ITRE20120042A1 - Metodo di funzionamento di un sistema di controllo per l'abilitazione e disabilitazione di apparati di sicurezza - Google Patents

Metodo di funzionamento di un sistema di controllo per l'abilitazione e disabilitazione di apparati di sicurezza Download PDF

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ITRE20120042A1
ITRE20120042A1 IT000042A ITRE20120042A ITRE20120042A1 IT RE20120042 A1 ITRE20120042 A1 IT RE20120042A1 IT 000042 A IT000042 A IT 000042A IT RE20120042 A ITRE20120042 A IT RE20120042A IT RE20120042 A1 ITRE20120042 A1 IT RE20120042A1
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IT
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Application number
IT000042A
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English (en)
Inventor
Alberto Pavesi
Original Assignee
Zucchetti Axess S P A
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    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F16ENGINEERING ELEMENTS AND UNITS; GENERAL MEASURES FOR PRODUCING AND MAINTAINING EFFECTIVE FUNCTIONING OF MACHINES OR INSTALLATIONS; THERMAL INSULATION IN GENERAL
    • F16PSAFETY DEVICES IN GENERAL; SAFETY DEVICES FOR PRESSES
    • F16P3/00Safety devices acting in conjunction with the control or operation of a machine; Control arrangements requiring the simultaneous use of two or more parts of the body
    • F16P3/08Safety devices acting in conjunction with the control or operation of a machine; Control arrangements requiring the simultaneous use of two or more parts of the body in connection with the locking of doors, covers, guards, or like members giving access to moving machine parts
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E05LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
    • E05BLOCKS; ACCESSORIES THEREFOR; HANDCUFFS
    • E05B47/00Operating or controlling locks or other fastening devices by electric or magnetic means
    • E05B47/06Controlling mechanically-operated bolts by electro-magnetically-operated detents
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E05LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
    • E05BLOCKS; ACCESSORIES THEREFOR; HANDCUFFS
    • E05B15/00Other details of locks; Parts for engagement by bolts of fastening devices
    • E05B15/02Striking-plates; Keepers; Bolt staples; Escutcheons
    • GPHYSICS
    • G07CHECKING-DEVICES
    • G07CTIME OR ATTENDANCE REGISTERS; REGISTERING OR INDICATING THE WORKING OF MACHINES; GENERATING RANDOM NUMBERS; VOTING OR LOTTERY APPARATUS; ARRANGEMENTS, SYSTEMS OR APPARATUS FOR CHECKING NOT PROVIDED FOR ELSEWHERE
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Description

DESCRIZIONE
“METODO DI FUNZIONAMENTO DI UN SISTEMA DI CONTROLLO PER
L’ABILITAZIONE E DISABILITAZIONE DI APPARATI DI SICUREZZAâ€
CAMPO TECNICO
La presente invenzione riguarda un sistema di controllo per l’abilitazione e disabilitazione di apparati di sicurezza, quali serrature per l’apertura/chiusura di varchi o dispositivi di allarme o simili.
Più in particolare, l’invenzione riguarda un terminale elettronico per il controllo dell’abilitazione/disabilitazione di apparati di sicurezza ed il metodo di funzionamento relativo.
<TECNICA PREESISTENTE>
Come à ̈ noto, l’esigenza di garantire una maggiore sicurezza alle abitazioni, agli ambienti lavorativi o a qualsiasi edificio pubblico o privato à ̈ una esigenza molto sentita in tutti i settori.
Le soluzioni attualmente note utilizzano carte o tessere di vario tipo atte ad aprire serrature elettriche e che hanno, almeno in parte, sostituito le tradizionali chiavi fisiche atte ad aprire serrature meccaniche.
Sono note, in particolare, tessere del tipo di prossimità, le quali presentano un dispositivo che, opportunamente cifrato, quando viene avvicinato ad un relativo lettore consentono l’apertura/chiusura della porta, l’inserimento/disinserimento di un allarme antifurto o altro dispositivo.
Tuttavia, le soluzioni attuali di sicurezza che utilizzano tessere di vario tipo o la digitazione di PIN non sono adatte a garantire il necessario livello di sicurezza, in quanto sono facilmente soggetti a violazioni della sicurezza, in quanto soggetti alla duplicazione delle tessere, lo smarrimento delle stesse o alla rilevazione non autorizzata delle password/PIN, che sfugge talvolta al controllo del proprietario della abitazione o del luogo di lavoro.
In tali casi, ad esempio, Ã ̈ possibile che terzi non autorizzati ottengano le necessarie autorizzazioni per compiere determinate azioni e/o entrare in locali protetti, con conseguente violazione della sicurezza.
Uno scopo della presente invenzione à ̈ quello di superare i menzionati inconvenienti della tecnica nota, nell’ambito di una soluzione semplice, razionale e dal costo contenuto.
Tali scopi sono raggiunti dalle caratteristiche dell’invenzione riportate nella rivendicazione indipendente. Le rivendicazioni dipendenti delineano aspetti preferiti e/o particolarmente vantaggiosi dell’invenzione.
<ESPOSIZIONE DELL>’<INVENZIONE>
L’invenzione, particolarmente, rende disponibile un metodo di funzionamento di un sistema elettronico per il controllo dell’abilitazione e/o disabilitazione di apparati di sicurezza, il metodo di funzionamento comprendendo le fasi di:
- leggere una tessera di controllo mediante un lettore di tessere e - acquisire dati identificativi di almeno un utente in mezzi di memorizzazione a seguito della lettura di detta tessera di controllo. Grazie a tale soluzione, à ̈ possibile gestire l’accesso ad un varco e/o l’abilitazione o disabilitazione di un allarme o simile apparato di sicurezza, in modo semplice e sicuro con la massima privacy per gli utenti.
Inoltre, grazie a tale soluzione, à ̈ possibile rimuovere qualsiasi mezzo di comando fisico, come terminali remoti, tastierini fisici, o altro comando fisico noto per la gestione del sistema, il quale verrà gestito esclusivamente dall’unità di controllo e comando mediante il lettore di tessere.
Un aspetto dell’invenzione à ̈, inoltre, che la fase di acquisizione comprenda la fase di rilevare un codice identificativo di una tessera di utenza atta ad essere associata ad un utente, mediante la lettura della stessa da parte del lettore di tessere, e memorizzare tale codice identificativo in detti mezzi di memorizzazione.
Grazie a tale soluzione, à ̈ possibile abilitare – sempre senza alcun ausilio di tastierini o terminali remoti o altro – un utente all’accesso mediante l’acquisizione delle impronte digitali, determinando un elevato grado di sicurezza del locale controllato. Inoltre o in alternativa, la detta fase di acquisizione comprende la fase di rilevare impronte digitali dell’utente, mediante la lettura di impronte digitali di detto utente da parte di un lettore di impronte digitali e memorizzare tali impronte digitali in detti mezzi di memorizzazione.
Grazie a tale soluzione, à ̈ possibile abilitare – sempre senza alcun ausilio di tastierini o terminali remoti o altro – un utente all’accesso mediante l’uso di una tessera di utenza, determinando un più basso grado di sicurezza del locale controllato.
Vantaggiosamente, la fase di acquisizione comprende la fase di associare le impronte digitali dell’utente al codice identificativo in detti mezzi di memorizzazione.
Grazie a tale soluzione, à ̈ possibile abilitare – sempre senza alcun ausilio di tastierini o terminali remoti o altro – un utente all’accesso mediante l’uso di una tessera di utenza combinata con l’acquisizione di impronte digitali dello stesso utente, determinando un più elevato grado di sicurezza del locale controllato.
Vantaggiosamente, i mezzi di memorizzazione comprendono una memoria mobile associata alla tessera di utenza, dette impronte digitali essendo memorizzate in detta memoria mobile mediante detto lettore di tessere.
Grazie a tale soluzione à ̈ possibile abbinare la tessera di utenza al alle impronte digitali dell’utente a cui verrà assegnata la tessera di utenza stessa, le quali potranno essere memorizzate direttamente nella tessera con indubbi vantaggi in termini di miglioramento della privacy dell’utente.
Ancora, il metodo secondo l’invenzione comprende la fase di memorizzare un primo codice identificativo per una prima tessera di utenza e un secondo codice identificativo per una seconda tessera di utenza in detti mezzi di memorizzazione, mediante la lettura della prima e della seconda tessera di utenza da parte del lettore di tessere.
Inoltre, il metodo secondo un aspetto dell’invenzione comprende la fase di cancellare il primo codice identificativo e/o dette impronte digitali da detti mezzi di memorizzazione, mediante la lettura di una tessera di cancellazione e della seconda tessera di utenza da parte del lettore di tessere.
Vantaggiosamente, in fase attiva di riconoscimento, il metodo di funzionamento secondo l’invenzione prevede le fasi di leggere i dati identificativi di un utente, confrontare detti dati identificativi letti con i dati identificativi acquisiti e abilitare e/o disabilitare l’apparato di sicurezza in base all’esito positivo del confronto tra detti dati identificativi.
Un aspetto ulteriore dell’invenzione rende disponibile un terminale elettronico per il controllo dell’abilitazione e/o disabilitazione di apparati di sicurezza che comprende almeno un corpo di supporto supportante almeno un lettore di tessere operativamente collegato ad una unità di controllo e comando, la quale à ̈ configurata per acquisire dati identificativi di almeno un utente in mezzi di memorizzazione a seguito della lettura di detta tessera di controllo. Vantaggiosamente, il terminale secondo l’invenzione comprende almeno un lettore di impronte digitali fissato a detto corpo di supporto e operativamente collegato all’unità di controllo e comando, la quale à ̈ configurata per acquisire impronte digitali in mezzi di memorizzazione a seguito della lettura di almeno un dito da parte del lettore di impronte digitali.
Un aspetto ancora dell’invenzione prevede che, detto corpo di supporto comprenda una sede ribassata dotata di una bocca di accesso atta a permettere l’introduzione di un dito di un utente, detto lettore di impronte digitali essendo realizzato in corrispondenza di una parete della sede ribassata del corpo di supporto.
Grazie a tale soluzione, il lettore di impronte digitali risulta sempre protetto dagli agenti atmosferici anche qualora sia installato in zone all’aperto esposte alle intemperie.
Inoltre, il corpo di supporto comprende una superficie piana atta ad essere disposta sostanzialmente verticale e in cui à ̈ ricavata detta sede ribassata.
Vantaggiosamente, detta sede ribassata à ̈ conformata sostanzialmente a tronco di piramide a base quadrangolare, la cui base maggiore à ̈ aperta e definisce detta bocca di accesso e la cui base minore à ̈ chiusa, una prima parete laterale della sede ribassata, destinata ad essere disposta inferiormente, presentando una finestra atta ad alloggiare detto lettore di impronte digitali.
Infine, la parete laterale contrapposta alla prima parete laterale à ̈ sostanzialmente sovrapposta in pianta alla prima parete stessa in modo da proteggere la stessa.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno evidenti dalla lettura della descrizione seguente fornita a titolo esemplificativo e non limitativo, con l’ausilio delle figure illustrate nelle tavole allegate.
La figura 1 à ̈ una vista frontale di un terminale elettronico per il controllo dell’abilitazione e/o disabilitazione di apparati di sicurezza secondo una forma di attuazione della presente invenzione, collegato ad un unità di controllo e comando remota.
La figura 2 Ã ̈ una vista laterale da sinistra del terminale elettronico di figura 1.
La figura 3 Ã ̈ una vista laterale da destra del terminale elettronico di figura 1.
La figura 4 mostra la sezione IV-IV di figura 1.
La figura 5 mostra schematicamente un sistema elettronico per il controllo dell’abilitazione e/o disabilitazione degli apparati di sicurezza secondo una forma di attuazione della presente invenzione.
<MODO MIGLIORE PER ATTUARE L>’<INVENZIONE>
Con particolare riferimento a tali figure, si à ̈ indicato globalmente con 10 un terminale elettronico per il controllo dell’abilitazione e/o disabilitazione di apparati di sicurezza di un locale controllato, ad esempio per l’apertura/chiusura di accessi quali porte, cancelli, serrature elettriche o simili, per l’attivazione e/o disattivazione di dispositivi di allarme o altro sistema di sicurezza analogo.
Il terminale elettronico 10 comprende almeno un corpo di supporto 11, ad esempio piastriforme di forma rettangolare delle dimensioni di una placca elettrica standard, ad esempio circa 126 x 93 mm o secondo altre proporzioni a seconda delle esigenze, che à ̈ fissabile a muro come una convenzionale placca elettrica, quindi disposta sostanzialmente verticale.
Il corpo di supporto 11 presenta una o più feritoie 12 in cui sono fissabili, ad esempio ad incastro, rispettivamente un lettore di tessere 13 e un lettore di impronte digitali 14, i quali sono operativamente collegati, ad esempio mediante cablaggi del tipo noto ad un tecnico del ramo o in modalità wireless, ad una unità di controllo e comando 15, dotata ad esempio di mezzi di memorizzazione 16, come noto al tecnico del settore.
Il lettore di tessere 13, ad esempio atto a leggere le tessere di prossimità, comprende un corpo scatolare 130 atto ad inserirsi sostanzialmente a misura all’interno di una delle feritoie 12.
All’interno del corpo scatolare 130 à ̈ contenuta l’elettronica di controllo del lettore di tessere di prossimità stesso, come noto al tecnico del ramo, collegata alla unità di controllo e comando 15.
Il corpo scatolare 130 comprende un’unica superficie esposta 131 destinata ad essere posta in vista, ad esempio a filo o leggermente sporgente con la superficie esterna del corpo di supporto 11, nella quale sono definite delle tacche di riferimento 132 atte ad individuare zone in cui à ̈ avvicinabile una tessera di prossimità affinché quest’ultima interagisca con l’elettronica di controllo posta all’interno del corpo scatolare 130 e, quindi, possa essere letta e/o scritta, come noto al tecnico del ramo.
Inoltre, alla superficie esposta 131 del corpo scatolare 130 à ̈ associato un pulsante 133, il quale à ̈ operativamente collegato alla unità di controllo e comando 15, ad esempio mediante la stessa elettronica di controllo che controlla il lettore di tessere di prossimità 13 o mediante autonoma elettronica di controllo.
Il lettore di impronte digitali 14, ad esempio di tipo biometrico, comprende un corpo scatolare 140 atto ad inserirsi sostanzialmente a misura all’interno dell’altra feritoia 12.
All’interno del corpo scatolare 140 à ̈ contenuta l’elettronica di controllo dello stesso lettore di impronte digitali, come noto al tecnico del ramo, collegata alla unità di controllo e comando 15.
Il corpo scatolare 140 comprende un’unica faccia esposta 141 destinata ad essere posta in vista, ad esempio a filo con la superficie esterna del corpo di supporto 11, o leggermente sporgente da essa.
Nella faccia esposta 141 à ̈ definita una sede ribassata 142 dotata di una bocca di accesso 143, la quale à ̈ atta a permettere l’introduzione di un dito di un utente.
La sede ribassata 142 à ̈ conformata sostanzialmente a tronco di piramide a base quadrangolare con concavità rivolta verso l’esterno del corpo scatolare 140, la cui base maggiore à ̈ aperta e definisce la bocca di accesso 142 e la cui base minore à ̈ chiusa definendo una parete di fondo.
Una prima parete 144 laterale della sede ribassata, ovvero la parete inferiore, presenta una finestra 145 atta ad alloggiare detto lettore di impronte digitali, ovvero lo schermo dello stesso su cui à ̈ destinato ad essere appoggiato il dito dell’utente per la scansione delle impronte digitali dello stesso.
La parete laterale superiore 146, che à ̈ contrapposta alla prima parete 144, à ̈ sostanzialmente sovrapposta in pianta alla prima parete stessa in modo da proteggere la stessa, ad esempio dalle intemperie. L’inclinazione delle pareti laterali della sede ribassata 142 potrà esser qualunque a seconda delle esigenze costruttive.
Non si esclude, infine, che il corpo di supporto 11 sia realizzato in pezzo unico con il corpo scatolare 130 e il corpo scatolare 140, ad esempio mediante stampaggio di materia plastica.
Il terminale elettronico 10 compone, unitamente ad una pluralità di tessere magnetiche, descritte nel dettaglio nel seguito, un sistema elettronico per il controllo dell’abilitazione e/o disabilitazione degli apparati di sicurezza sopra elencati.
In particolare, il sistema elettronico comprende una tessera di prossimità di gestione 20, la quale non à ̈ in nessun modo duplicabile e ha la funzione principale di generazione delle diverse tessere magnetiche del sistema elettronico, che verranno descritte nel seguito, e la funzione di determinare una fase di reset totale della unità di controllo e comando 15 per il ripristino del sistema qualora necessario.
Il sistema elettronico comprende una o più tessere di controllo 21, nell’esempio riportato nel seguito in numero di due, ciascuna delle quali definisce un livello di autorizzazione differente come meglio verrà definito nel seguito.
Inoltre, il sistema elettronico comprende una tessera magnetica di cancellazione 22, la quale consente di attivare una fase di cancellazione di alcune informazioni contenute nei mezzi di memorizzazione 16 della unità di controllo e comando 15.
Infine, il sistema elettronico comprende una pluralità di tessere di utenza 23 dotate di un codice identificativo univoco che definisce un dato identificativo memorizzabile.
I mezzi di memorizzazione 16 comprendono una prima memoria 161 fissa associata all’unità di controllo e comando 15 e una seconda memoria 162 mobile posta “a bordo†di ciascuna tessera di utenza 23.
In particolare, il sistema elettronico comprende una pluralità di coppie di tessere di utenza 23, di cui una prima tessera di utenza 231 à ̈ destinata ad essere consegnata all’utente, per eseguire l’accesso/uscita dal varco o l’abilitazione/disabilitazione del sistema di allarme o simile, e la seconda tessera di utenza 232 à ̈ destinata ad essere conservata dall’amministratore del sistema elettronico (o dal proprietario del locale controllato o simile) per le operazioni di cancellazione o ripristino della corrispondente prima tessera di utenza 231 in caso di smarrimento, rimozione o altra circostanza della stessa.
Il sistema elettronico comprende infine uno o più relà ̈ remoti atti ad azionare l’apertura del varco, la serratura o ad abilitare/disabilitare l’allarme, il quale à ̈ posto all’interno dell’area protetta dai varchi e/o dall’allarme stesso, in modo da nono risultare accessibile senza che si sia prima effettuata l’autenticazione dell’utente, mediante il lettore di tessere 13 e/o il lettore di impronte digitali 14.
Il relà ̈ remoto à ̈ operativamente collegato al terminale elettronico 10 e all’unità di controllo e comando 15, ad esempio, in modo che le informazioni da e per i relà ̈ remoti siano criptate con codici di criptatura diversi per ogni terminale elettronico 10.
Il relà ̈ remoto, inoltre, à ̈ dotato di un microchip configurabile in modo da permettere, ad esempio la generazione di un segnale di allarme ove fosse interrotto il collegamento con il relativo terminale elettronico 10.
In particolare, il codice di criptatura dipende dalla tessera di gestione 20 oltre che da un numero random che viene generato dal terminale elettronico 10 durante la fase di inizializzazione del sistema elettronico.
Inoltre, anche le tessere di utenza 23 stesse sono criptate e contengono un codice di criptatura che dipende dalla tessera di gestione 20. Questo garantisce la totale sicurezza del sistema e permette che se un terminale viene sostituito con altro identico ma configurato con una tessera di gestione 20 differente esso non riconoscerà le tessere di utenza 23 o le impronte digitali degli utenti e non potrà gestire i relà ̈ remoti, in quanto l'algoritmo criptato non viene riconosciuto come valido dalla unità di controllo e comando 15.
Allo stesso modo il terminale elettronico 10 ha un codice di criptatura che lo riconduce univocamente alla tessera di gestione 20 del sistema elettronico ed al suo codice di criptazione generato random all'avvio.
Questo permette che in caso di:
- sostituzione di terminale elettronico con altro terminale elettronico dello stesso tipo, questo non renda possibile l’autenticazione di utenti non abilitati.
- variazione del codice di criptazione a bordo del terminale elettronico 10 ne determina l'invalidazione con generazione di un segnale di allarme.
Alla luce di quanto sopra descritto, il funzionamento del sistema elettronico per il controllo dell’abilitazione e/o disabilitazione dei detti apparati di sicurezza à ̈ il seguente.
Per poter attivare la possibilità che un utente abbia accesso al locale controllato à ̈ necessario assegnare un dato identificativo ad un utente e memorizzare lo stesso nei mezzi di memorizzazione 16, in modo che l’unità di controllo e comando 15 possa riconoscere lo stesso ogni qualvolta l’utente si presenti all’autenticazione in corrispondenza del terminale elettronico 10.
In particolare, mediante il sistema elettronico sopra descritto sono possibili tre modalità di autenticazione, la prima delle quali prevede che il riconoscimento dell’utente avvenga con l’utilizzo delle sole impronte digitali dell’utente stesso, la seconda prevede che il riconoscimento dell’utente avvenga in base alla lettura e il riconoscimento della prima tessera di utenza 231 assegnatagli e la terza modalità prevede che il riconoscimento del sistema avvenga mediante l’autenticazione combinata di impronte digitali e della prima tessera di utenza 231.
Per consentire l’accesso ad un utente secondo la prima modalità di autenticazione à ̈ necessario, innanzitutto, far leggere la tessera di controllo 21 al lettore di tessere magnetiche 13.
L’unità di controllo e comando 15 à ̈ configurata in modo da attivare, quando il lettore di tessere magnetiche 13 legge la tessera di controllo 21, una fase di inizializzazione dell’acquisizione di dati da memorizzare nei mezzi di memorizzazione 16.
In pratica, alla lettura della tessera di controllo 21 l’unità di controllo e comando 15 comanda l’inizio di un processo attivo di memorizzazione di informazioni.
Una volta eseguita la lettura della tessera di controllo 21, ad esempio a seguito di un eventuale segnale sonoro o visivo, si procede facendo leggere al lettore di impronte digitali le impronte digitali di un primo dito dell’utente, se l’operazione di acquisizione dell’immagine va a buon fine le impronte digitali dell’utente, che sono un dato identificativo dell’utente stesso, vengono memorizzate nei mezzi di memorizzazione e l’accesso dello stesso utente al locale protetto, piuttosto che l’abilitazione/disabilitazione dell’apparato di allarme potrà avvenire, in futuro, mediante il riconoscimento delle impronte digitali dell’utente effettuato mediante il lettore di impronte digitali 14 del terminale elettronico 10.
Per consentire l’accesso ad un utente secondo la seconda modalità di autenticazione à ̈ necessario disporre di una coppia di tessere di utenza 231 e 232, la prima tessera di utenza 231 deve, infatti, essere consegnata, una volta attivata come descritto in seguito, all’utente stesso e la seconda tessera di utenza 232, deve essere associata alla prima e deve essere mantenuta dal gestore del sistema elettronico.
Per prima cosa, per attivare le tessere di utenza 23, anche in questo caso, Ã ̈ necessario far leggere la tessera di controllo 21 al lettore di tessere magnetiche 13.
L’unità di controllo e comando 15 à ̈ configurata in modo da attivare, quando il lettore di tessere magnetiche 13 legge la tessera di controllo 21, una fase di inizializzazione dell’acquisizione di dati da memorizzare nei mezzi di memorizzazione 16.
In pratica, alla lettura della tessera di controllo 21 l’unità di controllo e comando 15 comanda l’inizio di un processo attivo di memorizzazione di informazioni.
Una volta eseguita la lettura della tessera di controllo 21, ad esempio a seguito di un eventuale segnale sonoro o visivo, si procede facendo leggere al lettore di tessere magnetiche 13 la seconda tessera di utenza 232, il cui secondo codice identificativo viene memorizzato nei mezzi di memorizzazione 16, in particolare nei primi mezzi di memoria 161.
A seguito della lettura della seconda tessera di utenza 232 si procede facendo leggere al lettore di tessere di prossimità 13 la prima tessera di utenza 231, il cui primo codice identificativo viene memorizzato nei mezzi di memorizzazione 16, in particolare nei primi mezzi di memoria 161.
Successivamente, la unità di controllo e comando 15 procede con l’associare il primo codice identificativo della prima tessera di utenza 231 al secondo codice identificativo della seconda tessera di utenza 232 nei mezzi di memorizzazione 16.
Se l’operazione va a buon fine gli accessi al locale protetto dell’utente in futuro potranno avvenire semplicemente facendo leggere la prima tessera di utenza 231 consegnatagli al lettore di tessere magnetiche 13 del terminale elettronico 10.
Per consentire l’accesso ad un utente secondo la terza modalità di autenticazione à ̈ necessario, come nel caso precedente, disporre di una prima tessera di utenza 231 opportunamente abilitata da consegnare ad un utente, in modo che quest’ultimo possa accedere al locale controllato, e di una seconda tessera di utenza 232 che deve essere trattenuta dal gestore del sistema elettronico.
In particolare, per assegnare ad ogni utente una tessera di utenza 321 Ã ̈ necessario procedere come segue.
Innanzitutto si procedere inizializzando, mediante un passaggio di una tessera di controllo 21 in prossimità del lettore di tessere magnetiche 13 - in modo che quest’ultimo possa leggere la tessera di controllo stessa -, l’acquisizione di dati da memorizzare nei mezzi di memorizzazione 16.
In pratica, alla lettura della tessera di controllo 21 l’unità di controllo e comando 15 comanda l’inizio di un processo attivo di memorizzazione di informazioni.
Una volta eseguita la lettura della tessera di controllo 21, ad esempio a seguito di un eventuale segnale sonoro o visivo, si procede facendo leggere al lettore di tessere magnetiche 13 la seconda tessera di utenza 232, il cui secondo codice identificativo viene memorizzato nei mezzi di memorizzazione 16, in particolare nei primi mezzi di memoria 161.
A questo punto, l’utente a cui dovrà essere consegnata la prima tessera di utenza 231, procede con l’appoggiare il dito sul lettore di impronte digitali 14.
In questo modo il lettore di impronte digitali 14 scansiona l’area appoggiata del dito e ne rileva un’immagine che genera un dato identificativo, il quale viene memorizzato nei mezzi di memorizzazione 16.
È, inoltre, possibile, che il sistema elettronico necessiti di una seconda scansione delle impronte digitali, per garantire un maggiore grado di accuratezza nella rilevazione.
Inoltre, à ̈ possibile che a seguito dell’acquisizione delle impronte digitali, qualora l’immagine delle stesse fosse di bassa qualità, il sistema generi un segnale di errore (ad esempio sonoro) che obblighi l’utente a ripetere le operazioni sopra descritte.
Una volta eseguita la lettura delle impronte digitali dell’utente, ad esempio a seguito di un eventuale ulteriore segnale sonoro o visivo che indica che l’operazione di acquisizione delle immagini à ̈ andata a buon fine, si procede facendo leggere al lettore di tessere di prossimità 13 la prima tessera di utenza 231, il cui primo codice identificativo ad esempio viene memorizzato nei mezzi di memorizzazione 16, in particolare nei primi mezzi di memoria 161.
La unità di controllo e comando 15 procede con l’associare l’impronta digitale rilevata a seguito della lettura delle impronte digitali dell’utente al primo e secondo codice identificativo rilevati a seguito della lettura delle rispettive tessere di utenza 231 e 232 nei mezzi di memorizzazione 16.
In pratica à ̈ vantaggiosamente possibile trasferire i dati identificativi legati all’immagine delle impronte digitali nella prima tessera di utenza 231, ovvero nella seconda memoria 162 della stessa, ad esempio tramite lo stesso lettore di tessere di prossimità 13, o conservare tutti i codici identificativi nella prima memoria 161.
In pratica, l’abilitazione e/o disabilitazione dell’apparato di sicurezza (porte, cancelli, allarmi…) à ̈ subordinato alla lettura, da parte di almeno uno tra il lettore di impronte digitali 14 e il lettore di tessere magnetiche 13, di almeno uno tra il primo codice identificativo e l’impronta digitale dell’utente, per l’identificazione dell’utente.
In particolare, à ̈ possibile programmare l’unità di controllo e comando 15 in modo da poter consentire l’abilitazione/disabilitazione dell’apparato di sicurezza all’utente a seguito della sola lettura delle impronte digitali o a seguito della lettura della sola prima tessera di utenza 231 o di entrambe, a seconda del livello di sicurezza richiesto, anche qualora all’utente sia stato abilitato all’accesso secondo la terza modalità di autenticazione.
Come detto le tessere di controllo 21 possono essere più di una, ciascuna delle quali à ̈ atta a comandare l’inizio di un differente processo attivo di memorizzazione di informazioni a seconda del livello di autorizzazione che si vuole fornire al determinato utente. Ad esempio, una prima tessera di controllo 211 definisce un primo livello di autorizzazione, ad esempio in cui l’accesso dell’utente à ̈ sempre consentito e una seconda tessera di controllo 212 definisce una secondo livello di autorizzazione, in cui l’accesso dell’utente à ̈ condizionato da limitazioni impostabili, ad esempio dalla modalità in cui il terminale elettronico 10 à ̈ impostato in un dato momento.
Per fare un esempio, nel caso in cui il locale controllato sia un edificio aziendale gli utenti siano dieci dipendenti, dei quali solo due possono avere accesso illimitato (ad esempio il primo accesso al mattino) ai locali dell’azienda mentre gli altri otto possono avere accesso illimitato all’azienda subordinatamente al fatto che abbia già fatto accesso una dei due dipendenti ad accesso illimitato, i primi due dipendenti (relative tessere di utenza 231, 232 e impronte digitali) saranno memorizzati nei mezzi di memorizzazione 16 a seguito della lettura, nel lettore di tessere magnetiche 13, della prima tessera di controllo 211, mentre gli altri otto dipendenti (relative tessere di utenza 231, 232 e impronte digitali) saranno memorizzati nei mezzi di memorizzazione 16 a seguito della lettura della seconda tessera di controllo 212.
Per commutare il terminale elettronico 10 dalla prima modalità (in cui possono accedere solo gli utenti ad accesso illimitato) alla seconda modalità (in cui possono accedere tutti gli utenti) à ̈ possibile configurare l’unità di controllo e comando 15 in modo che ad ogni accesso di un utente autenticatosi come utente ad accesso illimitato si attivi una fase di richiesta di cambio, il cui consenso à ̈ dato mediante il pulsante 133.
Inoltre, à ̈ possibile configurare l’unità di controllo e comando 15 in modo che possa eseguire un cambio di livello di autorizzazione della prima tessera di utenza 231, ad esempio per abilitare un utente che avesse accesso condizionato in un utente ad accesso illimitato o viceversa.
Inoltre, per cancellare una prima tessera di utenza 231 dai mezzi di memorizzazione 16, ad esempio a seguito dello smarrimento della stessa o della necessità di rimuovere l’autorizzazione all’accesso ai locali controllati di un utente, à ̈ sufficiente avvicinare la tessera di cancellazione 22, la quale à ̈ tale da attivare nell’unità di controllo e comando 15 una fase di cancellazione contraddistinta, ad esempio, da un segnale luminoso e/o sonoro, al termine del quale à ̈ sufficiente avvicinare al lettore di tessere magnetiche 13 la seconda tessera di utenza 232. Alla lettura della seconda tessera di utenza 232 l’unità di controllo e comando 15 comanda la cancellazione dai mezzi di memorizzazione 16 del primo codice identificativo della prima tessera di utenza 231 corrispondente e/o l’eventuale dato identificativo relativo alle impronte digitali dell’utente e tale seconda tessera di utenza 232, così come la prima tessera di utenza 231 relativa, se disponibile, potrà essere riassegnata.
L’invenzione così concepita à ̈ suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo.
Inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da altri elementi tecnicamente equivalenti.
In pratica i materiali impiegati, nonché le forme e le dimensioni contingenti, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze senza per questo uscire dall’ambito di protezione delle seguenti rivendicazioni.

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Metodo di funzionamento di un sistema elettronico per il controllo dell’abilitazione e/o disabilitazione di apparati di sicurezza, il metodo di funzionamento comprendendo le fasi di: - leggere una tessera di controllo (21) mediante un lettore di tessere (13) e - acquisire dati identificativi di almeno un utente in mezzi di memorizzazione (16) a seguito della lettura di detta tessera di controllo (21), in cui la fase di acquisizione comprende la fase di rilevare un codice identificativo di una tessera di utenza (23) atta ad essere associata ad un utente, mediante la lettura della stessa da parte del lettore di tessere (13), e memorizzare tale codice identificativo in detti mezzi di memorizzazione (16), caratterizzato dal comprendere la fase di memorizzare un primo codice identificativo per una prima tessera di utenza (231) e un secondo codice identificativo per una seconda tessera di utenza (232) in detti mezzi di memorizzazione (16), mediante la lettura della prima e della seconda tessera di utenza (231,232) da parte del lettore di tessere (13) e associare detto primo codice identificativo a detto secondo codice identificativo in detti mezzi di memorizzazione (16).
  2. 2. Metodo secondo la rivendicazione 1, in cui la fase di acquisire comprende la fase di rilevare impronte digitali dell’utente, mediante la lettura di impronte digitali di detto utente da parte di un lettore di impronte digitali (14) e memorizzare tali impronte digitali in detti mezzi di memorizzazione (16).
  3. 3. Metodo secondo l a rivendicazione 2 , in cui la fase di acquisizione comprende la fase di associare le impronte digitali dell’utente al codice identificativo in detti mezzi di memorizzazione (16).
  4. 4.Metodo secondo la rivendicazione 2 , in cui i mezzi di memorizzazione (16) comprendono una memoria (162) mobile associata alla tessera di utenza (231), dette impronte digitali essendo memorizzate in detta memoria (162) mobile mediante detto lettore di tessere (13).
  5. 5. Metodo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere la fase di cancellare il primo codice identificativo e/o dette impronte digitali da detti mezzi di memorizzazione (16), mediante la lettura di una tessera di cancellazione e della seconda tessera di utenza (232) da parte del lettore di tessere (13).
  6. 6. Metodo secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal comprendere le fasi di leggere i dati identificativi di un utente, confrontare detti dati identificativi letti con i dati identificativi acquisiti e abilitare e/o disabilitare l’apparato di sicurezza in base all’esito positivo del confronto tra detti dati identificativi.
  7. 7. Un sistema elettronico per il controllo dell’abilitazione e/o disabilitazione di apparati di sicurezza che comprende: - almeno un terminale elettronico (10) per il controllo dell’abilitazione e/o disabilitazione di apparati di sicurezza comprendente un corpo di supporto (11) supportante almeno un lettore di tessere (13) operativamente collegato ad una unità di controllo e comando (15), la quale à ̈ configurata per acquisire dati identificativi di almeno un utente in mezzi di memorizzazione (16); - almeno una tessera di controllo (21) atta ad attivare, mediante la lettura della tessera di controllo (21) da parte del lettore di tessere (13), una fase di acquisizione di dati identificativi di almeno un utente in mezzi di memorizzazione (16); - una pluralità di tessere di utenza (23) dotate di un rispettivo codice identificativo univoco che definisce un dato identificativo memorizzabile in detti mezzi di memorizzazione (16), caratterizzato dal fatto di comprendere una o più di coppie di tessere di utenza (23), di cui una prima tessera di utenza (231), destinata ad essere consegnata all’utente, e una seconda tessera di utenza (232), destinata ad essere conservata dall’amministratore del sistema, in cui il primo codice identificativo della prima tessera di utenza (231) viene associato dall’unità di controllo e comando (15) al secondo codice identificativo della seconda tessera di utenza (232) nei mezzi di memorizzazione (16) a seguito della lettura delle tessere di utenza stesse da parte del lettore di tessere (13).
  8. 8. Terminale elettronico (10) per il controllo dell’abilitazione e/o disabilitazione di apparati di sicurezza che comprende almeno un corpo di supporto (11) supportante almeno un lettore di tessere (13) operativamente collegato ad una unità di controllo e comando (15), la quale à ̈ configurata per acquisire dati identificativi di almeno un utente in mezzi di memorizzazione (16) a seguito della lettura di detta tessera di controllo (21) e almeno un lettore di impronte digitali (14) fissato a detto corpo di supporto (11) e operativamente collegato all’unità di controllo e comando (15), la quale à ̈ configurata per acquisire impronte digitali in mezzi di memorizzazione (16) a seguito della lettura di almeno un dito da parte del lettore di impronte digitali (14), caratterizzato dal fatto che detto corpo di supporto (11) comprende una sede ribassata (142) dotata di una bocca di accesso (143) atta a permettere l’introduzione di un dito di un utente, detto lettore di impronte digitali (14) essendo realizzato in corrispondenza di una parete (144) della sede ribassata (142) del corpo di supporto (11).
  9. 9. Terminale elettronico (10) secondo la rivendicazione 8, in cui il corpo di supporto (11) comprende una superficie piana (141) atta ad essere disposta sostanzialmente verticale e in cui à ̈ ricavata detta sede ribassata (142).
  10. 10. Terminale elettronico (10) secondo la rivendicazione 8 o 9, in cui detta sede ribassata (142) à ̈ conformata sostanzialmente a tronco di piramide a base quadrangolare, la cui base maggiore à ̈ aperta e definisce detta bocca di accesso (143) e la cui base minore à ̈ chiusa, una prima parete laterale (144) della sede ribassata (142), destinata ad essere disposta inferiormente, presentando una finestra (145) atta ad alloggiare detto lettore di impronte digitali (14).
  11. 11. Terminale elettronico (10) secondo la rivendicazione 10, in cui la parete laterale (146) contrapposta alla prima parete laterale (144) Ã ̈ sostanzialmente sovrapposta in pianta alla prima parete stessa in modo da proteggere la stessa.
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