ITRM20130654A1 - Dispositivo per la diagnosi ed il trattamento di patologie dell¿orecchio. - Google Patents

Dispositivo per la diagnosi ed il trattamento di patologie dell¿orecchio.

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ITRM20130654A1
ITRM20130654A1 IT000654A ITRM20130654A ITRM20130654A1 IT RM20130654 A1 ITRM20130654 A1 IT RM20130654A1 IT 000654 A IT000654 A IT 000654A IT RM20130654 A ITRM20130654 A IT RM20130654A IT RM20130654 A1 ITRM20130654 A1 IT RM20130654A1
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IT
Italy
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treatment
flexible cannula
duct
investigation
inner ear
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Application number
IT000654A
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English (en)
Inventor
Gaetano Paludetti
Mario Priore
Original Assignee
Mario Priore
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    • A61MEDICAL OR VETERINARY SCIENCE; HYGIENE
    • A61BDIAGNOSIS; SURGERY; IDENTIFICATION
    • A61B17/00Surgical instruments, devices or methods
    • A61B17/24Surgical instruments, devices or methods for use in the oral cavity, larynx, bronchial passages or nose; Tongue scrapers
    • AHUMAN NECESSITIES
    • A61MEDICAL OR VETERINARY SCIENCE; HYGIENE
    • A61FFILTERS IMPLANTABLE INTO BLOOD VESSELS; PROSTHESES; DEVICES PROVIDING PATENCY TO, OR PREVENTING COLLAPSING OF, TUBULAR STRUCTURES OF THE BODY, e.g. STENTS; ORTHOPAEDIC, NURSING OR CONTRACEPTIVE DEVICES; FOMENTATION; TREATMENT OR PROTECTION OF EYES OR EARS; BANDAGES, DRESSINGS OR ABSORBENT PADS; FIRST-AID KITS
    • A61F11/00Methods or devices for treatment of the ears or hearing sense; Non-electric hearing aids; Methods or devices for enabling ear patients to achieve auditory perception through physiological senses other than hearing sense; Protective devices for the ears, carried on the body or in the hand
    • A61F11/20Ear surgery
    • AHUMAN NECESSITIES
    • A61MEDICAL OR VETERINARY SCIENCE; HYGIENE
    • A61MDEVICES FOR INTRODUCING MEDIA INTO, OR ONTO, THE BODY; DEVICES FOR TRANSDUCING BODY MEDIA OR FOR TAKING MEDIA FROM THE BODY; DEVICES FOR PRODUCING OR ENDING SLEEP OR STUPOR
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Description

Descrizione
“DISPOSITIVO PER LA DIAGNOSI ED IL TRATTAMENTO DI PATOLO-GIE DELL’ORECCHIO”
DESCRIZIONE
La presente domanda di brevetto per invenzione industriale, si riferisce ad un dispositivo innovativo composto da un micro-cannula a più vie che utilizza un introduttore con invito rigido e una micro-ottica, capace di gonfiare un palloncino distale, drenare ed aspirare, atto a diagnosticare e a risolvere le otiti medie catarrali e le otiti medie di origine virale e/o batterica.
CAMPO DELL’INVENZIONE
L’otite è un processo infiammatorio, solitamente di natura infettiva, che interessa l’orecchio. Prende il nome di otite esterna quando interessa il condotto uditivo esterno, con o senza coinvolgimento della membrana timpanica, di miringite quando coinvolge soltanto la membrana timpanica e segnatamente di otite media ed interna se coinvolge, rispettivamente, l’orecchio medio o quello interno. Il sintomo caratteristico dell’otite è l’otalgia, ovvero, il classico mal di orecchio, che può essere più o meno intenso ed accompagnato da sintomi che dipendono dall’area dell’orecchio direttamente interessata dal processo infiammatorio. L’otite esterna, nota anche come “otite del nuotatore” si caratterizza per la comparsa di dolore quando l’orecchio viene toccato o tirato; spesso, l’agente eziologico è un microrganismo, ad esempio batteri o funghi presenti nelle piscine e nel mare, che proliferano più facilmente in ambiente umido. Nell’otite media, che interessa particolarmente il dispositivo descritto nella presente domanda di brevetto, l’eziologia è sempre infettiva, per cui si accompagna allo scolo di materiale purulento dal canale auricolare esterno, dolore spontaneo all’orecchio (aggravato dalla digitopressione) tipico delle fasi acute, naso chiuso, mal di gola. La presenza di pus, in casi estremi può perforare il timpano compromettendo la capacità uditiva, determina sintomi come riduzione dell’udito (ipoacusia), percezione di fastidiosi ronzii (acufeni) e prurito all’orecchio. Nell’otite interna, può esserci, il coinvolgimento dell’apparato vestibolare nei casi più gravi determinando la comparsa di vertigini e perdita di equilibrio con nausea e vomito.
L’ostruzione della tromba o tuba di Eustachio, specialmente nei bambini, è causa spesso del verificarsi dell’otite media secretoria associata ad otalgia.
La tuba di Eustachio potrebbe essere ostruita a causa di riniti, rinosinusiti e, più in generale, da tutte le patologie infiammatorie correlate all’apparato respiratorio e segnatamente alle vie aeree superiori. Durante le otiti, indipendentemente dalla loro eziologia, l’accumulo del versamento sieromucoso nella cavità dell’orecchio medio impedisce o comunque limita il normale funzionamento di tutto l’apparato uditivo.
L’inconveniente di cui sopra, soprattutto se prolungato nel tempo, potrebbe addirittura compromettere, particolarmente durante l’infanzia, la normale acquisizione della capacità di linguaggio. Tale condizione potrebbe essere temporanea e potrebbe essere risolta tramite un’appropriata cura farmacologica. Tuttavia, se i sintomi persistono, c’è la necessità di effettuare il trattamento di disostruzione meccanica, altrimenti, portano ad un danno permanente all’orecchio medio, compromettendo irreversibilmente l’udito e conseguentemente la normale vita sociale.
STATO DELL’ARTE
Le comuni e note terapie per il trattamento e la cura della patologia dell’ostruzione della tuba di Eustachio includono gli steroidi somministrati per via nasale o per os, i decongestionanti nasali e soprattutto gli antistaminici sistemici. Nelle ostruzioni più gravi si ricorre ad insufflazioni tubariche ed infine, se la patologia di ostruzione della tuba di Eustachio persiste, si rende necessario l’inserimento di un tubo di ventilazione o di drenaggio dell’orecchio medio. Questa tecnica invasiva, molto utilizzata nelle patologie recidivanti e croniche, prevede l’inserimento di un drenaggio attraverso una piccola incisione che dovrà necessariamente essere eseguita nella membrana timpanica che, naturalmente, impedirà per un periodo più o meno lungo un danno.
Il metodo di cui sopra è considerata una procedura invasiva e, in casi, si presenta la sfortunata necessità di doverlo eseguire più di una volta. La ripetitività di questa tecnica invasiva aumenta considerevolmente i rischi correlati alla probabilità di aggravare il suddetto danno uditivo oltre alla concreta possibilità di causare un’infezione cronica con una diminuzione persistente della efficacia e della funzionalità del timpano stesso. Perciò, è evidente che una procedura risolutiva della suddetta patologia, ma meno invasiva e pericolosa di quella sopra menzionata, sarebbe quantomeno auspicabile.
La presente domanda di brevetto intende pertanto risolvere tutte le suddette criticità descrivendo una tecnica ed un dispositivo veramente innovativi, atti a risolvere l’ostruzione dell’orecchio medio evitando al contempo di dover effettuare l’incisione ed il conseguente perforamento del timpano con l’eventuale posizionamento di un drenaggio trans-timpanico.
Da un punto di vista istologico, la membrana timpanica è suddivisa in due porzioni: pars tensa e pars flaccida. Queste due porzioni sono distinte tra loro in relazione alla consistenza della membrana, la quale a sua volta dipende dagli strati istologici di cui è composta.
<•>Nella pars tensa, la membrana presenta uno strato esterno rivestito da epitelio, uno strato interno rivestito da mucosa ed uno strato intermedio costituito da fibre di collagene.
<•>Nella pars flaccida queste fibre sono assenti e rendono perciò la struttura più debole, più flaccida appunto. Ai fini della trasmissione delle vibrazioni alla catena degli ossicini, il ruolo predominante spetta alla pars tensa. Il timpano è in stretto contatto con il primo degli ossicini, il martello, il quale con il suo manico crea una zona rialzata che termina approssimativamente al centro della membrana stessa. Da questo punto origina un’area di forma triangolare (triangolo luminoso Politzer) perpendicolare all’asse del meato acustico esterno. La porzione della membrana timpanica che risponde maggiormente alle onde sonore è quella situata attorno e al di sotto del manico del martello e ciò è giustificato dal fatto che è quest’ultimo a dover trasmettere la vibrazione all’incudine. L’incudine a sua volta è in rapporto con la staffa, terzo ed ultimo degli ossicini, la quale presenta una porzione denominata platina che si articola con la finestra ovale. Ora, vista la fondamentale e delicata funzione anatomica svolta dalla membrana timpanica, appare evidente che qualsiasi suo danneggiamento o perforazione arreca un danno, più o meno grave, all’udito stesso.
L’innovativa tecnica introdotta con la presente domanda di brevetto intende rivoluzionare l’arte nota, consentendo la liberazione o l’aspirazione del siero accumulatosi nell’orecchio medio, grazie al semplice attraversamento, non del timpano, ma della tuba di Eustachio.
Questa tecnica si avvale di idonei ed innovativi dispositivi che consentono di ottenere la dilatazione della coana, l’introduzione nella porzione cartilaginea della tuba di un’apposita cannula con palloncino dilatatore distale e che viene dotata di una micro-ottica. A questo punto l’insufflazione, l’aspirazione e/o il drenaggio delle secrezioni presenti nell’orecchio medio, verrà eseguito interessando la sola porzione cartilaginea della tuba. Bisogna ricordare che l’otite dell’orecchio medio è una patologia molto diffusa che colpisce dal 14% al 62% dei pazienti nell’età dell’infanzia, con un tasso di prevalenza tra il 2% ed il 52%. DESCRIZIONE DELL’INVENZIONE
Tutti gli inconvenienti sopra menzionati inerenti alla classica operazione di sbloccaggio dell’orecchio medio, ottenuti sinora con l’attraversamento della membrana timpanica, possono essere facilmente superati grazie al raggiungimento dell’orecchio medio, attraverso la tuba di Eustachio. Detto raggiungimento avviene grazie ad un innovativo dispositivo successivamente descritto nella presente domanda di brevetto, atto a consentire l’attraversamento della mucosa della tuba lasciando intatta la porzione osteocartilaginea della tuba stessa. La tuba è un condotto complesso che mette in comunicazione il rinofaringe con l’orecchio medio ed è costituita da un lume rivestito da mucosa di tipo respiratorio, da una porzione ossea e cartilaginea (chiamata cartilagine tubarica) e da 4 muscoli: il tensore del velopendulo, l’elevatore del velopendulo, il salpingo-faringeo ed il tensore del timpano. Il principale muscolo dilatatore della tuba è il tensore del velopendulo la cui attività è fondamentale per l’espletamento della funzione ventilatoria. Le funzioni fisiologiche delle tube (destra e sinistra) sono molteplici:
<•>permettono il corretto ricambio di aria (compensazione della pressione tra il mondo esterno e l’orecchio medio);
<•>permettono il corretto deflusso del muco, normalmente presente sulle mucose della tuba;
<•>evitano il passaggio di agenti patogeni dalla faringe (che è uno dei principali veicoli di germi, in quanto passaggio di cibo e aria) all’orecchio medio;
<•>impediscono ai normali rumori corporei (quali respiro, voce, battito cardiaco, movimenti articolari, deglutizione, ecc.) di andare a sollecitare direttamente il timpano.
Il corretto funzionamento delle tube è pertanto fondamentale per la corretta fisiologia dell’udito e dell’apparato vestibolare. Un’alterata funzione tubarica comporta un maggior rischio di infiammazioni dell’orecchio medio (otite media acuta recidivante ed otite media effusiva o sieromucosa). Tali patologie interessano soprattutto i bambini e gli adolescenti che presentano ancora un’immaturità tubarica, con inefficace contrazione del muscolo tensore del velopendulo, scarsa elasticità della cartilagine tubarica, scarsa rappresentazione del cuscinetto adiposo di Ostmann. Tali alterazioni comportano da un lato una ridotta ventilazione dell’orecchio medio e dall’altro il venir meno della funzione protettiva con maggior rischio di reflusso di secrezioni infette dal rinofaringe all’orecchio medio.
La presente domanda di brevetto per invenzione industriale si riferisce pertanto ad un dispositivo composto da una cannula flessibile a più vie, atta ad accogliere al suo interno una micro-ottica flessibile, e da un cono di invito rigido. Il presente dispositivo è atto sia a consentire di effettuare la corretta diagnosi della patologia in corso, sia a risolvere le otiti medie secretorie e le otiti medie di origine virale e/o batterica con la terapia idonea. Il dispositivo descritto nella presente domanda di brevetto consiste pertanto di un cono di invito rigido, lungo circa 10 centimetri, la cui estremità distale, lunga un centimetro, è dolcemente curvata di 70° o 90° rispetto all’asse principale del cono di invito stesso. Detto cono di invito è atto ad attraversare la coana nasale favorendo l’introduzione, al suo interno, di una cannula flessibile. Detta cannula flessibile, quando inserita manualmente dal medico nella fossa nasale del paziente passando all’interno del cono di invito, percorre la sola porzione cartilaginea della tuba, lasciando perfettamente intatta la porzione ossea che è, tra l’altro, in stretto contatto con l’arteria carotidea interna. Possedere il dispositivo ideale per introdurlo nella sola porzione cartilagineo-mucosa della tuba è pertanto fondamentale non solo per il mantenimento dell’efficienza della tuba stessa, ma anche per la delicatezza dell’area interessata vista la vicinanza dell’arteria carotidea interna. Al riguardo bisogna infatti tener ben presente che pressioni e dilatazioni eccessive, all’interno di un area così complessa e vascolarizzata, potrebbero essere estremamente pericolose. In sostanza, il dispositivo oggetto della presente invenzione, è costituito da un cono di invito da inserire nella coana nasale, atto a favorire l’introduzione al suo interno di una specifica cannula flessibile a più vie in grado di attraversare la sola porzione cartilagineo-mucosa della tuba di Eustachio. Il cono di invito è quindi parte del dispositivo descritto nella presente domanda di invenzione e facilita, esercitando la minima pressione necessaria, l’inserimento della cannula flessibile, in videoscopia, nella cartilagine della tuba. La porzione distale della cannula flessibile, una volta percorso l’intero passaggio presente all’interno di detto cono di invito, può prima raggiungere e quindi, espandendosi, può dilatare la suddetta cartilagine tubarica e quindi schiudere l’orecchio medio del paziente. La dilatazione del palloncino posto in prossimità dell’estremità distale di detta cannula flessibile, avviene grazie all’azionamento di una semplice siringa o di una siringa dotata di manometro atta ad immettere aria o un qualsiasi liquido all’interno di detto palloncino espansibile sino a raggiungere il valore pressorio desiderato. Detto palloncino espandibile è reversibilmente espandibile consentendo infiniti riutilizzi. Il palloncino espandibile è posto in prossimità dell’estremità esterna distale della cannula flessibile e viene gonfiato solamente quando detta estremità distale della cannula flessibile si trova esattamente nella posizione desiderata. La cannula flessibile è sostanzialmente un condotto lungo circa 50 centimetri di forma circolare. Il diametro esterno di detta cannula flessibile è da 1 a 3 millimetri 1,67 millimetri. In sezione, la cannula flessibile oggetto della presente invenzione presenta due condotti continui e circolari interni che ne interessano tutta la lunghezza, paralleli e di diametro costante. Il condotto di diametro minore ha un diametro da circa 0,2 a 0,9 millimetri, preferibilmente 0,45 millimetri e percorre la quasi totalità della lunghezza della cannula flessibile terminando, distalmente, direttamente all’interno del palloncino dilatatore. L’estremità prossimale di detto condotto di diametro minore, a circa 8 centimetri da detta estremità prossimale, presenta una deviazione, lunga circa 12 centimetri, che la separa e l’allontana da detta cannula flessibile, presentando così l’estremità prossimale del condotto di diametro maggiore totalmente libera, svincolata dalla cannula flessibile e dotata di una comune connessione luer lock, in modo da poter operare facilmente su questa estremità con una comune siringa. La siringa connessa all’estremità prossimale del condotto di diametro minore, può essere dotata di un manometro, per visualizzare e regolare minuziosamente la pressione esistente all’interno del palloncino espandibile. La connessione tra la siringa ed il condotto di diametro minore, è una comune connessione ermetica luer lock, a vite o a pressione, atta a consentire alla siringa di alimentare, con la pressione desiderata, con aria atmosferica oppure con soluzione fisiologica, la variazione di volume del palloncino. Il condotto di diametro minore è a sua volta ermeticamente connesso, questa volta in prossimità dell’estremità distale di detta cannula flessibile, con un palloncino espandibile del diametro, quando completamente espanso, di circa 2,5/3 millimetri. Pertanto, inserita la cannula flessibile all’interno del foro presente nell’introduttore e raggiunta la posizione desiderata all’interno della tuba, il palloncino viene reversibilmente espanso all’interno della tuba di Eustachio e, grazie a questa delicata ma efficace azione, la tuba viene meccanicamente dilatata. Lungo tutta la cannula flessibile è possibile introdurre, utilizzando il condotto di diametro maggiore, presente all’interno della cannula flessibile, un micro-endoscopio. Il condotto di diametro maggiore inizia all’estremità prossimale di detta cannula flessibile e termina alla sua estremità distale; ed è atto ad accogliere un qualsiasi appropriato strumento diagnostico, come un microendoscopio per visionare lo stato della tuba stessa e dell’intero orecchio medio, così da poter eseguire la corretta diagnosi, oppure veicolare dei farmaci, intervenendo con tempismo e accuratezza. Il condotto di diametro maggiore, atto ad accogliere al suo interno l’endoscopio, ha un diametro da 0,5 a 2 millimetri, preferibilmente ha un diametro di 1 millimetro e, a differenza del condotto di diametro minore, percorre l’intera lunghezza della cannula flessibile. Una volta visionato l’orecchio interno ed estratto l’endoscopio dal condotto di diametro maggiore è possibile, utilizzando lo stesso condotto, somministrare all’orecchio interno i principi attivi prescritti oppure effettuare i lavaggi o le aspirazioni desiderate. Queste operazioni sono facilmente attuabili grazie alla continuità ermetica garantita dallo stesso condotto di diametro maggiore.
DESCRIZIONE DELLE FIGURE
Ulteriori aspetti del dispositivo oggetto della presente invenzione saranno più evidenti dalla descrizione dettagliata della realizzazione dell’invenzione con riferimento ai disegni di accompagnamento, in cui:
FIGURA 1 mostra la cannula flessibile (100) del dispositivo oggetto della presente invenzione in cui si nota il palloncino gonfiabile (110) posto in prossimità dell’estremità distale di detta cannula flessibile (100) e connesso ermeticamente e direttamente con il condotto di diametro minore (310), si nota inoltre l’accesso (120), ben separato dalla cannula (100), tramite il quale è possibile collegare una siringa luer lock per il gonfiaggio del palloncino. Nella Figura 1 si nota inoltre l’accesso (140) tramite il quale si entra direttamente in connessione con il condotto di diametro maggiore (320) per manovre di aspirazione o rilascio di farmaci. Sempre nella Figura 1 è mostrata anche la terza via di accesso (130) direttamente connessa con il condotto di diametro maggiore (320) per l’introduzione dell’endoscopio.
FIGURA 2 mostra una comune siringa da tre ml (200) atta ad essere connessa, tramite un comune sistema di avvitamento (210) luer lock alla cannula flessibile (100). Detta connessione può avvenire tramite la via di accesso (120) con il condotto di diametro minore (310).
FIGURA 3 mostra la vista in sezione trasversale della porzione centrale della cannula flessibile (100), oggetto della presente invenzione in cui si notano i due condotti (310 e 320) paralleli, circolari, indipendenti tra loro e dotati di diametro tra loro differente. Il condotto di diametro minore (310) inizia prossimalmente con la deviazione di accesso (120), dotata di un comune sistema di connessione ermetico, lunga 15 centimetri; la via di accesso (120) confluisce nella cannula flessibile (100) all’interno della quale percorre la quasi totalità della lunghezza di detta cannula (100), dove è presente un palloncino di dilatazione reversibilmente espandibile (110). Il condotto maggiore (320) parte a circa 3 centimetri dall’estremità prossimale di detta cannula flessibile (100), tramite un’entrata separata (130) dotata di valvola antireflusso e confluisce nella condotto di diametro maggiore (320) che percorre la cannula flessibile (100) per la sua intera lunghezza.
FIGURA 4 mostra l’introduttore o cono di invito rigido (400), atto a guidare la cannula nella cartilagine della tuba di Eustachio secondo la presente invenzione. Nella figura si nota l’estremità distale del cono di invito (400) che presenta una curva da 70° a 90° atta a facilitare, una volta inserito nella coana nasale, il raggiungimento della cartilagine della tuba di Eustachio per l’inserimento e la dilatazione con la cannula flessibile (100).
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELLA REALIZZAZIONE PREFERITA DELL’INVENZIO-NE
Una realizzazione del dispositivo oggetto della presente invenzione verrà ora qui di seguito descritta, a titolo esplicativo e non limitativo, con riferimento alle Figure allegate. La realizzazione descritta ha lo scopo di aiutare la comprensione dell’invenzione e non è destinata in alcun modo a circoscrivere o a limitare l’ambito della presente domanda di brevetto d’invenzione.
Inizialmente l’operazione comincia con l’introduzione del cono di invito (400) attraverso la coana nasale, operazione agevolata dalla forma anatomica a becco del cono di invito (400) che possiede l’estremità distale dolcemente ricurva da 70° a 90°; quindi, nel foro presente al centro di detto introduttore o cono di invito (400), viene inserita la cannula flessibile (100), possibilmente con l’endoscopio già inserito nel condotto di diametro maggiore (320), fino a farle raggiungere la parte cartilaginea della tuba uditiva interessata. L’introduzione della cannula flessibile (100) nella cartilagine avviene progressivamente e quindi sotto videoscopia, esercitando una pressione appena sufficiente a dilatare la cartilagine, ma non tale da comprimere o peggio danneggiare la limitrofa porzione ossea.
La cannula flessibile (100) è lunga da 30 a 60 centimetri, preferibilmente 45 centimetri e possiede un’estremità prossimale che resta all’esterno del naso del paziente ed un’estremità distale che si inserisce nella coana del paziente sino a raggiungere l’orecchio medio. L’estremità distale è quella che viene inserita all’interno della tuba di Eustachio attraversandone la porzione cartilaginea. In sezione la cannula flessibile (100) è dotata di due distinti condotti circolari che percorrono l’uno, quello di diametro maggiore (320), l’intera lunghezza di detta cannula flessibile (100), mentre il secondo, quello di diametro minore (310), quasi la totale lunghezza di detta cannula flessibile (100) ma con la particolarità di essere, in prossimità della sua estremità distale, ermeticamente connesso con un palloncino reversibilmente espandibile.
I due condotti (310 e 320) sono totalmente indipendenti tra loro e dotati di diametri differenti.
I due condotti circolari (310 e 320) posti all’interno della cannula flessibile oggetto della presente invenzione, sono tra loro perfettamente paralleli e dotati di diametro costante. Il condotto di diametro minore (310) è dotato di un accesso separato (120) posto a circa 12 centimetri dall’estremità prossimale della cannula flessibile (100) ed è atto ad essere connesso reversibilmente, ma ermeticamente con una comune siringa tramite un meccanismo a vite oppure tramite un cono di invito e un sistema ad incastro. Detta connessione (210) è una comune connessione luer lock a vite e pressione atta a consentire ad una comune siringa (200) con manometro o senza, di alimentare, con la pressione desiderata, dell’aria atmosferica o del liquido sterile all’interno del condotto di diametro minore (310). Il condotto di diametro minore (310), dopo aver percorso la quasi totalità della lunghezza della cannula flessibile (100), è ermeticamente connesso, a circa 0,5 centimetri dall’estremità distale di detta cannula flessibile (100), con un palloncino reversibilmente espandibile del diametro, quando completamente gonfiato, di circa 2,5/3 millimetri. Pertanto, una volta inserita la cannula flessibile (100) all’interno del foro presente nel cono di invito (400), ed avendo detta cannula flessibile (100) raggiunto la posizione desiderata all’interno della tuba di Eustachio, detto palloncino reversibilmente espandibile viene espanso all’interno della stessa tuba di Eustachio grazie alla delicata ma efficace azione della siringa 200 che immette aria o un qualsiasi liquido all’interno di detto palloncino reversibilmente espandibile. Visionato l’orecchio interno ed estratto l’endoscopio dal condotto di diametro maggiore (320) è ora possibile, tramite lo stesso condotto di diametro maggiore (320), somministrare nell’orecchio interno i principi attivi indicati per la risoluzione della patologia, oppure, effettuare i lavaggi o le aspirazioni desiderate connettendo ermeticamente, tramite i comuni sistemi di connessione presenti in commercio, l’ingresso del condotto di diametro maggiore (320) presente sull’estremità prossimale della cannula flessibile (100), con una siringa oppure con un comune dispositivo aspiratore. Alternativamente, per poter operare al meglio, è possibile dotare l’estremità prossimale (140) della cannula flessibile (100), ovvero, l’estremità dalla quale si accede al condotto di diametro maggiore (320), di una seconda oppure di una pluralità di derivazioni di accesso. Questa o queste derivazioni d’accesso secondarie del condotto di diametro maggiore (320), consentono di immettere simultaneamente più principi attivi all’interno del condotto (320). Una volta terminate le operazioni di dilatazione, lavaggio ed aspirazione, ritirando la cannula flessibile (100) si può valutare, in videoscopia, la pervietà e la dilatazione della tuba ed eseguire la corretta diagnosi con accuratezza.
L’introduzione della cannula flessibile (100) attraverso la porzione cartilaginea della tuba di Eustachio, mostrata nella presente invenzione, costituisce una sostanziale innovazione rispetto alla tecnica nota. Un’innovazione che facilita l’operatore nell’esecuzione del suo operato, riduce sostanzialmente i rischi di infezioni, abbatte i tempi di operazione e soprattutto lascia intatta la membrana timpanica. Inoltre, interessando la sola porzione cartilaginea della tuba di Eustachio, è ripetibile numerose volte senza rischio alcuno.
L’introduttore o cono di invito (400), il micro-endoscopio inseribile nel condotto di diametro maggiore (320), la cannula flessibile (100), il palloncino espandibile (110) e le terminazioni (120, 130 e 140) sono realizzati in un polimero solido, flessibile, sintetico o naturale; alternativamente possono essere realizzati in una combinazione di questi. In un’ulteriore realizzazione dell’invenzione il dispositivo di indagine e trattamento dell’orecchio interno è caratterizzato dal fatto di avere al suo interno un terzo condotto indipendente, parallelo al condotto di diametro maggiore (320) ed atto a consentire l’inserimento di fluidi e o dispositivi medici atti a operare nell’orecchio interno.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo per l’indagine ed il trattamento dell’orecchio interno sia in età pediatrica che in età adulta caratterizzato dal fatto di essere costituito da: a) un cono di invito (400) atto ad essere inserito nella coana nasale e dotato centralmente di un canale atto a consentire il passaggio di una cannula flessibile (100) sino a farle raggiungere ed attraversare la parte cartilaginea della tuba di Eustachio; b) una cannula flessibile (100) atta ad effettuare l’indagine ed il trattamento dell’orecchio interno di un paziente, costituita da un tubo solido, flessibile, continuo e di forma esterna circolare, atto a contenere al suo interno almeno due condotti (310 e 320) indipendenti ed ermetici, di diametro differente e sostanzialmente paralleli tra loro, in cui il condotto di diametro minore (310) è dotato in prossimità della sua terminazione prossimale, di almeno una via d’accesso separata (120) posta ad alcuni centimetri dall’estremità prossimale di detta cannula flessibile (100) ed essendo detta via di accesso separata (120) atta ad essere connessa reversibilmente ma ermeticamente con una comune siringa (200), eventualmente dotata di manometro, tramite un normale meccanismo di attacco a vite del tipo luer lock (210) oppure ad incastro, in modo tale che comprimendo o dilatando il liquido o il gas presente all’interno del cilindro della siringa (200), si ottenga rispettivamente l’espansione oppure la contrazione del palloncino reversibilmente espandibile (110), essendo detto palloncino direttamente ed ermeticamente connesso a detto condotto di diametro minore (310) ed essendo posto esternamente in prossimità dell’estremità distale della cannula flessibile (100) in modo da essere atto a dilatare, quando espanso, la porzione della tuba di Eustachio con cui è direttamente in contatto; all’interno della cannula flessibile (100) si trova almeno un ulteriore condotto di diametro maggiore (320) che attraversa l’intera lunghezza di detta cannula flessibile (100) essendo dotato di almeno una via di accesso (140) atta a consentire l’inserimento di un endoscopio, uno strumento laparoscopico o di soluzioni e sospensioni medicamentose per il trattamento delle affezioni dell’orecchio medio.
  2. 2. Dispositivo per l’indagine ed il trattamento dell’orecchio interno secondo la rivendicazione 1 in cui il condotto di diametro maggiore (320) presenta almeno una seconda deviazione di accesso (130).
  3. 3. Dispositivo per l’indagine ed il trattamento dell’orecchio interno secondo le precedenti rivendicazioni in cui il condotto di diametro minore (310) presenta una pluralità di deviazioni di accesso (120).
  4. 4. Dispositivo per l’indagine ed il trattamento dell’orecchio interno secondo le precedenti rivendicazioni in cui il palloncino espandibile (110) è posto sull’esterno della cannula flessibile (100) a circa 0,5 centimetri dall’estremità distale di detta cannula flessibile (100).
  5. 5. Dispositivo per l’indagine ed il trattamento dell’orecchio interno secondo le precedenti rivendicazioni in cui il palloncino espandibile (110) quando espanso ha un diametro da 2 a 3 millimetri, preferibilmente 2,5 millimetri.
  6. 6. Dispositivo per l’indagine ed il trattamento dell’orecchio interno secondo le precedenti rivendicazioni in cui la lunghezza della cannula flessibile (100) varia da 30 a 60 centimetri, preferibilmente la lunghezza complessiva della cannula flessibile (100) è di 45 centimetri.
  7. 7. Dispositivo per l’indagine ed il trattamento dell’orecchio interno secondo le precedenti rivendicazioni in cui il diametro della cannula flessibile (100) varia da 1 a 3 millimetri, preferibilmente la larghezza della cannula flessibile (100) è di 1,67 millimetri.
  8. 8. Dispositivo per l’indagine ed il trattamento dell’orecchio secondo le precedenti rivendicazioni caratterizzato dal fatto di avere il diametro del condotto di dimensione minore (310) compreso tra 0,2 e 0,9 millimetri, preferibilmente 0,45 millimetri.
  9. 9. Dispositivo di indagine e trattamento dell’orecchio interno caratterizzata dal fatto di avere il diametro del condotto di diametro maggiore (320) compreso tra 0,5 e 2 millimetri, preferibilmente 1 millimetro.
  10. 10. Dispositivo di indagine e trattamento dell’orecchio interno caratterizzato dal fatto di avere al suo interno un terzo condotto indipendente, parallelo al condotto di diametro maggiore (320) atto a consentire l’inserimento di fluidi e o dispositivi medici atti a operare nell’orecchio interno.
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