ITRM20100089A1 - Pulsante modulare. - Google Patents

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ITRM20100089A1
ITRM20100089A1 IT000089A ITRM20100089A ITRM20100089A1 IT RM20100089 A1 ITRM20100089 A1 IT RM20100089A1 IT 000089 A IT000089 A IT 000089A IT RM20100089 A ITRM20100089 A IT RM20100089A IT RM20100089 A1 ITRM20100089 A1 IT RM20100089A1
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Roberto Brecciaroli
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Revoind S R L
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    • H01H9/181Distinguishing marks on switches, e.g. for indicating switch location in the dark; Adaptation of switches to receive distinguishing marks using a programmable display, e.g. LED or LCD

Description

"PULSANTE MODULARE"
DESCRIZIONE
La presente invenzione à ̈ relativa ad un pulsante modulare componibile, preferibilmente impiegato su pannelli di controllo per applicazioni di tipo militare, presentante una sorgente luminosa ed un suo sistema di controllo.
Generalmente, i pulsanti da pannello sono realizzati per l’uso in postazioni di comando e di controllo di mezzi aerospaziali, navali e terrestri. La tipologia di pulsanti in questione richiede un’alta affidabilità nel funzionamento con un'elevata visibilità del comando: in particolare, per uso militare ed aeronautico devono essere qualificati e conformi alle norme MIL –STD – 202, MIL PRF – 22885.
Il pulsante modulare secondo l'invenzione permette di avere un’area luminosa visibile divisa più sezioni (1÷4), che evidenziano lo stato dei parametri interni, optando tra 6 colori diversi ed impostando la scritta desiderata. E’ inoltre possibile selezionare tra fondo colorato o scritta colorata.
Il pulsante modulare oggetto della presente invenzione, à ̈ preferibilmente illuminato con dispositivi LED a colori variabili controllati elettronicamente, à ̈ vantaggiosamente universale, a doppio posizionamento meccanico per comando di due o quattro interruttori ( o microswitches), con modulo terminale di connessione intercambiabile. Il montaggio à ̈ preferibilmente effettuato da pannello con inserimento frontale.
La presente invenzione nasce tenuto conto delle esigenze di una tale tipologia di dispositivi destinati ad applicazioni militari, le cui norme impongono precisi parametri di funzionamento, quali cromaticità del colore, temperatura d'esercizio, luminosità delle etichette indicatrici e la possibilità di funzionamento in determinate condizioni ambientali (NVIS e SLR), ove à ̈ richiesta la necessità di cambiare istantaneamente le caratteristiche di funzionamento.
A fronte di quanto enunciato, il controllo in tensione del circuito rappresenta una delle possibili caratteristiche della presente invenzione. Tenendo conto del range d'azione della tensione di dimming, si ha la necessità di stabilire correttamente la corrente Min e Max che scorre sui diodi, ricordando che la vita del dispositivo ottico dipende fortemente dalla massima corrente ammissibile. Infatti, la cromaticità e la luminanza dei dispositivi LED dipendono dalla corrente assorbita, quindi dalla tensione a monte del circuito, ed inoltre LED di differenti colori hanno bisogno di essere pilotati da correnti diverse per avere la stessa emissione di luce.
Al fine di garantire la stabilità e l’efficienza dei parametri sovra-enunciati, devono essere previsti circuiti che garantiscono la stabilità in temperatura.
Differenti metodologie circuitali permettono di ottenere una variazione della corrente assorbita dal LED a fronte di una variazione della tensione d'alimentazione. La tecnica PWM sfrutta la variazione del duty cycle di un segnale alternativo ad onda quadra per ottenere differenti luminosità.
Per l’implementazione di tale tecnica devono essere predefinite complesse logiche digitali.
La stessa operazione può essere vantaggiosamente effettuata intervenendo direttamente sulle tensioni di comando accensione dei LED che, tipicamente per le applicazioni considerate, à ̈ una tensione continua DC (direct current).
Orientando l’applicazione del circuito in esame ad applicazioni militari, si trova che le norme prevedono come tensione di alimentazione principale dei cockpits 28Vdc (aerei, elicotteri, etc.). Impiegando LED comuni con caratteristiche di funzionamento medie 5V/20mA, il circuito logico di controllo definisce necessariamente una precisa curva Luminanza/Tensione.
E’ importante che la curva segua un andamento definito dalle norme che indicano circa 14Vdc per condizioni NVIS e circa 28Vdc per condizioni SLR.
Secondo un aspetto dell'invenzione, s'impiega un convertitore DC/DC al quale, come sarà dettagliatamente descritto nel seguito, à ̈ affidato il compito di trasformare la tensione di comando in un idoneo segnale di pilotaggio del LED.
L'impiego del convertitore DC/DC permette di ottenere elevatissime prestazioni in termini d'efficienza, consumo e dissipazione termica con riferimento alla tecnica nota, nonché permette di miniaturizzare il circuito all’interno dell’IPBS (Illuminated Push Button Switch).
Vantaggiosamente, si raggiunge un'elevata efficienza ed una bassissima dissipazione di calore rispetto alle tecniche di riduzione DC lineari, come ad esempio l’utilizzo di resistenze di caduta.
Secondo un aspetto dell'invenzione, à ̈ stata sviluppata una nuova tecnica per il controllo dei parametri che caratterizzano i dispositivi LED, in particolare la possibilità di variare l’intensità luminosa a fronte di uno sweep di tensione, comunemente definito “Dimming†in ambito illuminotecnico, pur mantenendo costante nel tempo la corrente erogata dal circuito e la temperatura d'esercizio compatibilmente da quanto enunciato dalle norme MIL.
Ancora ulteriori vantaggi, così come le caratteristiche e le modalità di impiego della presente invenzione risulteranno evidenti dalla seguente descrizione dettagliata di una sua forma di realizzazione preferita, presentata a scopo esemplificativo e non limitativo, facendo riferimento alle figure dei disegni allegati, in cui:
le figura 1 e 2 raffigurano in vista prospettica un pulsante modulare 1 secondo la presente invenzione;
la figura 3 raffigura un esploso assonometrico di un pulsante modulare 1 secondo la presente invenzione;
le figure 4 e 5 mostrano due esplosi assonometrici di due diversi particolari di figura 3;
la figura 4 mostra un particolare di figura 3;
la figura 6 mostra un particolare del pulsante secondo la presente invenzione, le figura 7, 8A - 8C mostrano schemi elettrici di un sistema di controllo del pulsante oggetto della presente invenzione;
le figura 9A-9B mostrano un circuito di controllo del pulsante oggetto della presente invenzione.
Descrizione dettagliata dei disegni
Con riferimento alle figure 1 e 2, Ã ̈ mostrato un pulsante modulare oggetto della presente invenzione complessivamente denotato con il riferimento numerico 1. Come visibile nelle figure, il pulsante modulare 1 Ã ̈ preferibilmente inserito entro un rivestimento esterno 2 di contenimento.
Con riferimento alla figura 3, il pulsante modulare 1 comprende un modulo di testa 11, un modulo intermedio 12 ed un modulo terminale 13, tra loro connettibili. Il modulo di testa 11 comprende al suo interno una sorgente luminosa, non visibile perchà ̈ alloggiata preferibilmente all'interno del modulo 11. In particolare, la sorgente luminosa comprende una pluralità di dispositivi d'illuminazione, che nella forma di realizzazione qui descritta a titolo esemplificativo e non limitativo sono dei dispositivi di tipo LED, ben noti nel settore tecnico di riferimento.
Il modulo terminale 13 comprende dei mezzi di collegamento 131 con un circuito esterno (non raffigurato), atto ad alimentare, quando attivato, i LED del modulo di testa 11, che serviranno sostanzialmente da luci spie della chiusura appunto del circuito. Il pulsante modulare 1 comprende inoltre un modulo intermedio 12, interposto tra i moduli di testa 11 e terminale 13, e comprendente un meccanismo (non visibile), azionato mediante la pressione del modulo di testa 11, atto a cooperare con il modulo terminale 13 in maniera da aprire/chiudere il circuito esterno causando quindi contestualmente l'accensione o lo spegnimento dei LED disposti nel modulo di testa 11.
Il modulo di testa 11 comprende un perno 111 che s'innesta in un cilindro 122 ed à ̈ reso solidale a quest'ultimo tramite un congegno meccanico a microsfera che s'inserisce in una cavità 123 grazie all'azione di una molla 112.
Secondo l'invenzione, almeno uno tra il modulo di testa 11 ed il modulo terminale 13 sono connessi in maniera reversibile al modulo intermedio 12. Preferibilmente, nella forma di realizzazione preferita qui mostrata, entrambi i moduli 11 e 13 sono connessi reversibilmente, in maniera tale da poter essere entrambi sostituiti individualmente con altri uguali o di diverso tipo (ad esempio presentanti funzionalità diverse) senza la necessità di sostituire l'intero pulsante 1.
Il pulsante 1 secondo l'invenzione comprende inoltre un sistema di controllo dei LED stessi, ricavato quest'ultimo su una scheda elettronica 121, preferibilmente supportata dal modulo intermedio 12 ed interposta tra il modulo di testa 11 ed il modulo terminale 13. Preferibilmente, la scheda elettronica 121 Ã ̈ semirigida in FR4.
Sarà apprezzato pertanto che il modulo terminale 13 costituisce il modulo di connessione del pulsante 1 verso l'esterno e comprende appunto i collegamenti verso il circuito esterno ed in particolare verso la scheda elettronica di controllo 121. Tale modulo à ̈ quindi vantaggiosamente estraibile e sostituibile permettendo il collegamento del pulsante modulare 1 ad esempio su PCB, su connettori standardizzati, con fili o connettori ad hoc su richiesta.
Con riferimento alla successiva figura 4, Ã ̈ mostrato in esploso assonometrico il modulo di testa 12. Esso comprende come detto il perno 112 avvolto dalla molla 111. In figura 4 sono ora visibili i LED, denotati con il riferimento numerico 114, preferibilmente in numero di quattro e disposti a griglia su una scheda flessibile 115, realizzata preferibilmente in kapton, posizionata entro un distanziale 113 a contatto con il perno 111 ed in maniera da disporre i LED entro un alloggiamento 116. Data la disposizione a griglia dei quattro LED raffigurati, l'alloggiamento supporta una crociera 117 atta a mantenere distinte verso l'esterno le luci prodotte da essi, in particolar modo quando le luci sono di colore diverso. La scheda flessibile 115 comprende inoltre un attacco 118 alla scheda elettronica di controllo.
Infine, il modulo di testa 12 comprende un vetrino esterno 119 sovrapposto in successione ad un'etichetta 1111, un diffusore 1121 ed un riflettore 1131. Pertanto, l'accensione dei LED 114, causata dalla pressione del pulsante esercitata sul modulo di testa 11, causa l'illuminazione del vetrino 119 secondo la particolare disposizione dei LED (colori scelti per ciascuno di essi e loro disposizione sulla scheda flessibile 115).
Con riferimento alla figura 5, Ã ̈ mostrato un esploso assonometrico del modulo intermedio 12. Esso comprende al suo interno un interruttore 124 che viene azionato dal meccanismo per l'apertura/chiusura del circuito esterno e di alimentazione per l'accensione dei LED.
Il meccanismo del corpo intermedio 12 Ã ̈ preferibilmente di tipo bistabile, e comprende un elemento 125 atto a scorrere tra una prima ed una seconda posizione rispettivamente d'attivazione e disattivazione dell'interruttore.
In particolare, l'elemento 125 comprende il cilindro 122 che sollecitato da una pressione esercitata sul vetrino esterno del modulo di testa comprime una molla 126 e successivamente un pistone inferiore 127 che a sua volta attiva l'interruttore 124. Il pistone inferiore 127 rimane nella posizione di compressione mentre il cilindro 122 passa a posizionarsi in un punto medio di una sua corsa. Ciò à ̈ reso possibile da un perno di guida flessibile e sagomato 128, solidale al cilindro 122, che scorre all'interno di una cavità 129 ricavata entro un semicorpo di guida esterno 1211 del corpo intermedio 12 presentante un profilo geometrico tale da consentire il suddetto posizionamento. Premendo nuovamente il modulo di testa il perno di guida 128 scorre all'interno della cavità 129 il cui profilo consente di portare l'elemento 125 nella seconda posizione rimuovendo il perno inferiore 127 dall'interruttore 124 aprendo quindi il circuito.
Il semicorpo di guida 1211 Ã ̈ connesso ad un semicorpo di serraggio 1212 mediante delle bandiere di serraggio 1213.
In figura 6 Ã ̈ visibile la scheda flessibile 115 che supporta i LED 114 e che comprende l'attacco 118 per la sua connessione alla scheda di controllo 121.
Il pulsante comprende quindi un sistema di controllo delle sorgente luminosa, ed in particolare un sistema di controllo dei dispositivi LED, disposti nel modulo di testa come sopra evidenziato.
Facendo riferimento alla figura 7, Ã ̈ raffigurato uno schema elettrico 200 del sistema di controllo del pulsante oggetto della presente invenzione. In particolare, il sistema di controllo comprende dei mezzi 201 di una tensione d'alimentazione V dei dispositivi LED 114.
Secondo un aspetto preferito dell'invenzione, tali mezzi di regolazione comprendono un convertitore DC/DC 200 atto a ricevere in ingresso una tensione d'alimentazione V continua sostanzialmente compresa tra 8 V e 45 V, e a restituire in uscita un segnale di pilotaggio dei dispositivi LED 114 tale che la loro luminanza rientri in un intervallo predefinito indipendente dalle caratteristiche cromatiche di ciascuno di essi.
Inoltre, il sistema di controllo secondo l'invenzione comprende dei mezzi di controllo del segnale di pilotaggio, comprendenti per ciascun dispositivo LED 114 un ingresso di controllo 202, 202', atto a ricevere in ingresso un segnale di controllo, ad esempio di tipo lineare o a gradini, e a fornire un segnale d'uscita atto a cooperare con il segnale di controllo in maniera che la luminanza di ciascuno di detti LED 114 alimentati sia funzione del rispettivo segnale di controllo. Preferibilmente, i mezzi di controllo comprendono per ogni ingresso di controllo 202, 202', e quindi per ciascun LED 114, un rispettivo stadio a transistor 203, 203'.
Preferibilmente, il blocco DC/DC converter 201 ha il compito di trasformare la tensione in ingresso, che può essere compresa tra 5 ÷ 35 Vdc.
Le resistenze a valle del blocco DC/DC converter 201 permettono di fissare la luminanza di default dei LED secondo le specifiche delle norme MIL.
I mezzi di controllo del segnale di pilotaggio consentono, a seguito della variazione del segnale esterno d'intensità luminosa, di poter variare la stessa secondo due modalità differenti (in base alla configurazione dei blocchi). Tale variazione può, infatti, essere di tipo a gradino (ad esempio 3 gradini) oppure di tipo lineare.
In figura 8A Ã ̈ mostrato uno schema elettrico 300 per la regolazione di un singolo LED. Considerando tale schema, risulta evidente che la maglia formata da R2, R3, D1 determina la corrente che deve scorrere sul LED in funzione della tensione applicata in ingresso.
In figura 8B à ̈ mostrato uno schema 400 questa volta del tipo a doppio buffer sempre per la regolazione di un singolo LED. Lo schema 400 introduce un secondo transistor, Q2, che viene utilizzato per definire un diverso andamento della corrente. Inoltre lo stesso Q2 può essere utilizzato anche per pilotare un secondo LED. I parametri da regolare, per quanto sopra illustrato, sono R7, R8 ed R9.
In figura 8C à ̈ mostrato lo schema elettrico 200 per il controllo di due dispositivi LED Esso si può utilizzare per il comando indipendente di più LED, dove à ̈ aggiunta in cascata una nuova rete di comandi per il LED2.
Con riferimento alle figura 9A e 9B, il sistema di controllo del pulsante comprende un circuito di controllo generalmente indicato con il riferimento numerico 500, progettato sulla base degli schemi di figura precedente e dedicato al push-button. Il circuito 500 à ̈ riportato su due tavole (9A e 9B) in maniera da essere meglio leggibile. Il circuito 500 comprende dei mezzi per impostare una tra una pluralità di combinazioni predefinite dei dispositivi LED. I 4 LED posti nel modulo di testa possono essere quindi comandati secondo gli stili predefiniti dalle norme MIL, utilizzando unicamente il circuito elettronico 500, dove la configurazione viene scelta tramite un sistema di ponticellatura matriciale.
In particolare, i mezzi comprendono una pluralità d'elementi di connessione elettrica (non raffigurati) inseribili e/o amovibili secondo una pluralità di combinazioni, tali che a ciascuna combinazione degli elementi di connessione corrisponde una rispettiva configurazione predefinita dei dispositivi LED.
Sarà apprezzato quindi che il circuito di controllo 500 raggruppa tutte le funzioni, i comandi e i controlli definiti dalle norme succitate oltre che ad un approccio teorico e circuitale per il pilotaggio di sorgenti luminose a LED (Light Emitting Diode).
Si riporta qui di seguito una specifica tecnica esemplificativa delle combinazioni predefinite dei dispositivi LED:
Il circuito di controllo presenta un sistema matriciale d'elementi di connessione elettrico, anche denominati "jumpers" in gergo tecnico, che permette di realizzare tutti gli stili di connessione dei LED previsti in particolare dalla norma MIL 22885 utilizzando un solo PCB senza dover ricorrere a molteplici circuiti stampati.
In particolare, si fa notare che con tale sistema à ̈ possibile realizzare tipologie di comando "current sinking" e "current sourcing" senza la necessità di sostituire i componenti del circuito.
Con riferimento alle posizioni dei Jumpers denotati dalle lettere J in figura 9, e alla specifica tecnica esemplificativa delle varie combinazioni, si riporta di seguito un esempio di matrice di configurazione per ottenere, a seconda se il Jumper sia inserito o meno, le varie combinazioni predefinite di LED:
jumpers che permette di realizzare tutti gli stili di connessione dei LED previsti dalla norma MIL 22885, utilizzando un solo PCB senza dover ricorrere a molteplici circuiti stampati.
Oltre a tale possibilità, con l’utilizzo del sistema matriciale a jumpers, à ̈ possibile configurare il pulsante secondo le specifiche del cliente variando opportunamente le connessioni dei jumpers della scheda PCB.
Con tale sistema à ̈ possibile realizzare tipologie di comando "current sinking" e "current sourcing" senza la necessità di sostituire i componenti del circuito.
La presenza dei jumpers J15 e J16 permette di gestire, per le due sezioni (UP e DOWN), un comune o due comuni per alimentazioni e massa.
Sempre con riferimento allo schema riportato, verrà di seguito illustrato l'utilizzo, a titolo esemplificativo e non limitativo, dei restanti jumpers procedendo ad un’analisi delle tipologie “Anodo Comune†e “Catodo Comune†, nelle differenti versioni 8÷45Vdc e 5Vdc. Tale analisi riferita ad una singola sezione (UP) à ̈ applicabile in modalità analoga alla sezione DOWN.
TIPOLOGIA 8÷45Vdc
Catodo comune – Essendo i catodi in comune, la tipologia di comando à ̈ a livello alto (+Vcc) e avviene attivando contemporaneamente il circuito DC/DC converter ed il transistor driver relativo al LED da attivare (Q1 oppure Q2). I jumpers J3, J4 sono in configurazione closed (J11 e J12 open) e riportano il segnale di comando alla base dei transistor driver Q1 e Q2. In questa configurazione i references J23-J5 alloggiano dei diodi switching, costituendo quindi una porta logica OR che permette di condividere il DC/DC converter per l’accensione indipendente dei due LED della sezione. Eventualmente, i references J23-J5 possono essere mantenuti in configurazione “open†nel caso in cui si vuole alimentare il DC/DC converter con un’alimentazione esterna separata; quest’ultima configurazione può essere impiegata nel caso in cui si ha necessità di impostare una luminanza minima.
Anodo comune – In questo caso, sono gli anodi ad essere in comune e la tipologia di comando à ̈ a livello basso (GND). In modalità complementare a quanto sopraenunciato per i jumpers J3, J4, si ricorre all’utilizzo dei jumpers J11 e J12 che sono posti in configurazione closed (J3 e J4 open) connettendo direttamente i comandi esterni ai catodi dei LED. J5 e J6 sono in configurazione closed, in modo tale da mantenere sempre attivo il DC/DC converter ed alimentare quindi il ramo anodico tramite i transistors driver Q1, Q2.
I jumpers J17, J18, J19, J29, unitamente a quelli presenti sul Kapton Display, configurano il numero di LED che vengono attivati da ogni singolo comando.
TIPOLOGIA 5Vdc
In questo caso le tensioni in gioco sono relativamente basse e può essere eliminato il circuito DC/DC converter transistors driver. J25, J28 sono in configurazione “closed†e permettono di utilizzare lo stesso circuito previsto per la versione 28VDC, sia per la tipologia “Catodo comune†che per la “Anodo Comune†. R9, R6, R10 ed R5 sono resistenze di caduta da calibrare.
Infine, a titolo esemplificativo e non limitativo à ̈ riportata di seguito una tabella riportante delle specifiche tecniche preferite di componenti elettrici impiegati per il circuito di figura 9:
* Il kapton display à ̈ composto da 4 o 8 LED colorati in base al tipo di configurazione richiesta ;* Rosso, Verde, Ambra, Giallo, Bianco, Blu
La presente invenzione à ̈ stata fin qui descritta con riferimento ad una sua forma di realizzazione preferita. È da intendersi che possono esistere altre forme di realizzazione che afferiscono al medesimo nucleo inventivo, tutte rientranti nell’ambito di protezione delle rivendicazioni qui di seguito riportate.

Claims (16)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Pulsante (1), in particolare per applicazioni militari, comprendente una sorgente luminosa (114) ed un suo sistema di controllo, detta sorgente luminosa (114) comprendendo una pluralità di dispositivi d'illuminazione (114) disposti a griglia.
  2. 2. Pulsante (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui detto sistema di controllo comprende un circuito di controllo (500) comprendente mezzi per impostare una tra una pluralità di configurazioni predefinite di detti dispositivi d'illuminazione (114).
  3. 3. Pulsante (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui detti mezzi comprendono una pluralità d'elementi di connessione elettrica inseribili e/o amovibili secondo una pluralità di combinazioni, tali che a ciascuna di dette combinazioni d'elementi di connessione corrisponde una di dette configurazioni predefinite dei dispositivi d'illuminazione (114).
  4. 4. Pulsante (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto sistema di controllo comprende inoltre mezzi di regolazione (200) di una tensione d'alimentazione di detti dispositivi d'illuminazione (114).
  5. 5. Pulsante (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui detti mezzi di regolazione (200) comprendono un convertitore DC/DC (201) atto a ricevere in ingresso una tensione d'alimentazione continua sostanzialmente compresa tra 8 V e 45 V, e a restituire in uscita un segnale di pilotaggio di detti dispositivi d'illuminazione (114), tale che la loro luminanza rientri in un intervallo predefinito indipendente dalle caratteristiche cromatiche di ciascuno di essi.
  6. 6. Pulsante (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui detto sistema di controllo comprende inoltre mezzi di controllo del segnale di pilotaggio, comprendenti almeno un ingresso di controllo (202, 202') atto a ricevere in ingresso un segnale di controllo, e a fornire un segnale in uscita atto a cooperare con detto segnale di pilotaggio in maniera tale che la luminanza di ciascuno di detti dispositivi d'illuminazione (114) alimentati sia variabile in funzione di detto segnale di controllo.
  7. 7. Pulsante (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui detti mezzi di controllo comprendono uno stadio a transistor (203, 203') per ciascuno di detti dispositivi d'illuminazione (114), a ciascuno stadio a transistor (203, 203') corrispondendo un rispettivo ingresso di controllo (202, 202').
  8. 8. Pulsante (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, che comprende uno o più moduli (11, 12, 13) tra loro connettibili.
  9. 9. Pulsante (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui detti uno o più moduli comprendono: • un modulo di testa (11), comprendente detta sorgente luminosa (114); • un modulo terminale (13), comprendente mezzi di connessione elettrica (131) con un circuito di alimentazione di detta sorgente luminosa (114), • un modulo intermedio (12), comprendente un meccanismo (125, 129) azionato mediante detto modulo di testa (11) ed atto a cooperare con detto modulo terminale (13) in maniera da aprire/chiudere il circuito d'alimentazione; in cui almeno uno tra detti moduli di testa (11) e terminale (13) à ̈ connettibile in modo reversibile con detto modulo intermedio (12).
  10. 10. Pulsante (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui detto circuito d'alimentazione comprende detto sistema di controllo di detta sorgente luminosa (114).
  11. 11. Pulsante (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui detto modulo intermedio (12) comprende un interruttore (124) del circuito d'alimentazione azionato da detto meccanismo (125, 129).
  12. 12. Pulsante (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui detto meccanismo (125, 129) d'accensione/spegnimento di detto interruttore (124) Ã ̈ di tipo bistabile.
  13. 13. Pulsante (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui detto meccanismo (125, 129) comprende un elemento (125) atto a scorrere entro detto corpo intermedio (12) tra una prima ed una seconda posizione rispettivamente d'attivazione e di disattivazione di detto interruttore (124).
  14. 14. Pulsante (1) secondo una delle rivendicazioni da 9 a 13, in cui detti dispositivi d'illuminazione (114) sono disposti a griglia su una scheda flessibile (115) interna a detto modulo di testa (11).
  15. 15. Pulsante (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui detto sistema di controllo à ̈ ricavato su una scheda elettronica (121) interposta tra detta scheda flessibile (115) e detto modulo terminale (13).
  16. 16. Pulsante (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, inoltre comprendente un rivestimento esterno (2) di contenimento.
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