ITPI20080031A1 - Formulazione sbiancante e riminerallizzante per denti - Google Patents

Formulazione sbiancante e riminerallizzante per denti Download PDF

Info

Publication number
ITPI20080031A1
ITPI20080031A1 ITPI20080031A ITPI20080031A1 IT PI20080031 A1 ITPI20080031 A1 IT PI20080031A1 IT PI20080031 A ITPI20080031 A IT PI20080031A IT PI20080031 A1 ITPI20080031 A1 IT PI20080031A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
formulation
whitening
acid
remineralizing
strontium
Prior art date
Application number
Other languages
English (en)
Inventor
Alessandro Tosetti
Original Assignee
Italmed S R L
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Italmed S R L filed Critical Italmed S R L
Priority to ITPI20080031 priority Critical patent/ITPI20080031A1/it
Publication of ITPI20080031A1 publication Critical patent/ITPI20080031A1/it

Links

Landscapes

  • Cosmetics (AREA)

Description

Descrizione dell’invenzione industriale dal titolo: “FORMULAZIONE SBIANCANTE E RIMINERALLIZZANTE PER DENTI”
DESCRIZIONE
Ambito dell’invenzione
La presente invenzione si riferisce a formulazioni sbiancanti e rimineralizzanti per denti, sia per applicazioni da studio dentistico, sia per applicazioni domestiche, non assistite da un medico.
Brevi cenni alla tecnica nota
Possedere denti bianchi contribuisce all’estetica di una persona, ed è un fatto percepito normalmente come indicatore di un buono stato di salute e di giovane età, da cui l’interesse ormai consolidato verso le formulazioni sbiancanti per denti.
I denti di una persona sono soggetti a ingiallimento per varie ragioni. In primo luogo, si distingue un ingiallimento superficiale, che riguarda la parte esposta dello smalto. Esso può essere favorito da vari fattori, ad esempio comportamenti quali l’assunzione di sostanze come alcuni cibi, caffè e tabacco, specie se associati a cattiva igiene orale. Si ritiene che l’ingiallimento superficiale si basi su un meccanismo che prevede l’interazione tra gruppi amminici presenti in aminoacidi, peptidi, polipeptidi e proteine dei cibi con i gruppi carbonilici di zuccheri ed altre sostanze (reazione di Mallard), tale interazione generando melanoidine, che sono composti cromofori. La placca batterica si comporta poi come un efficace fissatore di sostanze cromofore e precromofore.
In secondo luogo, si distingue un ingiallimento interno allo smalto, cioè localizzato tra i prismi che ne costituiscono le unità strutturali, costituiti da fasci di cristalli di idrossiapatite, Ca10(PO4)6(OH)2, orientati perpendicolarmente alla superficie del dente fino a raggiungere la dentina. Questo tipo di ingiallimento dipende da fenomeni e patologie che possono avere luogo sia prima che dopo l’eruzione del dente. L’età ed alcune malattie sono poi altri fattori che favoriscono i due tipi di ingiallimento.
Esistono varie sostanze e preparati per sbiancare i denti, sia per applicazione assistita dall’odontoiatra che da banco, in forma di soluzioni o gel eventualmente per applicazione assistita da una mascherina (tray) dentale, paste dentifricie o nastri adesivi. La maggior parte di questi preparati si basano sul potere ossidante di perossidi ed in particolare del perossido d’idrogeno (acqua ossigenata, H2O2), oppure [associato o no all’] sull’azione di particolari enzimi.
Com’è noto, l’acqua ossigenata dà facilmente luogo alla reazione:
[1] che libera ossigeno attivo disponibile per attaccare i composti responsabili dell’ingiallimento.
Nelle formulazioni sbiancanti note, l’acqua ossigenata è presente in soluzione acquosa oppure sotto forma di precursori, come il complesso con urea (perossido di carbammide), od il perborato di sodio, od altri. In ogni caso, il suo impiego comporta alcune difficoltà.
Vi è in primo luogo un problema di conservazione del preparato, poiché l’acqua ossigenata è instabile come tutti i perossidi, in altre parole la reazione [1] tende ad aver luogo prima dell’applicazione con perdita di efficacia del preparato. In particolare, la reazione [1] è favorita da luce, alcalinità e temperatura, pertanto tale inconveniente può essere mitigato conservando il preparato al buio, in frigo e garantendo un pH acido, tipicamente inferiore a 4.
In secondo luogo, vi è un problema legato all’uso di preparati a base di acqua ossigenata, poiché questa è causa di sensibilità dentinale. Di più, ad un applicazione con pH acido possono fare seguito fenomeni di demineralizzazione dello smalto. La tecnica normalmente adottata per superare questi inconvenienti consiste nel prevedere sali di fluoro e di potassio in formulazione, tuttavia questi sali inibiscono la reazione [1] limitando così la concentrazione di ossigeno e quindi il potere sbiancante, e ciò tanto più quanto più il pH è basso.
Un metodo noto per ovviare ai problemi sopra ricordati prevede la preparazione formulazioni in due parti, da miscelare in uso. Per stabilizzare l’H2O2contenuta, un primo gel ha pH acido, mentre un secondo gel, detto attivatore, è fortemente alcalino; il pH e le proporzioni delle due parti sono assegnate in modo che per miscelazione esse diano luogo ad un materiale mediamente alcalino, con un pH compreso preferibilmente tra 8 e 10, in modo da favorire la liberazione di ossigeno dall’acqua ossigenata e quindi garantire un buon potere sbiancante del preparato in uso.
La somministrazione di un tale preparato in due parti avviene preferibilmente a mezzo di un applicatore doppio, cioè di una siringa comprendente una coppia di pistoni azionabili contemporaneamente, ed afferenti ad un unico erogatore attraverso un piccolo, efficace miscelatore statico.
Altri metodi per mitigare i problemi legati alla conservazione ed all’uso di preparati a base di acqua ossigenata prevedono l’impiego di un solo gel acido e la sua attivazione al momento dell’uso mediante apporto di energia termica o radiante: un esempio è descritto ad esempio in US 5,858,332.
Altri metodi ancora si basano sull’impiego di un gel anidro, ossia di un preparato contenente, assieme a H2O2, sostanze quali polivinilpirrolidone in polvere, etanolo o polietilenglicole (PEG), prevedendo la miscelazione di tale gel anidro con un attivatore acquoso al momento dell’uso.
Il problema della sensibilizzazione dentinale a causa di trattamenti sbiancanti con acqua ossigenata non è stato risolto nell’ambito di tali formulazioni, ossia non sono disponibili formulazioni sbiancanti per denti, in particolare a base di perossido di idrogeno, che siano esenti da possibilità di sensibilizzazione dentinale.
Per contrastare l’ingiallimento ed altri problemi del cavo orale, è noto anche utilizzare enzimi. Tra questi, particolare rilievo ha la papaina, ricavabile ad esempio dall’estratto secco di frutti tropicali come papaia o ananans. Si tratta di un enzima proteolitico, o proteinasi, in grado di idrolizzare i legami peptidici delle catene aminoacidiche, caratterizzata da un forte potere antinfiammatorio e antiedemigeno. Per questo, la papaina è in grado di attaccare la placca batterica, e di indebolire i legami tra lo smalto ed i batteri, facilitandone l’asportazione meccanica. Avendo una marcata capacità di penetrare lo smalto, è efficace anche all’interno di esso, in particolare nei riguardi dell’ingiallimento interno sopra ricordato.
D’altra parte, è sentito il problema della sensibilità dentinale e del collegato problema di demineralizzazione dei denti, di cui è responsabile la eccessiva attività delle composizioni sbiancanti per denti.
Sintesi dell’invenzione
È quindi scopo della presente invenzione fornire una formulazione sbiancante per denti che non sia soggetta ad apprezzabile decadimento prima dell’applicazione.
È poi scopo della presente invenzione fornire una formulazione sbiancante per denti che non comporti significativi fenomeni di sensibilizzazione dentinale.
È un altro scopo della presente invenzione fornire una formulazione sbiancante per denti che consenta di ottenere significativi fenomeni di mineralizzazione dello smalto/dentina.
Questi ed altri scopi sono raggiunti mediante una formulazione sbiancante per denti costituita da una parte acida ed una parte alcalina,
la parte acida comprendendo
- una soluzione acquosa di perossido di idrogeno o un precursore di perossido di idrogeno,
- mezzi chimici di stabilizzazione di pH acido,
la parte alcalina comprendendo
- mezzi chimici di stabilizzazione di pH alcalino, - in modo che una miscelazione di detta parte acida e detta parte alcalina genera una miscela avente un pH risultante superiore a 8, in cui una di dette parti acida o alcalina comprende una sorgente di ioni fosfato e/o ossalato e/o un sale solubile di calcio e/o stronzio, e l’altra di dette parti acida o alcalina comprende un sale solubile e/o un idrossido di calcio e/o di stronzio o fosfato di potassio, in modo che detta miscelazione di detta parte acida e detta parte alcalina genera attività rimineralizzanti/ desensibilizzanti tramite i seguenti sali:
- sali solubili di potassio, e
sali insolubili di calcio e di stronzio.
Vantaggiosamente, la parte acida comprende una sorgente di ioni fosfato e/o ossalato e/o un sale solubile di calcio e/o stronzio, e detta parte alcalina comprende un sale solubile e/o un idrossido di calcio e/o di stronzio o fosfato di potassio
Alternativamente, la parte alcalina comprende una sorgente di ioni fosfato e/o ossalato e/o un sale solubile di calcio e/o stronzio, e detta parte acida comprende un sale solubile e/o un idrossido di calcio e/o di stronzio o fosfato di potassio.
Il precursore di perossido di idrogeno può essere scelto tra:
- un complesso di perossido d’idrogeno con polivinilpirrolidone,
- un complesso di perossido d’idrogeno con urea,
- un perborato.
In particolare, il complesso di perossido d’idrogeno con polivinilpirrolidone può essere un prodotto noto commercialmente come Peroxydone®, in particolare Peroxydone® K30, K90 o XL-10. Vantaggiosamente viene usato il Peroxydone K30 in quanto consente di apportare quantità elevate di perossido di idrogeno con viscosità ridotte del gel che possono essere estruse da siringhe erogatrici o aspirate dalle pompe di dispenser erogatori.
Preferibilmente, la concentrazione di perossido di idrogeno libero nella miscela è compresa tra il 3% ed il 38%.
Vantaggiosamente, i mezzi chimici di stabilizzazione del pH della parte acida comprendono acido ortofosforico e/o acido ossalico o citrico.
Preferibilmente, il pH della parte acida è compreso tra 2 e 4.
Vantaggiosamente, la sorgente di ioni potassio è un fosfato di potassio, in particolare fosfato di potassio monobasico.
In particolare, il sale di calcio ed il sale di stronzio possono essere costituiti dai rispettivi cloruri, presenti in una concentrazione preferibilmente compresa tra il 2 ed il 10%.
I mezzi di stabilizzazione del pH della parte acida, la sorgente di ioni potassio ed i sali di calcio e di stronzio vengono scelti in modo che, miscelando le due parti, abbiano luogo reazioni di scambio ionico che portano alla formazione di due gruppi di sali:
- sali solubili, in particolare cloruro di potassio, - sali insolubili, in particolare di calcio e di stronzio, tipicamente i rispettivi fosfati e/o ossalati.
Tale combinazione di sali contribuisce efficacemente a risolvere il problema della sensibilizzazione dentinale e della decalcificazione dello smalto.
I sali solubili che si formano, tipicamente il cloruro di potassio, noti per il loro potere depolarizzante le fibre nervose, penetrano all’interno dei tubuli dentinali e possono quindi esercitare una efficace azione desensibilizzante.
I sali insolubili, invece, in particolare i fosfati e/o ossalati di calcio e di stronzio, hanno affinità con l’idrossiapatite dello smalto e, precipitando, ne contrastano la decalcificazione, in primo luogo otturando i tubuli, consentendo quindi la rimineralizzazione dello smalto/dentina.
Nelle due parti della formulazione, tipicamente nella parte alcalina, possono poi essere presenti sostanze di per sé note per la propria azione desensibilizzante, come ad esempio lo stesso cloruro di stronzio, efficace contro l’ipersensibilità dentinale.
Vantaggiosamente, i mezzi chimici di stabilizzazione del pH della parte alcalina comprendono una base forte, preferibilmente scelta tra
- idrossido di calcio,
- idrossido di sodio,
- idrossido di stronzio
- una combinazione di quanto sopra.
In una realizzazione particolare, la parte acida comprende una sostanza idrofila, preferibilmente scelta tra - un alcol
- un poliglicole
- una combinazione di quanto sopra.
L’alcol può essere etanolo ed il poliglicole può essere un polietilenglicole o PEG, preferibilmente in una concentrazione in peso complessiva compresa tra il 25% ed il 60%, ed in particolare tra il 5% ed il 30%. Il peso molecolare medio del polietilenglicole è preferibilmente compreso tra 200 e 1500. Vantaggiosamente il PEG e l’alcool sono stati scelti quali solventi del Peroxidone K30 in quanto hanno dimostrato una estrema compatibilità con il perossido di idrogeno stesso.
Vantaggiosamente la parte acida e/o la parte alcalina contengono agenti tixotropizzanti, in particolare silice amorfa, idrossietilcellulosa, polivinilpirrolidone, che si sono dimostrati estremamente compatibili con il perossido di idrogeno.
Vantaggiosamente la parte alcalina contiene un enzima proteolitico, in particolare papaina, nel qual caso il pH risultante è compreso tra 9 e 9,5; la concentrazione di papaina è preferibilmente compresa tra lo 0,05% ed il 2%.
In una formulazione secondo l’invenzione adatta alla preparazione di una pasta dentifricia, si può avere
- la parte acida contenente Peroxidone® K30 come precursore di perossido d’idrogeno, acido orto fosforico e/o acido citrico come mezzi di stabilizzazione del pH, nonché Cloruro di calcio, Cloruro di stronzio
- la parte alcalina contenente idrossido di sodio come mezzo di stabilizzazione del pH, ad un valore compreso tra 9 e 10, e fosfato di potassio monobasico nonché i tipici eccipienti per pasta dentifricia secondo la seguente proporzione ponderale generale:
Parte acida
Peroxidone K30 (*) 10-60 % ;Cloruro di Calcio 1,0-6,0 % ;Cloruro di Stronzio 1,0-6,0 % Eccipienti 30-85% ;Parte alcalina ;Fosfato di potassio monobasico 1-6 % ;Papaia estratto 0,1-2,0 % Eccipienti ;Acqua depurata q.b. a 100g ;In particolare per la parte acida gli eccipienti possono essere, separatamente o in combinazione: ;Alcool 10-30% Polietilenglicole - PEG 400 15-50% ;Acido citrico 0.1-1% ;Silice colloidale anidra 0,1-3 % ;In particolare per la parte alcalina gli eccipienti possono essere separatamente o in combinazione: ;Saccarina sodica 0,5-1,5 % Tegobetaina L7 4,0-8,5 % ;Silice colloidale (Areosil 200) 1,0-5,0 % Idrossietilcellulosa (HEC) 1,0-4,0 % ;Benzoato di Sodio 0,1-0,5 % Idrossido di sodio (sol. 10%) 8-13 ml ;Aroma menta forte 72103 0,2-0,8% ;Aroma arancio succo extra 0,2-0,8% Polivinilpirrolidone 0,5-3% ;Una siffatta formulazione è utilizzabile nel modo seguente per il trattamento sbiancante e rimineralizzante: rimosso il cappuccio dal dispenser premere 5-6 volte il pulsante affinché le pompe si riempiano (i due gel non escono dal dispenser). Quando il gel esce (assicurarsi che entrambi i gel fuoriescano)applicare circa 2 cm di gel su uno spazzolino morbido. Passare lo spazzolino sotto l’acqua corrente e quindi spazzolare i denti per circa 2-3 minuti, due volte al giorno, insistendo maggiormente sui settori anteriori. Al momento dello spazzolamento i due gel si misceleranno con attivazione del perossido di idrogeno e del sistema rimineralizzante. Ripetere il trattamento per 15 giorni. ;In una formulazione secondo l’invenzione adatta alla preparazione di un prodotto per applicazione assistita da un odontoiatra alla poltrona, con ;- la parte acida contenente una soluzione acquosa al 40% di perossido d’idrogeno, acido orto fosforico e/o acido ossalico come mezzi di stabilizzazione del pH, (e apportatori di ioni fosfato e ossalato) ad un valore compreso tra 2 e 3,5 ;- la parte alcalina contenente idrossido di calcio e idrossido di stronzio octaidrato come mezzi di stabilizzazione del pH (e apportatori di ioni calcio e stronzio) ad un valore compreso tra 12,0 e 13,5, nonché Cloruro di calcio, Cloruro di stronzio secondo la seguente proporzione ponderale generale: ;Parte acida ;Acqua ossigenata 40% 70-95 % ;Acido orto fosforico 0,5-2 % ;Acido ossalico 0,5-3,5% ;Eccipienti 2 - 15% ;Acqua depurata q.b. a 100% ;Parte alcalina ;Idrossido di Calcio 0,1-2 % ;Idrossido di stronzio octaidrato 0,1-2 % ;Cloruro di Calcio 0,5-5,0 % ;Cloruro di Stronzio 0,5-5,0 % ;Eccipienti 7-25 % ;Acqua depurata q.b. a 100% ;;In particolare per la parte acida gli eccipienti possono essere ;Silice (Aerosil 200) 1-10 % ;PEG 4001-5% ;In particolare per la parte alcalina gli eccipienti possono essere ;Polietilenglicole PEG 400 5-15 % ;Silice 2-10 %. ;Una siffatta composizione è utilizzata nel modo seguente per il trattamento sbiancante e rimineralizzante in studio alla poltrona: dopo che l’odontoiatra si è assicurato che i denti da trattare siano assolutamente puliti, si deve proteggere la gengiva mediante l’uso di una diga liquida fotopolimerizzabile. Si applica quindi il prodotto mediante la cannula mixer direttamente sulla superficie dei denti. Si rimuove il gel dopo circa 15-20 minuti mediante suzione aiutandosi poi con una garza. La procedura può essere ripetuta per altre due volte per un totale di circa 45 minuti di applicazione nella stessa seduta. Al termine oltre alla rimozione del gel sciacquare con abbondante acqua. ;In una ulteriore formulazione secondo l’invenzione adatta alla preparazione alla preparazione di un prodotto per applicazione domiciliare, con ;- la parte acida contenente una soluzione acquosa al 40% di perossido d’idrogeno, acido orto fosforico e/o acido ossalico come mezzi di stabilizzazione del pH, (e apportatori di ioni fosfato e ossalato) ad un valore compreso tra 2 e 3,5 ;- la parte alcalina contenente idrossido di calcio e idrossido di stronzio octaidrato come mezzi di stabilizzazione del pH (e apportatori di ioni calcio e stronzio) ad un valore compreso tra 12,0 e 13,5, nonché Cloruro di calcio, Cloruro di stronzio secondo la seguente proporzione ponderale generale: ;Parte acida ;Acqua ossigenata 40% 20-45 % ;Acido orto fosforico 0,5-2 % ;Acido ossalico 0,5-3,5% ;Eccipienti 7-25 % ;Acqua depurata q.b. a 100% ;Parte alcalina ;Idrossido di Calcio 0,1-2 % ;Idrossido di stronzio octaidrato 0,1-2 % ;Cloruro di Calcio 0,5-5,0 % ;Cloruro di Stronzio 0,5-5,0 % ;Eccipienti 7-25 % ;Acqua depurata q.b. a 100% ;;In particolare per la parte acida gli eccipienti possono essere ;Silice (Aerosil 200) 1-10 % ;PEG 4001-5% ;In particolare per la parte alcalina gli eccipienti possono essere ;Polietilenglicole PEG 400 5-15 % ;Silice 2-10 % ;Una siffatta composizione è utilizzabile nel modo seguente per il trattamento sbiancante e rimineralizzante a domicilio del paziente: dopo aver effettuato la detersione professionale dei denti del paziente viene realizzata una mascherina personalizzata che si adatta con precisione alla bocca del paziente garantendo maggiore confort e riducendo i rischi di irritazione della mucosa. Per realizzare una mascherina si deve prendere una impronta, realizzare un modello in gesso. Si deve quindi riscaldare il materiale per mascherina, con apposita apparecchiatura sottovuoto adattando il materiale sul modello per un tempo sufficiente. Dopo il raffreddamento si rimuove la mascherina dal modello in gesso e si eliminano le eccedenze. Dopo aver controllato che la mascherina calzi nella bocca paziente con precisione, si mostra come riempirla correttamente (evitare eccessi): si deve applicare, dopo aver inserito la cannula mixer sulla siringa, un piccolo quantitativo di gel sul lato esterno di ciascun lato dentale della mascherina, quindi si inserisce la mascherina in bocca senza esercitare una eccessiva pressione. L’applicazione della durata di circa 30 minuti, può essere ripetuta due volte al giorno o per tutta la notte per una – due settimane. Mentre si indossa la mascherina non è consentito bere, mangiare o fumare. Terminato il tempo prescritto rimuovere la mascherina e lavare i denti con lo spazzolino, sciacquando abbondantemente e sputando il gel senza ingerirlo. Pulire la mascherina sotto acqua corrente. ;In particolare, la parte acida e la parte alcalina stanno tra loro in proporzioni comprese tra 1:1 e 4:1, e possono essere somministrate mediante un applicatore doppio di tipo tradizionale, comprendente una coppia di siringhe con rispettivi pistoni azionabili contemporaneamente, ed afferenti ad un unico erogatore attraverso un miscelatore statico. Tale dispositivo consente di conservare il perossido d’idrogeno in ambiente acido, prevenendo la reazione [1] e quindi la “perdita” di ossigeno attivo, che può così liberarsi quantitativamente solo al momento dell’applicazione, in un ambiente reso alcalino dalla miscelazione delle due parti; al tempo stesso, l’applicatore doppio consente di tenere separati, ad esempio, ioni calcio da ioni fosfato e ossalato, che possono così combinarsi formando sali insolubili solo al momento dell’utilizzo, massimizzando così anche la funzione ricalcificante del preparato. ;Allo scopo di illustrare meglio la composizione secondo la presente invenzione, si riportano nelle tabelle qui di seguito alcuni esempi di composizione, intendendo che essi non hanno carattere limitativo. ;ESEMPIO 1 ;GEL DENTIFRICIO ;Dispenser: rapporto Gel 1 / Gel 2 = 1:1 Gel 1 Gel 2 ca. 3% H2O2 ;; ; ;; ESEMPIO 2 ;GEL DENTIFRICIO ;Dispenser: rapporto Gel 1 / Gel 2 = 1:1 Gel 1 Gel 2 ca. 3% H2O2 ;; ; ;; ESEMPIO 3 ;GEL PROFESSIONALE DA STUDIO ;Siringa rapporto Gel 1 / Gel 2 = 1:4 Gel 1 Gel 2 ca. 26% H2O2 – pH >11 ; ;; ESEMPIO 4 ;GEL PROFESSIONALE DOMICILIARE ;Siringa rapporto Gel 1 / Gel 2 = 1:4 ca. 9% H2O2 – pH ≥11 ; ;; ESEMPIO 5 ;GEL PROFESSIONALE DOMICILIARE ;Siringa rapporto Gel 1 / Gel 2 = 1:4 ca. 9% H2O2 – pH ≥11 ;; ;; (*) concentrazione di H2O2 nel Peroxidone K30 17-20% La descrizione di cui sopra di forme realizzative 5 specifiche è in grado di mostrare l’invenzione dal punto di vista concettuale in modo che altri, utilizzando la tecnica nota, potranno modificare e/o adattare in varie applicazioni tali forme realizzative specifiche senza ulteriori ricerche e senza allontanarsi dal concetto inventivo, e, quindi, si intende che tali adattamenti e modifiche saranno considerabili come equivalenti della forma realizzativa specifica. I mezzi e i materiali per realizzare le varie funzioni descritte potranno essere di varia natura senza per questo uscire dall’ambito dell’invenzione. Si intende che le espressioni o la terminologia utilizzate hanno scopo puramente descrittivo e per questo non limitativo.

Claims (34)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Una formulazione sbiancante e rimineralizzante per denti costituita da una parte acida ed una parte alcalina, detta parte acida comprendendo - una soluzione anidra o acquosa di perossido di idrogeno o un precursore di perossido di idrogeno, - mezzi chimici di stabilizzazione di pH acido, detta parte alcalina comprendendo - mezzi chimici di stabilizzazione di pH alcalino, - in modo che una miscelazione di detta parte acida e detta parte alcalina genera una miscela avente un pH risultante superiore a 8, caratterizzata dal fatto che una di dette parti acida o alcalina comprende una sorgente di ioni fosfato e/o ossalato e/o un sale solubile di calcio e/o stronzio, e che l’altra di dette parti acida o alcalina comprende un sale solubile e/o un idrossido di calcio e/o di stronzio o fosfato di potassio, in modo che detta miscelazione di detta parte acida e detta parte alcalina genera attività rimineralizzanti/desensibilizzanti tramite i seguenti sali: - sali solubili di potassio, e - sali insolubili di calcio e di stronzio.
  2. 2. Formulazione sbiancante e rimineralizzante come da rivendicazione 1, in cui detta parte acida comprende una sorgente di ioni fosfato e/o ossalato e/o un sale solubile di calcio e/o stronzio, e detta parte alcalina comprende un sale solubile e/o un idrossido di calcio e/o di stronzio o fosfato di potassio
  3. 3. Formulazione sbiancante e rimineralizzante come da rivendicazione 1, in cui detta parte alcalina comprende una sorgente di ioni fosfato e/o ossalato e/o un sale solubile di calcio e/o stronzio, e detta parte acida comprende un sale solubile e/o un idrossido di calcio e/o di stronzio o fosfato di potassio.
  4. 4. Una formulazione sbiancante per denti secondo la rivendicazione 1, in cui detto precursore di perossido di idrogeno è scelto tra: - un complesso di perossido d’idrogeno con polivinilpirrolidone, - un complesso di perossido d’idrogeno con urea, - un perborato, - una combinazione di quanto sopra.
  5. 5. Una formulazione sbiancante/rimineralizzante per denti secondo la rivendicazione 2, in cui detto complesso di perossido d’idrogeno con polivinilpirrolidone è un prodotto commercialmente noto sotto il nome di Peroxydone®.
  6. 6. Una formulazione sbiancante/rimineralizzante per denti secondo la rivendicazione 3, in cui detto Peroxydone® è Peroxydone® K30.
  7. 7. Una formulazione sbiancante/rimineralizzante per denti secondo la rivendicazione 1, in cui la concentrazione di perossido di idrogeno libero in detta miscela è compresa tra il 3% ed il 38%.
  8. 8. Una formulazione sbiancante/rimineralizzante per denti secondo la rivendicazione 1, in cui detti mezzi chimici di stabilizzazione di pH di detta parte acida comprendono acido ortofosforico e/o ossalico o citrico.
  9. 9. Una formulazione sbiancante/rimineralizzante per denti secondo la rivendicazione 1, in cui detto pH acido è compreso tra 2 e 4.
  10. 10. Una formulazione sbiancante/rimineralizzante per denti secondo la rivendicazione 1, in cui detta sorgente di ioni potassio è un fosfato di potassio, in particolare fosfato di potassio monobasico.
  11. 11. Una formulazione sbiancante/rimineralizzante per denti secondo la rivendicazione 1, in cui detto sale di calcio e/o di stronzio è un cloruro.
  12. 12. Una formulazione sbiancante/rimineralizzante per denti secondo la rivendicazione 10, in cui la concentrazione in peso di cloruro di calcio e cloruro di stronzio è compresa tra 1 e 10%.
  13. 13. Una formulazione sbiancante/rimineralizzante per denti secondo la rivendicazione 1, in cui detti mezzi chimici di stabilizzazione del pH di detta parte alcalina comprendono una base forte, in particolare scelta tra - idrossido di calcio, - idrossido di stronzio - idrossido di sodio, - una combinazione di quanto sopra.
  14. 14. Una formulazione sbiancante/rimineralizzante per denti secondo la rivendicazione 1, in cui detta parte acida comprende una sostanza idrofila.
  15. 15. Una formulazione sbiancante/rimineralizzante per denti secondo la rivendicazione 14, in cui detta sostanza idrofila è scelta tra: - un alcol - un poliglicole - una combinazione di quanto sopra.
  16. 16. Una formulazione sbiancante per denti secondo la rivendicazione 15, in cui detto alcol è etanolo.
  17. 17. Una formulazione sbiancante/rimineralizzante per denti secondo la rivendicazione 15, in cui detto poliglicole è polietilenglicole.
  18. 18. Una formulazione sbiancante/rimineralizzante per denti secondo le rivendicazioni 16 o 17, in cui la concentrazione in peso di etanolo e polietilenglicole nella parte acida è compresa tra 1% e 65%.
  19. 19. Una formulazione sbiancante/rimineralizzante per denti secondo le rivendicazioni 16 o 17, in cui la concentrazione in peso di etanolo e polietilenglicole nella parte alcalina è compresa tra 1% e 20%.
  20. 20. Una formulazione sbiancante/rimineralizzante per denti secondo la rivendicazione 17, in cui il peso molecolare medio del polietilenglicole è compreso tra 200 e 1500.
  21. 21. Una formulazione sbiancante/rimineralizzante per denti secondo la rivendicazione 1, in cui detta parte acida e/o detta parte alcalina contengono almeno un agente tixotropizzante.
  22. 22. Una formulazione sbiancante /rimineralizzante per denti secondo la rivendicazione 21, in cui detti agenti tixotropizzanti sono silice amorfa, idrossietilcellulosa, polivinilpirrolidone o una loro combinazione
  23. 23. Una formulazione sbiancante/rimineralizzante per denti secondo la rivendicazione 1, in cui detta parte acida e/o detta parte alcalina contengono un enzima proteolitico.
  24. 24. Una formulazione sbiancante/rimineralizzante per denti secondo la rivendicazione 23, in cui detto enzima proteolitico è papaina, e detto pH, risultante dalla miscela dei due gel, è compreso tra 8 e 9,5.
  25. 25. Una formulazione sbiancante/rimineralizzante per denti secondo la rivendicazione 24, in cui la concentrazione di papaina è compresa tra 0,1% e 1%.
  26. 26. Una formulazione secondo la rivendicazione 1 per pasta dentifricia in cui - la parte acida contenente Peroxidone® K30 come precursore di perossido d’idrogeno, acido orto fosforico e/o acido citrico come mezzi di stabilizzazione del pH, nonché Cloruro di calcio, Cloruro di stronzio - la parte alcalina contenente idrossido di sodio come mezzo di stabilizzazione del pH, ad un valore compreso tra 9 e 10, e fosfato di potassio monobasico nonché i tipici eccipienti per pasta dentifricia secondo la seguente proporzione ponderale generale: Parte acida Peroxidone K30 (*) 10-60 % Cloruro di Calcio 1,0-6,0 % Cloruro di Stronzio 1,0-6,0 % Eccipienti 30-85% Parte alcalina Fosfato di potassio monobasico 1-6 % Papaia estratto 0,1-2,0 % Eccipienti Acqua depurata q.b. a 100g
  27. 27. Una formulazione secondo la rivendicazione 26 in cui, per la parte acida gli eccipienti possono essere, separatamente o in combinazione: Alcool 10-30% Polietilenglicole - PEG 400 15-50% Acido citrico 0.1-1% Silice colloidale anidra 0,1-3 %
  28. 28. Una formulazione secondo la rivendicazione 26 in cui, per la parte alcalina, gli eccipienti possono essere separatamente o in combinazione: Saccarina sodica 0,5-1,5 % Tegobetaina L7 4,0-8,5 % Silice colloidale (Areosil 200) 1,0-5,0 % Idrossietilcellulosa (HEC) 1,0-4,0 % Benzoato di Sodio 0,1-0,5 % Idrossido di sodio (sol. 10%) 8-13 ml Aroma menta forte 72103 0,2-0,8% Aroma arancio succo extra 0,2-0,8% Polivinilpirrolidone 0,5-3%
  29. 29. Una formulazione secondo la rivendicazione 1 per applicazione assistita da un odontoiatra in studio alla poltrona o per uso domiciliare, in cui - la parte acida contenente una soluzione acquosa al 40% di perossido d’idrogeno, acido orto fosforico e/o acido ossalico come mezzi di stabilizzazione del pH, (e apportatori di ioni fosfato e ossalato) ad un valore compreso tra 2 e 3,5, - la parte alcalina contenente idrossido di calcio e idrossido di stronzio octaidrato come mezzi di stabilizzazione del pH (e apportatori di ioni calcio e stronzio) ad un valore compreso tra 12,0 e 13,5, nonché Cloruro di calcio, Cloruro di stronzio secondo la seguente proporzione ponderale generale: Parte acida Acqua ossigenata 40% 70-95 % Acido orto fosforico 0,5-2 % Acido ossalico 0,5-3,5% Eccipienti 2 - 15% Acqua depurata q.b. a 100% Parte alcalina Idrossido di Calcio 0,1-2 % Idrossido di stronzio octaidrato 0,1-2 % Cloruro di Calcio 0,5-5,0 % Cloruro di Stronzio 0,5-5,0 % Eccipienti 7-25 % Acqua depurata q.b. a 100%
  30. 30. Una formulazione secondo la rivendicazione 1 adatta alla preparazione di un prodotto per applicazione domiciliare, con - la parte acida contenente una soluzione acquosa al 40% di perossido d’idrogeno, acido orto fosforico e/o acido ossalico come mezzi di stabilizzazione del pH, (e apportatori di ioni fosfato e ossalato) ad un valore compreso tra 2 e 3,5, - la parte alcalina contenente idrossido di calcio e idrossido di stronzio octaidrato come mezzi di stabilizzazione del pH (e apportatori di ioni calcio e stronzio) ad un valore compreso tra 12,0 e 13,5, nonché Cloruro di calcio, Cloruro di stronzio secondo la seguente proporzione ponderale generale: Parte acida Acqua ossigenata 40% 20-45 % Acido orto fosforico 0,5-2 % Acido ossalico 0,5-3,5% Eccipienti 7-25 % Acqua depurata q.b. a 100% Parte alcalina Idrossido di Calcio 0,1-2% Idrossido di stronzio octaidrato 0,1-2% Cloruro di Calcio 0,5-5,0 % Cloruro di Stronzio 0,5-5,0% Eccipienti 7-25 % Acqua depurata q.b. a 100%
  31. 31. Una formulazione secondo la rivendicazione 29 o 30 in cui, per la parte acida, gli eccipienti possono essere separatamente o in combinazione Silice (Aerosil 200) 1-10 % PEG 400 1-5%
  32. 32. Una formulazione secondo la rivendicazione 29 o 30 in cui, per la parte alcalina, gli eccipienti possono essere separatamente o in combinazione Polietilenglicole PEG 400 5-15 % Silice 2-10 %
  33. 33. Una formulazione sbiancante e rimineralizzante per denti secondo la rivendicazione 1, in cui detta parte acida e detta parte alcalina stanno tra loro in proporzioni comprese tra 1:1 e 4:1.
  34. 34. Uso di un applicatore doppio di tipo tradizionale per somministrare una formulazione sbiancante e rimineralizzante come da rivendicazione 1, in particolare costituito da contenitore che risulta separato da un setto in due cavità, con 2 pompe erogatrici azionate da un unico pulsante che consente la contemporanea fuoriuscita dei 2 gel; detto applicatore doppio comprendendo una siringa doppia e rispettivi pistoni azionabili contemporaneamente, ed afferenti ad un unico erogatore attraverso un miscelatore statico.
ITPI20080031 2008-04-17 2008-04-17 Formulazione sbiancante e riminerallizzante per denti ITPI20080031A1 (it)

Priority Applications (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
ITPI20080031 ITPI20080031A1 (it) 2008-04-17 2008-04-17 Formulazione sbiancante e riminerallizzante per denti

Applications Claiming Priority (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
ITPI20080031 ITPI20080031A1 (it) 2008-04-17 2008-04-17 Formulazione sbiancante e riminerallizzante per denti

Publications (1)

Publication Number Publication Date
ITPI20080031A1 true ITPI20080031A1 (it) 2009-10-18

Family

ID=40297158

Family Applications (1)

Application Number Title Priority Date Filing Date
ITPI20080031 ITPI20080031A1 (it) 2008-04-17 2008-04-17 Formulazione sbiancante e riminerallizzante per denti

Country Status (1)

Country Link
IT (1) ITPI20080031A1 (it)

Similar Documents

Publication Publication Date Title
Madeswaran et al. Sodium bicarbonate: A review and its uses in dentistry
RU2549979C2 (ru) Композиция и способ увеличения поглощения фторида с использованием биоактивного стекла
JP5731459B2 (ja) 象牙質に関連する症状または疾患を予防または治療する組成物及び方法
IL97930A (en) Preparations for whitening two controlled release products that contain a super-oxygen compound
JP2001500874A (ja) 過飽和溶液中のカルシウムおよびリン酸イオンからなるうがい薬
WO1999025315A1 (es) Pasta dentifrica blanqueadora, antiplaca y antisarro, de baja abrasividad
US20100172846A1 (en) Composition and method of bleaching teeth
JPS59101419A (ja) 歯および口の保健薬製剤
JPH0340007B2 (it)
JPH04505915A (ja) 歯根膜疾患を軽減するための歯科衛生組成物
US4415550A (en) Treatment-and-prophylactic tooth paste possessing anticarious effect
JP2007197393A (ja) 歯磨
JP3710135B2 (ja) 歯石溶解剤
US8980231B2 (en) Stable tooth whitening gel
KR20170073760A (ko) 치아 미백용 조성물과 이산화티탄을 포함하는 치아 패치 및 이를 이용한 치아 미백 방법
EP4000594A1 (en) Oral compositions for post-dental implants
ITPI20080031A1 (it) Formulazione sbiancante e riminerallizzante per denti
JP2005139201A (ja) 歯石及びウ蝕部溶解剤
JP2021091628A (ja) 口腔用組成物
Martu et al. TOOTHPASTES COMPOSITION AND THEIR ROLE IN ORAL CAVITY HYGIENE
KR100308247B1 (ko) 구강 청정용 조성물
BR112021003356A2 (pt) composições e métodos para assistência odontológica
RU2228167C1 (ru) Зубная паста
KR0170108B1 (ko) 유창목 수지 및 발색 조성물을 함유한 치약 조성물
Fulaih Topical Fluoride in Caries Prevention