ITRM20040122U1 - Contenitore monouso per prodotti in granuli. - Google Patents

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ITRM20040122U1
ITRM20040122U1 ITRM20040122U ITRM20040122U1 IT RM20040122 U1 ITRM20040122 U1 IT RM20040122U1 IT RM20040122 U ITRM20040122 U IT RM20040122U IT RM20040122 U1 ITRM20040122 U1 IT RM20040122U1
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DESCRIZIONE del modello di utilità dal titolo:
“CONTENITORE MONOUSO PER PRODOTTI IN GRANULI ”
La presente innovazione si riferisce ad contenitore monouso per realizzare una confezione per prodotti in granuli, polvere o comunque di piccole dimensioni.
Sono note una pluralità di contenitori monouso e monodose per contenere alimenti, farmaci e liquidi.
Ad esempio, nel campo della ristorazione e dell’alimentazione è spesso indispensabile l’utilizzo per motivi igienici, ed ora anche legislativi, di confezioni monouso e monodosc per prodotti che vengono utilizzati sugli alimenti come dolcificanti o condimenti.
Sono da moltissimi anni noti i contenitori monouso, a forma di bustina, che vengono comunemente utilizzati in moltissimi bar, ristoranti, caffetterie per contenere lo zucchero o eventualmente il sale.
Tuttavia, tali bustine si rivelano frequentemente scomode o comunque poco pratiche da utilizzare, in quanto capita molto spesso che l’umidità presente nei locali in cui le bustine sono riposte provochi un eccessivo impaccamento del prodotto in essa contenuto.
Come conseguenza, il prodotto, anche ponendo la bustina in posizione verticale, non si distribuisce unicamente nella porzione inferiore della bustina e pertanto, all’atto dell’apertura, una certa quantità di prodotto viene versato con lo strappo della bustina.
Tale fuoriuscita è soprattutto indesiderata qualora la bustina sia utilizzata per contenere farmaci, oppure sostanze chimiche, che potrebbero in qualche modo reagire a contatto con la pelle.
Per risolvere tale problema si ricorre al classico gesto di scuotere la bustina prima dell’apertura della confezione, gestualità ormai divenuta automatica, che permette, almeno in parte, di distribuire il prodotto nella porzione inferiore della bustina.
Le bustine secondo la tecnica nota si rivelano però non del tutto adatte ad effettuare tale gestualità, in quanto per afferrare la bustina deve per forza essere esercitata pressione anche nella zona in cui è contenuto il prodotto e, evidentemente, in tale zona il prodotto non verrà ridistribuito.
Alternativamente viene utilizzato l’angolo della bustina ma nuovamente non si riesce ad afferrare il contenitore in maniera sufficientemente comoda da consentire una perfetta distribuzione del prodotto in granuli nella porzione inferiore della bustina.
Un’ulteriore svantaggio è costituito dalla difficoltà di apertura, soprattutto se la bustina è in materiale plastico, nei casi in cui l’altra mano sia occupata, ad esempio per tenere un cornetto da mangiare insieme al caffè.
Si sente perciò l’esigenza di disporre di confezioni monouso per prodotti in granuli, polvere e comunque di piccole dimensioni, alternative e più efficaci rispetto a quelle note.
Pertanto, scopo della presente innovazione è quello di fornire una confezione monouso per prodotti in granuli o comunque di piccole dimensioni che possa ovviare agli inconvenienti sopra menzionati con riferimento alla tecnica nota.
Tale scopo viene raggiunto da una confezione monouso per prodotti in granuli o comunque di piccole dimensioni, secondo la rivendicazione 1. La presente innovazione fornisce alcuni rilevanti vantaggi. Il vantaggio principale consiste nel fatto di permettere di ridistribuire in maniera precisa il prodotto presente alTintemo della confezione, fino a raccoglierlo in una porzione inferiore, fornendo una zona di afferraggio che permette di evitare la fuoriuscita di prodotto, e presentando nel contempo dei mezzi per un’apertura facilitata.
Altri vantaggi, caratteristiche e le modalità di impiego della presente innovazione risulteranno evidenti dalla seguente descrizione dettagliata di alcune forme di realizzazione, presentate a scopo esemplificativo e non limitativo. Verrà fatto riferimento alle figure dei disegni allegati, in cui: la figura 1 è una vista prospettica in esploso, di una confezione monouso per prodotti in granuli, polveri o comunque di piccole dimensioni, secondo la presente innovazione;
la figura 2 è una vista prospettica della confezione di figura 1;
la figura 3 è una vista frontale della confezione di figura 1 ;
la figura 4 è una vista laterale della confezione monouso di figura 1 ; e la figura 5 è una vista prospettica che illustra l’uso di una seconda forma di esecuzione della confezione monouso secondo la presente innovazione. Con riferimento inizialmente alla figura 1, una confezione monouso per prodotti (6) in granuli, polvere o comunque di piccole dimensioni, comprende un piano superiore (1) ed un piano inferiore (2).
I piani (1, 2) sono uniti lungo rispettivi bordi (13, 23) ed hanno una forma tale da presentare una prima sezione (11, 21) che presenta uno sviluppo longitudinale maggiore rispetto ad una seconda sezione allungata (12, 22).
In questo modo, sulla confezione secondo la presente innovazione, viene sostanzialmente definita un’estremità allungata (3).
L’estremità allungata (3) può quindi essere convenientemente utilizzata per afferrare la confezione.
Secondo una forma di realizzazione preferita i piani (1, 2) hanno una forma a goccia. Altre forme simili, nelle quali c possibile individuare una una sezione (11, 21) con sviluppo longitudinale maggiore rispetto ad una seconda sezione allungata (12, 22) possono essere utilizzate. Ad esempio possono essere utilizzati piani (1, 2) sostanzialmente ellittici, con forme simmetriche che presentano due sezioni allungate, disposte su estremità opposte.
I piani (1, 2) sono uniti lungo i bordi (13, 23) ed in corrispondenza della sezione allungata (12, 22).
Resta così definito, sostanzialmente in corrispondenza del centro dei piani (1, 2) una regione (4) atta a ricevere al suo interno il prodotto (6) in granuli o polvere. Inoltre sempre secondo una forma di esecuzione preferita, i piani (1, 2) sono uniti, oltre che lungo i bordi (13, 23), anche in corrispondenza dell’estremità allungata (3).
Secondo un primo esempio esecutivo, il prodotto presente all’intemo della confezione è zucchero, sale o altro prodotto alimentare che in granuli o polvere. Pertanto i piani (1, 2) che costituiscono la confezione possono essere in materiale cartaceo per alimenti in modo tale da poter essere lacerati facilmente.
In questo, l’apertura della confezione può avvenire semplicemente facendo uno strappo in corrispondenza delFestremità allungata, nella zona immediatamente vicina alla regione (4) nella quale il prodotto è contenuto. In corrispondenza dell’estremità allungata (3) non è presente il prodotto, poiché i piani (1, 2) sono convenientemente uniti anche in prossimità di tale zona.
E evidente che lo strappo della confezione dovrà avvenire nella zona della regione (4), dove effettivamente è presente il materiale, immediatamente adiacente all’estremità allungata (3).
Afferrando il prodotto in prossimità dell’estremità allungata (3) la confezione può essere agitata, in modo da distribuire il prodotto presente all’intemo nella zona più lontana dall’estremità (3)
Con questo accorgimento è possibile evitare che il prodotto presente nello spazio (4) esca all’atto dell’apertura della confezione e, chiaramente, se invece fosse aperto in corrispondenza dell’estremità allungata (3), dove i piani (1, 2) sono uniti, lo spazio (4) non verrebbe aperto, non essendo di fatto messo in comunicazione con l’estemo.
Sostanzialmente, durante l’apertura della confezione, l’estremità allungata (3) è rimossa, togliendo la relativa parte di piani (1, 2) in corrispondenza della quale i piani (1, 2) sono uniti.
La forma sostanzialmente a goccia permette inoltre di distribuire in maniera più uniforme il prodotto all’intemo della confezione in quanto, l’assenza di spigoli vivi, che normalmente sono presenti alle estremità delle tradizionali bustine, evita la presenza di zone nelle quali può restare bloccata parte del prodotto.
Infatti, con riferimento alla figura 1, la regione (4) presenta sostanzialmente una forma circolare evitando così la presenza di possibili zone in prossimità delle quali il prodotto possa incastrarsi.
Per facilitare l’apertura della confezione, effettuando uno strappo in corrispondenza della regione (4) in zona adiacente all’estremità allungata (3), sono presenti due intagli (7) praticati in corrispondenza della zona di apertura della confezione.
Tali intagli (7) sono di profondità minore rispetto ai bordi (13, 23) dove i due i piani (1, 2) sono uniti, in modo che, nonostante la presenza degli intagli (7) la confezione resti sigillata, evitando possibili fuoriuscite di prodotto.
Grazie agli intagli (7) lo strappo avviene in maniera più facile, ed in posizione più precisa, in quanto guidano la rottura del materiale in corrispondenza dell’estremità allungata (3), nella posizione corretta per aprire la confezione.
Alternativamente gli intagli (7) possono essere sostituiti da mezzi per lo strappo facilitato equivalenti.
L’utilizzo di materiali di tipo differente permette di utilizzare la confezione secondo la presente innovazione per prodotti di tipo diverso.
Ad esempio può essere utilizzata una carta plastificata in modo da sigillare la confezione dall’estemo. In questo modo alTintemo potranno essere contenuti anche prodotti che non devono entrare in contatto con l’aria, come ad esempio alcuni medicinali, oppure liquidi, come ad esempio olio e sciroppi.
In particolare questo tipo di materiale ha una maggiore rigidità e consistenza rispetto alla normale carta, e pertanto la forma a goccia non solo conferisce i vantaggi prima esposti, ma anche permette di tenere in mano la confezione e versarne il contenuto con la massima praticità, in quanto la forma a goccia, in corrispondenza dell’estremità allungata (3), presenta una maggiore rigidezza strutturale.
In questo caso è di maggiore importanza la presenza di mezzi per lo strappo facilitato (7) altrimenti potrebbe risultare eccessivamente difficile lacerare e strappare il materiale per rimuovere l’estremità allungata (3).
In una seconda forma di esecuzione, i piani (1, 2), che a differenza del caso precedente comprendono una cordonatura (5), che in pratica consiste in una piega preformata sul materiale allo scopo di obbligare la piegatura in una determinata posizione. Con riferimento alla figura 5, la cordonatura (5) si estende a partire dalla zona dell’estremità allungata (3) adiacente alla regione (4).
Tale cordonatura (5) si estende in direzione opposta all’estremità allungata (3) e può arrivare convenientemente fino al centro della spazio (4).
Lungo la cordonatura (5) i piani (1, 2) presentano un rilevo, cosicché i piani (1, 2) presentano una maggiore rigidità. In alternativa, per ottenere una maggiore rigidità in corrispondenza della cordonatura (5) possono essere usate colle o altri procedimenti che garantiscono un medesimo effetto in corrispondenza di tale tratto (5).
In questo modo, sempre con riferimento alla figura 5, agendo con le dita sui bordi (3) in prossimità dell’apertura della confezione, una volta che questo è aperto, permettono di allargare maggiormente la zona di uscita del prodotto. Grazie a tali caratteristiche la zona d’uscita mantiene una sezione sostanzialmente a quadrilatero, forma che permette una facile uscita del prodotto dalla confezione.
Tale seconda forma di esecuzione può essere convenientemente utilizzata anche per liquidi, in quanto la maggiore consistenza del materiale utilizzato nei piani (1, 2) e la cordonatura (5) garantiscono una maggiore rigidità alla confezione che può essere tenuta in mano senza rischio di versarne il contenuto.
La presente invenzione è stata fin qui descritta con riferimento a forme preferite di realizzazione. È da intendersi che possano esistere altre forme di realizzazione che afferiscono al medesimo nucleo inventivo, tutte rientranti nell’ambito di protezione delle rivendicazioni qui di seguito esposte.

Claims (8)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Confezione monouso per prodotti in granuli, polveri o comunque di piccole dimensioni, comprendente un piano superiore (1) ed un piano inferiore (2) entrambi di forma sostanzialmente a goccia, tali che detti piani inferiore e superiore (1, 2) sono uniti lungo rispettivi bordi (13, 23), definendo una regione (4) chiusa, sostanzialmente centrale, atta a contenere il prodotto (6), detti piani (1, 2) presentando un’estremità allungata (3) rimovibile, atta a consentire rafferramento della confezione e tale che la rimozione di detta estremità allungata (3) mette detta regione (4) in comunicazione con l’esterno, consentendo la fuoriuscita del prodotto.
  2. 2. Confezione secondo la rivendicazione precedente, in cui detta estremità allungata (3) è strappabile.
  3. 3. Confezione secondo la rivendicazione precedente, comprendente mezzi per lo strappo facilitato (7) di detta estremità allungata (3).
  4. 4. Confezione secondo la rivendicazione precedente, in cui detti mezzi per lo strappo facilitato sono intagli (7) praticati in corrispondenza di detti bordi (13, 23) in prossimità della zona della di detto spazio (4) adiacente a detta estremità allungata, detti intagli (7) atti a guidare lo strappo dell’estremità allungata (3) durante l’operazione di apertura.
  5. 5. Confezione secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detti piani (1, 2) comprendono una cordonatura (5) che si estende sostanzialmente da detta estremità allungata (3) fino al centro di detta regione (4), detta cordonatura (5) presentante una maggiore rigidità rispetto alla parte restante di detti piani (1, 2).
  6. 6. Confezione secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detti piani (1, 2) sono uniti in corrispondenza di detta estremità allungala (3).
  7. 7. Confezione secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detti pieni (1, 2) sono di materiale cartaceo.
  8. 8. Confezione secondo le rivendicazioni da 1 a 6, in cui detti piani (1, 2) sono in materiale impermeabile o comunque tale da garantire una chiusura ermetica alla confezione.
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