ITPV20130001A1 - Articolo leggero ed isolante idoneo per il coronamento, la copertura e la protezione da dilavamento di muri di cinta o assimilabili manufatti e procedimento di fabbricazione di tale articolo - Google Patents

Articolo leggero ed isolante idoneo per il coronamento, la copertura e la protezione da dilavamento di muri di cinta o assimilabili manufatti e procedimento di fabbricazione di tale articolo

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ITPV20130001A1 IT000001A ITPV20130001A ITPV20130001A1 IT PV20130001 A1 ITPV20130001 A1 IT PV20130001A1 IT 000001 A IT000001 A IT 000001A IT PV20130001 A ITPV20130001 A IT PV20130001A IT PV20130001 A1 ITPV20130001 A1 IT PV20130001A1
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    • E04DROOF COVERINGS; SKY-LIGHTS; GUTTERS; ROOF-WORKING TOOLS
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    • E04D3/40Slabs or sheets locally modified for auxiliary purposes, e.g. for resting on walls, for serving as guttering; Elements for particular purposes, e.g. ridge elements, specially designed for use in conjunction with slabs or sheets
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Description

DESCRIZIONE
“articolo leggero ed isolante idoneo per il coronamento, la copertura e la protezione da dilavamento di muri di cinta o assimilabili manufatti e procedimento di fabbricazione di tale articoloâ€
La presente invenzione ha per oggetto un articolo leggero ed isolante idoneo per il coronamento la copertura e la protezione da dilavamento, rifinitura, completamento e/o copertura di muri di cinta od assimilabili manufatti, realizzato a base di polistirolo e dotato di gocciolatoi sulla faccia inferiore e di trattamento protettivo superficiale indurente in malta rasante avente spessore di almeno 1 mm. (un millimetro) caratterizzata da protezione dal gelo grazie alla pitturazione con vernice idrorepellente stesa sulle superfici soggette a dilavamento ed a deposito di neve.
L’invenzione riguarda anche il procedimento di fabbricazione dell’articolo nelle fasi di taglio della sagoma di base, di trattamento protettivo indurente in malta rasante avente spessore di almeno 1 mm. ed in quelle di successiva pitturazione con vernice idrorepellente sulle superfici soggette a dilavamento ed a deposito di neve.
Capitolo a) -Dizionario dei termini
Per la inequivocabile comprensione del significato da attribuire ad alcuni termini usati si esplicita il seguente dizionario dei termini usati di seguito e specificatamente ricorrenti in alcune rivendicazioni (riv.): il fatto che tali termini ricorrano, non solo nelle rivendicazioni citate a capolinea della definizione, ma anche in altre parti, non ne limita l’attendibilità e la funzione. .
- riv. 1 - “coronamento†- Motivo che termina una costruzione; elemento di completamento avente scopo estetico e funzionale .
- riv. 2 - “gocciolatoio†- Incavatura o sporgenza longitudinale di idonea sagoma posta sotto ad un manufatto edile realizzata allo scopo di far gocciolare la pioggia senza bagnare i muri deH'edificio - cfr.[ Fig. 8 (4)] dove il gocciolatoio à ̈ costituito da una “incavatura†e [Fig.10 (4)] dove il gocciolatoio à ̈ costituito da una “sporgenza†longitudinale ]
- riv.2 - “dilavamento†- Azione delle acque che scorrono su una superficie
- riv.3 - “materiale di base†- Parte omogena dell’articolo avente il volume maggiore rispetto alle altre parti componenti; elemento di prima produzione su cui “insistono†gli elementi che seguono in termini cronologici, il procedimento di produzione dell’elemento finito
- riv. 3 - “conducibilità termica†- E’ il rapporto fra il flusso di calore (v. di seguito) ed il gradiente di temperatura che provoca il passaggio del calore. La conducibilità termica esprime l'attitudine di una sostanza a trasmettere il calore; maggiore à ̈ il suo valore meno isolante à ̈ il materiale: per esempio, anche se non in termini strettamente scientifici, possiamo dire che il calcestruzzo, con conducibilità termica pari a circa 1,5 W/m*°K, favorisce un passaggio di calore per trasmissione tra circa 37 a 60 volte superiore al polistirolo dell’articolo oggetto di brevetto avente conducibilità termica compresa tra 0.025 e 0.040 W/m*°K)
- riv. 3 - “flusso di calore†- Rappresenta il processo di trasferimento di calore che à ̈ causato da una differenza di temperatura tra due sistemi e, nel caso citato, esprime sostanzialmente quanto calore “se ne va†attraverso il muro.
- riv. 4 - “malta rasante†Prodotto, ottenuto dalla miscelazione di due o più ingredienti, avente consistenza e caratteristiche tali da poter essere depositato sulla sagoma di base in polistirolo e sotto ai gocciolatoi in modo omogeneo e con spessore costante allo scopo di conferire migliori prestazioni e maggiore resistenza.
- riv. 4 - “trattamento protettivo indurente†- Trattamento superficiale, migliorativo delle prestazioni e della resistenza, realizzato sulla sagoma di base in polistirolo e sotto ai relativi gocciolatoi, in spessore costante di almeno 1 mm, mediante stesa della “malta rasante†.
- riv. 6 - “vernice†- Soluzione più o meno densa di composizione varia e di differenti caratteristiche prestazionali che, stesa su un oggetto, solidifica formando una pellicola protettiva od ornamentale.
- riv. 6 - “protezione idrorepellente†- Protezione, attuata con idonea vernice, avente la caratteristica di respingere l’acqua riuscendo, in determinate condizioni, a limitare l’assorbimento dello strato da proteggere pur senza garantirne l impermeabilizzazione che esprime invece l’attitudine a non si lasciarsi attraversare da liquidi o da fluidi.
- riv. 8 - “macchina spalmatrice†[Fig. 4 (IS)] - Impianto per il trattamento di nobilitazione di profili in polistirolo studiato allo scopo di rivestirne la superficie con un strato sottile di idonea malta rasante. Secondo la sequenza delle fasi di procedimento, tale impianto à ̈ composto da un piano di scorrimento [Fig. 4 (PS)] sul quale deve essere posizionato il profilo in polistirolo da rivestire che, grazie ad azionamento meccanico, viene spinto all’interno di un’asola di estrusione [(Fig.4 (a)] realizzata in ciascuno dei due pannelli verticali {“carter di estrusione†: [(Fig.4 (CE)] } di un bacino generalmente a forma di parallelepipedo {“Tramoggia†: [(Fig.4 (T)]}, posto perpendicolarmente al Piano di Scorrimento orizzontale [(Fig.4 (PS)] e contenente la malta rasante necessaria per rivestire il profilo [(Fig.4 (2)]. L’asola di estrusione all’ingresso del profilo in polistirolo ha la stessa dimensione di quest’ultimo mentre quella all’uscita à ̈ “dilatata†di tanto quanto deve essere 10 spessore di rasante da stendere sul profilo (generalmente da 1 a 5 millimetri circa). All’uscita il pezzo, completamente rifinito con il trattamento protettivo indurente [(Fig.4 (2’)], ma ancora umido, scorre su un piano orizzontale [(Fig.4 (PO)] complanare a quello di scorrimento, per essere poi trasferito alla fase di maturazione ed asciugatura da effettuare in ambiente separato.
Capitolo b) - Stato attuale della tecnica che supporta l’innovazione.
11 trovato à ̈ una valida alternativa alle pesanti e costose copertine copri muro in composti di calcestruzzo, marmoresina. gres, terracotta, klinker o ceramica attualmente prodotte a livello industriale, e destinate al coronamento di muri o assimilabili manufatti, delle quali ne può imitare le possibili forme migliorando spesso la funzione di protezione dal dilavamento e, rispetto alle quali, soprattutto, ne rende più economici i costi di trasporto, di movimentazione, di posa e di riparazione/manutenzione. Inoltre, rispetto alle copertine copri muro di cui sopra attualmente prodotte a livello industriale, il trovato si differenzia per il fatto di poter non essere realizzato utilizzando stampi e quindi per il fatto di poter essere prodotto in una infinità di forme senza risentire dei costi di ammortamento che gravano sullo stampo.
L’idea à ̈ basata sull’uso del polistirolo. Esso, già usato nei più svariati settori merceologici, può essere prodotto in blocchi di grosse dimensioni aventi lunghezza di circa 4 mt. e sezioni generalmente di circa mt. 1x1,2; 1x1,3 o 1x1,4 per vari usi.
Nel campo dell’edilizia, a scopo decorativo e di isolamento (marcapiani, contorni di finestre, cornicioni ed assimili), questi blocchi vengono tagliati mediante macchine automatiche a filo caldo con sistema a controllo numerico per ottenere profili lineari di varie dimensioni da rivestire con uno strato superficiale di malte generalmente a base cementizia o a base di resine acriliche o a base plastica allo scopo di garantirne la necessaria resistenza meccanica.
Le malte da rivestimento possono essere spruzzate in forma micronizzata mediante idonee pistole tipo airless ad aria compressa o stese in estrusione per mezzo di macchine spalmatrici che “abbracciano†solo il bordo a vista del profilo lasciando scoperto il bordo che deve essere incollato alla superficie
L’uso delle macchine spalmatrici in estrusione garantisce quella economicità che rappresenta l’elemento di forza della produzione industriale.
Attualmente la produzione industriale dei profili decorativi rivestiti à ̈ orientata ad uno scopo decorativo e di coibentazione di facciate ma non riesce a perseguire anche scopi funzionali quali quello che si prefigge il trovato proposto, [v. spiegazione al successivo p.to (c2)]. Inoltre i profili decorativi di cui sopra sono applicati su superfici verticali pertanto, anche quando sono esposti a dilavamento meteorico, non necessitano di particolari accorgimenti di protezione dagli effetti del gelo che, in caso di ambienti con temperature sotto 273,15°K (gradi Kelvin) e persistente presenza di acqua o neve sulla superficie, ne garantiscano migliore stabilità e resistenza meccanica.
Al contrario à ̈ possibile, con opportuni accorgimenti che sono parte della presente invenzione e con l’introduzione di nuovi aspetti funzionali che sono parte della presente invenzione, produrre degli elementi leggeri in polistirolo rivestito, da usare in posizione orizzontale, che possano validamente sostituire le poco pratiche e non economiche pesanti copertine copri muro in composti di calcestruzzo, marmo resina, gres, terracotta, klinker o ceramica destinate al coronamento di muri o assimilabili manufatti.
In un primo aspetto, quindi, l invenzione concerne un articolo leggero ed isolante in polistirolo [Fig. 7 (1†)] caratterizzato dal fatto di svolgere la funzione di coronamento della superficie orizzontale superiore di muri [Fig. 7 (B)] e manufatti assimilabili ai muri [Fig. 7 (C)]; dal fatto di proteggerli dal dilavamento grazie a gocciolatoi [Fig. 8 (4) e Fig.10 (4)] inseriti sulla faccia inferiore dell’articolo; dal fatto di avere “conducibilità termica' compresa tra 0.025 e 0.040 W/m*°K (watt su metro per grado Kelvin) e dal fatto di essere rivestito, almeno sulle superfici soggette a dilavamento e sui gocciolatoi, con un trattamento protettivo indurente [Fig. 4 (2’)] in malta rasante avente spessore [Fig. 5 (SI)] di almeno 1 mm. (dicasi “un millimetro†) e che tale trattamento può essere reso idrorepellente con idonea vernice [Fig. 6 (5)] atta a garantire la protezione [Fig. 6 (5’)] necessaria per garantirne la stabilità e durabilità in presenza di acqua e la protezione dal gelo qualora l’articolo sia utilizzato in ambienti con temperature inferiori a 273,15°K (gradi Kelvin).
In un secondo aspetto l invenzione concerne il procedimento di fabbricazione dell’ articolo comprendente il passo di realizzazione di un elemento di base in polistirolo avente la forma dell’elemento finito ottenibile mediante le seguenti fasi successive: la fase di progettazione grafica dell’articolo mediante programma vettoriale di disegno digitale; la fase di allestimento di un impianto a controllo numerico per taglio a filo caldo consistente nel posizionamento sul piano di lavoro orizzontale di un blocco di polistirolo avente “conducibilità termica†compresa tra 0.025 e 0.040 W/m*°K (watt su metro per grado Kelvin) e nell’esportazione dei file di disegno grafico dal programma vettoriale di disegno digitale al software dell’impianto; la fase di attivazione impianto con taglio del blocco di polistirolo [Fig. 2 (1)] per ottenere l’articolo progettato; la fase di estrazione dell’articolo progettato dal blocco di polistirolo [Fig. 2 (1†)]. A seguire il procedimento di fabbricazione comprende il passo di stesa sull’articolo, del trattamento protettivo indurente [Fig. 4 (2’)] mediante le seguenti fasi: la fase di allestimento della macchina spalmatrice consistente nel posizionamento dei due carter di estrusione [Fig. 4 (CE)] aventi la sagoma dell’articolo e nel riempimento della tramoggia [Fig. 4 (T)] con la malta indurente [Fig. 4 (2)] che sarà scelta in base ai requisiti di durezza ed elasticità che si desiderano conferire; (per favorire la stesa della malta sotto ai gocciolatoi sarà necessario applicare sul fondo della tramoggia della ordinaria macchina spalmatrice in uso per il trattamento dei comuni profili in polistirene, uno spessore che permetta all’articolo di scorrere al di sopra del fondo della tramoggia creando così un nuovo modo di procedere rispetto ai sistemi in uso); la fase di posizionamento degli articoli sul piano di scorrimento della macchina spalmatrice [Fig. 4 (IS)] che dovrà attuarsi col porre gli articoli in fila ed in sequenza tale per cui la testa di un articolo sia sempre a contatto con la coda di quello che lo precede; la fase di scorrimento degli articoli all’ interno della tramoggia con attraversamento delle asole presenti sui due carter di estrusione [Fig. 4 (CE)] allo scopo di stendere la malta indurente sulla superficie dell’articolo e dei rispettivi gocciolatoi; la fase di maturazione della malta indurente che dovrà essere eseguita su rastrelliere in ambiente avente temperatura compresa tra 283°K e 298°K (gradi Kelvin) ed umidità relativa compresa tra il 40 % ed il 70 %; la fase di stoccaggio e pallettizzazione con successivo invio fuori dallo stabilimento di produzione. Per la necessaria protezione dal dilavamento meteorico e dal gelo, il procedimento di fabbricazione dovrà prevedere anche l’invio al reparto di verniciatura dove si attueranno le seguenti fasi: la fase di miscelazione della vernice che sarà scelta in base alla garanzia di durabilità che deve avere il prodotto; la fase di applicazione, mediante pennello o spruzzo, di una mano di vernice idrorepellente [Fig. 6 (5)] da stendere sul trattamento protettivo indurente in malta rasante [Fig. 6 (2’)] allo scopo di garantire la protezione idrorepellente [Fig. 6 (5’)]; la fase di maturazione della vernice idrorepellente che dovrà essere eseguita su rastrelliere in ambiente avente temperatura compresa tra 278°K e 303°K (gradi Kelvin) ed umidità relativa compresa tra il 30% ed il 70 %; la fase di stoccaggio e pallettizzazione con successivo invio fuori dallo stabilimento di produzione.
Capitolo c) - Obiettivi che l’innovazione intende raggiungere
Gli obiettivi ed i vantaggi principali del procedimento e del prodotto con esso ottenuto sono analizzabili e confrontabili alla luce dei due stati della tecnica di produzione industriale attuale che supportano l’invenzione:
cl) quello che vede la attuale produzione industriale di elementi per il coronamento di muri o assimilabili manufatti, in materiali pesanti, poco versatili e costosi realizzati a stampo quali per esempio: composti di calcestruzzo, marmoresina, gres, terracotta, klinker o ceramica .
c2) quello che à ̈ relazionato con la tecnica di lavorazione e produzione dei profili lineari in polistirolo rivestito per solo scopo decorativo e di isolamento termico di facciate di cui si à ̈ precedentemente discusso nel precedente capitolo (b).
Nel primo caso (cl) l’innovazione ha per obiettivo il raggiungimento dei seguenti aspetti funzionali che le copertine tradizionali pesanti non possono garantire quali per esempio: -prestazioni di isolamento termico, grazie al basso valore di conducibilità termica del polistirolo, abbinate alle funzioni di protezione dal dilavamento e finitura estetica;
-leggerezza con conseguente economicità del prodotto in merito a trasporto, movimentazione e posa in opera, grazie al peso ridotto del polistirolo di base ed al basso spessore [Fig. 5 (SI)] del trattamento protettivo indurente [Fig. 4 (2’)] .
-versatilità di sagome e dimensioni in quanto, essendo il materiale di base dell’articolo prodotto ad intaglio con impianto a controllo numerico, à ̈ possibile realizzare infinite sagome senza che questo fatto incida sui costi di produzione in modo significativo; viceversa nella attuale produzione industriale di copertine ed articoli in composti di calcestruzzo, marmoresina, gres, terracotta, klinker o ceramica destinati al coronamento di muri o assimilabili manufatti e prodotti entro stampi, la realizzazione à ̈ limitata dal numero di stampi a disposizione del produttore e risente dei costi di ammortamento di questi ultimi sia in termini di acquisto sia di manutenzione.
-riproducibilità a costi contenuti anche a distanza di tempo in caso di modifica della serie prodotta;
-rapidità e praticità di messa in opera senza ripercussioni nocive sulla salute dei posatori che movimenterebbero, a parità di sagome utilizzate, carichi ridotti a circa 1/10 rispetto ai sistemi tradizionali altamente defatiganti;
-lavorabilità con semplici strumenti manuali che non richiedono uso di corrente elettrica, grazie ai prodotti di cui à ̈ composto l’articolo caratterizzati da bassa resistenza al foro ed al taglio;
-elevata elasticità che determina la capacità dell’articolo di resistere ad elevate deformazioni di flessione senza originare crepe o rotture;
-basso coefficiente di dilatazione termica e conseguente maggiore stabilità dimensionale, grazie alle caratteristiche fìsiche e chimiche de polistirolo;
Nel secondo caso (c2) linnovazione à ̈ degna di rilievo in quanto permette di sfruttare determinate sagome di profili in polistirolo, oltre che con il tradizionale e già riconosciuto scopo decorativo e di coibentazione di facciate nel campo edile ed architettonico, anche con una nuova e specifica funzione di coronamento della superficie orizzontale superiore di muri [Fig. 7 (B)] e manufatti assimilabili ai muri [Fig. 7 (C)] e di protezione dal dilavamento, ottenute grazie a gocciolatoi inferiori [Fig. 8 (4) e Fig.10 (4)] attualmente non conosciuti nelle produzioni industriali di profili in polistirolo rivestito con malte spalmate in estrusione e quindi eseguiti col requisito di “novità†.
Non di meno, sempre nel secondo caso (c2), l’innovazione à ̈ degna di rilievo in quanto permette di utilizzare in condizioni climatiche di temperature sotto 273,15 °K (gradi Kelvin) e/o persistente presenza di acqua o neve, idonee sagome di profili in polistirolo rivestito con trattamento indurente, oltre che in posizione verticale [Fig. 1 (P)], anche in posizione orizzontale grazie alla protezione idrorepellente [Fig. 6 (5’)] che riduce sensibilmente l’assorbimento d’acqua rispetto, per esempio, ad assimilabili articoli in calcestruzzo o terracotta e che determina quindi una elevata durabilità ai cicli di gelo e disgelo completando i requisiti di novità già insiti negli aspetti funzionali riportati nel primo caso (c1).
Capitolo d) - Illustrazione delle figure allegate con annotazioni e descrizione dell’articolo con relativo procedimento di fabbricazione
Le caratteristiche peculiari dell’ articolo e del procedimento di fabbricazione necessario per ottenerlo sono anche individuabili per mezzo della descrizione indicativa, e pertanto non limitativa, di una forma di realizzazione possibile, ma non esclusiva, come illustrato negli uniti fogli di disegno numerati da 1/10 a 10/10 con le relative Figure numerate da 1 a 10; tali Figure sono esplicative di quanto riportato nella Descrizione e nelle Rivendicazioni e devono essere considerate come esplicative ma non limitative, esclusive od esaustive di ciò che rappresentano.
Nelle figure, per facilitare la comprensione, numeri di riferimento identici sono stati utilizzati, ove possibile, per indicare elementi comuni identici o con funzione comune identica.
d 1 ) Illustrazione delle figure allegate con annotazioni
- la Fig. 1 esemplifica, in sezione trasversale, il dettaglio di un ordinario profilo in polistirolo (P) rivestito con malta indurente (MI) applicato in senso verticale ad una facciata (F) per scopo decorativo e di isolamento termico; sono compresi nella Fig. 1 anche delle immagini, in sezione e prospetto, di una ipotetica facciata tipo decorata con profili in polistirolo rivestito con malta indurente dalle quali à ̈ stato estrapolato il particolare di dettaglio.
La Fig 1 ha lo scopo di illustrare lo stato attuale della tecnica che supporta la presente innovazione e di evidenziare come gli ordinari profili oggi prodotti abbiano scopo decorativo neH’edilizia e nell’ architettura e siano utilizzati in posizione verticale pertanto a) non svolgano anche le seguenti nuove
presente domanda di brevetto:
- funzione di coronamento della superficie orizzontale superiore di muri [Fig. 7(B)] e manufatti assimilabili ai muri [Fig. 7(C)].
- funzione di copertina per la protezione da dilavamento di muri [Fig. 8 (B)] e manufatti assimilabili [Fig. 7 (C)] ottenuta grazie a gocciolatoi [Fig. 3(4); Fig. 8 (4) e Fig.10(4)] inseriti sulla faccia inferiore dell’articolo per orientare la veicolazione dell’acqua che dovesse scorrere sopra l’articolo stesso.
b) anche quando esposti a dilavamento meteorico, non necessitano di particolari accorgimenti di protezione dagli effetti del gelo che, in caso di ambienti con temperature sotto 273,15°K ( gradi Kelvin) e/o persistente presenza di acqua o neve sulla superficie, ne garantiscano migliore stabilità e resistenza meccanica
- la Fig. 2 rappresenta una ipotetica sagoma di base dell’articolo in vista assonometrica e sezione trasversale (1†) dopo l’estrazione del pezzo già tagliato (Γ) da un blocco di polistirolo (1);
-la Fig. 3 à ̈ una sezione trasversale di una ipotetica sagoma dell’articolo (1†) con particolare di dettaglio per meglio evidenziare una ipotetica sagoma (4), insistente sulla faccia inferiore, che svolge la funzione di gocciolatoio;
- la Fig. 4 esemplifica la sequenza di fasi necessari per ottenere il trattamento indurente (2’) su una ipotetica sagoma dell’articolo (1†);. Sono riportati nella Fig. 4, procedendo in senso orario dal basso a sinistra:
i) l’articolo (1†) in sezione trasversale e poi in assonometria;
ii) la macchina spalmatrice (IS) in assonometria schematica composta con il piano di scorrimento (PS) sui quali sono depositati gli articoli durante la fase di attraversamento all’interno di un’asola di estrusione (a) realizzata in ciascuno dei due pannelli verticali (“carter di estrusione†: CE) di un bacino, generalmente a forma di parallelepipedo, (“tramoggia†: T), posto perpendicolarmente al piano di scorrimento (PS) e contenente la malta rasante che viene stesa sull’ articolo (1†) per ottenere il trattamento protettivo indurente (2’) del pezzo che viene spinto quindi in uscita sul piano orizzontale (PO) iii) l’articolo (1†), in assonometria e poi in sezione trasversale, completo con il trattamento protettivo indurente (2’);
- la Fig. 5 schematizza una vista assonometrica ed una sezione trasversale di un muro (B) sul quale à ̈ posata una ipotetica sagoma dell’articolo (1†) dopo il passo di applicazione del trattamento indurente (2’). Nel dettaglio in basso a destra, essa evidenzia lo spessore (SI) del trattamento protettivo indurente (2’) ed esprime la funzione dei gocciolatoi (4) di proteggere il muro (B) dal dilavamento meteorico facendo gocciolare la pioggia senza bagnare i muri dell'edificio. Tale funzione potrà essere garantita indipendentemente dalla forma dei gocciolatoi (si confronti, per es. la Fig.10 che evidenzia altre possibili, ma non limitative e/o esaustive sagome, aventi funzione di gocciolatoio).
- la Fig. 6 schematizza ima vista assonometrica ed una sezione trasversale di un ipotetica sagoma dell’articolo (1†) già rivestito con il trattamento indurente (2’) nella fase di stesa della vernice idrorepellente (5) sulle superfici soggette a dilavamento così da generare il trattamento idrorepellente (5’) ed esprime, nel dettaglio in basso a destra, la funzione del trattamento idrorepellente di limitare l’assorbimento dello strato da proteggere (2’)
- la Fig.7 à ̈ una vista assonometrica che schematizza la funzione di coronamento della superficie orizzontale superiore di muri (B) e manufatti assimilabili ai muri (C), svolta da ipotetiche sagome dell’articolo (1†); muri e manufatti assimilabili che possono, anch’essi, avere forma qualsiasi; tale figura à ̈ inserita principalmente per facilitare la comprensione della Rivendicazione 1.
- la Fig.8 rappresenta la vista assonometrica di una ipotetica sagoma dell’articolo (1†) posata su un muro (B) ed il relativo dettaglio in sezione trasversale nel quale à ̈ intuibile la funzione dei gocciolatoi (4) di orientare la veicolazione dell’acqua indipendentemente dal fatto di aver già ricevuto il trattamento indurente (2’) visibile, per esempio, nel dettaglio in figura 5 e/o il trattamento idrorepellente visibile, per esempio, del dettaglio di figura 6.; tale figura à ̈ posta per facilitare la comprensione della Rivendicazione 2.
- la Fig.9 illustra due sezioni verticali di dettaglio di un ipotetico muro perimetrale d’abitazione (B) in corrispondenza del nodo serramento/davanzale (N) ed esprime il flusso di calore uscente che si attua tra le due facce della superfìcie del muro (B); nella sezione di sinistra la presenza dell’articolo isolante limita il flusso di calore ad un valore (Q’) che risulta molto inferiore di quello (Q) della sezione di destra dove manca l’articolo isolante (Q’«Q);.
la Fig. 10 esprime alcune possibili, benché non limitative e/o esaustive, differenti sagome di base dell’articolo (1†) dotato dei gocciolatoi (4), anch’essi realizzabili in varie ed ipotetiche non limitative e/o esaustive sagome, ed illustra il significato dello Spessore (S) e della larghezza (L)
d2) descrizione dellarticolo con relativo procedimento di fabbricazione
Nelle righe che seguono viene illustrato l’intero procedimento di fabbricazione dell’articolo secondo la presente invenzione anche con riferimento alle figure allegate.
Facciamo partire convenzionalmente il procedimento di fabbricazione dalla fase di taglio di un grosso blocco di polistirolo disponibile sul mercato in elementi aventi lunghezza di circa 4 mt. e sezioni generalmente di circa mt. 1x1,2; 1x1,3 o 1x1,4 . Tale blocco deriva dalla lavorazione del polistirolo espandibile che si presenta sotto forma di sferette impregnate con un idrocarburo volatile bassobollente e si produce per polimerizzazione dello stirolo e rispettivamente dello stirolo-acrilnitrile; attraverso le fasi di “preespansione†nella quale il vapore viene utilizzato per l'espansione delle perle ma non per la loro fusione; “stagionatura†, durante la quale l'aria va a riempire le cavita' espanse delle perle; “stampaggio†, durante la quale avviene un nuovo riscaldamento delle perle espanse all'intemo dello stampo che presenta la forma predefinita finale, e che fa espandere ulteriormente le perle che, in presenza del volume chiuso dello stampo, si saldano fra di loro secondo un processo di sinterizzazione.
Per effettuare il taglio del grosso blocco di polistirolo, ormai giunto a maturazione dopo l’estrazione dalla blocchiera, si deve prima stabilire la forma e le dimensioni che dovrà avere l’articolo e procedere poi con le seguenti fasi successive illustrate nella Fig.2:
- la fase di progettazione grafica dell’articolo mediante programma vettoriale di disegno digitale ;
- la fase di allestimento dell’impianto a controllo numerico per taglio a filo caldo consistente nel posizionare, sul piano di lavoro orizzontale, il blocco di polistirolo e nell’esportare i file di disegno grafico dal programma vettoriale di disegno digitale al software dell’impianto;
- la fase di attivazione impianto con taglio del blocco di polistirolo [Fig. 2 (1)] per ottenere l’articolo progettato [Fig. 2 (1)];
- la fase di estrazione dell’articolo progettato dal blocco di polistirolo; [Fig. 2 (1†)]
Lo stato attuale della tecnica permetterebbe anche di ottenere analoghi elementi con sistema a stampo riducendo generalmente i costi nel caso di grossi quantitativi che compensino il costo di ammortamento dell’impianto di stampaggio, ma renderebbe meno versatile la produzione nel caso si volessero produrre un numero cospicuo di sagome di base differenti. La scelta di utilizzare un elemento di base in polistirolo garantisce che il prodotto finito sia caratterizzato da estrema leggerezza ed eccellenti prestazioni di isolamento termico per poter soddisfare gli aspetti funzionali indicati al capitolo c sezione c1.
Allo scopo di garantire il distacco dell’acqua che dovesse scorrere sopra la superficie e di evitare il dilavamento del muro o assimilabile manufatto da proteggere (concetto evidenziato anche nelle Fig. 5, 6 ed 8 ), nella fase di progettazione grafica, si dovranno prevedere delle idonee sagome inserite sulla faccia inferiore che svolgono la funzione di gocciolatoio e che sono in forme ipotetiche, ma non esclusive o esaustive, rappresentate nelle [Fig.3(4) e 10(4)]
Una volta estratto l’articolo (1†) dal blocco di polistirolo si procederà al trattamento protettivo indurente in malta rasante secondo la sequenza di fasi illustrate nella Fig. 4 e di seguito riportate:
- la fase di allestimento della macchina spalmatrice consistente nel posizionamento dei due carter di estrusione [Fig. 4 (CE)] aventi la sagoma dell’articolo e nel riempimento della tramoggia [Fig. 4 (T)] con la malta indurente [Fig. 4 (2)] che sarà scelta in base ai requisiti di durezza ed elasticità che si desiderano conferire; per favorire la stesa della malta sotto ai gocciolatoi sarà necessario applicare sul fondo della tramoggia della ordinaria macchina spalmatrice in uso per il trattamento dei comuni profili in polistirene, uno spessore che permetta all’articolo di scorrere al di sopra del fondo della tramoggia creando un nuovo modo di procedere rispetto ai sistemi in uso; (questo à ̈ fondamentale per far si che la malta spalmata possa “abbracciare†anche parte della faccia inferiore della sagoma 1†che scorre sul banco dell’impianto di spalmatura ed in particolare i relativi gocciolatoi, allo scopo di garantire che l’elemento di base in polistirolo 1†soddisfi, oltre al tradizionale e già riconosciuto scopo decorativo e di isolamento nel campo edile ed architettonico, anche la nuova e più specifica funzione di protezione dal dilavamento, che attualmente non à ̈ attuata nelle produzioni industriali di profili in polistirolo rivestito con malte spalmate in estrusione destinati all’installazione in senso verticale e che rappresenta un ulteriore requisito di novità)
- la fase di posizionamento degli articoli sul piano di scorrimento della macchina spalmatrice [Fig. 4 (IS)] che dovrà attuarsi col porre gli articoli in fila ed in sequenza tale per cui la testa di un articolo sia sempre a contatto con la coda di quello che lo precede; - la fase di scorrimento degli articoli all’interno della tramoggia [Fig. 4 (T)] con attraversamento delle asole [Fig. 4 (a)] presenti sui due carter di estrusione [Fig. 4 (CE)] allo scopo di stendere la malta indurente [Fig. 4 (2)] sulla superficie dell’articolo e dei rispettivi gocciolatoi [Fig. 4 (4)] in spessore [Fig. 5 (SI)] di almeno 1 mm. (dicasi “un millimetro†) per realizzare il trattamento protettivo indurente [Fig. 4 (2’)].
In alternativa al sistema in estrusione, il trattamento protettivo (2’) potrà essere steso su tutta la sagoma di base (1†) compreso la faccia inferiore dove ci sono i gocciolatoi (4), mediante altri sistemi applicativi di tipo manuale/artigianale senza per questo pregiudicare od avvalorare il risultato.
Dopo la stesa del trattamento protettivo indurente [Fig. 4 (2’)] gli articoli dovranno essere rimossi dal piano orizzontale [Fig. 4 (PO)] e posti a maturazione su rastrelliere in ambiente avente temperatura compresa tra 283°K e 298°K (gradi Kelvin) ed umidità relativa compresa tra il 40 % ed il 70 %
Infine gli articoli verranno stoccati ed inviati al reparto di verniciatura
La verniciatura deve conferire il trattamento idrorepellente e serve per limitare l’assorbimento dell’acqua nel trattamento protettivo indurente [Fig. 5(2’)] che, per sua natura, à ̈ troppo permeabile come si intuisce dal dettaglio della Fig. 5, dove si vede che il trattamento indurente (2’), non essendo ancora protetto con l’idonea vernice idrorepellente, (come accade invece nel dettaglio della Fig. 6), lascia penetrare le gocce d’acqua in quanto l’articolo, essendo sottoposto a pressione idrostatica (pur piccola ma presente), non risulta autoprotetto dalla infiltrazione. Invece, nei comuni profili per scopo decorativo ed isolante della Fig. 1, che sono installati in verticale, la permeabilità del trattamento protettivo superficiale [Fig. 1(MI)] non rappresenta una limitazione od un problema da considerare ed a cui porre rimedio.
Nel reparto di verniciatura gli articoli riceveranno il trattamento finale di verniciatura prima di essere posti in commercio mediante le seguenti fasi:
- la fase di miscelazione della vernice che sarà scelta in base alla garanzia di durabilità che deve avere il prodotto;
- la fase di applicazione, mediante pennello o spruzzo, di una mano di vernice idrorepellente [Fig. 6 (5)] da stendere sul trattamento protettivo indurente in malta rasante [Fig. 6 (2’)] allo scopo di garantire la protezione idrorepellente [Fig. 6 (5’)] ;
- la fase di maturazione della vernice idrorepellente che dovrà essere eseguita su rastrelliere in ambiente avente temperatura compresa tra 278°K e 303°K (gradi Kelvin) ed umidità relativa compresa tra il 30% ed il 70 %
- la fase di stoccaggio e pallettizzazione con successivo invio fuori dallo stabilimento di produzione.
Il dettaglio in basso a destra della Fig. 6 esprime come, a differenza di quanto espresso nel dettaglio in basso a destra della Fig. 5, il trattamento idrorepellente (5’) limiti l’assorbimento delle gocce a carico del trattamento protettivo indurente (2’).
La vernice idrorepellente [Fig. 6 (5)] permetterà quindi l’utilizzo dell’articolo in posizione orizzontale ed in ambienti con temperature sotto 273,15°K ( gradi Kelvin) e persistente presenza di acqua o neve sulla superficie pertanto con la contemporaneità di condizioni non attive per gli ordinari profili in polistirolo rivestito attualmente in commercio per scopo decorativo e di isolamento termico da installare in senso verticale per l’architettura e l’edilizia [Fig. 1(P)].
Il trattamento protettivo idrorepellente [Fig. 6 (5’)] conferirà, anche, caratteristiche di lavabilità, igienicità ed antimacchia.
Capitolo e) - Analisi del risultato raggiunto
L’articolo leggero ed isolante idoneo per il coronamento la protezione da dilavamento, rifinitura, completamento e/o copertura di muri di cinta od assimilabili manufatti, realizzato a base di polistirolo e dotato di gocciolatoi sulla faccia inferiore e di trattamento protettivo superficiale indurente in malta rasante avente spessore di almeno 1 mm. (un millimetro) caratterizzata da protezione dal gelo grazie alla pitturazione con vernice idrorepellente stesa sulle superfici soggette a dilavamento ed a deposito di neve della presente invenzione ed il relativo procedimento di fabbricazione rappresentano tutti i requisiti di validità dell’ invenzione ai fini della brevettabilità in attuazione del d.lg 30/2005; tra questi, dando per scontati gli altri, si analizza solo la “novità†.
Tale requisito risulta soddisfatto in entrambi i casi cl) e c2) indicati al capitolo c) e per più ragioni infatti:
- nel caso cl), cioà ̈ quello che vuole introdotta la novità allo stato della tecnica che già conosce la tradizionale produzione di copertine copri muro in materiali pesanti, poco versatili e costosi realizzati a stampo quali per esempio: composti di calcestruzzo, marmoresina, gres, terracotta, klinker o ceramica, il trovato rappresenta una innovazione perché basato sull’uso di un materiale completamente innovativo nel campo, sostitutivo e/o integrativo dei tradizionali che consente il raggiungimento degli obiettivi precedentemente illustrati al capitolo (c) trasformando le classiche modalità di uso del prodotto con notevoli benefici pratici inerenti la produzione, commercializzazione, movimentazione, trasporto, messa in opera e durabilità che vengono anche di seguito riportati:
-prestazioni di isolamento termico, grazie al basso valore di conducibilità termica del polistirolo, abbinate alle funzioni di protezione dal dilavamento e finitura estetica;
-leggerezza con conseguente economicità del prodotto in merito a trasporto, movimentazione e posa in opera, grazie al peso ridotto del polistirolo di base ed al basso spessore [Fig. 5 (S1)] del trattamento protettivo indurente [Fig. 4 (2’)] .
-versatilità di sagome e dimensioni in quanto, essendo il materiale di base dell’articolo prodotto ad intaglio con impianto a controllo numerico, à ̈ possibile realizzare infinite sagome senza che questo fatto incida sui costi di produzione in modo significativo; viceversa nella attuale produzione industriale di copertine ed articoli in composti di calcestruzzo, marmoresina, gres, terracotta, klinker o ceramica destinati al coronamento di muri o assimilabili manufatti e prodotti entro stampi, la realizzazione à ̈ limitata dal numero di stampi a disposizione del produttore e risente dei costi di ammortamento di questi ultimi sia in termini di acquisto sia di manutenzione.
-riproducibilità a costi contenuti anche a distanza di tempo in caso di modifica della serie prodotta;
-rapidità e praticità di messa in opera senza ripercussioni nocive sulla salute dei posatori che movimenterebbero, a parità di sagome utilizzate, carichi ridotti a circa 1/10 rispetto ai sistemi tradizionali altamente defatiganti;
-lavorabilità con semplici strumenti manuali che non richiedono uso di corrente elettrica, grazie ai prodotti di cui à ̈ composto l’articolo caratterizzati da bassa resistenza al foro ed al taglio;
-elevata elasticità che determina la capacità dell’articolo di resistere ad elevate deformazioni di flessione senza originare crepe o rotture;
-basso coefficiente di dilatazione termica e conseguente maggiore stabilità dimensionale, grazie alle caratteristiche fisiche e chimiche de polistirolo;
nel caso c2), cioà ̈ quello che vuole introdotta la novità allo stato della tecnica che già conosce la lavorazione e produzione dei profili lineari in polistirolo rivestito per scopo decorativo e di isolamento termico di facciate, di cui si à ̈ precedentemente discusso nel precedente capitolo (b), la novità consiste, quantomeno, nei seguenti aspetti:
1) Il fatto di sfruttare determinate sagome di profili in polistirolo, oltre che con il tradizionale e già riconosciuto scopo decorativo e di coibentazione di facciate nel campo edile ed architettonico, anche con una nuova e specifica funzione di coronamento della superficie orizzontale superiore di muri [Fig. 7 (B)] e manufatti assimilabili ai muri [Fig. 7 (C)] e di protezione dal dilavamento, ottenute grazie a gocciolatoi inferiori [Fig. 8 (4) e Fig.10 (4)] attualmente non conosciuti nelle produzioni industriali di profili in polistirolo rivestito con malte spalmate in estrusione e quindi eseguiti col requisito di “novità†.
2) Il fatto di poter utilizzare, in condizioni climatiche di temperature sotto 273,15 °K (gradi Kelvin) e/o persistente presenza di acqua o neve, idonee sagome di profili in polistirolo rivestito con trattamento indurente, oltre che in posizione verticale [Fig. 1 (P)], anche in posizione orizzontale grazie alla protezione idrorepellente [Fig. 6 (5’)] che riduce sensibilmente l’assorbimento d’acqua rispetto, per esempio, ad assimilabili articoli in calcestruzzo o terracotta e che determina quindi una elevata durabilità ai cicli di gelo e disgelo.
3) Il fatto di “incarnare†i nuovi scopi funzionali riportati negli obiettivi del precedente capitolo (c) in aggiunta ai tradizionali scopi decorativo e di isolamento dei profili in polistirolo rivestito.

Claims (3)

  1. RIVENDICAZIONI Lo specifico oggetto della protezione - da interpretarsi alla luce i) di quanto indicato nella sezione dedicata alla descrizione, ii) delle definizioni ivi formulate, e iii) dei disegni comprende tutto quanto segue. Si specifica che i riferimenti ai disegni, contenuti nella presente sezione dedicata alle rivendicazioni, sono da intendersi con riferimento alle figure, che il richiamo alle stesse à ̈ formulato solo a scopo di maggior chiarezza e che le caratteristiche tecniche menzionate nelle rivendicazioni, qualora facciano riferimento alle figure, sono seguite dall’indicazione delle parti illustrate, fermo restando che tale riferimento alle figure non costituisce una limitazione della rivendicazione. 1) Articolo in polistirolo [Fig. 7 (1†)] caratterizzato dal fatto di svolgere la funzione di coronamento della superficie orizzontale superiore di muri [Fig. 7(B)] e manufatti assimilabili ai muri [Fig. 7(C)].
  2. 2) Articolo [Fig. 8 (1†)], come da rivendicazione 1, caratterizzato dalla funzione di copertina per la protezione da dilavamento di muri [Fig. 8 (B)] e manufatti assimilabili [Fig. 7 (C)] ottenuta grazie a gocciolatoi [Fig. 3(4); Fig. 8 (4) e Fig.10(4)] inseriti sulla faccia inferiore dell’articolo per orientare la veicolazione dell’acqua che dovesse scorrere sopra l’articolo stesso.
  3. 3) Articolo come da rivendicazione 1, caratterizzato inoltre da elevato potere di isolamento termico in quanto il materiale di base à ̈ polistiròlo con “conducibilità termica†compresa tra 0.025 e 0.040 W/m*°K (watt su metro per grado Kelvin) e tale quindi da limitare la dispersione termica di un muro [Fig. 9(B)] caldo riducendo, da un valore Q ad un valore Q’ molto minore di Q (Q’« Q), il flusso di calore che lo attraversa per effetto della differenza di temperatura tra le due facce della muro stesso [Fig. 9] 4) Articolo come da rivendicazione 1, caratterizzato inoltre dal fatto che lo spessore [Fig. 10 (S)] à ̈ compreso tra 1 e 30 cm (dicasi “tra uno e trenta centimetri") e dal fatto che il rapporto tra la misura dello spessore e la misura della larghezza [Fig. 10 (L] di tale articolo risulta sempre compreso tra 0,1 e 0,3. 5) Articolo come da rivendicazione 1, caratterizzato inoltre dal fatto di essere rivestito, almeno sulle superfici soggette a dilavamento, con un trattamento protettivo indurente [Fig. 4 (2’))] in malta rasante avente spessore [Fig. 5 (SI)] di almeno 1 mm. (dicasi “un millimetro†). 6) Articolo come da rivendicazione 1, caratterizzato inoltre dal fatto che il trattamento protettivo indurente, indicato alla rivendicazione 5, à ̈ a sua volta trattato, con idonea vernice [Fig. 6 (5)] atta a garantire la protezione idrorepellente [Fig. 6 (5’)] in caso di presenza di acqua sulla superfìcie e la protezione dal gelo qualora l’articolo sia utilizzato in ambienti con temperature inferiori a 273,15°K (gradi Kelvin). 7) Procedimento di fabbricazione di un articolo come da rivendicazione 1 ottenibile mediante le seguenti fasi successive: - la fase di progettazione grafica dell’articolo mediante programma vettoriale di disegno digitale ; - la fase di allestimento di un impianto a controllo numerico per taglio a filo caldo consistente nel posizionamento sul piano di lavoro orizzontale di un blocco di polistirolo avente “conducibilità termica†compresa tra 0.025 e 0.040 W/m*°K (watt su metro per grado Kelvin) e nell’esportazione dei file di disegno grafico dal programma vettoriale di disegno digitale al software dell’impianto; - la fase di attivazione impianto con taglio del blocco di polistirolo [Fig. 2 (1)] per ottenere l’articolo progettato [Fig. 2 (1)]; - la fase di estrazione dell’articolo progettato dal blocco di polistirolo; [Fig. 2 (1†)] 8) Procedimento di fabbricazione di un articolo come da rivendicazione 5 caratterizzato dal fatto che l’articolo, ottenuto secondo il procedimento illustrato nella rivendicazione 7, riceva il trattamento protettivo indurente in malta rasante mediante le seguenti fasi: - la fase di allestimento della macchina spalmatrice consistente nel posizionamento dei due carter di estrusione [Fig. 4 (CE)] aventi la sagoma dell’articolo e nel riempimento della tramoggia [Fig. 4 (T)] con la malta indurente [Fig. 4 (2)] che sarà scelta in base ai requisiti di durezza ed elasticità che si desiderano conferire; per favorire la stesa della malta sotto ai gocciolatoi sarà necessario applicare sul fondo della tramoggia della ordinaria macchina spalmatrice in uso per il trattamento dei comuni profili in polistirene, uno spessore che permetta all’articolo di scorrere al di sopra del fondo della tramoggia creando un nuovo modo di procedere rispetto ai sistemi in uso; - la fase di posizionamento degli articoli sul piano di scorrimento della macchina spalmatrice [Fig. 4 (IS)] che dovrà attuarsi col porre gli articoli in fila ed in sequenza tale per cui la testa di un articolo sia sempre a contatto con la coda di quello che lo precede; - la fase di scorrimento degli articoli all’interno della tramoggia [Fig. 4 (T)] con attraversamento delle asole [Fig. 4 (a)] presenti sui due carter di estrusione [Fig. 4 (CE)] allo scopo di stendere la malta indurente [Fig. 4 (2)] sulla superficie dell’articolo e dei rispettivi gocciolatoi [Fig. 4 (4)] in spessore [Fig. 5 (SI)] di almeno 1 mm. (dicasi “un millimetro†) per realizzare il trattamento protettivo indurente [Fig. 4 (2’)] ; - la fase di maturazione della malta indurente che dovrà essere eseguita su rastrelliere in ambiente avente temperatura compresa tra 283°K e 298°K (gradi Kelvin) ed umidità relativa compresa tra il 40 % ed il 70 % ; - la fase di stoccaggio con successivo invio al reparto di verniciatura 9) Procedimento di fabbricazione di un articolo come da rivendicazione 6 caratterizzato dal fatto che l’articolo ottenuto secondo il procedimento illustrato nella rivendicazione 8 riceva il trattamento finale di verniciatura prima di essere posto in commercio mediante le seguenti fasi: - la fase di miscelazione della vernice che sarà scelta in base alla garanzia di durabilità che deve avere il prodotto; - la fase di applicazione, mediante pennello o spruzzo, di una mano di vernice idrorepellente [Fig. 6 (5)] da stendere sul trattamento protettivo indurente in malta rasante [Fig. 6 (2’)] allo scopo di garantire la protezione idrorepellente [Fig. 6 (5’)] ; - la fase di maturazione della vernice idrorepellente che dovrà essere eseguita su rastrelliere in ambiente avente temperatura compresa tra 278°K e 303°K (gradi Kelvin) ed umidità relativa compresa tra il 30% ed il 70 % ; - la fase di stoccaggio e pallettizzazione con successivo invio fuori dallo stabilimento di produzione.
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