ITRM20120505A1 - Zanzariera allarmata ad alta affidabilità. - Google Patents

Zanzariera allarmata ad alta affidabilità. Download PDF

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ITRM20120505A1
ITRM20120505A1 IT000505A ITRM20120505A ITRM20120505A1 IT RM20120505 A1 ITRM20120505 A1 IT RM20120505A1 IT 000505 A IT000505 A IT 000505A IT RM20120505 A ITRM20120505 A IT RM20120505A IT RM20120505 A1 ITRM20120505 A1 IT RM20120505A1
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IT
Italy
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mosquito net
control unit
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handle bar
wire
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IT000505A
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English (en)
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Sergio Marcantoni
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Dfm S R L
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    • E06DOORS, WINDOWS, SHUTTERS, OR ROLLER BLINDS IN GENERAL; LADDERS
    • E06BFIXED OR MOVABLE CLOSURES FOR OPENINGS IN BUILDINGS, VEHICLES, FENCES OR LIKE ENCLOSURES IN GENERAL, e.g. DOORS, WINDOWS, BLINDS, GATES
    • E06B9/00Screening or protective devices for wall or similar openings, with or without operating or securing mechanisms; Closures of similar construction
    • E06B9/52Devices affording protection against insects, e.g. fly screens; Mesh windows for other purposes
    • E06B9/522Dimensionally adjustable fly screens
    • GPHYSICS
    • G08SIGNALLING
    • G08BSIGNALLING OR CALLING SYSTEMS; ORDER TELEGRAPHS; ALARM SYSTEMS
    • G08B13/00Burglar, theft or intruder alarms
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
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    • E06BFIXED OR MOVABLE CLOSURES FOR OPENINGS IN BUILDINGS, VEHICLES, FENCES OR LIKE ENCLOSURES IN GENERAL, e.g. DOORS, WINDOWS, BLINDS, GATES
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    • E06B9/24Screens or other constructions affording protection against light, especially against sunshine; Similar screens for privacy or appearance; Slat blinds
    • E06B9/26Lamellar or like blinds, e.g. venetian blinds
    • E06B9/262Lamellar or like blinds, e.g. venetian blinds with flexibly-interconnected horizontal or vertical strips; Concertina blinds, i.e. upwardly folding flexible screens
    • E06B2009/2625Pleated screens, e.g. concertina- or accordion-like

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Description

“ZANZARIERA ALLARMATA AD ALTA AFFIDABILITÀâ€
DESCRIZIONE
Settore della tecnica
Il presente trovato si riferisce ad una zanzariera, specificatamente ad una zanzariera a tessuto plissettato.
Tecnica nota
Sono noti nella tecnica vari tipi di zanzariere, ad esempio stazionarie, ossia costituite da un tessuto piano a rete connesso ad un telaio o cornice, che una volta montato rimane fisso e non permette quindi facilmente, se non si procede al suo smontaggio, di liberare l’apertura della relativa finestra o portafinestra. Questo tipo molto semplice di zanzariera può essere perfezionato, realizzando il telaio in due o più parti, alcune delle quali scorrevoli, ossia composte da una cornice rettangolare scorrevole parallelamente ad una cornice fissa, ognuna dotata della propria rete anti-insetti. Un altro tipo di zanzariera della tecnica nota, anch’essa formata da un tessuto a rete piano, comprende due profilati connessi a due opposti lati della rete, mentre essa à ̈ sprovvista di profilati (metallici o in plastica) sugli altri lati opposti (i due lati rimanenti) del tessuto a rete, per cui essa à ̈ facilmente smontabile dal telaio fisso rigidamente collegato alla finestra ed à ̈ avvolgibile ossia arrotolabile per il trasporto e/o lo stoccaggio.
Invece, altri tipi di zanzariere comprendono un rullo avvolgitore - ossia un rullo montato girevole all’interno di un profilato e collegato direttamente ad un lato della rete di protezione dagli insetti -, tale rullo, sotto l’azione di una molla di richiamo elastico, richiamando il tessuto di rete piana all’interno del profilato quando la zanzariera viene “chiusa†: si noti che il verbo “chiudere†riferito alla zanzariera significa che la zanzariera non à ̈ operativa, ossia che la rete non à ̈ sottesa sul varco ossia il passaggio della finestra o della porta finestra.
In tempi più recenti, cfr. il brevetto europeo EP 1 701 641, à ̈ stato sviluppato e commercializzato un tipo diverso di zanzariera, con rete di protezione dagli insetti a tessuto plissettato. Questo tipo di zanzariera non ha un sistema di richiamo elastico della rete plissettata, ma presenta un barramaniglia (azionato manualmente) scorrevole entro una cornice, mentre il tessuto plissettato viene piegato o disteso a fisarmonica durante la chiusura o rispettivamente l’apertura della zanzariera. Il barramaniglia à ̈ guidato lungo due guide laterali (profilati ad “U†) mentre la rete viene mantenuta sempre su un piano (in tutte le posizioni del barramaniglia) grazie alla presenza di fili paralleli tra loro e perpendicolari al barramaniglia, i quali vengono sempre mantenuti in condizione tesa grazie ad un sistema di carrucole, come in EP 1 701 641, anche se altri sistemi (semplici guide/canali di deviazione dei fili) sono possibili.
Detti fili sono solitamente realizzati in materiale plastico, in cui la produzione standard prevede l’utilizzo di un filo composto da una treccia in poliestere con anima rinforzata (anch’essa in poliestere), avente un diametro pari a 0, 8 mm, ad esempio. I fili sono quindi molto resistenti e assolvono perfettamente alla loro funzione.
Per quanto riguarda la struttura e il funzionamento della zanzariera di EP 1701 641 si rimanda alla relativa descrizione, la quale viene qui considerata incorporata nella presente descrizione per qualsiasi riferimento utile alla comprensione della presente invenzione.
Quest’ultimo tipo di zanzariera ha vantaggi notevolissimi:
- minimo ingombro in profondità;
- facile montaggio e smontaggio;
- facile trasporto dei singoli componenti;
- struttura modulare;
- facile manovrabilità (può essere chiusa e aperta facilmente poiché il barramaniglia offre pochissima resistenza all’utilizzatore ed à ̈ immediatamente bloccabile nel profilato/montante d’arrivo);
- la guida inferiore del barramaniglia (nel caso di una portafinestra) ha un’altezza minima, che non costituisce pericolo per le persone anziane che altrimenti potrebbero inciampare;
- essa presenta mezzi per regolare la lunghezza e la tensione dei fili (che hanno eventualmente subìto variazioni a causa delle oscillazioni termiche);
- ecc.
Tuttavia, questa zanzariera non à ̈ allarmata, ossia non presenta sistemi che avvisano in caso di intrusioni da parte di malintenzionati, oppure di animali, oppure in caso di oggetti scagliati, ecc.
Da sempre, i punti più vulnerabili di un’abitazione sono soprattutto le finestre e le portefinestre. Per questo à ̈ assolutamente prioritario rendere tali vie di accesso sicure e a prova di effrazione. L’installazione di sistemi di sicurezza meccanici adeguatamente combinati ad altri sistemi, offre una buona protezione contro le visite indesiderate, qualsiasi sia la loro natura.
Adottando misure idonee si riduce significativamente il rischio; le misure definite idonee riguardano la sicurezza sia “passiva†che “attiva†:
- alla categoria “sicurezza passiva†appartengono tutti quei prodotti e sistemi quali grate (blindate, apribili e fisse), casseforti, zanzariere, porte blindate, finestre blindate, portoni sezionali e tapparelle di sicurezza;
- alla categoria “sicurezza attiva†appartengono invece antifurti e sistemi d’allarme, impianti di videosorveglianza e videocitofoni.
Attualmente alcune zanzariere - non quella descritta nel citato brevetto europeo -dispongono di sistemi attivi antintrusione provvisti di allarme.
Scopo del presente trovato à ̈ quello di ottimizzare un sistema antintrusione contro insetti ed altri esseri striscianti, ossia una zanzariera, aggiungendo all’efficacia contro gli insetti anche l’effetto deterrente contro le intrusioni sgradite (umane ed animali).
Il presente trovato mira altresì ad ottimizzare il tipo/livello di protezione attiva, applicando una serie di sensori di vario genere, la cui azione combinata produce un effetto sinergico ottimale per la protezione attiva in una zanzariera a rete plissettata. Quindi, il presente trovato permette di non perdere i vantaggi già acquisiti nella tecnica per il fatto di adottare una zanzariera plissettata, e di aggiungerne altri derivanti da un sistema ottimale di sicurezza attiva.
Breve descrizione dei disegni
La struttura della presente invenzione à ̈ illustrata schematicamente nelle figure annesse, in cui:
FIGURA 1 Ã ̈ una vista prospettiva esplosa e schematica della zanzariera allarmata della presente invenzione, nel caso di una portafinestra;
FIGURA 2 Ã ̈ una sezione orizzontale (piano della sezione parallelo al terreno) schematica della zanzariera di Fig. 1 secondo la presente invenzione, in condizione assemblata;
FIGURA 3 à ̈ una vista in 3D di un primo componente di una realizzazione possibile di un gruppo sensore ottico-meccanico secondo la presente invenzione, tale primo componente essendo denominato “basetta†e costituendo essenzialmente una PCB (scheda di circuito stampato) con sensore ottico integrato formato da una coppia emettitore-ricevitore;
FIGURA 4 à ̈ una vista in 3D, analoga alla vista della figura 3, in cui al primo componente (basetta) del gruppo sensore ottico-meccanico à ̈ stato aggiunto un secondo componente, costituente un organo meccanico mobile denominato per brevità nel presente documento anche “bandierina†;
FIGURA 5 à ̈ una vista in 3D del gruppo sensore ottico-meccanico della presente invenzione, completamente assemblato nei suoi tre componenti costituitivi, il terzo componente formando un “guscio†di guida della bandierina ed essendo fissato meccanicamente in modo rigido alla superficie superiore della basetta; FIGURA 6 illustra, in 3D, un’unità di derivazione dei fili elettrici che raccoglie i fili elettrici provenienti dai vari gruppi sensore ottico-meccanico, nonché i fili elettrici provenienti dai vari microinterruttori (vedi figura 7), per portare, tramite altri fili elettrici, i diversi segnali di un’eventuale effrazione sino all’apposita centralina (non mostrata) disposta all’interno dell’edificio, preferibilmente nelle immediate vicinanze della zanzariera;
FIGURA 7 illustra, in 3D, un microinterruttore (microswitch) di tipo sostanzialmente commerciale, inserito (o da solo, oppure con almeno un altro microinterruttore dello stesso tipo) nel montante o profilo di arrivo della zanzariera.
Descrizione particolareggiata di alcune realizzazioni dell’invenzione
Con riferimento alle Figure 1 e 2, la zanzariera comprende una rete plissettata 1 (formata da diverse porzioni rettangolari piegate), e un telaio o cornice esterna. La cornice esterna comprende:
- una coppia di angolari superiori 2, 2;
- una coppia di angolari inferiori 3, 3;
- una guida inferiore 5;
- una guida superiore 6, di altezza maggiore (anche un multiplo) della guida inferiore 5 che per motivi di sicurezza (contro eventuali infortuni) ha un’altezza minima;
- un profilo di partenza 4;
- un profilo d’arrivo 7.
La cornice esterna à ̈ ovviamente stazionaria ed à ̈ fissata alla portafinestra (o ad una finestra).
La rete plissettata 1 presenta una pluralità di fori (indicati dai puntini neri in Fig. 1), i quali sono attraversati da una pluralità di fili 8 tra loro paralleli (nonché paralleli alle guide 5, 6 nella condizione assemblata della zanzariera), ma ortogonali ai due profilati 4 e 7 di partenza e di arrivo rispettivamente. Come nel brevetto europeo sopra citato, detti fili 8 (che mantengono la rete plissettata 1 sostanzialmente sempre in uno stesso piano geometrico) si estendono all’interno della cornice (passando per rispettivi fori ricavati in essa) e anche all’interno di un altro elemento fondamentale della zanzariera: il barramaniglia 9. Il sistema di guida dei fili 8 all’interno della cornice non interessa direttamente il presente trovato e potrebbe comprendere un sistema a carrucole (cfr. il brevetto europeo EP 1 701 641) o qualsiasi altro sistema meccanico di guida, che durante il movimento del barramaniglia 9 (i cui finecorsa sono rispettivamente i due profili 4, 7 di partenza e di arrivo) fa sì che gli stessi fili 8 rimangono tesi ma senza strapparsi, scorrendo sulle rispettive carrucole e/o nelle rispettive guide/canali interni alla cornice e/o al barramaniglia.
Un sistema molto efficace per bloccare il barramaniglia 9 in maniera semplice e senza fatica al montante d’arrivo 7, à ̈ quello di prevedere dei magneti 10, 11 rispettivamente sul barramaniglia 9 e sul profilo d’arrivo 7.
Ciò permette all’utilizzatore di bloccare la zanzariera in posizione di “apertura†, ossia nella posizione in cui la rete plissettata 1 - completamente distesa - chiude del tutto l’apertura della portafinestra.
Secondo la presente invenzione la zanzariera à ̈ dotata di un sistema di sicurezza attiva. La sicurezza attiva consiste anzitutto nel fatto di prevedere un sistema di sensori. Inoltre, secondo la presente invenzione, l’affidabilità à ̈ ulteriormente aumentata per il fatto che, questi sensori, sono di vario tipo e agiscono in modo sinergico.
Per poter implementare un sistema di sicurezza attivo nella zanzariera, anzitutto à ̈ opportuno (anche se non strettamente richiesto) modificare la struttura dei fili standard di poliestere. Allora, questi fili 8, da fili “inerti†divengono (secondo la presente invenzione) dei veri e propri fili “attivi†8 che includono un’anima elettricamente conduttiva e che scorrono sul sistema di guida suddetto (carrucole o altro).
Quindi, secondo una possibile realizzazione dell’invenzione, il filo 8 utilizzato sarà costituito ancora da una treccia di poliestere, ma con la sostanziale differenza che al suo interno à ̈ presente un filo (elettricamente conduttivo) in trefoli di materiale conduttore. Il diametro del prodotto finale (filo) à ̈ pari o leggermente superiore al filo standard già menzionato più volte (con una tolleranza del /-1%). Il filo interno in materiale conduttivo à ̈ attraversato da corrente a bassa tensione (12 V) e, se tagliato, permette l’interruzione di un circuito del sistema d’allarme compreso nel sistema di sicurezza attiva della zanzariera, con conseguente attivazione di un allarme.
Il sistema di sicurezza attiva secondo la presente invenzione comprende inoltre preferibilmente almeno un sensore ottico, illustrato dettagliatamente nel seguito. Ciascun sensore ottico à ̈ montato sui fili nel modo illustrato in seguito ed à ̈ composto da un fotodiodo, collegato a sua volta a due connettori (ogni coppia connettori-fotodiodo à ̈ associata ad un solo filo). Quindi, preferibilmente, nel complesso si avranno tante coppie quanti sono i fili 8 testé descritti.
Come si vedrà, l’allarme viene attivato nel momento in cui almeno uno dei fili 8 viene tagliato o anche solo tirato; un piccolo componente ostruttivo (detto “bandierina†) ponendosi davanti al fotorivelatore associato al fotodiodo (per effetto del taglio o anche solo dello spostamento del rispettivo filo 8), permette l’attivazione del corrispondente segnale elettrico in virtù della variazione di intensità luminosa che raggiunge il fotorivelatore.
Questi sensori ottici sono alloggiati su piccoli accessori in materiale plastico appositamente realizzati detti “Basette†, posti sul retro del montante o profilato 4 di partenza nella misura di una basetta per ogni filo 8 della zanzariera.
L’affidabilità del sistema aumenta se, secondo un’attuazione preferita dell’invenzione, detti sensori ottici a “bandierina†agiscono in combinazione con il circuito elettrico comprendente i fili 8 (con anima conduttiva) che se tranciati fanno scattare l’allarme. Si ha quindi, in questa realizzazione, una doppia protezione attiva, sia di tipo esclusivamente “elettrico†, che di tipo propriamente “ottico†. Va detto però che l’invenzione non prevede necessariamente dei fili 8 con anima conduttiva. Essa à ̈ attuabile anche con fili standard.
L’unità di derivazione, che descriveremo, posta nell’angolare alto 2 immediatamente sopra il montante di partenza 4, servirà da collegamento alla centralina, mostrata in Fig. 1 e indicata dal numero 100.
Il sistema di sicurezza attiva comprende quindi anche una centralina elettronica, la quale raccoglie e interpreta i segnali/impulsi generati dai sensori in caso di interruzione ottica o meccanica. Collegata alla (e quindi alimentata dalla) rete elettrica domestica, tale centralina elettronica à ̈ provvista anche, preferibilmente, di batterie tampone da 9 Volt, nonché di un alloggiamento per un avvisatore acustico (sirena). Le batterie tampone, andranno ad alimentare l’avvisatore acustico in caso di assenza di alimentazione elettrica.
La centralina elettronica 100 (Fig. 1) à ̈ preferibilmente montata, come già detto, nelle vicinanze della zanzariera ed à ̈ provvista di due LED di segnalazione per segnalare che lo stato à ̈ quello di “pronto†e che l’allarme à ̈ inserito oppure disattivato.
Quindi, tali LED sono installati a vista sulla centralina ed hanno le seguenti funzioni:
• LED rosso acceso: stato di “ready†, ma allarme disinserito
• LED verde acceso: allarme inserito (l’utilizzatore ha premuto un apposito pulsante sulla centralina inserendo così il sistema di allarme. La zanzariera à ̈ in condizione “aperta†ed ogni tentativo di effrazione verrà segnalato).
Preferibilmente, secondo un’ulteriore realizzazione preferita, per aumentare ulteriormente l’affidabilità del sistema di sicurezza attiva della zanzariera, esso prevede anche dei microinterruttori meccanici 36 o “microswitch†. Essi sono montati sul montante di arrivo 7 in Fig. 1; essi causano l’interruzione del circuito elettrico all’apertura del barramaniglia 9, provocando l’attivazione dell’allarme. Il sistema di sicurezza attiva prevede anche un trasformatore collegato alla rete elettrica domestica.
Per facilitare l’assemblaggio, la rete plissettata 1, il barramaniglia 9, e un altro profilato inseribile nel profilo di partenza 4, possono costituire un modulo a sé, prefabbricato ed utilizzabile - assieme agli altri componenti della zanzariera -durante il montaggio in loco.
Si noti che il barramaniglia 9 può presentare superiormente dei pattini 12 (Fig. 1) per ridurre gli attriti.
Infine, si fa osservare che l’utilizzo di angolari 2 e 3 agli angoli della cornice della zanzariera facilita ovviamente il processo di produzione di una zanzariera in quanto consente facilmente di creare dimensioni personalizzate: basta tagliare su misura i profili 4, 5, 6, 7 mentre gli angolari svolgeranno il compito di collegarli tra loro. Gli angolari potranno avere una forma standard, non personalizzata. Nella centralina elettronica à ̈ anche possibile integrare una memoria che memorizza gli orari in cui si sono verificati tentativi di effrazione.
La presente invenzione à ̈ anche applicabile ad un sistema di monitoraggio antintrusione su una pluralità di zanzariere situate all’interno di un’abitazione o edificio.
In questo caso potrebbe essere possibile disattivare la funzione di allarme selettivamente per una o più zanzariere di questa combinazione.
Con riferimento alle Figure 3 sino a 7, verranno ora descritti ancora più in dettaglio i componenti che realizzano concretamente la sicurezza attiva in una zanzariera come quella (o analoga a quella) del brevetto europeo EP 1 701 641 più volte citato.
Nelle figure 3, 4 e 5 vengono mostrate, in tre dimensioni (3D), le varie fasi di assemblaggio di un gruppo sensore 13 ottico-meccanico secondo una possibile realizzazione della presente invenzione. Il gruppo sensore, di tipo otticomeccanico, Ã ̈ indicato complessivamente dal riferimento 13 in Fig. 5 (assemblaggio ultimato) e comprende tre componenti, ossia:
- un primo componente 14 (vedi Fig. 3), denominato brevemente “basetta†, di forma piatta e opportunamente sagomato, recante alle estremità 15a, 15b rispettivi connettori femmina 16a, 16b (nel connettore 16b viene anche illustrata ad esempio la parte maschio del connettore, indicata da 17);
- un secondo componente 18, denominato brevemente “bandierina†, costituito essenzialmente da uno stelo o gambo 19, con molla coassiale elicoidale a compressione 20, che ad una estremità 20a à ̈ a battuta contro un disco di battuta 21 solidale e coassiale allo stelo 19, e che all’altra estremità 20b giunge a battuta contro il terzo componente (“guscio†) 22, come risulta dalla figura 5; - un terzo componente, o guscio, 22, che viene applicato sui due componenti 18 e 14 anzidetti (di Fig. 4), fissandolo rigidamente a pressione sulla basetta 14 tramite il perno di fissaggio 23 che attraversa un foro 24 (Fig. 4) ricavato sulla basetta 14; questo terzo componente o guscio 22 non à ̈ però fissato alla bandierina 18, o secondo componente 18, bensì ne permette lo scorrimento al suo interno, entro un’apertura longitudinale 25 presentante degli allargamenti laterali 26 che ricevono un pezzo 27 ad U con ali 27a e 27b, solidale alla basetta 14; tali ali 27a, b del pezzo ad U 27 solidale alla basetta, le quali si impegnano nelle rientranze 26 del guscio, contribuiscono al fissaggio meccanico rigido e definitivo del guscio 22 sulla basetta 14.
Nei dettagli, la basetta 14 forma una PCB (printed circuit board), ossia una scheda di circuito stampato, recante piste elettricamente conduttive (non mostrate in Fig. 3) che collegano tra loro i connettori 16a, 16b, una resistenza 28, e il pezzo ad U 27 costituente il vero o proprio fotorivelatore dotato di diodo emettitore 29 e diodo ricevitore 30 di raggi infrarossi (IR).
Sostanzialmente, quando il sistema attivo di sicurezza secondo la presente realizzazione dell’invenzione à ̈ alimentato dalla corrente elettrica della rete, oppure dalla batteria tampone dell’anzidetta centralina elettronica 100 (Fig. 1), un raggio di luce infrarossa viene emesso continuamente dal diodo emettitore 29 raggiungendo il diodo ricevitore 30 perpendicolarmente alla superficie dell’ala 27a.
Preferibilmente, per ottenere una sicurezza massima, ogni filo 8 della figura 1 (senza esclusioni) sarà collegato ad un rispettivo gruppo sensore 13 di tipo otticomeccanico come quello di figura 3. Specificatamente, per ogni filo 8, sul retro del profilo di partenza 4 à ̈ fissata una rispettiva basetta 14 di un gruppo sensore 13. Il rispettivo filo 8 à ̈ inserito perpendicolarmente alla basetta 14 nella direzione della freccia F(8) di Fig. 5 e passa per una fenditura (visibile nella figura 5) del perno di fissaggio 23, coassialmente a quest’ultimo, per poi deviare e raggiungere la bandierina 18, nel modo seguente. Il filo 8, estendendosi longitudinalmente entro l’apertura longitudinale 25 del guscio 22, raggiunge un occhiello 31 (di fissaggio dell’estremità del filo 8) realizzato su una estremità ingrandita 32 del gambo 19. Tale estremità ingrandita 32 del gambo 19 costituisce la vera a propria “parte attiva†del secondo componente - chiamato bandierina - 18, in quanto essa presenta centralmente un’apertura passante 33, la quale normalmente - quando la bandierina 18 à ̈ allo stato di riposo - à ̈ disposta in modo da lasciare passare detto raggio IR tra diodo emettitore 29 e diodo ricevitore 30, mentre nei casi eccezionali, quando il raggio infrarosso à ̈ ostruito nel suo passaggio tra i due diodi 29 e 30 - da un lato o dall’altro lato dell’estremità ingrandita 32 rispetto all’apertura centrale passante 33 -, ciò significa che il filo 8 à ̈ stato tirato o tranciato in un possibile tentativo di effrazione.
Per l’esattezza, il funzionamento del gruppo sensore 13 ottico-meccanico à ̈ il seguente.
Diversi gruppi sensore 13 come quello di Fig. 5 sono montati (preferibilmente associandone uno ad ogni filo 8 della zanzariera) all’interno del profilo di partenza 4 della zanzariera, dove si raccoglie a fisarmonica il tessuto plissettato quando la zanzariera viene “chiusa†ossia quando il barramaniglia 9 viene accostato allo stesso profilo 4. I vari gruppi sensore 13, disposti lungo il retro di tale profilo di partenza 4, sono connessi elettricamente tra loro tramite i connettori elettrici 16a, 16b e i relativi fili elettrici di collegamento non mostrati (e i connettori maschio 17) che collegano tra loro tali connettori (i disegni non mostrano questi dettagli).
A loro volta, tutti i gruppi sensore 13 sono anche connessi ad un’unità di derivazione 34 mostrata in Fig. 6, che verrà descritta in seguito. Tramite l’unità di derivazione 34 i segnali elettrici (di un’eventuale effrazione) raggiungono la sopra menzionata centralina elettronica non rappresentata nei disegni, facendo scattare l’allarme. Il luogo più opportuno dove collocare l’unità di derivazione 34 à ̈ all’interno del raccordo o angolare 2 ad L situato sopra il profilo di partenza 14 (ciò risulterà chiaro in seguito).
La forma ad L dell’unità di derivazione 34 si adatta ovviamente alla forma ad L dell’angolare 2.
Nella posizione di riposo (ossia di installazione iniziale) la molla elicoidale a compressione 20 di ciascun gruppo sensore 13 ottico-meccanico ha un determinato precarico che corrisponde alla trazione esercitata dal rispettivo filo 8 sull’organo costituente la bandierina 18, che à ̈ scorrevole all’interno del guscio di guida (terzo componente) 22 del sensore 13. Il filo 8 agisce con tale trazione di precarico sull’estremità ad occhiello 31 della bandierina 18, dove lo stesso filo 8 à ̈ fissato/allacciato. Tale trazione sposta la bandierina 18 longitudinalmente comprimendo allo stesso tempo leggermente la molla 20 tra il disco di battuta 21 e la superficie di battuta 35 (Fig. 5) del guscio 22. In questa posizione di riposo della bandierina 18 la sua apertura passante 33 si colloca di fronte ai due diodi 29 e 30 di emissione e ricezione della luce IR. Il raggio IR viene ostruito da un lato oppure dall’altro lato dell’estremità ingrandita 32 del gambo 19 della bandierina 18, situati sui due lati dell’apertura passante 32, in uno dei seguenti casi:
a) quando viene tranciato il rispettivo filo 8; in tale eventualità, la molla 20 (che a riposo era caricata) si distende spostando longitudinalmente la bandierina 18 nella direzione del suo asse, nel verso della freccia F1 di figura 5; la bandierina 18 ostruisce/intercetta allora il raggio IR;
b) quando viene tirato il rispettivo filo 8 (anche semplicemente facendo pressione sul tessuto); in questa circostanza, la trazione del filo 8 sposta la bandierina 18 longitudinalmente ma nel verso opposto (F2, fig. 5) comprimendo ancora di più la molla 20; la bandierina 18 ostruisce/intercetta allora il raggio IR sul lato opposto rispetto all’apertura passante 33.
In ogni caso, essendo i vari gruppi sensore 13 elettricamente collegati sia tra di loro che alla centralina elettronica, se almeno un raggio di luce IR viene intercettato da una bandierina 18 di un sensore 13 appartenente all’insieme di detti sensori 13, viene trasmesso un segnale elettrico a tale centralina elettronica nella quale à ̈ alloggiata la sirena, che inizia a suonare per un periodo prefissato, o anche indefinitamente sino al momento in cui si effettua il resettaggio della stessa.
Il sistema di sicurezza attiva appena descritto à ̈ di tipo ottico-meccanico. Ciononostante, se i vari fili 8 vengono realizzati con un’anima elettroconduttiva, anziché con fili standard “inerti†, come specificato sopra, e se essi vengono mutuamente collegati nel montante o profilato di partenza 4 sì da interconnettere elettricamente gli stessi fili 8 dei vari gruppi sensore 13 all’interno del profilo di partenza 4, allora si avrà un sistema di sicurezza attiva di tipo ottico-elettricomeccanico di affidabilità ancora maggiore (funzionante ad esempio anche in caso di blocco meccanico di una bandierina, poiché la tranciatura di un filo elettrico 8 interromperebbe ossia aprirebbe il circuito elettrico provocando la trasmissione di un segnale alla centralina elettronica).
Con riferimento alle figure 6 e 7 verrà ora descritto un ulteriore perfezionamento dell’invenzione (se combinato al precedente sistema), oppure, se considerato a sé, un sistema di sicurezza attiva di tipo elettrico-meccanico.
Per semplicità di esposizione ci si limita al caso in cui il sistema delle figure 6 e 7 opera in combinazione con i gruppi sensori 13 delle figure 3 sino a 5.
Diversi microinterruttori 36, come quello mostrato in 3D e schematicamente in figura 7, sono montati - tramite le loro basette 37 - sul montante di arrivo 7, sul lato rivolto verso il barramaniglia 9, in maniera che accostando completamente il barramaniglia 9 al montante (o in generale al profilo) d’arrivo 7, una linguetta 38 del relativo microinterruttore 36 chiuda un circuito elettrico del sistema di sicurezza attiva di questa realizzazione (essendo schiacciata/piegata dallo stesso barramaniglia 9).
I vari microinterruttori 36 (normalmente due sono più che sufficienti), montati sul montante di arrivo 7, hanno tutti la loro linguetta 38 schiacciata/piegata dal barramaniglia 9 quando la zanzariera à ̈ “aperta†. Tramite i relativi connettori 39a e 39b e i rispettivi fili elettrici (di forma piatta, non rappresentati), i vari microswitch 36 sono allora collegati tra di loro elettricamente - nonché alla centralina elettronica - formando un circuito elettrico chiuso. Nell’eventualità in cui si tenti di spostare il barramaniglia 9 dal montante di arrivo 7, i microswitch 36 interrompono il circuito poiché le linguette 38 si sollevano. In questo caso, se il pulsante (sopra menzionato) era stato preventivamente premuto sì da accendere il LED verde e inserire l’allarme - quando la centralina era nello stato di “pronto†(“ready†) come indicato dall’accensione del LED rosso – allora la centralina elettronica riceverà un segnale che attiverà la sirena in essa contenuta.
Si noti che la basetta 37 dei microinterruttori 36 presenta dei fori 40 (o altri mezzi idonei ma non mostrati) per il suo montaggio sulla rispettiva superficie del montante 4, ad esempio introducendo viti o simili in detti fori 40. Si noti anche che il collegamento elettrico dei microinterruttori 36 alla centralina elettronica avviene preferibilmente sempre per il tramite dell’unità di derivazione 34 mostrata in Fig. 6, la quale raccoglie sia i fili di segnale elettrico provenienti dai microinterruttori 36 che i fili di segnale elettrico provenienti dai gruppi sensore 13 montati invece sul montante di partenza. Quindi, l’unità di derivazione 34 di Fig. 6 comprende a tal fine un primo connettore 41a, per il collegamento elettrico con l’insieme dei microinterruttori 36, e un secondo connettore 41b (disposto sull’altra ala della “L†dell’unità 34) per il collegamento elettrico con l’insieme di gruppi sensore 13. Un terzo connettore 42, mostrato in Fig. 6, serve a portare i segnali elettrici - di un’eventuale effrazione - dall’unità di derivazione 34 sino alla centralina elettronica disposta all’interno della stanza dell’edificio; pertanto il connettore 42 à ̈ diretto nella direzione rivolta verso l’interno della stanza passando attraverso un piccolo foro praticato sul lato interno dell’angolare 2 associato al profilo di arrivo 4.
Per concludere, si fa notare che ovviamente l’invenzione nella sua realizzazione preferita e ottimale à ̈ quella che garantisce la massima sicurezza, in cui i vari sistemi ottici-elettrici-meccanici sono combinati tra di loro nel modo ottimale e agiscono su tutti i fili 8 della zanzariera. Ciononostante, per non limitare eccessivamente la protezione, l’invenzione à ̈ applicabile anche al caso in cui si utilizzino anche solo alcuni tipi di sensori (solo elettrici oppure solo ottici), eventualmente anche su un solo filo 8 oppure su un certo numero di fili 8, minore del numero Nmaxdi fili 8 complessivamente presenti nella zanzariera. Si comprenderà quindi che alcuni fili 8 potranno anche essere fili standard “inerti†ossia privi di anima elettroconduttiva, e altri potranno invece essere dotati di anima elettroconduttiva ed eventualmente essere collegati ad un sensore ottico del tipo 13, oppure no, eccetera.
È comunque preferibile che tutti i fili 8 siano tali da attivare il sistema di allarme (a sirena o di altro genere) della centralina elettronica, semplicemente se toccati, o al limite quando essi vengono effettivamente tranciati, in maniera da creare una barriera completa, che praticamente si estende sull’intera superficie del piano ideale sotteso dall’apertura della finestra o portafinestra.
Inoltre, la molla 20 - o altro sistema del sensore 13 - dev’essere opportunamente tarata per non fare suonare la sirena a vuoto, ad esempio in caso di vento piuttosto forte che induce una certa trazione sui fili 8. Inoltre, si potrebbe anche prevedere un sistema elettronico (con timer) nella centralina, che faccia scattare l’allarme solo a condizione che la trazione sui fili 8 persista per un certo periodo di tempo ∆t.
Per ultimo, per completezza di esposizione, si fa notare che la posizione della bandierina 18 nelle figure 4 e 5 non à ̈ ovviamente quella di riposo in cui il raggio continuo di luce infrarossa à ̈ in grado di colpire il diodo ricevitore 30 attraversando l’apertura passante 33; i disegni sono quindi solo illustrativi e non limitativi o vincolanti, e vanno sempre interpretati sulla base della descrizione e quello che il tecnico medio del settore può comprendere basandosi sulle informazioni fornite.

Claims (16)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Zanzariera, comprendente - una cornice esterna (2, 3, 4, 5, 6, 7) stazionaria, fissabile all’apertura della finestra o della portafinestra, - una rete plissettata (1) collegata direttamente o indirettamente, su un suo primo lato, ad un profilo di partenza (4) di detta cornice esterna, - un barramaniglia (9) mobile, collegato ad un secondo lato della rete plissettata (1) opposto a detto primo lato, - fili (8) tra loro paralleli, che attraversano file di fori nella rete plissettata (1) e si estendono ortogonalmente rispetto al barramaniglia (9) e al profilo di partenza (4), nonché in parte all’interno della cornice e/o del barramaniglia; - una prima guida (5) e una seconda guida (6) del barramaniglia (9), facenti parte della cornice esterna (2, 3, 4, 5, 6, 7), corrispondenti ad opposti lati di quest’ultima e aventi la forma di profilati di guida, preferibilmente ad “U†, entro oppure sui quali le due estremità del barramaniglia (9) possono scorrere quando esso viene mosso da un utilizzatore rimanendo in assetto sostanzialmente perpendicolare alla prima guida (5) e alla seconda guida (6); - un profilo di arrivo (7), anch’esso appartenente alla cornice esterna (2, 3, 4, 5, 6, 7) e situato sull’opposto lato della cornice esterna (2, 3, 4, 5, 6, 7) rispetto a detto profilo di partenza (4), - un sistema di guida dei fili (8), disposto nella cornice e/o nel barramaniglia (9), comprendente carrucole e/o semplici guide, canali, o simili, tale da guidare i fili (8) provocandone, durante l’utilizzo della zanzariera, lo scorrimento all’interno del barramaniglia e/o parte di detta cornice (2, 3, 4, 5, 6, 7), sostanzialmente senza tendere i fili (8), caratterizzata dal fatto che à ̈ previsto un sistema di sicurezza attiva che rende la zanzariera una zanzariera allarmata, in cui uno o più dei detti fili (8) comprendono un rivestimento isolante ed un nucleo in materiale elettricamente conduttivo attraversabile da corrente a bassa tensione e sono collegati elettricamente ad un circuito elettrico, e/o sono previsti sensori ottici (13) con rivelatore (30) ed emettitore (29), quale un diodo emettitore (29) e un diodo rivelatore (30) atti a rilevare il taglio e/o lo spostamento di almeno un filo (8) per effetto della variazione dell’intensità di un raggio di luce intercettato dal filo (8) stesso, o da un organo mobile (18) ad esso collegato, detti sensori ottici (13) essendo operativamente collegati a detto circuito elettrico, e/o sono previsti interruttori elettrici (36) montati su detto profilo di arrivo (7) atti a provocare l’interruzione di detto circuito elettrico all’apertura di detto barramaniglia (9), e dal fatto che una qualsiasi alterazione dello stato dei fili (8), quale una tranciatura e/o una loro deviazione rispetto ad una loro posizione di riposo, e/o dello stato degli interruttori elettrici (36) montati sul profilo di arrivo (7) rispetto alla condizione di circuito chiuso, provoca un segnale di allarme quando un relativo sistema d’allarme à ̈ inserito e la zanzariera à ̈ aperta ossia operativa.
  2. 2. Zanzariera secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che sono previsti ulteriori sensori, ad esempio magnetici, di Hall o simili, operativamente collegati a detto circuito elettrico, disposti tra le estremità del barramaniglia (9) e il rispettivo profilato di guida (6), per rilevare un moto relativo tra questi elementi conseguente ad un’effrazione e provocare detto segnale d’allarme.
  3. 3. Combinazione tra almeno una zanzariera di un’abitazione, secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, ed una centralina elettronica, caratterizzata dal fatto che la centralina elettronica à ̈ operativamente collegata a detto circuito elettrico, per raccogliere e interpretare i segnali o impulsi provenienti da almeno una zanzariera, generati dai sensori magnetici, e/o ottici in caso di interruzione ottica del raggio o dei raggi di luce, oppure elettrici o meccanici in caso di interruzione del circuito provocato dalla tranciatura di un filo (8) e/o dall’apertura di un interruttore posto sul profilo di arrivo (7).
  4. 4. Combinazione secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che detta centralina elettronica à ̈ collegata alla rete elettrica domestica ma à ̈ anche provvista preferibilmente di batterie tampone.
  5. 5. Combinazione secondo la rivendicazione 3 oppure 4, caratterizzata dal fatto che la centralina elettronica prevede un alloggiamento per un avvisatore acustico, o sirena, facente parte di detto sistema d’allarme.
  6. 6. Combinazione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 3, 4 e 5, caratterizzata dal fatto che detta centralina elettronica prevede diodi di segnalazione di allarme inserito e disinserito, ed un indicatore luminoso per le operazioni di settaggio in fase di prima installazione, e/o una memoria per memorizzare gli orari delle tentate effrazioni.
  7. 7. Zanzariera secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 e 2, caratterizzata dal fatto di presentare angolari (2, 3) agli angoli di detta cornice esterna (2, 3, 4, 5, 6, 7).
  8. 8. Zanzariera secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1, 2 e 7, caratterizzata dal fatto che à ̈ previsto un sistema di bloccaggio temporaneo del barramaniglia (9) nel profilo di arrivo (7) di detta cornice esterna (2, 3, 4, 5, 6, 7), tale sistema di bloccaggio essendo facilmente sbloccabile dall’utilizzatore e comprendendo preferibilmente dei magneti (10, 11).
  9. 9. Zanzariera secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1, 2, 7 e 8, caratterizzata dal fatto di comprendere dei pattini (12) sul barramaniglia (9) per ridurre l’attrito durante il suo scorrimento sui o nei profili di guida (5, 6), oppure nel profilo d’arrivo (7).
  10. 10. Zanzariera secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1, 2, 7, 8 e 9, utilizzata in una portafinestra, caratterizzata dal fatto che uno dei profili di guida (5) à ̈ fissabile al pavimento sulla soglia della portafinestra e ha un’altezza minore, anche di un multiplo, rispetto all’altezza dell’altro profilo di guida (6) montabile sopra l’apertura della portafinestra.
  11. 11. Zanzariera secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1, 2, 7, 8, 9 o 10, caratterizzata dal fatto che detti fili (8) sono costituiti da una treccia di poliestere costituente detto rivestimento isolante e da un’anima interna elettricamente conduttiva in trefoli di materiale conduttivo.
  12. 12. Zanzariera secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1, 2, 7, 8, 9, 10 o 11, caratterizzata dal fatto che sono previsti dei sensori ottici (13) comprendenti ciascuno un organo mobile (18) direttamente collegato ad un rispettivo filo (8) e denominato bandierina (18), tale bandierina (18) non ostruendo il passaggio di un raggio di luce tra un diodo emettitore (29) e un diodo ricevitore (30) del relativo sensore (13), quando la zanzariera à ̈ aperta, ossia il tessuto plissettato della zanzariera chiude completamente il varco della finestra o portafinestra, e quando il relativo filo (8), associato al sensore (13), non viene tranciato né sottoposto ad una sollecitazione a trazione superiore ad un valore di soglia, e tale bandierina (18) ostruendo altrimenti il passaggio a detto raggio di luce; in cui, inoltre, per realizzare tali condizioni, il filo (8) à ̈ collegato in condizione di riposo alla bandierina (18) esercitando una tensione di precarico su una molla (22) di ritorno elastico, e detto filo (8), se tranciato, provocando un movimento della bandierina (18) in una prima direzione (F1) sotto l’azione di distensione della molla (22) di ritorno elastico, e se sottoposto a trazione ossia ad una tensione, detto filo (8) provocando lo spostamento della bandierina (18) nella seconda direzione (F2) con ulteriore aumento del carico sulla molla (22) di ritorno elastico; in cui, in ambo i casi, detta bandierina (18) assume posizioni diverse da quella di riposo dove essa non ostruisce il passaggio al detto raggio di luce che, ad esempio, passa attraverso un’apertura passante (33) della bandierina (18).
  13. 13. Zanzariera secondo la rivendicazione 12, caratterizzata dal fatto che una pluralità di sensori ottici (13) sono tra loro collegati mediante detto circuito elettrico che li collega anche ad una centralina elettronica.
  14. 14. Zanzariera secondo la rivendicazione 13, caratterizzata dal fatto che i fili (8) collegati agli organi mobili (18) dei sensori ottici (13) hanno un’anima elettroconduttiva, ed essi sono operativamente collegati al circuito elettrico, essendo ad esempio direttamente collegati tra loro, per cui tranciando anche uno solo di questi fili (8) si interrompe il circuito elettrico e un segnale elettrico di possibile effrazione viene inviato alla centralina elettronica anche in assenza, causa disfunzione, di uno spostamento dell’organo mobile (18) associato al filo (8) tranciato.
  15. 15. Zanzariera secondo la rivendicazione 14, caratterizzata dal fatto che la pluralità di sensori ottici (13) à ̈ montata su e lungo una faccia posteriore del profilo di partenza (4) non rivolta verso il tessuto plissettato, e dal fatto che una pluralità di microinterruttori elettrici (36) à ̈ montata sul profilo di arrivo (7), in cui sia l’insieme di sensori ottici (13) che l’insieme di microinterruttori elettrici (36) sono collegati elettricamente ad un’unità di derivazione (34), la quale à ̈ collegata a sua volta a detta centralina elettronica e preferibilmente à ̈ montata in un angolare (2) situato sopra detto profilo di partenza (4).
  16. 16. Zanzariera secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, e in particolare secondo la rivendicazione 15, caratterizzata dal fatto che detto circuito elettrico del sistema di sicurezza attiva si avvale, per la segnalazione di allarme di effrazione, ad esempio per la segnalazione tramite una sirena, o di una centralina elettronica autonoma, direttamente associata alla zanzariera e disposta nelle sue immediate vicinanze all’interno dell’edificio, in particolare collegata a detta unità di derivazione (34), o di una centralina elettronica subordinata all’impianto generale di allarme dell’edificio, e in quest’ultimo caso essendo previsto un accessorio, nella forma di un’apposita piccola scheda di circuito stampato (PCB) che fa da tramite/collegamento tra detto circuito elettrico, in particolare tra l’unità di derivazione (34), e detta centralina elettronica subordinata.
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