ITPN980075A1 - Dispositivo per evitare infortuni all'operatore di unapressa piegatrice - Google Patents

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Roberto Ballarin
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Electrolux Zanussi Grandi Impi
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Description

Descrizione del brevetto per invenzione industriale avente per titolo: “Dispositivo per evitare infortuni all’ operatore di una pressa piegatrice”
La presente invenzione riguarda un dispositivo antinfortunistico per l’impiego in una pressa piegatrice.
Una pressa piegatrice è una macchina in cui il pezzo da lavorare (che consiste in un foglio metallico, ad es. un foglio di acciaio) viene deformato ad opera del movimento relativo di un utensile, comunemente noto come lama di piegatura, rispetto ad una superficie di riscontro in forma di “V” oppure di “U”, comunemente nota come matrice di piegatura. La lama è fissata a uno slittone mobile lungo la verticale mentre la matrice è sostenuta dal basamento della pressa.
Durante l’intera lavorazione, ad es. per essere piegato in una sequenza di fasi operative su ciascuno dei quattro lati, il pezzo viene maneggiato direttamente dall’operatore il quale aziona un pedale per imporre la corsa dello slittone verso il basso, cioè verso la matrice. A loro volta, la corsa verso l’alto dello slittone per disimpegnare il pezzo dopo la lavorazione ha luogo automaticamente o a seguito di un comando ricevuto da un secondo pedale azionato dall’operatore.
Per garantire una adeguata sicurezza all’operatore durante il maneggio del pezzo, la vigente normativa prevede che la lama si arresti prima che il dito venga schiacciato nel caso che l’operatore ponga inavvertitamente una mano attraverso la corsa verso il basso dello slittone. Di fatto, tale arresto ha luogo a una distanza di circa 6 mm dalla matrice.
Un dispositivo di sicurezza frequentemente usato nelle presse piegatrici comprende un emettitore luminoso su un Iato del basamento e un ricevitore, collegato a idonei mezzi circuitali, sull’altro lato in modo che il raggio luminoso si trovi appunto a una distanza di 6 mm dalla matrice. Nel caso che la mano dell’operatore intercetti il raggio luminoso impedendone la ricezione, i mezzi circuitali interrompono il movimento verso il basso dello slittone con la lama. Questo dispositivo è molto semplice ma non prende in considerazione la possibilità che la mano dell’operatore sia posata sul fianco della lama durante la sua corsa verso il basso ma solo che essa sia posata sul pezzo oppure sulla matrice ed è quindi parzialmente inefficace in queste circostanze. A causa della sua inerzia lo slittone può infatti arrestarsi dopo che la lama ha già causato un danno alla mano dell’operatore.
Un più efficace dispositivo di sicurezza, presentato nel brevetto US-A-4 166 369, comprende una serie di emettitori luminosi allineati lungo la verticale e, sull’altro Iato della pressa piegatrice, altrettanti ricevitori collegati a un circuito di sicurezza con la interposizione di una serie di finecorsa. Si ottiene cosi, nella zona compresa fra la lama e la matrice, una pluralità di raggi luminosi orizzontali oltre che a una certa distanza dallo spigolo della lama sul Iato in cui si trova l’operatore. È evidente la complessità di un dispositivo del genere non solo per quanto riguarda la regolazione necessaria ogni qual volta viene sostituita la matrice (in concomitanza con un cambio di lavorazione sulla pressa piegatrice), ma anche per quanto riguarda la manutenzione tenendo conto che, precisamente per garantire la massima sicurezza, essa va effettuata molto frequentemente. Bisogna infatti, ogni volta, riposizionare verticalmente e orizzontalmente sia gli emettitori che i ricevitori, ossia effettuare una operazione delicata e costosa perché solitamente affidata a un operatore avente un livello di competenza maggiore dell’operatore addetto alle lavorazioni sulla pressa.
Sarebbe desiderabile, e forma quindi uno scopo della presente invenzione, disporre in una pressa piegatrice di un dispositivo di sicurezza in grado di eliminare tutti i possibili rischi di infortunio dell’operatore, compreso il rischio che si corre quando una mano dell’operatore rimane appoggiata alla lama durante la sua corsa verso il basso. Quest’ultimo rischio, sebbene non della massima gravità e spesso preso in scarsa considerazione, è comunque inaccettabile per una azienda che vuole davvero garantire la totale sicurezza dei propri lavoratori.
Un altro scopo dell’invenzione è quindi presentare un dispositivo di sicurezza per una pressa piegatrice di costruzione semplice e che richieda una manutenzione semplice e rapida da eseguire.
Un dispositivo di sicurezza con le caratteristiche delle successive rivendicazioni permette di ottenere questo e altri scopi.
Per chiarire caratteristiche e vantaggi della presente invenzione ne viene qui descritta una preferita forma di esecuzione facendo riferimento agli allegati disegni :
- la figura 1 mostra schematicamente una vista frontale di una pressa piegatrice equipaggiata di un dispositivo di sicurezza secondo l’invenzione;
- la figura 2 è una sezione semplificata della pressa piegatrice della figura 1 secondo il piano II-II.
Come mostrato in figura 1, uria pressa piegatrice consiste sostanzialmente in un basamento rigido stazionario 1 e in un sovrastante portale 2, sostenuto da 4 sporgenti verso l’alto dal basamento 1. Inferiormente al portale 2 è fissato uno slittone 5 col quale è scorrevole verticalmente, in particolare verso il basso quando l’operatore aziona un pedale di comando (non mostrato).
Al lato inferiore dello slittone 5 viene fissata una lama di piegatura 6 avente una sezione trasversale a forma di “V” con due superici di lavoro 7, 8 e uno spigolo 9 - vedere figura 2. A sua volta, superiormente al basamento 1 è fissata una matrice 10 la cui superficie 11 rivolta verso l’alto presenta una scanalatura 12 ugualmente con una sezione trasversale a forma di “V” con due superici laterali 13, 14 parallele alle superici di lavoro 7, 8 della lama 6 e uno spigolo di fondo 15. L’angolo acuto formato da ciascuna delle superici 7, 8, 13 e 14 con un piano orizzontale viene indicato con a nella descrizione che segue.
La figura 2 mostra anche il piano verticale Z che contiene sia lo spigolo 9 della lama 6 che lo spigolo di fondo 15 della scanalatura 12 e un pezzo di lamiera S afferrato da dita dell’operatore e inserito sopra la matrice 10 per essere sottoposto a una operazione di piegatura a forma di “V” con il movimento verso il basso del portale 2 con lo slittone 5 e la lama 6 e alla conseguente cooperazione fra le superimi 7, 8 di quest 'ultima e 13, 14 della scanalatura 12 .
Mediante mezzi regolabili 20, al lato destro del basamento 1 è fissata una prima parte di un gruppo ottico che consiste, secondo l’invenzione, in un emettitore laser 21 e un ricevitore 22 di un raggio luminoso puntiforme che sono sfalsati tra loro sia verticalmente Z che orizzontalmente. Il ricevitore 22 è inoltre collegato mediante cablaggi elettrici 23 ad un circuito di sicurezza 24 della pressa piegatrice. A sua volta, al lato sinistro del basamento 1 è fissata, mediante mezzi regolabili 25 analoghi ai precedenti, una seconda parte del detto gruppo ottico che sostanzialmente consiste in un prisma di Porro 26 - vedere figura 1.
Come è noto, un prisma di Porro ha la caratteristica di produrre un raggio riflesso (“emergente”) RE perfettamente parallelo al raggio emesso (“incidente”) RR quando tali raggi giacciono in un piano perpendicolare alla sua ipotenusa Y.
Come mostrato in figura 2, la posizione del prisma 26 rispetto alle posizioni dell’emettitore 21 e del ricevitore 22 va regolata in modo che :
a) il raggio RE generato dall’emettitore 21 sia orizzontale e rettilineo a una distanza D dalla superfìcie superiore 11 della matrice 10 pari alla già menzionata minima distanza di sicurezza (6 mm)
b) la distanza fra i raggi RE ed RR sia uguale alla detta distanza D
c) il piano X che contiene i raggi RE ed RR sia parallelo alla superficie di lavoro della lama 6, qui designata col riferimento numerico 8, che si trova dal lato dell’operatore della pressa piegatrice. In altre parole, la ipotenusa Y del prisma 26 deve formare esattamente lo stesso angolo acuto a definito più sopra col piano verticale Z che contiene sia lo spigolo 9 della lama 6 che lo spigolo di fondo 15 della scanalatura 12.
Preferibilmente il raggio emesso RE giace sul detto piano Z mentre il raggio riflesso RR giace al disotto della detta superficie 8 della lama 6.
Il funzionamento del presente dispositivo di sicurezza è il seguente.
Se durante l’utilizzo della pressa piegatrice la mano dell’operatore intercetta il raggio emesso RE, venendo a mancare il raggio riflesso RR, il ricevitore 22 del sistema ottico viene inibito e il circuito di sicurezza 24 blocca sostanzialmente all’istante la corsa verso il basso della lama 6 come già avviene nei dispositivi appartenenti allo stato della tecnica già discussi più sopra e conformi alla vigente normativa. Inoltre, secondo una caratteristica fondamentale della presente invenzione, se le dita dell’operatore vengono distrattamente lasciate in appoggio sulla superficie 8 della lama 6 durante la corsa verso il basso, finiscono con l intercettare il raggio riflesso RR ancora prima che lo spigolo 9 della lama 6 intercetti il raggio emesso RE. Anche in questo caso il ricevitore 22 del sistema ottico viene inibito e il circuito di sicurezza 24 blocca la corsa verso il basso della lama 6, ciò che avviene con un margine più che adeguato anche nel caso in cui la velocità dello slittone sia ancora relativamente alta dato che la distanza dello spigolo 9 dalla matrice IO è maggiore della minima distanza normativa D.
Un primo evidente vantaggio della presente invenzione risiede nel fatto che il gruppo ottico è di costruzione cosi semplice che la regolazione e la manutenzione del dispositivo di sicurezza sono operazioni facili e rapide da eseguire anche da parte di operatori privi di una particolare qualificazione professionale. In virtù della presenza di un prisma di Porro, tali operazioni, che richiedono in genere aggiustamenti dell’ordine di pochi millimetri, possono infatti essere effettuate soltanto su una delle due parti del gruppo ottico.
Un secondo e ancora maggiore vantaggio consiste nel fatto che esso soddisfa in tutte le possibili circostanze, comprese quelle finora non sempre prese in considerazione dalla vigente normativa di sicurezza.
Un altro vantaggio consiste nel fatto che essa può essere adottata su presse piegatrici dotate di tradizionali sistemi di sicurezza con una semplice sostituzione del gruppo ottico ma senza necessità di sostituzione del circuito di sicurezza e/o di modifiche al software che Io controlla.
Un ulteriore vantaggio consiste nel fatto che il raggio emesso e il raggio riflesso sono luminosi e puntiformi, quindi precisi e anche visibili da parte dell operatore, che cosi è continuamente avvisato della presenza ed efficienza del dispositivo di sicurezza.
Anche se quella descritta qui sopra è una preferita forma di esecuzione, resta infine da rammentare che i tecnici del settore potranno anche introdurre versioni modificate del dispositivo, senza uscire dal campo di protezione del brevetto. In particolare, una versione di un minor costo potrebbe prevedere l’uso di due specchi piani angolati con uno spigolo in comune in luogo del prisma di Porro,

Claims (9)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di sicurezza atto a essere fissato a una parte stazionaria (1) di una pressa piegatrice, che comprende mezzi emettitori (21) e mezzi ricevitori (22) di radiazioni luminose, in cui i detti mezzi ricevitori (22) sono collegabili a mezzi circuitali (24) che sono atti a bloccare la corsa di lavoro delle parti mobili (2, S) della pressa in caso di intercettazione del raggio luminoso da parte dell’operatore, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi emettitori (21) e i detti mezzi ricevitori (22) sono posti uno accanto all’altro su un lato della pressa e che sul lato opposto sono provvisti mezzi riflettenti (26) atti a trasformare il raggio luminoso (RE) generato ed emesso dai detti mezzi emettitori (15) in un raggio riflesso (RR) ad esso parallelo che si trova più vicino all’operatore del detto raggio emesso (RE).
  2. 2. Dispositivo di sicurezza secondo la rivendicazione 1 in cui alla parte mobile (2) della pressa è fissato un utensile maschio o lama di pegatura (6) e alla parte stazionaria (1) della pressa è fissata una superficie di riscontro o matrice di piegatura (10), caratterizzato dal fatto che i detti mezzi riflettenti (26) consistono sostanzialmente in un prisma di Porro.
  3. 3. Dispositivo di sicurezza secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi riflettenti (26) comprendono una coppia di superfici specchianti piane angolate aventi uno spigolo in comune.
  4. 4. Dispositivo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che il raggio luminoso (RE) emesso dai detti mezzi emettitori (21) e il raggio riflesso (RR) dai detti mezzi riflettenti (26) sono puntiformi e che i detti raggi (RE, RR) sono disposti in modo che il piano (X) che li contiene è parallelo alla superficie di lavoro (8) della lama di piegatura (6) che si trova dal lato dell’operatore dela pressa piegatrice.
  5. 5. Dispositivo di sicurezza secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi emettitori (21) e detti mezzi ricevitori (22) sono sfalsati fra loro sia rispetto al piano (Z) che contiene gli spigoli inferiori (9, 15) rispettivamente della lama (6) e della matrice (10) sia rispetto a un piano ad esso perpendicolare e contenente uno dei detti raggi (RE, R3⁄4).
  6. 6. Dispositivo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che il raggio luminoso (RE) emesso dai detti mezzi emettitori (21) è contenuto nel detto piano (Z) che contiene gli spigoli inferiori (9, 15) rispettivamente della lama (6) e della matrice (10).
  7. 7. Dispositivo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi emettitori (21) e mezzi ricevitori (22) costituiscono una prima parte di un gruppo ottico e che sono provvisti mezzi regolabili (20) per fissare questa prima parte del gruppo ottico alla parte stazionaria (1) della pressa.
  8. 8. Dispositivo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi riflettenti (26) costituiscono una seconda parte di un gruppo ottico e che sono provvisti mezzi regolabili (25) per fissare questa seconda parte del gruppo ottico alla parte stazionaria (1) della pressa.
  9. 9. Dispositivo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi emettitori (21) consistono in un generatore laser.
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