ITPT20090016A1 - Dispositivo di cottura portatile a carboni di legno compresso - Google Patents

Description

proprio assieme, preferibilmente manuale azionata da una leva la quale ne definisce la posizione di apertura - chiusura, parzializzando, in generale, un foro di passaggio dell'aria operato sul fondo del bruciatore 1-c.

2-a cappellotto o scodellino metallico posto sulla estremità della leva di posizionamento in chiusura -apertura della valvola 2.

2-al perno di scorrimento verticale del cappellotto 2-a.

2-a2 perno di trasmissione del movimento dalla leva 2-b a 2-al.

2-b leva di regolazione della valvola di afflusso dell'aria al cestello contenente il combustibile.

2-bl perno a serraggio o frizione della posizione della leva 2-b e quindi dell'afflusso d'aria in 1-c.

2-c Supporto in lamiera stampata dell'intero gruppo valvola 2, è, in genere, saldato al fondo del bruciatore 1-c a mezzo di due linguette o simili, opera anche da guida di scorrimento verticale a 2-al.

3 - gruppo di sostegno o supporto di tutto il dispositivo di cottura 1, anch'esso metallico, realizza un piedistallo a quattro o più zampe capace di sostenere e contenere 1, i vari elementi che lo costituiscono vengono inseriti fra loro a mezzo di semplici incastri, di solito a pressione, semplicemente, ma anche uniti e saldati o incollati con le tecniche in uso corrente.

3-a anelli di collegamento delle zampe 3-b.

3-b zampe, in genere nel numero di quattro, in metallo ove si inseriscono i due anelli 3-a tali da contenere il tutto a mo ' di struttura elementare.

4 - coperchio o calotta cilindrica di copertura di tutto il sistema 1, va ad appoggiare sul bordo della griglia o della piastra ove si inserisce, con la duplice funzione di protezione degli alimenti in cottura e di contenimento del calore, solo alcuni fori nella zona della manopola permettono la fuoriuscita di aria proveniente dalla cottura, detta manopola può anche contenere un termometro.

5 Zampe di lunghezza maggiorata per un appoggio al suolo, per sollevare l'intero dispositivo, alternativa al gruppo 3 di appoggio, vanno a collegarsi ai soliti colonnini 1-d in modo da costituire una struttura monolitica ancorata essenzialmente al bruciatore 1-c, elemento portante.

6 - Riparo laterale o carter in rete metallica di protezione dalle zone calde, in particolare del bruciatore 1-c, evita i contatti accidentali con le zone che possono produrre ustioni all'operatore Passando adesso all'esame delle allegate tavole è molto facile da esse dedurre sia il funzionamento corrente che la funzionalità d'uso dei vari elementi o particolari precedentemente descritti.

La Tavola n. 1 mostra una sezione verticale complessiva del trovato, dove, partendo dall'alto, con 1 è indicato l'assieme, ossia il dispositivo o fornello, protetto dal coperchio 4, il quale copre i cibi in cottura su 1-a e ne favorisce la cottura stessa contenendo vapori e calore proprio nello spazio interno fra 4 ed 1-a dove sono disposti gli alimenti. Da questa sezione risulta assai evidente la funzione svolta dai colonnini 1-dl, in particolare, infatti, questi, come tutti i colonnini 1-d, sono fissati con quattro viti equidistanti sul perimetro circolare superiore del bruciatore 1-c divenendo con esso solidali; appena sopra al fissaggio di 1-d è appoggiata la ghiotta 1-b con la fascia anti-vento 1-bl, quindi al di sopra di essa viene posta la griglia o piastra 1-a con le quattro staffe ad<">U'', proprio in corrispondenza dei colonnini ed in particolare due staffe 1-al, vengono bloccate ai colonnini dai perni su linguette a molla di 1-dl, realizzando così una pila o pacchetto ben unito composto da 1-a, 1-b ed 1-c bloccati su 1-d ed in particolare dai due citati perni di 1-dl, tenendo conto dei giochi necessari alle dilatazioni termiche. Questo tipo di bloccaggio, con due perni 1-dll soltanto e non quattro, è dovuto al fatto di facilitare lo smontaggio, ad operazioni concluse, con le due mani da parte dell'operatore consentendo al tempo stesso di sollevare la griglia 1-a. Nel centro della base di 1-c è posto un cestello 1-cl il quale contiene un disco di carbone vegetale o bricchetto l-c2 il quale svolge la normale funzione di combustibile dell'intero dispositivo; esso viene acceso prima di iniziare a richiudere il tutto e come già accennato, questi carboni pressati, svolgono la propria funzione anche per due ore consecutive sviluppando sino a 6000 kcal complessive. Al di sotto del bruciatore 1-c è disposto un piedistallo composito 3 dotato di anelli di collegamento 3-a e zampe di appoggio 3-b, in genere questo piedistallo 3 è realizzato in acciaio tranciato e composto come nella presente sezione unendo i citati particolari o a pressione o a saldatura o con incollatura come in uso in molte applicazioni similari. Infine, al centro di 1-c, è posizionata la valvola 2 di regolazione del flusso d'aria di combustione verso l-cl/l-c2, regolazione ottenibile variando la posizione del cappellotto 2-a con la levetta 2-b, la quale mantiene la propria posizione a frizione sul perno di scorrimento 2-al entro il supporto con manicotto prismatico di 2-c. Il risultato, oltre che un normale barbecue, è un apparecchio o fornello di cottura alimentato da combustibile naturale in ambienti aperti o chiusi indistintamente, pratico da montare ed utilizzare ed anche per la successiva pulizia, essendo le varie parti in acciaio inossidabile o alluminio salvo la griglia o piastra la quale è prodotta in acciaio o ferro per ovvie ragioni igieniche di contatto con gli alimenti. Da questa sezione risulta evidente che 1 è in effetti un monoblocco, durante l'uso, composto da 1-a, 1-b, 1-c, 3 e 2 e quindi salvo il coperchio 4 si ha un unico corpo unito da 1-d, con giochi e tolleranze di dilatazione termica, e ben regolato nel funzionamento da 2.

Le successive Tavole n. 2, n.3 e n. 4 mostrano la sequenza elementare di inserimento o montaggio dei vari componenti, questa volta partendo dal basso, ovvero in Tavola n. 2, la base 3 con la valvola a cappellotto 2 e levetta 2-b, il bruciatore a forma tronco conica rovesciata, 1-c, con i fori sul perimetro superiore per il fissaggio dei colonnini 1-d, ovvero l-dl/l-d2 , con al centro il piattello 2-a, di 2, scorrevole in verticale col tubetto o perno 2-al mosso da 2-a2 a mezzo della già citata levetta 2-a ed infine, superiormente, il cestello 1-cl di contenimento del carbone. Anche in questa tavola, come nella precedente, sono ben visibili i perni a scatto o a molla 1-dll, i quali ben contengono impacchettati in verticale i componenti della pila da 1-c ad 1-a, che nella successiva Tavola n. 3 vengono ulteriormente rappresentati, perchè vanno a collegare e contenere 1-b, con 1-bl, sotto 1-a, con il precedente bruciatore 1-c, dove gli stessi 1-d, nel numero di quattro, sono fissati nei già citati fori.

Nella Tavola n.4, oltre ai soliti colonnini 1-d, è rappresentata la versione a griglia di 1-a, anch'essa bloccata sulle quattro staffe ad<">U" 1-al, va a contenere in verticale 1-b/1-bl in contrasto su 1-c; completa la pila il coperchio 4 il quale verrà inserito sopra 1-a ma anche separato o separabile facilmente dalla citata pila, mentre gli altri componenti, tutti, necessitano di un' operazione di svincolo più precisa o specifica del semplice sollevamento di 4.

Nella Tavola n. 5 e più dettagliatamente in fig. 1 è rappresentato il dispositivo 1 in vista laterale, dove si possono osservare tutti i componenti contenuti in un unico pacchetto serrato sui colonnini 1-dl ed l-d2, vista che evidenzia la compattezza del sistema protetto dal coperchio 4. La successiva figura 2, sempre in vista laterale ma dal basso, mostra il posizionamento della valvola di aereazione pilotata dalla levetta 2-b, valvola che permette un preciso dosaggio dell'aria di combustione, la quale assieme ai colonnini 1-d, conferisce una particolare peculiarità e personalità al dispositivo 1.

Nella successiva Tavola n.6 vengono semplicemente evidenziati, in fig.3, la griglia 1-a, con i fori l-a3, le staffe ad "U'', 1-al, ed in fig.4 l'analoga piastra 1-a con i fori periferici l-a2, piastra o griglia che comunque costituiscono il piano di cottura e la chiusura superiore della pila tenuta assieme da 1-d. Come si può facilmente intuire, le due soluzioni rappresentate qui da 1-a, non vogliono assolutamente limitare le innumerevoli forme costruttive o disegni del grigliato che possono normalmente realizzarsi oggi con le attuali tecniche e tecnologie.

La Tavola n.7 vuol mettere in mostra sia l'interno del bruciatore 1-c, con 1-cl contenente l-c2, ed ancora i quattro colonnini 1-d, due 1-dl e due l-d2, avvitati sul bordo di 1-c che supporteranno in modo stabile 1-a ed 1-b/l-bl.

Quindi la Tavola n.8 vuole evidenziare che si possono installare su 1-d quattro zampe 5, ad esempio, in semplice profilato di acciaio o tubolare, così da portare 1 ad altezza o livello di operatore appoggiandolo direttamente a terra, è evidente che le zampe 5, qualunque lunghezza abbiano, andranno a sostituire il piedistallo 3 in questa circostanza. La Tavola n.9, infine, mostra entrambe le versioni di 1 fornite o di supporto 3 o di zampe 5, dotate di protezioni in rete 6, protezione che in entrambi i casi, viene applicata sui colonnini 1-d con apposite viti, nel caso di zampe più lunghe 5 il fissaggio utilizza le stesse viti di bloccaggio di 5.

E' a questo punto doveroso far presente che ovvie e semplici modifiche geometriche di forma esterna, variazioni tecniche e tecnologiche di metodo costruttivo, diversi tipi di griglie con piani ad esempio in filo elettro-unito o altro simile, non vanno a modificare l'essenza del trovato realizzato con un impilamento rigido, con tolleranza dì dilatazione termica, dei vari componenti ed una valvola regolatrice del flusso d'aria di combustione.

Claims (1)

1. RIVENDICAZIONI 1) "Dispositivo di cottura portatile a carboni di legno compresso", per cibi di varia origine, realizzato nei propri componenti con lamiere metalliche stampate e tranciate di ferro, acciaio, acciaio inossidabile e alluminio, appropriate alla funzione svolta dal singolo componente; elementi costituenti impilati fra loro nel seguente ordine, dall'alto al basso, un coperchio 4, subito sopra ad una piastra o griglia 1-a di cottura con ghiotta o leccarda 1-b se necessaria, con un paravento laterale 1-bl , subito sotto, incorporato o non, il tutto ben collegato con quattro specifici colonnini 1-d o più, tenendo anche conto delle tolleranze di dilatazione termica, ma facilmente smontabile per la pulizia o altre operazioni d'uso corrente, essendo almeno due colonnini 1-dl, dotati di agganci a scatto, tutti fissati al bruciatore 1-c inferiormente, ovvero l'elemento di base del barbecue, a forma di tronco di cono rovesciato, contenente nella propria base minore, verso il basso, il cestino, 1-cl, per il combustibile, carbone vegetale pressato, tipo l-c2, preferibilmente, ma non necessariamente, e al di sotto di detta base minore una valvola 2 di regolazione fine del flusso d'aria di combustione, la quale può essere sostenuta, indifferentemente, dal bruciatore 1-c o dal piedistallo sottostante 3, ma sempre con la funzione di parzializzazione dell'aria di combustione verso il cestino 1-cl; il tutto peraltro ben solidale nei componenti 1-a, 1-b ed 1-c a mezzo dei colonnini 1-dl e l-d.2 ed inserito nel basamento 3, col quale forma un corpo unico durante le operazioni di cottura dei cibi o dotato di zampe a livello di operatore 5, applicate ai colonnini 1-d stessi . 2) "Dispositivo di cottura portatile a carboni di legno compresso", come da rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto di realizzare un impilamento, dei propri componenti principali, compatto ma con il gioco necessario fra i vari elementi per consentire le dilatazioni termiche, a mezzo di almeno due coppie di colonnini 1-d, una coppia 1-dl, con fermo a scatto della griglia o piastra o simile, una coppia l-d2 a semplice appoggio e tutti collegati rigidamente, ad esempio con viti, al bruciatore 1-c. 3) "Dispositivo di cottura portatile a carboni di legno compresso", come da rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto di possedere dei colonnini ai quali possono essere applicate anche delle zampe 5 in tubolare metallico o altro simile, di altezza qualunque e comunque sostitutive anche del basamento 3 tradizionale, o con lo scopo di portare detto dispositivo 1 all'altezza di lavoro del generico utilizzatore . 4 ) "Dispositivo di cottura portatile a carboni di legno compresso", come da rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto di possedere nella zona inferiore del bruciatore 1-c una valvola preferibilmente manuale, a leva 2, per la regolazione del dosaggio dell'aria di combustione con un cappellotto 2-b, dotato del moto per detta regolazione . 5) "Dispositivo di cottura portatile a carboni di legno compresso", come da rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di possedere un piedistallo 3, in alternativa alle zampe 5, inseribile o comunque applicabile alla base di 1 o di 1-c, costituito da quattro appoggi o più, di solito in lamiera tranciata o stampata o simile. 6) " Dispositivo di cottura portatile a carboni di legno compresso", come da rivendicazioni 4 e 5 caratterizzato dal fatto di poter montare la valvola 2 oltre che direttamente su 1-c, anche applicata al piedistallo 3 e operante su 1-c. 7)" Dispositivo di cottura portatile a carboni di legno compresso", come da rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di possedere griglia o piastra intera 1-a, in lamiera o rete, preferibilmente di ferro, come i normali barbecue, dotate o non di fori laterali l-a2 di scarico laterale dei grassi o liquidi di cottura, verso la leccarda o ghiotta inferiore. 8) " Dispositivo di cottura portatile a carboni di legno compresso", come da rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di possedere una ghiotta o leccarda 1-b, al di sotto della griglia o piastra 1-a impilata con essa e assieme al bruciatore 1-c, dotata anche di eventuale riparo laterale 1-bl da ventilazioni trasversali. 9) " Dispositivo di cottura portatile a carboni di legno compresso", come da rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di possedere un bruciatore in lamiera inossidabile, o altro simile, preferibilmente di forma tronco conica rovesciata, 1-c collegato con viti, o altro, ad almeno quattro colonnini verticali 1-d, dotato di valvola 2 di regolazione del flusso d'aria sul proprio fondo, base minore, e zona di contenimento di un braciere 1-cl, dove si produce la combustione del carbone di legno compresso. 10) " Dispositivo di cottura portatile a carboni di legno compresso", come da rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di possedere un cestino genericamente reticolare 1-cl, specifico per la combustione di carboni vegetali compressi di cocco o di altri vegetali a forma di disco l-c2, a spessore o di ovuli o cilindretti o anche carboni tradizionali, cestino posizionabile nella zona inferiore del bruciatore 1-c e sopra la valvola 2. 11) " Dispositivo di cottura portatile a carboni di legno compresso", come da rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di possedere un coperchio 4 in lamiera o di acciaio o di alluminio a forma di calotta di copertura con fori di sfiato, con pomello di presa, con termometro incorporato o non. 12)" Dispositivo di cottura portatile a carboni di legno compresso", come da rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di possedere un riparo o protezione 6, in rete metallica, per le zone più calde del bruciatore 1-c, sia nel caso di appoggio su 3 che con zampe lunghe 5. 13) "Dispositivo di cottura portatile a carboni di legno compresso", come da rivendicazioni precedenti, come descritto nella presente relazione e rappresentato nelle allegate tavole.