ITRM20110375A1 - "contenitore per dispositivi elettronici automotive" - Google Patents

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ITRM20110375A1
ITRM20110375A1 IT000375A ITRM20110375A ITRM20110375A1 IT RM20110375 A1 ITRM20110375 A1 IT RM20110375A1 IT 000375 A IT000375 A IT 000375A IT RM20110375 A ITRM20110375 A IT RM20110375A IT RM20110375 A1 ITRM20110375 A1 IT RM20110375A1
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Domenico Petrone
Enea Tuzi
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Viasat Spa
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Description

CONTENITORE PER DISPOSITIVI ELETTRONICI AUTOMOTIVE;
DESCRIZIONE
La presente invenzione concerne un contenitore meccanico specificatamente predisposto per alloggiare schede elettroniche automotive, quali localizzatori, moduli d’allarme e una grande varietà di dispositivi per il controllo della logistica dei mezzi di trasporto, basati su tecnologia radio (es. GPS, Galileo, GSM) da impiegare su veicoli commerciali, industriali e per trasporto di persone.
I contenitori meccanici attualmente predisposti per alloggiare le schede elettroniche automotive sono solitamente costituiti da due gusci a conchiglia, di cui uno ospita la scheda elettronica, ed uno dei due dispone di asole di fissaggio.
Sino ad oggi l’alloggiamento delle schede elettroniche automotive, quali appunto i localizzatori, i moduli d’allarme e i dispositivi per la logistica, basati su tecnologia radio (GPS, Galileo, GSM) non à ̈ stato mai realizzato progettando contenitori di tipo universale, vale a dire che consentissero l’inserimento in modo uniforme di una numerosa varietà di dispositivi elettronici automotive.
Un altro svantaggio della tecnica tradizionale risiede nella difficoltà di reperire sul mercato moduli contenitori nei quali lo stesso dispositivo elettronico sia protetto contro eventuali ed indesiderati schizzi di acqua e/o infiltrazioni di polvere e vapor acqueo.
Un ulteriore svantaggio della tecnica tradizionale à ̈ dovuto al fatto che gli attuali contenitori necessitano per il loro assemblaggio di viti, rondelle, rivetti, distanziali ed altri particolari meccanici, i quali richiedono l’utilizzo di specifici attrezzi, e penalizzano i tempi di lavorazione in fabbrica. Inoltre anche la successiva installazione su vettura può essere resa da questi particolari difficoltosa.
Uno svantaggio aggiuntivo della tecnica tradizionale per l’installazione degli attuali contenitori automotive à ̈ rappresentato dal fatto che la loro meccanica non consente un’oggettiva certificazione dell’avvenuto montaggio a bordo vettura, come pure non consente di garantire la loro integrità nel tempo, intesa come eventuale indesiderata disconnessione del complesso meccanico dal telaio della vettura o come sgancio del dispositivo dalla sua culla o come sgancio del/i connettore/i.
Scopo fondamentale della presente invenzione à ̈ quello di risolvere gli svantaggi presentati dall’attuale tecnica tradizionale di realizzazione dei contenitori automotive per dispositivi elettronici automotive, ipotizzando un’architettura meccanica alternativa, che offre altresì la possibilità di produrre ed installare una pluralità e varietà di dispositivi elettronici, cambiando unicamente un solo componente del contenitore, il frontalino, adattandolo di volta in volta secondo le specifiche necessità, e mantenendo inalterati gli altri due componenti, vale a dire il guscio e la culla.
Tali scopi sono conseguiti realizzando un contenitore meccanico 1 per la custodia protettiva di dispositivi elettronici “automotive†9, fondamentalmente costituito da un guscio 2 e un frontalino 3, caratterizzato per il fatto che detti elementi costitutivi 2, 3 si vincolano reciprocamente tra loro “a scatto†e in modo antieffrattivo, realizzando con la loro unione, al contempo, sia un contenitore universale per dispositivi elettronici 9 altamente protettivo 1, in quanto altresì collegabile a un mezzo di supporto o culla 6, rigidamente solidale al telaio 13 dell’autoveicolo, mediante almeno un mezzo di vincolo o fascetta 7, munita di un contrassegno univoco 11 certificativo dell’installazione antieffrattiva del dispositivo elettronico 9 così protetto in detto contenitore 1, sia un contenitore 1 velocemente smontabile, consentendo una sua rapida manutenzione o persino la sostituzione del dispositivo elettronico 9 senza la necessità di smontare detta culla 6 e senza l’ausilio di particolari attrezzi meccanici.
Questi scopi e i conseguenti vantaggi, nonché le caratteristiche del trovato secondo la presente invenzione risulteranno più chiaramente evidenti dalla seguente dettagliata descrizione di una soluzione preferita, riportata a titolo esemplificativo, ma non limitativo, con riferimento ai disegni allegati, nei quali:
· la Fig.1 à ̈ una vista schematica tridimensionale del contenitore meccanico 1 per dispositivi elettronici automotive 9 secondo l’invenzione, costituito fondamentalmente da una coppia di elementi, vale a dire un guscio impermeabile 2 e un frontalino 3, con il guscio 2 vincolante rigidamente il frontalino 3 di chiusura, attraverso una coppia di innesti a “scatto†posti sul frontalino, non visibili in detta Fig.1, ed alcuni perni posti sulla superficie interna del guscio 2, anch’essi non visibili in Fig.1;
· la Fig.2 Ã ̈ una vista schematica tridimensionale del solo frontalino 3 di detto contenitore 1 di cui alla Fig.1; detto contenitore essendo bloccato tra le pareti 6, medianti gli agganci a scatto 4;
· la Fig.3 Ã ̈ una vista schematica tridimensionale di una culla 6 per alloggiamento del contenitore 1;
· la Fig.4 à ̈ la stessa vista schematica tridimensionale di detta culla 6 della Fig.3, per l’alloggiamento del contenitore 1 di cui alla Fig.1, unitamente a una fascetta 7, atta a consentire un’installazione certificata dello stesso contenitore 1;
· la Fig.5 Ã ̈ una vista schematica frontale della culla 6 di cui alla Fig.4, unitamente a un dispositivo automotive 9, alloggiato al suo interno, completo di guscio 2 e frontalino 3, costituenti il contenitore 1, dove si evince solo un foro 10, ricavato nella stessa culla 6, per il passaggio, internamente alla culla 6, di altra fascetta 7;
· la Fig.6 à ̈ una vista schematica tridimensionale della sola culla 6 dove si evince meglio la posizione di un’altra coppia di fori 8, ricavati sempre nella stessa culla 6, per il passaggio, esternamente alla culla 6, di detta fascetta 7, dotata di un contrassegno univoco 11; sono altresì visibili i fori 12 che consentono eventualmente di fissare la culla 6 su di una superficie piana tramite viti;
· la Fig.7 Ã ̈ una vista schematica tridimensionale del contenitore 1 agganciato alla culla 6 tramite la fascetta 7, dotata di detto contrassegno univoco 11;
· la Fig.8 à ̈ una vista schematica tridimensionale della fascetta 7, ad esempio del tipo “HORNSEAL†o “CASHBAGSEAL†, munita del contrassegno univoco 11, abbinato mediante un codice opportuno all’identificativo del dispositivo elettronico 9 da proteggere;
· la Fig.9 à ̈ una vista schematica tridimensionale del contenitore 1, vincolato alla culla 6, quest’ultima a sua volta agganciata alla struttura del telaio 13 dell’autoveicolo, ad esempio con ulteriori fascette 7 o colla epossidica o viti, al fine di consentire la rimozione globale del dispositivo elettronico 9, senza alcun danneggiamento del guscio 2;
· la fig. 10 Ã ̈ una vista in prospettiva dal lato interno del frontalino 3 che evidenzia il suo sistema di fissaggio sul guscio 2, costituito da innesti a scatto 14;
· la fig.11 Ã ̈ una vista schematica tridimensionale del dispositivo elettronico 9 in una sua forma esemplificativa.
Dalla Fig.1 allegata si evince come il contenitore meccanico 1 secondo la presente invenzione à ̈ fondamentalmente costituito da un guscio protettivo 2 e un frontalino 3, mutuamente vincolantesi tra loro al fine di formare detto contenitore 1 di dispositivi automotive 9 per autoveicoli.
Il contenitore 1, come si evince dalle Figg. 5, 7 e 9, a sua volta, à ̈ rigidamente vincolabile in modo antieffrattivo a una culla 6, anch’essa agente come ulteriore protezione del dispositivo elettronico 9.
Come si può evincere altresì dalle Figg. 4, 7 e 9, il vincolo rigido antieffrattivo del contenitore meccanico 1 per dispositivi elettronici automotive 9 à ̈ realizzato mediante un mezzo di aggancio o fascetta 7, che blocca in modo certificato ed antieffrattivo il contenitore 1 alla stessa culla 9.
Il guscio 2 del contenitore 1 à ̈ realizzato in modo da essere impermeabile, come altresì à ̈ realizzabile anche detto frontalino 3, sino a un grado massimo di protezione previsto pari a IP 65. Detto grado di protezione à ̈ stabilito secondo la Norma CEI 70-1 (Norma italiana che corrisponde alla EN 60529) ed à ̈ relativo al grado di protezione dell’involucro di apparecchiature elettriche con tensione nominale non superiore a 72.5 KV. I primi due valori indicano, rispettivamente: la prima cifra il grado di protezione contro il contatto di corpi solidi esterni e contro l'accesso a parti pericolose (nel nostro caso la cifra 6 à ̈ equivalente a contenitore totalmente protetto contro la polvere) e la seconda cifra il grado di protezione contro la penetrazione dei liquidi (nel nostro caso la cifra 5 à ̈ equivalente a contenitore protetto contro i getti d’acqua). A tal proposito si ricorda che esiste un terzo valore del grado di protezione indicante il grado di resistenza meccanica dell’involucro e la norma di riferimento à ̈ la CEI 70-3 (corrispondente alla EN 50102), la quale prevede la verifica dell’integrità dell’involucro a seguito dell’applicazione di urti per mezzo di martello a pendolo, martello a molla o martello verticale.
Il guscio 2, a sua volta, vincola rigidamente il frontalino 3 di chiusura, attraverso almeno una coppia di innesti a scatto 14 posti sulla faccia interna dello stesso frontalino 3, nonché eventuali perni posti sulla superficie interna del guscio 2.
Detti mezzi di vincolo (innesti a rondine scatto 14 e perni) realizzano una chiusura antieffrazione del dispositivo elettronico 9 all’interno del contenitore 1, in quanto, per la sua rimozione non autorizzata à ̈ necessario rompere il frontalino 3, riportato singolarmente nelle Figg. 2 e 10, essendo la rimozione corretta di quest’ultimo necessitante di un’attrezzatura specificatamente studiata.
Gli elementi costituenti il complesso del contenitore 1 sono fondamentalmente tre, essendo formato da detto guscio 2 vincolabile reciprocamente al frontalino 3 e dall’ulteriore mezzo protettivo di supporto o culla 6 dello stesso contenitore 1.
Il contenitore 1, quindi, si caratterizza per il fatto che à ̈ velocemente smontabile, vale a dire può essere facilmente rimosso dalla culla 6 , consentendo una sua rapida manutenzione o persino la sostituzione del dispositivo elettronico o “Modulo Elettronico†9 senza la necessità di dover smontare la “culla plastica†6 e senza l’ausilio di particolari attrezzi meccanici, permettendo così di recuperare il dispositivo elettronico 9 senza alcun danno, tipicamente causabile dalle consuete attività di disinstallazione.
La meccanica à ̈ inoltre progettata per consentire la certificazione dell’avvenuta installazione, e la sua integrità nel tempo, mediante l’aggiunta di opportuni “sigilli di qualità†a fascette contrassegnate che consentono di avvolgere il dispositivo elettronico in modo da certificare sia l’eventuale disconnessione del complesso meccanico (contenitore 1 con dispositivo elettronico 9) dalla vettura, sia l’eventuale sgancio del dispositivo dalla sua culla 6.
La presenza del sigillo rappresentato dalla fascetta 7 garantisce sia che l’installazione à ̈ stata eseguita correttamente da tecnici qualificati, sia, in caso di sua mancanza o rottura, che l’installazione à ̈ stata manomessa in secondo tempo, consentendo così di far decadere il servizio erogato sull’apparato.
La culla 6 à ̈ stata rappresentata nelle Figg. 3 e 4 in due versioni similari, delle quali solo la prima, rappresentata in Fig.3, consente l’apposizione di un sigillo sia trasversale, inserendo la fascetta 7 attraverso i fori 10 e in modo assiale alla stessa cuffia 6, sia longitudinale, inserendo la fascetta 7 attraverso i fori 8 e in modo assiale alla stessa cuffia 6.
Essendo il frontalino 3, rappresentato nelle Figg. 2 e 10, l’elemento del contenitore 1 più semplice da modificare geometricamente, la sua varia conformazione consente, con semplici ed economici accorgimenti di produzione industriale, di alloggiare agevolmente dispositivi o schede elettroniche 9 della stessa larghezza, ma diversa lunghezza, come pure di ottenere contenitori meccanici 1 con il grado di protezione desiderato.
La culla 6 consente di alloggiare in modo sicuro il contenitore 1, in modo tale che, a fine utilizzo, sia possibile recuperare indenne dal veicolo il dispositivo elettronico 9. Quest’ultima soluzione à ̈ molto utile allorquando il dispositivo 9 sia ceduto al cliente in forma di comodato, per cui à ̈ previsto un ritorno del prodotto alla fabbrica al termine del periodo di servizio, consentendo di evitare il fissaggio dello stesso sull’autoveicolo utilizzando colle epossidiche, le quali rendono altamente complicata la rimozione dello stesso dispositivo 9 tanto da dover necessariamente danneggiare il guscio del contenitore, con conseguenti interventi di manutenzione costosi ed indesiderati.
La culla 6 à ̈ altresì stata ideata per poter essere facilmente vincolabile al telaio 13 dell’autoveicolo tramite, ad esempio, colle epossidiche, fascette serracavo eventualmente anche di tipo certificativo, viti, magneti, e altri mezzi di vincolo. In questo modo l’installatore à ̈ agevolato nel suo lavoro e non arrecherà certamente alcun danno indesiderato al dispositivo 9, non agendo direttamente sullo stesso.
La culla 6, inoltre, come già detto, consente di inserire delle fascette 7 contrassegnate che agganciano il dispositivo stesso ed il suo connettore, consentendo di certificare l’installazione nei confronti ad esempio di clienti assicurativi (nel caso di polizze a consumo) o clienti istituzionali. Ogni eventuale operazione di rimozione del contenitore 1 porterà alla lacerazione dei sigilli e quindi alla rilevazione dell’effrazione.
Solo il personale autorizzato, dotato di sigilli di ricambio e di strumenti di validazione, può operare la rimozione del contenitore 1 ed effettuare il successivo ripristino della situazione di integrità logica e fisica originale.
I vantaggi principali del contenitore meccanico 1 di cui alla presente invenzione derivano, quindi, proprio dalla semplicità della sua conformazione e delle sue caratteristiche costruttive, dalle quali discendono ulteriori ed indiscutibili vantaggi conseguenti alla minimizzazione dei costi di fabbricazione e, quindi, dei costi dell’installazione sia in linea di produzione che in fase di manutenzione sul campo.
Infatti, da quanto già sopra descritto, detti elementi 2, 3 e 6, sono meccanicamente progettati in modo tale da realizzare un contenitore meccanico 1 che presenta i seguenti molteplici vantaggi:
à ̃ un’ottimale flessibilità meccanica nella fase di alloggiamento di varie tipologie di schede o dispositivi elettronici 9 con larghezza vincolata e lunghezza variabile, altresì dotati di elementi frontali e connettori di varie dimensioni, grazie alla possibilità di personalizzare il frontalino 3, il quale per fini estetici può essere realizzato anche con colorazioni differenti dal guscio 2;
à ̃ un’ottimale impermeabilizzazione del dispositivo 1, essendo possibile realizzarlo con caratteristiche di protezione IP 67, grazie ad una soluzione “anfibia†che prevede un frontalino predisposto con semplici guarnizioni in silicone, inserite in apposito alloggiamento perimetrale ed integrate nel fondo interno del frontalino stesso; à ̃ un’ottimale soluzione di chiusura ad incastro del frontalino 3 con il guscio 2 senza ricorrere all’utilizzo di viti, rondelle, rivetti, distanziali ed altri mezzi di vincolo meccanici e, quindi, senza la necessità di utilizzo di particolari attrezzi manuali o strumenti e utensili meccanici;
à ̃ un’ottimale semplificazioni e riduzione dei tempi e dei conseguenti costi industriali del processo produttivo industriale, in particolare nella fase finale d’assemblaggio della scheda o del dispositivo elettronico 9 nel contenitore 1, preferibilmente realizzato in materiale protettivo plastico, anche in questo caso senza l’utilizzo di viti, rondelle, rivetti, distanziali e altri mezzi di vincolo meccanici;
à ̃ conseguenti ulteriori semplificazioni del processo produttivo con riduzione dei tempi tecnici di lavorazione e conseguente riduzione dei costi industriali del processo d’installazione del dispositivo elettonico o “Modulo Elettronico†, a bordo dell’utenza (autoveicolo), con l’utilizzo di un ulteriore mezzo protettivo o “culla plastica†6 con installazione del tipo “a scatto†(con un click), vale a dire con incastro meccanico senza l’utilizzo di viti, rondelle, rivetti, distanziali e altri mezzi di vincolo meccanici, che richiederebbero relative lavorazioni;
à ̃ la possibilità d’ancoraggio di detta “culla plastica†6 alla plancia o in angusti vani disponibili dell’autoveicolo, con svariate semplici soluzioni, quali ad esempio, incollaggio, autoadesivi velcro, fascette di ancoraggio, eccetera, senza la necessità di ausilio di particolari attrezzi meccanici.
E’ anche evidente che all’esempio di realizzazione precedentemente descritto a titolo illustrativo e non limitativo potranno essere apportati numerosi ritocchi, adattamenti, integrazioni, varianti e sostituzioni di elementi con altri funzionalmente equivalenti, senza peraltro uscire dall’ambito di protezione delle seguenti rivendicazioni.
LEGENDA
1. Contenitore meccanico per dispositivi elettronici
2. guscio protettivo impermeabile
3. frontalino
4. innesti “a scatto†della culla 6
5. superficie interna della culla 6
6. mezzo di supporto protettivo del contenitore 1 o culla per l’alloggiamento del contenitore 1 7. mezzo di vincolo o fascetta atta a consentire l’installazione certificata di 1
8. prima coppia di asole o fori ricavati nella culla 6 per il passaggio, esternamente alla culla 6, della fascetta 7
9. dispositivo elettronico automotive
10. seconda coppia di asole o fori ricavati nella culla 6 per il passaggio, internamente alla culla 6, della fascetta 7
11. contrassegno univoco della fascetta 7
12. pluralità di fori asolati utili quale ulteriore mezzo di vincolo della culla 6 al telaio 13 dell’autoveicolo;
13. telaio dell’autoveicolo;
14. innesti a scatto.

Claims (8)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Contenitore meccanico (1) per la custodia protettiva di dispositivi elettronici “automotive†(9), fondamentalmente costituito da un guscio (2) e un frontalino (3), caratterizzato per il fatto che detti elementi costitutivi (2, 3) si vincolano reciprocamente tra loro “a scatto†e in modo antieffrattivo, realizzando con la loro unione, al contempo, sia un contenitore universale per dispositivi elettronici (9) altamente protettivo (1), in quanto altresì collegabile a un mezzo di supporto o culla (6), rigidamente solidale al telaio (13) dell’autoveicolo, mediante almeno un mezzo di vincolo o fascetta (7), munita di un contrassegno univoco (11) certificativo dell’installazione antieffrattiva del dispositivo elettronico (9) così protetto in detto contenitore (1), sia un contenitore (1) velocemente smontabile, consentendo una sua rapida manutenzione o persino la sostituzione del dispositivo elettronico (9) senza la necessità di smontare detta culla (6) e senza l’ausilio di particolari attrezzi meccanici.
  2. 2) Contenitore meccanico (1) per la custodia protettiva di dispositivi elettronici “automotive†(9), secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto guscio (2) e detto frontalino (3) realizzano un contenitore protettivo (1) impermeabile con grado di protezione adeguato all’impiego previsto tramite un loro reciproco incastro antieffrattivo.
  3. 3) Contenitore meccanico (1) per la custodia protettiva di dispositivi elettronici “automotive†(9), secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il reciproco incastro antieffrattivo di detto guscio (2) con detto frontalino (3) avviene tramite una coppia di innesti a scatto (14) posti sulla faccia interna del frontalino (3) ed alcuni eventuali perni posti sulla superficie interna del guscio (2).
  4. 4) Contenitore meccanico (1) per la custodia protettiva di dispositivi elettronici “automotive†(9), secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta culla (6) consente un ulteriore alloggiamento protettivo del contenitore (1), vincolando rigidamente quest’ultimo per mezzo di almeno una fascetta (7), atta a realizzare un’installazione certificata del dispositivo elettronico (8) all’interno del contenitore (1).
  5. 5) Contenitore meccanico (1) per la custodia protettiva di dispositivi elettronici “automotive†(9), secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta fascetta (7), del tipo “HORNSEAL†o “CASHBAGSEAL†, à ̈ altresì munita di un contrassegno univoco (11), abbinabile mediante un codice alfanumerico o a barre all’identificativo del dispositivo elettronico (9) protetto dallo stesso contenitore (1).
  6. 6) Contenitore meccanico (1) per la custodia protettiva di dispositivi elettronici “automotive†(9), secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta culla (6) à ̈ agganciata alla struttura del telaio (13) dell’autoveicolo per mezzo di ulteriori fascette (7) identificative o meno di ulteriori installazioni certificate ed altri mezzi di vincolo quali colla epossidica e/o viti, per consentire la rimozione globale del dispositivo elettronico (9) dal contenitore (1) senza alcun danneggiamento dello stesso guscio (2) e senza la necessità di smontare la culla (6).
  7. 7) Contenitore meccanico (1) per la custodia protettiva di dispositivi elettronici “automotive†(9), secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta culla (6) à ̈ munita di una pluralità di coppie di fori (8, 10, 12) utili sia per l’apposizione di fascette certificative (7) internamente ed esternamente alla stessa culla (6), sia per l’apposizione di ulteriori fascette anche non certificative o ulteriori mezzi di vincolo della cuffia (6) al telaio (13) dell’autoveicolo.
  8. 8) Contenitore meccanico (1) per la custodia protettiva di dispositivi elettronici “automotive†(9), secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto frontalino (3), essendo l’elemento del contenitore (1) più semplice da modificare geometricamente, consente di alloggiare agevolmente dispositivi o schede elettroniche (9) di stessa larghezza, ma diversa lunghezza, come pure di ottenere contenitori meccanici (1) con grado di protezione IP65, attraverso varie conformazioni ottenibili con semplici ed economici accorgimenti di produzione industriale.
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