ITRM20120172A1 - ¿dispositivo di ridotte dimensioni e metodo per la rilevazione degli incidenti stradali e degli stili di guida¿ - Google Patents

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ITRM20120172A1
ITRM20120172A1 IT000172A ITRM20120172A ITRM20120172A1 IT RM20120172 A1 ITRM20120172 A1 IT RM20120172A1 IT 000172 A IT000172 A IT 000172A IT RM20120172 A ITRM20120172 A IT RM20120172A IT RM20120172 A1 ITRM20120172 A1 IT RM20120172A1
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computer
vehicle
carried out
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IT000172A
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Marco Amendolagine
Fabio Sbianchi
Giuseppe Zuco
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Octo Telematics Spa
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Description

Descrizione dell'invenzione industriale dal titolo:
DISPOSITIVO DI RIDOTTE DIMENSIONI E METODO PER LA RILEVAZIONE DEGLI INCIDENTI STRADALI E DEGLI STILI DI GUIDA;
La presente invenzione concerne un dispositivo atto a rilevare e registrare in modo automatico gli incidenti stradali e le modalità con cui viene condotto un veicolo (abitudini e modalità di guida).
Il dispositivo secondo l'invenzione è in grado di trasmettere ad un secondo dispositivo, le informazioni registrate, detto secondo dispositivo essendo atto a ritrasmettere le informazioni registrate, integrandole con i dati di geolocalizzazione, ad un centro elaborazioni dati remoto (anche utilizzando la rete cellulare GSM, GPRS o USTM).
L'invenzione concerne anche un metodo, attuato dal dispositivo, che prevede la rilevazione diretta delle sei componenti dell'accelerazione (ax, ay, az, ax, ay, az) di detto veicolo e la loro successiva elaborazione.
E' previsto che il trovato venga installato a bordo di veicoli quali automobili, quadricicli, motocicli , ciclomotori, furgoni, autocarri, autoarticolati, caravan e autobus.
Il dispositivo è installato a bordo del veicolo di cui si vuole eseguire il monitoraggio, detto monitoraggio potendo avere finalità puramente assicurative. Il dispositivo può considerarsi una scatola nera.
Per risparmiare sulle polizza assicurative per auto, si va affermando un mezzo che consiste in una sorta di scatola nera, cioè un dispositivo installato sugli autoveicoli per rilevare i dati relativi alla conduzione del veicolo e preservarli in caso di eventuali incidenti.
Detto dispositivo comprende sostanzialmente un sistema di navigazione satellitare GPS (Global Positioning System), un cronometro ed un elaboratore.
Il sistema GPS, riceve segnali da satelliti in orbita terrestre, la cui elaborazione consente di determinare con precisione la posizione del veicolo su cui detto sistema è installato. Effettuando due derivazioni in relazione al tempo di variazione della posizione, il dispositivo è in grado di calcolare la velocità di avanzamento del veicolo e la sua accelerazione. Un incidente viene rilevato se le accelerazioni a cui il veicolo è sottoposto non sono compatibili con le sue caratteristiche tecniche. In tal caso viene emesso un segnale di allarme che può essere inviato ad un ricevitore remoto che provvede all'invio dei soccorsi.
Detto dispositivo della tecnica nota presenta tuttavia due inconvenienti.
Un primo inconveniente consiste nel fatto che le elaborazioni dei segnali sono lente ed imprecise. Infatti occorre in primo luogo elaborare i segnali provenienti dai satelliti per determinare la posizione, quindi occorre fare due operazioni successive di derivazione per determinare le accelerazioni. Queste operazioni avvengono mentre il veicolo è in movimento e il tempo necessario per le elaborazioni limita fortemente la frequenza di campionamento dei segnali, con la conseguenza che la precisione del calcolo delle accelerazioni può risultare compromessa. Infatti un picco di accelerazione, dovuto ad un urto contro un altro veicolo o contro un ostacolo fisso potrebbe non essere rilevato correttamente a causa di una frequenza di campionamento non sufficientemente elevata. In altre parole, se l'incidente è di lieve intensità potrebbe non essere rilevato affatto, il quanto il picco di accelerazione potrebbe risultare fortemente appiattito per una carenza di campionamenti e, quindi, non essere interpretato come segnale di avvenuto incidente.
Un secondo inconveniente consiste nel fatto che il sistema GPS fornisce una posizione puntiforme di un veicolo che si muove su una superficie generalmente piana o poco inclinata. L'elaborazione può quindi portare alla determinazione di sole due componenti dell'accelerazione, non fornendo alcuna indicazione circa le rimanenti quattro.
Paradossalmente, se il veicolo dovesse abbattere una transenna e finire in un canale, un dispositivo della tecnica nota potrebbe non rilevare alcuna anomalia perché il picco di accelerazione dovuto all'urto contro la transenna potrebbe essere troppo debole per essere rilevato, mentre la successiva caduta nel canale, che avverrebbe con accelerazione "g" se le sponde fossero verticali, verrebbe totalmente ignorata, in quanto il sistema GPS fornisce indicazioni circa i movimenti sulla superficie terrestre, non in direzione perpendicolare ad essa. L'incidente potrebbe essere rilevato in quanto, secondo la mappa, il veicolo risulterebbe non più essere sulla sede stradale, ma dentro il canale od un fosso. Tuttavia anche questo modo di rilievo sarebbe deficitario, il quanto il veicolo potrebbe essersi allontanato volontariamente dalla sede stradale. Inoltre le mappe non sono sempre sufficientemente precise, oppure potrebbero non essere aggiornate, quindi non sarebbe possibile stabilire con certezza dove il veicolo si è arrestato.
La presente invenzione supera gli inconvenienti descritti proponendo un dispositivo e un metodo per la rilevazione di incidenti, rispettivamente conformi alle rivendicazioni 1 e 24.
Il dispositivo, che è atto a rilevare e registrare in modo automatico gli incidenti stradali e le modalità con cui viene condotto il veicolo, è caratterizzato dal fatto di comprendere:
• primi mezzi, atti a misurare le sei componenti dell'accelerazione (ax, ay, az, ax, ay, az) riferiti ad un sistema cartesiano solidale con il dispositivo; • secondi mezzi per l'elaborazione e la memorizzazione dei dati forniti da detti primi mezzi;
detti incidenti essendo rilevati quando la combinazione di dette sei componenti dell'accelerazione (ax, ay, az, ax, ay, az), o la loro risultante, presentano caratteristiche di valore e progressione, non compatibili con le caratteristiche tecniche di detto veicolo.
Il metodo secondo l'invenzione è caratterizzato dal fatto di prevedere la rilevazione diretta delle sei componenti dell'accelerazione (ax, ay, az, ax, ay, az) di detto veicolo, detti incidenti essendo rilevati quando la combinazione di dette sei componenti dell'accelerazione (ax, ay, az, ax, ay, az), o la loro risultante, presentano caratteristiche di valore e progressione, non compatibili con le caratteristiche tecniche di detto veicolo.
Il dispositivo misura direttamente le sei componenti dell'accelerazione, descrivendo completamente, ed in tempo reale, il comportamento del veicolo.
In altre parole il dispositivo secondo l'invenzione non rileva l'eventuale incidente come elaborazione della variazione della sua posizione, ma direttamente elaborando le sei componenti dell'accelerazione. Nel caso descritto di veicolo caduto in un canale, il dispositivo secondo l'invenzione sarebbe in grado di rilevare l'urto contro la transenna, anche se molto piccolo, in quanto il picco di accelerazione viene rilevato con precisione molto maggiore. La successiva caduta nel canale verrebbe rilevata in quanto sarebbe misurata una forte variazione della componente verticale (az) dell'accelerazione, anche se le altre due componenti (ax, ay) dovessero essere compatibili con le caratteristiche tecniche del veicolo. Infine l'incidente verrebbe rilevato anche perché verrebbe registrata un'anomala variazione delle tre componenti dell'accelerazione (ax, ay, az) relative alla rotazione attorno ai tre assi del sistema di riferimento. Questo significa che se il veicolo, ad esempio un fuoristrada, entra volontariamente in un avvallamento o guada un piccolo torrente, ma le sue accelerazioni sono compatibili con le sue caratteristiche tecniche, il dispositivo non fornirà alcun segnale d'allarme, anche se il dispositivo rileva che il veicolo è uscito dalla sede stradale o si trova in un torrente. Viceversa il dispositivo secondo l'invenzione emetterà un segnale d'allarme se il veicolo dovesse finire in una fossa, anche qualora non fosse segnalata dalla mappa. In tal caso le componenti dell'accelerazione e la loro progressione sarebbero alquanto diverse da quelle che si registrerebbero se l'ingresso nella fossa fosse volontario.
Il dispositivo è poi predisposto per conservare integre, in caso di incidente, le informazioni registrate in un lasso di tempo di alcune decine di secondi, prima e dopo l'impatto, in modo da fornire, a chi di dovere, una serie di informazioni utili a ricostruirne la dinamica.
Il dispositivo secondo l'invenzione, in tempo reale o in un istante successivo, trasmette i dati ad un secondo dispositivo, essendo previsti mezzi di trasmissione via radio, con tecnologia a corto raggio o bluetooth e/o una porta seriale e relativo cablaggio.
L'impiego di un dispositivo conforme all'invenzione rende le frodi ai danni delle società di assicurazione assai più difficili, per cui è possibile ridurre significativamente il premio assicurativo.
Se risultasse che lo stile di guida del soggetto interessato fosse tale da minimizzare i rischi di incidente, la compagnia assicuratrice potrebbe proporre una consistente riduzione del premio al guidatore virtuoso, con reciproco vantaggio. Infatti la compagnia avrebbe un vantaggio concorrenziale in quanto sarebbe facilitata nell'acquisizione di guidatori a basso rischio di incidentalità .
Secondo una forma preferita di attuazione, il dispositivo secondo l'invenzione è realizzato in modo da poter essere contenuto in un involucro avente forma idonea ad essere installato all'interno dell'abitacolo o del vano motore, eventualmente sulla batteria stessa dalla quale riceve l'alimentazione elettrica.
Il dispositivo ha una forma tale da essere predisposto su un lato con degli incastri in modo da essere integrato con detto secondo dispositivo. Sul medesimo lato è presente la presa seriale che consente la comunicazione dei dati a detto secondo dispositivo, in caso di integrazione.
L'invenzione verrà ora descritta, a scopo illustrativo e non limitativo, secondo una forma preferita di attuazione, con riferimento alle figure allegate in cui:
• la figura 1 mostra lo schema a blocchi del dispositivo secondo l'invenzione e del secondo dispositivo che ne integra la funzionalità;
• la figura 2 mostra il dispositivo secondo l'invenzione integrato con un secondo dispositivo; • la figura 3 mostra detto secondo dispositivo separato dal dispositivo secondo l'invenzione.
Con riferimento alla fig. 1, con (1) è indicato lo schema a blocchi di un primo dispositivo secondo l'invenzione. Con (2) è indicato un secondo dispositivo che integra la funzionalità del dispositivo (1) secondo l'invenzione. Detto primo dispositivo (1) comprende:
• mezzi (3), atti a misurare le sei componenti dell'accelerazione (ax, ay, az, ax, ay, az) riferiti ad un sistema cartesiano solidale con il dispositivo (1), detti mezzi comprendendo un sistema inerziale basato su sensori accelerometrici o giroscopici o girobussole (gyrocompass);
• mezzi (4), provvisti di riferimento temporale assoluto, per il trattamento dei dati e per la loro memorizzazione, atti ad associare il suddetto riferimento temporale assoluto agli eventi registrati, detti mezzi (4) comprendendo un primo micro computer;
• mezzi ricetrasmittenti (5), atti a scambiare dati via radio o con altro mezzo di trasmissione wireless a corto raggio(anche utilizzando tecnologia bluetooth) con detto secondo dispositivo (2);
• mezzi (6), comprendenti una porta seriale, per il collegamento diretto del primo dispositivo (1) con detto secondo dispositivo (2);
• mezzi (7) per l'alimentazione elettrica dei propri circuiti;
• mezzi (7a) per il trasferimento dell'alimentazione elettrica al secondo dispositivo (2).
Il primo dispositivo (1) è realizzato per resistere, senza corruzione della memoria interna, a shock ad elevata entità di accelerazione (ad esempio 50g o 60g, g = 9,81m/s<2>).
Detto secondo dispositivo (2) comprende:
• mezzi (8) atti a misurare le coordinate spaziali associate al dispositivo (2) stesso e definite rispetto ad un sistema di riferimento solidale col globo terrestre, detti mezzi (9), comprendendo un sistema di localizzazione del tipo GPS (Global Positioning System), Glonass o Galileo o combinazione di più sistemi);
• mezzi (9), per il trattamento dei dati e per la loro memorizzazione, atti ad associare i dati di geolocalizzazione, provenienti da detti mezzi (8), ai dati relativi alle elaborazioni effettuate da detto primo micro computer (4) sugli eventi registrati, detti mezzi (9) comprendendo un secondo micro computer;
• mezzi ricetrasmittenti (10) atti a scambiare dati via radio o con altro mezzo di trasmissione wireless a corto raggio(anche utilizzando tecnologia bluetooth), con detto primo dispositivo (1);
• mezzi (11) atti a trasmettere con sistemi radio (anche utilizzando la rete cellulare GSM, GPRS o UMTS) i dati elaborati da detto microcomputer (9) ad un centro elaborazione dati remoto;
• mezzi (6a), comprendenti una porta seriale, per il collegamento diretto del secondo dispositivo (2) con detto primo dispositivo (1);
• mezzi (7b) per l'alimentazione elettrica dei propri circuiti.
I due dispositivi (1) e (2) possono essere collegati meccanicamente tra loro, come mostrato nelle successive figg. 2 e 3, oppure possono essere separati, anche se installati nello stesso veicolo.
Nel primo caso il trasferimento dei dati tra il primo dispositivo (1) ed il secondo dispositivo (2), e viceversa, avviene tramite la porta seriale (6, 6a). L'alimentazione elettrica, acquisita dal primo dispositivo (1) tramite detti mezzi (7), viene trasferita al dispositivo (2) tramite detti mezzi (7a).
Nel secondo caso il trasferimento dei dati tra il primo dispositivo (1) ed il secondo dispositivo (2), e viceversa, avviene tramite detti mezzi ricetrasmittenti (5) e (10). L'alimentazione elettrica del secondo dispositivo (2) avviene tramite detti mezzi (7b) che saranno collegati alla batteria del veicolo.
Detto primo micro-computer (4) elabora i dati provenienti dal sistema inerziale (3), attraverso la linea (12).
Il primo micro-computer (4) è provvisto di un primo algoritmo per 1 auto-taratura che consente di individuare la terna degli assi principali di inerzia del veicolo e di metterli in relazione con gli assi principali d'inerzia del sistema inerziale (3). Di conseguenza il primo dispositivo (1) può essere installato in qualsiasi posizione rispetto al veicolo.
La rilevazione di incidenti stradali e delle modalità di guida, quali variazioni di velocità o direzione di marcia, avviene grazie ad un monitoraggio continuo, effettuato dal sistema inerziale (3), delle accelerazioni lineari ed angolari a cui è soggetto il veicolo. Il monitoraggio viene eseguito con letture periodiche delle accelerazioni (ad esempio con frequenza di 100 Hz o, preferibilmente, 1000 Hz o superiore) .
Il primo microcomputer (4) è provvisto di un secondo algoritmo, atto a processare i dati accelerometrici letti. Un incidente viene rilevato quando la combinazione delle sei componenti dell'accelerazione (ax, ay, az, ax, ay, az), o la loro risultante, presenta caratteristiche di valore e progressione, non compatibili con le caratteristiche tecniche di detto veicolo.
Il primo micro-computer (4), attraverso la linea (13), può inviare i risultati delle elaborazioni a detti mezzi ricetrasmittenti (5) (bluetooth), che provvedono a ritrasmetterle, al secondo dispositivo (2), che li riceve tramite detti mezzi ricetrasmittenti (10) e li trasferisce al secondo micro computer (9) tramite la linea (14), immediatamente dopo la registrazione o in un istante successivo.
Nel caso in cui i due dispositivi (1) e (2) siano collegati meccanicamente, il trasferimento dei dati avviene tramite la porta seriale (6, 6a).
Il secondo dispositivo (2) provvede ad abbinare i dati ricevuti ai dati di geolocalizzazione, provenienti dal sistema di localizzazione (8) attraverso la linea (15), e a trasferirli, attraverso la linea (16), a detti mezzi di trasmissione (11), che li ritrasmettono ad un centro elaborazioni dati remoto.
Nel momento in cui un evento incidente (crash) viene rilevato, vengono registrate in un apposita memoria di detto primo micro-computer (4), le informazioni di accelerazione e velocità del veicolo per un periodo di tempo (ad esempio 75 secondi) che racchiude un intervallo di tempo antecedente all'incidente, l'intervallo di tempo in cui si è verificato l'incidente (crash), un intervallo di tempo successivo all'incidente. Vengono inoltre registrate la data e l'ora dell'evento.
La velocità può essere determinata mediante integrazione dei dati accelerometrici provenienti dal sistema inerziale (3). Tuttavia, per evitare effetti di deriva, è preferibile utilizzare i dati di geolocalizzazione, provenienti dal sistema di localizzazione (8) ed elaborati dal secondo micro computer (9), detti elaborati essendo ritrasmessi al primo dispositivo (1) tramite detti mezzi ricetrasmittenti (5) e (10), oppure attraverso detta porta seriale (6, 6a), se connessa.
Il micro-computer (4) è provvisto ulteriormente di un terzo algoritmo per il processamento dei dati accelerometrici letti, detto terzo algoritmo consentendo di individuare diverse modalità di guida quali, a titolo esemplificativo ma non esaustivo:
• accelerazioni longitudinali del veicolo positive o negative;
• variazione della direzione di marcia del veicolo;
• variazioni dell'assetto del veicolo (individuazione degli angoli di beccheggio rollio ed imbardata);
• eventi frutto della combinazione contemporanea o in successione di uno o più delle modalità precedenti. Una caratteristica di guida viene rilevata quando un certo numero di campioni successivi delle sei componenti della accelerazione (ax, ay, az, ax, ay, az) o la loro risultante presenta determinate caratteristiche di valore e progressione. In dipendenza dai valori e del tipo di progressione, l'evento verrà classificato in una delle categorie di modalità già descritte. Nel momento in cui un evento-modalità viene rilevato, il fatto viene registrato e possono essere registrate in un apposita memoria le informazioni di accelerazione di velocità per l'intervallo di tempo in cui si è verificato 1'eventomodalità nonché la data e l'ora dell'evento.
Detti mezzi di alimentazione (7) del primo dispositivo (1) possono essere dei semplici cablaggi per il collegamento alla batteria del veicolo, oppure possono comprendere una piccola batteria, integrata nel dispositivo (1), che garantisce l'alimentazione ai propri circuiti anche in mancanza di collegamento alla batteria del veicolo. Al fine di evitare di prelevare energia della batteria del veicolo, il primo dispositivo (1) è predisposto per andare in stand-by quando non è in uso, la ricarica della sua batteria avvenendo automaticamente allorquando il veicolo ospitante è in moto e con quadro inserito .
Se il primo dispositivo (1) è dotato di detta propria batteria di alimentazione, è previsto che, nel caso in cui esso fosse scolleqato dalla batteria del veicolo, detti mezzi di trasmissione (5) siano disattivati .
In tale circostanza il dispositivo andrà in automatico in modalità a basso consumo in cui individuerà le fasi di speqnimento od utilizzo del veicolo attraverso la lettura delle accelerazioni. Nella modalità basso consumo l'unica funzionalità attiva durante l'uso del veicolo sarà quella di rilevazione e reqistrazione di eventuali incidenti stradali (crash). Il dispositivo è altresì in qrado di reqistrare l'evento di distacco della alimentazione
Nelle fiqq. 2 e 3 è mostrato un dispositivo (1) secondo l'invenzione, realizzato in modo da poter essere installato all'interno dell'abitacolo o del vano motore del veicolo.
Il fissaqqio del dispositivo avviene tramite supporto biadesivo o maqnetico.
Nelle figg. 2 e 3 il primo dispositivo (1) è integrato con il secondo dispositivo (2). In tal caso, sul lato di interfacciamento dei due dispositivi, saranno presenti le porte seriali (6, 6a) e i mezzi di trasmissione dell'alimentazione elettrica (7a, 7b), in modo tale che, interiacciando i due dispositivi, siano simultaneamente realizzate le connessioni per il trasferimento dei dati e per l'alimentazione elettrica.
Secondo una forma di attuazione dell'invenzione, il primo dispositivo (1) può essere utilizzato a sé stante, cioè senza integrazione funzionale con il secondo dispositivo (2). In questo caso sarà possibile solamente registrare e memorizzare gli eventi cui è sottoposto il veicolo, ma non trasmetterli. In caso di incidente sarà poi possibile, attraverso la porta seriale (6), scaricare i dati memorizzati e ricostruire la dinamica dell'incidente stesso.
Secondo una forme preferita di attuazione, sull'involucro del primo dispositivo (1) è previsto un pulsante tramite la cui pressione viene forzato l'invio dei dati a detto secondo dispositivo (2) attraverso detti mezzi di connessione radio wireless (5) o seriale (6).
L'invenzione è stata descritta, a scopo esemplificativo e non limitativo, secondo una forma preferita di attuazione. Il tecnico esperto del settore potrà trovare numerose altre forme di attuazione, tutte ricadenti nell'ambito di protezione delle rivendicazioni allegate.

Claims (25)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo (1), da installare a bordo di veicoli, atto a rilevare e registrare in modo automatico gli incidenti stradali e le modalità con cui vengono condotti detti veicoli, caratterizzato dal fatto di comprendere: •primi mezzi (3), atti a misurare le sei componenti dell'accelerazione (ax, ay, az, ax, ay, az) di detti veicoli; •secondi mezzi (4), provvisti di riferimento temporale assoluto, per l'elaborazione e la memorizzazione dei dati forniti da detti primi mezzi (3); detti incidenti essendo rilevati quando la combinazione di dette sei componenti dell'accelerazione (ax, ay, az, ax, ay, az), o la loro risultante, presentano caratteristiche di valore e progressione, non compatibili con le caratteristiche tecniche di detti veicoli.
  2. 2. Dispositivo (1), secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti primi mezzi (3), atti a misurare le sei componenti dell'accelerazione (ax, ay, az, ax, ay, az) di detti veicoli, comprendono un sistema inerziale basato su sensori accelerometrici o giroscopici o girobussole (gyrocompass).
  3. 3. Dispositivo (1), secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti secondi mezzi (4), per l'elaborazione e la memorizzazione dei dati forniti da detti primi mezzi (3), comprendono un primo micro-computer.
  4. 4. Dispositivo (1), secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detto primo microcomputer (4) è provvisto di un primo algoritmo atto a processare i dati accelerometrici letti in modo da individuare la terna degli assi principali di inerzia del veicolo e di metterli in relazione con gli assi principali d'inerzia di detto sistema inerziale (3).
  5. 5. Dispositivo (1), secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detto primo microcomputer (4) è provvisto di un secondo algoritmo atto a processare i dati accelerometrici letti in modo da rilevare un incidente, detto incidente essendo rilevato quando la combinazione di dette sei componenti dell'accelerazione (ax, ay, az, ax, ay, az), o la loro risultante, presentano caratteristiche di valore e progressione, non compatibili con le caratteristiche tecniche di detti veicoli.
  6. 6. Dispositivo (1), secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detto primo microcomputer (4) è provvisto di un terzo algoritmo atto a processare i dati accelerometrici letti in modo da consentire di individuare diverse modalità di guida quali: •accelerazioni longitudinali del veicolo positive o negative; •variazione della direzione di marcia del veicolo; •variazioni dell'assetto del veicolo (individuazione degli angoli di beccheggio rollio ed imbardata); •eventi frutto della combinazione contemporanea o in successione di uno o più delle modalità precedenti.
  7. 7. Dispositivo (1) secondo le rivendicazioni da 1 a 6, caratterizzato dal fatto di comprendere ulteriormente terzi mezzi atti a trasmettere i risultati delle elaborazioni effettuate da detto primo micro-computer (4).
  8. 8. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detti terzi mezzi, atti a trasmettere i risultati delle elaborazioni effettuate da detto primo micro-computer (4) comprendono un dispositivo di trasmissione wireless a corto raggio (5).
  9. 9. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detti terzi mezzi, atti a trasmettere i risultati delle elaborazioni effettuate da detto primo micro-computer (4) comprendono una porta seriale (6).
  10. 10. Dispositivo (1), secondo almeno una delle rivendicazioni da 1 a 9, caratterizzato dal fatto di prevedere un secondo dispositivo (2) atto ad associare i dati relativi alle elaborazioni effettuate da detto primo micro-computer (4) sugli eventi registrati, a dati di geolocalizzazione e a trasferirli ad un centro elaborazione dati remoto.
  11. 11. Dispositivo (1), secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che detto secondo dispositivo (2) comprende: •quarti mezzi (8) atti a misurare le coordinate spaziali associate al dispositivo (2) stesso; •quinti mezzi (9) per il trattamento dei dati e per la loro memorizzazione, atti ad associare i dati di geolocalizzazione, provenienti da detti mezzi (8), ai dati relativi alle elaborazioni effettuate da detto primo micro-computer (4) sugli eventi registrati, detti mezzi (9) comprendendo un secondo micro-computer; •sesti mezzi atti a ricevere i risultati delle elaborazioni effettuate da detto primo microcomputer (4).
  12. 12. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che detti sesti mezzi atti a ricevere i risultati delle elaborazioni effettuate da detto primo micro-computer (4) comprendono comprendono un dispositivo di trasmissione wireless a corto raggio (10).
  13. 13. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che detti sesti mezzi atti a ricevere i risultati delle elaborazioni effettuate da detto primo micro-computer (4) comprendono una porta seriale (6a).
  14. 14. Dispositivo (1) secondo almeno una delle rivendicazioni da 10 a 13, caratterizzato dal fatto che detti terzi mezzi (5, 6), atti a trasmettere a detto secondo dispositivo (2) i risultati delle elaborazioni effettuate da detto primo micro-computer (4), sono atti anche a ricevere dati da detto secondo dispositivo (2).
  15. 15. Dispositivo (1) secondo almeno una delle rivendicazioni da 11 a 14, caratterizzato dal fatto che detti sesti mezzi (10, 6a), atti a ricevere da detto primo dispositivo (1) i risultati delle elaborazioni effettuate da detto primo micro-computer (4), sono atti anche a trasmettere dati a detto primo dispositivo (1).
  16. 16. Dispositivo (1) secondo almeno una delle rivendicazioni da 1 a 15, caratterizzato dal fatto di comprendere ulteriormente mezzi di alimentazione (7), detti mezzi (7) comprendendo una piccola batteria, integrata nel primo dispositivo (1), che garantisce l'alimentazione ai propri circuiti anche in mancanza di collegamento alla batteria del veicolo.
  17. 17. Dispositivo (1) secondo le rivendicazioni 10 e 16, caratterizzato dal fatto di essere predisposto per disattivare automaticamente detti terzi mezzi (5), atti a trasmettere via radio i dati acquisiti a detto secondo dispositivo (2), nel caso in cui detto primo dispositivo (1) fosse scollegato dalla batteria del veicolo ospitante.
  18. 18. Dispositivo (1) secondo almeno una delle rivendicazioni da 1 a 17, caratterizzato dal fatto di essere inserito in un involucro di forma tale da poter essere installato all'interno dell'abitacolo o del vano motore del veicolo.
  19. 19. Dispositivo (1) secondo le rivendicazioni 10 e 18, caratterizzato dal fatto di prevedere mezzi di aggancio per collegare detto secondo dispositivo (2) a detto primo dispositivo (1).
  20. 20. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 19, caratterizzato dal fatto di prevedere, sul lato di interfacciamento di detti due dispositivi (1) e (2), dette porte seriali (6, 6a) e mezzi di trasmissione dell'alimentazione elettrica (7a, 7b), in modo tale che, interiacciando i due dispositivi, siano simultaneamente realizzate le connessioni per il trasferimento dei dati e per l'alimentazione elettrica.
  21. 21. Dispositivo (1) secondo almeno una delle rivendicazioni da 10 a 20, caratterizzato dal fatto che il fissaggio di detti primo e secondo dispositivo (1) e (2) avviene tramite supporto biadesivo o magnetico.
  22. 22. Dispositivo (1) secondo almeno una delle rivendicazioni da 1 a 21, caratterizzato dal fatto di essere realizzato per resistere, senza corruzione della memoria interna, a shock ad elevata entità di accelerazione, fino a 50-60g.
  23. 23. Dispositivo (1) secondo almeno una delle rivendicazioni da 10 a 22, caratterizzato dal fatto di prevedere un pulsante, sull'involucro esterno, tramite la cui pressione viene forzato l'invio dei dati a detto secondo dispositivo (2) attraverso detti mezzi di connessione radio wireless (5) o seriale (6).
  24. 24. Metodo per la rilevazione di incidenti stradali subiti da veicoli, caratterizzato dal fatto di prevedere la rilevazione diretta delle sei componenti dell'accelerazione (ax, ay, az, ax, ay, az) di detti veicoli, detti incidenti essendo rilevati quando la combinazione di dette sei componenti dell'accelerazione (ax, ay, az, ax, ay, az), o la loro risultante, presentano caratteristiche di valore e progressione, non compatibili con le caratteristiche tecniche di detti veicoli.
  25. 25. Metodo secondo la rivendicazione 24, caratterizzato dal fatto che la frequenza di campionamento dei valori assunti da dette sei componenti dell'accelerazione (ax, ay, az, ax, ay, az) è uguale o superiore a 1000 Hz.
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