ITRE20130038A1 - Lancia erogatrice estensibile per dispositivi di lavaggio - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

“LANCIA EROGATRICE ESTENSIBILE PER DISPOSITIVI DI LAVAGGIOâ€

CAMPO TECNICO

La presente invenzione riguarda una lancia estensibile per dispositivi di erogazione di liquidi.

Più in particolare, l’invenzione riguarda una lancia estensibile per dispositivi di lavaggio ad alta pressione, quali ad esempio macchine idropulitrici e simili.

TECNICA PREESISTENTE

Come à ̈ noto, i dispositivi di lavaggio ad alta pressione o macchine idropulitrici comprendono una pompa ad alta pressione atta a pescare un fluido di lavaggio, ad esempio acqua, il cui condotto di mandata à ̈ connesso ad un tubo flessibile asservito ad una pistola di erogazione.

La pistola di erogazione comprende generalmente un corpo allungato dotato di una impugnatura a cui à ̈ associabile in modo removibile una lancia erogatrice supportante alla sua estremità libera un ugello erogatore.

La pistola di erogazione comprende poi un grilletto che à ̈ posto in corrispondenza dell’impugnatura ed aziona un rubinetto atto a permettere o interrompere il flusso del fluido di lavaggio dalla pompa all’ugello erogatore.

La distanza minima tra l’ugello e il grilletto, per garantire la sicurezza dell’operatore, à ̈ per norma di 750 mm, questo per impedire o quantomeno limitare la possibilità che l’ugello erogatore possa essere rivolto verso il volto dell’utilizzatore.

Inoltre, per diversi impeghi, ad esempio per poter efficacemente pulire superfici distanti dall’utilizzatore, ad esempio poste in zone elevate, à ̈ necessario disporre di una lancia sufficientemente lunga da permettere all’ugello erogatore di disporsi in prossimità della superficie distante stessa senza per questo comportare una eccessiva perdita di pressione nel fluido da erogare.

Per raggiungere tali scopi à ̈ noto l’impiego di lance modulari, ovvero realizzate in più tratti tubolari connessi reciprocamente di testa mediante innesti a baionetta o simili raccordi, in cui il primo tratto tubolare viene connesso alla pistola di erogazione e l’ultimo tratto viene connesso all’ugello erogatore.

Un inconveniente riscontrato nell’impiego di tali lance estensibili modulari risiede nel fatto che esse risultano scomode per l’utilizzatore, che deve provvedere a montare e smontare i vari tratti tubolari a seconda della distanza della superficie che deve essere trattata dall’utilizzatore, rendendo inoltre necessario il trasporto dei vari tratti tubolari nei pressi dell’area di trattamento, per essere subito disponibili all’utilizzo in caso di necessità.

Sono note anche lance estensibili in modo telescopico, che si compongono di un supporto telescopico di cui un lato à ̈ collegato alla pistola di erogazione, mentre l’altro lato porta l’ugello erogatore.

Queste lance presentano l’inconveniente di richiedere un condotto flessibile che collega la pistola di erogazione con l’ugello.

Il condotto quando il supporto telescopico ha la sua lunghezza minima, si pone a lato del supporto, mentre quando il supporto ha la sua lunghezza minima, o una lunghezza intermedia, forma un’ansa a lato del supporto che per gravità si dispone circa nel piano verticale.

Detta ansa costituisce un ostacolo molto scomodo per l’operatore, che limita notevolmente l’impiego della lancia. Per evitare l’inconveniente sono note lance telescopiche che comprendono almeno un primo tratto tubolare una cui prima estremità à ̈ collegabile ad un corpo di impugnatura e sostegno di un condotto di adduzione di un fluido di lavaggio in pressione e una seconda estremità aperta e atta ad erogare detto fluido di lavaggio, nelle quali un secondo tratto tubolare à ̈ associato in modo telescopico al primo tratto mediante interposizione di mezzi di tenuta e mezzi di bloccaggio risolvibili atti a bloccare reciprocamente detto primo tratto e detto secondo tratto alla lunghezza desiderata .

Queste lance telescopiche sono descritte nella domanda di brevetto italiano RE2013A000014 a nome dello stesso depositante.

Esse tuttavia presentano l’inconveniente che, in caso di malfunzionamento dei mezzi di bloccaggio durante l’impiego della lancia, essa sotto la pressione dell’acqua si allunga improvvisamente sino alla sua massima lunghezza creando pericolo per l’utente e per le persone circostanti.

Uno scopo della presente invenzione à ̈ quello di superare i menzionati inconvenienti della tecnica nota, nell’ambito di una soluzione semplice, razionale e dal costo contenuto.

Tali scopi sono raggiunti dalle caratteristiche dell’invenzione riportate nella rivendicazione indipendente. Le rivendicazioni dipendenti delineano aspetti preferiti e/o particolarmente vantaggiosi dell’invenzione.

<ESPOSIZIONE DELL' INVENZIONE>

L’invenzione, particolarmente, rende disponibile una lancia erogatrice estensibile telescopicamente per dispositivi di lavaggio che comprende almeno un primo tratto tubolare una cui prima estremità à ̈ collegabile a un corpo di impugnatura e sostegno di un condotto di adduzione di un fluido di lavaggio in pressione e un secondo tratto telescopicamente infilato nel primo.

Un condotto flessibile di collegamento idraulico unisce la estremità a monte del secondo tratto con il corpo impugnatura.

Questo condotto flessibile, quando il secondo tratto à ̈ completamente infilato nel primo tratto, si ripiega su se stesso disponendosi in posizione ripiegata all’interno del primo tratto a lato del secondo tratto, formando un’ansa anulare.

Questa disposizione fa si che, quando viene immessa acqua in pressione nel condotto flessibile, qualora i tratti fossero svincolati tra loro, questo si dispone spontaneamente in posizione ripiegata a lato del primo tratto trascinando il secondo tratto all’interno del primo tratto.

Viene inoltre eliminata la necessità di mezzi di tenuta scorrevoli tra il primo ed il secondo tratto, che sono sempre di costruzione delicata e soggetti ad usura.

L’invenzione prevede mezzi di bloccaggio risolvibili tra il primo ed il secondo tratto, per bloccare la lancia alla lunghezza desiderata; quando la lancia à ̈ in uso i mezzi di bloccaggio sono sempre sollecitati nella direzione che impedisce l’uscita del secondo tratto dal primo tratto; la lancia in caso di guasto dei mezzi di bloccaggio si dispone automaticamente nella sua configurazione di lunghezza minima.

Detti mezzi di bloccaggio comprendono almeno un elemento di aggancio associato al primo tratto e atto ad agganciarsi selettivamente ad una sede di alloggiamento di una pluralità di sedi di alloggiamento distanziate assialmente e previste lungo il secondo tratto.

In tal modo, à ̈ possibile bloccare temporaneamente la posizione assiale del secondo tratto lungo il primo tratto in più di una posizione, permettendo di regolare a piacimento la lunghezza complessiva della lancia erogatrice. L’elemento di aggancio à ̈ associato solidale in traslazione alla estremità del primo tratto che riceve il secondo tratto Vantaggiosamente, l’elemento di aggancio comprende almeno un pulsante inserito scorrevolmente in una culla di alloggiamento realizzata in corrispondenza dell’estremità di detto condotto esterno e sfociante verso l’esterno di esso, detto pulsante comprendendo almeno una appendice di impegno mobile da una posizione di impegno, in cui à ̈ inserita in almeno una di dette sedi di alloggiamento, ad una posizione di disimpegno da essa, in contrasto a mezzi elastici, nella quale non interagisce con le sedi di alloggiamento.

Grazie a tale soluzione il bloccaggio del secondo tratto rispetto al primo tratto e il rilascio dello stesso risulta facile, veloce e ripetibile con conseguente immediatezza delle operazioni di estensione o accorciamento della lancia erogatrice, a seconda delle esigenze operative.

Ancora un aspetto vantaggioso dell’invenzione prevede che la pluralità di sedi di alloggiamento à ̈ definita da una cremagliera ad asse longitudinale parallelo all’asse longitudinale del primo tratto che si estende per una porzione del primo tratto interposta tra la prima estremità e la seconda estremità.

Grazie a tale soluzione la realizzazione delle sedi di alloggiamento risulta particolarmente veloce e produttivamente efficace.

BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI

Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno evidenti dalla lettura della descrizione seguente fornita a titolo esemplificativo e non limitativo, con l’ausilio delle figure illustrate nelle tavole allegate. La figura 1 à ̈ una vista laterale di una lancia, secondo l’invenzione, in configurazione retratta.

La figura 2 Ã ̈ una vista laterale della lancia di figura 1 in configurazione estesa.

La figura 3 Ã ̈ la sezione assiale di Fig.1.

La figura 4 Ã ̈ la sezione assiale di Fig.2.

La figura 5 Ã ̈ una vista laterale esplosa della lancia con applicata la impugnatura .

<MODO MIGLIORE PER ATTUARE L' INVENZIONE>

Con particolare riferimento a tali figure, si à ̈ indicata globalmente con 10 una pistola di erogazione di un liquido di lavaggio collegabile ad una pompa di alimentazione del fluido di lavaggio, non mostrata in quanto di tipo noto.

La pistola di erogazione 10 (come visibile in figura 5) comprende un corpo allungato 20 e cavo dotato di una impugnatura 21 posta in corrispondenza di una estremità che comprende un raccordo 200 con l’alimentazione di acqua in pressione, ed un grilletto 22 atto ad azionare un rubinetto di chiusura ed apertura di detto raccordo, come noto al tecnico del ramo.

All’estremità opposta dell’impugnatura 21 il corpo allungato 20 comprende un usuale connettore, ad esempio di tipo femmina, dotato di mezzi di innesto rapido, del tipo a baionetta, a scatto o a vite come noto al tecnico del settore.

La pistola di erogazione 10 comprende una lancia erogatrice 30 (mostrata nel dettaglio nelle figure 1 - 4), la quale à ̈ atta a prolungare assialmente il corpo allungato 20 ed, innestandosi nel connettore dello stesso, supportare, all’opposta estremità, un ugello erogatore 40, come meglio apparirà nel seguito.

La lancia 30 comprende un primo tratto esterno cavo 31 ad una cui prima estremità 311 à ̈ posto un primo connettore 100, ad esempio di tipo maschio, atto ad innestarsi a tenuta al connettore previsto all’estremità del corpo allungato 20. La seconda estremità 312 del primo tratto 31 à ̈ aperta in guisa da ricevere per infilamento telescopico un secondo tratto 32 della lancia 30.

La cavità interna del primo tratto 31 comprende una lunga zona intermedia 314 di diametro interno maggiore rispetto al diametro della zona rastremata, nella quale trova posto il secondo tratto 32 della lancia.

Sulla parete cilindrica del secondo tratto 32 sono ricavate una pluralità di sedi di alloggiamento 326 allineate lungo una retta immaginaria parallela all’asse longitudinale del primo tratto stesso e distanziate tra loro (ad esempio equidistanti).

Nell’esempio raffigurato le sedi di alloggiamento 326 sono definite da una cremagliera 327 realizzata in pezzo unico (o comunque fissata) alla parete esterna del secondo tratto 32 e posta su un solo settore circolare (inferiore in figura) della parete esterna stessa.

In pratica, la cremagliera 327 à ̈ realizzata da una pluralità di denti arcuati affiancati lungo l’asse longitudinale del secondo tratto 32 tra i quali rimangono definite le sedi di alloggiamento 326.

Non si esclude, tuttavia, che la cremagliera 327 possa essere definita da una pluralità di denti circolari che si sviluppano per l’intera sezione del secondo tratto cilindrico 32.

Il secondo tratto 32 presenta un condotto assiale e comprende una prima estremità infilata nel primo tratto 31 e dotata di un primo connettore 320, ed una opposta seconda estremità libera, la quale comprende un secondo connettore 321 ad esempio del tipo femmina e dotato di organi di aggancio a scatto, a cui à ̈ agganciabile in modo amovibile l’ugello erogatore 40.

Un condotto flessibile 50 collega idraulicamente a tenuta stagna il raccordo 100 fissato alla estremità del primo tratto 31 con il raccordo 320 fissato alla estremità del secondo tratto 32 interna al primo tratto 21.

La lunghezza del condotto flessibile à ̈ tale che, quando il secondo tratto 32 à ̈ completamente estratto dal primo tratto 31 il condotto 50 forma un’ansa 500 chiusa ad anello.

Quando invece il secondo tratto 32 Ã ̈ completamente rientrato nel primo tratto 21, il tubo 50 sempre ripiegato ad anello si dispone a lato del secondo tratto 32.

Con questa disposizione del condotto flessibile, la pressione dell’acqua all’interno del medesimo provoca la dilatazione dell’ansa 500 ed il conseguente richiamo del secondo tratto all’interno del primo tratto.

Il secondo tratto 32 comprende, particolarmente, mezzi di bloccaggio risolvibili atti a bloccare reciprocamente il primo tratto 31 e il secondo tratto 32.

In particolare, i mezzi di bloccaggio risolvibili sono atti a bloccare temporaneamente il secondo tratto 32 rispetto al primo tratto 31 nella posizione desiderata intermedia tra le dette posizioni estremali.

I mezzi di bloccaggio risolvibili comprendono almeno un elemento di aggancio 37 associato al primo tratto 31, atto ad agganciarsi selettivamente ad una delle sedi di alloggiamento 326 distanziate assialmente lungo il secondo tratto 32.

In particolare, l’elemento di aggancio 37, come mostrato nelle figure 3 e 4, comprende un pulsante 371 inserito scorrevolmente in una culla di alloggiamento realizzata in prossimità della estremità 312 del primo tratto 31.

Il pulsante 371 comprende, poi, una appendice di impegno 372 che si deriva dalla parete inferiore dello stesso (sostanzialmente a squadro con esso) ed à ̈ infilata nell’apertura passante della parete di fondo della culla di alloggiamento .

Tra il fondo della culla di alloggiamento e il pulsante 371 (parete inferiore dello stesso) Ã ̈ interposta una molla di compressione 375, ad esempio di tipo elicoidale ed infilata su un pernetto 365 che si erge dalla parete di fondo della culla di alloggiamento stessa e mantiene la posizione di aggancio.

In pratica, il pulsante 371 à ̈ mobile da una posizione di aggancio (mostrata in figura 3 e 4) in cui à ̈ inserita in almeno una della sedi di alloggiamento 326 ad una posizione di disimpegno da essa in contrasto alla forza elastica esercitata dalla molla di compressione che tende a portare nella posizione di impegno il pulsante 371.

L’invenzione così concepita à ̈ suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo.

Inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da altri elementi tecnicamente equivalenti.

In pratica i materiali impiegati, nonché le forme e le dimensioni contingenti, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze senza per questo uscire dall’ambito di protezione delle seguenti rivendicazioni.

Claims (5)

1. RIVENDICAZIONI 1. Lancia (30) erogatrice estensibile per dispositivi di lavaggio che comprende almeno un primo tratto (31) tubolare una cui prima estremità (311) à ̈ collegabile ad un corpo (20) di impugnatura e sostegno di un condotto di adduzione di un fluido di lavaggio in pressione e una seconda estremità (312) aperta e atta a ricevere telescopicamente un secondo tratto (32) collegabile, alla estremità esterna al primo tratto (31), ad un ugello (40) erogatore, dove detto primo tratto (31) comprende alla prima estremità un connettore (100), ed il secondo tratto (32) comprende all’estremità interna un ulteriore connettore (320), essendo previsti mezzi di bloccaggio (37) risolvibili atti a bloccare reciprocamente detto primo tratto (31) e detto secondo tratto (32), caratterizzata dal comprendere un condotto flessibile (50) che collega all’interno del primo tratto (31) detto connettore (100) del primo tratto (31) con detto ulteriore connettore (320) del secondo tratto (32), la lunghezza di detto condotto flessibile (50) essendo tale da consentire la formazione, all’interno del primo tratto (31), di un’ansa (500) conformata ad anello anche quando il secondo tratto (32) à ̈ completamente estratto dal primo tratto (31).
2. 2. Lancia (30) secondo la rivendicazione 1, in cui detti mezzi di bloccaggio risolvibili comprendono almeno un elemento di aggancio (37) associato al primo tratto (31) e atto ad agganciarsi selettivamente ad una sede di alloggiamento (326) di una pluralità di sedi di alloggiamento (326) distanziate assialmente e previste lungo il secondo tratto (32).
3. 3. Lancia (30) secondo la rivendicazione 2 in cui l’elemento di aggancio (37) à ̈ associato alla seconda estremità (312) di detto primo tratto (31).
4. 4. Lancia (30) secondo la rivendicazione 3, in cui l’elemento di aggancio (37) comprende almeno un pulsante (371) inserito scorrevolmente in una culla di alloggiamento realizzata in corrispondenza della seconda estremità (312) del primo tratto (31), detto pulsante (371) comprendendo almeno una appendice di impegno (372) mobile da una posizione di impegno, in cui à ̈ inserita in almeno una di dette sedi di alloggiamento (326), ad una posizione di disimpegno da essa, in contrasto a mezzi elastici (375).
5. 5. Lancia (30) secondo la rivendicazione 4, in cui detta pluralità di sedi di alloggiamento (326) à ̈ definita da una cremagliera (327) che si estende per una porzione del secondo tratto (32).