ITPD970033A1 - Macchina per l'accoppiamento incrociato di veli di fibre cardate non tessute con nastro di deposizione rotante - Google Patents

Macchina per l'accoppiamento incrociato di veli di fibre cardate non tessute con nastro di deposizione rotante Download PDF

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ITPD970033A1
ITPD970033A1 ITPD970033A ITPD970033A1 IT PD970033 A1 ITPD970033 A1 IT PD970033A1 IT PD970033 A ITPD970033 A IT PD970033A IT PD970033 A1 ITPD970033 A1 IT PD970033A1
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IT
Italy
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belt
roller
deposition
machine
belts
Prior art date
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English (en)
Inventor
Vani Olivo
Paolo Olivo
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Vani Olivo
Paolo Olivo
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    • DTEXTILES; PAPER
    • D01NATURAL OR MAN-MADE THREADS OR FIBRES; SPINNING
    • D01GPRELIMINARY TREATMENT OF FIBRES, e.g. FOR SPINNING
    • D01G25/00Lap-forming devices not integral with machines specified above
    • DTEXTILES; PAPER
    • D04BRAIDING; LACE-MAKING; KNITTING; TRIMMINGS; NON-WOVEN FABRICS
    • D04HMAKING TEXTILE FABRICS, e.g. FROM FIBRES OR FILAMENTARY MATERIAL; FABRICS MADE BY SUCH PROCESSES OR APPARATUS, e.g. FELTS, NON-WOVEN FABRICS; COTTON-WOOL; WADDING ; NON-WOVEN FABRICS FROM STAPLE FIBRES, FILAMENTS OR YARNS, BONDED WITH AT LEAST ONE WEB-LIKE MATERIAL DURING THEIR CONSOLIDATION
    • D04H1/00Non-woven fabrics formed wholly or mainly of staple fibres or like relatively short fibres
    • D04H1/70Non-woven fabrics formed wholly or mainly of staple fibres or like relatively short fibres characterised by the method of forming fleeces or layers, e.g. reorientation of fibres
    • D04H1/74Non-woven fabrics formed wholly or mainly of staple fibres or like relatively short fibres characterised by the method of forming fleeces or layers, e.g. reorientation of fibres the fibres being orientated, e.g. in parallel (anisotropic fleeces)

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  • Textile Engineering (AREA)
  • Preliminary Treatment Of Fibers (AREA)
  • Advancing Webs (AREA)
  • Decoration Of Textiles (AREA)
  • Absorbent Articles And Supports Therefor (AREA)

Description

TITOLO
MACCHINA PER L'ACCOPPIAMENTO INCROCIATO DI VELI DI FIBRE CARDA TE NON TESSUTE CON NASTRO
DI DEPOSIZIONE ROTANTE
DESCRIZIONE
Il presente brevetto è attinente al settore degli accoppiatori di veli composti dajibre non tessute, siano esse sintetiche, vegetali o animali. In particolare concerne gli accoppiatori di strati di tali veli ad orientamento incrociato.
I veli di fibre non tessute sono realizzati cardando ripetutamente masse di fibre di varia natura fino ad ottenere uno strato di tali fibre tutte orientate in un solo verso.
Tali veli vengono poi accoppiati con altri veli formati da fibre con versi incrociati o con verso perpendicolare.
Infine la massa di più veli viene cucita, agugliata, incollata, termocoesionata o diversamente trattata a seconda delfutilizzo finale.
Attualmente per accoppiare veli con orientamento delle fibre incrociato o perpendicolare vengono utilizzate delle macchine a più nastri trasportatori, nelle quali un nastro trasporta il velo o i veli mentre altri nastri provvedono a stendere il velo da sovrapporre sul o sui precedenti veli.
II margine del nastro trasportatore che depone il velo da sovrapporre trasla, avanzando ed indietreggiando, da un bordo all’altro del nastro che trasporta il o i veli su cui deporre il velo successivo. Tale movimento del margine del nastro del velo da deporre viene compensato dalla traslazione di identica misura di un cilindro attorno a cui il medesimo nastro scorre.
Dette macchine presentano degli inconvenienti primi fra tutti il gran movimento d'aria generato dai nastri trasportatori che con il loro moto accelerato agitano il velo da sovrapporre scombinandone rorientamento delle fibre, producendo così un prodotto di minore qualità.
Altro inconveniente, proprio dei modelli di macchine attualmente in commercio, è il passaggio del velo tra vari nastri trasportatori che trasferiscono lo stesso dall'uscita della cardatrice fino al punto di deposizione; il passaggio fra i vari nastri trasportatori, scompone la posizione delle varie fibre producendo così un velo di minore qualità.
Macchine di altro tipo trattengono il velo da deporre fra due nastri trasportatori accoppiati che poi passano su vari cilindri, fissi o traslanti, fino al punto di deposizióne nel quale tali nastri accoppiati si separano liberando il velo da deporre.
Con i due nastri trasportatori accoppiati viene evitato il movimento d'aria sul velo ma i vari passaggi attorno a troppi cilindri snervano le varie fibre e modificano la loro disposizione relativa impedendo di ottenere un prodotto di buona qualità.
Per ovviare a tutti i suddetti inconvenienti si è studiato e realizzato un nuovo tipo di macchina per l'accoppiamento di veli di fibre cardate non tessute.
I principi fondamentali che caratterizzano la nuova macchina sono un semplice percorso lineare del velo da deporre in associazione all'accoppiamento di un secondo nastro trasportatore, detto di contrasto, che mantiene il velo da deporre perfettamente in posizione sul suo nastro trasportatore.
La nuova macchina consta nelle sue parti principali, oltre che del nastro di raccolta dei veli su cui deporre gli strati di velo successivo, di due nastri trasportatori, di vari cilindri mobili o fissi attorno a cui ruotano i due nastri trasportatori, di tre carrelli scorrevoli su rotaie, di cinghie inestensibili, di correttori di sbandata, di motori elettrici ad avviamento ed arresto rapidi, di vari tenditori dei nastri trasportatori e delle cinghie o catene inestensibili. Altri dispositivi e/o accessori complementari di minore rilevanza verranno citati e descritti nel corso della descrizione particolareggiata che segue.
Per chiarezza espositiva vengono assunte le seguenti denominazioni.
- nastro di raccolta: il nastro che trasporta il o i veli su cui vengono deposti i veli successivi;
- nastro di trasporto: il nastro che riceve il velo da deporre dalla cardatrice e lo cede al nastro di deposizione;
- nastro di deposizione: il nastro trasportatore che viene accoppiato al nastro di trasporto per il tratto in cui quest'ultimo trasporta il velo da depoire in modo da impedire che le fibre di tale velo si scombinino.
Il nastro di deposizione ed il nastro di trasporto hanno la direzione di avanzamento perpendicolare al nastro di raccolta.
II nastro di trasporto esegue un percorso associabile ad un anello di forma mutevole totalmente posto al di sopra del nastro di raccolta.
In sostanza il nastro di trasporto esegue un percorso composto da un tratto in andata dal punto in cui riceve il velo dalla cardatrice verso il bordo diametralmente del nastro di raccolta, un tratto di discesa verso il nastro di raccolta, un tratto di ritorno fino al punto di deposizione, un ulteriore tratto di ritorno ed un tratto di risalita per completare il percorso.
Il nastro di trasporto (parte superiore del percorso ad anello) riceve il velo dalla cardatrice e percorre un tratto orizzontale ed un successivo tratto inclinato in discesa, passa attorno al rullo di accoppiamento con il nastro di deposizione in modo da trattenere il velo da deporre, percorre un tratto orizzontale fino al rullo di deposizione e si separa dal nastro di deposizione, prosegue orizzontalmente fino ad un rullo fisso e passa poi attorno al rullo di recupero prima di ritornare a ricevere il velo dalla cardatrice. Il nastro di deposizione è disposto in parte attorno al nastro di trasporto ed esegue un percorso attorno a dei rulli paragonabile ad una U coricata. In particolare il nastro di deposizione percorre un tratto di andata e ritorno sopra al tratto orizzontale superiore del
nastro di trasporto, ruota attorno ad un rullo di servizio, scende fino al rullo di accoppiamento con il nastro di trasporto, percorre il tratto orizzontale fino al rullo di deposizione assieme al nastro di trasporto trattenendo il velo e risale al tratto orizzontale superiore attorno ad altri rulli di servizio.
Dei rulli guidano il nastro di trasporto in tutto il suo percorso. In particolare il rullo attorno a cui il nastro di deposizione si accoppia con il nastro di trasporto, il rullo in corrispondenza del quale il nastro di trasporto si separa dal nastro di deposizione e depone il velo ed un rullo di recupero nel tratto di ritorno senza velo non sono fissi ma sono montati ciascuno su un carrello scorrevole parallelamente alla superficie del nastro di raccolta. Il rullo in corrispondenza del quale il nastro di trasporto si separa dal nastro di deposizione e depone il velo, successivamente detto rullo di deposizione, è montato su un carrello che scorre indicativamente da un bordo aH'altro del nastro di raccolta portando il punto di separazione dal nastro di deposizione, e quindi il punto di rilascio del velo, da un margine all'altro del velo o dei veli su cui deporre il velo successivo.
Il rullo attorno a cui il nastro di trasporto si accoppia con il nastro di deposizione, successivamente detto rullo di accoppiamento, è montato su un carrello che scorre dal bordo opposto a quello in cui il nastro di trasporto riceve il velo fino a circa metà della larghezza del nastro di raccolta.
Il rullo di recupero è montato su un carrello che scorre indicativamente dal bordo in prossimità al punto in cui il nastro di trasporto riceve il velo fino a circa metà della larghezza del nastro di raccolta in modo da mantenere costante il percorso totale del nastro di trasporto.
Per distribuire una costante quantità di velo sul nastro di raccolta il carrello di deposizione esegue il suo percorso ad una determinata velocità mentre il carrello di recupero ed il carrello di accoppiamento eseguono il loro percorso ad una velocità pari a metà della velocità del carrello di deposizione. Infatti procedendo il carrello di accoppiamento nella medesima direzione del carrello di deposizione ed a metà velocità permette un continuo e costante afflusso di velo al rullo di deposizione ovvero una continua e costante deposizione di velo.
Per uniformare e sincronizzare il movimento dei carrelli che sostengono i rulli di deposizione, di accoppiamento e di recupero, tali carrelli sono collegati con cinghie inestensibili in un percorso genericamente ad anello. In particolare una cinghia inestensibile trascina sia il carrello di recupero che il carrello di accoppiamento in modo da mantenere costante ed uguale (ma in verso contrario) il movimento dei due carrelli.
Dei tenditori assicurano che la tensione dei nastri trasportatori e delle cinghie inestensibili rimanga costante per tutto il periodo del funzionamento della macchina e durante le varie fasi di accelerazione e decelerazione dei carrelli.
Due correttori antideviazioni, applicati rispettivamente al nastro di trasporto ed al nastro di deposizione, compensano il movimento laterale che i nastri possono subire a causa del non perfetto parallelismo dei vari rulli o a causa di agenti esterni.
Tutta la macchina è controllata da un sistema elettrico o elettronico o da calcolatore elettronico.
Una delle principali particolarità della nuova macchina sta appunto nel ricevere il velo direttamente sul nastro che lo deporrà nel nastro di raccolta. Il velo fornito dalla cardatrice compie un unico e breve percorso prima di venire steso,
Per proteggere il velo anche dalle eventuali deformazioni che gli possono essere provocate da correnti d'aria generate dal moto, la nuova macchina utilizza il nastro superiore di deposizione che serve anche ad isolare il velo dall’ambiente durante il suo trasporto.
La nuova macchina, essendo strutturata solo su due nastri trasportatori, ha delle parti in movimento estremamente semplificate e quindi leggere. La nuova macchina ha bassi momenti inerziali da controllare nella alternanza della corsa dei carrelli. Questo consente di ottenere una migliore risposta nelle inversioni, una migliore linearità della velocità della corsa dei carrelli e infine di ridurre la quantità di forza motrice applicata. L'utilizzo di un terzo carrello nel nastro trasportatore consente inoltre di utilizzare due carrelli che viaggiano in senso contrario che migliorano la bilanciatura della macchina.
Inoltre essendo quest’ultima dotata di un sistema di traino ad anello chiuso presenta il vantaggio di ottenere tempi di inversione perfettamente uguali, su ambedue i sensi di marcia dei carrelli. L'inversione di movimento dei carrelli nelle macchine accoppiatrici di fibre cardate ha sempre rappresentato un punto dolente nella progettazione di queste macchine. Infatti l'omogeneità della fibra deposta dipende principalmente proprio dal comportamento che hanno i carrelli durante il loro moto.
Nel momento in cui si ferma sia il carrello di deposizione, sia il carrello di accoppiamento, che il carrello di recupero durante le inversioni di marcia (avanti e indietro) i nastri raccolgono, nei punti di passaggio dei circuiti, una maggiore quantità di fibre. La maggiore quantità di materiale lo si riscontra esattamente ai punti estremi della corsa del carrello di deposizione nonché ad una certa distanza, verso il centro del velo trasportato, da tali punti. II profilo trasversale della fibra deposta risulta avere un andamento irregolare con i massimi spessori sui bordi, corrispondenti ai punti di maggior deposito sopracitati.
La causa di tali maggiori spessori del velo sono dovuti all'inerzia del carrello nel momento in cui inveite la corsa e nell’inerzia del motore che trascina il carrello in quanto esso deve rallentare, fermarsi e ripartire nel verso opposto.
Per ovviare a tutti i suddetti inconvenienti la nuova macchina riduce drasticamente i tempi di rallentamento, sosta e ripartenza del carrello di deposizione adottando un motore di trascinamento per ogni verso di marcia del carrello.
Sostanzialmente in prossimità dei punti estremi della corsa del carrello, mentre questo sta per giungere a fine corsa, viene avviato anche il motore che trascinerà il carrello nella corsa di ritorno successiva.
Dopo Tinversione di marcia il motore che fino a prima aveva trascinato il carrello viene spento e messo in rotazione folle mentre viene mantenuto azionato il motore appena avviato per la corsa di ritorno.
Per evitare che la cinghia di collegamento fra il carrello e ciascun motore subisca tensioni dovute alle azioni contrapposte dei due motori, nel periodo che entrambi esercitano la loro trazione, vengono adottati dei tensionatori della cinghia, che traslano uno o più cilindri o pulegge attorno a cui ruota la cinghia.
Per avere una pronta risposta del moto del carrello è necessario che la cinghia, o le cinghie, di spostamento del carrello ed il carrello stesso costituiscano un percorso chiuso.
Come anzidetto la cinghia o le cinghie che trasmettono il movimento al carrello di deposizione, al carrello di accoppiamento ed al carrello di recupero costituiscono un percorso chiuso in modo che la tensione esistente sulla o sulle cinghie rimanga costante in qualsiasi momento del percorso dei carrelli. In particolare ciascuna cinghia ha un'estremità fissata al carrello, ruota attorno a pulegge o cilindri dei quali uno solidale al motore ed ha l'altra estremità collegata sempre con lo stesso carrello.
Due motori elettrici trasmettono direttamente il movimento alle cinghie, ognuna per ogni verso di scorrimento del carrello di deposizione.
I motori sono posizionati preferibilmente su zone della macchina corrispondenti agli estremi della corsa del carrello di deposizione. Dei tensionatori spostano linearmente alcuni cilindri o pulegge attorno a cui ruotano le cinghie.
Tali tensionatori hanno lo scopo di traslare i cilindri o pulegge di una distanza sostanzialmente pari alla lunghezza di cinghia trascinata da entrambi i motori quando vengono azionati in verso opposto.
Detti tensionatori sono in numero di due per ogni motore e sono posti uno a monte (superiore) ed uno a valle (inferiore) lungo il percorso della cinghia rispetto al motore; ovvero un tensionatore, successivamente detto tensionatore superiore, posto fra motore e carrello di deposizione ed un tensionatore, successivamente detto tensionatore inferiore, posto fra motore e carrello di recupero. Il loro funzionamento è congiunto e contrapposto; quando il carrello di deposizione giunge in prossimità del termine della sua corsa, e vengono azionati il motore per il ritorno e i tensionatori inerenti la cinghia trascinata dal carrello di deposizione, detto tensionatore superiore sposta il rullo o puleggia in direzione del carrello di deposizione mentre il tensionatore inferiore, sposta il rullo o puleggia opposto cioè nel verso opposto a quello di movimento del carrello di deposizione e nel verso uguale a quello del carrello di recupero.
Dei sensori di prossimità sono posti lungo il percorso del carrello di deposizione e rilevano il suo avvicinarsi alle posizioni estreme della sua corsa.
Tutto il funzionamento della macchina è comandato e controllato da appositi circuiti elettrici e/o elettronici e/o da un calcolatore. Viene di seguito descritto per sommi capi il funzionamento dei vari dispositivi di inversione della corsa del carrello di deposizione.
Si assume che il carrello di deposizione sia in movimento verso uno degli estremi della sua corsa.
Uno dei motori esercita la sua trazione sulla cinghia che trascina il carrello di deposizione; di conseguenza l'altra cinghia, scorrendo attorno ai vari rulli o pulegge trascina il carrello di recupero nella direzione opposta.
II tensionatore superiore posto fra il motore spento ed il carrello di deposizione tiene il rullo o puleggia nella posizione più distante dal carrello di deposizione cioè nella posizione in cui la cinghia percorre un percorso maggiore fra il motore e detto carrello. Il tensionatore inferiore posto fra il motore spento ed il carrello di recupero tiene il rullo o puleggia nella posizione più vicina dal carrello di recupero cioè nella posizione in cui la cinghia percorre una lunghezza minore fra il motore e detto carrello.
Quando il carrello di deposizione giunge in prossimità dell'estremo della sua corsa viene azionato il motore che trascinerebbe il carrello di deposizione nella direzione opposta
Tale operazione comporterebbe che la cinghia compresa ira il carrello di deposizione ed il motore che trascina il carrello di deposizione nel ritorno verrebbe tesa oltre misura mentre la cinghia compresa fra tale motore ed il carrello di recupero risulterebbe allentata. A evitare ciò vengono azionati gli appositi tensionatori superiore ed inferiore relativi al motore appena avviato che, traslando in verso opposto, diminuiscono il percorso della cinghia fra detto motore appena avviato ed il carrello di deposizione e contemporaneamente allungano il percorso fra detto motore ed il carrello di recupero.
Non appena il carrello raggiunge l'estremo della sua corsa viene spento il motore che finora l’aveva trascinato nella sua corsa e vengono traslati in verso opposto i tensionatori inerenti al motore che ora trascina il carrello e riportati nelle posizioni precedenti. L'utilizzo di dispositivi nei due motori a folle evita di far subire al carrello di deposizione il riavvio di un eventuale singolo motore per la rotazione in senso opposto; l’utilizzo di motori a folle evita di far subire al carrello il rallentamento del motore trainante e l'accelerazione del motore di ritorno; l’utilizzo dei tensionatori delle cinghie di traino mantiene costante la tensione sulle cinghie e richiama molto più velocemente il carrello di deposizione quando esso inverte il senso di marcia; la velocità di richiamo è pari alla somma della velocità di rotazione del motore e della velocità di traslazione dei tensionatori.
I rulli possono avere lunghezze notevoli e pertanto possono
flettere anche con frecce significative che risultano dannose al funzionamento della macchina.
Per ridurre la flessione e quindi la freccia dei rulli si prevede di realizzare dei rulli il cui appoggio rotante sia spostato verso il centro internamente al rullo in modo da realizzare una specie di "incastro rotante" che dimezzi tale abbassamento centrale.
Tali appoggi sono costituiti ciascuno da un perno di grosso diametro fissato alla struttura la cui estremità rivolta verso il rullo termina con un grosso cilindro o barilotto. Sulla superficie esterna di tale cilindro o barilotto sono fissati due cuscinetti a sfere sui quali viene applicato il rullo.
La lunghezza e le dimensioni del cilindro o barilotto nonché le dimensioni dei cuscinetti a sfere sono tali da impedire qualsiasi flessione relativa fra estremità del rullo e cilindro o barilotto dell’ incastro.
Il perno che collega detto cilindro o barilotto alla struttura della macchina mediante viene fissato alla struttura stessa mediante una doppia calettatura da entrambi i lati della parete a cui è vincolato. La macchina non è dotata di albero meccanico che trasmette il moto ai complessi carrelli destri e sinistri.
Il moto dei complessi carrelli viene fornito da due motori il cui sincronismo è gestito elettronicamente da idoneo sistema computerizzato.
In questa maniera vengono ulteriormente ridotte le inerzie e le varie parti meccaniche in movimento con vantaggi nelle prestazioni e nelle manutenzioni.
La macchina qui descritta, sia nei suoi aspetti generali che nel suo
esempio di realizzazione, risolve completamente tutti i problemi
finora presenti e che venivano ridotti con l'ausilio di particolari
meccanismi o accorgimenti costosi e significativi per il prodotto
ottenuto.
Nelle tavole allegate viene presentato, a titolo esemplificativo e
non limitativo, una pratica realizzazione del trovato.
La figura 1 schematizza una sezione verticale perpendicolare alla
direzione di avanzamento del o dei veli su cui viene posato il velo
successivo.
il velo o i veli su cui deporre il velo successivo sono trasportati
dal nastro di raccolta (1).
Sopra ad esso, con percorso genericamente ad anello, scorre il
nastro di trasporto (2) ruotante attorno ad una serie di rulli. Tale
nastro di trasporto (2) riceve il velo dalla cardatrice (3) e percorre
un tratto orizzontale ed un successivo tratto inclinato in discesa,
passa attorno al rullo di accoppiamento (7) con il nastro di
deposizione (4) in modo da trattenere il velo da deporre, percorre
un tratto orizzontale fino al rullo di deposizione (5) e si separa dal
nastro di deposizione (4), prosegue orizzontalmente fino ad un
rullo fisso e passa poi attorno al rullo di recupero (6) prima di
ritornare a ricevere il velo dalla cardatrice (3).
Il nastro di deposizione (4) percorre un tratto di andata e ritorno
sopra al tratto orizzontale superiore del nastro di trasporto (2),
<§ >ruota attorno ad un rullo di servizio, scende fino al rullo di accoppiamento (7) con il nastro di trasporto, percorre il tratto orizzontale fino al rullo di deposizione (5) assieme al nastro di trasporto (2) trattenendo il velo e risale al tratto orizzontale superiore attorno ad altri rulli di servizio.
Il rullo di deposito (5), il rullo di recupero (6) ed il rullo di accoppiamento (7) sono montati ciascuno su un carrello (8, 9, 10) scorrevole parallelamente alla superficie del nastro di raccolta su apposite rotaie (11).
Il carrello (8) del rullo di deposizione (5) scorre indicativamente da un bordo all’altro del nastro di raccolta (1) portando il punto di rilascio del velo da un margine aH'altro del velo o dei veli su cui deporre il velo successivo.
Il carrello (10) del rullo di accoppiamento (7) scorre dal bordo opposto a quello in cui il nastro di trasporto (2) riceve il velo fino a circa metà della larghezza del nastro di raccolta (1).
Il carrello (9) del rullo di recupero (6) scorre indicativamente dal bordo in prossimità al punto in cui il nastro di trasporto (2) riceve il velo fino a circa metà della larghezza del nastro di raccolta (1) in modo da mantenere costante il percorso totale del nastro di trasporto (2).
Il carrello di deposizione (5) esegue il suo percorso ad una determinata velocità mentre il carrello di recupero (9) ed il carrello di accoppiamento (10) eseguono il loro percorso ad una velocità pari a metà della velocità del carrello di deposizione (8).
I carrelli (8, 9, 10) sono collegati con cinghie inestensibili (12) in un percorso genericamente ad anello. In particolare una cinghia inestensibile (12) trascina sia il carrello di recupero (9) che il carrello di accoppiamento (10) in modo da mantenere costante ed uguale (ma in verso contrario) il movimento dei due carrelli (9, 10).
Ciascuna cinghia inestensibile (12) è azionata da due motori elettrici folli (16), ciascuno trainante in una unica direzione e funzionanti da ruota libera nella rotazione inversa.
Dei tenditori (13, 14) assicurano che la tensione dei nastri trasportatori (2, 4) e delle cinghie inestensibili (12) rimanga costante per tutto il periodo del funzionamento della macchina. In particolare per evitare che ciascuna cinghia di collegamento (12) fra il carrello (8, 9, 10) e ciascun motore (16) subisca tensioni dovute alle azioni contrapposte dei due motori (16), nel periodo che entrambi esercitano la loro trazione, ciascuna cinghia inestensibile (12) è dotata di quattro tensionatori (13) che lavorano a coppie in modo contrapposto a monte ed a valle di ogni motore elettrico (16).
Due correttori anti deviazioni (15), applicati rispettivamente al nastro di trasporto (2) ed al nastro di deposizione (4), compensano il movimento laterale che i nastri (2, 4) possono subire a causa del non perfetto parallelismo dei vari rulli o a causa di agenti esterni. Dei sensori di prossimità (17) sono posti lungo il percorso del carrello di deposizione (8) e rilevano il suo avvicinarsi alle posizioni estreme della sua corsa.
Nella figura 2 si mostrano tre fasi dello scorrimento dei nastri e
dei carrelli (8), (9), (10).
Nella figura 3 è rappresentato Tincastro d’estremità di ogni rullo
conformato in modo da ridurre le frecce di flessione dovute al
funzionamento.
Tale incastro è costituito da un perno (18) di grosso diametro
fissato alla struttura (19) la cui estremità rivolta verso il rullo (R)
termina con un grosso cilindro o barilotto (20). Sulla superficie
esterna di tale cilindro o barilotto (20) sono fissati due cuscinetti a
sfere (21) sui quali viene applicato il rullo.
La lunghezza e le dimensioni del cilindro o barilotto (20) nonché
le dimensioni dei cuscinetti a sfere (21) sono tali da impedire
qualsiasi flessione relativa fra estremità del rullo (R) e cilindro o
barilotto (20) dell’ incastro.
Queste sono le modalità schematiche sufficienti alla persona
esperta per realizzare il trovato, di conseguenza, in concreta
applicazione potranno esservi delle varianti senza pregiudizio alla
sostanza del concetto innovativo. Pertanto con riferimento alla
descrizione che precede e alla tavola acclusa si esprimono le n seguenti rivendicazioni.

Claims (3)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina per l'accoppiamento incrociato di veli di fibre cardate non tessute con nastro di deposizione ruotante attorno ad un rullo che oscilla parallelamente al piano del nastro di raccolta del velo e ortogonalmente al verso del moto del nastro di raccolta caratterizzata dal fatto che il velo è conferito al nastro di deposito da un nastro di trasporto che esegue un percorso genericamente ad anello, si accoppia con il nastro di deposito e rimane accoppiato ad esso fino al rullo di deposizione.
  2. 2. Macchina per l’accoppiamento incrociato di veli come da rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che i rulli attorno a cui il nastro di deposito ed il nastro di trasporto si accoppiano e si separano sono montati su carrelli traslanti perpendicolarmente al senso di avanzamento del nastro di raccolta, e dove il carrello del rullo di deposizione scorre da un bordo all’ altro del nastro di raccolta, e dove il carrello del rullo di accoppiamento scorre, dal bordo opposto a quello da cui viene conferito il velo fino a circa metà della larghezza del nastro di raccolta e ritorno, con velocità uguale a metà della velocità del rullo di deposizione.
  3. 3. Macchina per l'accoppiamento incrociato di veli come da rivendicazioni 1, 2, caratterizzata dal fatto che il rullo di recupero del nastro di trasporto è montato su un carrello traslante perpendicolarmente al senso di avanzamento del nastro di raccolta, e dove tale carrello scorre, dal bordo da cui viene conferito il velo fino a circa metà della larghezza del nastro di raccolta e ritorno, con velocità uguale a metà della velocità del rullo di deposizione. 4^ Macchina per l'accoppiamento incrociato dei veli come da rivendicazioni 1, 2, 3, caratterizzata dal fatto che detti carrelli scorrevoli del rullo di accoppiamento e del rullo di deposito sono fra loro collegati da elementi inestensibili (come cinghie, cavi, ecc.) in modo che il moto dei carrelli sia uguale ed uniforme. 5. Macchina per l'accoppiamento incrociato di veli come da rivendicazioni 1, 2, 3, 4, caratterizzata dal fatto che il nastro di trasporto rimane aderente al nastro di deposizione dal punto di conferimento (rullo di accoppiamento) fino al punto di deposizione (rullo di deposizione) del velo. Macchina per l'accoppiamento incrociato di veli come dalle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto di avere dei tenditori sia sui nastri trasportatori sia sulle cinghie inestensibili o eventuale altro mezzo di collegamento dei carrelli in modo da mantenere costante la tensione dei nastri e delle cinghie per tutto il periodo di funzionamento della macchina ed in ogni momento della corsa dei carrelli. 7^ Macchina per l'accoppiamento incrociato di veli come dalle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto di essere dotata di correttori antideviazioni applicati al nastro di deposizione ed al nastro di trasporto che compensano il movimento laterale dei nastri. Macchina per l’accoppiamento incrociato di veli come dalle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto di avere due motori dotati di ruota libera per la contro rotazione che provocano la traslazione con moto alternato del carrello con il rullo di deposizione mediante cinghie inestensibili e due motori dotati di ruota libera per la contro rotazione che provocano la traslazione del carrello di accoppiamento e del carrello di recupero, e dove ciascun motore trasmette il movimento alle cinghie ognuna per ogni verso di scorrimento del carrello, e dove in prossimità dei punti estremi della corsa del carrello e comunque prima del termine della sua corsa viene avviato anche l'altro motore che trascinerà il carrello nella corsa di ritorno successiva per poi venire spento quando il carrello raggiunge la fine della corsa di ritorno. Macchina per l'accoppiamento incrociato di veli come dalle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di avere dei tenditori delle cinghie di trascinamento, in numero di due per ogni motore e posti uno a monte ed uno a valle lungo il percorso della cinghia rispetto al motore, che spostano linearmente alcuni cilindri o pulegge attorno a cui ruotano le cinghie, e dove detti tensionatori spostano i cilindri o pulegge di un tratto compensativo sostanzialmente pari alla lunghezza di cinghia trascinata da entrambi i motori quando vengono azionati contemporaneamente nel verso opposto. 10. Macchina per raccoppiamento incrociato di veli caratterizzata dal fatto che i vincoli di estremità dei rulli sono costituiti ciascuno da un perno fissato alla struttura mediante calettatura da uno o da entrambi i lati della parete a cui è vincolato, mentre l’altra estremità, rivolta verso il rullo, è allargata e dove in corrispondenza di tale allargamento sono fissati due o più cuscinetti a sfere sui quali viene applicato il rullo.
ITPD970033 1997-02-19 1997-02-19 Macchina per l'accoppiamento incrociato di veli di fibre cardate non tessute con nastro di deposizione rotante IT1291420B1 (it)

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ITPD970033 IT1291420B1 (it) 1997-02-19 1997-02-19 Macchina per l'accoppiamento incrociato di veli di fibre cardate non tessute con nastro di deposizione rotante
EP98102497A EP0860531A3 (en) 1997-02-19 1998-02-13 Machine for the cross coupling of webs of carded, not woven fibers, provided with rotary unloading belt

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