ITRA20130013U1 - Vasca - Google Patents

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ITRA20130013U1
ITRA20130013U1 ITRA20130013U ITRA20130013U1 IT RA20130013 U1 ITRA20130013 U1 IT RA20130013U1 IT RA20130013 U ITRA20130013 U IT RA20130013U IT RA20130013 U1 ITRA20130013 U1 IT RA20130013U1
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IT
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liquid
tank
cavity
determined
control device
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Leo Zaccherini
Original Assignee
Leo Zaccherini
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Description

D E S C R I Z I O N E
del brevetto per modello di utilità dal titolo
"VASCA"
Il presente modello di utilità è relativo ad una vasca. In particolare il presente modello di utilità è relativo ad una vasca impiegabile per eseguire un trattamento anti-cellulite .
DESCRIZIONE DELLO STATO DELLA TECNICA
La cellulite è un'alterazione infiammatoria del tessuto sottocutaneo accompagnata da inestetismi ritenuti particolarmente sgradevoli. Tale alterazione è particolarmente diffusa fra la popolazione delle società più economicamente avanzate, in cui ad un elevato tenore di vita è accompagnata un'alimentazione ipercalorica e ricca di grassi. In particolare, tale alterazione consiste nella ritenzione di liquidi e lipidi a livello sottocutaneo ed è causata da una cattiva circolazione venosa e linfatica, che provoca l'infiammazione locale della struttura sottocutanea. Considerando che la linfa trasporta i lipidi ed è spinta nei vasi linfatici dalle sollecitazioni meccaniche esercitate sulle pareti degli stessi dalla pulsazione arteriosa, dalle contrazioni muscolari, dalla respirazione, è chiaro che i soggetti sedentari sono particolarmente a rischio di sviluppo della cellulite.
Come è noto, la cellulite rappresenta per moltissime donne una causa di particolare malessere psico-fisico e, per questa ragione, negli ultimi 50 anni sono state sviluppati numerosi tentativi di soluzione finalizzate a curare tale alterazione e soprattutto a rimuoverne gli effetti antiestetici, nessuno dei quali è definitivo. Ad esempio, con riferimento al settore della cosmetica sono state sviluppare numerose creme finalizzate a favorire la circolazione sottocutanea e a rimuovere gli accumuli locali di grasso, tuttavia tali creme, oltre ad essere particolarmente costose, presentano efficacia limitata. Anche nel settore del fitness sono state sviluppate alcune soluzioni per la cellulite basate sull'impiego di particolari macchine atte a facilitare lo scioglimento di pannicoli adiposi ed il reinserimento dei grassi da questi liberati nella circolazione sanguigna. Ad esempio, la società francese LPG ha sviluppato una linea di macchine note come Lipomassage™ che permettono il distacco del grasso dai pannicoli adiposi sottocutanei mediante dei massaggi eseguiti con l'ausilio di vibrazioni meccaniche locali. Tuttavia, tale soluzione, benché pratica e comoda per l'utente, non risulta particolarmente efficace poiché il grasso rimosso dai massaggi tende a ridepositarsi nelle regioni corporee maggiormente predisposte a subire l'attacco della cellulite, come, ad esempio, le cosce, le gambe ed i fianchi .
Infine, nel settore della chirurgia estetica sono state sviluppate delle tecniche di liposuzione che, pur essendo particolarmente efficaci, rappresentano comunque un tipo di intervento chirurgico invasivo oltre a presentare dei rischi per l'incolumità della persona che si sottopone a tale intervento, come confermato dai numerosi decessi di pazienti nel corso dell'intervento.
Per quanto sopra descritto il problema di sciogliere i pannicoli adiposi della cellulite e di renderli effettivamente eliminabili non è attualmente risolto in maniera soddisfacente e questo rappresenta una sfida interessante per la richiedente che si è data 1'obbiettivo di produrre un apparato che sia economico, sicuro ed efficace ed impiegabile a questo scopo.
SOMMARIO DEL PRESENTE MODELLO DI UTILITÀ
Il presente modello di utilità è relativo ad una vasca. In particolare il presente modello di utilità è relativo ad una vasca impiegabile per eseguire un trattamento anti-cellulite.
Scopo del presente modello di utilità è realizzare una vasca impiegabile per eseguire degli esercizi ginnici in un ambiente controllato, la quale permetta di risolvere gl'inconvenienti sopra illustrati, e che sia atta a soddisfare un insieme di esigenze allo stato dei fatti ancora senza risposta, e quindi, atta a rappresentare una nuova ed originale fonte di interesse economico Secondo il presente modello di utilità viene realizzata una vasca le cui caratteristiche principali verranno descritte in almeno una delle rivendicazioni che seguono. Ulteriore scopo del presente modello di utilità è realizzare una stazione di esercizio dotata di una vasca e di un gruppo di esercizio per l'esecuzione di esercizi ginnici in ambiente controllato.
Secondo il presente modello di utilità viene realizzata una stazione di esercizio le cui caratteristiche principali verranno descritte in almeno una delle rivendicazioni che seguono.
BREVE DESCRIZIONE DELLE FIGURE
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della vasca e della stazione di esercizio secondo il presente modello di utilità appariranno più chiari dalla descrizione seguente, esposta con riferimento alle figure allegate che ne illustrano alcuni esempi di attuazione non limitativi, nelle quali parti identiche o corrispondenti del dispositivo stesso sono identificate dagli stessi numeri di riferimento. In particolare:
- la figura 1; è una vista prospettica schematica di una prima preferita forma di attuazione di una vasca secondo il presente modello di utilità;
- la figura 2 illustra una seconda preferita forma di attuazione della figura 1;
- la figura 3 è una vista prospettica schematica di una prima preferita forma di attuazione di una stazione di esercizio secondo il presente modello di utilità; e
- la figura 4 illustra una seconda preferita forma di attuazione della figura 3.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DEL PRESENTE MODELLO DI UTILITÀ
Nella figura 1, con 1 è indicata nel suo complesso una vasca atta, in uso, a contenere un liquido L di tipo noto, e perciò non illustrato, che comprenderà preferibilmente dell'acqua. La vasca 1 presenta una cavità 5 aperta superiormente, delimitata inferiormente da un fondo 2 e delimitata perifericamente da una superficie laterale 3 che si estende dal fondo 2 preferibilmente senza soluzione di continuità. La cavità 5 delimita un rispettivo volume V che rappresenta il massimo volume che, in uso, può essere occupato dal liquido L.
Con particolare riferimento alla figura 1, la vasca 1 è provvista di un gruppo di erogazione 10 atto, in uso, ad erogare del liquido L ad una pressione determinata all'interno della cavità 5. Più in dettaglio, il gruppo di erogazione 10 comprende una pluralità di ugelli 11 che, come verrà meglio spiegato nel seguito, sono disposti preferibilmente lungo la superficie laterale 3 e sul fondo 2 e sono predisposti per investire perifericamente una porzione operativa Z del volume V con il liquido L. Tale porzione operativa Z del volume V è disposta preferibilmente, ma non limitatamente, al centro della rispettiva cavità 5 e, a seconda della disposizione e e/o della modalità di erogazione degli ugelli 11, può presentare conformazione diverse, ad esempio la porzione operativa Z potrà presentare forma sostanzialmente cilindrica o prismatica a base ovale o parzialmente sferica o parallelepipeda.
È opportuno notare che gli ugelli 11 potranno essere predisposti per erogare del liquido L mediante un getto continuo o impulsato o alternando nel tempo tali modalità di erogazione senza che questo rappresenti un limite per la generalità del presente modello di utilità. Similmente, impiegando tecniche note, i flussi di liquido L erogati dagli ugelli 11 potranno eventualmente essere arricchiti di ozono o erogati in combinazioni con ultrasuoni senza che questo rappresenti un limite per la generalità del presente modello di utilità.
È inoltre opportuno notare anche che gli ugelli 11 potranno essere distribuiti in modo sostanzialmente uniforme lungo il fondo 2 e superficie laterale 3, come illustrato nella figura 2, oppure potranno essere distribuiti in gruppi di forma determinata, ad esempio, come illustrato in figura 1, gli ugelli 11 potranno essere distribuiti secondo delle strisce 11' che corrono lungo la superficie laterale 3 oppure in raggruppamenti 11'' di forma determinata.
Il gruppo di erogazione comprende inoltre un circuito di ricircolo forzato del liquido L di tipo noto, e perciò non.illustrato, che preleva del liquido L dall'interno della cavità 5 e lo fa erogare in pressione dagli ugelli 11 in modo tale che il livello del liquido L contenuto all'interno della vasca 1 rimanga, in uso, sostanzialmente costante. In aggiunta il gruppo di erogazione 10 comprende un dispositivo di controllo 15, preferibilmente dì tipo programmabile, che è collegato al circuito di ricircolo forzato in modo tale da essere atto, in uso, a regolare la pressione e/o il flusso del liquido L erogato dai vari ugelli 11 per variare sostanzialmente a piacere delle modalità di irrorazione della porzione operativa Z. In particolare, il dispositivo di controllo 15 potrà essere, preferibilmente, ma non limitatamente, collegato con un rispettivo pannello di comando 16, ad esempio una pulsantiera o un touchpad, mediante il quale l'utente della vasca 1 potrà variare, sostanzialmente a piacere, dei parametri operativi del gruppo di erogazione 10.
A questo punto è importante evidenziare che dispositivo di controllo 15 è programmato in modo tale che la porzione operativa Z del volume V sia irrorata perifericamente da del liquido L in pressione in modo sostanzialmente uniforme. In altre parole, il dispositivo di controllo 15 è programmato per regolare la pressione e/o il flusso di liquido L emesso da ogni singolo ugello 11 o da gruppi di ugelli 11 in modo tale che la superficie che delimita la porzione operativa Z venga irrorata lateralmente, ed eventualmente dal basso in presenza di ugelli 11 sul fondo 2, in modo sostanzialmente uniforme. È inoltre opportuno notare che, per quanto sopra descritto, il dispositivo di controllo 15 può essere programmato per variare l'erogazione dei vari ugelli 11/gruppi ugelli 11 in modo tale da selezionare la conformazione della porzione operativa Z. Ad esempio, con riferimento alla figura 1, il dispositivo di controllo 15 potrà attivare selettivamente i gruppi 11'' disposti al centro del fondo 2 e la sola striscia 11' disposta più in prossimità del fondo 2 per definire una porzione operativa Z confinata sostanzialmente nella porzione inferiore della cavità 5. In alternativa, azionando solamente la/le striscia/e 11' disposta/e superiormente sarà possibile definire una porzione operativa Z sostanzialmente cilindrica posta nella regione superiore-centrale della cavità 5. Inoltre, variando la pressione del liquido L emesso dagli ugelli 11, il dispositivo di controllo 15 è atto, in uso, anche a regolare selettivamente le dimensioni della porzione operativa Z. Infatti, risulta chiaro che, all'aumentare della pressione del liquido L, i flussi di irrorazione emessi dagli ugelli 11 presenteranno un'estensione maggiore in direzione del centro della concavità 5, cioè il liquido L emesso dagli ugelli 11 sarà atto a giungere più in prossimità del centro della cavità 5 prima di arrestare il proprio moto a causa dell'attrito viscoso generato con il liquido L già presente nella cavità 5. Conseguentemente, tali flussi erogati dagli ugelli 11 saranno atti a confinare maggiormente la porzione operativa Z nella regione centrale della cavità 5 e, in questo modo, la porzione operativa Z risulterà di estensione ridotta. Tale fenomeno e l'estensione effettiva della porzione operativa Z sono facilmente visualizzabili attraverso le bolle create dall'erogazione del liquido L emesso dagli augelli 11 poiché la presenza di tali bolle si riduce progressivamente fino sostanzialmente a sparire in corrispondenza della superficie che delimita e definisce la porzione operativa Z.
È opportuno notare che il dispositivo di controllo 15 è preferibilmente, ma non necessariamente predisposto per regolare la temperatura del liquido L emesso dagli ugelli 11 e quindi, conseguentemente, regolare la temperatura media del liquido L posto all'interno della vasca 1. A tale scopo, il gruppo di erogazione 10 comprende almeno un sensore di temperatura 17 di tipo noto, disposto sul bordo interno della cavità 5 e collegato al dispositivo di controllo 15, ed un'unità di regolazione 18, ad esempio un termostato di tipo noto, atto, in uso, a variare la temperatura del liquido L che viene erogato dagli ugelli 11 all'interno della cavità 5. In particolare, senza con questo limitare la portata generale del presente modello di utilità, il circuito di ricircolo forzato del liquido L potrà comprendere un serbatoio intermedio associato al termostato 18 in cui il liquido L prelevato dall'interno della vasca 1 viene riscaldato ad una temperatura determinata selezionata dal dispositivo di controllo 15 prima di essere inviato agli ugelli 11 per l'erogazione all'interno della cavità 5.
Sempre con particolare riferimento alla figura 1, alla vasca 1 può essere associato un gruppo di accesso 12 alla cavità 5 che potrà preferibilmente comprendere un organo 14 di accesso dall'alto di tipo noto, ad esempio una scaletta 14' del tipo comunemente impiegato nelle ordinare piscine. In alternativa, come illustrato nelle figure 2 e 4, l'organo 14 di accesso potrà comprendere una scala 14'' a gradini ricavata nel corpo della vasca 1 per facilitare l'accesso alla cavità 5 ad utenti con problemi di deambulazione, ad esempio degli utenti che presentino problemi di obesità.
A guesto punto, come illustrato in figura 1, è opportuno notare che in uso, all'interno della cavità 5 prende posto un utente della vasca 1 che presenta una rispettiva porzione corporea determinata che impegna sostanzialmente di forma la porzione operativa Z. Durante l'uso della vasca 1, tale utente si troverà quindi tale porzione corporea determinata costantemente irrorata da del liquido L in pressione e quindi sostanzialmente sottoposta ad un idromassaggio atto a facilitare il distacco del grasso dai pannicoli adiposi sottocutanei della porzione corporea determinata. Contemporaneamente, l'utente è abilitato dalla conformazione e dal dimensionamento della vasca 1 ad eseguire, secondo le modalità di esecuzione tipiche dell'acquagym, degli esercizi ginnici a corpo libero, ad esempio della corsa sul posto, delle torsioni, dei piegamenti, ecc, oppure degli esercizi in cui si utilizzano degli attrezzi di tipo noto, ad esempio dei piccoli pesi o dei galleggianti del tipo comunemente usato nell'acquagym. Tale attività fisica permetterà di consumare i grassi distaccati dai pannicoli adiposi e messi a disposizione dell'organismo dall'attività massaggiante del liquido L erogato dagli ugelli 11. Pertanto, per quanto sopra illustrato, risulta evidente che le caratteristiche della vasca 1 secondo il presente modello di utilità permettono di coniugare in modo contestuale l'azione dell'idromassaggio ed il coinvolgimento in un'attività fisica di una porzione corporea deteterminata in modo tale da definire un efficace trattamento anti-cellulite basato su di una messa a disposizione ed un consumo sostanzialmente contemporanei dei grassi accumulati nei pannicoli adiposi delle persone affette da cellulite.
Risulta inoltre chiaro che alla vasca 1 qui descritta ed illustrata possono essere apportate modifiche e varianti senza per questo uscire dall'ambito protettivo del presente modello di utilità.
Ad esempio, secondo una variante non illustrata, il gruppo di erogazione 10 potrà comprendere uno o più ugelli 11 orientabili per permettere all'utente di definire con maggiore arbitrarietà e precisione la conformazione e le dimensioni della porzione operativa Z in modo che tale porzione operativa del volume V si adatti nel modo migliore possibile alla porzione corporea che si intende trattare. In particolare, tali ugelli 11 potranno essere orientati manualmente dall'utente prima di iniziare una rispettiva sessione di allenamento oppure potranno essere dotati di micro-attuatori collegati e comandati dal dispositivo di controllo 15. In questo secondo caso l'utente potrà con maggiore facilità orientare contemporaneamente ed in modo sincronizzato una pluralità anche numerosa di ugelli 11 operando mediante il pannello di comando 16 del dispositivo di controllo ■15. A tale riguardo è opportuno evidenziare che il dispositivo di controllo 15 potrà essere dotato, in una rispettiva unità di memoria, di una pluralità di configurazioni pre-programmate per gli ugelli 11 ad ognuna delle quali corrisponda una rispettiva conformazione e/o un rispettivo dimensionamento della porzione operativa Z. In questo modo, l'utente potrà facilmente selezionare fra una pluralità di opzioni pre-programmate la conformazione della porzione operativa Z più adatta a contenere la propria porzione corporea determinata che desidera allenare. In alternativa, sarà possibile programmare l'unità di controllo 15 in modo tale che quest'ultima, a seguito della fornitura in input di una descrizione delle caratteristiche antropometriche di un utente determinato, sia in grado di orientare autonomamente gli ugelli 11 in modo tale da definire una porzione operativa Z del volume V che si adatti alla porzione corporea determinata di quell'utente determinato. In particolare, la fornitura al dispositivo di controllo 15 delle caratteristiche antropometriche dell'utente potrà essere svolta dall'utente stesso mediante una connessione dati di tipo noto o potrà essere acquisita autonomamente dal dispositivo di controllo 15 mediante un sistema di riconoscimento dell'immagine di tipo noto, ad esempio mediante una triangolazione effettuata da una pluralità di telecamere disposte lungo la superficie laterale 3 per osservare da punti di vista complementari l'utente disposto all'interno della cavità 5 prima e/o durante l'esecuzione di rispettivi esercizi fisici. Inoltre, la disponibilità di tale sistema di riconoscimento dell'immagine collegato in ingresso al dispositivo di controllo 15 può preferibilmente, ma non limitatamente abilitare tale dispositivo di controllo 15 a modificare, autonomamente e sostanzialmente in tempo reale, la pressione e/o il flusso del liquido L erogato dai vari ugelli 11 in funzione di almeno una caratteristica cinematica dell'attività fisica svolta dal rispettivo utente.
Secondo 1'ulteriore variante della vasca 1 illustrata in figura 2, il gruppo di accesso 12 può comprendere un portello 13 selettivamente apribile/chiudibile per accedere alla cavità 5. Con particolare riferimento alla figura 2, tale portello 13 di accesso è ricavato in una porzione della superficie laterale 3 che delimita la cavità 5 e porta dei rispettivi ugelli 11 in modo tale che l'erogazione del liquido L verso la porzione operativa Z possa avvenire senza sostanziale soluzione di continuità in corrispondenza del portello 13 stesso A tale scopo, il circuito di ricircolo forzato del liquido L potrà preferibilmente comprendere dei rispettivi canali di alimentazione degli ugelli 11 portati dal portello 13 e tali canali sono alloggiati internamente al portello 13 stesso in modo da non essere raggiungibili dall'utente durante il rispettivo ingresso/uscita dalla cavità 5. A questo punto, con particolare riferimento alla figura 3 è opportuno evidenziare che il presente modello di utilità è relativo, oltre che ad una vasca 1, anche ad una stazione di esercizio 100 specificatamente concepita per facilitare l'attuazione del trattamento anti-cellulite sopra descritto. In particolare, tale stazione di esercizio 100 comprende una vasca 1 del tipo precedentemente descritta ed un gruppo di esercizio 120 ginnico disposto preferibilmente all'interno di una rispettiva cavità 5. In particolare, tale gruppo di esercizio 120 potrà comprendere degli attrezzi ginnici di tipo noto accoppiati stabilmente alla vasca 1 oppure, come illustrato in figura 3, tale gruppo di esercizio 120 comprenderà preferibilmente una macchina ginnica 20 determinata preferibilmente alloggiata internamente alla cavità 5 preferibilmente, ma non limitatamente, in una posizione sostanzialmente centrale e preferibilmente accoppiata in modo solidale con il fondo 2. A tale riguardo si ritiene opportuno notare che le macchine ginniche 20 illustrate in figura 3 e 4 sono puramente esemplificative e che la vasca 1 secondo il presente modello di utilità può essere predisposta per alloggiare qualsiasi tipologia di macchina ginnica, ad esempio un tappeto, una bicicletta statica, una macchina ellittica, un simulatore di camminata, un vogatore, una macchina per allenare la forza degli arti superiore del rispettivo utente.
Più in dettaglio, ogni macchina ginnica 20 determinata presenta una rispettiva postazione operativa, definita dalla tipologia e dalla configurazione operativa della macchina ginnica stessa, che in uso è impegnata dalla porzione corporea dell'utente che viene allenata mediante tale macchina ginnica 20 determinata. È opportuno notare che, secondo il presente modello di utilità, il gruppo di erogazione 10 è predisposto in modo tale che la porzione operativa Z del volume V sia confinata all'interno del volume associato alla postazione operativa della macchina ginnica 20 determinata che è alloggiata all'interno della vasca 1. In particolare, per permettere l'uso di macchine ginniche 20 diverse in combinazione con una stessa vasca 1, il dispositivo di controllo 15 può essere preferibilmente, ma non limitatamente, programmato in modo tale da prevedere una pluralità di impostazioni di erogazione predefinite ognuna delle quali è relativa ad uno specifico tipo di macchina ginnica. In questo modo, l'utente o un gestore/manutentore della stazione di esercizio 100 sarà abilitato ad adattare con estrema facilità la conformazione della porzione operativa Z in base alla tipologia macchina ginnica 20 determinata alloggiata all'interno della cavità 5.
Sempre con particolare riferimento alla figura 3 è opportuno notare che la macchina ginnica 20 determinata può preferibilmente, ma non limitatamente essere associata al gruppo di erogazione 10 e portare dei rispettivi ugelli 11 in modo tale da irrorare in modo sostanzialmente diretto la porzione corporea dell'utente disposta internamente alla porzione operativa Z. Ad esempio, mediante tali ugelli 11 portati dalla macchina ginnica 20 sarà possibile irrorare direttamente le zone dell'interno-coscia che, come è noto, rappresentano delle zone che sono particolarmente vittima degli inestetismi della cellulite e da cui risulta particolarmente difficile rimuovere tali inestetismi.
È opportuno notare che dotando la macchina ginnica 20 determinata di ugelli 11 è possibile definire una porzione operativa Z del volume V convessa che può adattarsi con maggiore precisione alla porzione corporea esercitata dall'<'>utente.
In aggiunta, la macchina ginnica 20 determinata potrà portare uno o più sensori di temperatura 17 in modo tale da abilitare il dispositivo di controllo 15 a misurare almeno una temperatura locale interna, o comunque molto prossima, alla porzione operativa Z.
Infine, può essere opportuno evidenziare che il dispositivo di controllo 15 potrà essere preferibilmente, ma non limitatamente, collegato ad un'elettronica di controllo 21 della macchina ginnica 20 determinata o, in alternativa, ad un gruppo sensore di tipo noto associato alla macchina ginnica 20 determinata in modo tale da ricevere in ingresso delle informazioni di natura dinamica e/o cinematica relative all'attività fisica effettuata, in uso, da un utente di tale macchina ginnica 20 determinata. In questo modo il dispositivo di controllo 15 potrà essere abilitato a modificare, autonomamente e sostanzialmente in tempo reale, la pressione e/o il flusso del liquido L erogato dai vari ugelli 11 in funzione di almeno una caratteristica dinamico e/o cinematica dell'attività fisica svolta dal rispettivo utente.
A questo punto è opportuno evidenziare che, secondo un'ulteriore variante non illustrata, il gruppo di esercizio 120 potrà comprendere una macchina ginnica 20 parzialmente o completamente integrata con la vasca 1 senza che questo rappresenti un limite per la portata generale del presente modello di utilità. Ad esempio, tale macchina ginnica 20 integrata potrà comprendere un rispettivo telaio prodotto di pezzo o accoppiato solidalmente con la superficie laterale 3 della vasca 1 e potrà presentare almeno una rispettiva interfaccia per l'utente portata internamente alla cavità 5 ed un rispettivo gruppo pesi disposto all'interno della vasca 1, ma al di fuori della cavità 5, ad esempio disposto al di sotto del fondo 2 o al di là della superficie laterale 3 da parte opposta rispetto alla cavità 5.
Infine, con riferimento alla figura 4, è opportuno notare che la vasca 1 secondo il presente modello di utilità potrà presentare anche una pluralità di cavità 5 distinte per permettere a più utenti di eseguire in contemporanea dei rispettivi esercizi fisici. In particolare, sempre con riferimento alla figura 4, una vasca 1 potrà alloggiare almeno due macchine ginniche 20 determinate in due distinte cavità 5 adiacenti e preferibilmente, ma non limitatamente separate dal gruppo di accesso 12. Più in dettaglio, la stazione di esercizio 100 illustrata in figura 4 presenta due macchine ginniche di diverse tipologie per permettere ad un utente di variare rapidamente il tipo di attività fisica svolta passando agevolmente da una prima ad una seconda macchina ginnica 20 determinate.
L'uso della vasca 1 e della stazione di esercizio 100 risulta chiaro da quanto sopra descritto e non richiede ulteriori spiegazioni; tuttavia può essere opportuno evidenziare che il presente modello di utilità definisce implicitamente anche un metodo per il trattamento della cellulite. Tale metodo comprende l'esecuzione contemporanea di una fase di massaggiare una porzione corporea determinata mediante irrorazione di liquido L per provocare il distacco di lipidi da rispettivi pannicoli adiposi, e di una fase di eseguire dell'attività fisica che mobiliti almeno tale porzione corporea determinata per consumare i lipidi messi a disposizione dell'organismo dalla contestuale fase di massaggiare.
Per quanto sopra descritto, la vasca 1 e la stazione di esercizio 100 secondo il presente modello di utilità permettono di abbinare massaggio e movimento muscolare, quindi di produrre contemporaneamente lo scioglimento dei pannicoli adiposi della cellulite e di facilitare l'eliminazione definitiva attraverso l'attivazione del sistema linfatico e circolatorio senza il coinvolgimento di esperti massaggiatori o di personal trainer. Pertanto, la vasca 1 e la stazione di esercizio 100 secondo il presente modello di utilità permettono un'efficace rimozione del grasso in eccesso nella regione sottocutanea e degli inestetismi della cellulite in modo semplice ed economico e con grande risparmio di tempo.

Claims (30)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Vasca (1) presentante almeno una rispettiva cavità (5) che delimita un rispettivo volume (V) determinato ed è atta, in uso, a contenere un liquido (L); mezzi di erogazione (10) essendo associati alla detta vasca (5) ed atti, in uso, a erogare del detto liquido (L) in pressione all'interno della detta cavità (5); caratterizzata dal fatto di presentare una porzione operativa (Z) del detto volume (V) conformata in modo determinato; i detti mezzi di erogazione (10) comprendendo una pluralità di ugelli (11) predisposti per investire la periferia della detta porzione operativa (Z) con il detto liquido (L) a pressione sostanzialmente uniforme.
  2. 2. Vasca secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che ogni detta cavità (5) è delimitata inferiormente da un rispettivo fondo (2) e lateralmente da una rispettiva superficie laterale (3); dei detti ugelli (11) essendo portati dalla detta superficie laterale (3) per delimitare lateralmente la detta porzione operativa (Z) del detto volume (V) mediante l'erogazione di detto liquido (L).
  3. 3. Vasca secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che dei detti ugelli (11) sono portati dal detto fondo (2) per delimitare inferiormente la detta porzione operativa (Z) del detto volume (V) mediante l'erogazione di detto liquido (L).
  4. 4. Stazione secondo la rivendicazione 2 o 3, caratterizzata dal fatto che almeno un detto ugello (11) è orientabile per regolare la direzione di erogazione del detto liquido (L) rispetto alla detta porzione operativa (Z).
  5. 5. Vasca secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 2-4, caratterizzata dal fatto che i detti mezzi erogatori (10) comprendono un dispositivo di controllo (15) programmabile impiegabile per regolare delle modalità di erogazione del detto liquido (L) all'interno della detta vasca (10).
  6. 6. Vasca secondo la rivendicazione 5, caratterizza dal fatto che il detto dispositivo di controllo (15) è atto, in uso, a regolare la pressione e/o il flusso di erogazione del detto liquido (L) da parte di almeno un detto ugello (11) determinato.
  7. 7. Vasca secondo la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che il detto dispositivo di controllo (15) è predisposto regolare la pressione e/o il flusso di erogazione del detto liquido (L) per definire la disposizione e/o la conformazione della detta porzione operativa (Z).
  8. 8. Vasca secondo la rivendicazione 4 o secondo la rivendicazione 4 ed una qualsiasi delle rivendicazioni 5-7, caratterizzata dal fatto che il detto dispositivo di controllo (15) è atto, in uso, a orientare almeno un detto ugello (11) per definire la disposizione e/o la conformazione della detta porzione operativa (Z).
  9. 9. Vasca secondo la rivendicazione 8, caratterizzata dal fatto che il detto dispositivo di controllo (15) presenta una pluralità di configurazioni operative dei detti mezzi di erogazione (10) pre-programmate in memoria; ogni detta configurazione operativa essendo associata ad una rispettiva porzione operativa (Z) determinata presentante una rispettiva conformazione determinata.
  10. 10. Vasca secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 5-9, caratterizza dal fatto che il detto dispositivo di controllo (15) è associato ad almeno un sensore (17) della temperatura del detto liquido (L).
  11. 11. Vasca secondo la rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che il detto dispositivo di controllo (15) comanda almeno un dispositivo di regolazione (33) atto, in uso, a variare la temperatura del detto liquido (L) erogato dai detti mezzi erogatori (10).
  12. 12. Vasca secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 5-11. caratterizzata dal fatto che il detto dispositivo di controllo (15) è dotato di mezzi di riconoscimento d*immagine ed è atto, in uso, a regolare la pressione e/o il flusso di erogazione del detto liquido (L) in funzione di almeno una caratteristica antropometrica di un rispettivo utente o di almeno una caratteristica cinematica dell'attività fisica svolta da detto utente.
  13. 13. Vasca secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi di accesso (12) ad ogni detta cavità (5) provvisti di almeno un organo (14,14',14'') di accesso dall'alto ad una detta cavità (5).
  14. 14. Vasca secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 2-12 e secondo la rivendicazione 13, caratterizzata dal fatto che i detti mezzi di accesso (12) comprendono almeno un portello (13) a tenuta di fluido ricavato nella detta superficie laterale (3).
  15. 15. Vasca secondo la rivendicazione 14, caratterizzata dal fatto che i detti mezzi di erogazione (10) comprendono dei detti ugelli (11) portati da almeno un detto portello (13).
  16. 16. Vasca secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di presentare una pluralità di dette cavità (5) distinta per essere atta, in uso, ad alloggiare una pluralità di rispettivi utenti.
  17. 17. Stazione (100) di esercizio, comprendente una vasca (1) presentante almeno una cavità (5) dotata di mezzi di erogazione (10) di un liquido (L) determinato all'interno di una detta cavità (5) e mezzi di esercizio (120) ginnico determinati alloggiati all'interno di una rispettiva detta cavità (5), caratterizzata dal fatto che la detta vasca (1) è ottenuta secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti.
  18. 18. Stazione secondo la rivendicazione 17, caratterizzata dal fatto che i detti mezzi di esercizio (120) comprendono almeno una macchina ginnica (20) determinata.
  19. 19. Stazione secondo la rivendicazione 18, caratterizzata dal fatto che ogni detta macchina ginnica (20) determinata è alloggiata all<1,>interno di una rispettiva detta cavità (5).
  20. 20. Stazione secondo la rivendicazione 19, caratterizzata dal fatto che una detta macchina ginnica (20) determinata è completamente alloggiata all'interno di un volume (V) delimitato dalla rispettiva detta cavità (5).
  21. 21. Stazione, secondo la rivendicazione 18 o 19 o 20, caratterizzata dal fatto che ogni porzione operativa (Z) di un detto volume (V) è confinato all'interno del volume associato ad una postazione operativa della rispettiva macchina ginnica (20) determinata.
  22. 22. Stazione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 18-21, caratterizzata dal fatto che i detti mezzi di erogazione (10) comprendono un dispositivo di controllo dell'erogazione del detto liquido (L); il detto dispositivo di controllo (15) essendo connesso a mezzi di controllo (21) di almeno una detta macchina ginnica (20) determinata ed essendo atto, in uso, a regolare la pressione e/o il flusso di erogazione del detto liquido (L) in funzione di almeno una caratteristica cinematica e/o dinamica dell'attività fisica svolta da un utente di detta macchina ginnica (20) determinata.
  23. 23. Stazione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni la rivendicazione 18-22, caratterizzata dal fatto che il detto gruppo di controllo (15) è predisposto per regolare delle modalità di erogazione del detto liquido (L) in funzione della tipologia e/o della conformazione di una detta macchina ginnica (20) determinata.
  24. 24. Stazione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 19-23, caratterizzata dal fatto che il detto dispositivo di controllo (15) è collegato ad almeno un sensore (17) della temperatura del detto liquido (L) portato da una detta macchina ginnica (20) determinata.
  25. 25. Stazione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 18-24, caratterizzata dal fatto che i detti mezzi dì erogazione (10) comprendono almeno un ugello (11) portato da una detta macchina ginnica (20) determinata.
  26. 26. Stazione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 18-25, caratterizzata dal fatto che la detta vasca (1) presenta almeno due dette cavità (5) distinte ed ogni detta cavità (5) alloggia una rispettiva detta macchina (20) determinata.
  27. 27. Stazione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 18-26, caratterizzata dal fatto che ogni detta macchina ginnica (20} determinata comprende alternativamente un tappeto, una bicicletta statica, una macchina ellittica, un simulatore di camminata, un vogatore, una macchina per allenare la forza degli arti superiore del detto utente.
  28. 28. Stazione secondo la rivendicazione 17, caratterizzata dal fatto che i detti mezzi di esercizio (120) ginnici comprendono almeno un attrezzo ginnico accoppiato stabilmente dalla detta vasca (1).
  29. 29. Vasca (1) così come descritta ed illustrata con riferimento alle figure allegate. .
  30. 30. Stazione (100) dì esercizio così come descritta ed illustrata con riferimento alle figure allegate.
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