli liquidi 600 comprende un terzo segmento adiacente e sovrapposto al secondo segmento, la funzione ortonormale corrispondente alla seconda riga di sovrapposizione 637 sarà anche rno dificata prima della memorizzazione nella matrice 644 del secondo segmento. Questa operazione viene continuata fino a che le matrici dei segmenti corrispondenti a ciascuno dei segmenti del visore a cr stalli liquidi sono state calcolate e memorizzate nella memoria RAM 630.
In conformità con la presente invenzione, al dispositivo di controllo 615 sono ulteriormente collegati i dispositivi di pilotaggio di colonna 648 per pilotare le colonne del visore a cristalli liquidi 600, con tensioni di colonna associate ai valori delle colonne inclusi nelle righe della matrice trasformata 641. Inoltre, i circuiti di pilotaggio di riga 650, 652 e 654 collegati al dispositivo di controllo 615 pilotano le righe del visore a cristal_ li liquidi 600 con tensioni di riga che corrispondono alle colonne delle matrici 642, 644 dei segmenti. Preferibilmente, una serie di circuiti di pilotaggio di riga 650, 652, 654 vengono utilizzati per ciascun segmento del visore a cristalli liquidi 600 che deve essere indirizzato.
Si potrà riconoscere che il dispositivo di controllo 615, la memoria ROM 625, la memoria RAM 630, la base di dati 635 della matrice ortonormale e la circuiteria di trasformazione 640 possono essere implementate in un elaboratore 646 per segnali digitali, per esmepio il DSP 65000, fabbricato dalla Motorola, Inc. Inoltre, in altre forme di realizzazione della presente invenzione, gli elementi elencati possono essere implementati utilizzando componenti discreti. I circuiti di pilotaggio di colonna 648 possono essere implementati impiegando i circuiti di pilotaggio di colonna modello No. 5ED1779D0A fabbricati dalla Seiko Epson Corporation ed i circuiti di pilotaggio di riga 650, 652 e 654 possono essere implementati impiegando i circuiti di pilotaggio di riga 5ED1704, anche fabbricati dalla Seiko Epson Corp. Tuttavia, possono anche essere impiegati altri circuiti di pilotaggio di riga e di colonna che operano in maniera simile. I circuiti come i circuiti di pilotaggio di colonna e di riga e le tecniche per pilotare i visori a cristalli liquidi sono esposti nella domanda di brevetto statunitense concernente un "Procedimento ed apparecchio per pilotare un viso re elettronico", di Herold, No. dipratica dell'Agente PT00843U, ceduto alla cessionaria della presente invenzione e nella presente citato a titolo di riferimento.
In conformità con la presente invenzione, le righe di sovrapposizione 637 del visore a cristalli liquidi 600, come verrà descritto nel seguito in mag giore dettaglio, vengono pilotate con tensioni desti_ nate a pilotare un primo segmento e con tensioni destinate a pilotare un secondo segmento, in cui le tensioni sono soltanto una metà del loro valore convenzionale, vale a dire il valore associato alla fun zione ortonormale. Pertanto, piuttosto che essere in serite o commutate nello stato on quando viene indirizzato il primo segmento e disinserite o commutato allo stato off quando viene indirizzato il secondo segmento, come nella tecnica precedente, le righe che si trovano ai bordi dei segmenti, che sono le righe di sovrapposizione 637, vengono inserite per il doppio del tempo convenzionale a metà della tensione convenzionale. Questo procedimento di indirizzamento agevola la riduzione delle brusche discontinuità che si verificano ai bordi o ai confini dei segmenti. Inoltre, come precedentemente descritto, le righe della matrice dei dati dell'immagine che corrispondono alle righe di sovrapposizione 637 vengono trasformate in due trasformazioni diverse dura_n te la generazione dei valori di colonna, cosa che l velia ulteriormente la visualizzazione dei dati dell'immagine fra i diversi segmenti del visore a cristalli liquidi 600. Viceversa, nei visori a cristalli liquidi indirizzati utilizzando procedimenti convenzionali, le righe che si trovano ai confini dei segmenti del visore a cristalli liquidi vengono ind_i_ rizzate separatamente e le righe della matrice dei dati dell'immagine che corrispondono alle righe di confine vengono trasformate in trasformazioni non associate. Come risultato di ciò, delle notevoli discontinuità, che sono del tutto indesiderabili dal punto di vista dell'utente, sono presenti ai confini o bordi dei diversi segmenti dei visori a cristalli liquidi.
Con riferimento successivamente alla Figura 7, sono rappresentate delle matrici associate a tensioni usate nell'indirizzamento di un visore a cristalli liquidi 600'. Soltanto per scopi illustrativi, il visore a cristalli lquidi 600' è rappresentato come comprendente due segmenti 705 e 710 aventi quat tro righe ciascuno, anche se si potrà apprezzare che un visore a cristalli liquidi di una qualsiasi dimensione e comprendente un qualsiasi numero di segmenti può essere indirizzato utilizzando il proce dimenio di indirizzamento in conformità con la presente invenzione. Come rappresentato, i segmenti 705 e 710 si sovrappongono in modo tale che la riga 4 r sulta condivisa. Le righe incluse nel primo segmento 705 vengono indirizzate con tensioni corrispendenti ad una prima matrice 642, la quale è calcolata nella maniera precedentemente descritta, le righe incluse nel secondo segmento 710 vengono indirizzate con tensioni corrispondenti ad una seconda matrice 644. Simultaneamente, le colonne del visore a cristalli liquidi 600' vengono indirizzate con tensioni corrispondenti ad una matrice trasformata 641, i cui valori sono stati calcolati in una trasformazione dei dati dell'immagine tramite le funzioni ortonormali memorizzate nella base di dati 635 della matrice ortonormale, come precedentemente descritto. L'indiri zamento del visore a cristalli liquidi 600' può essere meglio compreso mediante ulteriore riferimento a_l_ le Figure 8-11 in combinazione con la Figura 7.
Le Figure 8-11 rappresentano diagrammi di flusso che illustrano il funzionamento del disposivo di controllo 615 (Figura 6) in conformità con la preferita forma di realizzazione della presente invenzione. Con riferimento alla Figura 8, il dispositivo di controllo 615 riceve, nell'operazione 805, i dati dell'immagine dal decodificatore 610. I dati dell'immagine vengono successivamente memorizzati, nell'operazione 810, nella memoria RAM 630 come una matrice di dati dì immagine. Successivamente, il dispositivo di controllo 615 esegue, nelle operazioni 815 e 820, delle subroutine dei valori di colonna e di riga prima di eseguire, nell'operazione 825, una subroutine di indirizzamento in cui il visore a cristalli liquidi 600' viene indirizzato.
Con riferimento alla Figura 9, il dispositivo di controllo 615, dopo aver memorizzato i dati della immagine, ricupera la matrice ortonormale, la quale comprende le funzioni ortonormali, dalla base di dati o database 635 della matrice ortonormale (Figura 6), nell'operazione 830. Inoltre, il dispositivo di controllo 615 ricupera, nell'operazione 835, la matrice dei dati dell'immagine dalla memoria RAM 630. La matrice ortonormale e le righe 1-4 della matrice dei dati dell'immagine vengono successivamente forni_ te, nell'operazione 840, alla circuiteria di trasfor mazione 640 per essere trasformate in modo da generare cosi i valori di colonna nella maniera precedentemente descritta. Nelle operazioni 845 e 850, i valori associati alle colonne, vale a dire i valori trasformati dei dati dell'immagine, sono ricevuti dal dispositivo di controllo 615 e sono memorizzati come righe 1-4a della matrice trasformata 641 (Figura 7) nella memoria RAM 630. Il dispositivo di controllo 615 inoltre fornisce alla circuiteria di trasformazione 640 la matrice ortonormale e le righe 4-7 della matrice dei dati dell'immagine, nell'operazione 855. I valori dei dati dell'immagine trasformati, i quali sono ricevuti dal dispositivo di controllo 615 nell'operazione 860, vengono quindi memorizzati, nell'operazione 865, come righe 4b-7 della matrice trasformata 641 nella memoria RAM 630.
La subroutine dei valori di riga illustrata nella Figura 10 viene successivamente eseguita dal dispositivo di controllo 615. Dopo il ricupero della matrice ortonormale dalla base di dati 635, nell'operazione 870, il dispositivo di controllo 615 divide, nell'operazione 875, i coefficienti dell'ultima funzione ortonormale per due in modo da generare una serie di funzioni modificate che vengono memorizzate, nell'operazione 880, nella memoria RAM 630 come una matrice di primo segmento 642 (Figura 7). In un calcolo separato, il dispositivo di controllo 615 divide, nell'operazione 885, i coefficien ti della prima funzione ortonormale per due per generare un'altra serie di funzioni modificate. Questa seconda serie viene memorizzata, nell'operazione 890, come una matrice di secondo segmento 644.
Una volta che la matrice trasformata 641 e la prima e la seconda matrice 642 e 644 sono state calcolate, il visore a cristalli liquidi 600' può essere indirizzato nella maniera rappresentata nella Figura 11. Durante un primo periodo di tempo, t1, che è un ottavo della durata del quadro, il dispositivo di controllo 615 fornisce, nell'operazione 900, la prima colonna della prima matrice di segmento 642 (Figura 7) ai circuiti di pilotaggio di riga 650 (Fi_ gura 6). I circuiti di pilotaggio di riga 650 pilota no le righe 1-4 del visore a cristalli liquidi 600' con tensioni corrispondenti alla prima colonna della prima matrice 642 del segmento (Figura 7). Nello stesso tempo, la riga 1 della matrice trasformata 641 viene fornita ai circuiti di pilotaggio di colonna 648, i quali pilotano le colonne del visore a cristalli liquidi 600' con tensioni di colonna che si approssimano ai valori inclusi nella prima riga della matrice trasformata 641. Successivamente, durante il periodo di tempo t2, la prima colonna della seconda matrice 644 del segmento viene fornita, nell'operazione 905, ai circuiti di pilotaggio di riga 652, i quali pilotano le righe 4-7 del visore a cristalli lìquidi 600' con tensioni corrispondenti ai valori che si trovano nella prima colonna della seconda matrice 644 del segmento. Simultaneamente, i circuiti di pilotaggio 648 sono forniti con la riga 4b della matrice trasformata 641. Durante questo tem po, i circuiti di pilotaggio di riga 650 vengono sisinseriti, vale a dire che ai circuiti di pilotaggio di riga 650 vengono forniti valori equivalenti a zero volt. Si potrà apprezzare che, anche se non speci floamente indicato nella seguente descrizione, ciascuna serie dei circuiti di pilotaggio di riga 650 e 652 viene disinserita dopo il periodo di tempo durante il quale essa viene usata.
Durante il periodo di tempo t3, il dispositivo di controllo 615, nell'operazione 910, fornisce ai circuiti di pilotaggio di riga 650 la seconda colonna della prima matrice 642 del segmento e fornisce ai circuiti di pilotaggio di colonna 648 la riga 2 della matrice trasformata 641. Successivamente, du rante il periodo di tempo t4, i circuiti di pilotaggio di riga 652 ricevono la seconda colonna della se conda matrice 644 del segmento ed i circuiti di pilo taggio di colonna 648 ricevono la riga 5 della matr ce trasformata 641. Questa operazione continua attra verso le operazioni 920, 925, 930 e 935 fino a che sono trascorsi tutti i periodi di tempo t1-t8 durante i quali le righe del visore a cristalli liquidi 600' vengono indirizzate con tutte le colonne della prima e della seconda matrice 642.e 644 del segmento e le colonne del visore a cristalli liquidi 600' ven gono indirizzate con tutte le rigeh della matrice trasformata 641, come rappresentato nella Figura 7.
Applicando il procedimento di indirizzamento come precedentemente descritto, vengono ridotte le discontinuità fra due segmenti 705, 710. Questo effetto di livellamento di verifica perchè la riga di sovrapposizione inclusa in ambedue i segmenti 705 e 710 viene indirizzata per il doppio dell'intervallo di tempo convenzionale con soltanto una metà della tensione convenzionale e poiché le righe della matri ce dei dati dell'immagine che corrispondono alla riga di sovrapposizione del visore a cristalli liqui_ di 600' sono state trasformate in due diverse trasformazioni, evitando così una brusca transizione fra i valori di colonna. Per l'esempio precedente, la riga 4 della matrice dei dati dell'immagine, che corrisponde alla riga di sovrapposizione del visore a cristalli liquidi, è stata trasformata in due diverse trasformazioni per fornire due righe della matrice trasformata 641. Ciò si traduce in una visualizzazione che presenta una molto minore brusca discontinuità fra un segmento e l'altro in confronto con un visore a cristalli liquidi indirizzato utili zando le convenzionali tecniche dell'indirizzamento lineare ridotto.
Come precedentemente menzionato, il visore a cristalli liquidi 600' è rappresentato come avente soltanto due segmenti 705 e 710 (Figura 7) per semplificare la descrizione del procedimento di indiriz zamento in conformità con la presente invenzione. Si potrà apprezzare, tuttavia, che un visore a cristalli liquidi avente un qualsiasi numero di segmenti può essere indirizzato utilizzando la procedura di indirizzamento precedentemente descritta, come rappresentata nelle Figure 12 e 13. La Figura 12 illustra le matrici dei segmenti 950, 951, 952, 953 che sono calcolate da una serie di quattro funzioni ortogonali e che sono utilizzate per pilotare le righe di un visore a cristalli liquidi 945 avente z colonne ed y righe divise in x segmenti, in cui ciascun segmento comprende quattro delle y righe. La quarta riga di una prima matrice 950 che pilota, per esempio, un primo segmento 955 del visore a cristalli liquidi 945 è stata precedentemente calcolata dividendo i coefficienti della quarta funzione ortonor male per due. La seconda matrice 951 del segmento, che pilota il secondo segmento 958 del visore a cristalli liquidi 945, comprende una prima riga che è stata precedentemente calcolata dividendo per due i coefficienti dell aprima funzione ortonormale. Inoltre, i coefficienti della quarta funzione ortonormale sono stati suddivisi per due per generare la quarta riga della seconda matrice 951 del segmento. La prima e la quarta riga della terza matrice 952 del segmento sono state similmente calcolate, vale a dire dividendo per due i coefficienti della prima e della quarta funzione ortonormale, rispettivamente. Sipotrà apprezzare che, nell'ultim matrice 953, sol tanto la prima riga che pilota l'ultimo segmento 960 del visore a cristalli liquidi 945 e che corrisponde alla riga di sovrapposizione (y-3) viene generata dividendo per due i coefficienti di una funzione ortonormale. Le tensioni associate alle colonne di ciascuna delle matrici 950, 951, 952, 953 dei segmenti sono distribuite nel tempo nella maniera precedentemente descritta con riferimento alle Figure 7 e 11.
La Figura 13· rappresenta la matrice di trasformazione 962 associata alle tensioni per pilotare le colonne z del visore a cristalli liquidi 945. La matrice di trasformazione 962 preferibilmente comprende una singola riga di valori per ciascuna riga della matrice dei dati dell'immagine che è asso ciata ad una riga di non sovrapposizione del visore a cristalli liquidi 945. Inoltre, per ciascuna riga della matrice dei dati deH 'immagine che è associata ad una riga di sovrapposizione nel visore a cristalli liquidi 945, la matrice di trasformazione 962 com prende due righe, ciascuna delle quali è stata generata in una diversa trasformazione. Le tensioni asso ciate alle righe della matrice di trasformazione 962 sono applicate alle colonne del visore a cristalli liquidi 945 in diversi periodi di tempo rappresentati nella Figura 13.
Anche se gli esempi precedenti hannodescritto dei visori a cristalli liquidi che comprendono segmenti aventi soltanto una singola riga di sovrapposizione, si potrà riconoscere che il procedimento di indirizzamento secondo la presente invenzione può essere ampliato in modo da indirizzare visori a cristalli liquidi aventi segmenti che comprendono più di una singola riga di sovrapposizione, rendendo cosi ancora più uniformi le discontinuità sui confini dei segmenti. La Figura 14 rappresenta un visore a cristalli liquidi 970 comprendente due segmenti 972 e 974 che condivisone due righe di sovrapposizio ne. Una prima matrice 976 per l'indirizzamento del primo segmento 972 comprende quattro righe, due delle quali generate modificando le funzioni ortonormali. Più specificamente, la prima e la seconda riga della prima matrice 976 del segmento corrispondono alle prime due di una serie di quattro funzioni orto normali. La terza riga della prima matrice 976 dei segmenti è preferibilmente formata dividendo per due i coefficienti della terza funzione ortonormale e la quarta riga viene formata dividendo per due i coeffi_ cienti della quarta funzione ortonormale. La seconda matrice 978 comprende anche quattro righe. Tuttavia, le prime due righe, piuttosto che le ultime due, veri gono generate modificando le funzioni ortonormali.
La prima riga della seconda matrice 978 dei segmenti viene formata dividendo per due i coefficienti della prima funzione ortonormale e la seconda riga viene formata dividendo per due i coefficienti della secoli da funzione ortonormale.
Analogamente alle matrici degli esempi precedenti, la matrice di trasformazione 980 per l'indirizzamento delle colonne del visore a cristalli liquidi 970 comprende una singola riga per ciascuna delle righe della matrice dei dati dell'immagine che corrisponde ad una riga di non sovrapposizione del visore a cristalli liquidi 970. Due righe sono incluse nella matrice dì trasformazione 980 per ciascuna delle righe della matrice dei dati dell'immagine che corrisponde ad una riga di sovrapposizione del visore a cristalli liquidi 970. Pertanto, la matrice di trasformazione 980 comprende due righe, vale a dire le righe 3a e 3b, che sono state generate trasformando la terza riga della matrice dei dati dell'immagine in due diverse trasformazioni e due righe, vale a dire le righe 4a e 4b, le quali sono sta te generate trasformando la quarta riga della matrice dei dati dell’immagine in due diverse trasformazioni.
Una persona di normale esperienza in questo settore potrà apprezzare che il procedimento di indirizzamento in conformità con la presente invenzione può essere facilmente adattato all'impiego con altri visori a cristalli liquidi che combinano le caratteristiche dei visori a cristalli liquidi precedentemente descritti, per esempio, il perfezionato procedimento di indirizzamento può essere usato per l'indirizzamento di visori a cristalli liquidi aventi non soltanto un gran numero di segmenti ma anche un gran numero di righe di sovrapposizione fra segmenti adiacenti.
In definitiva, il procedimento di indirizzamento precedentemente descritto viene impiegato per pilotare visori a cristalli liquidi che sono stati suddivisi in una pluralità di segmenti, ciascuno avente un uguale numero di righe. In questa maniera, il numero delle operazioni richieste per calcolare le tensioni di colonna per pilotare le colonne del visore a cristalli liquidi può essere sostanzialmente ridotto in confronto con i procedimenti di indirizzamento attivo convenzionali. I calcoli ridotti necessitano di un minore consumo di potenza, un minor tempo ed un minor spazio nella memoria. Inoltre, in conformità con la presente invenzione, i segmenti del visore a cristalli liquidi si sovrappongono, vale a dire che i segmenti adiacenti condividono le righe del visore a cristalli liquidi. Le tensioni di riga per 'indirizzamento delle righe di sovrapposizione del visore a cristalli liquidi vengono conseguentemente calcolate dividendo a metà i coefficienti delle convenzionali funzioni ortonormali usate nel11indirizzamento attivo e le righe di sovrapposizione vengono pilotate per il doppio del convenzione le periodo di tempo. Inoltre, le tensioni di colonna per pilotare le colonne del visore a cristalli liqui_ di vengono generate trasformando, in due diverse trasformazioni, le righe dei dati di immagine ricevuti che corrispondono alle righe di sovrapposizione del visore a cristalli liquidi. In questa maniera, le discontinuità che tipicamente derivano dai convenzionali procedimenti di indirizzamento lineare ridotto possono essere vantaggiosamente ridotte senza sacrificare il ridotto consumo di potenza che deriva dall'indirizzamento dei visori a cristalli liquidi in segmenti. Queste discontinuità possono esse re ulteriormente ridotte, livellando cosi la visualizzazione di una immagine, attraverso l'incremento del numero delle righe di sovrapposizione nei segmenti di un visore a cristalli liquidi.
Per il momento si potrà apprezzare che è stato fornito un procedimento ed un apparecchio per ridurre le discontinuità nei confini di un visore ad indirizzamento attivo, suddiviso in segmenti per ridurre il numero dei calcoli di indirizzamento necessari.

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo elettronico (605) per presenta re dati, il dispositivo elettronico (605) comprendendo: un visore (600) avente almeno un primo ed un secondo segmento (705, 710) comprendenti, rispettiva mente, una prima ed una seconda pluralità di righe (Figura 7), in cui almeno una riga di sovrapposizione (637) è inclusa sia nel primo sia nel secondo segmento (705, 710); e primi mezzi di pilotaggio (Figura 6) collegati al visore (600) per pilotare, durante una prima serie di periodi di tempo, la prima pluralità di righe (Figura 7) con una prima serie di funzioni ortonormali, comprendenti almeno una prima funzione orto normale modificata per pilotare le almeno una righe di sovrapposizione (637); e secondi mezzi dì pilotaggio (Figura 6) collegati al visore (600) per pilotare, durante una seconda serie di periodi di tempo, la seconda pluralità delle righe (Figura 7) con una seconda serie di funzioni ortonormali, comprendenti almeno una seconda funzione ortonormale modificata per pilotare le alme no una righe di sovrapposizione (637).
  2. 2. Dispositivo elettronico (605) secondo la rivendicazione 1, ulteriormente comprendente una memoria (635) per memorizzare la prima serie e la seconda serie delle funzioni ortonormali.
  3. 3. Dispositivo elettronico (605) secondo la rivendicazione 1, in cui: almeno la prima funzione ortonormale modifica ta viene generata dividendo per metà i coefficienti di almeno una della prima serie delle funzioni ortonormali; e almeno la seconda funzione ortonormale modifi_ cata viene generata dividendo per metà i coefficienti di almeno una della seconda serie delle funzioni ortonorma1i.
  4. 4. Dispositivo elettronico (605) secondo la rivendicazione 3, in cui i primi mezzi di pilotaggio (Figura 6) comprendono: mezzi di divisione (615) per dividere per metà i coefficienti di almeno una della prima serie delle funzioni ortonormali per generare almeno una prima funzione ortonormale modificata; e circuiti di pilotaggio di riga (650-654) per pilotare la prima pluralità di righe (Figura 7) con una serie di tensioni associate alla prima serie del_ le funzioni ortonormali, in cui almeno una riga di sovrapposizione viene pilotata con una sottoserie di tensioni che è inclusa nella serie delle tensioni ed in cui la sottoserie delle tensioni è associata ad almeno una prima funzione ortonormale modificata.
  5. 5. Dispositivo elettronico (605) secondo la rivendicazione 3, in cui i secondi mezzi di pilotaggio (Figura 6) comprendono: mezzi di divisione (615) per dividere per metà i coefficienti di almeno una della seconda serie delle funzioni ortonormali per generare almeno una seconda funzione ortonormale modificata; e circuiti di pilotaggio di riga (650-654) per pilotare la seconda pluralità di righe (Figura 7) con una serie di tensioni associata alla seconda serie delle funzioni ortonormali, in cui almeno una riga di sovrapposizione (637) è pilotata con una sotto serie delle tensioni inclusa nella serie delle tensioni ed in cui la sottoserie delle tensioni è associata ad almeno una seconda funzione ortonormale modificata.
  6. 6. Dispositivo elettronico (605) secondo la rivendicazione 1, ulteriormente comprendente: un ricevitore (608) per ricevere dati della immagine; una circuiteria di trasformazione (640) collegata al ricevitore (608) per trasformare una prima sottoserie dei dati dell'immagine utilizzando la prima serie delle funzioni ortonormali, comprendenti almeno una prima funzione ortonormale modificata, per generare cosi una prima serie di tensioni di colonna, e per trasformare una seconda sottoserie dei dati dell'immagine utilizzando la seconda serie delle funzioni ortonormali, comprendenti almeno una seconda funzione ortonormale modificata, per generare cosi una seconda serie di tensioni di colonna; e circuiti di pilotaggio di colonna (648) colle gati alla circuiteria di trasformazione (640) per pilotare le colonne del visore (600) con la prima serie delle tensioni di colonna durante la prima serie dei periodi di tempo e per pilotare le colonne del visore (600) con la seconda serie delle tensioni di colonna durante la seconda serie dei periodi di tempo.
  7. 7. Dispositivo elettronico (605) secondo la rivendicazione 6, in cui: il dispositivo elettronico (605) è un disposi tivo per comunicazioni radio (Figura 6); . il ricevitore (608) riceve un segnale a radio frequenza che include i dati dell'immagine; e il dispositivo elettronico (605) comprende ul_ teriormente un decodificatore (610) collegato al ricevitore (608) per ricuperare i dati dell'immagine dal segnale a radio frequenza.
  8. 8. Dispositivo elettronico (605) comprendente un visore (600) per presentare dati, il visore (600) avendo almeno un primo ed un secondo segmento di visualizzazione (705, 710) comprendenti, rispettivamen te, una prima ed una seconda pluralità di righe (Figura 7), il dispositivo elettronico (605) comprenden do: mezzi di memorizzazione (635) per memorizzare funzioni ortonormali; mezzi di divisione (615) collegati ai mezzi di memorizzazione (635) per dividere per metà i coef fidenti di almeno una prima funzione ortonormale, per generare cosi una prima serie di funzioni ortonormali modificate, e per dividere per metà i coefficienti di almeno una seconda funzione ortonormale, per generare cosi una seconda serie di funzioni orto normali modificate; mezzi generatori di tensione di riga (Figura 6) collegati ai mezzi di divisione (615) per generare dalla prima serie delle funzioni ortonormali modificate una prima serie delle tensioni di riga, in cui una prima sottoserie delle tensioni di riga inclusa nella prima serie delle tensioni di riga viene generata almeno dalla prima funzione ortonormale, e per generare dalla seconda serie delle funzioni orto normali modificate una seconda serie di tensioni di riga, in cui una seconda sottoserie delle tensioni di riga inclusa nella seconda sottoserie delle tensioni di riga viene generata da almeno una seconda funzione ortonormale; primi mezzi di pilotaggio di riga (Figura 6) collegati ai mezzi generatori di tensioni di riga (Figura 6) per applicare una prima serie di tensioni di riga alla prima pluralità di righe (Figura 7) incluse nel primo segmento di visualizzazione (705) du rante una prima serie dei periodi di tempo, in cui la prima sottoserie delle tensioni di riga viene applicata ad almeno una riga di sovrapposizione (637) incluse tanto nella prima quanto nella seconda pluralità di righe (Figura 7); e secondi mezzi di pilotaggio di riga (Figura 6) collegati ai mezzi generatori delle tensioni di riga (Figura 6) per applicare la seconda serie delle tensioni di riga alla seconda pluralità di righe (Fi gura 7) incluse nei secondo segmento di visualizzazione (710) durante uan seconda serie di periodi di tempo, in cui la seconda sottoserie delle tensioni di riga viene applicata ad almeno una riga dì sovra£ posizione (637) incluse tanto nella prima quanto nel_ la seconda pluralità di righe (Figura 7).
  9. 9. Dispositivo elettronico (605) secondo la rivendicazione 8, in cui i mezzi di memorizzazione (635) comprendono una memoria (Figura 6) ed i mezzi di divisione (615) comprendono un dispositivo di con trollo (Figura 6).
  10. 10. Dispositivo elettronico (605) secondo la rivendicazione 8, in cui i mezzi generatori delle tensioni di riga (Figura 6) ed i primi ed i secondi mezzi di pilotaggio di riga (Figura 6) sono inclusi nei circuiti di pilotaggio di riga (650-654).
  11. 11. Dispositivo elettronico (605) secondo la rivendicazione 8, in cui: il dispositivo elettronico (605) è un disposi tivo per comunicazioni radio (Figura 6) il quale com prende ulteriormente: un ricevitore (608) per ricevere un segnale a radio frequenza che comprende dati di immagine; e il dispositivo elettronico (605) comprende ul_ teriormente un decodificatore (610) collegato al ricevitore (608) per ricuperare i dati dell'immagine dal segnale a radio frequenza.
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