ITRM20070292A1 - Ringhiera con assorbitore termico integrato per la produzione di acqua calda. - Google Patents

Ringhiera con assorbitore termico integrato per la produzione di acqua calda. Download PDF

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ITRM20070292A1
ITRM20070292A1 IT000292A ITRM20070292A ITRM20070292A1 IT RM20070292 A1 ITRM20070292 A1 IT RM20070292A1 IT 000292 A IT000292 A IT 000292A IT RM20070292 A ITRM20070292 A IT RM20070292A IT RM20070292 A1 ITRM20070292 A1 IT RM20070292A1
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solar
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solar absorber
absorber
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IT000292A
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Mario Lorenzi
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Description

DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un sistema per l'estrazione d'energia termica dalla radiazione solare mediante un impianto comprendente uno o più collettori solari integrati all'interno di una ringhiera.
Storia della tecnologia
Ad oggi l'impianto solare, o a impianto a "collettori solari", si configura tra le soluzioni in assoluto più economiche per la produzione di calore.
La tecnologia per l'utilizzo termico dell'energia sotto forma di radiazione solare negli ultimi anni ha raggiunto maturità ed affidabilità tali da farla rientrare tra le modalità più razionali e pulite per scaldare l'acqua prevalentemente per l'utilizzo domestico.
La radiazione solare, nonostante la sua scarsa densità (che raggiunge 1 kW/m<2>nelle giornate di cielo sereno) resta la fonte energetica più abbondante sulla superficie terrestre.
Un impianto solare per la produzione d'acqua calda è composto di diverse unità, ognuna con una specifica funzione:
• uno o più collettori solari
• un serbatoio di accumulo
• un circuito idraulico
Un collettore solare fùnge sostanzialmente da generatore di calore e comprende un assorbitore solare, composto di una lastra captante nera all'interno della quale è inserito un fascio di tubi in cui scorre un fluido termovettore. L'assorbitore, grazie a specifici trattamenti operati sulla sua superficie, filtra la componente infrarossa della radiazione solare, la quale opera il riscaldamento del fluido termovettore. Il fascio di tubi può essere realizzato con materiali dotati di un'ottima trasmittanza termica come ad esempio lamierino, alluminio o rame. L'insieme costituito da assorbitore e fascio di tubi è solitamente racchiuso in un contenitore presentante una superficie vetrata in cui è presente del materiale isolante, come ad esempio lana di vetro o poliuretano.
Il contenitore, o telaio, è abitualmente realizzato in alluminio o in materiale sintetico, e conferisce al collettore una consistente robustezza e stabilità. Il materiale isolante in esso presente ne limita le perdite termiche. La superficie vetrata permette alla radiazione solare di raggiungere l'assorbitore, evitando al massimo possibili rifrazioni.
Il fluido termovettore è addizionato con un antigelo per non congelarsi durante la stagione invernale (solitamente viene impiegata acqua glicolata).
Il collettore solare è connesso ad un circuito idraulico il quale ha la funzione di trasportare il fluido termovettore all'interno di un serbatoio d'accumulo, o bollitore, che contiene acqua sanitaria da riscaldare.
Per quanto riguarda il circuito idraulico esistono attualmente due possibilità di funzionamento: la prima relativa ad un sistema a "circolazione forzata", la seconda a "circolazione naturale". Il sistema a circolazione forzata implica sostanzialmente l'impiego di una pompa di circolazione e di una centralina elettronica che regola l'avvio e l'arresto della pompa in base alla differenza di temperatura, rilevata da apposite sonde, tra il fluido termovettore all'uscita del collettore e l'acqua sanitaria contenuta all'interno del bollitore. Nel sistema a circolazione naturale, invece, il moto del fluido termovettore all'interno del circuito è indotto dal riscaldamento del fluido stesso. Come noto, infatti, essendo il fluido caldo a parità di volume più leggero del fluido più freddo, esso tende a salire verso l'alto inducendo così una circolazione che favorisce poi la cessione di calore all'acqua sanitaria all'interno del bollitore.
Il sistema a circolazione naturale è, come ovvio, molto meno complesso rispetto al sistema di circolazione forzata e conseguentemente meno costoso, dato che può fare a meno di componenti come la pompa di circolazione e la centralina di controllo. Non avendo però possibilità d'alcuna regolazione, il sistema a circolazione naturale è molto meno performante: ad esempio la portata di fluido non può essere regolata e di conseguenza non può essere ottimizzato il trasferimento di calore che avviene sia nell'assorbitore, sia nel bollitore. Inoltre la posizione del bollitore dovrebbe essere più alta e vicino possibile al collettore solare, e, se questo si trova posizionato all'aperto, non si riesce a mantenere efficientemente l'energia accumulata dato che essa tende ad essere dissipata nell'ambiente a causa di possibili intemperie e sbalzi di temperatura tra giorno e notte.
Oltre al tipo di collettori solari sopra descritto, esiste ad oggi sul mercato un'ulteriore tipologia: i collettori solari "sottovuoto". Essi sono appositamente realizzati per limitare le dispersioni di calore verso l'esterno. Essi si presentano come tubi di vetro contenenti un elemento assorbitore di calore ed un fluido termovettore, al cui interno la pressione dell'aria è ridottissima in maniera tale di limitare appunto le dissipazioni di calore. Per il resto il sistema di riscaldamento che impiega questo tipo di collettori è del tutto simile a quello sopra descritto, sia esso del tipo a circolazione forzata, sia a circolazione naturale.
Il continuo sviluppo della tecnologia dei sistemi a collettori solari, unitamente al costo sempre crescente dell’energia vanno a favore dell'utilizzo di energia solare, la quale offre l'indiscutibile vantaggio di essere inesauribile e di non presentare emissioni di sostanze nocive
Questi sistemi, ancor meglio se accoppiati ad un sistema di produzione d'acqua calda di tipo convenzionale, hanno dimostrato un elevato rendimento durante tutto l’anno essendo in grado di funzionare anche a temperature molto basse.
Svantaggi della tecnica antecedente
Nonostante i numerosi vantaggi offerti da un sistema di riscaldamento che sfrutta la radiazione solare come fonte energetica, le soluzioni adottate ad oggi per il montaggio di collettori solari comportano numerosi svantaggi.
I collettori, infatti, sono solitamente montati in modo tale da conferir loro un'inclinazione tale da seguire in maniera più o meno ottimale l'andamento del percorso solare sia d'inverno che d'estate.
Per questo motivo i collettori possono essere installati sul tetto, o posizionati liberamente (ad esempio in giardino) qualora essi siano dotati di apposite strutture di montaggio collocate al suolo al fine di conferire ad essi un determinato grado d'inclinazione.
Queste installazioni risultano però estremamente ingombranti e penalizzano molto l'aspetto estetico del tetto o dell'abitazione in generale. Alcuni tentativi d'ottimizzazione architettonica si limitano a fissare i collettori solari su pareti o facciate verticali oppure sottocoppo, ma queste soluzioni anche se comportano un piccolo miglioramento estetico, implicano sicuramente notevoli difficoltà tecniche di realizzazione. Inoltre, con questi tipi di installazione non tutti possono usufruire di un tale impianto, dato che la sua installazione richiede uno spazio non sempre disponibile.
Scopi dell'invenzione
Scopo della presente invenzione è risolvere i sopraccitati svantaggi fornendo un sistema come sostanzialmente descritto nella rivendicazione 1.
Ulteriori caratteristiche del sistema sono definite nelle corrispondenti rivendicazioni dipendenti.
Vantaggi dell'invenzione
La presente invenzione, superando i citati problemi della tecnica nota, comporta numerosi ed evidenti vantaggi.
Il sistema oggetto della presente invenzione prevede l'impiego di uno o più assorbitori solari alloggiati verticalmente all'interno di una ringhiera di sicurezza fissata saldamente al pavimento del balcone.
Con l'innovativo sistema oggetto della presente invenzione, si raggiunge una ragionevole produzione di acqua calda (dato che i collettori sono orientati in maniera non ottimale verso il percorso solare) garantendo però la massima integrazione architettonica.
Qualora poi fosse utilizzato un circuito idraulico a circolazione forzata, il sistema oggetto della presente invenzione prevede l’integrazione di tutti i dispositivi di regolazione e sicurezza aH’intemo della struttura della ringhiera.
Ulteriore vantaggio della presente invenzione è quello di dare l'opportunità a condomini di unità abitative numerose di poter usufruire di un impianto di tipo solare anche nel caso in cui non si disponga di spazio sufficiente per il montaggio dei collettori o non si disponga di falde/terrazzi di copertura propri.
Breve descrizione dei disegni
Ancora ulteriori vantaggi, così come le caratteristiche e le modalità di impiego della presente invenzione risulteranno evidenti dalla seguente descrizione dettagliata di una sua forma di realizzazione preferita, presentata a scopo esemplificativo e non limitativo, facendo riferimento alle figure dei disegni allegati, in cui:
la figura 1 raffigura una visione frontale di un elemento del sistema oggetto della presente invenzione;
la figura 1A mostra una visione dall'alto di una sezione orizzontale di un particolare dell'elemento di figura 1;
la figura 2 mostra una visione frontale del sistema oggetto della presente invenzione; e
la figura 3 mostra una visione frontale di una variante del sistema oggetto della presente invenzione.
Descrizione dettagliata dei disegni
Con riferimento alla figura 1, è mostrato in visione frontale un elemento di sicurezza 3, fissato su di un piano di calpestio 8 in corrispondenza di un affaccio esterno presente su di un edificio. Nella forma di realizzazione qui mostrata detto elemento di sicurezza comprende, a titolo esemplificativo e non limitativo, una ringhiera 3. Detta ringhiera alloggia al suo interno, nella maniera che sarà spiegata di seguito in dettaglio, uno o più assorbitori solari.
In particolare, detta ringhiera 3 comprende una struttura d'ancoraggio a detto edificio. Detta struttura, nella forma preferita qui presentata unicamente a scopo esemplificativo e non limitativo, comprende una prima pluralità di montanti 10, 11, 17, ed un montante d'estremità 16 fissato in corrispondenza di un'estremità dell'affaccio esterno, detti montanti essendo fissati verticalmente su detto piano di calpestio 8 mediante mezzi di connessione 40. Detti mezzi 40 potranno variare a seconda del particolare scenario in cui detta ringhiera è installata. Nella forma di realizzazione qui mostrata detti montanti sono ancorati sul piano di calpestio per mezzo di bulloni 40.
Ciascuna coppia di montanti consecutivi della prima pluralità, a titolo esemplificativo i montanti 10 e 11, sono connessi da un collettore solare 30, fissato ad essi per mezzo di viti di fissaggio 131.
Rimane inteso inoltre che il numero di montanti da montare di detta prima pluralità, e conseguentemente il numero dei collettori solari, varierà in base al caso specifico, ovvero in base alla lunghezza dell'affaccio esterno.
Detto collettore solare 30 comprende un primo pannello esterno 12, preferibilmente rivolto verso i raggi del sole, presentante una lastra 15 in materiale del tipo ad alta trasmittanza al fine di evitare indesiderate riflessioni dei raggi solari. Nella forma di realizzazione qui descritta, detta lastra è realizzata a titolo esemplificativo e non limitativo in vetro solare ad alto contenuto di ferro ed alta trasmittanza. Detta lastra potrà essere realizzata in alternativa in vetro di sicurezza, il quale ha una trasmittanza minore del vetro solare, ma comporta certamente una sicurezza maggiore, soprattutto nel caso in cui l'affaccio dell'edificio dia su strade frequentate da pedoni. Pertanto la scelta del materiale potrà dipendere dal particolare scenario in cui la ringhiera è inserita.
I montanti di detta prima pluralità 10, 11 e 17 sono tra loro equidistanziati al fine di essere connessi da collettori solari 30 tutti uguali tra loro (dato che gli assorbitori solari in essi alloggiati hanno tutti dimensioni tra loro uguali), mentre la distanza tra il montante d'estremità 16 ed il montante 17 ad esso consecutivo varierà a seconda della particolare lunghezza dell'affaccio sul quale la ringhiera 3 deve essere installata. In altre parole, un collettore solare 30 potrebbe avere delle dimensioni eccessive o insufficienti per poter connettere detto montante d'estremità 16 al montante consecutivo 17. Pertanto in questo caso i montanti 16 e 17 sono connessi da un collettore "fittizio" 100, sostanzialmente simile al collettore solare 30 con la differenza che al suo interno non è presente un assorbitore solare. Per questo motivo, il vetro solare è sostituito preferibilmente da un pannello d'alluminio 101. Il collettore fittizio 100, integrato nella ringhiera senza alcuna penalizzazione di tipo estetico, ha quindi la proprietà di avere una lunghezza definita in base alla particolare lunghezza dell'affaccio, al fine di montare l'intera ringhiera su di esso senza avere problemi di composizione e garantendo in questo modo la sicurezza.
La ringhiera 3 comprende inoltre un tubo passamano 90, che corre lungo tutto il suo sviluppo orizzontale ed è fissato in corrispondenza di un'estremità libera di ciascun montante verticale. In particolare, nella forma di realizzazione qui mostrata solo a scopo esemplificativo, detto tubo passamano viene collegato a ciascun montante mediante l'inserimento all'interno di elementi passanti 95, ciascun elemento passante fissato ad un rispettivo montante per mezzo di viti di fissaggio 96.
Con riferimento alla figura 1 A, che mostra una sezione orizzontale lungo un piano A-A, detto collettore 30 comprende un telaio di contenimento 50, di sezione sostanzialmente a forma di "U", presentante due lati verticali opposti ciascuno fissato ad un rispettivo montante, e due lati opposti paralleli al piano di calpestio 8 (non visibili in figura) che assicurano la chiusura del collettore superiormente e inferiormente. In figura 1A è raffigurata la sezione dei lati verticali fissati ai montanti 10 e 11 mediante i mezzi di connessione 131. A titolo esemplificativo e non limitativo, detto telaio di contenimento 50 potrà essere fissato ai montanti mediante delle viti di fissaggio. In particolare, ciascun lato verticale sarà fissato ad un rispettivo montante mediante una coppia di viti superiori ed una coppia di viti inferiori (quesfultima coppia non visibile in figura).
A detto telaio di contenimento 50 è fissato, lungo tutto un suo bordo libero 70, un telaio porta-vetro 80. Detto telaio porta-vetro è fissato al telaio di contenimento, a titolo esemplificativo e non limitativo, mediante viti di fissaggio 60. Al telaio porta-vetro è connessa detta lastra 15 di vetro solare. Il telaio porta-vetro opera con il vetro solare una connessione di tipo a pressione, ma tale tipo di connessione è solamente esemplificativa: vi potranno essere altre modalità di connessione o altre soluzioni tecniche, la cui scelta e implementazione tecnica è giudicata alla portata di un tecnico del ramo. Pertanto il pannello 12 comprende il telaio portavetro 80 (che assolve anche la funzione estetica di "cornice" del vetro solare) e la lastra 15 di vetro solare.
Sempre con riferimento alla figura 1A, detto collettore comprende inoltre un pannello di copertura 13. Esso è fissato al telaio di contenimento 50 lungo tutto un suo bordo libero 57 mediante una connessione operata, a titolo esemplificativo e non limitativo, da viti di fissaggio 61.
Detti pannello esterno 12 e pannello di copertura 13, essendo fissati ai montanti 10 e 11 parallelamente tra loro, sono tali da definire all'interno del collettore 30 un vano 14.
All'interno di detto vano 14 è alloggiato un assorbitore solare 5, fissato alla ringhiera in posizione verticale rispetto al piano di calpestio per mezzo di, a titolo esemplificativo e non limitativo, quattro clip di fissaggio, di cui due posizionate inferiormente e due posizionate superiormente, queste ultime visibili in figura e denotate con i riferimenti numerici 58, 59, dette clip essendo a loro volta imbullonate al telaio di contenimento 50.
All'interno di detto assorbitore solare è atto a scorrere un fluido termovettore (non raffigurato in figura).
Al fine di ottimizzare il rendimento termico del sistema 1 oggetto della presente invenzione, all'interno del vano 14 e precisamente tra l'assorbitore 5 ed il pannello di copertura 13, è posto un tappeto di coibentazione termica 81.
Gli assorbitori solari sono ben noti in letteratura, pertanto i particolari tecnici relativi alla loro realizzazione tecnica sono giudicati alla portata di un tecnico del ramo e quindi non verranno approfonditi.
Sempre con riferimento alla figura 1A, l'assorbitore 5 viene collegato in serie ad un assorbitore successivo 5'. Pertanto sul montante 10 e sul telaio di contenimento 50 (ed in generale su ogni montante e telaio di contenimento della ringhiera) sono ricavate delle aperture 67 per consentire il passaggio dell'assorbitore 5 in corrispondenza del collegamento con il successivo assorbitore 5'. In particolare, per ogni assorbitore saranno ricavate su un rispettivo montante un'apertura superiore ed un'apertura inferiore (quest'ultima non visibile in figura). All'interfaccia del collegamento tra due assorbitori consecutivi (nel caso esemplificativo 5 e 5') sono interposti dei mezzi di compensazione di dilatazioni termiche, comprendenti una coppia di giunti termici a scomparsa 71, dei quali sono uno visibile in figura.
Qualora il particolare affaccio esterno dovesse richiedere una ringhiera presentante internamente più di una assorbitore solare, essi, insieme ai telai di contenimento, saranno collegati in serie per formare una batteria al cui interno è atto a scorrere detto fluido termovettore.
Con riferimento alla figura 2, è mostrato un sistema 1 oggetto della presente invenzione. In particolare è mostrato un circuito idraulico 6 a circolazione naturale comunicante con la batteria formata dagli assorbitori solari 5 e 5' connessi tra loro in serie e alloggiati all'interno della ringhiera 3. All'interno di detto circuito idraulico è atto a scorrere il fluido termovettore che viene riscaldato nel passaggio attraverso detti assorbitori solari. In particolare, detto circuito idraulico comprende una tubazione di mandata 31, una tubazione di ritorno 35, formanti un circuito chiuso con una tubazione (non mostrata in figura) alloggiata all'interno di un bollitore 200 atta a favorire la cessione di calore ad acqua sanitaria contenuta in detto bollitore.
Le soluzioni tecniche da adottare per massimizzare il rendimento dello scambio termico tra il circuito 6 e detto bollitore sono ben note allo stato della tecnica e reputate alla portata di un tecnico del ramo, pertanto non saranno qui di seguito approfondite.
Come mostrato in figura, la tubazione di ritorno 35 è connessa ad un attacco inferiore 96 dell'assorbitore 5'. Come noto, infatti, il fluido termovettore riscaldato tenderà a salire verso l'alto (essendo più leggero del fluido più freddo), pertanto la tubazione di ritorno 35 dovrà necessariamente intercettare gli assorbitori in posizione sottoposta rispetto alla tubazione di mandata 31. Inoltre, per ottimizzare la circolazione del fluido termovettore all'interno della batteria d'assorbitori, la tubazione di mandata deve essere connessa all'assorbitore 5 in corrispondenza di un suo attacco 97, ovvero in posizione contrapposta rispetto al punto di attacco 96 della tubazione di ritorno. Pertanto una porzione 37 della tubazione di mandata potrà essere vantaggiosamente alloggiata all'interno del tubo passamano 90, il quale è internamente cavo, garantendo in questo modo un'ulteriore integrazione architettonica di elementi impiantistici all'interno della ringhiera 3. All'interno del tubo passamano 90 è presente una guaina termoisolante (non mostrata in figura) al fine di limitare indesiderate dispersioni termiche. Nel caso in cui sia installato un passamano di una tipologia tale da non permettere al suo interno il passaggio di detta porzione 37 della tubazione di mandata, essa potrà essere vantaggiosamente alloggiata in alternativa all'interno dei collettori solari, ed in particolare detta porzione attraverserà in serie tutti i collettori della ringhiera, all'interno dei tappeti di coibentazione termica di ciascun collettore solare. In questo caso dovranno essere ricavati degli appositi fori sui montanti e sui telai di contenimento di ogni collettore per permettere appunto il passaggio della tubazione. Gli accorgimenti tecnici per realizzare una tale configurazione sono reputati alla portata di un tecnico del ramo, e pertanto non verranno qui di seguito descritti.
Nel caso illustrato di circuito a circolazione naturale, il collettore fittizio 100 rimane vuoto al suo interno.
Con riferimento alla figura 3, è mostrata una variante del sistema 1 oggetto della presente invenzione, che impiega un circuito idraulico a circolazione forzata. Il sistema rimane nella sostanza uguale a quello prima descritto, con la differenza che il circuito idraulico comprende ora mezzi di movimentazione 33 del fluido e mezzi di sicurezza e controllo 34.
Sempre con riferimento alla figura 3, nel bollitore 200 è inserito un secondo circuito idraulico ausiliario (ad esempio alimentato a gas) 6', rappresentato in figura solo parzialmente.
Detti mezzi di movimentazione e controllo impiegati in un circuito solare termico a circolazione forzata sono ben noti allo stato della tecnica e frequentemente impiegati, pertanto la loro scelta ed il loro dimensionamento, in funzione del caso specifico, sono reputati alla portata di un tecnico del ramo e non saranno qui di seguito approfondite. A titolo esemplificativo detti mezzi di movimentazione 33 comprendono un cireolatore 140, mentre detti mezzi di sicurezza e controllo comprendono un vaso espansione 141, nonché una centralina di controllo elettronico 144 atta a ricevere ed elaborare dati inviati da sonde (non mostrate in figura), atte a rilevare le temperature del bollitore 200 e del fluido termovettore all'uscita degli assorbitori solari, al fine di arrestare o meno il funzionamento del cireolatore o di avvisare l'utente con un messaggio visivo di allarme qualora le temperature rilevate dovessero raggiungere o superare un valore limite di sicurezza.
Detti mezzi 33 e 34 sono posizionati lungo la tubazione di ritorno 35 a monte dell'attacco 96 di detta tubazione con l'assorbitore 5'. Essi pertanto, come mostrato in figura, sono vantaggiosamente alloggiati all'interno del collettore fittizio 100, realizzando in questo modo la massima integrazione architettonica favorendo così una maggiore semplicità nel montaggio unitamente ad un sensibile diminuzione degli ingombri.
Il sistema oggetto della presente invenzione prevede anche una seconda forma preferita di realizzazione (non mostrata in figura). Variando la reciproca posizione delle aperture inferiori e superiori nei montanti e nei telai di contenimento attraverso i quali avviene il collegamento tra un assorbitore e due assorbitori ad esso consecutivi, in particolare avanzando verso l'affaccio la coppia di aperture inferiori, e retrocedendo in direzione opposta la coppia di aperture superiori, è possibile regolare l'inclinazione dell'assorbitore rispetto al telaio di contenimento che lo contiene, al fine di migliorare la captazione della radiazione solare su di esso incidente.
Nel caso in cui questa soluzione fosse reputata ancora non soddisfacente, anche lo stesso telaio di contenimento potrà essere inclinato rispetto ad un piano individuato dalla rispettiva coppia di montanti, con un procedimento del tutto analogo a quello appena descritto. Infatti, è possibile inclinare ciascun telaio di contenimento avanzando verso l'affaccio la posizione delle viti di fissaggio inferiori che fissano detto telaio alla rispettiva coppia di montanti, e retrocedendo in direzione opposta la posizione delle viti di fissaggio superiori.
Se ancora questa soluzione non dovesse bastare, anche i montanti stessi potranno essere fissati in posizione inclinata rispetto ad una direzione perpendicolare al piano di calpestio. Gli accorgimenti tecnici necessari per fissare i montanti sul piano di calpestio con un certo grado d'inclinazione sono da reputarsi alla portata di un tecnico del ramo e pertanto non verranno qui di seguito discussi.
In ultima analisi, l'inclinazione finale degli assorbitori di calore potrà allora essere vantaggiosamente determinata regolando opportunamente le tre inclinazioni relative sopra descritte: prima inclinazione degli assorbitori solari rispetto ai rispettivi telai di contenimento, seconda inclinazione dei telai di contenimento rispetto alle rispettive coppie di montanti, terza inclinazione dei montanti rispetto alla verticale al piano di calpestio sul quale essi sono fissati.
La presente invenzione è stata fin qui descritta con riferimento ad una sua forma di realizzazione preferita. E da intendersi che possono esistere altre forme di realizzazione che afferiscono al medesimo nucleo inventivo, tutte rientranti nell’ambito di protezione delle rivendicazioni qui di seguito riportate.

Claims (28)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Sistema (1) per la produzione d'acqua calda, atto ad essere installato in corrispondenza di un affaccio esterno di un edificio o simile comprendente: • un elemento di sicurezza (3) atto ad essere montato in corrispondenza di detto affaccio su di un piano di calpestio (8); • almeno un assorbitore solare (5) atto a contenere al suo interno un fluido termovettore; • un circuito idraulico (6) al cui interno è atto a scorrere detto fluido termovettore, detto circuito (6) essendo collegato a detto almeno un assorbitore solare (5); detto sistema (1) essendo caratterizzato dal fatto che detto almeno un assorbitore solare (5) è alloggiato all'interno di detto elemento di sicurezza (3).
  2. 2) Sistema (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui detto circuito (6) comprende una tubazione di mandata (31) ed una tubazione di ritorno (35).
  3. 3) Sistema (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui detta tubazione di mandata (31) è alloggiata, almeno parzialmente, in detto elemento di sicurezza (3).
  4. 4) Sistema (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto circuito (6) comprende inoltre mezzi di movimentazione (33) e mezzi di regolazione e controllo (34) di detto fluido termovettore.
  5. 5) Sistema (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui detti mezzi (33) e (34) sono alloggiati all'interno di detto elemento di sicurezza.
  6. 6) Sistema (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto affaccio all'esterno comprende un balcone, o terrazzo, di detto edificio.
  7. 7) Sistema (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto elemento di sicurezza (3) comprende una ringhiera (3).
  8. 8) Sistema (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui detta ringhiera (3) comprende una struttura d'ancoraggio a detto edificio.
  9. 9) Sistema (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui detta struttura d'ancoraggio comprende una prima pluralità di montanti (10, 11) ed un montante d'estremità (16), detti montanti fissati su detto piano di calpestio (8) in corrispondenza di detto affaccio all'esterno.
  10. 10) Sistema (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui detti montanti sono inclinati rispetto ad una verticale al piano di calpestio (8).
  11. 11) Sistema (1) secondo le rivendicazioni 9 o 10, in cui detta prima pluralità comprende due o più montanti (10, 11) tra loro equidi stanziati.
  12. 12) Sistema (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 9 a 11, in cui detto montante d'estremità (16) è fissato a detto edificio in corrispondenza di un'estremità di detto affaccio ad una distanza da un montante (17) di detta prima pluralità ad esso consecutivo tale da assicurare la presenza della ringhiera lungo tutto l'affaccio esterno.
  13. 13) Sistema (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui detto montante di estremità (16) è connesso al montante (17) di detta prima pluralità ad esso consecutivo mediante un collettore "fittizio" (100).
  14. 14) Sistema secondo la rivendicazioni 4 e 13, in cui detti mezzi di movimentazione (33) e mezzi di regolazione e controllo (34) sono alloggiati all'interno di detto collettore fittizio (100).
  15. 15) Sistema (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 9 a 14, in cui ciascuna coppia di montanti consecutivi di detta prima pluralità (10, 11) è connessa mediante un collettore solare (30).
  16. 16) Sistema (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui detto collettore solare (30) è inclinato rispetto ad un piano individuato dalla rispettiva coppia di montanti consecutivi.
  17. 17) Sistema (1) secondo la rivendicazione 15 o 16, in cui detto collettore solare (30) comprende un pannello esterno (12) ed un pannello di copertura (13), detti pannelli fissati a detta coppia di montanti parallelamente tra loro, ed essendo atti a definire un vano (14) nel quale è alloggiato detto almeno un assorbitore solare.
  18. 18) Sistema (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui detto almeno un assorbitore solare è alloggiato all'interno di detto vano (14) in posizione inclinata rispetto a detto pannello esterno (12).
  19. 19) Sistema (1) secondo la rivendicazione 17 o 18, in cui detto almeno un assorbitore solare è fissato a detto pannello di copertura (13) mediante mezzi di fissaggio (58).
  20. 20) Sistema (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui detti mezzi di fissaggio (58) comprendono almeno una clip di ancoraggio (58).
  21. 21) Sistema (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 17 a 20, in cui detto pannello esterno (12) comprende una lastra (15) realizzata in materiale del tipo ad alta trasmittanza ed alto contenuto di ferro.
  22. 22) Sistema (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui detto materiale è realizzato in vetro solare.
  23. 23) Sistema (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 17 a 20, in cui detto pannello esterno (12) comprende una lastra realizzata in vetro di sicurezza.
  24. 24) Sistema (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in detto almeno un assorbitore solare (5) è connesso in serie ad un assorbitore solare successivo (5').
  25. 25) Sistema (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui in corrispondenza della connessione tra due assorbitori successivi sono interposti mezzi di compensazione di dilatazione termica (71).
  26. 26) Sistema (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui detti mezzi comprendono una coppia di giunti termici a scomparsa (71).
  27. 27) Sistema (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto elemento di sicurezza comprende un passamano (90), cavo al suo interno.
  28. 28) Sistema (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui detto passamano alloggia al suo interno almeno una porzione di detto circuito idraulico (6).
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