ITRM20100291A1

ITRM20100291A1 - Resistenza corazzata con elemento di sigillatura di estremita'

Info

Publication number: ITRM20100291A1
Application number: IT000291A
Authority: IT
Inventors: Maurizio Biasi; Roberto Colombo; Gianni Palu
Original assignee: I R C A S P A Ind Resistenz E Corazzate E
Priority date: 2010-05-31
Filing date: 2010-05-31
Publication date: 2011-12-01
Also published as: CN102948251B; US9293283B2; WO2011151303A1; MX2012013926A; MX337626B; PL2578054T3; CA2800856A1; US20130200985A1; EP2578054A1; EP2578054B1; ES2719593T3; RU2562803C2; CA2800856C; TR201905215T4; RU2012156071A; KR101797259B1; KR20130087386A; CN102948251A

Description

TITOLO: “Resistenza corazzata con elemento di sigillatura di estremità'

Campo dell’invenzione

La presente invenzione si riferisce ad un resistenza corazzata con elemento di sigillatura di estremità.

Stato della tecnica

Le resistenze elettriche corazzate vengono impiegate in elettrodomestici che vengono in contatto con acqua, quali lavabiancheria, lavastoviglie e similari.

Dette resistenze corazzate possono integrare, al proprio interno, dispositivi di sicurezza che, in caso di malfunzionamento dell’apparecchiatura o di qualche suo componente, eliminino il rischio di incendi della stessa. In particolare, possono essere integrati termo-fusibili capaci di interrompere l’alimentazione della resistenza quando essa supera una determinata temperatura.

Dette resistenze sono formate da un filo resistivo inserito coassialmente in una corazza tubiforme metallica e riempita di polvere di isolante elettrico, per esempio, ossido di magnesio.

In corrispondenza di ciascun estremo della corazza tubiforme fuoriesce un puntale metallico, debitamente isolato elettricamente dalla corazza tubiforme, entrambi i puntali essendo destinati ad essere connessi ad una sorgente elettrica.

In uno o entrambi di detti estremi può essere presente un termo-fusibile. In particolare il termo-fusibile è elettricamente e meccanicamente connesso per un primo reoforo a detto puntale, nella porzione interna a detta corazza tubiforme, ed è connesso elettricamente e meccanicamente per un secondo reoforo ad un elemento metallico, a cui è connesso detto filo resistivo.

In corrispondenza di ciascun estremo della corazza sono presenti delle opportune sigillature comprese tra il puntale e la corazza. Dette sigillature hanno le seguenti funzioni:

evitano che la polvere di ossido di magnesio possa uscire dalla resistenza e, contemporaneamente, che umidità possa infiltrarsi nella stessa resistenza, mantengono il puntale solidale con la corazza ed in particolare coassiale con essa e isolato elettricamente da essa.

La sigillatura generalmente viene realizzata mediante resine, per esempio, epossidiche o poliuretaniche. Ciò comporta di dover realizzare processi particolarmente complicati di polimerizzazione mediante specifiche apparecchiature, richiedendo un accurato grado di precisione.

Per tali ragioni, la tecnica nota propone l’impiego di isolante siliconico con caratteristiche di idrorepellenza e di perline di plastica o materiale ceramico per il fissaggio meccanico del perno alla corazza. Con tale soluzione, è richiesto che la perlina abbia solo una funzione di sigillatura nei confronti della polvere isolante, affinché non fuoriesca dalla resistenza, mentre non è più necessario che abbia anche caratteristiche di sigillatura nei confronti deN’umidità.

La presenza di un termo-fusibile rende fondamentale assicurare una perfetta stabilità al perno rispetto alla corazza. Infatti, nelle resistenze senza il termofusibile il perno è bloccato dall’ossido di magnesio. Nelle resistenze in cui almeno un puntale è connesso elettricamente con un termofusibile, il puntale non può bloccarsi nell’ossido di magnesio per la presenza del termofusibile.

Il brevetto US7496284 descrive una procedura di deformare termicamente una perlina, affinché sigilli l’estremo della resistenza. Secondo un’altra variante descritta, si prevede che l’estremo della corazza venga deformato attorno alla perlina. In accordo con tale documento, le prove effettuate hanno evidenziato una insufficiente stabilità del perno, con il conseguente danneggiamento del termofusibile.

Sommario dell’invenzione

Scopo della presente invenzione è quello di fornire un resistenza corazzata con elemento di sigillatura di estremità atto a risolvere il suddetto problema.

E’ oggetto della presente invenzione un resistenza corazzata con elemento di sigillatura di estremità, conformemente alla rivendicazione 1.

Un ulteriore scopo della presente invenzione è quella di fornire un metodo di assiematura di una resistenza corazzata con elemento sigillante atto a risolvere il suddetto problema.

Forma pure oggetto della presente invenzione un metodo di assiematura di una resistenza corazzata con elemento sigillante, conformemente alla rivendicazione 8.

Secondo una variante preferita del trovato, la corazza risulta strozzata in corrispondenza di un estremo da cui emerge un puntale in modo da comprimere detto elemento di sigillatura o perlina contro detta parte ad alta rugosità.

Le rivendicazioni dipendenti descrivono realizzazioni preferite dell’invenzione, formando parte integrante della presente descrizione.

Breve descrizione delle Figure

Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno maggiormente evidenti alla luce della descrizione dettagliata di forme di realizzazione preferite, ma non esclusive, di una resistenza corazzata con elemento di sigillatura di estremità, illustrata a titolo esemplificativo e non limitativo, con l’ausilio delle unite tavole di disegno in cui:

la Fig. 1 rappresenta, secondo una sezione assiale, una parte di un componente di una resistenza corazzata,

la Fig. 2 rappresenta, secondo una sezione assiale, una variante del componente di figura 1 del tipo privo di dispositivo di protezione,

la Fig. 3 rappresenta, secondo una sezione assiale, una prima variante del componente di figura 2,

la Fig. 4 raffigura, secondo una sezione assiale, un altro componente della resistenza corazzata,

la Fig. 5 rappresenta, secondo una sezione assiale, una seconda variante del componente di figura 2,

la Fig. 6 rappresenta, secondo una sezione assiale, una terza variante del componente di figura 2 comprensivo del componente raffigurato in figura 4, la Fig. 7 rappresenta, secondo una sezione assiale, una porzione completa della resistenza corazzata.

Gli stessi numeri e le stesse lettere di riferimento nelle figure identificano gli stessi elementi o componenti.

Descrizione in dettaglio di una forma di realizzazione preferita dell’invenzione Con riferimento alla figura 7, un esempio realizzativo del presente trovato, comprende una corazza 1 , preferibilmente tubiforme, al cui interno sono alloggiati un puntale metallico 2 parzialmente emergente rispetto una estremità 1’ della corazza 1 , un termofusibile 3, connesso per un primo reoforo a detto puntale 2 e per un secondo reoforo ad un elemento metallico 4 atto ad essere connesso ad un filo resistivo (non rappresentato).

Con riferimento alle figure, il puntale metallico 2 ha simmetria cilindrica e comprende una prima parte 21 rastremata di interconnessione elettrica e meccanica con un rispettivo connettore elettrico non rappresentato. Una seconda parte cilindrica 22 presenta una alta rugosità allo scopo di definire un alto coefficiente d’attrito in corrispondenza di una zona di contatto con un elemento di sigillatura 5 di estremità; detto elemento di sigillatura 5 essendo atto ad essere interposto tra il puntale 2 e l’estremo 1 ’ della corazza 1.

Un elemento di sigillatura 5 preferito ha forma cilindrica internamente cava, e più in generale ha simmetria assiale con una superficie esterna compatibile con la forma della corazza ed una cavità interna compatibile col la forma del puntale. Preferibilmente, detta seconda parte 22 comprende protuberanze superficiali e/o scanalature superficiali.

Secondo la variante di figura 1 detta seconda parte 22 comprende una zigrinatura. In figura 5, detta seconda parte 22 comprende una prima porzione 22’ zigrinata secondo un primo angolo ed una seconda parte 22’ zigrinata secondo un secondo angolo.

Secondo le varianti nelle figure 2, 6, 7 e 8 detta seconda parte comprende una dentatura con sviluppo concorde con lo sviluppo del puntale 2.

Secondo una ulteriore variante del trovato, non rappresentata, detta seconda parte 22 può comprende almeno un solco circolare 23 e/o 23’, coassiale rispetto all’asse principale del perno 2, attorno alla sua superficie perimetrale.

Possono essere previste combinazioni delle varianti illustrate.

Quando il puntale comprende sia una zona zigrinata/dentata etc., ed almeno un solco 23, esso può essere sia interno che esterno a detta zona zigrinata, vedi per esempio le figure 2 e 3.

Nell’esempio di figura 6, il puntale 2 comprende due solchi circolari 23 e 23’, che confinano tre distinte porzioni 22’, 22” e 22”’ di detta zigrinatura o dentatura.

Vantaggiosamente, detta zigrinatura o dentatura 22’, 22”, 22”’ consente alla resistenza corazzata di resistere ad un momento torcente applicato al puntale dell’ordine di 100 Ncm e superiore.

Mentre, detto almeno un solco 23 migliora l’adesione del perno con elemento di sigillatura 5 allo scopo di resistere a sforzi assiali, per esempio durante l'inserimento o il disinserimento dell’estremità rastremata 21 in un apposito connettore elettrico.

Secondo una variante preferita del trovato, a seguito della predisposizione di un puntale 2 secondo uno degli esempi sopra descritti,

un elemento di sigillatura 5 in plastica o materiali fluorurati,

una corazza metallica tubiforme 1 ,

un metodo di assemblaggio della resistenza corazzata prevede i seguenti passi: posizionamento di detto elemento di sigillatura 5 su detto puntale, in modo che questo impegni la cavità interna dell’elemento di sigillatura 5 ed in modo che detta seconda parte 22 risulta almeno parzialmente a contatto con detto elemento di sigillatura 5

pressatura/coniatura di detto estremo 1 ’ di detta corazza 1 e definire una strozzatura circolare dello stesso estremo in modo da comprimere radialmente detto elemento di sigillatura 5.

Ove, per radialmente si intende una qualunque direzione perpendicolare all’asse di simmetria dell’elemento di sigillatura.

Detto posizionamento è tale che detto elemento di sigillatura 5 copre anche detto almeno un solco 23, quando presente.

Il metodo può comprendere un passo preliminare di giustapposizione del puntale 2 con il relativo filo resistivo nella corazza 1 ed un ulteriore passo di riempimento della corazza mediante polvere di materiale isolante, quale ossido di magnesio, eventualmente mescolato o trattato con resine siliconiche.

E’ evidente, dalla descrizione del metodo, che detta operazione di pressatura/coniatura induce deformazioni elasto/plastiche nell’elemento di sigillatura 5 che lo inducono a compenetrare negli interstizi definiti da detta rugosità di detta seconda parte 22, tra cui detta zigrinatura/dentatura e/o detto almeno un solco 23, 23’, quando presente.

Si preferisce, dunque, che detto elemento di sigillatura 5 sia in materiale plastico, oppure PTFE, PFA affinché si deformi opportunamente per aderire a detta rugosità.

Dunque, l’insieme del perno 2, dell’elemento di sigillatura 5 e dell’estremo 1’ della corazza 1 divengono un tutt’uno anche grazie all’effetto sinergico della conformazione di detto puntale 2 e delle deformazioni permanenti indotte nell’estremo 1’ della corazza, che a loro volta, inducono a deformarsi l’elemento di sigillatura 5.

Detta assiematura consente alla resistenza corazzata di resistere ad una forza di compressione e/o trazione applicata a ciascun puntale pari a 100N e superiori, senza che il puntale si muova assialmente rispetto alla corazza.

Secondo una variante preferita del trovato, detta corazza 1 può comprendere, secondo la sezione assiale di figura 7, un dente 11 di battuta, definente la porzione dell’elemento di sigillatura 5 destinata a risultare interna alla corazza, per facilitare detta operazione di posizionamento dell’elemento di sigillatura 5. Si preferisce, inoltre, che detto ossido di magnesio, impiegato per riempire la corazza isolando elettricamente il filo resistivo che vi corre all’interno, sia mescolato con materiale siliconico con caratteristiche di idrorepellenza.

Le caratteristiche del puntale 2 mostrate si applicano indifferentemente a puntali destinati ad essere connessi con un termo-fusibile, vedi l’estremo 24 di figura 6, e a puntali destinati ad essere connessi direttamente ad un filo resistivo, vedi l’estremo 24 di figura 2.

E’ chiaro che grazie al presente trovato si rende possibile un proficuo impiego di elementi di sigillatura 5 in materiale plastico o fluorurato.

Gli elementi e le caratteristiche illustrate nelle diverse forme di realizzazione preferite possono essere combinate senza peraltro uscire daN’ambito di protezione della presente domanda.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Resistenza corazzata con elemento di sigillatura di estremità comprendente una corazza (1) definente un suo asse di sviluppo, un puntale (2) parzialmente emergente da un estremo (1’) della corazza (1) e connesso a detto estremo (1’) mediante un elemento di sigillatura (5) a simmetria assiale, essendo detto puntale (2) coassiale con l’asse di sviluppo della corazza (1) e connesso elettricamente con un termofusibile (3) internamente a detta corazza (1), caratterizzata dal fatto il puntale (2) comprende una porzione di superficie periferica (22) ad alta rugosità in corrispondenza di almeno una parte di contatto con detto elemento di sigillatura (5).
2. Resistenza secondo la rivendicazione precedente, in cui detto estremo (1’) della corazza (1) è deformato in modo che detto elemento di sigillatura (5) compenetri in detta rugosità della porzione di superficie periferica (22).
3. Resistenza secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui almeno una porzione di detta porzione di superficie periferica (22) è formata da una zigrinatura e/o una dentatura a sviluppo parallelo rispetto allo sviluppo del puntale (2) e/o protuberanze e/o scanalature.
4. Resistenza secondo la rivendicazione 1 , in cui detta porzione di superficie periferica (22) comprende almeno un solco circolare periferico (23,23’).
5. Resistenza secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detto elemento di sigillatura (5) ha simmetria cilindrica.
6. Resistenza secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detto elemento di sigillatura (5) è in materiale plastico o fluorurato (PTFE-PFA).
7. Resistenza secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detta corazza (1) comprende, secondo una sezione assiale, un dente (11) di battuta definente una porzione dell’elemento di sigillatura (5) destinata a risultare interna alla corazza (1 )·
8. Metodo di assiematura di una resistenza corazzata conforme con una delle rivendicazioni da 1 a 7 comprendente i seguenti passi: posizionamento di detto elemento di sigillatura (5) su detto puntale (2), in modo che questo impegni una cavità interna dell’elemento di sigillatura (5) ed in modo che la porzione di superficie periferica (22) ad alta rugosità risulta almeno parzialmente a contatto con detto elemento di sigillatura (5), pressatura/coniatura di detto estremo (1’) di detta corazza (1) così da produrre una strozzatura circolare dell’estremo (1’) in modo da comprimere radialmente detto elemento di sigillatura (5).
9. Metodo secondo la rivendicazione 8, in cui detto detto puntale (2) comprende una zigrinatura o dentatura (22’, 22”, 22’”) e almeno un solco (23, 23’) e il passo di posizionamento è tale da ricoprire detto almeno un solco e almeno parzialmente detta zigrinatura o dentatura.