ITPN990027A1 - Dispositivo per il trasferimento con orientamento prefissabiledi contenitori in resina termoplastica - Google Patents

Description

Descrizione del Brevetto per Invenzione Industriale intitolato:

"DISPOSITIVO PER IL TRASFERIMENTO CON ORIENTAMENTO PREFISSABILE DI CONTENITORI IN RESINA TERMOPLASTICA"

DESCRIZIONE

Il presente brevetto riguarda un dispostivo perfezionato per mantenere un prefissato orientamento durante la movimentazione sequenziale ordinata in grande scala di contenitori in resina termoplastica, in specie in polietilen-teref talato (PET) e poli-propilene (PP) opportuni articoli semi-lavorati noti come "preforme", le quali sono di seguito normalmente sottoposte alla operazione di soffiaggio .

In particolare questo brevetto trova la migliore utilizzazione quando i dispositivi descritti, che nel seguito della presente descrizione saranno chiamati con il nome di "platorelli" secondo cui sono universalmente conosciuti dagli esperti del settore, sono collegati ad un impianto di fabbricazione di preforme, noto anche come impianto monostadio , ma può' essere vantaggiosamente utilizzato anche sugli impianti che solo vengono alimentati con preforme precedentemente fabbricate e che provvedono alla sola fase di soffiaggio (bistadio).

E' noto che i processi produttivi di tali tipi di contenitori possono essere schematicamente raggruppati in due tipologie basilari: procedimenti monostadio e procedimenti bi-stadio. In un procedimento bi-stadio una preforma o bolla precedentemente realizzata, e sostanzialmente in uno stato amorfo, viene di nuovo riscaldata alla sua temperatura di orientamento molecolare preferenziale, in corrispondenza della quale viene quindi stampata per soffiatura nella forma voluta. Cosi' come inteso in questo contesto, un processo a due stadi, o bistadio, significherà' qualsiasi processo che produce una preforma o bolla che deve quindi essere di nuovo riscaldata da temperatura ambiente alla relativa temperatura di stampaggio per soffiatura.

Per contro, i processi monostadio sono cosi' definiti per il fatto che sono in grado di formare la cosiddetta bolla o preforma, trasferire detta bolla dallo stampo di iniezione o estrusione (dopo il relativo raffreddamento a qualche adeguata temperatura) ad una stazione di condizionamento, dove si uniforma o si equilibra ad una temperatura di orientamento molecolare preferenziale. Detta bolla o preforma viene quindi trasferita ad uno stampo di dove viene stampata nella forma desiderata. Lo stato dell'arte relativo alle tecniche di soluzione dei problemi di formatura delle preforme, del loro soffiaggio, della sincronizzazione dei relativi processi per aumentare la produttività' dell'impianto e' esaurientemente descritta nella domanda di brevetto europeo EP 0 768 165, della medesima depositante, che descrive anche i brevetti piu' significativi sulla materia e a cui per brevità' si rimanda. Entrambi tali tipi di procedimenti produttivi implicano l'impiego di una stazione di soffiaggio, in se' nota, e dei relativi mezzi di movimentazione e di rilascio delle preforme e/o dei contenitori soffiati dopo la fase di soffiaggio. Sono anche ben conosciuti nel settore specifico i problemi connessi al trasferimento delle preforme.-Il sistema di trasporto di queste dalla stazione di iniezione alla stazione di espulsione bottiglie, attraverso il condizionamento e il soffiaggio, nelle attuali monostadio SIPA, avviene appunto tramite i platorelli.

Quest'ultimo é in grado di supportare la preforma, permettendo la sua rotazione qualora venga utilizzato un condizionamento ad aria calda.

In questo caso infatti il Platorello é costituito da uno "statore" opportunamente agganciato al nastro di traino e da un rotore (o corpo colletto), libero di ruotare attorno al suo asse, che nella stazione di condizionamento viene per un tempo necessario all'aria calda di riscaldare la preforma da esso sostenuta.

La facoltà di ruotare liberamente non permette però di conoscere la posizione della preforma o la bottiglia in una posizione nota; e ciò' talvolta può essere un.problema.

In particolare:

1) quando é richiesto un ben definito orientamento del filetto (che é ottenuto per iniezione) rispetto a qualche riferimento sul contenitore (ottenuto per soffiaggio).

2) quando si utilizzano preforme diametralmente asimmetriche, le quali devono entrare nella pressa di soffiaggio con un orientamento ben definito, orientamento che viene perso durante la fase di condizionemento.

3) quando si producono contenitori diametralmente asimmetrici (ovali per detergenti), squadrati, o nel caso in cui é richiesto un particolare orientamento a valle della pressa di soffiaggio, dovendosi interfacciare poi con il sistema di scarico contenitori, il quale é dotato di "bicchieri" di alloggiamento con la forma simile a quello della bottiglia.

Si vuole anche ricordare che il contenitore subisce una rotazione durante l'apertura della pressa a causa dell'attrito tra stampo e contenitore stesso.

I problemi sopra elencati, e altri ancora, in cui é richiesto un orientamento della preforma o del contenitore, la cui orientazione possa essere predeterminabile e assicurata ogni volta che esso viene lasciato in posizione di riposo.

Conformemente a quanto premesso, e' dunque uno scopo principale della presente invenzione di realizzare un platorello sfruttando dei magneti permanenti opportunamente distribuiti e fissati sullo statore e sul rotore cosi' da ammettere in condizioni di riposo una molteplicità' di differenti orientamenti, come quella richiesta sulla stazione di condizionamento.

Ulteriore scopo dell'invenzione e' che tale tipo di platorello sia atto ad alimentare in modo sostanzialmente continuo ed automatico gli impianti di utilizzo, senza l'interposizione di fasi non automatiche o che arrestino la continuità' del flusso di alimentazione di contenitori soffiati; inoltre tale platorello deve essere facilmente realizzabile con le attuali tecniche produttive e quindi ragionevolmente economico.-Tale scopo, con altre caratteristiche dell'invenzione, e' conseguito mediante un dispositivo realizzato e funzionante secondo le rivendicazioni che seguono.-L'invenzione stessa può' concretizzarsi secondo una forma di realizzazione preferenziale e non limitativa qui descritta in dettaglio ed illustrata a solo scopo esemplificativo e non limitativo, con riferimento ai disegni allegati in cui: generale di un impianto monostadio atto ad utilizzare l'invenzione,

- la fig. 2 mostra un ingrandimento della porzione di sinistra dell'impianto di fig. 1,

- le figg. 3, 4 e 5 mostrano tre possibili disposizioni dei magneti in un rotore e nel rispettivo statore di corrispondenti platorelli conformi all'invenzione,

- le figg. 6, 6a e 6b mostrano rispettivamente la sezione ver ticale mediana, la stessa sezione con i piani di sezione orizzontale A - A e B - B di un platorello dell'invenzione, - la fig. 7 mostra la sezione di fig. 6 ma con una preforma associata al medesimo platorello,

- la fig. 8 mostra la sezione di fig. 6 ma con una bottiglia asimmetrica associata al medesimo platorello,

- le figure 9 e 10 mostrano sezioni piane trasversali ortogonali all'asse del platorello di fig. 6, relative rispettivamente alla sezione A - A ed alla sezione B - B.-La peculiarità' fondamentale dell'invenzione consiste nel realizzare platorelli di aggancio e di trasporto di singole preforme, e dei relativi contenitori finiti, i quali comprendono, nello statore, una pluralità' di elementi magnetizzati raggruppabili in una molteplicità' di gruppi distinti di magneti, in cui ciascun gruppo di magneti comprende magneti dotati di una medesima polarità', e comprendono nel rotore una pluralità' di elementi magnetizzati raggruppabili in una molteplicità di gruppi distinti di magneti, in cui ciascun gruppo di magneti comprende magneti dotati di una medesima polarità', detti magneti del rotore e dello statore essendo disposti in modo che detto rotore e detto statore possono disporsi, a riposo, in un numero definito di posizioni reciproche prefissabili.-La fig. 1 mostra un impianto monostadio comprendente un gruppo estrusore 1, una pluralità’ di stampi 2 di iniezione di preforme, una stazione di condizionamento 3, una stazione di soffiaggio 4 per ottenere il prodotto finito 15, una stazione di scarico 5 ove i contenitori vengono separati dai rispettivi platorelli e vengono avviati alle stazioni successive di lavorazione. La posizione dei platorelli e' segnata, in fig. 2, con l'indicativo numerico di 6.-Con riferimento alla figura 3, si osservi che e' disposta, distribuita ad anello, una pluralità' di magneti attorno ad un asse centrale 0.

Detti magneti sono suddivisi in due gruppi distinti, un primo gruppo comprendendo 10 magneti sostanzialmente identici e contigui, identificati con "N" ed il secondo gruppo comprendendo altri 10 magneti sostanzialmente identici e contigui, di opposta polarità' e quindi identificati con "S".-Nella configurazione ad anello in cui sono disposti sono compresi quindi in totale 20 magneti, e quindi, data l'euguale dimensione in senso radiale di detti tutti magneti. il gruppo di magneti "N" occupa un arco di esattamente 180 come pure, evidentemente, il gruppo di magneti "S".-Detto assieme di 20 magneti siano ora inseriti ed opportunamente bloccati in uno statore 10 di platorello, e nel rotore 11 di questo siano disposti e parimenti bloccati n. 20 magneti aventi medesime dimensioni, caratteristiche, e geometria dì disposizione.

Per distinguerli dai magneti dello statore, i magneti del rotore vengono identificati con gli indicativi "NR" e "SR".-Inoltre sia i magneti nel rotore che quelli nello statore siano disposti sostanzialmente su due rispettivi piani paralleli e siano ordinati in modo da formare rispettivi anelli chiusi, come mostrato nelle figure 9 e 10.-Inoltre detti anelli siano coassiali, ed il loro asse comune O coincida con l'asse comune del rotore e dello statore. In pratica, il platorello viene formato associando lo statore 10 con il relativo rotore 11, dopo aver montato i magneti di fig. 3 sul rotore nella faccia disposta verso lo statore, e dopo aver analogamente montato i magneti dello statore nella faccia disposta verso il rotore.

Poiché' i magneti del rotore sono posti frontalmente ai magneti del rotore, e tale circostanza permane, data la costruzione del platorello, comunque si ruotino reciprocamente rotore e statore, ne viene che, se i magneti nelle figure, allora il rotore per effetto dell'azione di attrazione/repulsione magnetica dei singoli magneti si dispone, a riposo, in una unica definita posizione.

E' anche evidente che se si sposta il rotore in una qualsiasi altra posizione, questo tenderà' spontaneamente a riportarsi, quando lasciato libero, esattamente su detta definita posizione.-E' quindi evidente che, durante il suo impiego operativo con la preforma oppure la bottiglia associata, queste manterranno rispetto allo statore un predefinito orientamento; e quando per ragioni operative o di attrito tale orientamento venga modificato, esso verrà' automaticamente ripristinato al cessare di dette ragioni.-E' quindi ovvio che, modificando opportunamente la distribuzione dei magneti nel rotore e nello statore e' possibile ottenere piu' di una unica posizione di riposo; ad es . con riferimento alla figure 4 che rappresenta una diversa distribuzione dei magneti nello statore e nel rotore, sara' possibile predeterminare due distinte posizioni di riposo o di equilibrio tra rotore e statore; nello stesso modo, a puro titolo esemplificativo, la fig. 5 mostra una rotore che monta 4 gruppi di magneti "N" e quattro gruppi di magneti "S". Quando associato ad un corrispondente statore, verrà' realizzato un platorello atto a presentare esattamente

equamente distanziati, come l'esperto del settore ben e' in grado di comprendere senza alcuna ulteriore spiegazione.

Un vantaggioso perfezionamento dell'invenzione consiste nel disporre i magneti in modo che venga impedito o fortemente ostacolato il passaggio di sporcizia, polvere o altre sostanze atte a peggiorare lo scorrimento reciproco tra statore e rotore.

Allo scopo, e con riferimento alla fig. 6, un labbro 13 prominente da detto statore o da detto rotore e' disposto in modo da coprire esternamente l'intercapedine 14 esistente tra detti magneti N dello statore e detti magneti P del rotore .-Sebbene l'invenzione sia stata descritta sull'esempio delle forme di realizzazione preferite e con una terminologia nota, essa non si considera limitata da queste poiché' l'esperto del settore può' apportarvi numerose variazioni. Si intende perciò' che le rivendicazioni allegate comprendano tali ovvie modifiche che sono evidenti agli esperti del settore, e che sono entro il vero spirito ed ambito della presente invenzione.

Claims (1)

1. RIVENDICAZIONI 1) Platorello per la movimentazione di corpi cavi in plastica, i quali possono essere sia contenitori soffiati sia preforme non ancora soffiate, e per il loro trasferimento in mezzi di raccolta oppure verso linee di utilizzo, detto dispositivo comprendente almeno - uno statore (10) di forma anulare, e dotato di un asse centrale (0), atto ad essere impegnato a mezzi di traino preferibilmente a nastro o a caricatore, i quali trasferiscono in modo ordinato e sequenzialmente detti corpi cavi nelle successive stazioni di lavorazione, - un rotore (11) di forma anulare, associabile ad un rispettivo statore, ed avente il medesimo asse, o asse comune (0) del rispettivo statore, detto rotore e detto rispettivo statore essendo reciprocamente impegnati da mezzi noti ed essendo atti a ruotare reciprocamente intorno a detto asse comune, caratterizzato dal fatto che - in detto statore sono applicati una pluralità' di elementi magnetizzati raggruppabili in una molteplicità' di gruppi distinti di magneti, in cui ciascun gruppo di magneti comprende magneti dotati di una medesima polarità' (N), (S), - in detto rotore sono applicati una pluralità' di elementi magnetizzati raggruppabili in una molteplicità' di gruppi distinti di magneti, in cui ciascun gruppo di magneti comprende magneti dotati di una medesima polarità ( N ) ( S ) detti magneti del rotore e dello statore essendo disposti in modo che detto rotore e detto statore possono disporsi, a riposo, in un numero definito di posizioni reciproche prefissabili .- 2) Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i detti gruppi distinti di magneti in detto statore (10) sono in numero uguale dei gruppi distinti di magneti in detto rotore (11).- 3) Dispositivo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che: - i magneti associati allo statore sono disposti in modo sostanzialmente ad anello attorno a detto asse comune, ed i magneti appartenenti ad ogni singolo di detti gruppi sono contigui su detto anello, ad eccezione dei due magneti alle estremità' del rispettivo gruppo, - i magneti associati al rotore sono disposti in modo sostanzialmente ad anello attorno a detto asse comune, ed i magneti appartenenti ad ogni singolo di detti gruppi sono contigui su detto anello, ad eccezione dei due magneti alle estremità' del rispettivo gruppo.- 4) Dispositivo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che i magneti disposti nello statore ed i magneti disposti nel rotore sono affacciati tra di loro in modo che la rotazione reciproca del rotore sullo statore fa spostare ogni magnete del rotore costantemente di fronte ad uno o piu' magneti dello statore, ed analogamente fa spostare ogni magnete dello statore costantemente di fronte ad uno o piu' magneti del rotore. 5) Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ogni gruppo distinto di magneti, sia nello statore che nel rotore, contiene il medesimo numero di magneti singoli. 6) Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti magneti sono disposti in porzioni esterne del rispettivo statore e rotore.- 7) Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che un labbro (13) prominente da detto statore o da detto rotore e' disposto in modo da coprire esternamente l'intercapedine (14) esistente tra le superfici affacciate di detti magneti (N) dello statore e detti magneti (S) del rotore.