ITPI20090081A1 - Metodo e dispositivo per controllare il carico di un materiale sfuso in una nave - Google Patents

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Description

Descrizione dell’invenzione industriale dal titolo: “METODO E DISPOSITIVO PER CONTROLLARE IL CARICO DI UN MATERIALE SFUSO IN UNA NAVEâ€
Descrizione
Ambito dell’invenzione
La presente invenzione si colloca nell’ambito delle navi da carico e si riferisce, in particolare ad un metodo per controllare il carico di un materiale sfuso in una nave, quale ad esempio quella di una nave cargo per prodotti sfusi o una nave cd. porta rinfuse.
Descrizione della tecnica nota
Come noto, il carico delle navi merci à ̈ un’operazione particolarmente complicata in quanto la disposizione di prodotti sfusi nella stiva, se non attentamente distribuita, può influire sulla stabilità della stessa sia durante le fasi di carico in porto, che durante la navigazione.
Tra le tipologie di merci trasportate i materiali sfusi rappresentano una notevole quantità; tra questi vi sono ad esempio biomasse, calce, carbone, cemento, farine animali, gesso, ghiaia, pellet, pietrisco, prodotti chimici, sali, terra ecc.
Questa tipologia di materiale viene caricata nei vari comparti nella stiva mediante dispositivi a nastro, dispositivi con tubo di carico o ancora pale meccaniche.
Per mantenere la stabilità della nave, durante le operazioni di carico sono previsti sistemi di bilanciamento, denominati “stabilizzatori†, che regolano anche il rollio e il beccheggio dello scafo. Un altro noto sistema di stabilizzatori statici per il bilanciamento della nave utilizza serbatoi contenenti acqua che fungono da zavorra. In particolare, sono impiegati almeno due serbatoi con opportuna capacità, opposti l’uno rispetto all’altro rispetto ad un piano longitudinale, che mano a mano che il carico della nave cresce espellono l’acqua in modo da controbilanciarlo, attraverso sistemi di pompaggio dedicati. Più precisamente, in una condizione scarica la zavorra à ̈ massima in modo da mantenere una predeterminata linea di galleggiamento dello scafo. Con l’aumentare del carico la zavorra viene diminuita progressivamente in modo da mantenere costante la suddetta linea di galleggiamento. Sulla loro funzionalità influisce quindi in modo rilevante la collocazione delle merci.
Tuttavia, le sempre più elevate velocità di carico delle merci sfuse nei diversi settori della stiva, fino a circa 18.000 tonnellate/ora, possono produrre comunque uno sbilanciamento della nave che gli stabilizzatori non riescono a controbilanciare in modo tempestivo. Di conseguenza, possono sorgere problemi di stabilità che si ripercuotono sulla struttura portante della nave e possono causare rotture o cedimenti strutturali, fino al rovesciamento della nave.
Per risolvere questo problema, attualmente, l’operazione di supervisione del carico à ̈ effettuata da un operatore esperto che dirige i vari sistemi di movimentazione delle merci, in modo da controllare il carico e la quantità di materiale presente nei vari comparti della stiva. Più precisamente, il controllo avviene appurando visivamente l’altezza di galleggiamento dello scafo e variando di conseguenza la zavorra di bilanciamento.
Questo tipo di controllo visivo, tuttavia, à ̈ spesso impedito in quanto i materiali sfusi spesso producono, durante il carico effettuato con sistemi a caduta dall’alto, una nube di pulviscolo che oscura la visuale per un controllo visivo diretto.
In tal caso, ci si affida solo a misure indirette, basate sull’altezza di galleggiamento, che però risultano estremamente approssimative per poter stabilire l’effettivo carico presente.
Per limitare il grado di approssimazione sono possibili operazioni ausiliarie di stabilizzazione del carico. Questo porta, però, ad un aumento del tempo di carico con una conseguenza sui costi di trasporto.
È sentita pertanto l’esigenza di controllare efficacemente ed in tempi rapidi la fase di carico della nave.
Sintesi dell’invenzione
È quindi scopo generale della presente invenzione fornire un metodo per controllare il carico di un materiale sfuso in una nave che permetta di superare gli inconvenienti dei metodi noti.
È ulteriore scopo della presente invenzione fornire un metodo per controllare il carico di un materiale sfuso in una nave che permetta di ottenere una misura in tempo reale della quantità di materiale caricato.
È un ulteriore scopo della presente invenzione fornire un metodo per controllare il carico di un materiale sfuso in una nave che sia economicamente vantaggioso.
È infine scopo della presente invenzione di fornire un dispositivo per controllare il carico di un materiale sfuso in una nave che raggiunga i medesimi scopi.
Questi ed altri scopi vengono raggiunti attraverso un metodo per controllare il carico di un materiale sfuso in una nave, detta nave comprendendo una pluralità di comparti di carico di detto materiale sfuso, detto metodo comprendendo le fasi di:
− rilevazione del peso istantaneo del materiale sfuso in ciascun comparto di carico, fornendo un segnale di peso associato al rispettivo comparto di carico;
− calcolo della distribuzione del peso di detto materiale sfuso all’interno di detta pluralità di comparti di carico sulla base di detti segnali di peso associati a ciascun comparto di carico e sulla base della posizione di ciascuno di detti comparti di carico;
− regolazione della stabilità di detta nave sulla base di detta fase di calcolo in modo da equilibrare detta nave in funzione della distribuzione del peso istantanea di detto materiale sfuso.
In particolare, cui detta fase di rilevazione del peso istantaneo del materiale sfuso in ciascun comparto di carico mediante comprende:
− una fase rilevazione del volume accumulato istantaneamente in ciascun comparto di carico, e − una fase di calcolo del peso in base a detto volume e al noto peso specifico del materiale sfuso.
In particolare, il volume accumulato istantaneamente in ciascun comparto di carico à ̈ determinato mediante una fase di misurazione ottica del livello istantaneo raggiunto dal materiale sfuso in ciascun comparto di carico. In tal modo, mediante la semplice e rapida lettura del livello istantaneo in ciascun comparto à ̈ possibile ottenere una mappatura complessiva sulla distribuzione del peso sull’intera nave.
Preferibilmente, detta fase di misurazione ottica del livello istantaneo raggiunto dal materiale sfuso in ciascun comparto di carico à ̈ ottenuta mediante una fase di mappatura termica di ciascun comparto di carico. In tal modo, la mappatura termica garantisce sempre una visuale ottimale anche nel caso di materiali sfusi che durante la caduta causano una nube di particolato, impenetrabile da sistemi di visione nel campo della luce visibile o dall’occhio umano.
Alternativamente, detta fase di misurazione ottica à ̈ ottenuta mediante una mappatura laser.
In modo vantaggioso, detta fase di calcolo prevede una funzione di approssimazione del livello di riempimento del materiale sfuso in modo da ottenere il valore di una quota corrispondente ad un profilo lineare medio. Infatti, nella fase di carico la distribuzione del materiale sfuso, nel relativo comparto di carico, non risulta omogenea.
Vantaggiosamente, detta fase di calcolo elabora la distribuzione di temperature misurate da detta mappatura termica in modo da ricavare la temperatura media e l’umidità del relativo comparto di carico. In tal modo, à ̈ possibile monitorare le condizioni igrometriche di ciascun comparto in modo da mantenerle ad un valore ottimale in funzione del materiale sfuso contenuto.
In particolare, detta fase di regolazione comprende una fase di acquisizione che riceve in input la distribuzione di peso istantanea e una fase in generazione che fornisce, in output, un segnale di regolazione per detta fase di stabilizzazione. In tal modo, anche ad elevate velocità di carico la regolazione della stabilità di detta nave à ̈ ottenuta istante per istante per cui le operazioni di carico sono ottimizzate e i tempi di trasporto ridotti.
Secondo un altro aspetto dell’invenzione un dispositivo per controllare il carico di un materiale sfuso in una nave, detta nave comprendendo una pluralità di comparti di carico di detto materiale sfuso e mezzi stabilizzatori atti a bilanciare detto carico, detto dispositivo comprendendo:
− mezzi per rilevare il peso istantaneo del materiale sfuso in ciascun comparto di carico, fornendo un segnale di peso associato al rispettivo comparto di carico;
− mezzi a programma per calcolare la distribuzione del peso di detto materiale sfuso all’interno di detta pluralità di comparti di carico sulla base di detti segnali di peso associati a ciascun comparto di carico e sulla base della posizione di ciascuno di detti comparti di carico;
− mezzi di regolazione associati a detti mezzi per calcolare atti a regolare detti mezzi stabilizzatori in modo da equilibrare detta nave in funzione di detta distribuzione del peso istantanea di detto materiale sfuso.
In particolare, detti mezzi di rilevazione del peso istantaneo del materiale sfuso in ciascun comparto di carico comprendono mezzi per rilevare il volume accumulato istantaneamente in ciascun comparto di carico tali che detti mezzi a programma determinino detto peso in base a detto volume e al noto peso specifico del materiale sfuso.
In particolare, il volume accumulato istantaneamente in ciascun comparto di carico à ̈ determinato mediante mezzi ottici che misurano il livello istantaneo raggiunto dal materiale sfuso in ciascun comparto di carico. In tal modo, mediante la semplice e rapida lettura del livello istantaneo in ciascun comparto e ottenere attraverso la mappatura complessiva sulla distribuzione del peso sull’intera nave.
Preferibilmente, detto livello istantaneo raggiunto dal materiale sfuso in ciascun comparto di carico viene letto mediante mezzi ottici per rilevare una mappatura termica di detto comparto di carico.
In particolare, detti mezzi ottici per rilevare una mappatura termica comprendono telecamere termiche disposte in ciascuno di detti comparti di carico, dette telecamere termiche interagendo con detti mezzi a programma ed essendo collegate a dei monitor di visualizzazione che permettono ad un operatore di visualizzare il livello di riempimento in ciascuno di detti comparti. In tal modo, à ̈ possibile ottenere una visione del livello in ciascun comparto e ottenere attraverso i mezzi a programma un complessivo sulla distribuzione del peso sull’intera nave. In tal modo, le telecamere termiche garantiscono sempre una visuale ottimale anche nel caso di materiali sfusi che durante la caduta causano una nube di particolato.
Alternativamente, detti mezzi per rilevare sono scelti tra dispositivi laser.
Preferibilmente, dette telecamere termiche sono orientabili automaticamente secondo due assi di movimentazione ortogonali tra loro. In tal modo, à ̈ possibile ottenere un campo visivo molto ampio che ingloba tutto il comparto di carico. Questo à ̈ particolarmente utile nel caso in cui le dimensioni del comparto di carico siano elevate.
In modo vantaggioso, detti mezzi per calcolare prevedono una funzione di approssimazione di un livello di riempimento del materiale sfuso in modo da ottenere il valore di una quota corrispondente ad un profilo lineare medio. Infatti, nella fase di carico del materiale sfuso la distribuzione del materiale, nel relativo comparto di carico, non risulta omogenea.
Vantaggiosamente, detti mezzi per calcolare elaborano la distribuzione di temperature misurate da dette telecamere termiche in modo da ricavare la temperatura media e l’umidità del relativo comparto di carico. In tal modo, à ̈ possibile monitorare le condizioni igrometriche di ciascun comparto in modo da mantenerle ad un valore ottimale in funzione del materiale sfuso contenuto.
In particolare, detti mezzi di regolazione acquisiscono, in input, detta distribuzione di peso istantanea e forniscono, in output, un segnale di regolazione a detti mezzi stabilizzatori.
Preferibilmente, detti mezzi stabilizzatori sono due serbatoi di zavorra contenenti acqua e disposti da parti opposte rispetto ad un piano longitudinale che divide la nave, detti mezzi stabilizzatori comprendendo un dispositivo di pompaggio che dialoga con detti mezzi di regolazione.
Breve descrizione dei disegni
L’invenzione verrà ora illustrata dalla descrizione che segue di alcune tipiche realizzazioni, fatta a titolo esemplificativo e non limitativo, con riferimento ai disegni annessi, qui di seguito brevemente descritti, in cui:
- la figura 1 mostra una vista schematica di una nave mercantile in cui à ̈ evidenziata in sezione una parte della stiva in cui sono ricavati i vari comparti di carico;
- la figura 2 mostra una sezione della nave di figura 1 che rappresenta i mezzi statici di stabilizzazione realizzati mediante serbatoi ad acqua che fungono da zavorra di bilanciamento;
- la figura 3 mostra in dettaglio un comparto di carico in cui à ̈ predisposta una telecamera termica per determinare il livello di carico del materiale sfuso; - le figure 4 e 4A mostrano una rappresentazione schematica di due mappature termiche di un comparto di carico, attraverso le telecamere, mediante le quali à ̈ possibile ottenere istantaneamente il livello di riempimento e successivamente il volume e il peso;
- la figura 5 mostra un diagramma a blocchi che rappresenta le varie fasi del metodo, secondo l’invenzione, in grado di ottenere una distribuzione del peso del materiale sfuso nella nave e regolare istante per istante i mezzi stabilizzatori.
Descrizione dettagliata di alcune forme realizzative Con riferimento alla figura 1 à ̈ mostrata una nave mercantile 100 adatta al trasporto di materiali sfusi disposti in una pluralità di comparti di carico 10 presenti in una stiva 20 dello scafo 21. Come noto lo scafo 21 prevede inoltre, come mostrato nella figura 2, almeno due serbatoi di zavorra 25 e 26 contenenti acqua, che rappresentano i mezzi stabilizzatori, disposti da parti opposti rispetto ad un piano longitudinale 27 che divide la nave 100. Secondo il principio di funzionamento, i due serbatoi hanno la funzione di stabilizzare la nave e ottenere la giusta linea di immersione, controbilanciando il carico attraverso un sistema di pompaggio che regola la quantità di acqua. La regolazione dei mezzi stabilizzatori 25 e 26 secondo l’invenzione sarà descritta successivamente in dettaglio.
Il dispositivo, secondo l’invenzione, per controllare il carico del materiale sfuso nella nave 100 comprende una telecamera termica 60 per rilevare il peso istantaneo del materiale sfuso in ciascun comparto di carico 10, fornendo un segnale di peso associato al rispettivo comparto di carico 10. Le telecamere termiche 60 garantiscono inoltre una visuale ottimale anche nel caso di materiali sfusi 50 che durante la caduta causano una nube di particolato. Questo effetto dipende sia dal materiale sia dal meccanismo di introduzione 30. In figura 3 à ̈ mostrato, ad esempio, un comune il meccanismo di introduzione 30 che prevede un condotto 31 attraverso il quale passa un flusso di materiale sfuso 32 ad elevate velocità che riempie mano a mano il comparto di carico 10 determinando il livello di riempimento H.
Dal punto di vista funzionale la telecamera termica 60 à ̈ inoltre orientabile automaticamente secondo due assi di movimentazione ortogonali tra loro. In tal modo, à ̈ possibile ottenere un campo visivo molto ampio che ingloba tutto il comparto di carico 10. Questo à ̈ particolarmente utile nel caso in cui le dimensioni del comparto di carico siano elevate. Alternativamente, alle telecamere termiche 60 possono essere scelti dispositivi laser o dispositivi ad infrarosso (non mostrati) che raggiungono i medesimi risultati.
In particolare, la telecamera termica 60, mostrata in figura 3, interagisce con un unità di elaborazione 61, collegata a sua volta a dei monitor di visualizzazione, e permette ad un operatore di visualizzare un livello di riempimento H in ciascuno dei comparti 10. Più in dettaglio, l’unità di elaborazione 61, partendo dal livello di riempimento H, ottiene il volume del materiale sfuso all’interno di ciascuno dei comparti di carico e poi ricava partendo dal volume il peso del materiale sfuso. Questo in quanto misurando la quota di riempimento H del materiale sfuso ricavata dall’immagine termica delle telecamere 60 e conoscendo in input la dimensione del comparto di carico 10, cui il materiale si distribuisce, à ̈ possibile ottenere il volume del carico. Per ottenere il peso del materiale sfuso à ̈ necessario conoscere il peso specifico che à ̈ possibile ricavare sulla base della mappatura termica del materiale oppure inserire come dato in input.
Come mostrato nelle figure 4 e 4A, il livello di riempimento à ̈ analizzato istante per istante in modo da seguire progressivamente l’aumentare del carico e quindi della quota H→H1. Sempre in modo vantaggioso, l’unità di elaborazione 61 prevede una funzione di approssimazione del livello di riempimento 80 del materiale sfuso in modo da ottenere il valore di una quota corrispondente ad un profilo lineare 81. Infatti, nella fase di carico del materiale sfuso la distribuzione del materiale, nel relativo comparto di carico, non risulta omogenea ed ha un andamento parabolico 80.
Ulteriore funzione dell’unità di elaborazione 61 à ̈ quella di ricavare dalla distribuzione di temperature misurate dalla telecamera termica 60 la temperatura media e l’umidità del relativo comparto di carico 10. In tal modo, à ̈ possibile monitorare le condizioni igrometriche di ciascun comparto 10 in modo da mantenerle ad un valore ottimale in funzione del materiale sfuso contenuto.
Sulla base quindi dei segnali di peso associati a ciascun comparto 10 e sulla base della posizione di ciascuno dei comparti di carico à ̈ possibile ottenere un complessivo sulla distribuzione del peso sull’intera nave.
In parallelo, alla funzione elaborata che identifica la distribuzione del peso monitorata istante per istante, sono previsti inoltre mezzi di regolazione 29, visibili in figura 2, associati all’unità di elaborazione 61, che regolano la zavorra dei serbatoi di stabilizzazione 25 e 26 in modo da equilibrare la nave.
In particolare, i mezzi di regolazione 29 acquisiscono, in input, la distribuzione di peso istantanea dall’unità 61 e forniscono, in output, un segnale di regolazione ai serbatoi di stabilizzazione 25 e 26. In tal modo, anche ad elevate velocità di carico la regolazione della stabilità della nave à ̈ ottenuta istante per istante per cui le operazioni di carico sono ottimizzate e i tempi di carico ridotti.
La figura 5 mostra nello schema a blocchi una sequenza logica delle operazioni di metodo per controllare il carico di un materiale sfuso in una nave, secondo l’invenzione.
In particolare per ogni comparto 10 indicato con i numeri progressivi 1, 2,..n il metodo prevede una fase di rilevazione del peso istantaneo del materiale sfuso che fornisce come output un segnale di peso associato al rispettivo comparto di carico 10. In particolare, come soprascritto il segnale di peso à ̈ ottenuto partendo dal livello di riempimento, da cui viene ricavato, conoscendo in input la geometria del relativo comparto, il volume del materiale sfuso. Successivamente dal volume viene calcolato il peso in Kg/Tonnellate del materiale, ottenuto come prodotto tra volume e peso specifico del materiale sfuso. Quest’ultimo dato à ̈ ricavato dalla stessa mappatura termica.
Per calcolare la distribuzione del peso del materiale sfuso all’interno della pluralità di comparti di carico 10 sono acquisiti infine tutti i segnali di peso associati a ciascun comparto di carico 10 e la relativa posizione all’interno della nave. Quindi, sulla base della distribuzione à ̈ prevista una fase di regolazione della zavorra, come sopra descritto.
La descrizione di cui sopra di una forma esecutiva specifica à ̈ in grado di mostrare l’invenzione dal punto di vista concettuale in modo che altri, utilizzando la tecnica nota, potranno modificare e/o adattare in varie applicazioni tale forma esecutiva specifica senza ulteriori ricerche e senza allontanarsi dal concetto inventivo, e, quindi, si intende che tali adattamenti e modifiche saranno considerabili come equivalenti della forma esecutiva esemplificata. I mezzi e i materiali per realizzare le varie funzioni descritte potranno essere di varia natura senza per questo uscire dall’ambito dell’invenzione. Si intende che le espressioni o la terminologia utilizzate hanno scopo puramente descrittivo e per questo non limitativo.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Un metodo per controllare il carico di un materiale sfuso in una nave, detta nave comprendendo una pluralità di comparti di carico di detto materiale sfuso e prevedendo una fase di stabilizzazione atta a bilanciare detto carico, detto metodo comprendendo le fasi di: − rilevazione del peso istantaneo del materiale sfuso in ciascun comparto di carico, fornendo un segnale di peso associato al rispettivo comparto di carico; − calcolo della distribuzione del peso di detto materiale sfuso all’interno di detta pluralità di comparti di carico sulla base di detti segnali di peso associati a ciascun comparto di carico e sulla base della posizione di ciascuno di detti comparti di carico; − regolazione della stabilità di detta nave sulla base di detta fase di calcolo in modo da equilibrare detta nave in funzione della distribuzione del peso istantanea di detto materiale sfuso.
  2. 2. Un metodo, secondo la rivendicazione 1, in cui detta fase di rilevazione del peso istantaneo del materiale sfuso in ciascun comparto di carico mediante comprende: − una fase rilevazione del volume accumulato istantaneamente in ciascun comparto di carico, e − una fase di calcolo del peso in base a detto volume e al noto peso specifico del materiale sfuso, in particolare il volume accumulato istantaneamente in ciascun comparto di carico à ̈ determinato mediante una fase di misurazione ottica del livello istantaneo raggiunto dal materiale sfuso in ciascun comparto di carico.
  3. 3. Un metodo, secondo la rivendicazione 2, in cui detta fase di misurazione ottica del livello istantaneo raggiunto dal materiale sfuso in ciascun comparto di carico à ̈ ottenuta mediante una fase di mappatura scelta tra una mappatura termica o una mappatura laser di ciascun comparto di carico.
  4. 4. Un metodo, secondo la rivendicazione 1, in cui detta fase di calcolo elabora inoltre la distribuzione di temperature misurate da detta mappatura termica e ricava la temperatura media e l’umidità del relativo comparto di carico.
  5. 5. Un metodo, secondo la rivendicazione 1, in cui detta fase di regolazione comprende: − una fase di acquisizione che riceve, in input, detta distribuzione di peso istantanea, e − una fase di generazione che fornisce, in output, un segnale di regolazione per detta fase di stabilizzazione.
  6. 6. Un dispositivo per controllare il carico di un materiale sfuso in una nave, detta nave comprendendo una pluralità di comparti di carico di detto materiale sfuso e mezzi stabilizzatori atti a bilanciare detto carico, detto dispositivo comprendendo: − mezzi per rilevare il peso istantaneo del materiale sfuso in ciascun comparto di carico, fornendo un segnale di peso associato al rispettivo comparto di carico; − mezzi a programma per calcolare la distribuzione del peso di detto materiale sfuso all’interno di detta pluralità di comparti di carico sulla base di detti segnali di peso associati a ciascun comparto di carico e sulla base della posizione di ciascuno di detti comparti di carico; − mezzi di regolazione associati a detti mezzi per calcolare atti a regolare detti mezzi stabilizzatori in modo da equilibrare detta nave in funzione di detta distribuzione del peso istantanea di detto materiale sfuso.
  7. 7. Un dispositivo, secondo la rivendicazione 6, in cui detti mezzi di rilevazione del peso istantaneo del materiale sfuso in ciascun comparto di carico comprendono mezzi per rilevare il volume accumulato istantaneamente in ciascun comparto di carico tali che detti mezzi a programma determinino detto peso in base a detto volume e al noto peso specifico del materiale sfuso, in particolare, il volume accumulato istantaneamente in ciascun comparto di carico à ̈ determinato mediante mezzi ottici che misurano il livello istantaneo raggiunto dal materiale sfuso in ciascun comparto di carico.
  8. 8. Un dispositivo, secondo la rivendicazione 6, in cui detto livello istantaneo raggiunto dal materiale sfuso in ciascun comparto di carico viene letto mediante mezzi ottici per rilevare una mappatura scelta tra una mappatura termica o una mappatura laser di ciascuno di detti comparti di carico.
  9. 9. Un dispositivo, secondo la rivendicazione 8, in cui detti mezzi ottici per rilevare una mappatura termica sono telecamere termiche disposte in ciascuno di detti comparti di carico, dette telecamere termiche interagendo con detti mezzi a programma ed essendo collegate a dei monitor di visualizzazione che permettono ad un operatore di visualizzare il livello di riempimento in ciascuno di detti comparti, in particolare dette telecamere termiche sono orientabili automaticamente secondo due assi di movimentazione ortogonali tra loro.
  10. 10. Un dispositivo, secondo la rivendicazione 6, in cui detti mezzi stabilizzatori sono due serbatoi di zavorra contenenti acqua e disposti da parti opposti rispetto ad un piano longitudinale che divide la nave, detti mezzi stabilizzatori comprendendo un dispositivo di pompaggio che dialoga con detti mezzi di regolazione.
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