ITPI20130077A1 - Dispositivo di bloccaggio di sicurezza per dispositivo di sollevamento letti per veicoli ricreativi - Google Patents

Description

DESCRIZIONE DELL’INVENZIONE

TITOLO

DISPOSITIVO DI BLOCCAGGIO DI SICUREZZA PER DISPOSITIVO DI

SOLLEVAMENTO LETTI PER VEICOLI RICREATIVI

SETTORE TECNICO

La presente invenzione si inserisce nel settore tecnico dell’arredamento, con particolare riferimento a quello destinato ai veicoli attrezzati in genere, ad esempio caravan, camper, motorhome, ed alle imbarcazioni cabinate.

STATO DELL’ARTE

Per queste tipologie di veicoli ed imbarcazioni l’esigenza primaria è quella di sfruttare al massimo e nella maniera più razionale gli spazi a disposizione, che per forza di cosa sono limitati quando non esigui.

Un metodo costruttivo molto seguito prevede che gli elementi d’arredo abbiano la possibilità di ridurre il loro ingombro quando non in uso; ad esempio sono noti letti, tavoli o simili dotati di strutture di supporto o cinematismi che permettono di abbassare il relativo piano orizzontale da una posizione di normale impiego ad una di riposo.

Dette strutture di supporto, in una possibile conformazione di tipo noto, sono costituite da una coppia, o due, di bracci articolati a forbice, che permettono di sollevare ed abbassare il piano del letto o del tavolo mantenendolo in assetto orizzontale.

Per tutti gli elementi d’arredo nei quali la posizione sollevata corrisponde a quella d’impiego, si presenta la necessità di stabilizzarla in modo sicuro, per evitare che la struttura di supporto si abbassi di colpo, ad esempio a causa di pesi disposti sugli elementi stessi.

L’esigenza a cui si accenna sopra può essere soddisfatta con molteplici e variegate soluzioni tecniche, dalle più semplici alle più complesse.

Nel settore tecnico richiamato risultano evidentemente inadatte le soluzioni costruttive più ingombranti e quelle che richiedono manovre macchinose per l’aggancio e lo sgancio.

È però fondamentale che il meccanismo adottato possa garantire una sicurezza molto elevata, per scongiurare situazioni potenzialmente pericolose, quale potrebbe essere, ad esempio, quella di un letto a castello in cui il giaciglio posto al piano superiore cada su quello sottostante.

Ovviamente sono ipotizzabili altri tipi di mobilio in cui siano presenti parti mobili, non necessariamente movimentate in verticale e non obbligatoriamente in linea retta, le quali possono richiedere, tuttavia, di essere bloccate in almeno una determinata posizione, sia essa di uso come di riposo.

SINTESI DELL’INVENZIONE

Scopo della presente invenzione è perciò quello di proporre un dispositivo per il bloccaggio di un elemento mobile in una prefissata posizione, che sia conformato in modo tale da risultare, al tempo stesso, estremamente sicuro e ridotto nelle dimensioni.

Un altro scopo dell’invenzione consiste nel realizzare un dispositivo che, in virtù delle sue dimensioni compatte, possa trovare diverse opzioni di posizionamento rispetto all’elemento mobile stesso, con inalterate caratteristiche funzionali.

Ancora uno scopo dell’invenzione riguarda la volontà di offrire un dispositivo in cui la manovra di aggancio sia preferibilmente automatica, e quella di sgancio manuale effettuabile in maniera semplice e comoda.

Ancora un altro scopo dell’invenzione è quello di proporre un dispositivo che sia utilizzabile in abbinamento con qualunque tipo di cinematismo o struttura estensibile o altro si incarichi di muovere detto elemento mobile, con minimo impatto estetico.

Un altro ulteriore scopo dell’invenzione consiste nel contenere i costi di produzione del dispositivo entro limiti accettabili, in maniera che l’incidenza di tali costi sul totale dell’elemento mobile a cui è associato sia proporzionato.

Questi ed altri scopi sono pienamente raggiunti mediante un dispositivo per il bloccaggio di un elemento mobile, con quest’ultimo guidato a traslare in un piano da un cinematismo, per assumere due posizioni, con almeno una delle quali destinata ad essere stabilizzata dal citato dispositivo, il quale comprende:

− almeno un gruppo di aggancio, costituito da primi e secondi organi di tenuta, atti ad accoppiarsi mutuamente a scatto in posizione stabile, con detti primi organi di tenuta associati al citato elemento mobile e con detti secondi organi di tenuta supportati da una struttura fissa in una posizione tale per cui il suddetto accoppiamento con i primi organi di tenuta è realizzato con il citato elemento mobile nella suddetta posizione da stabilizzare;

− mezzi di manovra, associati a detto gruppo di aggancio ed azionabili manualmente per determinare il mutuo disimpegno dei citati primi e secondi organi di tenuta.

BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI

Le caratteristiche dell’invenzione risulteranno evidenti dalla seguente descrizione di una preferita forma di realizzazione del dispositivo per il bloccaggio di un elemento mobile in oggetto, in accordo con quanto riportato nelle rivendicazioni e con l’ausilio delle allegate tavole di disegno, nelle quali:

- la Fig.1 illustra una vista schematica, in pianta, di un elemento mobile, e del dispositivo in oggetto ad esso associato;

- la Fig.2 illustra, in vista frontale ed in scala ingrandita, l’elemento mobile di Fig.1, in una posizione abbassata;

- la Fig.3 illustra una vista simile alla Fig.2, con l’elemento mobile in una posizione sollevata;

- la Fig.4A illustra, in scala ulteriormente ingrandita, una sezione verticale del dispositivo, in una posizione transitoria durante la fase di aggancio;

- la Fig.4B illustra, in una vista simile alla Fig.4A, la condizione di aggancio del dispositivo, in cui l’elemento mobile si trova nella posizione di cui alla Fig.3;

- la Fig. 4C illustra, in una vista simile alle precedenti due, la fase di sgancio manuale del dispositivo.

DESCRIZIONE DELLE FORME REALIZZATIVE PREFERITE

Nelle sopraelencate figure è stato indicato col riferimento 1 il dispositivo oggetto dell’invenzione, nel suo complesso.

Il dispositivo 1 è previsto per essere associato ad un elemento mobile, 2, con quest’ultimo guidato a traslare in un piano da un cinematismo, 3, in grado di assumere due configurazioni, corrispondenti a due posizioni, H, L, dell’elemento mobile 2 stesso.

Nell’esempio di cui alle figure, non limitativo, l’elemento mobile 2 è costituito dalla struttura portante di un letto, del tipo utilizzato nei veicoli attrezzati in genere, quali caravan, camper, motorhome, e nelle imbarcazioni cabinate.

L’elemento mobile 2, in questo caso, si trova quasi sempre addossato, con almeno un lato, ad una parete, P, ed è atto ad assumere due posizioni, rispettivamente abbassata L di riposo e sollevata H d’uso.

Per sollevare ed abbassare l’elemento mobile 2 mantenendolo in assetto orizzontale, detto cinematismo 3 è costituito, in una possibile ma non esclusiva forma di realizzazione, da almeno una coppia di bracci, 30, 31, articolati a forbice, disposta preferibilmente in corrispondenza del fianco, 2A, dell’elemento mobile 2 medesimo che si trova a ridosso della parete P.

La coppia di bracci 30, 31 è supportata, superiormente, da una barra orizzontale, 32, fissata alla parete P, per cui la posizione abbassata di riposo L dell’elemento mobile 2 corrisponde ad una configurazione aperta dei bracci 30, 31 (Fig. 2), mentre quella sollevata d’uso H corrisponde ad una configurazione chiusa degli stessi (Fig.3).

Si omette di dettagliare il funzionamento di tale cinematismo 3 in quanto noto.

La citata posizione sollevata d’uso H dell’elemento mobile 2 richiede di essere stabilizzata con adeguata garanzia; a tal fine il dispositivo 1, secondo l’invenzione, comprende almeno un gruppo di aggancio, 4, costituito da primi e secondi organi di tenuta, 5, 6, atti ad accoppiarsi mutuamente a scatto in posizione stabile.

I primi organi di tenuta 5 sono associati al citato elemento mobile 2 e comprendono, nell’esempio, almeno una leva oscillante, 50, provvista di mezzi di attacco, 51, alloggiata in un guscio, 52, ed assoggettata all’azione di organi elastici, 53, atti a mantenerla in una posizione di impegno, K.

La leva oscillante 50 è realizzata preferibilmente in metallo, in corpo unico con detti mezzi di attacco 51, i quali sono costituiti da almeno una linguetta o simile, opportunamente conformata.

Il guscio 52 è realizzato preferibilmente in materiale plastico stampato ed è dotato di un’apertura, 52A, comunicante con l’interno.

I citati secondi organi di tenuta 6 sono supportati da una struttura fissa definita, nella fattispecie, dalla citata barra orizzontale 32, e comprendono, nell’esempio, una lama sagomata, 60, preferibilmente metallica, prevista per inserirsi nel guscio 52 attraverso la suddetta apertura 52A e per agganciarsi automaticamente, a scatto, alla linguetta 51 della leva oscillante 50.

Come si evince dalle Figg.2 e 3, la lama sagomata 60 è fissata alla barra orizzontale 32 in una posizione tale per cui la fase inerente il suddetto accoppiamento con la leva oscillante 50 inizia quando il citato elemento mobile 2 si approssima alla relativa posizione sollevata d’uso H (si veda anche la Fig. 4A) e si completa al raggiungimento di quest’ultima (Figg.3 e 4B).

Naturalmente è possibile prevedere una variante costruttiva, che può risultare vantaggiosa per talune applicazioni, in cui il guscio 52 con all’interno la leva oscillante 50 sia associato alla struttura fissa e la lama sagomata 60 associata all’elemento mobile 2. Al gruppo di aggancio 4 sono associati mezzi di manovra, 7, azionabili manualmente per determinare il mutuo disimpegno dei citati primi e secondi organi di tenuta 5, 6.

Con il gruppo di aggancio 4 nella forma di realizzazione di cui sopra, detti mezzi di manovra 7 sono previsti per azionare la leva oscillante 50 verso una relativa posizione di disimpegno, W, nella quale la lama sagomata 60 risulta svincolata dalla linguetta 51 ed è libera di uscire dal citato guscio 52.

I mezzi di manovra 7, ad esempio, sono associati al guscio 52 e prevedono un pulsante, 70, guidato in una sede, 52B, ricavata nello stesso guscio 52 ed azionabile dall’esterno di quest’ultimo.

Gli organi sin qui descritti, in sostanza, ricalcano quelli che costituiscono l’attacco di una cintura di sicurezza per veicoli, a parte la porzione della lama sagomata 60 che resta esterna al guscio 52 e che, nella fattispecie, è piegata a squadro per collegarsi alla barra orizzontale 32.

I mezzi di manovra 7 includono, in alternativa o in combinazione con detto pulsante 70, organi di rinvio, 71, collegati ad un azionatore remoto, 72, previsti per comandare a distanza la citata leva oscillante 50 verso la sua posizione di disimpegno W.

Gli organi di rinvio 71 sono costituiti, ad esempio, da un tirante flessibile, 710, inserito in una guaina, 711, nel quale una estremità transita in un apposito foro, 52C, del guscio 52 ed è collegata alla citata leva oscillante 50, mentre l’altra estremità è associata a detto azionatore remoto 72, disposto, ad esempio, dal lato dell’elemento mobile 2 che risulta opposto a quello in cui si trova detto gruppo di aggancio 4.

In alternativa al tirante flessibile 710 può ovviamente essere previsto un tirante rigido. L’azionatore remoto 72 è definito, ad esempio, da un pomello di tipo noto atto a determinare una sollecitazione di trazione sul tirante flessibile 710, diretta a provocare l’oscillazione della leva 50 verso la sua posizione di disimpegno W.

Detta sollecitazione di trazione può essere applicata mediante scorrimento assiale del pomello 72 oppure mediante una rotazione dello stesso.

Secondo una variante realizzativa, al pomello 72 sono associati mezzi di blocco (non illustrati in dettaglio in quanto di tipo noto) atti a stabilizzare la citata posizione di disimpegno W della leva oscillante 50.

Per applicazioni nelle quali siano previsti più di uno di detti dispositivi 1, i citati organi di rinvio 71 possono essere conformati in modo da centralizzare in un unico pomello 72 la manovra di sgancio.

Da quanto sopra detto emergono con evidenza le peculiari caratteristiche del dispositivo in oggetto, dotato di un aggancio robusto ed estremamente sicuro pur con dimensioni molto compatte, che permettono la massima libertà di posizionamento ed un impatto estetico limitato.

Il fatto che la manovra di aggancio sia automatica al raggiungimento della posizione da stabilizzare evita pericolose dimenticanze; di conseguenza, la manovra manuale di sgancio è effettuabile in maniera semplice e comoda utilizzando sia il pulsante integrato nel guscio del gruppo di aggancio che, in alternativa, l’azionatore remoto.

Giova ricordare che il dispositivo proposto è abbinabile ad elementi mobili di diverso tipo, indipendentemente dalla conformazione del cinematismo che li guida e dal fatto che la movimentazione sia o meno in verticale e non obbligatoriamente in linea retta.

Il dispositivo proposto può essere realizzato interamente con componenti studiati ad hoc oppure utilizzando, almeno in parte, un gruppo commerciale, come evidenziato nella descrizione; in ogni caso ne risultano costi contenuti, sicuramente proporzionati per le applicazioni a cui il dispositivo stesso è destinato.

Si intende comunque che quanto sopra descritto ha valore esemplificativo e non limitativo, pertanto eventuali varianti realizzative oltre a quelle indicate, così come modifiche di dettaglio che si rendessero necessarie per ragioni tecniche e/o funzionali, si considerano sin da ora rientranti nel medesimo ambito protettivo definito dalle sotto riportate rivendicazioni.

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo per il bloccaggio di un elemento mobile, con quest’ultimo guidato a traslare in un piano da un cinematismo (3), per assumere due posizioni (H, L) almeno una delle quali destinata ad essere stabilizzata dal citato dispositivo (1), il quale è caratterizzato dal fatto di comprendere: - almeno un gruppo di aggancio (4), costituito da primi e secondi organi di tenuta (5, 6), atti ad accoppiarsi mutuamente a scatto in posizione stabile, con detti primi organi di tenuta (5) associati al citato elemento mobile (2) e con detti secondi organi di tenuta (6) supportati da una struttura fissa (32) in una posizione tale per cui il suddetto accoppiamento con i primi organi di tenuta (5) è realizzato con il citato elemento mobile (2) nella suddetta posizione (H) da stabilizzare; - mezzi di manovra (7), associati a detto gruppo di aggancio (4) ed azionabili manualmente per determinare il mutuo disimpegno dei citati primi e secondi organi di tenuta (5, 6).
2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che detti primi organi di tenuta (5) comprendono almeno una leva oscillante (50), provvista di mezzi di attacco (51) ed alloggiata in un guscio (52) dotato di un’apertura (52A), detta leva oscillante (50) essendo assoggettata all’azione di organi elastici (53) atti a mantenerla in una posizione di impegno (K), e dal fatto che detti secondi organi di tenuta (6) sono costituiti da una lama sagomata (60) prevista per inserirsi nel citato guscio (52) attraverso la suddetta apertura (52A) e per agganciarsi a scatto ai suddetti mezzi di attacco (51) della leva oscillante (50).
3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 o 2 caratterizzato dal fatto che detti mezzi di manovra (7) sono atti ad azionare la citata leva oscillante (50) dei primi organi di tenuta (5) verso una relativa posizione di disimpegno (W), nella quale la suddetta lama sagomata (60) definente i secondi organi di tenuta (6) risulta svincolata da detti mezzi di attacco (51) ed estraibile dal citato guscio (52).
4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 2 o 3 caratterizzato dal fatto che la citata leva oscillante (50) è realizzata in metallo, in corpo unico con detti mezzi di attacco (51), e dal fatto che questi ultimi sono costituiti da almeno una linguetta o simile, opportunamente conformata.
5. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 3 caratterizzato dal fatto che detti mezzi di manovra (7) sono associati al citato guscio (52) e prevedono un pulsante (70) azionabile dall’esterno di quest’ultimo.
6. 6. Dispositivo secondo la rivendicazione 3 caratterizzato dal fatto che detti mezzi di manovra (7) sono associati al citato elemento mobile (2) e comprendono organi di rinvio (71) collegati ad un azionatore remoto (72), previsti per comandare a distanza la citata leva oscillante (50) verso detta posizione di disimpegno (W).
7. 7. Dispositivo secondo la rivendicazione 3 caratterizzato dal fatto che detti organi di rinvio (71) comprendono un tirante flessibile (710), inserito in una guaina (711), una estremità del quale è collegata alla citata leva oscillante (50) e con l’altra estremità associata a detto azionatore remoto (72).
8. 8. Dispositivo secondo la rivendicazione 5 caratterizzato dal fatto che a detto azionatore remoto (72) sono associati mezzi di blocco atti a stabilizzare la citata posizione di disimpegno (W) della leva oscillante (50).
9. 9. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 o 2, nel quale detto elemento mobile (2) è un letto e detto cinematismo (3) è costituito da almeno una coppia di bracci (30, 31) articolati a forbice, supportata superiormente da una barra orizzontale (32) fissata ad una parete (P), in modo che la citata posizione (H) da stabilizzare dell’elemento mobile (2) corrisponda ad una configurazione chiusa dei citati bracci (30, 31), caratterizzato dal fatto che la citata lama sagomata (60) definente i secondi organi di tenuta (6) risulta supportata dalla suddetta barra orizzontale (32).
10. 10. Dispositivo secondo la rivendicazione 2 o 3 caratterizzato dal fatto che detto guscio (52) è realizzato in materiale plastico stampato.