ITPD940097U1

ITPD940097U1 - Carro perfezionato per la trinciatura e la miscelazione di prodotti d'uso zootecnico

Info

Publication number: ITPD940097U1
Application number: IT94PD000097U
Authority: IT
Priority date: 1994-09-28
Filing date: 1994-09-28
Publication date: 1996-03-28
Also published as: JPH08103156A; US5553937A; EP0704153A3; DE69503011D1; EP0704153A2; EP0704153B1; IL115448A0; ITPD940097V0; IT234551Y1

Abstract

Il presente trovato ha per oggetto un carro per la trinciatura e la miscelazione di prodotti di uso zootecnico del tipo comprendente su un telaio con ruote, a movimentazione autonoma o trainato, un contenitore sostanzialmente a tronco di cono rovescio, aperto superiormente, con all'interno una coclea rotante ad asse verticale e profilo esterno giacente su un'ideale superficie sostanzialmente conica in corrispondenza del quale sono montati coltelli trinciatori.Alla parete del contenitore sono incernierati coi rispettivi vertici, in assetto verticale su posizioni sostanzialmente radiali e inseribili e disinseribili attraverso predisposte fessure, controcoltelli sostanzialmente a settore discoidale.Il carro si caratterizza per il fatto che i controcoltelli sono disposti ciascuno col vertice in zona sostanzialmente mediana della parete sviluppandosi verso il basso fino ad interessarne la parte bassa.

Description

"CARRO PERFEZIONATO PER LA TRINCIATURA E LA MISCELAZIONE DI PRODOTTI D'USO ZOOTECNICO"

DESCRIZIONE

Il presente trovato ha per oggetto un carro perfezionato per la trinciatura e la miscelazione di prodotti d'uso zootecnico.

E' noto nel settore zootecnico l'impiego per la preparazione degli alimenti al bestiame, in particolare bovino, di carri trincia-miscelator i a coclea verticale sostanzialmente costituiti da un contenitore a tronco di cono rovescio disposto su un telaio con ruote all'interno del quale, appunto, è posizionata verticalmente una coclea rotante il profilo della cui elica giace su una ideale superficie sostanzialmente conica.

Alla coclea sono perifericamente fissati coltelli atti a trinciare il prodotto in miscelazione opportunamente caricato dall'alto e costituito in buona parte da materiale fibroso quale paglia e fieno additivato con integrativi proteici, prodotti insilati, sfarinati, ecc.

Facendo particolare riferimento alla figura 1 delle allegate tavole di disegni, in essa è visibile in sezione il contenitore indicato con A, la coclea B ed i coltelli C fissati sul suo profilo esterno.

Onde contrastare il movimento rotatorio del prodotto in lavorazione trascinato dalla coclea rotante B, nella parte bassa del contenitore A sono disposti in assetto verticale su posizioni sostanzialmente radiali controcoltelli D inseribili e disinseribili attraverso fessure predisposte sulla parete del contenitore A.

I detti controcoltelli D sono sostanzialmente dei settori discoidali incernierati al contenitore A in prossimità dei rispettivi vertici.

Come visibile in figura 1, i controcoltelli D si sviluppano verso l'alto dall'asse di incernieramento e si estendono fino ad un livello, preso come riferimento il fondo del contenitore A, che interessa solo il primo giro della spirale della coclea B.

Questo fa si che, quando per esigenze di lavorazione essi vengono inseriti nel contenitore A, la loro presenza oltre al benefico effetto di contrastare la rotazione del materiale abbia anche degli effetti negativi dovuti al fatto che la coclea per portare in rotazione lo stesso materiale lo deve far salire di livello superando l'ostacolo da essi costituito e forma in questa posizione una sorta di ciambella non miscelata.

Il moto verticale provoca facilmente il traboccare del materiale dal contenitore A.

Inoltre le parti più basse della coclea B sono maggiormente sollecitate di quelle superiori e i coltelli più bassi lavorano di più di quelli più alti con conseguente maggior usura e non omogenea trinciatura del prodotto.

Questo naturalmente a scapito sia dell'usura degli organi della macchina da un lato, sia della qualità ed omogeneità dell'alimento dall'altro.

Cercando di risolvere il problema diminuendo l'ingombro della coclea B si ha l'effetto negativo di allontanarla dai controcoltelli D diminuendone l'azione.

Per contro, aumentando l'ingombro della coclea B si ha un aumento dello sforzo a cui viene sottoposta la motorizzazione nonché l'insorgere di moti verticali del materiale troppo accentuati che lo fanno ancor più traboccare dal contenitore A.

E' da notare ancora che nel caso di inserimento di balloni di paglia gli attuali controcoltelli D, per la loro ridotta dimensione e per la loro posizione adiacente al fondo del contenitore A non riescono a contrastare in modo efficace il moto rotatorio indotto dalla coclea B cosicché l'azione di sfaldatura e trinciatura degli stessi risulta alquanto lunga oltre che facilmente provocante traboccamenti di materiale dal bordo superiore del contenitore A.

E' anche da mettere in evidenza che la disposizione dei controcoltelli D descritta in precedenza ed illustrata in figura 1 crea non pochi problemi in ordine agli ingombri complessivi della macchina.

Infatti, quando questi sono disinseriti dal contenitore A si trovano a sporgere con le parti più larghe in zona della parete di una certa larghezza.

Ciò comporta la necessità di avvicinarli al piano mediano longitudinale a cavallo del quale anteriormente o posteriormente è disposta l'apertura di scarico del prodotto col corrispondente nastro trasportatore di distribuzione.

Altri inconvenienti sono dovuti sostanzialmente al fatto che il ridotto sviluppo dei controcoltelli rende necessario sforzi di rilievo per il loro inserimento e disinserimento per effetto degli attriti e dell'azione che su di essi esercita il prodotto nel contenitore.

Essi sono quindi generalmente accoppiati a dispositivi a leve nel caso di azionamento manuale o a pistoncini idraulici per l'azionamento automatico.

Ciò implica naturalmente aggravi di costo di una certa rilevanza.

Compito principale del presente trovato è quello di mettere a punto un carro per la trinciatura e la miscelazione di prodotti ad uso zootecnico in cui siano eliminati gli inconvenienti sopra lamentati nei tipi noti relativi ai controcoltelli.

Nell'ambito del compito sopra esposto, conseguente primario scopo è quello di mettere a punto un carro in cui risulti ottimizzato il lavoro meccanico delle sue parti, in riferimento agli sforzi a cui esse sono sottoposte ed alla conseguente usura, nonché della qualità della trinciatura e miscelazione dell'alimento del bestiame.

Ancora un importante scopo è quello di avere una trinciatura migliore e più veloce.

Ancora un importante scopo è quello di mettere a punto un carro che presenti minori problemi di ingombro relativi ai controcoltelli.

Ancora uno scopo è quello di mettere a punto un carro i cui controcoltelli, quando ad azionamento manuale, non abbisognino di leve o altri dispositivi atti a ridurre gli sforzi di estrazione o inserimento.

Questi ed altri scopi ancora, che più chiaramente appariranno in seguito, vengono raggiunti da un carro perfezionato per la trinciatura e la miscelazione di prodotti di uso zootecnico del tipo comprendente su un telaio con ruote, a movimentazione autonoma o trainato, un contenitore sostanzialmente a tronco di cono rovescio, aperto superiormente, con all'interno una coclea rotante ad asse verticale e profilo esterno giacente su un'ideale superficie sostanzialmente conica in corrispondenza del quale sono montati coltelli trinciatori, alla parete di detto contenitore essendo incernierati quei rispettivi vertici, in assetto verticale su posizioni sostanzialmente radiali ed inseribili e disinseribili attraverso predisposte fessure, controcoltelli sostanzialmente a settore discoidale, detto carro caratterizzandosi per il fatto che detti controcoltelli sono disposti ciascuno col vertice in/Q zona sostanzialmente mediana della parete sviluppandos verso il basso fino ad interessare la parte bassa della stessa .

Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di una sua forma realizzativa illustrata a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle allegate tavole di disegni in cui: la fig. 1, come detto, rappresenta in sezione secondo un piano verticale longitudinale il contenitore di un carro secondo lo stato della tecnica;

la fig. 2 è una vista laterale di un carro secondo il trovato ;

la fig. 3 è una vista in sezione secondo un piano verticale longitudinale del contenitore relativo al carro di figura 2;

la fig. 4 e la fig. 5 sono particolari ingranditi parzialmente sezionati di un controcoltello del carro delle figure 2 e 3 in assetto completamente disinserito e completamente inserito nel contenitore.

Con riferimento alle figure da 2 a 5 precedentemente citate, un carro per la trinciatura e la miscelazione di prodotti di uso zootecnico comprende su un telaio 10 con ruote 11, in questo caso trainato, ma anche a movimentazione autonoma, un contenitore 12 sostanzialmente a tronco di cono rovescio aperto superiormente e con all'interno una coclea rotante 13 ad asse verticale e profilo esterno giacente su una ideale superficie sostanzialmente conica.

In corrispondenza del profilo esterno 14 della coclea 13 sono montati coltelli trinciatori 15.

Secondo il trovato, alla parete del contenitore 12 sono incernierati coi rispettivi vertici 16, in assetto verticale su posizioni sostanzialmente radiali, controcoltelli 17 con forma sostanzialmente a settore discoidale.

Quindi il profilo di ciascun controcoltello 17 è composto da due lati rettilinei convergenti verso il vertice 16, rispettivamente 18 e 19, e da un lato curvo 20 ad arco di cerchio.

L’apertura angolare del settore è preferibilmente di circa un quarto di angolo retto.

L 'incernieramento di ciascun controcoltello 17 è effettuato in corrispondenza di una piastra sagomata 21 saldata all'esterno del contenitore 12 e l'inserimento e dis inserimento nello stesso avviene attraverso una predisposta fessura 22.

Ancora secondo il trovato, ciascun controcoltello 17 è disposto con il vertice 16 in zona sostanzialmente mediana della parete del contenitore 12 sviluppandosi verso il basso fino ad interessare la parte bassa non adiacente al fondo 23, in pratica corrispondente ad un livello non inferiore sostanzialmente al primo giro dell'elica coclea 13.

Nel caso in esame l'azionamento di ciasc controcoltello 17 è automatico per mezzo di cilindretti idraulici 24 ancorati all'estremità ciascuno fra un attacco 25 al contenitore 12 ed un braccetto 26 che si sviluppa dal controcoltello 17 in zona adiacente al vertice 16.

Dalla parte opposta è prevista anche una maniglia 27. Su una linea a settore d'arco è anche disposta su ciascun controcoltello 17 una serie di fori passanti 28 che, con l'inserimento di una spina non illustrata possono definire dei fermi a limitare e regolare l'inserimento del controcoltello 17 nel contenitore 12.

Naturalmente può essere anche previsto l'azionamento semplicemente manuale dei controcoltelli 17 ed in questo caso non sono previsti i cilindretti 24, ma una semplice maniglia come la 27 o di altro tipo.

Per quanto riguarda il funzionamento, come già accennato, durante la lavorazione, a seconda del prodotto immesso nel contenitore, i controcoltelli 17 vengono inseriti a contrastare la rotazione dello stesso per effetto del trascinamento indotto dalla coclea 13.

Da prove pratiche si è constatato come i controcoltelli 17 ottengano di migliorare l'azione della parte più alta della coclea 13 nel contempo lasciando un sufficiente spazio per la caduta del materiale verso il fondo per far lavorare la parte più bassa.

Si è quindi ottenuto di rendere più omogeneo il lavoro della coclea ottimizzandone gli sforzi nelle varie parti e quindi di rendere più omogeneo il risultato sulla lavorazione del prodotto.

Altri vantaggi si sono ottenuti poi in riferimento all'usura dell'insieme dei coltelli che ora è più omogenea.

Si è anche ottenuta una migliore azione disgregante quando vengono caricati balloni di paglia in quanto la rilevante lunghezza dei controcoltelli fa si che anche in questi casi essi esplichino una efficace azione di contrasto del moto rotatorio indotto dalla coclea.

Per quanto riguarda poi l'ingombro del carro, con controcoltelli 17 completamente estratti, è da notare che la parte più larga di ciascuno di essi si trova nella zona in cui il contenitore è più stretto.

Da ultimo è da notare che la lunghezza dei controcoltelli 17 fa si che nel caso di azionamento manuale si abbia un buon braccio di leva fra la maniglia e l'asse di rotazione e ciò, tenuto anche conto che la disposizione dei controcoltelli 17 ne facilita il movimento, rende superflui dispositivi atti a facilitare l'inserimento ed il disinserimento dal contenitore 12.

Si è in pratica constatato come siano stati raggiunti il compito e gli scopi preposti al presente trovato.

In pratica i materiali impiegati, purché compatibili con l'uso contingente, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi, a seconda delle esigenze.

Claims

RIVENDICAZIONI 1) Carro perfezionato per la trinciatura e la miscelazione di prodotti di uso zootecnico del tipo comprendente su un telaio con ruote, a movimentazione autonoma o trainato, un contenitore sostanzialmente a tronco di cono rovescio, aperto superiormente, con all'interno una coclea rotante ad asse verticale e profilo esterno giacente su un'ideale superficie sostanzialmente conica in corrispondenza del quale sono montati coltelli trinciatori, alla parete di detto contenitore essendo incernierati coi rispettivi vertici, in assetto verticale su posizioni sostanzialmente radiali ed inseribili e disinseribili attraverso predisposte fessure, controcoltelli sostanzialmente a settore discoidale, detto carro caratterizzandosi per il fatto che detti controcoltelli sono disposti ciascuno col vertice in zona sostanzialmente mediana della parete sviluppandosi verso il basso fino ad interessare la parte bassa della stessa.
2) Carro come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti controcoltelli terminano in zona non adiacente al fondo di detto contenitore.
3) Carro come alla rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detta zona non adiacente al fondo è ad un livello sostanzialmente non inferiore al primo giro dal basso della spirale definita dal profilo di detta coclea.
4) Carro come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti controcoltelli a settore discoidale presenta ampiezza angolare sostanzialmente nell'intorno di un quarto di angolo retto .
5 ) Carro come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere cilindretti idraulici vincolati fra detto contenitore e ciascuno di detti controcoltelli per il loro azionamento automatico .
6) Carro come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti controcoltelli è dotato in zona opposta all'asse di incernieramento di una maniglia per l'azionamento manuale.
7) Carro come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti controcoltelli presenta su una linea a settore angolare una serie di fori passanti per 1 ' inserimento di una spina di fermo e regolazione dell'inserimento in detto contenitore.
8) Carro perfezionato per la trinciatura e la miscelazione dei prodotti di uso zootecnico come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per quanto descritto ed illustrato nelle allegate tavole di disegni.