ITRM20100035A1 - Olio essenziale di mentha suaveolens e sue proprietà medicamentose. - Google Patents

Olio essenziale di mentha suaveolens e sue proprietà medicamentose. Download PDF

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ITRM20100035A1
ITRM20100035A1 IT000035A ITRM20100035A ITRM20100035A1 IT RM20100035 A1 ITRM20100035 A1 IT RM20100035A1 IT 000035 A IT000035 A IT 000035A IT RM20100035 A ITRM20100035 A IT RM20100035A IT RM20100035 A1 ITRM20100035 A1 IT RM20100035A1
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Letizia Angiolella
Rino Ragno
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Univ Roma
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Description

“OLIO ESSENZIALE DI MENTHA SUAVEOLENS E SUE PROPRIETÀ
MEDICAMENTOSEâ€
DESCRIZIONE
La presente descrizione si riferisce ad un olio essenziale di Mentha suaveolens, in particolare à ̈ qui descritto un olio contenente almeno il 60% di piperitenone ossido, suo uso come medicamento, composizioni e prodotti che lo contengono.
STATO DELLA TECNICA ANTERIORE
Negli ultimi anni si assiste ad un crescente interesse per lo studio di sostanze naturali estratte da piante, per risolvere problemi di diversa natura. Tra le sostanze di particolare interesse, vi sono gli oli essenziali estratti da pianta che, pur essendo conosciuti e utilizzati da secoli per i loro effetti benefici e per le loro proprietà medicamentose, hanno potenzialità ed effetti non ancora noti o chiariti. Sin dal Medioevo, gli oli essenziali sono stati ampiamente utilizzati come battericidi, virucidi, fungicidi, antiparassitari, insetticidi e per applicazioni medicinali e cosmetiche. Usati anche come analgesici, sedativi, antinfiammatori, spasmolitici e come anestetici locali. In natura, gli oli essenziali giocano un ruolo importante nella protezione delle piante come antibatterici, antivirali, antifungini, insetticidi.
Gli oli essenziali sono estratti da varie piante aromatiche generalmente localizzate in paesi temperati-caldi come il Mediterraneo e paesi tropicali dove essi rappresentano un'importante parte della farmacopea tradizionale.
Gli oli essenziali sono miscele naturali molto complesse che possono contenere circa 20-60 componenti con concentrazioni molto diverse secondo il tipo di pianta dalla quale sono estratti, ma anche a seconda del periodo in cui il materiale vegetale utilizzato per l’estrazione à ̈ raccolto.
In letteratura sono riportati oli essenziali estratti da generi o specie vegetali diverse che mostrano varie proprietà medicamentose. In particolare, per quanto riguarda gli oli essenziali per uso antimicrobico, tra i più noti ed efficaci à ̈ da menzionare l’olio essenziale estratto da Melaleuca alternifolia, noto anche come Tea Tree Oil (TTO) (C.F. Carson et al. Melaleuca alternifolia (Tea Tree) Oil: a Review of Antimicrobial and Other Medicinal Properities Clin Microbiol Rev.2006 Jan; 19(1):50-62).
La Melaleuca alternifolia à ̈ una mirtacea australiana dalle cui foglie si ricava l'essenza oleosa. Le foglie sottoposte ad estrazione in corrente di vapore, forniscono l’olio essenziale chiamato anche TEA TREE OIL, avente attività riportata come germicida, battericida, fungicida, si impiega nell'aromaterapia come antinfettivo, cicatrizzante, antisettico, si impiega per la cura di cistiti croniche, colibacillari, infezioni vaginali da Candida, infezioni cutanee, à ̈ utile per la cura di infezioni da C.albicans, E. coli, S. aureus, P, vulgaris, Enterococchi, Enterobatteri, Streptococchi, affezioni rinofaringee, afte, stomatiti, piorrea, gengiviti, micosi dell'unghia e dell’alluce. Tale olio, di provata efficacia, ha un difetto non trascurabile in quanto à ̈ maleodorante. E’ evidente che il paziente che deve fare uso di tale sostanza, dall’odore sgradevole e persistente, ha delle difficoltà oggettive ad accettare il trattamento in quanto lo mette in condizioni di imbarazzo a causa del cattivo odore.
E’ evidente che un trattamento naturale à ̈ spesso preferito all’uso di farmaci di sintesi, tuttavia, à ̈ anche evidente che sostanze che emettono odori pungenti e sgradevoli non sono utilizzate volentieri dai pazienti che tendono, quindi, a preferire farmaci inodori a discapito dell’uso di sostanze naturali maleodoranti.
Altri oli molto utilizzati, sono oli di piante del genere Mentha (famiglia Lamiaceae).
I costituenti degli oli essenziali ottenuti da specie del genere Mentha sono molto eterogenei e possono variare nell’ambito della stessa specie dando origine ad essenze diverse per chimica, farmacologia e tossicologia. In particolare, le specie più studiate sono Mentha spicata (menta verde) e Mentha piperita (menta piperita) che, seppure appartenenti allo stesso genere, producono oli essenziali di composizione diversa, ciascuno con peculiari proprietà medicamentose (Lupien et al., 1999;McConkey et al., 2000). Inoltre, à ̈ anche riportato in letteratura un olio essenziale estratto dalla specie Mentha suaveolens con proprietà antibatteriche e antimicotiche. Tale olio deve le sue proprietà alla particolare composizione. Come riportato in uno studio condotto da Oumzil H. et al tra i diversi componenti dell'olio essenziale di Mentha suaveolens quali pulegone, piperitenone ossido (PEO) e piperitone ossido (PO), il pulegone à ̈ il componente indicato come responsabile dell’attività dell’inibizione che tale olio svolge sulla crescita dei diversi microrganismi e quindi dell’attività antibatterica e antimicotica osservata (Oumzil H. et all., 2002). In particolare, come riportato nella tabella 3 dello studio sopra citato, gli altri componenti hanno un ruolo solo marginale in tali attività senza indurre un’inibizione statisticamente significativa della crescita dei diversi microrganismi testati e quindi, in altre parole, non contribuisce concretamente alle proprietà medicamentose attribuite all’olio essenziale di Mentha suaveolens.
In letteratura à ̈ indicato che il PEO possiede attività antispastica ed insetticida.
SOMMARIO DELL'INVENZIONE
Lo stato della tecnica nota, come sopra descritto, riporta diversi oli ottenuti da piante aromatiche con proprietà medicamentose. Tali proprietà risultano essere strettamente correlate alla specifica composizione dell’olio testato.
Come sopra indicato, sono noti in letteratura oli essenziali in grado di fornire effetti antimicotici e/o antibatterici estremamente efficaci come il TTO.
Come indicato anche sopra, le sostanze di origine naturale hanno, a volte, in associazione ad effetti medici indubbiamente efficaci, altri effetti o caratteristiche che possono limitarne l’utilizzo, nel caso del TTO, l’effetto negativo di maggiore rilevanza à ̈ l’odore estremamente sgradevole, pungente e persistente di tale sostanza che ne inibisce un uso topico da parte del paziente che dovrebbe spargersi su varie parti del corpo tale sostanza maleodorante. E’ quindi auspicabile trovare dei prodotti naturali privi delle caratteristiche negative del TTO che possono essere utilizzati in alternativa, con un’efficacia simile o anche maggiore come antimicotici e/o antibatterici.
Lo stato della tecnica indica che per gli oli ottenuti dalla specie Menta sualveolens, il componente responsabile dell’attività antibatterica e antimicotica, come già precedentemente accennato, risulta essere il pulegone.
In questa descrizione per la prima volta à ̈ descritto un olio essenziale di Mentha suaveolens la cui composizione si caratterizza per la presenza del piperitenone ossido come maggiore componente aventi proprietà antimicotiche e/o antibatteriche estremamente efficaci, paragonabili se non migliori a quelle del TTO nelle medesime applicazioni.
Tale olio, che presenta una percentuale trascurabile di pulegone mostra sorprendentemente proprietà medicamentose quali attività d’inibizione della crescita di diversi microrganismi a concentrazioni più basse rispetto a quelle definite per gli altri oli essenziali noti in letteratura.
La presente descrizione rivela un olio essenziale di Mentha suaveolens, in particolare contenente almeno il 60% di piperitenone ossido avente proprietà antimicotiche e/o antibatteriche efficaci, il suo uso come medicamento, composizioni e prodotti che lo contengono.
Sono quindi oggetto della presente invenzione:
- un olio essenziale di Mentha suaveolens contenente almeno il 60% di piperitenone ossido;
- un olio essenziale di Mentha suaveolens contenente almeno il 60% di piperitenone ossido come medicamento;
- composizioni farmaceutiche comprendenti almeno l’1,5 % di olio di Mentha suaveolens contenente almeno il 60% di piperitenone ossido, e uno o più veicolanti e/o eccipienti farmaceuticamente accettabili
- prodotti comprendenti almeno 1,5 % di olio di Mentha suaveolens contenente almeno il 60% di piperitenone ossido
- un metodo di estrazione dell’olio essenziale di Mentha suaveolens contenente almeno il 60% di piperitenone ossido comprendente i seguenti passaggi:
a) utilizzare materiale vegetale di piante di Mentha suaveolens raccolto in un periodo compreso tra l’inizio di giugno e la fine di settembre;
b) estrarre detto olio da detto materiale vegetale
d) anidificare detto olio su sodio solfato anidro
e) ottenere l’olio puro per allontanamento del solvente utilizzato
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELLE FIGURE
La tabella 1, riporta le percentuali dei componenti identificati con uno spettrometro di massa contenuti nell’olio essenziale di Menta della presente invenzione. La caratteristica importante à ̈ rappresentata dalla presenza di piperite none ossido nella percentuale del 92 % , insieme ad altre componenti con percentuali molto basse.
Tabella 2: in questa tabella sono riportati i valori di MIC (minima concentrazione inibente) e MFC (minima concentrazione fungicida) saggiata su un certo numero di ceppi di Candida albicans di diversa provenienza, vuol dire che alcuni sono isolati clinici, altri sono isolati di laboratorio. La caratteristica importante à ̈ rappresentata dallo stesso valore di MIC in tutti i ceppi utilizzati, ma soprattutto che non ci sia una grande differenza tra i valori di MIC e di MFC, dimostrando quindi un effetto essenzialmente fungicida e non fungistatico dell’olio essenziale.
Figura 1: rappresenta l’attività in vivo dell’olio essenziale. Nella figura 1 A sono fotografate femmine di topo infettate con un ceppo di candida luminescente e trattate olio di gelsomino; nella figura 1B sono fotografate di femmine di topo infettate con un ceppo di candida luminescente e trattate con l’olio di menta; nella figura 1 C sono fotografate femmine di topo infettate con un ceppo di candida luminescente e trattate con soluzione salina. Tutte le femmine di topo così infettate e trattate sono osservate dopo vari giorni per vedere come procede l’infezione. Le macchie bianca che si osservano in prossimità della coda degli animali corrisponde all’infezione, à ̈ possibile osservare dopo 21 giorni che gli animali trattati con l’olio di menta presentano una notevole diminuzione dell’infezione.
Nella figura 1 D si riferisce a due grafici in cui si riportano il numero di cellule vive riscontrate nei fluidi vaginali dei 3 gruppi di topi trattati. Dopo 21 giorni il numero di cellule nel gruppo di animali trattati con l’olio di menta risulta inferiore a quelle riscontrate negli altri 2 gruppi. Nel confronto diretto tra l’olio di gelsomino e quello di menta si può osservare come quest’ultimo esplica la sua azione antifungina nei primi giorni di trattamento.
Figura 2: in questa immagine sono riportati i grafici, in particolare 4, riguardanti la citotossicità riscontrata su due linee cellulari Monomac e L929 trattate per 2 ore e 24 ore con concentrazioni differenti di olio di menta, di olio di gelsomino e di TTO utilizzato come controllo positivo. I valori riportati sull’ordinata rappresentano la percentuale di cellule vive dopo trattamento con gli oli essenziali. L’olio essenziale di menta pur risultando leggermente più tossico rispetto al TTO mantiene un buon indice terapeutico.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELL'INVENZIONE
La presente descrizione riporta per la prima volta un olio essenziale di Menta suaveolens contenente almeno il 60% di piperitenone ossido utilizzabile come antimicotico e/o antibatterico.
L’olio essenziale estratto da materiale vegetale di Mentha suoaveolens, come sotto riportato, presenta una particolare composizione, con una trascurabile concentrazione di pulegone, che da quanto noto in letteratura non faceva prevedere, , le efficaci capacità antimicotiche e/o antibatteriche dello stesso.
Gli inventori hanno analizzato mediante gascromatografia la composizione di detto olio, evidenziando nel piperitenone ossido il componente presente in percentuale maggiore. L’olio essenziale di Mentha suaveolens secondo la presente descrizione contiene almeno il 60% di piperitenone ossido. In particolare, il contenuto di piperitenone ossido à ̈ di almeno il 60%, 65%, 70%, 75%, 80%, 85%, 87% 88%, 89%, 90%, 91%, 92%. A titolo esemplificativo ma non limitante, l’olio della presente invenzione potrà avere una composizione come quella riportata in tabella 1.
L’olio della presente invenzione potrà essere anche un olio di Mentha suaveolens, opzionalmente arricchito artificialmente in piperitenone ossido.
Gli autori della presente descrizione hanno osservato che un olio essenziale di Mentha suaveolans con una percentuale di piperitenone ossido di almeno il 60% agisce come un efficace antimicotico e/o antibatterico sia utilizzandolo come medicamento, sia utilizzandolo come ausilio per la disinfezione di materiali o di ambienti mostrando in molti casi un’efficacia paragonabile o anche superiore a quelle fino ad oggi osservate con oli essenziali utilizzati per il medesimo scopo, come il Tea Tree Oil (TTO).
Data l’attività biologica dimostrata dagli inventori nei confronti di diversi microrganismi l’olio di Mentha suaveolans con una percentuale di piperitenone ossido di almeno il 60% può essere utilizzato come medicamento.
E’ quindi oggetto della descrizione un olio di Mentha suaveolans avente una percentuale di piperitenone ossido di almeno il 60% come medicamento.
L’olio qui descritto mostra la capacità di inibire e/o rallentare la crescita di diversi microrganismi quali, ad esempio, batteri e funghi. Dagli studi effettuati, l’olio divulgato nella presente descrizione ha dimostrato un’attività antifungina tale da suggerire il suo utilizzo nelle micosi di differenti origini. Inoltre, à ̈ stata dimostrata l’attività antibatterica dell’olio qui descritto anche nei confronti di batteri Gram-positivi e Gram-negativi. Le caratteristiche sopra elencate rendono tale olio utile come antinfettivo, antisettico, battericida, fungicida.
L’olio di Mentha suaveolans con una percentuale di piperitenone ossido di almeno il 60% può essere utilizzato come medicamento con azione antibatterica e/o antimicotica e/o antisettica e/o antinfettiva.
In una forma di realizzazione, l’olio qui divulgato può essere utilizzato come antibatterico in condizioni in cui si desidera un’azione di inibizione e/o rallentamento della crescita di microrganismi batterici. Detta azione antibatterica potrà essere svolta, contro batteri appartenenti alle famiglie degliStaphylococcus spp, Streptococcus spp e Escherichia coli spp come ad esempio batteri scelti nel gruppo comprendente S.aureus, S:piogens, S. agalactiae, .
Inoltre, l’olio qui divulgato può essere utilizzato come antimicotico in condizioni in cui si desidera un’azione di inibizione e/o rallentamento della crescita di funghi. In una particolare forma di realizzazione, detta azione antimicotica potrà essere svolta contro almeno uno dei funghi scelti nel gruppo: Candida albicans, Criptococcus neoformans, Tricophyton mentagrophyte, Microsporum canis. L’olio della presente invenzione à ̈ particolarmente efficace come antimicotico nelle infezioni da Candida albicans infezioni che spesso richiedono trattamenti in regioni corporee particolari e dove la presenza di odori sgradevoli può risultare sgradita e/o non sopportabile per il paziente. Sorprendentemente, come riportato nell’esempio sotto, tali effetti si esplicano ad una concentrazione minima inibente (MIC) e ad una concentrazione minima fungicida (MFC) inferiori a quella del TTO in esperimenti comparativi (vedi tabella 2). Tale attività antimicotica, inoltre, à ̈ osservata anche nei confronti di ceppi resistenti a farmaci comunemente utilizzati contro le infezioni da funghi. A titolo esemplificativo tali farmaci possono essere farmaci azolici. Quindi, detto olio può essere utilizzato nel trattamento delle infezioni fungine che non rispondono ai farmaci comunemente utilizzati contro dette infezioni. In una particolare forma di realizzazione tali farmaci possono essere i farmaci azolici come ad esempio il fluconazolo.
Inoltre, tutti i saggi effettati dagli inventori hanno dimostrato che l’olio secondo la presente descrizione non induce lo sviluppo di resistenza nei microrganismi trattati. Oggetto della presente invenzione sono anche composizioni farmaceutiche comprendenti l’olio di Mentha suaveolens come definito nella presente descrizione. Le composizioni farmaceutiche dell’invenzione sono formulate, dosate e somministrate in modi, e cioà ̈, quantitativi, concentrazioni, programmi, modi, veicoli e vie di somministrazione, consistenti con una buona pratica medica. I fattori da considerare in questo contesto includono, il mammifero particolare da trattare, la condizione clinica del paziente individuale, la causa dell’infezione, il sito di somministrazione della composizione, il metodo di somministrazione, il programma di somministrazione, e altri fattori noti al personale medico. Il quantitativo terapeuticamente efficace del composto da somministrare sarà guidato da tali considerazioni ed sarà il quantitativo minimo necessario per prevenire, migliorare o trattare il disordine.
Il composto della presente invenzione à ̈ tipicamente formulato in forme di dosaggio farmaceutico per dare un dosaggio del farmaco facilmente controllabile e permettere la conformità del paziente con il regime prescritto.
La composizione secondo la presente descrizione à ̈ preferibilmente sterile. In particolare, le formulazioni da utilizzare per una somministrazione in vivo devono essere sterili. Tale sterilizzazione à ̈ facilmente realizzata, ad esempio, mediante filtraggio attraverso opportune membrane sterili.
L’olio potrà essere utilizzato in tali composizioni come unico principio attivo o anche in combinazione con uno o più sostanze biologicamente attive. In particolare, tali composizioni comprenderanno almeno 1,5 % di detto olio opzionalmente mescolato con diluenti, veicoli, eccipienti o stabilizzanti farmaceuticamente accettabili (Remington's Pharmaceutical Sciences (1980) 16th edition, Osol, A. Ed.).
Il particolare veicolo, diluente o eccipiente utilizzato dipenderà dai mezzi e dagli scopi per i quali il composto della presente invenzione à ̈ stato applicato. I solventi sono generalmente scelti sulla base di solventi riconosciuti dal tecnico del settore come sicuri da somministrare ad un mammifero. In generale, solventi sicuri sono solventi acquosi atossici quali acqua ed altri solventi atossici solubili o miscibili in acqua. Solventi acquosi idonei includono acqua, etanolo, propilen glicole, polietilen glicoli (ad esempio, PEG 400, PEG 300), etc. e loro miscele.
Le sospensioni oleose possono essere formulate sospendendo l’ingrediente attivo in un olio vegetale (quali olio di arachidi, olio di oliva, olio di sesamo o olio di cocco) o in un olio minerale (quale paraffina liquida). Le sospensioni oleose possono anche contenere un agente addensante quale cera d’api, paraffina dura o alcol di cetile. Per la preparazione della composizione della presente invenzione sono accettabili quei diluenti, veicoli, eccipienti e stabilizzanti che risultano atossici per il ricevente ai dosaggi e alle concentrazioni impiegate ed includono tamponi quali fosfato, citrato ed altri acidi organici, antiossidanti inclusi acido ascorbico e metionina, conservanti (quali cloruro di ottadecildimetilbenzile ammonio; cloruro di esametonio; cloruro di benzalconio; cloruro di benzetonio; fenolo, butile o benzile alcol; alchile parabeni quali metile o propile parabene; catecolo; resorcinolo; cicloesanolo; 3-pentanolo; e mcresolo); polipeptidi a basso peso molecolare (meno di circa 10 residui) polipeptidi; proteine, quali siero albumina, gelatine, o immunoglobuline; polimeri idrofili quali polivinilpirrolidone; ammino acidi quali glicina, glutammina, asparagina,istidina, arginina, o lisina; monosaccaridi, disaccaridi e altri carboidrati inclusi glucosio, mannosio o destrine; agenti chelanti quali EDTA; zuccheri quali saccarosio, mannitolo, trealloso o sorbitolo; contro ioni che formano sali quali sodio; complessi metallici (ad esempio, complessi aZn-proteina); e/o surfattanti non ionici quali TWEEN™, PLURONICS™ o polietilene glicole (PEG). Le formulazioni possono anche includere uno o più agenti stabilizzanti, surfattanti, agenti umidificanti, agenti lubrificanti, emulsionanti, agenti sospendenti, conservanti, antiossidanti.
Le composizioni farmaceutiche potranno essere idonee per somministrazione rettale, topica, vaginale, per inalazione o nasale ad un mammifero quale un essere umano. Le composizioni potranno essere in qualsiasi forma ritenuta idonea dal tecnico del settore quali forme solide, semisolide, liquide, sospensioni, emulsioni, gel, unguenti, creme, oli, supposte, tamponi vaginali, ovuli vaginali, lavande, spume, collutori, spray per inalazione o per aerosol.
Le formulazioni in supposta possono essere preparate miscelando l’ingrediente attivo con un eccipiente idoneo non irritante che à ̈ solido a temperature ordinarie ma liquido alla temperatura rettale e/o vaginale e si scioglierà quindi nel retto e/o nella vagina per rilasciare il farmaco. Eccipienti idonei includono, ad esempio, burro di cacao e polietilen glicoli. Le formulazioni idonee ad una somministrazione vaginale potranno essere presentate come pessari, tamponi, creme, gel, paste, spume o formulazioni spray contenenti oltre all’ingrediente attivo quei veicolanti noti nello stato della tecnica come idonei.
Le formulazioni topiche quali creme, unguenti, gel, e soluzioni o sospensioni acquose o oleose, possono generalmente essere ottenute formulando un ingrediente attivo con un veicolo o diluente convenzionale accettabile per uso topico utilizzando procedure convenzionali ben note nello stato della tecnica.
Composizione per somministrazione transdermica potranno essere nella forma di quei cerotti transdermici per la pelle che sono ben noti al tecnico del settore.
Formulazioni idonee ad una somministrazione intrapolmonare o nasale hanno una dimensione di particelle nell’intervallo da 0.1 a 500 micron (incluse dimensioni di particelle nell’intervallo tra 0.1 e 500 micron in aumenti di micron quali 0.5, 1, 30 micron, 35 micron, etc.), che à ̈ somministrata per inalazione rapida attraverso il passaggio nasale o per inalazione attraverso la bocca così da raggiungere i sacchi alveolari. Formulazioni idonee includono soluzioni acquose o oleose dell’ingrediente attivo. Formulazioni idonee per aerosol o somministrazione di polvere secca possono essere preparate secondo metodi convenzionali e possono essere distribuite con altri agenti terapeutici quali composti precedentemente utilizzati nel trattamento o profilassi dei disordini come descritto sotto.
L’invenzione fornisce anche composizioni veterinarie comprendenti l’olio della presente invenzione puro, comprendenti anche un veicolante veterinario. Veicolanti veterinari sono materiali utili allo scopo di somministrare la composizione e possono essere materiali solidi, liquidi o gassosi che sono o inerti o accettabili nello stato della tecnica veterinaria e sono compatibili con l’ingrediente attivo. Queste composizioni veterinarie possono essere somministrate per via topica, rettale, vaginale o mediante qualsiasi altra via desiderata.
Il dosaggio esatto e la frequenza di somministrazione dipenderà dalla particolare condizione da trattare, dalla severità della condizione da trattare come da altre medicine che il paziente stia assumendo, come à ̈ ben noto agli esperti del settore. Inoltre, à ̈ evidente che detto quantitativo efficace potrà essere abbassato o aumentato secondo le risposte del paziente trattato e/o secondo la valutazione del medico che prescrive i composti della presente invenzione. I dosaggi efficaci qui indicati sono quindi, solamente indicativi.
Nella dose indicativa di almeno 10 - 20 gocce dell’olio per applicazione secondo la presente descrizione in forma, detto oilo esplica la sua azione nei confronti di malattie infettive in generale. A dosi maggiori, di almeno 30 gocce di olio puro, esso esplica la sua azione antibatterica e/o antimicotica in caso di vaginiti e simili infiammazioni. Per le infezioni dell'apparato respiratorio detto olio ha un valido impiego alla dose di almeno 10 - 15 gocce di olio puro per via inalatoria, due volte al giorno.
Le dosi nelle composizioni farmaceutiche sopra indicate saranno quindi facilmente evincibili conoscendo un dosaggio efficace del principio attivo tal quale.
Inoltre, detto olio trova possibilità di impiego ed effetti ottenibili grazie al massaggio ed uso esterno. Ad esempio, nella dose di almeno 10 gocce di olio puro, diluito con un altro olio come ad esempio olio di oliva, può essere utile in caso di infezioni delle vie respiratorie.
Frizioni fatte con l'essenza diluita (lozioni alla concentrazione indicativa del 15-20 %), sono utili per la pelle untuosa ed acneica e comunque in tutti i casi dove sia necessario utilizzare un disinfettante naturale come: esantemi, irritazioni da pannolino, verruche, punture di insetti.
Diluito in acqua od olio, si utilizza mediante gargarismi nelle infezioni labiali e della mucosa della bocca, come afte o stomatiti. Con la stessa modalità si possono fare dei lavaggi vaginali o degli impacchi in caso di candida o di altre infezioni vaginali.
In generale, le composizioni farmaceutiche contenenti l’olio essenziale di Mentha suaveolens come definito nella presente descrizione saranno a scopo antibatterico e/o antimicotico e/o antisettico e/o antinfettivo.
Altri usi possono includere l’industria cosmetica e non solo, ed in particolare l’olio secondo la descrizione potrebbe essere incluso in prodotti erboristici come saponi, colluttori, dentifrici, schiume, gel, shampoo, dopobarba, deodoranti, detergenti disinfettanti, liquidi per gargarismi fornendo prodotti che potranno anche prevenire infezioni agendo quotidianamente su individui sani ed impedendo l’insediamento batterico e/o fungino.
Per le caratteristiche dimostrate dagli inventori, l’OEMS (Olio Essenziale di Mentha suaveolens) oltre ad applicazioni in campo medico, dell’igiene e della cosmesi può avere anche altre indicazioni come impiego nella disinfezione di ambienti, purificazione dell’aria e materiale inanimato.
Oggetto della presente descrizione sono anche prodotti comprendenti l’olio come precedentemente definito. In una particolare forma di realizzazione, detti prodotti sono prodotti utili alla cura ed all’igiene del corpo quali, a titolo di esempio, bagnoschiuma, sapone, schiuma, shampoo, balsamo, detergente, deodorante, dopobarba ecc Tali prodotti conterranno nella loro formulazione almeno 5% di olio secondo la presente descrizione e opzionalmente uno o più tensioattivi e/o solventi e/o fragranze e/o coloranti e/o conservanti. Il tipo di tensioattivo, fragranza, colorante e conservante, come anche la concentrazione relativa, sarà definito dal tecnico del settore secondo il tipo di formulazione scelta per la realizzazione. A titolo esemplificativo tensioattivi utilizzabili sono: acqua, sodio lauril solfato, cocamidopropilbetaina, sodio C14-16 olefin solforato, cocamidi, ciclopentasilossano, acido citrico ecc In un’ulteriore forma di realizzazione, tali prodotti consistono in prodotti per l’igiene orale quali, ad esempio, dentifrici, collutori, liquidi per gargarismi ecc contenenti almeno il 1,5 % di olio secondo la presente descrizione. Componenti opzionalmente aggiuntivi di tali prodotti possono essere conservanti e/o emulsionanti e/o coloranti e/o dolcificanti e/o aromi. A titolo esemplificativo conservanti utilizzabili sono: sodio sorbato, potassio sorbato, calcio sorbato, sodio benzoato, calcio benzoato, potassio benzoato, propilparabene, sodio propinato ecc.. Emulsionati utilizzabili per la realizzazione di detti prodotti sono, ad esempio: lecitina, sodio citrato, sodio fosfato, calcio fosfato, polietilene ecc. Invece, dolcificanti utilizzabili per la realizzazioni di detti prodotti sono a titolo esemplificativo: sorbitolo, mannitolo, aspartame, saccarina xylitolo. A mero scopo esemplificativo, coloranti utilizzabili sono: tartrazina, clorofilla, carotene ecc Oggetti della presente descrizione sono anche disinfettati per ambienti e/o materiale inanimato utilizzabili per limitare o impedire la crescita di microrganismi laddove desiderato. Detti disinfettanti possono essere realizzati in forma di soluzioni, emulsioni, spray e conteranno almeno il 5 % dell’olio come precedentemente definito. La diffusione in ambienti quali, ad esempio, sale operatorie, stanze ospedaliere, aule scolastiche, sale d’attesa ecc. potrà avvenire mediante caloriferi, filtri dell’aria condizionata, diffusori, impianti di sterilizzazione.
L’olio essenziale secondo la presente descrizione à ̈ ottenuto mediante estrazione da piante appartenenti al genere Menta, specie suaveolens (Mentha suaveolens), nome volgare: Menta a foglie tonde. Sono stati riportati tra i vari sinonimi della suddetta anche quello di Mentha rotundifolia (Nagell and Hefendehl, 1974).
La Mentha suaveolens à ̈ una pianta erbacea perenne alta fino ad un metro con forte odore acre. E’ una pianta con crescita spontanea in Italia, caratteristica dei paesi mediterranei ed, in particolare, à ̈ comune nei territori peninsulari e insulari. Si può ritrovare spontanea nei territori dell’alto Lazio con un tempo balsamico, definito come il periodo dell'anno in cui detta pianta medicinale presenta la più alta concentrazione di principi attivi, di circa 3 mesi. Il tempo balsamico per piante appartenenti alla specie Mentha suaveolens à ̈ tra giugno e fine settembre. Pertanto, allo scopo di giungere all’estrazione dell’olio essenziale di Menta suaveolens secondo la presente descrizione, sarà utilizzato materiale vegetale di piante di Mentha suaveolens raccolto tra l’inizio di giugno e la fine di settembre, periodo in cui si ha la massima produzione dell’olio essenziale. Il materiale vegetale di partenza per ottenere l’olio della presente descrizione può essere costituito da qualsiasi porzione della pianta che potenzialmente contiene l’olio di interesse. In particolare, à ̈ noto che le essenze come l’olio di Mentha suaveolens sono contenute nelle foglie, nei fiori e nei petali e più nello specifico nei peculiari peli ghiandolari di solito abbondanti sulla superficie di dette foglie e detti petali.
Per tale motivo sarà preferenzialmente scelto dal tecnico del settore come materiale di partenza per l’estrazione di olio di Mentha suaveolens la pianta intera e/o le foglie e/o i fiori e/o i petali e/o i peli ghiandolari. Essenziale per l’estrazione dell’olio qui descritto à ̈ l’utilizzo del materiale vegetale, fresco, preferibilmente processato subito dopo la raccolta. Quindi il materiale di partenza ai fini della presente invenzione à ̈ rappresentato dalla pianta intera fresca e/o foglie fresche e/o fiori freschi e/o petali freschi e/o peli ghiandolari freschi.
Il metodo di estrazione per ottenere l’olio di interesse potrà essere qualsiasi metodo che l’esperto del settore riterrà utile a tale scopo. In una particolare forma di realizzazione, l’estrazione di detto olio da detto materiale vegetale potrà essere effettuata mediante distillazione. In particolare, potranno essere adottate due procedure:
1) l’idrodistillazione semplice con immersione diretta del materiale vegetale nel recipiente riscaldato e portato ad ebollizione, 2) distillazione mediante vapore saturo, in questo caso il materiale à ̈ in contatto diretto con il vapore che lo attraversa. Tutti i dettagli relativi a tali tecniche di estrazione sono, come noto al tecnico del settore, ampiamente descritte in tutti i loro passaggi in diversi testi di laboratorio. A titolo meramente esemplificativo e non limitante, quindi à ̈ possibile porre la pianta di Menta suaveolens, preferibilmente sminuzzata, in un pallone contenete un volume opportuno di acqua ed effettuare un’estrazione in corrente di vapore per circa 3 ore. L’olio essenziale così ottenuto sarà sottoposto a successiva anidrificazione su opportuno anidrificante come ad esempio sodio solfato anidro. L’olio essenziale puro potrà essere ottenuto nella sua forma pura mediante allontanamento dell’anidrificante per filtrazione.
Sono di sotto riportati esempi che hanno lo scopo di illustrare meglio il trovato descritto nella presente descrizione, tali esempi non sono in alcun modo da considerare come una limitazione della precedente descrizione e delle successive rivendicazioni.
ESEMPI
Esempio 1
Raccolta ed identificazione della pianta, estrazione dell’olio essenziale.
Campioni di foglie e fiori di mentha suaveolens sono stati raccolti in località Roccaccia–Tarquinia nel luglio 2007 nel momento opportuno della giornata e nel suo tempo balsamico. La pianta e’ stata sottoposta all’analisi microscopica per il definitivo riconoscimento da parte di esperti del dipartimento di Biologia Vegetale dell’Università di Roma “Sapienza†, che hanno effettivamente riconosciuta la pianta appartenente alla genere Mentha specie suaveolens Ehrl. Della famiglia delle labiate, sottofamiglia asteroideae. Per l’estrazione degli oli essenziali e’ stato utilizzato un apparecchio tipo Clevenger (Clevenger J.F. J. Amer. Pharm. Assoc., 192817 346). A questo scopo circa 100 g di pianta accuratamente sminuzzata sono posti in un pallone da 500 ml contenente 200 ml di acqua ed estratti in corrente di vapore per circa 3 ore. Dopo tale periodo non si osserva separazione di ulteriore olio essenziale. L’olio essenziale ottenuto viene anidrificato su sodio solfato anidro. Dopo filtrazione si ottiene l’olio essenziale puro con una resa complessiva che varia da 0,4 a 0,5 %.
Esempio 2
Saggi biologici in vitro. Metodo CLSI 2008. MIC and MFC.
Per saggiare l’attività antimicotica dell’olio essenziale di Menta suaveolens sono stati eseguiti test di determinazione delle minima concentrazione inibente (MIC) e fungicida (MFC). L’olio essenziale à ̈ stato diluito in modo scalare in terreno RPMI 1640 addizionato con L-glutammina in assenza di sodio bicarbonato in un tampone a pH 7.0 contenente MOPS (0,165 M). La concentrazione finale degli oli essenziali era compresa tra 0,008 a 4% v/v. Una piastra Costar a 96 pozzetti a fondo conico à ̈ stata preparata con aliquote di 50 Î1⁄4l di ogni diluizione. Il test à ̈ stato eseguito in triplicato. Alla soluzione à ̈ stato aggiunto Tween 80 alla concentrazione finale di 0,001% v/v per facilitare la solubilità dell’olio. A questa concentrazione non si osserva nessun effetto inibitorio sulla crescita fungina dovuto alla presenza del detergente. L’inoculo fungino à ̈ di circa, 2.5 x 10<3>cells/ml. Le piastre sono incubate a 30°C per 48h. Per la determinazione della MFC da ogni pozzetto in cui non si osservava crescita fungina, 10 Î1⁄4l di terreno sono prelevati e inoculati su piastre di Petri contenenti terreno Sabouraud agarizzato (SDA) e incubate a 30° C per 48h. Dopo questo tempo sono contate le unità formanti le colonie (CFU) per calcolare la MFC definita come la minima concentrazione in cui si osserva il 99,9% di mortalità. (Pag. 6-10 di Clinical and Laboratory Standards Institute. Methods for broth dilution antifungal susceptibility testing of yeast. Approved Standard- Third Edition: M27-A3. 2008; 28 (14). Waine, Pa, USA). In parallelo, a fini comparativi, lo stesso test à ̈ stato eseguito utilizzando TTO commerciale ed i risultati sono riportati in tabella 2.
Esempio 3
Fase vapore.
Saggio in fase di vapore. L’effetto della frazione volatile dell’olio essenziale à ̈ studiato mediante il metodo della piastra di Petri invertita. Tamponi di circa 5 mm di diametro sono stati imbibiti nelle soluzioni diluite di olio essenziale (preparato come per la determinazione di MIC e MFC) alle concentrazioni corrispondenti alla MIC e quelle subito superiori ed inferiori. I tamponi sono stati applicati sul coperchio di capsule di Petri contenenti 10 ml di terreno Sabouraud con agar inoculato con circa 1 x 10<6>cellule/ml di funghi in modo tale da non andare in contatto diretto con la superfiche del terreno stesso. Le piastre sono state sigillate con parafilm ed incubate a 30° C per 48-72h. Dopo tale periodo à ̈ stato osservata la mancanza di crescita fungina. (Pag 1546, righe 15-26 della prima colonna di Tullio, V., et al., Antifungal activity of essential oils against filamentous fungi determined by broth microdilution and vapour contact methods. J Appl Microbiol, 2007.102(6): p.1544-50)
Esempio 4
Saggi biologici in vivo
Per valutare l’attività dell’OEMS in vivo à ̈ stato utilizzato un modello sperimentale di infezione vaginale murina. Tre gruppi composti da 4 topi femmina, di 4 settimane, sono state trattati per 5 giorni con iniezione sottocutanee di 0,2 mg di estradiolo valerato diluito in 100 Î1⁄4l di olio di sesamo per indurre condizioni di pseudo-estro. Questo à ̈ stato ripetuto ogni settimana fino al completamento dello studio. Gli animali sono stati anestetizzati con 2,5 to 3,0% (vol/vol) di gas isofluorano ed infettati due volte a distanza di 24 h con 10 Î1⁄4l di una sospensione contenente di 1x10<9>/ml di cellule fungine introducendo una pipetta nel lume vaginale fino alla cervice uterina. Per favorire il contatto e l’assorbimento delle cellule fungine gli animali sono mantenuti a testa in giù per un minuto dopo l’infezione. Ogni giorno dopo l’infezione 10 Î1⁄4l di coelenterazina à ̈ aggiunto nel lume vaginale per permettere la visualizzazione dell’infezione. Un gruppo di animali à ̈ stato trattato con l’OEMS, un gruppo con soluzione fisiologica ed infine un gruppo con l’olio essenziale di gelsomino utilizzato come controllo negativo. Dopo 1, 24 e 48h dall’infezione un gruppo di animali à ̈ stato trattato o con 50 Î1⁄4l di OEMS alla concentrazione di 15 mg/ml, o con 50 Î1⁄4l di soluzione fisiologica, o con 50 Î1⁄4l di olio essenziale di gelsomino. Nei giorni 5, 7, 9 ,15 e 21 sono stati osservati mediante fluorescenza e prelevati i fluidi vaginali. Per determinare la carica fungina i fluidi vaginali sono diluiti e depositati su piastre Petri contenente terreno SDA agarizzato. Incubate per 48 h e contate le CFU. (pag. 4850; righe 5-21, della prima colonna di. Enjalbert B, Rachini A., Vediyappan G.,.Pietrella D, Spaccapelo R., Vecchiarelli A., Brown A. J. P., d’Enfert C.A Multifunctional, Synthetic Gaussia princeps Luciferase Reporter for Live Imaging of Candida albicans Infections. Infection and Immunity.2009, 77:4847–4858; la quarta pagina, righe 6-15 della prima colonna di Mondello F., De Bernardis F., Girolamo A.,Cassone A., Salvatore G. In vivo activity of terpinen-4-ol, the main bioactive component of Melaleuca alternifolia Cheel (tea tree) oil against azole-susceptible and -resistant human pathogenic Candida species. BMC Infectious Diseases 2006, 6:158).
Esempio 5
Saggi di tossicità.
La tossicità dell’OEMS à ̈ stata valutata su linee cellulari monocitiche e macrofagiche della linea MonoMac e L929.2.5 × 10<5>cellule sono trattate con 0,1, 1, 10, 100, 1000, 10000 Î1⁄4g/ml di OEMS, per 2 h o 24 h a 37°C. la vitalità cellulare à ̈ stata valutata mediante l’uso di un kit ATP bioluminescente. 100 Î1⁄4l di ogni campione sono aggiunti in una piastra a 96 pozzetti contenente 50 Î1⁄4l di reagente di lisi e dopo 10 min di incubazione, si aggiungono 100 Î1⁄4l di reagente contenente ATP (AMRPlus). Dopo 2 min di incubazione si misura la luminescenza al luminometro. (pag. 4360, righe 12-20, della seconda colonna di Pietrella D., Lupo P., Rachini A., Sandini S., Ciervo A., Perito S., Bistoni F., Vecchiarelli A.. A Candida albicans Mannoprotein Deprived of Its Mannan Moiety Is Efficiently Taken Up and Processed by Human Dendritic Cells and Induces T-Cell Activation without Stimulating Proinflammatory Cytokine Production. Infection and Immunity, 2008, 76, 4359–4367).
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Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Olio essenziale di Mentha suaveolens contenente almeno il 60% di piperitenone ossido 2. Olio secondo la rivendicazione 1, in cui il contenuto di piperitenone ossido à ̈ di almeno il 60%, 65%, 70%, 75%, 80%, 85%, 87% 88%, 89%, 90%, 91%, 92%. 3. Olio secondo la rivendicazione 1 o 2, come medicamento. 4. Olio secondo la rivendicazione 3, in cui detto medicamento ha attività antibatterica e/o antimicotica e/o antisettica e/o antinfettiva. 5. Olio secondo la rivendicazione 4, in cui detta attività antibatterica à ̈ svolta contro batteri appartenenti a Staphylococcus spp, Streptococcus spp e Escherichia coli spp 6. Olio secondo la rivendicazione 5, in cui detti batteri sono scelti nel gruppo comprendente: S.aureus, S:piogens, S. agalactiae 7. Olio secondo la rivendicazione 4, in cui detta azione antimicotica à ̈ svolta contro almeno uno dei funghi scelti nel gruppo comprendente: Candida albicans Criptococcus neoformans, Tricophyton mentagrophyte, Microsporum canis 8. Composizioni farmaceutiche comprendenti almeno il 1,5 % di olio secondo la rivendicazione 1 o 2, e uno o più veicolanti e/o eccipienti farmaceuticamente accettabili. 9. Composizione secondo la rivendicazione 8, per uso antibatterico e/o antimicotico e/o antisettico e/o antinfettivo. 10. Prodotti comprendenti almeno 1,5 % di olio secondo la rivendicazione 1 o 2, scelti nel gruppo consistente in : saponi, colluttori, dentrifici, schiume, gel, shampoo, dopobarba, deodoranti, detergenti disinfettanti, liquidi per gargarismi, soluzioni per gargarismi. 11. Metodo di estrazione dell’olio essenziale di Mentha suaveolens contenente almeno il 60% di piperitenone ossido comprendente i seguenti passaggi: a) utilizzare materiale vegetale fresco di piante di Mentha suaveolens raccolto in un periodo compreso tra l’inizio di giugno e la fine di settembre; b) estrarre detto olio da detto materiale vegetale c) anidificare detto olio su sodio solfato, 12. Metodo secondo la rivendicazione 11, in cui detto materiale vegetale di piante di Mentha suaveolens à ̈ la pianta intera e/o le foglie e/o i fiori e/o i petali e/o i peli ghiandolari.
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