ITPI20120036A1 - Un rosone per lampadario con integrato un sistema indipendente di illuminazione - Google Patents
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Description
Descrizione a corredo della domanda di brevetto per invenzione industriale dal titolo:
UN ROSONE PER LAMPADARIO CON INTEGRATO UN SISTEMA
INDIPENDENTE DI ILLUMINAZIONE
Ambito dell'invenzione
La presente invenzione riguarda il settore tecnico inerente la componentistica per illuminazione, in particolare lampadari da soffitto e accessori per lampadari.
In particolare l'invenzione si riferisce ad un innovativo rosone per lampadario che prevede integrata una illuminazione indipendente da quella propria del lampadario a cui risulta applicato.
Brevi cenni alla tecnica nota
I lampadari da soffitto sono oramai noti da tempo e ne esistono in commercio di varie forme e in svariati materiali realizzativi. Si varia da lampadari in cristallo o ferro battuto creati artigianalmente a lampadari più economici e a produzione industriale.
Come ben noto, un lampadario prevede un corpo centrale, generalmente stilizzato e di forme diverse, su cui si possono fissare le sorgenti luminose in forma di lampadina, led o faretti. Il corpo centrale prevede dunque degli attacchi, ad esempio a vite, a cui fissare le sorgenti luminose. L'attacco prevede una connessione elettrica che termina attraverso appositi cavi ad un interruttore predisposto in parete. I cavi, come ben noto, corrono lungo il lampadario e si collegano, al momento dell'installazione, ai cavi presenti nella parete del tetto nel punto di connessione e che corrono, come detto, all'interruttore di comando. Agendo sull'interruttore si comanda la apertura e la chiusura della alimentazione elettrica, in modo tale che le luci possano accendersi o spegnersi. Il corpo centrale viene collegato al soffitto attraverso un supporto centrale in forma di cavo, catena o asta rigida che si diparte da un punto del corpo centrale. Il punto di innesto del supporto centrale nel tetto viene coperto con una sorta di elemento a calotta, cavo al suo interno, e definito in gergo tecnico "Rosone". Il rosone ha dunque la funzione prevalente di copertura del foro nel tetto in modo tale da nascondere, per ovvie ragioni estetiche, il punto di inserimento del supporto centrale e i cavi elettrici che in esso convergono.
A tal scopo il rosone, in forme e materiali diversi, è cavo all'interno ed è provvisto di un foro di ingresso attraverso cui il supporto centrale si innesta entro il corpo del rosone, fuoriuscendo dalla parte opposta per inserirsi nel foro del tetto. Il rosone viene fissato al tetto in modo tale da andare a battuta contro di esso nel punto prescelto. Naturalmente la forma del rosone è tale per cui lo stesso si appoggi perfettamente al tetto nel punto di applicazione prefissato.
Allo stato attuale della tecnica, tali rosoni hanno comunque un solo effetto estetico mentre non hanno alcuna funzionalità tecnica che in qualche maniera possa contribuire a migliorare l'efficienza di illuminazione del lampadario stesso e, al contempo, che possa contribuire ad un risparmio energetico.
Sintesi dell'invenzione
È quindi scopo della presente invenzione fornire una nuova tipologia di rosone per lampadario da soffitto che risolva almeno in parte i suddetti inconvenienti tecnici.
In particolare è scopo della presente invenzione fornire una nuova tipologia di rosone che, in qualche maniera, risulti esso stesso un corpo illuminante in modo tale da ottimizzare l'effetto di illuminazione del lampadario e contribuire ad un notevole risparmio energetico.
Questi e altri scopi sono ottenuti con il presente rosone per lampadario da soffitto in accordo alla rivendicazione 1.
Il rosone, in accordo all'invenzione, prevede una o più sorgenti luminose elettriche in esso integrate.
In questa maniera il rosone può contribuire all'effetto di illuminazione del lampadario anche perché, direzionando opportunamente le sorgenti luminose, il fascio luminoso può essere riflesso dal corpo centrale del lampadario amplificando l'effetto di illuminazione. In questa maniera si crea una amplificazione notevole della illuminazione con un incremento di consumo energetico minimo o addirittura con una riduzione di consumo. Si possono ad esempio accendere in parte le luci del lampadario compensando la mancanza di luce con l'accensione delle luci del rosone.
Ulteriori vantaggi sono desumibili dalle rivendicazioni dipendenti.
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori caratteristiche e i vantaggi del presente rosone 1, secondo l'invenzione, risulteranno più chiaramente con la descrizione che segue di una sua forma realizzativa, fatta a titolo esemplificativo e non limitativo, con riferimento ai disegni annessi, in cui: — La figura 1 mostra in vista assonometrica il rosone in accordo alla presente invenzione;
— La figura 2 mostra una vista assonometrica dalla parte di connessione al soffitto;
— La figura 3 rappresenta una ulteriore vista assonometrica;
— La figura 4 è una vista perpendicolare dall'alto dalla parte di connessione alla parete del soffitto;
— La figura 5 schematizza un lampadario 100, connesso ad un interruttore di accensione e spegnimento 150 lungo una linea di alimentazione elettrica 140, il quale è indipendente da un ulteriore interruttore 160 che fa capo alle sorgenti luminose 10 applicate nel rosone 1 attraverso la linea di alimentazione elettrica 130 indipendente.
Descrizione di alcune forme realizzative preferite La figura 1 mostra una prima forma realizzativa dell'invenzione. Il rosone 1 è di forma cilindrica anche se, ovviamente, una qualsiasi altra forma potrebbe essere implementata.
Il rosone 1 prevede un piatto base inferiore 2, di forma circolare, avente una apertura di passaggio 3 nel suo asse centrale. L'apertura consente l'inserimento al suo interno del supporto centrale 4 per il lampadario. In questo caso, in maniera non assolutamente limitativa, il supporto centrale è in forma di una semplice catena. Sempre la figura 1 mostra poi le pareti laterali 5 che si dipartono dal piatto base 2 in modo tale da realizzare la conformazione cilindrica.
In accordo all'invenzione, sempre come mostrato in figura 1, sono previste delle sorgenti luminose 10 predisposte in modo tale da affacciarsi verso l'esterno del rosone.
Le sorgenti luminose possono essere in forma di LED, faretti o semplici lampadine ad incandescenza. L'uso di LED ha il vantaggio di un ridotto consumo energetico ed una elevata vita utile (durata).
La figura 1 mostra dunque tre sorgenti luminose 10 predisposte in modo tale da irradiare luce attraverso il piatto base inferiore 2.
Naturalmente un numero qualsiasi di sorgenti luminose può essere previsto e senza per questo allontanarsi dal presente concetto inventivo.
Continuando nella descrizione strutturale dell'invenzione, la figura 2 mostra una vista dalla parte in cui il rosone si accosta alla parete del soffitto.
La vista evidenzia come il rosone sia sostanzialmente cavo all'interno, formando un ampia sede 15 che crea l'accesso per il montaggio delle sorgenti luminose.
La figura evidenzia inoltre le aperture 11 ricavate nel piatto inferiore e attraverso cui vengono installate le sorgenti luminose e passa la luce.
In una forma realizzativa, come quella rappresentata in figura 1, le sorgenti luminose possono essere di forma tale da inserirsi perfettamente con un certo grado di interferenza meccanica ogni uno all'interno di una apertura 11 in modo tale da affacciarsi dalla apertura con la loro superficie emittente 10'. In questa maniera, come da figura 1, la superficie emittente sporge in parte dal foro ed emette luce esternamente dal rosone.
In alternativa può tranquillamente prevedersi un elemento membranale trasparente, ad esempio un vetro, che richiude ogni una delle aperture il e con le sorgenti luminose predisposte interamente all'interno della sede 15 in modo tale da direzionare il loro fascio luminoso verso le aperture.
In entrambi i casi, dunque, le sorgenti luminose risultano predisposte all'interno della sede 15 ma, in un caso, sporgenti verso l'esterno attraverso le aperture 11 e, nell'altro caso, intermente all'interno della sede 15 e direzionate verso le aperture 11.
Sempre con riferimento alla figura 2, la sede 15 è richiusa solo parzialmente da un piatto superiore 6 formato da un disco centrale 7 e da gambe 8 ad L che si diramano da esso radialmente.
Il disco centrale 7 è forato con uno o più fori 7' per il passaggio di viti che consentono il suo fissaggio al soffitto e con un foro centrale 3', in asse con il foro 3 di figura 1, per consentire il passaggio verso il soffitto della catena (o altro supporto centrale).
Le gambe 8 sono in forma di staffe ad L che servono a collegare in maniera amovibile detto piatto superiore 6 dal resto del rosone attraverso mezzi di attacco rapidi, ad esempio viti.
In questa maniera, vantaggiosamente, si può disconnettere la parte di piatto base 2 con la parete 5 dalla parte di piatto superiore 6 che rimane invece fissato in posizione al soffitto. Facendo dunque scorrere detta parte cilindrica distaccata (2, 5) lungo la catena 4 si riesce a distanziare tra loro il piatto 6 dal resto del rosone in modo tale da avere accesso entro la sede 15 per il controllo/cambio delle sorgenti luminose.
La figura 2 mostra infatti la foratura 13 nella sfatta ad L in asse con una foratura 13' ricavata nel corpo cilindrico 5 in modo tale da consentire il passaggio di una vite di fissaggio.
Le sorgenti luminose, in forma ad esempio di LED, si collegano poi ad un normale interruttore del tutto similare a quello di comando accensione e spegnimento del lampadario.
In accordo all'invenzione sarebbe possibile prevedere un cablaggio indipendente da quello del lampadario (vedi ad esempio la figura 5) . In questa maniera è possibile comandare l'accensione/spegnimento del lampadario 100 in maniera indipendente dall'accensione/spegnimento delle luci fissate al rosone.
Questo comporta notevoli vantaggi tecnici ulteriori. In primo luogo un controllo indipendente consente un notevole risparmio energetico. Non è necessario prevedere contemporaneamente l'accensione del lampadario e delle luci del rosone ma si può prevedere la sola accensione delle luci del rosone mantenendo spente quelle del lampadario o viceversa. Queste luci possono essere sufficienti per una illuminazione e, se opportunamente direzionate contro parti riflettenti del lampadario, creano un effetto di luce riflessa particolarmente illuminante con un notevole risparmio energetico. Ad esempio l'uso di un lampadario in cristallo creerebbe un grosso effetto riflettente e dunque una grande illuminazione a parità di consumi, oltre ad un bel effetto estetico di luci riflesse.
Se, come nel caso di figura 3, sono previste tre o più sorgenti luminose, si può prevedere un controllo di accensione indipendente di una, due o di tutte le sorgenti luminose previste.
E' evidente come qualsiasi tipologia di sorgente luminosa può essere applicata così come qualsiasi tipo di controllo di interruttore. Sono ad esempio ben noti interruttori che consentono di dosare la emissione di luce della sorgente consentendo un ulteriore risparmio energetico.
La figura 5 schematizza dunque un percorso di alimentazione elettrica 130 per le sorgenti del rosone che terminano in un interruttore di controllo 160 indipendente da quello 140 del lampadario 100.
Infine nulla vieterebbe la predisposizione delle sorgenti luminose le quali sono connesse ad un sistema di movimentazione che ne consente una regolazione angolare in modo tale da ottimizzare, in funzione della luce ambiente, la loro direzione rispetto al lampadario.
Il rosone può essere realizzato in qualsiasi materiale anche trasparente consentendo una diffusione luminosa ampia attraverso la sua superficie.
Claims (10)
- RIVENDICAZIONI 1. Un rosone (1) per lampadario, preferibilmente un lampadario da soffitto, caratterizzato dal fatto di comprendere una o più sorgenti luminose (10) elettriche.
- 2. Un rosone (1), secondo la rivendicazione 1, in cui dette sorgenti luminose sono a scelta in forma di: - LED; - Faretto; — Lampadina ad incandescenza.
- 3. Un rosone (1), secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui dette sorgenti luminose sono direzionabili.
- 4. Un rosone (1), secondo la rivendicazione 1, in cui dette sorgenti luminose sono elettricamente connesse ad un interruttore di controllo (160) indipendente.
- 5. Un rosone (1), secondo una o più rivendicazioni precedenti, in cui è previsto un piatto base inferiore (2) provvisto di una o più aperture (il) attraverso cui passa la luce emessa dalle sorgenti.
- 6. Un rosone (1), secondo la rivendicazione 5, in cui dette una o più aperture (il) hanno un diametro tale da consentire l'applicazione delle sorgenti luminose in modo tale che la superficie emittente (10') di dette sorgenti (10) sporga esternamente dalla apertura (il).
- 7. Un rosone (1), secondo la rivendicazione 5, in cui dette una o più aperture (il) sono richiuse da un elemento membranale trasparente e le sorgenti luminose sono arrangiate in modo tale che il loro fascio luminoso sia diretto verso detto elemento membranale.
- 8. Un rosone (1), secondo la rivendicazione 7, in cui detto elemento membranale è vetro.
- 9. Un lampadario (100), preferibilmente da soffitto, comprendente un rosone (1) come da una o più rivendicazioni precedenti.
- 10. Un lampadario (100), secondo la rivendicazione 9, in cui è previsto un interruttore elettrico di controllo (150) indipendente dall'interruttore elettrico di controllo (160) delle sorgenti luminose previste nel rosone.
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