ITRI20120001A1 - Apparecchio di codifica finale, per condensare i dati di un segnale stradale complesso, composto o composito, oppure di una lanterna semaforica veicolare di corsia o per corsie reversibili o di un pannello a messaggio variabile, in una registrazione - Google Patents

Apparecchio di codifica finale, per condensare i dati di un segnale stradale complesso, composto o composito, oppure di una lanterna semaforica veicolare di corsia o per corsie reversibili o di un pannello a messaggio variabile, in una registrazione Download PDF

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ITRI20120001A1
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Description

L
DESCRIZIONE dell’invenzione avente per TITOLO:
Apparecchio di codifica finale, per condensare i dati di un segnale stradale complesso, composto o composito, oppure di una lanterna semaforica veicolare di corsia o per corsie reversibili o di un pannello a messaggio variabile, in una registrazione digitale seriale;
CAMPO TECNICO
Negli ultimi cento anni abbiamo assistito all'incremento vertiginoso dei mezzi in circolazione
sulle strade ed ad un progressivo aumento delle velocità di percorrenza e della sinistrosità. La
società ha risposto ampliando e migliorando le infrastrutture viarie anche rispetto alla maggior diffusione dei dispositivi di segnalamento come pure alla messa a punto di nuovi e più incisivi sistemi tecnologici di ausilio nella condotta dei veicoli. Sono così apparse, alcune applicazioni, variamente congeniate e con finalità anche diverse, che perseguono, tutte, un costante obiettivo di fondo, quello di surrogare il segnalamento stradale visuale al fine di renderlo intellegibile, a distanza, anche ad apparati tecnologici posti a bordo dei veicoli in transito. Il segnalamento, pre-memorizzato dentro un circuito elettronico dotato di un qualche trasmettitore a distanza, emette il suo segnale stradale; questo, poi, può essere acquisito, per gli usi più vari, da appositi ricevitori posti nei veicoli in transito; uno schema di funzionamento
analogo per molti versi a quello del'apri-cancello elettronico dove, l'applicazione è concentrata sull'aspetto della trasmissione-ricezione più che sui contenuti informativi scambiati e, naturalmente, questo lascia aperti molti problemi che. in parte, sono affrontati e risolti dal trovato che qui descriviamo:
1. le informazioni trasmesse-ricevute sono veramente equivalenti a quelle che il segnalamento visuale espone? La mancanza di informazione essenziale implica mancanza di sicurezza? □ 2. il contenimento dei costi di gestione, il riuso degli stessi in postazioni diverse sono compatibili con la fissazione statica della codifica del segnale nei circuiti elettronici?
3. I moderni codici stradali contengono elementi basici, tra cui i segnali visuali ordinari ed
i pannelli integrativi, con cui viene realizzata la segnaletica effettiva esposta sulle strade; cosa codificare e come trasmettere quando il segnalamento visuale è composto da molti elementi basici?
La novità apportata dal trovato consiste nell'uso esteso di una pluralità di tabelle tra cui quelle disponibili, ora, dall'archivio nazionale delle strade, per condensare senza ridondanze, il notevole carico informativo associato a quei segnali stradali che sono ottenuti assemblando variamente, su uno stesso sostegno e comunque in uno stesso luogo, una pluralità di elementi basici tra cui i segnali stradali ordinari e i pannelli integrativi o una pluralità di segnali luminosi di corsia anche reversibile o di un pannello a messaggio variabile. Questi segnali stradali che il codice individua in vari articoli e per particolari esigenze, debbono essere, necessariamente, valutati congiuntamente anziché come somma di singoli segnali stradali componenti. La codifica prodotta dal trovato fornisce, tra l'altro, proprio una serie di codici di relazione tra elementi basici, utilizzabili per questo scopo. L'aver contenuto all'essenziale la lunghezza della codifica garantisce, poi, che la registrazione di tale notevole carico informativo, possa essere emessa in aria da un utilizzatore esterno al trovato e ricevuta correttamente con elevata affidabilità da parte di un veicolo anche in veloce movimento, entro gli spazi standard di avvistamento stabiliti per i segnali, dal regolamento dei codice della strada.
Parte integrante del trovato è della registrazione che questo produce è l'insieme logico, coerente e formale, di codici, simboli, relazioni e regole, derivato, in particolare ma non esclusivamente, dalla legislazione per ia regolamentazione ed il controllo del traffico veicolare su strada. La registrazione prodotta dal trovato, riguarda sempre un minimo di tre segnali stradali. Il numero di tre è statisticamente adeguato per le situazioni di viabilità più frequenti, cioè quando sono esposti contemporaneamente in uno stesso luogo, oppure installati separatamente sullo stesso sostegno (segnali stradali verticali composti) oppure installati sullo stesso sostegno ma in un unico segnale o pannello stradale (segnali stradali verticali complessi, compositi, lanterne semaforiche veicolari di corsia e lanterne semaforiche per corsie reversibili e pannelli a messaggio variabile).
TECNICA PREESISTENTE
Per descrivere la tecnica preesistente in materia di regolamentazione e controllo del traffico veicolare, qui si farà riferimento costante alla legislazione italiana costituita dal codice della strada emanato con Decreto Legislativo 30 aprile 1992, n. 285, come aggiornato dalla legge 29 luglio 2010, n. 120, di seguito c.d.s. e dal vigente Regolamento di esecuzione e di attuazione del c.d.s. di cui il D.P.R. 16 dicembre 1992, n. 495, di seguito reg.c.d.s., nonché dal Disciplinare tecnico relativo agli schemi segnaletici, differenziati per categoria di strada, da adottare per il segnalamento temporaneo (decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 10 luglio 2002, GU n. 226 del 26/09/2002), di seguito D.T., previsto dall'art. 21 del Codice della strada, dalla direttiva n. 3929 del 3 luglio 1998 del Ministero dei Lavori pubblici (che norma i pannelli a messaggio variabile), dalla direttiva n. 1156 del 28 febbraio 1997 (GU n. 71 del 26/03/1997) del Ministero dei Lavori pubblici (Caratteristiche della segnaletica da utilizzare per la numerazione dei cavalcavia sulle autostrade e sulle strade statali di rilevanza internazionale), dal decreto ministeriale n. 1584 del 31 marzo 1995 (GU n. 106 del 9/05/1995) (Approvazione del disciplinare tecnico sulle modalità di determinazione dei livelli di qualità delle pellicole retroriflettenti impiegate per la costruzione dei segnali stradali).
La scelta della normativa italiana è equilibrata perché dalla comparazione con altri paesi è risultata essere rispettosa delle normative internazionali e comunitarie in materia e dunque, almeno per gli aspetti tecnici, sostanzialmente applicabile ad ogni nazione.
Attualmente (art.38 c.d.s.) il traffico veicolare su strada viene regolato con: segnali verticali, segnali orizzontali, segnali luminosi, segnali e attrezzature complementari, gli agenti di polizia. Questi presidi sono conformati e posizionati in modo da agevolare quanto più possibile il loro riconoscimento a vista e, sopratutto, la loro corretta interpretazione, dall'interno dei veicoli in movimento. Gli strumenti utilizzati per la regolazione ed il controllo del traffico debbono ottenere obiettivi di ordine generale (art.l punto 2 c.d.s.) tra i quali: mantenere elevati livelli di sicurezza, favorire la fluidità della circolazione stradale, essere di pratica gestione e contenere I costi.
Per oltre un secolo, questi obiettivi sono stati perseguirti con il miglioramento delle infrastrutture e con la diffusione sempre più capillare della segnaletica stradale visuale ordinaria. Quest'ultima, poi, è da sempre sottoposta ad una evoluzione continua circa la qualità della informazione fornita, le caratteristiche tecniche assunte (forma, colori, materiali, dimensioni, rifrangenza illuminazione), dai dispositivi utilizzati. Negli ultimi cento anni l'attrezzatura della segnaletica è stata costantemente sviluppata. Dal segnale stradale ordinario si è prima passati al segnale stradale complesso dotato di un solo pannello integrativo (art.83 reg.c.d.s.), poi al segnale complesso con molti pannelli integrativi, successivamente ai segnali stradali composti da due o più segnali complessi purché del medesimo formato (art.82 punto 5 reg.c.d.s.5.) e, infine, anche con i segnali compositi dove più segnali ordinari o lanterne sono visualizzati su un unico pannello, appunto, composito (art.80 punto 5 e D.T.).
I pannelli integrativi, in particolare, sono di forma rettangolare e contengono simboli od iscrizioni esplicative sintetiche e concise e sono costituiti da numerosi modelli e sub modelli molti dei quali non hanno un significato predefinito ma debbono essere personalizzati con dati legati ad uno specifico tratto viario per fornire il livello di dettaglio considerato colà necessario; si ricorre ad essi, comunque: per ridefinire lo spazio di validità di un segnale ordinario, per precisare il significato del segnale ordinario, per limitare l'efficacia dei segnali ordinari a talune categorie di utenti o per determinati periodi di tempo.
i cartelli complessi, composti o compositi che raggruppano due o più segnali e le lanterne semaforiche veicolari di corsia e le lanterne semaforiche per corsie reversibili e i pannelli a messaggio variabile, sono attualmente i segnali utilizzati con maggior frequenza in ogni rete stradale ed autostradale. I motivi sono molteplici: per fornire informazioni e prescrizioni in modo integrato e persuasivo, per facilitare la lettura di molti segnali posti in un unico luogo, per limitare l'influenza negativa sull'impatto ambientale che la presenza in un unico luogo di molti cartelli provoca, perché l'infrastruttura viaria è diventata molto complessa in termini di tipo e numero di corsie, di svincoli, ecc..
Ai cartelli complessi, composti e compositi si ricorre, comunque, in modo estensivo anche quando una stessa norma di circolazione può essere segnalata con modalità diverse. Per esempio, il segnale stradale composto, formato dal cartello stradale di limite della velocità di 50 Km/h (primo segnale) e dal cartello stradale di divieto di segnalazioni acustiche (secondo segnale) ha anche il significato implicito di inizio centro abitato (terzo segnale). Questa informazione unitaria, per un succedersi di normative, può anche essere data con un segnale composito costituito dagli stessi simboli, posti su un unico segnale rettangolare, con o senza indicazione di località. La normativa ora vigente prescrive che la suddetta informazione unitaria sia data con un segnale stradale rettangolare contenente solo la indicazione della località che, implicitamente, però, vale anche come segnale di limite della velocità a 50 Km/h e come segnale di divieto di segnalazioni acustiche. Quattro modi in vigore per lo stesso segnale! Queste forme equivalenti di segnaletica hanno anche i rispettivi segnali di "fine centro abitato" e, naturalmente, sono presenti su tutto il territorio nazionale.
Una situazione analoga alla precedente si ha nelle zone di confine o in territori comunque bilingui, dove i cartelli indicativi e/o i pannelli integrativi debbono essere esposti in più di una lingua. In questi casi il ricorso ai segnali stradali complessi, composti e compositi è indispensabile.
Si ricorre ai cartelli composti e compositi e alle lanterne semaforiche veicolari di corsia e alle lanterne semaforiche per corsie reversibili . anche per segnalare gli svincoli, i cambi di direzione e le corsie deile autostrade e strade extraurbane a più corsie, in cui all'informazione direzionale (di ogni singolo ramo) è necessario anche abbinare un qualche segnale di pericolo, di prescrizione e/o informativo.
Attualmente, le corsie e tutti gli svìncoli autostradali, quelli delle strade a scorrimento veloce, quelli in cui il ramo laterale di una strada taglia una linea ferroviaria, protetta o non protetta da barriere e le rotatorie, sono segnalati utilizzando cartelli complessi, composti e compositi e/o da lanterne semaforiche veicolari di corsia o da lanterne semaforiche per corsie reversibili .
il ricorso ai segnali composti e compositi è, poi, largamente diffuso anche nei centri abitati per segnalare insieme, condizioni di sosta e prescrizioni, in particolare temporizzate oppure quando, per motivi estetici e di decoro urbano nelle piazze monumentali o comunque in particolari aree è necessario limitare al massimo il numero di cartelli stradali per regolamentare la circolazione pedonale e veicolare.
In definitiva, in tutti i paesi dove sono richiesti elevati standard di sicurezza e fluidità della circolazione veicolare, il ricorso alla segnaletica stradale complessa, composta e composita è diventato preminente rispetto all'uso del segnale stradale ordinario: quest'ultimo, da solo, ha un utilizzo assai limitato, anche se resta il segnale stradale di base con cui realizzare le segnaletiche effettivamente utilizzate per la regolamentazione ed il controllo del traffico veicolare.
Ma chi può rapidamente acquisire, interpretare ed utilizzare la complessa informazione visiva che fornisce un segnale stradale complesso composto o composito o una lanterna semaforica veicolare di corsia o una lanterna semaforica per corsie reversibili o un pannello a messaggio variabile? La risposta, ovviamente, è una soltanto: "solo la mente umana”. E questo introduce il primo problema che il dispositivo intende risolvere: trasmettere un segnale che per contenuti informativi sia equivalente ad un segnale stradale complesso, composto o composito o ad una lanterna semaforica veicolare di corsia o una lanterna semaforica per corsie reversibili o un pannello a messaggio variabile, ma che possa essere direttamente acquisito, decodificato ed utilizzato dalle applicazioni tecnologiche senza intermediazione umana, perché anche l'uomo, suo malgrado, può essere sottoposto a fattori che possono indebolire le sue capacità alla guida di un veicolo, quali: orari notturni, nebbia, fumi, inidonea illuminazione artificiale, eccessiva velocità, condizioni psico fisiche negative per abuso di droghe, alcol e stupefacenti; eventi tutti che possono alterare la percezione, la visione e, dunque l'interpretazione della segnaletica stradale e indurre comportamenti di guida che possono portare anche a gravi conseguenze. Naturalmente qui interessano, in particolare, le applicazioni in cui il ricevitore-utilizzatore della segnaletica è fisicamente separato dal trasmettitore ed è posto, su un veicolo che attraversa anche velocemente lo spazio di avvistamento del segnale stradale. A parità di ogni altro fattore, esiste un rapporto diretto tra quantità di informazione trasmessa e durata della trasmissione ed un rapporto inverso tra durata della trasmissione ed affidabilità che l'informazione ricevuta sia corretta. In queste condizioni, trasmetere un messaggio in chiaro che sia equivalente ad un segnale complesso, composto, composito o una lanterna semaforica veicolare di corsia o una lanterna semaforica per corsie reversibili o un pannello a messaggio variabile, richiederebbe una durata in aria, troppo lunga per essere ricevuto in modo affidabile entro lo spazio di avvistamento di un corrispondente segnale stradale visivo. E questo introduce il secondo problema che il dispositivo intende risolvere: condensare i dati che definiscono il segnale complesso, composto, composito o la lanterna semaforica veicolare di corsia o la lanterna semaforica per corsie reversibili o un pannello a messaggio variabile , in modo che la trasmissione in aria, possa essere realizzata in modalità burst con una durata che renda altamente affidabile il ricevere correttamente la registrazione, da parte di un veicolo in veloce movimento, entro lo spazio di avvistamento di un corrispondente segnale stradale visivo.
Il brevetto US 2003/095043 A1 (BUTZER GEORGE L [US] ALTRI. 22May 2003). ha qualche punto di contatto con il trovato che qui stiamo descrivendo, e almeno apparentemente, può essere visto quasi un suo precursore. Per questo qui lo analizziamo con riguardo ai soli punti di contatto. Il paragrafo [0037] individua bene il campo di interesse di tale brevetto: "... any other traffic signal recognized and described in the National Manual on Uniform Traffic Control Devices (NMUTCD) and various state Manuals on Uniform Traffic Control Devic es (MUTCds).''; ovvero ogni singolo segnale ed ogni singolo cartello stradale, riconosciuto e descritto nel “National Manual on Uniform Traffic Control Devices" o negli altri vari manuali statali Uniform Traffic Control Devices (CD MUT); mentre il paragrafo [0004] individua il tipo di informazioni che sono trasmesse: "...This invention relates to the filed of traffic control devices such as signals and signs. In particular, the invention relates to a transmitter for such devices that can transmit identification and location Information and possible state and/or status Information for the device. ..."; ovvero informazioni di identificazione provenienti dal "NMUTCD" o da altri vari "MUT ", informazioni di localizzazione GPS, dunque geografica, informazioni di stato (se manomesso, spostato, danneggiato, ecc.) o di stati (forse relativamente ai semafori:verde/giallo/rosso). Poiché anche gli ordinari mattoni possono essere considerati come i precursori dei grattacieli, qui converrà evidenziare con forza il concetto che i segnali complessi, quelli composti, quelli compositi e le lanterne semaforiche veicolari di corsia o le lanterne semaforiche per corsie reversibili, appartengono ad una tipologia di segnali stradali del tutto diversa e più generale di quelli ordinari presenti come "segnali di base" nei diversi NMUTCD o MUTCds; i primi, pur essendo previsti in senso generale dai diversi NMUTCD o MUTCds, sono strettamente connessi alia specifica geometria e conformazione di un determinato tratto viario (mancanza delie distanze standard, indicazioni di località, più pericoli in un breve tratto, ecc.) o alla presenza o meno di eventi (in caso di piogia, in caso di neve, nei giorni festivi, rampe deviate concesse, rampa diretta proibita, ecc.) che non possono essere ne previsti ne individuabili univocamente a priori in nessuno dei diversi NMUTCD o MUTCds. La impossibilità per il brevetto in esame, di poter essere utilizzato per trasmettere più segnali stradali contemporaneamente posti in uno stesso luogo, ovvero segnali stradali di tipo complesso, composto o composito e le lanterne semaforiche veicolari di corsia o le lanterne semaforiche per corsie reversibili, fanno del trovato che qui descriviamo una soluzione nuova, non ovvia nè banale per trasmettere queste tipologie di segnali stradali.
Il brevetto WO 99/22353 Al (MCCONNELL PETER R H [CAl ALTRI 6 May 1999) riguarda una architettura di rete fondata sullo standard OSI e sui protocolli TCP/IP. in tale architettura generai purpose e senza problemi di larghezza di banda, egli prevede la possibilità di realizzare una infrastruttura di rete parallela alla strada, utilizzando componenti standard quali router e interfacce che, essendo standardizzate costituirebbero, secondo le affermazioni brevettuali, un mercato economico perché altamente concorrenziale. In questa rete, naturalmente sono presenti interfacce anche gateways, con altre reti e provider sia esterni che interni, di ogni tipo di servizio, e, naturalmente, di utilizzatori di tali servizi. In questo brevetto sono previste interfacce anche nei veicoli e lungo il bordo strada per assicurare un collegamento continuo terra-veicolo preferibilmente con short range device di ogni tipo anche acustico.
Il nostro trovato potrebbe bene essere utilizzato da uno di quei device Airlink Interface, di tipo acustico o meno, che nella infrastruttura di rete, di questa invenzione sarebbero presenti lungo la strada. Uno degli aspetti negativi di questa invenzione, rispetto alle problematiche presentate dal traffico veicolare è costituito dal fatto che l'architettura OSI ed i protocolli TCP/IP sono applicate in uno schema di servizio client-server (richiesta-risposta) che mal si concilia con l'attività di guida dei veicoli e l'art 39 c.d.s. o 79 reg.c.d.s. che prescrive che i segnali debbano essere visibili e riconoscibili autonomamente e progressivamente anziché a richiesta.
li brevetto EP 1 011 084 A2 (HOCSTEIN PETER A [US] 21 june 2000) riguarda l'uso delle luci LED nei semafori sia per realizzare le funzioni luminose ordinarie (ON/OFF/red/yellow/green/blinking), sia, sfruttando la elevata frequenza di pulsabilità posseduta dai LED, per emettere segnali luminosi ad alta frequenza invisibili all'occhio umano che codificano anche messaggi complessi. La parte interessante di questo brevetto risiede senz'altro nella possibilità di poter trasmettere notevoli carichi informativi. La parte problematica riguarda sia il tipo di allineamento trasmettitore-ricevitore necessario per una ricezione affidabile, sia l'usabitità di tale dispositivo al solo campo ottico sottoposto a tutte le note problematiche di oscuramento a cui in questo campo si può incorrere (fumi, nebbie, geometrie stradali non rettilinee, ecc.).
Tutti i brevetti sopra richiamati ed in particolare il primo, sono applicati ed applicabili ad un unico segnale stradale visivo, un solo segnale per volta tra quelli ordinari descritti e codificati nei diversi "codici della strada". Nelle situazioni di circolazione stradale dove, in uno stesso luogo, deve essere installato più di un segnale di indicazione o più di un segnale di pericolo o più di un segnale di prescrizione o una qualunque composizione di questi segnali e cartelli raggruppati in un segnale stradale complesso, composto o composito, oppure quando si è in presenza di una lanterna semaforica veicolare di corsia o una lanterna semaforica per corsie reversibili o un pannello a messaggio variabile che debbono indicare contemporaneamente lo stato di transitabilità rispetto a diverse direttrici, l'utilizzo contemporaneo di più di uno degli apparati derivanti dai brevetti sopra richiamati, produrrebbe delle inevitabili interferenze reciproche dei segnali trasmessi da ciascuno, con grave pregiudizio per l'affidabilità dei segnali ricevuti dai veicoli. Inoltre la localizzazione esclusivamente geografica disconosce completamente la classificazione e la nomenclatura delle strade, l’archivio nazionale delle strade, i codici del Comité Europeen de Normalisation TC 278, ecc., che sono alla base di ogni c.d.s,. E questo introduce il terzo problema che il dispositivo intende risolvere: evitare le inevitabili interferenze che si produrrebbero trasmettendo contemporaneamente più segnali stradali con messaggi e apparati diversi, trasmettendo con un unico messaggio più di un cartello stradale ordinario e più di un solo pannello integrativo.
DESCRIZIONE DELL'INVENZIONE
Il dispositivo, come indicato in precedenza, è composto da:
A) un insieme logico, coerente e formale, di codici, simboli, relazioni e regole, derivato, in particolare ma non esclusivamente, dalla legislazione per la regolamentazione ed il controllo del traffico veicolare su strada;
B) un modulo o apparato di codifica primaria per produrre una registrazione in chiaro, sanaensata, di formato predeterminato completa di codice MD5, detta, appunto, di codifica primaria;
C) un modulo per trasformare la codifica primaria in una registrazione digitale, seriale, detta, appunto, di codifica finale che viene resa disponibile, a richiesta, su una linea di uscita. il modulo per produrre la registrazione di codifica primaria B). tipicamente un computers portatile o un apparato equivalente, svolge le funzioni di:
1) interfaccia con i responsabili del sistema, per acquisire i dati relativi al segnale stradale complesso, composto o composito o alla lanterna semaforica veicolare di corsia o alla lanterna semaforica per corsie reversibili o al pannello a messaggio variabile; 2) tradurre i dati acquisiti, in una registrazione codificata con l' insieme logico, coerente e formale, di codici, simboli, relazioni e regole A), producendo la registrazione in codifica primaria del segnale;
3) memorizzazione della registrazione di cui il punto precedente, su un idoneo supporto non volatile, quale, hard disk, chiavetta USB, CD, DVD o altre memorie digitali anche di tipo stick o smart card;
4) interfaccia con il modulo C) per il monitoraggio e/o il controllo del suo stato di funzionamento ed eventuale trasferimento in esso, della registrazione di codifica primaria storicizzata su supporto di memorizzazione non volatile di cui il precedente punto 3);
il modulo per produrre la registrazione di codifica finale C). tipicamente un processore "allίn-one", svolge i compiti di;
1) acquisire la registrazione di codifica primaria con una qualunque delle seguenti modalità:
a) attraverso un collegamento al modulo di codifica primaria 8) con interfaccia RS232 oppure USB 1/2/3 oppure ethernet,
b) attraverso un collegamento tramite rete, ad un apposito server-provider, c) attraverso un device adatto a leggere uno o più dei supporti di memorizzazione utilizzabili, quali: hard disk, chiavette USB, CD, DVD, memorie elettroniche di tipo stick o smart card;
2) trasformare la registrazione di codifica primaria acquisita in una registrazione digitale, seriale di codifica finale;
3) storicizzare la registrazione finale in una memoria interna non volatile;
4) in accordo a segnali esterni provenienti dall' utlizzatore e da un eventuale ripartitore di tempo quando viene eseguita una attività cooperativa con altri moduli C), porre la registrazione di codifica finale su una linea di uscita.
Il modulo di cui il punto C), è dotato di linee per lavorare cooperativamente, in lime sharing, con altri apparati dello stesso tipo C), accordati da un ripartitore esterno, quando è necessario trasmettere, sullo stesso canale, registrazioni diverse di due o più segnali stradali complessi, composti o compositi, oppure più di una lanterna semaforica veicolare di corsia o più di una lanterna semaforica per corsie reversibili o un pannello a messaggio variabile, da uno stesso luogo.

Claims (9)

  1. RIVENDICAZIONI Apparecchio di codifica finale, per condensare i dati di un segnale stradale complesso, composto o composito, oppure di una lanterna semaforica veicolare di corsia o per corsie reversibili o di un pannello a messaggio variabile, in una registrazione digitale seriale che può essere utilizzata per essere emessa in aria, specialmente in modalità burst, da trasmettitori acustici, ottici o elettromagnetici e utilizzata specialmente per trasmettere contemporaneamente più segnali stradali da uno stesso posto senza interferenze. 1. L'apparecchio e il suo scopo come sopra descritto in generale, caratterizzato da! fatto che, la registrazione è prodotta utilizzando, un insieme logico, coerente e formale, di codici, simboli, relazioni, formati e regole, derivato ma non limitato, dalla legislazione italiana per il controllo e la regolamentazione del traffico veicolare.
  2. 2. L'apparecchio secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che, all'insieme logico, coerente e formale di codici, simboli, relazioni e regole, utilizzato per produrre la registrazione, sono aggiunti codici e regole per codificare anche segnali stradali fittizi e pannelli integrativi fittizi, senza alterare la logica e la coerenza dell'insieme stesso.
  3. 3. L'apparecchio secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che, la registrazione prodotta, contiene sempre un minimo di tre segnali stradali e tre pannelli integrativi, dove ogni componente può essere reale o fittizio.
  4. 4. L'apparecchio secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che, la registrazione prodotta contiene dati generali riferiti al segnale stradale come tale, costituiti ma non limitati, dai seguenti: a ) codice identificativo del proprietario della strada e del segnale stradale, come risulta dall'archivio nazionale delle strade, b) codice di identificazione del responsabile del segnale sulla strada, riferito alla organizzazione del proprietario a), c) codice identificativo della strada, piazza o località su cui è installato il segnale stradale, come risulta dall'archivio nazionale delle strade, d) codice identificativo della categoria della strada, piazza o località su cui è installato il segnale stradale, come risulta dall'archivio nazionale delle strade, e,) codice del verso di marcia e distanza da una origine nota, della strada, piazza o località dove è installato il segnale stradale, f) coordinate geografiche di latitudine e longitudine del punto della strada, piazza o località su cui è installato il segnale stradale, g) data, ora e minuto di produzione della registrazione.
  5. 5. L'apparecchio secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che, la registrazione prodotta contiene dati specifici a ciascuno dei segnali di traffico ed ai pannelli integrativi che lo compongono, costituiti ma non limitati, dai seguenti: a ) un codice che identifica univocamente il segnale stradale ordinario nella legislazione nazionale per la regolazione del traffico veicolare; b) un codice che identifica la categoria di appartenenza del pannello integrativo, c) dati alfanumerici di valore assegnati al pannello integrativo, d) un codice che identifica il formato e la unità di misura con cui, i dati alfanumerici di valore c), assegnati al pannello integrativo, debbono essere interpretati.
  6. 6. L'apparecchio secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che presenta almeno una linea di uscita digitale, seriale e/o parallela, ciascuna anche con il filo per gestire la funzione ReadyToSend e il filo per gestire la funzione ClearToSend, da dove la registrazione prodotta può essere prelevata da un dispositivo utilizzatore esterno.
  7. 7. L'apparecchio secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la registrazione sulla linea di uscita può essere pilotata e/o sincronizzata da/con eventi esterni, per lavorare in time sharing con altri apparecchi, senza creare reciproche interferenze.
  8. 8. L'apparecchio secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di avere almeno una linea di comunicazione con apparati esterni comprendenti ma non limitati a, computer e unità per la lettura / scrittura delle memorie non volatili, costituita da, ma non solo, una linea seriale RS232.
  9. 9. L'apparecchio secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che dopo una interruzione momentanea dell'alimentazione elettrica, l'attività dell'apparecchio riprende autonomamente per fornire le stesse prestazioni che forniva prima della interruzione dell'alimentazione elettrica.
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