ITPN970056A1 - Procedimento per la fabbricazione di un piano di lavoro per apparecchi domestici e simili nonche' piano cosi' ottenuto - Google Patents

Description

La presente invenzione si riferisce a un procedimento per la fabbricazione di un piano di lavoro per apparecchi domestici e simili e al piano così ottenuto.

E noto che su apparecchi domestici quali lavabiancheria a carica frontale, lavastoviglie e frigoriferi a libera installazione o da accosto sono usati piani di lavoro (noti anche come piani di copertura o semplicemente come “top”) per realizzare la parte superiore dei loro mobili, specialmente quando la loro altezza massima dal pavimento, secondo gli standard europei, non supera i 90 centimetri.

Un piano di lavoro del genere assolve sia scopi funzionali che scopi estetici e di regola non è realizzato in un unico pezzo ma consiste in un pannello piano, generalmente fatto con legno truciolare nobilitato sulla faccia in vista, e una associata cornice, generalmente in plastica stampata a iniezione. Queste due pani sono fabbricate separatamente e poi unite l!una all’ altra.

Una prima nota costruzione di piano di lavoro prevede di realizzare la cornice sotto forma di due elementi a forma di “C” mutuamente accoppiabili ad inserimento scorrevole in modo da trattenere il pannello lungo il loro bordo inferiore mediante aggraffatura - vedere GB-A-2 165 747. L’inconveniente di questa costruzione è la mancanza di sigillatura per cui non è impedita l’infiltrazione di liquidi sotto il piano di lavoro. Possono quindi insorgere problemi di sicurezza nel caso di componenti elettrici sotto tensione inseriti, senza un adeguato riparo, su un pannello comandi dell’apparecchio sottostante il piano di lavoro. Se, per ovviare a questo inconveniente, per l’incollaggio si usano resine del tipo “hot meli” si ottiene un giunto piuttosto rigido che, oltre al rischio di provocare indesiderati svergolamenti del pannello, rende pressoché impossibile il riciclaggio del piano di lavoro alla fine della vita utile dell’apparecchio sul quale è montato.

Un’altra nota costruzione prevede di usare due comici quadrilatere “concentriche”. La prima cornice (interna), che è fabbricata in un materiale poco pregiato e munita di agganci e di appoggi, dato che deve assolvere una funzione strutturale, serve a trattenere un pannello di legno truciolare. La detta cornice è poi forzatamente racchiusa in una seconda cornice (esterna), avente una spiccata funzione estetica e quindi particolarmente ben rifinita. Esempi di questa costruzione sono presentati nella domanda di brevetto europeo n. 672 368 e nella domanda di brevetto italiano pubblicata n. MI93A000061.

Un evidente punto negativo di questa seconda costruzione consiste nel notevole dispendio di materiali per la presenza di una doppia cornice sull’intero perimetro del pannello. Per di più, nella prima anteriorità menzionata, si prevede l’inserimento di una guarnizione elastica di tenuta fra la periferia del pannello e la cornice interna, di fatto su un sottosquadro, il che rende il procedimento alquanto difficile. A sua volta la seconda anteriorità prevede di montare a incastro la cornice esterna, preferibilmente quando non ha ancora completato là fase di ritiro termico, sulla cornice interna col concreto rischio di danneggiare la cornice esterna, per esempio con graffiature o ammaccature.

Nel settore degli apparecchi domestici, più precisamente nella produzione dei piano di cottura “a superficie liscia” è anche noto l’impiego di collanti per unire insieme due parti - ossia una cornice metallica e una lastra di vetroceramica - che non sono deformabili, ad esempio per effetto del peso sostenuto dalla lastra di vetroceramica o del trabocco di liquido dalle pentole. L’incollaggio lungo la periferia della vetroceramica deve rimanere rigido nel tempo in modo da impedire infiltrazioni di liquidi nel sottostante vano che alloggia gli elementi riscaldanti -vedere ad esempio EP-A-0 162 621. Viceversa, nel caso della presente invenzione, le parti da unire - ossia la cornice di plastica e il pannello di legno truciolare, che ha di solito uno spessore dell’ordine di circa 10 millimetri - sono tutt’aitro che rigidi pertanto il loro incollaggio deve rimanere elastico proprio per impedire, durante l’esercizio qualsiasi deformazione. Tutto ciò premesso, la Richiedente non ritiene che questo procedimento costituisca un pertinente stato della tecnica per la present invenzione.

Uno scopo della presente invenzione è presentare un procedimento per produzione di un piano di lavoro del tipo e per l’uso menzionato più sopra che s razionale e realizzabile industrialmente in modo semplice e con un costo contenu in modo da poter essere usato anche per volumi produttivi molto elevati. Un alt scopo dell’invenzione è impedire in esercizio qualsiasi deformazione, in particola del pannello piano di legno truciolare, per esempio causata da pesi appoggiati sul sua superficie in vista e a liquidi inavvertitamente versati su di essa.

Forma quindi oggetto dell’invenzione un procedimento per la fabbricazione di un piano di lavoro per lavatrici domestiche e simili avente le caratteristiche delle successive rivendicazioni.

L’oggetto e i vantaggi della presente invenzione saranno chiariti dalla seguente descrizione di una forma di esecuzione con l’aiuto degli allegati disegni :

- la fig. 1 mostra un diagramma a blocchi delle fasi essenziali del procedimento dell’invenzione;

- la fig. 2 mostra in prospettiva, separati uno dall’altro, la cornice di plastica e il pannello di legno truciolare che sono i componenti essenziali di un piano di lavoro del tipo e per Pimpiego sopra menzionati;

- la fig. 3 mostra una sezione trasversale (verticale) di una zona periferica di un piano di lavoro finito.

Secondo lo schema di fig. 1 la prima fase A del procedimento dell’invenzione consiste nello stampaggio a iniezione in un unico pezzo di una cornice quadrilatera 1, fabbricata in materiale plastico. Per semplicità si omettono la descrizione e la rappresentazione di particolari (nervature di rinforzo, squadrette di fissaggio del piano di lavoro sul mobile di un apparecchio domestico o simile) che, sebbene stampati in un solo pezzo con la cornice, non sono direttamente attinenti all’oggetto dell’invenzione.

Come mostrato in fig. 3, la sezione della cornice l comprende un listello perimetrale 2 che termina, rispettivamente, con un primo bordo 3 rettilineo, smussato alla fine e con un secondo bordo 4, ripiegato sostanzialmente ad angolo retto ossia, in pratica, orizzontale. A una certa distanza c dal secondo bordo 4 (distanza uguale o leggermente superiore allo spessore del pannello 10 di legno truciolare nobilitato), dalla superficie perimetralmente interna 5 del listello 1 si estende una aletta 6, avente una larghezza indicata con a, sostanzialmente parallela al detto bordo ripiegato 4, avente una larghezza b minore di à, dello stesso listello l . Il bordo di attacco 7 dell’aletta 6 alla superficie 5 del listello 1 è di preferenza, ma non esclusivamente, situato leggermente più in alto del resto dell’aletta cosi da costituire un gradino 8.

Secondo una caratteristica dell’invenzione, il procedimento prevede una foratura B dell’aletta 6 lungo il detto borgo di attacco 7 al fine di realizzare un numero discreto di fori circolari 9, il cui asse Z è parallelo al listello 2, ossia verticale. Anche se, concettualmente parlando, la foratura B è una fase operativa distinta dallo stampaggio a iniezione della cornice 1, in pratica essa può anche essere eseguita contemporaneamente allo stampaggio grazie al fatto che il detto primo bordo 3 del listello 1 è rettilineo e smussato per cui lascia libero l’accesso (dal basso) al bordo d’attacco 7 agli attrezzi, punzoni piuttosto che punte di trapano, usati per produrre i fori 9.

In tutti i modi la scelta del materiale con cui è fabbricata e i rapporti dimensionali devono dare luogo a una cornice 1 relativamente flessibile rispetto al pannello 10, anche se (come già detto più sopra) pure quest’ultimo è tutt’altro che rigido. Indicativamente, in una cornice rettangolare 1 di ABS, fabbricata in un solo pezzo e avente dimensioni 60 x 60 centimetri, con un listello perimetrale 2 di altezza h = 30 millimetri, la larghezza dell’aletta 6 può essere a - 17 millimetri, quella de bordo 4 può essere b - 10 millimetri e l’aletta 6 può estendersi a un distanza c = 10 millimetri dal detto bordo 4 se il pannello 10 ha uno spessore di 10 millimetri Si possono inoltre prevedere n = 20 fori con un diametro d. = 3,5 millimetri distribuiti equidistanti lungo tutto il perimetro e 4 fori agli angoli della cornice 1.

Il procedimento dell’invenzione prevede quindi una operazione C in cui un pannello rettangolare 10, fatto di legno truciolare nobilitato, viene inserito nella cornice 1 sfruttandone l’intrinseca elasticità, in modo che le sue facce 11 e 12 siano, su tutti e quattro i lati, rispettivamente trattenute dall’aletta 6 e dal bordo ripiegato 4 del listello 1. Come mostra la fig. 3 le dimensioni del pannello 10 e della cornice 1 devono essere scelte in modo che i quattro bordi perimetrali 13 del pannello 10 rimangano all’interno dell’ingombro occupato dai fori 9 così da essere in battuta sull’eventuale gradino 8 formato dal bordo di attacco 7 dell’aletta 6.

A questo punto, in particolare nel caso che manchi il suddetto gradino 8, il procedimento dell’invenzione può prevedere una operazione D di aggraffatura del pannello 10 all’aletta 6 in modo che i suoi bordi 13 lascino libero il bordo di attacco 7 dell’aletta 6 e quindi distanziati dal listello perimetrale 2 della cornice 1, .

La successiva fase E del procedimento della invenzione consiste in una iniezione di un materiale sigillante attraverso la quasi totalità dei fori 9 (alcuni fori servono infatti per l’evacuazione deH’aria durante l'iniezione). In questo modo il sigillante riempie completamente rintervallo che c’è, su tutti e quattro i lati, fra i bordi laterali 13 del pannello 10 e la superficie interna 5 del listello 2 della cornice 1 ottenendo una perfetta tenuta perimetrale. Il materiale sigillante prescelto deve mantenere nel tempo le proprie caratteristiche elastiche in modo da evitare durante l’esercizio qualsiasi deformazione del pannello 10 e/o della cornice 1. Si sono dimostrati particolarmente idonei sigillanti monocomponenti tixotropici o siliconici.

Preferibilmente l iniezione di materiale sigillante, che si esegue a bassa pressione (ad esempio di 4 * 6 kg/cm2 nel caso di sigillante monocomponente tixotropico) ha luogo contemporaneamente in tutti i fori. Secondo convenienza si possono impiegare sia una pluralità di distributori sia una pluralità di teste di iniezione alimentate da un unico serbatoio di materiale sigillante.

Il principale vantaggio offerto dall’invenzione è che l’incollaggio mantiene nel tempo la propria elasticità evitando cosi indesiderati svergolamenti del pannello 10 e/o della cornice 1.

Un secondo vantaggio consiste nel fatto di poter usare una sola cornice sia per le funzioni strutturali che per quelle estetiche.

Un altro vantaggio consiste nel fatto che, per l’esecuzione della fase E, non sono richiesti particolari stampi che stringano la cornice 1 (co! rischio di danneggiarne la superficie), né mascheraggi che la proteggano da eventuali sbavature di materiale sigillante e nemmeno alcuna pulizia finale. Va infatti notato che è la stessa conformazione della cornice 1 , in particolare del bordo ripiegato 4 e dell’aletta 6 coi fori di iniezione 9, a impedire qualsiasi fuoriuscita del materiale sigillante 15 dal vano perimetrale delimitato dai quattro bordi laterali 13 del pannello 10, daila superficie interna 5 del listello 2, dal bordo ripiegato 4 e dall’aletta 6 della cornice 1.

Un ultimo vantaggio consiste nella possibilità di separare la cornice 1 dal pannello 10, nella fattispecie alla fine della vita utile dell'apparecchio su cui è montato il piano di lavoro, per recuperare e riciclare i rispettivi materiali.

Claims (6)

1. RIVENDICAZIONI 1. Procedimento per la fabbricazione di un piano di lavoro per apparecchi domestici e simili che comprende : - una fase (A) in cui viene stampata a iniezione una cornice relativamente flessibile (1) fabbricata con materiale plastico con un listello perimetrale (2) avente un primo bordo (3) rettilineo e un secondo bordo ripiegato (4) verso il suo interno - una fase (C) in cui un pannello (10) piano, preferibilmente fabbricato con legno truciolare, viene inserito nella cornice (1) in modo che una sua faccia (11) sia trattenuta dal detto bordo ripiegato (4) - una fase (E) in cui un materiale sigillante fluido viene iniettato all’interno della cornice (1) in modo da ottenere la tenuta perimetrale del piano di lavoro, caratterizzato dal fatto che : - nella detta fase (A) di stampaggio a iniezione si ottiene anche, a partire dalla superficie perimetralmente interna (5) del detto listello (2), una aletta (6) che si estende sostanzialmente parallela al detto bordo ripiegato (4) con una larghezza (a) maggiore della larghezza (b) dello stesso bordo ripiegato (4), - dopo, oppure contemporaneamente, alla stessa fase di stampaggio (A) è prevista una fase (B) in cui si realizzano un numero discreto di fori passanti (9) lungo il bordo di attacco (7) della detta aletta (6) in modo che il loro asse (Z) sia parallelo al detto listello perimetrale (2) - con la fase (C) di inserimento del pannello (10) si ottiene che l’altra faccia (12) del pannello (10) sia trattenuta dalla detta aletta (6) e che i bordi perimetrali (13) rimangano distanziati dalla superficie perimetralmente interna (5) del detto listello (2) cosi da consentire l’impiego di una parte preponderante dei detti fori passanti (9) per la detta fase (E) di iniezione del materiale sigillante.
2. 2. Procedimento per la fabbricazione di un piano di lavoro per apparecchi domestici e simili secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la detta fase (C) di inserimento del pannello (10) viene ottenuta sfruttando Γ elasticità relativa della detta cornice (1) rispetto al pannello (10).
3. 3. Procedimento per la fabbricazione di un piano di lavoro per apparecchi domestici e simili secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che la detta fase (E) di iniezione del materiale sigillante ha luogo contemporaneamente in tutti i detti fori passanti (9) usati per l’iniezione.
4. 4. Procedimento per la fabbricazione di un piano di lavoro per apparecchi domestici e simili secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzato dal fatto che durante la detta fase (E) di iniezione viene usato un sigillante monocomponente tixotropico.
5. 5. Procedimento per la fabbricazione di un piano di lavoro per apparecchi domestici e simili secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzato dal fatto che durante la detta fase (E) di iniezione viene usato un sigillante monocomponente siliconico.
6. 6. Piano di lavoro per apparecchi domestici e simili che comprende una cornice relativamente flessibile (1), fabbricata con materiale plastico con un listello perimetrale (2) avente un primo bordo (3) rettilineo e un secondo bordo ripiegato (4) verso il suo interno, e un pannello (10), piano e relativamente rigido, preferibilmente fabbricato con legno truciolare, inserito nella cornice (1) in modo che una sua faccia (1 1) sia trattenuta dal detto bordo ripiegato (4), caratterizzato dal fatto di essere fabbricato secondo almeno una delle precedenti rivendicazioni.