ITPN20090075A1 - "elemento realizzante una "cantina" di tipo perfezionato" - Google Patents

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ITPN20090075A1
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Marino Mazzoli
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Normann Srl
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    • A47FURNITURE; DOMESTIC ARTICLES OR APPLIANCES; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; SUCTION CLEANERS IN GENERAL
    • A47FSPECIAL FURNITURE, FITTINGS, OR ACCESSORIES FOR SHOPS, STOREHOUSES, BARS, RESTAURANTS OR THE LIKE; PAYING COUNTERS
    • A47F3/00Show cases or show cabinets
    • A47F3/04Show cases or show cabinets air-conditioned, refrigerated
    • A47F3/0482Details common to both closed and open types

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  • Physics & Mathematics (AREA)
  • Thermal Sciences (AREA)
  • Stabilization Of Oscillater, Synchronisation, Frequency Synthesizers (AREA)
  • Magnetic Ceramics (AREA)

Description

Domanda di brevetto per invenzione industriale dal titolo: '‘ELEMENTO REALIZZANTE UNA “CANTINA" DI TIPO PERFEZIONATO’
Il presente trovato ha per oggetto un elemento realizzante una “cantina" di tipo perfezionato atta alla conservazione ed all'immagazzinamento, preferibilmente, di bottiglie di vini di vario genere che necessitano di temperature di conservazione differenziate fra loro, al fine di preservarne al meglio le caratteristiche organolettiche sino al momento della loro fruizione. Detto elemento, realizzante una “cantina" di tipo perfezionato, essendo costituito da un "contenitore” definibile come un “armadio", che potrà essere preferibilmente trasparente, ovvero le cui superici esterne sono realizzate con elementi trasparenti e non opachi, in cui, in modi e con mezzi noti sono posizionati opportunamente gli elementi costituenti un gruppo frigorifero di tipo noto, ovvero un compressore, un evaporatore ed un condensatore ed in tal modo realizzando, all'interno del contenitore od “armadio”, grazie ad una opportuna disposizione dell'evaporatore una distribuzione verticalmente stratificata, delle temperature di conservazione delle medesime bottiglie.
Sono ben noti e conosciuti i tipi differenti di elementi realizzanti ''cantine" per l'immagazzinamento e la conservazione dei vini, ed altre eventuali sostanze alimentari nel caso conservabili, al loro interno. Tali elementi generanti "cantine" di tipo noto hanno, solitamente, svariati sistemi di regolazione delle loro temperature interne che risultano essere molto poco precisi, anche se questi sono realizzati con dispositivi di regolazione della temperatura che sono molto spesso sofisticati molto elaborati dando così delle conseguenti complessità costruttive e rea lizzati ve dei detti elementi con conseguenti costi produttivi elevati e con effetti spesso relativamente buoni ed efficaci dal punto di vista della qualità della refrigerazione e delle uniformità delle distribuzioni delle temperature di esercizio.
Non ci si dilunga ulteriormente in descrizioni dello stato della tecnica e dei difetti e limitazioni ad esso riferiti, in quanto esso è conosciuto al tecnico medio e quindi inutile da descrivere.
Scopo del presente trovato è quello di ovviare a tutti gli inconvenienti suesposti e ciò è ottenuto con l’elemento realizzante la “cantina" di tipo perfezionato formante oggetto del presente trovato.
Per meglio comprendere le caratteristiche peculiari intrinseche nell’elemento “cantina” stesso ed illustrare anche i vantaggi ottenibili con il medesimo elemento, il tutto in una preferita forma realizzativa ed a solo tìtolo esemplificativo e non limitativo viene qui di seguito descritto con riferimento ai disegni allegati in cui:
- la figura 1 rappresenta una vista di 3⁄4 dell'elemento "cantina” completo di tutti i suoi elementi costituenti;
- la figura 2 è la rappresentazione di una vista frontale dell’elemento “cantinati figura 1 ;
- la figura 3 è la rappresentazione della vista laterale dell'elemento “cantina”di figura 1;
- la figura 4 è la rappresentazione della vista in pianta dell'elemento "cantinati figura 1 ,
- la figura 5 è una vista sezionata secondo la linea l-l di figura 2 dell’elemento
‘cantina’’;
- la figura 6 è una vista sezionata secondo la linea ll-ll di figura 4 l’elemer cantina;
- la figura 7 è una vista frontale, come figura 2, dell'elemento cantina privo delle griglie interne;
- la figura 8 è una vista laterale, come figura 3, dell’elemento “cantina" privo delle grìglie interne;
- la figura 9 illustra con vista frontale sezionata secondo la linea l-l di figura 3 le zone, a temperatura differenziata, interne al medesimo elemento cantina di figura 1 ;
Ben si comprende che gli elementi comuni saranno richiamati con gli stessi riferimenti.
Con riferimento alle figure da 1 a 6 si illustrerà, in un preferito modo costruttivo e/o realizzativo, la configurazione e conformazione costruttiva e strutturale dell'elemento ‘'cantina’’ EC che risulta oggetto del presente trovato ed in seguito si descrìveranno, nel dettaglio, con particolare riferimento alle figure da 7 a 9 il modo in cui si generano e le zone a temperatura differenziata, prodotte dalla configurazione costruttiva sopra descritta, presenti nel medesimo elemento “cantina” EC.
In particolare per descrìvere la configurazione e conformazione costruttiva e strutturale realizzante l’elemento “cantina'' EC si farà riferimento alle figure da 1 a 6, come suesposto, ed in particolare si noterà che:
In figura 1 sarà evidenziata la struttura costituente l’elemento “cantina” EC in tutti i suoi particolari e precisamente esso sarà costituito da una base B, da dei montanti verticali M cui si uniscono delle pareti e delle porte di accesso e da una testa T che costituiranno la struttura fondamentale del detto elemento “cantina” definibile, semplicemente, con il termine contenitore od armadio.
Internamente ed esternamente a detto contenitore od armadio, con riferimento figura 1, 2, 3, 4, 5 e 6 si noterà che saranno disposti tutti gli elementi per la refrigerazione interna dell’elemento "cantina” CE, ovvero internamente all'armadio saranno posti, centralmente e verticalmente, in questo caso lungo la verticale generata dai montanti M, una coppia di evaporatori E per l'asportazione del calore dal vano interno dell'elemento “cantina" EC. Tali evaporatori saranno sostenuti ed uniti, in modo solidale, mediante mezzi noti, ai suesposti montanti M e verranno alimentati dal liquido basso bollente mediante tubi TU correnti sempre lungo i montanti “M” evidenziati in figura 4, 5 e 6. "
I tubi TU dipartentisi dagli evaporatori E si collegheranno a loro volta, in modi in sé noti e quindi non descritti, al compressore C ed aH’evaporatore E che risultano in questa particolare conformazione posti in una cavità ricavata all’interno della testa T dell’elemento “cantina" EC.
Internamente all'elemento “cantina" EC, e lateralmente rispetto ai due montanti centrali M che supportano gli evaporatori E disposti in mezzo ad essi (M), risulteranno essere disposte, in modi e con mezzi in sé noti, delle griglie G per la collocazione od alloggiamento delle bottiglie contenenti bevande che non sono state qui inserite nei disegni.
Come si potrà rilevare dalle figure 1 , 4 e 6, superiormente agli evaporatori E, e dipartentesi dalla testa T, sarà disposta una struttura scatolare SC di piccole dimensioni che conterrà al suo interno un ventilatore noto e quindi non descritto, per gli scopi di seguito indicati.
Chiaramente sempre con riferimento alle suesposte figure si noterà che l’elemento “cantina" sarà provvisto di pereti laterali e di porte provviste di maniglie non indicate in quanto ininfluenti alla rivendicazione di codesta privativa e chiaramente necessari per la realizzazione della struttura scatolare definente l'armadio in cui viene gruppo refrigerante, il tutto costituente il suesposto elemento “cantina'’ EC.
Descritto il preferito modo in cui viene realizzato l’elemento cantina EC si passerà a definire, con riferimento alle figure 7, 8 e 9, come si ottengono, grazie alla disposizione suesposta degli elementi costituenti il gruppo refrigerante, ovvero gli evaporatori E, internamente all’elemento “cantina" EC, zone a temperatura differenziata senza l'interposizione di “barriere" termiche, quali isolanti, od altri tipi di parzializzatori zonali di temperatura.
Precisamente la disposizione verticale e centrale, lungo i montanti M, degli evaporatori E permette che si verifichi praticamente l’applicazione di un noto principio fìsico di trasmissione del calore definito principio di convezione, in questo caso dell’aria contenuta all'interno dell’elemento “cantina" EC, tale principio è noto al tecnico medio e quindi non descritto.
La convezione dell'aria all'interno dell’elemento EC risulta evidenziata da delle frecce leggermente ondulate rappresentate nelle figure 7 e 8.
Praticamente, l'aria contenuta all’interno dell’elemento “cantina” EC lambisce le pareti dell'evaporatore E perdendo calore, ovvero cedendolo per contatto con esso (E) sulla sua (E) superficie risultante più fredda dell’aria suesposta.
A questo punto l’aria che ha ceduto il suo calore diviene più pesante dell’aria presente nel resto dell'ambiente interno all’elemento “cantina" EC e per il noto principio fisico della convezione inizia a scendere lambendo ancora la superficie dell’evaporatore E e trasmettendo ancora calore al medesimo (E), sino a giungere in fondo al vano interno del detto elemento “cantina" E. L'aria raffreddata e giunta in fondo al vano interno dell’elemento "cantina" EC chiaramente inizierà a ricevere calore dalle pareti esterne e dalla base B e quindi ritornerà a salire come evidenziato dalle frecce presenti nelle suesposte figure 7 e 8. Si fa rilevare che in figura 8 sono Indicate le sole frecce discendenti in quanto si vuole evidenziare lo scambio di calore tra l'aria contenuta all'interno dell'elemento "cantina” EC ed i suoi (EC) evaporatori che genereranno evidentemente l’effetto definito moto convettivo. II moto convettivo sommariamente descritto essendo molto lento chiaramente genererà una movimentazione molto lenta deH'aria interna al vano generato nell’elemento "cantina" EC e quindi si tratterà di una situazione semi-statica di movimentazione dell’aria che genererà delle stratificazioni a temperature differenziate della medesima aria presente in esso (E) stratificazioni che esemplificativamente sono illustrate in figura 9 con delle linee "tratteggiate” aventi differenti orientamento al fine di indicare la zona cui corrisponde il cambio di temperatura dovuto alla sedimentazione dell'ana appena esposta.
Si fa rilevare che ad ogni apertura, delle porte dell’elemento "cantina” EC, l’aria contenuta all'interno del vano dell'elemento "cantina" EC chiaramente subirà una perturbazione ed un “inquinamento” dovuto all’introduzione involontaria di aria esterna. Tale introduzione involontaria di aria esterna, oltre a scompensare la stratificazione deH’aria ottenuta come prima esposto, implicherà anche l'introduzione di umidità contenuta nell’aria che potrebbe condensare sulle pareti interne dell’elemento "cantina” EC. Al fine di evitare tale suesposta situazione e normalizzare, nel più breve tempo possibile, la situazione interna all’elemento "cantina" EC, come evidenziato dalle brevi frecce FSC indicanti la movimentazione forzata deH’aria, nell'elemento scatolare SC il ventilatore in esso contenuto provocherà, come suesposto, una sorta di moto convettivo forzato che, posto in essere per un tempo opportuno, eviterà la formazione di condensa e porterà, nel più breve tempo possibile, le condizioni interne dell’aria allo stato precedente l'apertura della porta.
Si fa rilevare che questo elemento “cantina”, pur non evidenziandone in modo dettagliato sistemi e metodi realizzativi perché noti, permette di ottenere una serie di variazioni di temperatura muttizonali verticali grazie alla stratificazione dell’arìa ottenuta per moto convettivo.
Risulta chiaro altresì che i sistemi di raffreddamento utilizzati potranno variare con l’applicazione di differenti tecniche di refrigerazione, che la disposizione dei gruppi di compressione e di condensazione, in questo caso, potrà variare ampiamente, con la disposizione dei medesimi in zone differenti, non di meno tutte le varianti possibili saranno contemplate sempre nello stato della tecnica e nelle conoscenze del tecnico medio secondo le esigenze e le necessità del caso.
Ben si comprende quindi che tale forma realizzativa descritta è di tipo preferito e varianti diverse potranno venire apportate senza peraltro uscire dall’ambito di quanto descritto, e di seguito rivendicato con riferimento ai disegni allegati e dal dominio della presente privativa industriale.

Claims (1)

  1. ELEMENTO REALIZZANTE UNA "CANTINA” D! TIPO PERFEZIONATO' RIVENDICAZIONI 1) Elemento realizzante una “cantina" di tipo perfezionato realizzato da un elemento cantina (EC) costituito a sua volta da una base (B) da dei montanti (M) in cui sono fissati e contenuti degli evaporatori (E) da elementi di chiusura laterale quali porte e pareti esterne, da una testa (T) in cui sono contenuti il condensatore (CO), il compressore (C) gli elementi di governo e funzionamento dell’elemento “cantina" (EC) ed un elemento scatolare (SC) che contiene un ventilatore, detto elemento cantina (EC) essendo caratterizzato del fatto che gli evaporatori (E) sono posti internamente e centralmente ad esso e precisamente tra i montanti (M) al fine di realizzare un moto convettivo interno per l’ottenimento di una stratificazione multizonale delle temperature di conservazione dei vini e delle sostanze alimentari in essi contenuti; 2) Elemento “cantina" (EC) come da rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto die l'elemento scatolare (SC) contiene un dispositivo di movimentazione dell’arìa o ventilatore che, a seguito dell’apertura delle porte si accesso al medesimo (EC), viene posto in funzione per un determinato tempo al fine di eliminare le eventuali presenze di umidità deH'aria introdotta dall'ambiente esterno e ripristinare nel più breve tempo possibile il moto convettivo e la stratificazione multizonale verticale delle temperature del vano interno dell’elemento “cantina" (EC).
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* Cited by examiner, † Cited by third party
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US2442882A (en) * 1942-03-03 1948-06-08 Westinghouse Electric Corp Bottle cooling apparatus
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DE20300225U1 (de) * 2003-01-09 2004-05-19 Remis Gesellschaft für Entwicklung und Vertrieb von technischen Elementen mbH Köln Kühlmöbel als Zusatz für zwei Kühltruhen

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