ITRM20060657A1 - Carro semovente per la movimentazione di rimorchi e simili macchine statiche - Google Patents
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Description
SIB BI3774R DESCRIZIONE dell’invenzione industriale dal titolo:
“CARRO SEMOVENTE PER LA MOVIMENTAZIONE DI RIMORCHI E SIMILI MACCHINE STATICHE”
a nome di GAVARINI S.r.l.
di Città di Castello (PG) – ITALIA.
~ Ξ ~ Ξ ~ Ξ ~
La presente invenzione si riferisce ad un carro semovente per la movimentazione di rimorchi e simili macchine statiche, e specificamente per macchine levatrici da cantiere come gru e simili.
Questa tipologia di carri semoventi trova applicazione nel settore delle costruzioni meccaniche per applicazioni industriali e delle costruzioni civili, e tipicamente nel settore edile per la movimentazione di gru a torre, utilizzate ad esempio nell'edilizia residenziale.
Allo stato attuale della tecnica, nel settore di riferimento delle macchine da cantiere, sono noti carri semoventi per la trazione e la movimentazione di gru
che tuttavia non associano efficacemente alla forza ed alla sicurezza dell'aggancio una corrispettiva manovrabilità ed autonomia di movimento.
Un tale difetto si evidenzia in modo particolarmente sfavorevole, nonché pregiudizievole di una corretta operatività, quando si deve intervenire su cantieri di difficile accesso, di limitata estensione, di ampiezza ridotta o comunque in spazi angusti.
Le suddette condizioni si verificano tipicamente quando il cantiere è allestito
con lo scopo di realizzare la ristrutturazione di un edificio che, non essendo di
S.I.B. ROMA nuova costruzione, è già inserito in un contesto urbanistico definito ed in un'area non totalmente sgombera.
In un tale caso, infatti, è assai frequente che si incorra in problemi di interferenza delle macchine da cantiere con le costruzioni preesistenti, finanche
alla constatazione dell'impossibilità insormontabile di condurre sul sito individuato i mezzi atti a realizzare l'intervento di ristrutturazione previsto.
Inoltre, le macchine da cantiere attuali, con particolare riferimento ai carri semoventi per il traino di gru, non dispongono di efficaci dispositivi di compensazione delle anomalie del terreno di intervento e di bilanciamento della conformazione irregolare del sito del cantiere.
I carri semoventi per il traino di macchine levatrici da cantiere e simili attualmente sul mercato, non si distinguono per una ampia versatilità delle modalità e delle posizioni di aggancio ad un rimorchio.
Inoltre, le soluzioni di ancoraggio ad un rimorchio non sono generalmente
tali da garantire una presa sicura, duratura e utile ad una ripartizione razionale
dei carichi.
Solitamente infatti si crea una concentrazione di forzi sul punto di aggancio
tra carro semovente e rimorchio.
Sarebbe invece auspicabile, al fine di ottimizzarne la robustezza strutturale, progettare l'attacco in modo tale che gli sforzi vengano scaricati e distribuiti su
parti meccaniche più estese.
Non esiste nella tecnica nota un carro semovente per la movimentazione di rimorchi e simili macchine statiche che permetta un aggancio agevole, un traino stabile ed al contempo consenta un intervento in condizioni del terreno anche sfavorevoli, in cantieri di difficile accesso e/o angusti.
S.I.B. ROMA Scopo della presente invenzione è dunque quello di risolvere i suddetti problemi, proponendo un carro semovente così come definito nella rivendicazione 1.
Il carro semovente secondo la presente invenzione vantaggiosamente permette di accomodare le sollecitazioni che derivano dallo stato dell'area di intervento, presentando inoltre un'elevata mobilità in cantiere, sullo sterrato ed
in genere in qualsiasi condizione del terreno nel sito di lavoro.
Il carro secondo la presente invenzione è dotato di un sistema di attacco ad
un rimorchio compatto ed affidabile, integrante semplici, robusti cinematismi progettati in modo da garantire un'ampia gamma di modalità e posizioni di ancoraggio.
L'agilità del carro secondo la presente invenzione consente altresì una estesa manovrabilità operativa anche quando i margini di spazio per l'intervento sono minimi, finanche a permettere l'accostamento a filo muro.
Il sistema di sterzatura del carro semovente secondo la presente invenzione e
la flessibilità di orientazione dei mezzi di accoppiamento con un rimorchio assicurano una ottima circolazione.
La soluzione tecnica trovata per realizzare un adattabile collegamento tra il telaio del carro e mezzi di accoppiamento del carro con un rimorchio da trainare
è tale da minimizzare rotture e frequenza di manutenzione.
Grazie alla sua versatilità ed alla sua semplicità di realizzazione, il carro secondo la presente invenzione si adatta agevolmente alla struttura preesistente
di ogni tipo e conformazione di rimorchio, senza implicare sostanziali ed impegnative modifiche ai suddetti mezzi di accoppiamento.
Ulteriori vantaggi, così come le caratteristiche e le modalità di impiego della
S.I.B. ROMA presente invenzione risulteranno evidenti dalla seguente descrizione dettagliata
di una sua forma di realizzazione preferita, presentata a scopo esemplificativo e
non limitativo, facendo riferimento alle figure dei disegni allegati, in cui:
- la figura 1 è una vista in prospettiva di una forma di realizzazione preferita del carro semovente secondo la presente invenzione, quando in configurazione operativa di aggancio ad un rimorchio;
- la figura 2 è una vista in prospettiva, parzialmente in spaccato, del carro semovente di figura 1, quando in configurazione sganciata dal rimorchio, atta
ad evidenziarne i meccanismi integrati;
- la figura 3 è una vista laterale, parzialmente in spaccato, del carro semovente di figura 2, in cui viene esemplificata la mobilità di mezzi di accoppiamento del carro con il suddetto rimorchio;
- la figura 4 è una vista frontale del carro semovente di figura 2;
- la figura 5 è una vista dal basso del carro semovente di figura 2
- la figura 6 è una vista in prospettiva di una parte del carro semovente di figura 2, atta ad evidenziarne struttura e gradi di libertà;
- la figura 7 è una vista in prospettiva di un apparato di collegamento articolato tra il telaio del carro semovente di figura 2 ed i mezzi di accoppiamento di figura 3;
- la figura 8 è una vista in prospettiva di un particolare dei suddetti mezzi di accoppiamento di figura 3;
- la figura 9 è una vista frontale parzialmente in sezione della struttura
base del carro semovente di figura 2;
- la figura 10 è una schematizzazione comparativa di due situazioni, in entrambe delle quali un carro semovente ed il rimorchio da esso trainato si
S.I.B. ROMA trovano su piani diversi, atta ad illustrare rispettivamente la configurazione assunta nel caso in cui per la movimentazione del rimorchio venga impiegato il carro semovente secondo la presente invenzione ovvero si utilizzi un carro semovente secondo la tecnica nota; e
- la figura 11 è una vista dall'alto del carro semovente secondo la presente invenzione, quando nella configurazione operativa di aggancio ad un rimorchio
di figura 1, atta ad evidenziarne la manovabilità.
Per descrivere la presente invenzione si farà nel seguito riferimento alle
figure sopra indicate.
Come visibile in figura 2 e 3, un carro semovente 1 per la movimentazione
di rimorchi 100 e simili macchine statiche secondo la presente invenzione comprende un telaio principale 2 e ruote 4 impegnate con il telaio 2 attraverso
un assale di trasmissione 3.
L'energia necessaria a produrre lo spostamento del carro 1 sul terreno ed alla
sua operatività viene erogata da un gruppo generatore ed alimentatore 5, alloggiato sul telaio 2 ed integrato in un carter esterno 6.
Il gruppo generatore ed alimentatore 5 comprende tipicamente mezzi motori principali, ad esempio elettrici od endotermici, per la generazione dell'energia necessaria al funzionamento del carro.
Tale energia è fruibile da mezzi utilizzatori di servizio, da mezzi attuatori e quindi da mezzi motori secondari, ad esempio motori oleodinamici per la trazione delle ruote 4.
Tra i mezzi utilizzatori di servizio possono essere contemplate macchine operatrici, quali ad esempio pompe, accoppiate ad un circuito di regolazione, di trasferimento e di conversione dell'energia prodotta dai motori principali.
S.I.B. ROMA Ad esempio, un motore primario può essere connesso ad una pompa che
viene accoppiata ad un circuito fluidodinamico nel quale un flusso fluido, prelevato e ricondotto ad un serbatoio, consente il trasferimento, la regolazione
e la distribuzione di energia in forma fluida.
Tale energia viene finalmente convertita in energia meccanica mediante attuatori terminali, ad esempio motori oleodinamici associati alle ruote 4.
I suddetti mezzi attuatori possono inoltre comprendere pistoni telescopici, ad esempio idraulici, oleodinamici ovvero pneumatici.
Il carro semovente 1 secondo la presente invenzione comprende altresì mezzi mobili di accoppiamento 20 del carro con un rimorchio 100 da trascinare.
Come rappresentato in figura 6 e nel dettaglio in figura 7, il carro 1 comprende altresì un apparato 80 di collegamento articolato al telaio 2 di detti mezzi mobili di accoppiamento 20.
La strategia di progetto prevede che i cinematismi atti a conferire al carro 1 secondo la presente invenzione la peculiare flessibilità e manovrabilità vengano sostanzialmente demandati a tale apparato 80 di collegamento articolato.
Vantaggiosamente, inoltre, a tale apparato 80 di collegamento articolato vengono trasmessi e rinviati i carichi più consistenti che si creano quando il carro 1 è agganciato ad un rimorchio 100.
In questo modo, contestualmente ad un notevole alleggerimento delle sollecitazioni che vi gravano, viene consentita una estrema semplificazione costruttiva dell'accoppiamento del carro 1 con il rimorchio 100, tradizionalmente nei carri di tecnica nota un punto di criticità per la sua intrinseca complessità dinamico-strutturale.
S.I.B. ROMA In virtù di ciò, l'accoppiamento del carro 1 con il rimorchio 100 può anche
essere realizzato sostanzialmente rigido, senza che ne conseguano limitazioni di alcun tipo alla possibilità di regolazione e di controllo dell'aggancio al rimorchio 100.
L'apparato 80 di collegamento articolato comprendente un perno 8 incernierato al telaio 2 sostanzialmente all'altezza dell'asse di rotazione delle
ruote 4.
Relativamente alla forma di realizzazione preferita sopra introdotta, il perno
8 è incernierato al telaio 2 esattamente all'altezza dell'asse di rotazione delle
ruote 4.
Il perno 8 presenta una prima estremità inferiore 9 di connessione a mezzi attuatori 11 di rotazione bilaterale β del perno 8 attorno ad un asse di rotazione
B-B, sostanzialmente perpendicolare all'asse di rotazione A-A delle ruote 4 ovvero sostanzialmente parallelo alla direzione del moto.
In questo modo, alla rotazione del perno 8 corrisponde una proporzionale variazione di inclinazione dei mezzi mobili di accoppiamento 20 rispetto al piano del terreno.
In virtù di una opportuna taratura e regolazione di tali mezzi attuatori 11, possono essere disposti e gestiti rispettivamente il posizionamento dei mezzi mobili di accoppiamento 20, quando i carro 1 è movimentato in configurazione scarica svincolata dal rimorchio 100; quindi l'orientazione e l'inclinazione dei mezzi mobili di accoppiamento 20 in conformità alla conformazione del terreno
ed alla collocazione del rimorchio 100, nella fase di aggancio del carro 1 al rimorchio 100; ed infine la compensazione delle asperità del terreno, di eventuali dislivelli ed il bilanciamento, eventualmente ammortizzato, del
S.I.B. ROMA collegamento girevole tra rimorchio 100 e carro 1 quando questi sono in configurazione operativa di traino, in modo tale da consentirne la relativa rotazione.
I mezzi attuatori per la rotazione bilaterale β del perno 8 sono preferibilmente martinetti 11, ciascuno dei quali è collegato, ad una prima estremità, al telaio 2, e, ad una seconda estremità, all'estremità inferiore 9 del perno 8.
Nella fattispecie, come riscontrabile nella figure 4, 5 ed in particolare nelle
figure 7 e 9, i mezzi attuatori possono prendere la forma di una coppia di pistoni telescopici 11d,11s, posizionati simmetricamente su lati opposti relativamente all'asse longitudinale C-C del perno 8.
Ciascuno dei pistoni 11d,11s è atto a determinare una rotazione in versi reciprocamente opposti β2,β1del perno 8 intorno all'asse di rotazione B-B.
In questo modo l'inclinazione dei mezzi mobili di accoppiamento 20 rispetto
al piano del terreno può essere variata, come si evince da figura 4, in un range
di ampiezza sostanzialmente compreso tra 0° e 15°.
Gli angoli β2,β1 possono dunque assumere dunque valori compresi tra 0° e
15°.
L'ampiezza degli archi che possono descrivere i mezzi mobili di accoppiamento 20, quando si inclinano con le suddette modalità, discende dalla soluzione costruttiva adottata di incernierare vantaggiosamente il perno 8 sostanzialmente all'altezza dell'asse di rotazione A-A delle ruote 4.
Il perno 8 presenta altresì una seconda estremità superiore 10 di aggancio girevole ai mezzi mobili di accoppiamento 20.
S.I.B. ROMA I suddetti mezzi mobili di accoppiamento 20 comprendono preferibilmente
un braccio a parallelogramma 21, incernierato al perno 8 in corrispondenza
della seconda estremità 10; e una flangia 22 di attacco smontabile al rimorchio
100.
L'incernieramento del braccio 21 ne consente una rotazione δ rispetto al perno 8 intorno ad una asse D-D, utile ad ottenere un proporzionale alzamento
ed abbassamento Mδdella flangia di attacco 22, conformemente alla posizione
sul rimorchio 100 dell'interfaccia di aggancio al carro 1.
A tale scopo, il braccio a parallelogramma 21 è preferibilmente movimentato mediante un cilindro telescopico idraulico 25.
Come illustrato in figura 6, la seconda estremità superiore 10 di aggancio girevole comprende supporti girevoli 14 atti a permettere una rotazione γ del braccio a parallelogramma 21 relativamente al telaio 2, intorno ad un asse sostanzialmente longitudinale C-C del perno 8.
Tali supporti girevoli 14, ad esempio montati su cuscinetti a rulli cilindrici, sono concepiti in modo da consentire una rotazione complessiva γ dei mezzi mobili di accoppiamento 20 rispetto al telaio 2, fino, per particolari configurazioni del caro semovente, a 360°, rispettivamente di 180° in un primo
senso e di 180° in un secondo senso opposto a detto primo.
La flangia 22 di attacco smontabile può essere amovibile così da risultare intercambiabile, a seconda della conformazione di una rispettiva controflangia
50 del rimorchio 100 che si deve per ogni caso specifico trainare.
L'attacco della flangia 22 è ottenibile mediante un sistema comprendente
perni 23 atti ad impegnarsi in rispettive asole.
S.I.B. ROMA La flangia 22 può altresì essere direttamente applicata al perno 8, previa rimozione del braccio a parallelogramma 21.
La configurazione che risulta da una tale modalità di aggancio si presenta in questo caso strutturalmente associabile a quella degli attacchi tra carro e rimorchio tradizionali, al contempo mantenendo inalterata la vantaggiosa funzionalità del perno 8 introdotto nell'apparato 80 di collegamento articolato
del carro 1 secondo la presente invenzione.
Il carro 1 secondo la presente invenzione può inoltre comprendere mezzi motori indipendenti, ciascuno di essi essendo atto alla trazione di rispettive
ruote 4, in modo che ad una rotazione differenziale delle ruote corrisponda una proporzionale rotazione γ dei mezzi mobili di accoppiamento 20 relativamente
al telaio 2, intorno ad un asse sostanzialmente longitudinale C-C del perno 8.
Relativamente alla forma di realizzazione preferita della presente invenzione
qui descritta in modo dettagliato, il treno principale di gomme del carro semovente 1 comprendente una coppia di ruote 4',4'' su rispettivi lati opposti del telaio 2.
Ciascuna ruota di detta coppia di ruote 4',4'' viene preferibilmente mossa da
un rispettivo motore indipendente.
Una rotazione congiunta delle ruote 4',4'' con velocità rispettivamente diverse, produce una proporzionale sterzatura.
In seguito ad una rotazione congiunta delle ruote 4',4'' con rispettive velocità
di segno opposto, ovvero come conseguenza di una rotazione in senso reciprocamente opposto delle ruote 4',4'', il carro 1 acquisisce un moto di rotazione su se stesso.
S.I.B. ROMA Una tale possibilità di girare su se stesso vantaggiosamente consente al carro
1 secondo la presente invenzione di assumere, sostanzialmente rimanendo sul posto, posizioni trasversali rispetto al rimorchio, come rappresentato in figura
11, ed in seguito di seguire traiettorie t sostanzialmente curve, eventualmente circolari.
Ne risulta una notevole scioltezza di manovra del carro 1 secondo la presente invenzione.
Allo scopo di aumentarne l'agilità e di ampliarne la versatilità di utilizzo, il carro semovente 1 secondo la presente invenzione può essere dotato di un ruotino 13 di stabilizzazione dell'equilibrio del carro 1 quando movimentato
nella configurazione priva di un rimorchio 100.
Il ruotino 13 è preferibilmente libero di ruotare folle intorno ad un proprio
asse verticale e sostanzialmente perpendicolare al terreno.
Il ruotino 13 è altresì preferibilmente telescopico, la sua estrazione risultando regolabile in altezza con traslazione verticale.
In questo modo viene ottenuta una proporzionale rotazione del carro 1 attorno ad un punto medio P dell'impronta di appoggio delle ruote 4,4',4''.
Il ruotino 13 è preferibilmente posizionato sostanzialmente in linea con le
ruote poste in corrispondenza di uno dei due possibili lati del treno principale di gomme .
Grazie alla soluzione di un ruotino 13 allineato alle ruote poste in corrispondenza di uno dei lati del telaio 2, il carro 1 può agevolmente salire e scendere da rampe.
Nelle schematizzazioni di figura 10 sono esemplificate, a scopo comparativo, due situazioni Ω, ω, in entrambe delle quali un carro semovente
S.I.B. ROMA ed il rimorchio da esso trainato si trovano su piani diversi, sfalsati tra loro di un angolo ε.
Tali schematizzazioni Ω, ω sono atte ad illustrare la configurazione assunta
dal sistema carro-rimorchio rispettivamente nel caso in cui per la movimentazione del rimorchio venga impiegato il carro semovente secondo la presente invenzione, integrante il suddetto apparato di articolazione 80, ovvero
si utilizzi un carro semovente secondo la tecnica nota.
Risulta evidente dall'illustrazione della situazione Ω come vantaggiosamente
il carro semovente 1 secondo la presente invenzione può ruotare rispetto al rimorchio 100 intorno ad un asse sostanzialmente parallelo alla direzione del moto, inclinandosi in modo da continuare ad aderire al terreno per una totale controllabilità e stabilità della movimentazione.
La tecnica nota, invece, come si evince dalla schematizzazione della situazione ω, presenta l'inconveniente di non permettere, qualora l'aggancio tra
carro e rimorchio sia tenuto sostanzialmente rigido, un adeguamento delle posizioni relative tra carro e rimorchio tale da garantire una auspicabile aderenza al terreno delle ruote motrici del carro.
Il carro 1 secondo la presente invenzione può essere telecomandato, ad esempio via radio, da un operatore che, agendo da remoto su una relativa unità
di comando, ne può disporre le manovre nonché le modalità di aggancio al rimorchio 100 e di seguente traino/movimentazione.
Secondo una ulteriore forma di realizzazione, apportando le opportune modifiche strutturali, in luogo delle ruote 4 possono essere impiegati cingoli per
lo spostamento del carro 1 sul terreno.
S.I.B. ROMA Eventualmente, l'energia sviluppata dal carro 1 motorizzato può essere vantaggiosamente utilizzata per agevolare la trazione delle ruote del rimorchio
100, grazie ad un relativo sistema di trasmissione.
La presente invenzione è stata fin qui descritta secondo una sua forma di realizzazione preferita, presentata a scopo esemplificativo e non limitativo.
Al carro semovente 1 per la movimentazione di rimorchi 100 e simili macchine statiche sopra descritto, un tecnico del ramo, allo scopo di soddisfare ulteriori e contingenti esigenze, potrà apportare numerose ulteriori modifiche e varianti, tutte peraltro comprese nell'ambito di protezione della presente invenzione, quale definito dalle rivendicazioni allegate.
S.I.B. ROMA
Claims (19)
- RIVENDICAZIONI 1. Carro semovente (1) per la movimentazione di rimorchi (100) e simili macchine statiche, comprendente: - un telaio principale (2); - ruote (4,4',4'') impegnate con detto telaio (2); - un gruppo generatore ed alimentatore (5), atto ad erogare l'energia necessaria a produrre lo spostamento di detto carro (1) sul terreno ed alla sua operatività (4); e - mezzi mobili di accoppiamento (20) di detto carro (1) con un rimorchio (100) da trascinare; detto carro (1) comprendendo altresì un apparato di collegamento articolato (80) a detto telaio (2) di detti mezzi mobili di accoppiamento (20), comprendente un perno (8) incernierato a detto telaio (2) sostanzialmente all'altezza dell'asse di rotazione di dette ruote (4,4',4''), detto perno (8) presentando: • una prima estremità inferiore (9) di connessione a mezzi attuatori (11) di rotazione bilaterale (β) di detto perno (8) attorno ad un asse di rotazione (B-B), sostanzialmente perpendicolare all'asse di rotazione di dette ruote (A-A-), in modo che alla rotazione di detto perno (8) corrisponda una proporzionale variazione di inclinazione di detti mezzi mobili di accoppiamento (20) rispetto al piano del terreno; e • una seconda estremità superiore (10) di aggancio girevole a detti mezzi mobili di accoppiamento (20); detto carro (1) comprendendo inoltre mezzi motori indipendenti, ciascuno di essi essendo atto alla trazione di rispettive ruote (4,4',4''), in modo che ad una S.I.B. ROMA rotazione differenziale di dette ruote (4',4'') corrisponda una proporzionale rotazione (γ) di detti mezzi mobili di accoppiamento (20) relativamente a detto telaio (2), intorno ad un asse sostanzialmente longitudinale (C-C) del perno (8).
- 2. Carro semovente (1) secondo la rivendicazione 1, in cui detti mezzi attuatori per la rotazione bilaterale (β) di detto perno (8) sono martinetti (11), ciascuno dei quali essendo collegato, ad una prima estremità, a detto telaio (2), e, ad una seconda estremità, a detta estremità inferiore (9) di detto perno (8).
- 3. Carro semovente (1) secondo la rivendicazione 2, in cui detti mezzi attuatori per la rotazione bilaterale (β) di detto perno (8) sono una coppia di pistoni telescopici (11d,11s), posizionati simmetricamente su lati rispettivamente opposti relativamente all'asse longitudinale (C-C) di detto perno (8), ciascuno di detti pistoni (11d,11s) essendo atto a determinare una rotazione in versi reciprocamente opposti (β2,β1) di detto perno (8) intorno a detto asse di rotazione (B-B).
- 4. Carro semovente (1) secondo una delle rivendicazioni da 1 a 3, in cui detti mezzi attuatori (11) per la rotazione bilaterale (β) di detto perno (8) intorno a detto asse di rotazione (B-B) rispettivamente determinano oscillazioni (β2,β1) di detto perno (8), in un range di ampiezza sostanzialmente compreso tra 0° e 15°.
- 5. Carro semovente (1) secondo una delle rivendicazioni da 1 a 4, in cui l'accoppiamento di detto carro (1) con detto rimorchio (100) è sostanzialmente rigido.
- 6. Carro semovente (1) secondo una delle rivendicazioni da 1 a 5, comprendente una coppia di ruote (4',4''). S.I.B. ROMA
- 7. Carro semovente secondo la rivendicazione 6, in cui detta coppia di ruote (4',4'') sono mosse da rispettivi motori indipendenti, una rotazione congiunta di dette ruote (4',4'') con rispettive velocità di diverso valore producendo una proporzionale sterzatura.
- 8. Carro semovente secondo la rivendicazione 6 o 7, in cui detta coppia di ruote (4',4'') sono mosse da rispettivi motori indipendenti, una rotazione congiunta di dette ruote (4',4'') in senso reciprocamente opposto producendo un moto di rotazione di detto carro 1 su se stesso.
- 9. Carro semovente (1) secondo una delle rivendicazioni da 1 a 8, dotato di ruotino (13) di stabilizzazione dell'equilibrio del carro (1) quando movimentato nella configurazione priva di un rimorchio (100).
- 10. Carro semovente (1) secondo la rivendicazione 9, in cui detto ruotino (13) è libero di ruotare folle intorno ad un proprio asse verticale e sostanzialmente perpendicolare al terreno.
- 11. Carro semovente (1) secondo la rivendicazione 9 o 10, in cui detto ruotino (13) è telescopico, la sua estrazione risultando regolabile in altezza con traslazione verticale, così da ottenere una proporzionale rotazione di detto carro (1) attorno ad un punto medio (P) dell'impronta di appoggio di dette ruote (4,4',4'').
- 12. Carro semovente (1) secondo una delle rivendicazioni da 9 a 11, in cui detto ruotino (13) è posizionato sostanzialmente in linea con dette ruote (4,4',4'').
- 13. Carro semovente (1) secondo una delle rivendicazioni da 1 a 12, in cui detti mezzi mobili di accoppiamento (20) comprendono: S.I.B. ROMA - un braccio a parallelogramma (21) incernierato a detto perno (8) in corrispondenza di detta seconda estremità (10); e - una flangia (22) di attacco smontabile a detto rimorchio (100).
- 14. Carro semovente (1) secondo la rivendicazione 13, in cui detta seconda estremità superiore (10) di aggancio girevole comprende supporti girevoli (14) per la rotazione (γ) di detto braccio a parallelogramma (21).
- 15. Carro semovente (1) secondo la rivendicazione 14, in cui detti supporti girevoli (14) sono tali da consentire una rotazione complessiva (γ) di detti mezzi mobili di accoppiamento (20) rispetto a detto telaio (2) fino a 360°, rispettivamente di 180° in un primo senso e di 180° in un secondo senso ad esso opposto.
- 16. Carro semovente (1) secondo una delle rivendicazioni da 13 a 15, in cui detto braccio a parallelogramma (21) è movimentato mediante un cilindro telescopico idraulico (25).
- 17. Carro semovente (1) secondo una delle rivendicazioni da 13 a 16, in cui detta flangia (22) di attacco smontabile è amovibile ed intercambiabile a seconda della conformazione di una rispettiva controflangia (50) di detto rimorchio.
- 18. Carro semovente (1) secondo una delle rivendicazioni da 13 a 17, in cui l'attacco di detta flangia (22) è ottenuto mediante un sistema comprendente perni (23) atti ad impegnarsi in rispettive asole.
- 19. Carro semovente (1) secondo una delle rivendicazioni da 1 a 18, telecomandabile da remoto. p.p.: GAVARINI S.r.l. S.I.B. ROMA
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