ITPN20090021A1 - Suola per calzature con sporgenza esterna avente la funzione di plantare dinamico e massaggiante. - Google Patents

Suola per calzature con sporgenza esterna avente la funzione di plantare dinamico e massaggiante. Download PDF

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Description

Descrizione del brevetto per invenzione industriale avente per titolo:
"SUOLA PER CALZATURE CON SPORGENZA ESTERNA AVENTE LA FUNZI PLANTARE DINAMICO E MASSAGGIA
DESCRIZIONE
L'invenzione concerne una suola per calzature provvista di un plantare dinamico e massaggiante che sporge dalla superficie di suola che va a contatto della pavimentazione. In modo particolare, l'invenzione si riferisce ad una suola per calzature realizzata in modo opportunamente flessibile e provvista di una protuberanza sagomata che, quando il piede non è sotto carico, sporge dalla superficie esterna della suola e tiene sollevati dal pavimento la parte anteriore e/o la parte posteriore della suola e che, quando il piede è sotto carico provoca lo spostamento elastico della parte anteriore e/o posteriore della suola fino a contattare la pavimentazione mentre la protuberanza sagomata viene costretta a rientrare elasticamente nell’arco del piede dalla resistenza che la pavimentazione oppone al carico del piede.
In modo vantaggioso, i movimenti alternati dell’arco del piede, rispetto a detta protuberanza mediana e alla parte anteriore e/o la parte posteriore della suola, producono inoltre un massaggio stimolante dell’intera pianta del piede ed una ventilazione forzata della calzatura. Generalmente, le calzature tradizionali vengono poste in vendita con la superfìcie interna di appoggio del piede che è piatta o scarsamente sagomata. La suola interna piatta causa Γ affaticamento dei piede e rende più difficoltosa la deambulazione perché il peso del corpo si scarica quasi interamente sulle parti anteriore e posteriore della pianta del piede.
Per conseguenza, gli utenti che soffrono questo disagio, interpongono un plantare tra la del piede e la superfìcie piatta di appoggio della loro calzatura tradizionale.
Il plantare inteso come accessorio è generalmente costituito da una soletta in materi elastico che è sagomata con sporgenze e rientranze atte a sostenere l’arco del piede e a distribuire uniformemente la pressione del corpo sulle varie porzioni della pianta del piede. Da rilevare che i plantari rimangono sempre in contatto con la pianta del piede e svolgono una funzione di sostegno “passivo”. Quindi, i plantari non svolgono alcuna funzione di massaggio “attivo” e di stimolazione della pianta del piede e presentano gli inconvenienti di ostacolare la traspirazione del piede e penalizzare la ventilazione delle calzature chiuse.
I plantari del tipo sopra descritto, presentano anche gli inconvenienti di occupare spazio airintemo della scarpa, a svantaggio del piede che risulta compresso in una calzatura piu stretta, e di spostarsi ogniqualvolta il piede viene introdotto nella scarpa perché sono semplicemente appoggiati sulla suola interna.
Negli ultimi anni, sono state proposte anche scarpe aventi una suola convessa o provvista di più protuberanze per conferire al piede un appoggio del tipo cosiddetto ad “altalena” come ad esempio descritto rispettivamente nel brevetto US5727335 e nel brevetto EP0041201.
Anche queste calzature presentano però la limitazione di avere una suola interna sostanzialmente indeformabile e che rimane quasi sempre a contatto della pianta del piede durante tutte le fasi del movimento di deambulazione
Ne consegue, che anche queste calzature presentano gli inconvenienti delle solette ortopediche e dei plantari tradizionali di ostacolare la traspirazione del piede e la ventilazione della scarpa nonché di essere praticamente prive di una funzione di massaggio attivo e di stimolazione della pianta del piede.
Sono anche note delle suole per calzature aventi una superfìcie di appoggio del piede provvista di sporgenze aventi la funzione di massaggiare la pianta del piede come ad esempio descrìtto nel brevetto svìzzero CH 661846. La costruzione dì queste suole è
dall’ impiego di più materiali aventi diverse caratteristiche di elasticità. Inoltre, la
mas saggi ante è sempre concentrata negli stessi punti di contatto con il pi e è regolarmente distribuita lungo tutta la pianta del piede.
Sarebbe quindi auspicabile, ed è lo scopo principale dell'invenzione, ovviare agli svantaggi e alle limitazioni dei plantari tradizionali con una suola per calzature che garantisca come minimo le stesse funzioni dei plantari tradizionali migliorando la traspirazione del piede e la ventilazione della calzatura.
E' anche scopo dell'invenzione quello di proporre una suola per calzature che oltre ad avere le caratteristiche sopra menzionate svolga un’efficace e vantaggiosa funzione di massaggio attivo e di stimolazione della pianta del piede.
Inoltre, è scopo dell'invenzione quello di offrire una suola per calzature che non penalizzi lo spazio a disposizione del piede e che non preveda scomodi e svantaggiosi elementi separati di interposizione tra la pianta del piede e la suola della scarpa.
Infine, è scopo dell'invenzione quello di ideare una suola per calzature del tipo sopra menzionato che possa essere fabbricata in modo semplice e razionale.
Questi ed altri scopi vengono raggiunti, secondo l'invenzione, con una suola per calzature avente le caratteristiche di seguito rivendicate.
Scopi e caratteristiche della suola per calzature secondo l'invenzione risulteranno evidenti dalla seguente descrizione con riferimento agli allegati disegni schematici nei quali :
- le Figure 1, 2 e 3 rappresentano rispettive viste laterali e sezionate in senso longitudinale di una scarpa con suola ad andamento convesso, appartenente allo stato della tecnica già noto, in tre diverse fasi del movimento di deambulazione;
- la Figura 4 illustra una vista laterale e sezionata in senso longitudinale di una scarpa provvista di un plantare interno anch’esso di tecnica già nota;
- la Figura 5 illustra una vista laterale e sezionata in senso longitudinale di una una suola provvista, in modo noto in sé, di sporgenze massaggienti sulla supe appoggio del piede;
- le Figure 6 e 7 rappresentano schematicamente viste laterali della suola per calzature secondo l’invenzione rispettivamente nella posizione statica di riposo, quando il piede non è sottoposto a carico, e nella posizione statica di lavoro , quando il piede è completamente sotto carico;
- le Figure 8 e 8/a sono rispettive viste di due varianti realizzative della protuberanza nella superficie inferiore della suola per calzatura secondo Γ invenzione;
- le Figure 9, 10 e 11 rappresentano schematicamente viste laterali della suola per calzature secondo Γ invenzione in rispettive fasi dinamiche del movimento di deambulazione;
- le Figure 12 e 13 rappresentano due preferite forme di realizzazione di una calzatura provvista della suola secondo l’invenzione;
le Figure da 14 a 21 rappresentano schematicamente rispettive varianti realizzative della suola per calzatura secondo l’invenzione;
le Figure da 22 a 24 rappresentano, schematicamente e in vista parzialmente esplosa, rispettive varianti realizzative della protuberanza e della suola per calzatura secondo l’invenzione;
Con particolare riferimento alle Figure da 6 a 11, la suola 30 per calzature secondo l’invenzione presenta una superficie interna 31 piatta ed una superficie esterna 32 provvista di una protuberanza mediana 33 che corrisponde sostanzialmente al volume dell’incavo che si forma nell’arco del piede.
La suola 30 è realizzata mediante un opportuno materiale elastico (ad esempio: materiale plastico e/o gomma naturale) avente caratteristiche di elasticità e dimensioni di spessore adatte a consentire lo spostamento elas e posteriori della suola 30 rispetto a
Nella posizione di riposo statico della suola 30, quando il piede non è sotto carico (Figura 6), la protuberanza 33 sporge verso l’estemo della suola 30 e tiene sollevate dal pavimento P le porzioni anteriori e posteriori della suola 30.
Quando il piede è completamente sotto carico (Figura 7), le porzioni anteriore e posteriore della suola 30 sono spostate elasticamente verso il basso dalla pressione del piede e contattano la pavimentazione P . Contemporaneamente, la pianta del piede comprime la protuberanza 33 sagomata che è costretta a rientrare nell’arco del piede grazie alla flessibilità della suola 30 e alla maggiore resistenza che la pavimentazione P oppone al carico del piede.
Ogniqualvolta la protuberanza 33 rientra verso l’intemo della scarpa, rispetto alle rimanenti parti anteriore e posteriore della suola 30, l’incavo arcuato della pianta del piede viene mantenuto in una corretta posizione di deambulazione e contemporaneamente viene stimolato da un massaggio di tipo pulsante. Il massaggio pulsante si verifica soprattutto durante le fasi dinamiche del movimento di deambulazione (Figure 9, 10 e 11) ma anche quando l’utente esercita pressione sul piede in condizioni di relativa staticità (Figure 6 e 7), ad esempio effettuando saltelli sul posto.
Prove di deambulazione hanno dimostrato che nella fase iniziale di appoggio del piede (Figura 9), la suola 30 secondo l’invenzione attenua il contatto tra il calcagno del piede e la pavimentazione P . Nella fase intermedia del passo, la protuberanza 33 viene compressa tra la pianta del piede e la pavimentazione P e trasmette la sua reazione elastica a sostegno deU’aico plantare del piede (Figura 10).
Nella fase terminale del passo, il carico sul piede diminuisce progressivamente e la protuberanza 33 tende progressivamente a decomprimersi e a riassumere elasticamente la sua posizione di riposo. In questa fase, la protuberanza 33 trasmette la sua reazione elastica alla parte anteriore del piede producendo i vantaggi di ridurre la pressione sulle teste m e agevolare il sollevamento del piede dalla pavimentazione P (Figura 11).
Con particolare riferimento alle Figure da 12 a 21, la superfìcie interna della suola 30 secondo l’invenzione è sostanzialmente piatta quando il piede non è sotto carico e si trasforma in plantare dinamico e mas saggi ante solo quando il piede esercita pressione sulla suola 30 stessa
La suola 30 secondo l’invenzione è preferìbilmente provvista di un tacco basso o ne è del tutto sprovvista. La suola 30 e la protuberanza 33 sono preferibilmente realizzate in un unico pezzo ma è ovvio che la protuberanza 33 può essere ottenuta anche in modo separato dalla realizzazione della suola 30.
La tomaia T della calzatura può essere applicata direttamente alla suola 30 comprendente la protuberanza 33 secondo l’invenzione oppure essere provvista di una parete di fondo B sufficientemente flessibile a cui può essere applicata la suola 30 comprendente la protuberanza 33 secondo l’invenzione.
In alternativa, la protuberanza 33 può essere realizzata mediante l’applicazione di uno o più spessori nella parete di fondo B della tomaia T che viene successivamente associata ad una suola 30 piatta.
Con particolare riferimento alle Figure 12 e 13, il profilo della protuberanza 33 presenta un andamento sostanzialmente convesso realizzato con almeno una gobba sporgente dalla parte di suola 30 posta sotto l’arco plantare ed estendentesi preferibilmente dalla zona metatarsale al tallone della pianta del piede.
Nella parte centrale della protuberanza 33 possono essere praticate una o più scanalature trasversali 34 (Figure 6, 7 e 8) aventi la funzione di favorire l’appiattimento della protuberanza 33 e lo spostamento elastico delle porzioni anteriore e posteriore della suola 30.
La protuberanza 33 può estendersi per l’intera larghezza della suola 30, come rappr nella Figura 8, oppure può estendersi solo su parte della larghezza della suol rappresentato nella Figura 8/a.
In riferimento alle Figure da 14 a 21, la protuberanza 33 può essere realizzata anche mediante più gobbe o rilievi (Figure 14, 15, 16, 18, 20) che si estendono in una o più direzioni e aventi forme e dimensioni diverse da quelle sopra descritte ma tutte adatte a conseguire gli scopi della suola 30 secondo l’invenzione.
In riferimento alle Figure 22 e 23, la suola 30 con la protuberanza 33 sono realizzate in un unico pezzo e sono fissate ad una parete di fondo B della tomaia T . La protuberanza 33 è realizzata mediante una pluralità di elementi che sporgono a diverse distanze dalla superficie inferiore della suola 30 e che sono costituiti da un materiale naturale e/o artificiale avente adeguate caratteristiche di deformazione elastica. Una suola flessibile di rivestimento S, opportunamente forata, è applicata alla superficie inferiore della suola 30.
Nelle Figure 24 e 25, la protuberanza 33 è ricavata assieme ad un fondo B della tomaia T della scarpa. La protuberanza 33 è costituita da un materiale naturale e/o artificiale avente adeguate caratteristiche di deformazione elastica. Una suola di copertura 30, opportunamente forata, è applicata al fondo B della tomaia T .
Anche le Figure 26 e 27 rappresentano una protuberanza 33 ricavata assieme ad un fondo B della tomaia T . Il fondo B della tomaia T e la protuberanza 33 sono realizzati in un materiale naturale e/o artificiale avente adeguate caratteristiche di deformazione elastica. Una suola di copertura 30, sufficientemente elastica, è applicata al fondo B della tomaia T .
Da rilevare che la suola 30 secondo l’invenzione può anche essere realizzata mediante procedimento di colatura o di iniezione di materiale plastico sul fondo della tomaia T. Il materiale che costituisce la suola 30 può essere formato da diversi componenti e può essere variamente dimensionato in modo da conferire alle porzioni di suola 30 diverse caratteristiche di aderenza, di resistenza all’usura e di deformazione elastica. Ad esempio, le caratteristiche di resistenza all’usura e di deformazione elastica della parte anteriore della suola 30 possono essere diverse dalle rispettive caratteristiche della parte posteriore di suola 30.
In particolare, la parte posteriore di suola 30, che durante il movimento di deambulazione impatta la pavimentazione P , è preferìbilmente realizzata con un materiale avente adeguate caratteristiche di aderenza e di resistenza all’usura.
Da quanto descrìtto risulta evidente che la suola 30 secondo l'invenzione raggiunge lo scopo principale di ovviare agli svantaggi e alle limitazioni dei plantari tradizionali e di garantire contemporaneamente i seguenti vantaggi:
a) sostegno dell’arco plantare;
b) alleggerimento della pressione sui metatarsi e sul tallone del piede; c) massaggio pulsante a beneficio della circolazione sanguinea e della stimolazione muscolare deU’arco plantare del piede;
d) nessun ingombro airintemo della calzatura ,
e) miglioramento della traspirazione del piede e nella ventilazione della scarpa; f) sensazione di piede comodo.
Inoltre, la suola 30 secondo l’invenzione può essere fabbricata in modo semplice e razionale con macchine e attrezzature già esistenti nell’industria calzaturiera e senza richiedere l'impiego di personale specializzato. Infine, la suola 30 secondo l’invenzione può essere vantaggiosamente e razionalmente adattata a diverse tipologie e dimensioni di calzatura. Ben si comprende che, varianti diverse potranno venire apportate alla suola formante oggetto del presente trovato senza peraltro uscire dall'ambito di quanto descrìtto e di seguito rivendicato con riferimento ai disegni allegati e quindi dal dominio di protezione della presente privativa industriale.

Claims (10)

  1. Rivendicazioni del brevetto per invenzione industriale avente per titolo: "SUOLA PER CALZATURE CON SPORGENZA ESTERNA AVENTE LA FUNZ PLANTARE DINAMICO E MASSAGGIANTE RIVENDICAZIONI 1) Suola (30) per calzature caratterizzata dal fatto di essere realizzata in modo opportunamente flessibile e di comprendere almeno una protuberanza mediana (33) che è sagomata e dimensionata in modo tale che, quando il piede non è sotto carico, sporge verso il basso dalla superficie esterna (32) della suola (30) e tiene sollevati dal pavimento ( P ) la parte anteriore e/o la parte posteriore della suola (30) e che, quando il piede è sotto carico, la parte anteriore e/o posteriore della suola (30) si spostano elasticamente a contatto della pavimentazione ( P ) e la protuberanza mediana (33) rientra nell’arco del piede e lo sostiene in una corretta posizione di deambulazione, i movimenti alternati dell’ arco del piede, rispetto a detta protuberanza mediana (33) e alla parte anteriore e/o la parte posteriore della suola (30), producono inoltre un massaggio stimolante della pianta del piede ed una ventilazione forzata della calzatura.
  2. 2) Suola (30) per calzature secondo la rivendicazione 1 caratterizzata dal fatto che la suola (30) e la protuberanza (33) sono realizzate in un unico pezzo di materiale naturale e/o artificiale avente adeguate caratteristiche di deformazione elastica.
  3. 3) Suola (30) per calzature secondo la rivendicazione 1 caratterizzata dal fatto che la protuberanza (33) è realizzata in modo separato dalla suola (30) ed è applicata alla superfìcie inferiore (32) della suola (30).
  4. 4) Suola (30) per calzature secondo la rivendicazione 1 caratterizzata dal fatto che la protuberanza (33) è realizzata con una parete di fondo (B) interposta alla tomaia (T) e alla suola (30).
  5. 5) Suola (30) per calzature secondo le rivendicazioni 1 , 2 e 3 caratterizzata dal fatto che la suola (30) con la protuberanza (33) è fissata in modo diretto alla tomaia (T).
  6. 6) Suola (30) per calzature secondo le rivendicazioni 1, 2 e 3 caratterizzata dal fatto che la suola (30) con la protuberanza (33) è applicata ad una parete di fondo (B) della tomaia (T), detta parete di fondo (B) delta tomaia (T) essendo costituita da un materiale naturale e/o artificiale avente adeguate caratteristiche di deformazione elastica.
  7. 7) Suola (30) per calzature secondo le precedenti rivendicazioni caratterizzata dal fatto che la protuberanza (33), quando il piede non è sotto carico, sporge dalla superfìcie inferiore (32) di suola (30) posta sotto l’arco plantare con un profilo sostanzialmente convesso che si estende dalla zona metatarsale al tallone della pianta del piede e su tutta la larghezza della suola (30).
  8. 8) Suola (30) per calzature secondo le precedenti rivendicazioni caratterizzata dal fatto che la protuberanza (33) si estende dalla zona metatarsale al tallone della pianta del piede e su una porzione della larghezza della suola (30).
  9. 9) Suola (30) per calzature secondo le precedenti rivendicazioni caratterizzata dal fatto che la protuberanza (33) presenta una o più scanalature trasversali (34) aventi la funzione di favorire rappiattimento della protuberanza (33) e gli spostamenti elastici delle porzioni anteriore e posteriore della suola (30).
  10. 10) Suola (30) per calzature secondo le precedenti rivendicazioni caratterizzata dal fatto che la protuberanza (33) comprende una pluralità di gobbe sporgenti dalla superficie inferiore (32) di suola (30).
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