ITRM20080645A1 - Nuovo prodotto derivato della lolla - Google Patents

Description

“Nuovo prodotto derivato della lollaâ€

DESCRIZIONE

a corredo di una domanda di Brevetto per Invenzione Industriale

avente per titolo: “Nuovo prodotto derivato della lollaâ€

La presente invenzione si riferisce ad un prodotto derivato della lolla.

Come dalla conoscenza generale, per †̃lolla’ si intende un sottoprodotto proveniente come scarto dalla lavorazione dei cereali, costituito dall'insieme dalle brattee che avvolgono i chicchi. Il distacco delle brattee avviene durante la trebbiatura in quei cereali, come il frumento o la segale, in cui le brattee non aderiscono alla cariosside; in altri cereali, come il riso, l’avena ed il farro, che presentano brattee più aderenti, le brattee devono essere asportate con un processo denominato †̃sbramatura’. La lolla di frumento si accumula come cascame di trebbiatura. Essa trova impiego come lettiera per il bestiame e talvolta come foraggio di bassa qualità. La lolla che trova applicazioni maggiori à ̈ quella di riso. Essa à ̈ usata nel giardinaggio per la pacciamatura (trattamento rivolto ad impedire la crescita di erba) e come fondo per lettiere di animali da stalla, come i bovini ed i cavalli. Sono attualmente noti gli usi della lolla come combustibile, come materia di sofisticazione dei mangimi, sotto forma incinerata nella preparazione di paste saponose, come materia prima per la produzione del furfurolo, per la fabbricazione di materiali coibenti ed isolanti [VILLAVECCHIA-EIGENMANN: “Nuovo Dizionario di Merceologia e Chimica Applicata†(Ulrico Hoepli, 1974), Vol. 4°].

È anche attualmente noto il concetto dell’uso della lolla di riso in forma naturale, cioà ̈ non trattata, o al più sterilizzata, come substrato per orto-floricoltura.

Tuttavia, questo uso comporta l’inconveniente di un affioramento della lolla che si verifica in fase di coltivazione e di una successiva decomposizione organica della medesima, con successive reazioni chimiche sfavorevoli ai fini della coltura all’interno del substrato.

Altresì, come substrato per orto-floricoltura à ̈ attualmente usata come componente principale la torba (bionda). Altri componenti dei substrati per orto-floricoltura sono la torba nera, il terreno naturale, il †̃compost’ (ovvero scarti di rifiuti organici come dai depuratori e/o tagliature di boschi o giardinaggio lasciate macerare ovvero fermentare), fibra di cocco, midollo di cocco, foglie etc.

Il componente usato nella maggiore quantità, e l’unico componente che può essere usato nella quantità del 100%, à ̈ la torba. Per esempio, la fibra di cocco à ̈ preferibile non usarla in quantità superiore al 20%.

Tuttavia, questo presenta l’inconveniente di implicare l’estrazione della torba e la sua importazione dai paesi del Nord Europa, dai quali proviene, con l’inconveniente di comportare rilevanti costi.

È scopo della presente invenzione fornire un prodotto per l’uso come substrato per ortofloricoltura, sia professionale, sia hobbistica, nel quale la torba costituisca solo una frazione, per ridurre sostanzialmente gli inconvenienti sopra citati, e per migliorare le prestazioni del substrato riguardo a drenaggio, stabilità e durata. Tale scopo à ̈ ottenuto mescolando alla torba un quantitativo di lolla trattata secondo una modalità insegnata dalla presente invenzione.

Precettivamente, secondo la presente invenzione, la lolla à ̈ sottoposta a trattamento termico di tostatura fino all’incenerimento, con disidratazione, sterilizzazione e mineralizzazione della lolla, ottenendo una cenere di lolla granulosa, cioà ̈ non pulverulenta, con granulometria dell’ordine di grandezza di qualche millimetro.

Per †̃mineralizzazione’, come dalla conoscenza generale, à ̈ da intendersi la sostituzione dei composti organici presenti con composti inorganici.

In particolare, detta lolla può essere lolla di riso.

Saggi sperimentali hanno dato risultato positivo nell’uso suddetto come substrato per ortofloricoltura di una miscela di torba (bionda) e cenere di lolla di riso, in particolare nel rapporto 50/50 in volume.

Pertanto, costituisce l’oggetto della presente invenzione un prodotto derivato della lolla secondo l’allegata Rivendicazione 1.

Costituisce anche oggetto della presente invenzione un substrato per orto-floricoltura professionale ed hobbistica secondo l’allegata Rivendicazione 4, costituito da una miscela comprendente tale prodotto.

Tale prodotto presenta il vantaggio di essere economicamente competitivo.

Forme di realizzazione preferite sono esposte nelle rivendicazioni precedenti.

La presente invenzione sarà compresa appieno in base alla seguente descrizione di una forma di realizzazione data solo a titolo esemplificativo, assolutamente non limitativo di essa.

Lolla di riso naturale derivante come scarto dalla lavorazione del riso veniva trattata termicamente deponendola alla base di fumaioli ardenti, alimentati con combustibile dall’alto.

Lolla di riso naturale (materiale grezzo), derivante come scarto della lavorazione del riso, à ̈ trattata termicamente in un impianto consistente di fumaioli nella forma di tubi ardenti, una pavimentazione in calcestruzzo con un tetto ed un’alimentazione di acqua pulita. I fumaioli hanno dei fori dal fondo fino ad un’altezza p.e. di un 1 metro. La parte superiore dei fumaioli à ̈ preferibilmente senza fori. La distanza tra i fumaioli à ̈ preferibilmente tra 60 e 70 centimetri allo scopo di ottenere un trattamento termico uniforme della lolla.

La lolla à ̈ preferibilmente secca al fine di un trattamento rapido con risultati uniformi. Per ogni litro di lolla di riso trattata termicamente, occorrono 2,3 litri di materiale grezzo.

È condotto un trattamento termico di tostatura sino all’incenerimento, con disidratazione, sterilizzazione e mineralizzazione della lolla.

Nel trattamento termico la lolla à ̈ portata all’incandescenza, ma non alla combustione. La lolla à ̈ deposta in cumuli intorno ai fumaioli, fino all’altezza alla quale arrivano i fori dei fumaioli, p.e. 1 metro. Il processo di trattamento termico à ̈ iniziato accendendo piccoli fuochi nei fumaioli, adoperando p.e. cartone e combustibile. Non appena si à ̈ acceso il fuoco, si devono chiudere i fori con la lolla di riso. I cumuli di lolla iniziano a divenire incandescenti dall’interno. Il fuoco à ̈ alimentato dall’ossigeno proveniente dai fori nei fumaioli. L’ossigeno à ̈ aspirato attraverso la lolla ed i tubi dei fumaioli verso il fuoco. Fumo e biossido di carbonio escono attraverso l’uscita superiore dei fumaioli.

Terminata la combustione, si ferma l’incandescenza della lolla con acqua. Si alimenta acqua pulita sulla lolla con abbondanza. Dopo alcune ore la maggior parte dell’acqua à ̈ evaporata in conseguenza del calore. Quando la lolla non à ̈ più incandescente, essa viene confezionata in pacchi.

Il prodotto risultante dal trattamento termico descritto à ̈ una cenere granulosa, cioà ̈ non pulverulenta, avente granulometria dell’ordine di grandezza di qualche millimetro.

Il trattamento termico descritto sterilizza la lolla. Alle alte temperature raggiunte tutti i batteri muoiono. In questo modo, successivamente non ci sarà alcuna decomposizione del prodotto, il quale sarà così stabile. Per questo fine occorre che l’acqua usata sia pulita e che si operi con mezzi puliti nel confezionamento della lolla in pacchi.

La cenere granulosa così ottenuta à ̈ mescolata con torba (bionda), fino ad ottenere una miscela omogenea. Questa, provata come substrato per ortifloricoltura, dà risultati molto buoni. In particolare, dimostra risultati particolarmente fruttuosi una miscela nel rapporto 50/50 in volume di cenere di lolla/torba.

La presente invenzione à ̈ stata descritta in riferimento ad una forma di realizzazione specifica di essa, ma variazioni sono possibili nell’àmbito di protezione di essa, che resta solo definito dalle allegate rivendicazioni.

Claims (6)

1. RIVENDICAZIONI 1. Prodotto derivato della lolla ottenuto con un processo di trattamento della lolla naturale comprendente una fase di trattamento termico di tostatura della lolla sino all’incenerimento, con disidratazione, sterilizzazione e mineralizzazione della lolla stessa, ottenendo una cenere di lolla granulosa.
2. 2. Prodotto derivato della lolla secondo la Rivendicazione 1, in cui detta lolla à ̈ lolla di riso.
3. 3. Prodotto derivato della lolla secondo la Rivendicazione 1, in cui detto trattamento termico à ̈ effettuato deponendo lolla naturale alla base di fumaioli ardenti, ivi sottoponendola a tostatura sino all’ incenerimento, con disidratazione, sterilizzazione e mineralizzazione della lolla stessa.
4. 4. Substrato per orto-floricoltura professionale ed hobbistica costituito da una miscela comprendente il prodotto derivato della lolla secondo la Rivendicazione 1.
5. 5. Substrato per orto-floricoltura professionale ed hobbistica secondo la Rivendicazione 4, costituito da una miscela comprendente il prodot to derivato della lolla secondo la Rivendicazione 1 e torba, oppure torba nera, terreno naturale, †̃compost’, fibra di cocco, midollo di cocco, foglie.
6. 6. Substrato per orto-floricoltura secondo la Rivendicazione 5 comprendente il 50% in volume di prodotto derivato della lolla secondo la Rivendicazione 1 ed il 50% in volume di torba.