ITPD20120192A1 - Struttura di contenimento e protezione per un defibrillatore semiautomatico esterno - Google Patents

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ITPD20120192A1
ITPD20120192A1 IT000192A ITPD20120192A ITPD20120192A1 IT PD20120192 A1 ITPD20120192 A1 IT PD20120192A1 IT 000192 A IT000192 A IT 000192A IT PD20120192 A ITPD20120192 A IT PD20120192A IT PD20120192 A1 ITPD20120192 A1 IT PD20120192A1
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Description

STRUTTURA DI CONTENIMENTO E PROTEZIONE PER UN DEFIBRILLATORE SEMIAUTOMATICO ESTERNO
DESCRIZIONE
Il presente trovato ha per oggetto una struttura di contenimento e protezione per un defibrillatore semiautomatico esterno.
L'invenzione si propone di supportare la diffusione sul territorio, dei defibrillatori semiautomatici esterni, rendendoli sempre disponibili alla collettività tutta, nel senso più ampio del termine, attraverso il monitoraggio delle loro funzioni di primaria importanza, risolvendo il problema tecnico della gestione del defibrillatore da parte di un utente non esperto, all'esterno degli ambienti sanitari in genere, e della verifica costante del funzionamento proprio del defibrillatore, le problematiche legate al rischio di furto o di manomissione, nonché il limite imposta dalla ad oggi necessaria presenza di presidio umano, che per forza di cose ne limita la possibilità di utilizzo solo nei tempi in cui gli operatori esperti sono in servizio.
Con il termine "defibrillatore semiautomatico" (spesso abbreviato con DAE, defibrillatore automatico esterno, o AED, "automated external defibrillator ") si intende un dispositivo in grado di effettuare la defibrillazione delle pareti muscolari del cuore in maniera sicura, dal momento che è dotato di sensori per riconoscere l'arresto cardiaco dovuto ad aritmie, fibrillazione ventricolare e tachicardia ventricolare.
Oggigiorno è sempre più sentita l'esigenza di mettere a disposizione della popolazione un simile apparecchio, ma la diffusione dei DAE è ad oggi frenata da due fattori fondamentali.
Il primo fattore fondamentale è che il DAE deve essere usato da personale addestrato, il secondo fattore fondamentale è che il DAE è un apparecchio di primo soccorso il cui impiego dev'essere comunque seguito immediatamente da un intervento di personale altamente specializzato, e per tale motivo è fondamentale conoscerne con precisione la posizione, in modo che tale personale altamente specializzato possa giungere sul luogo dell'impiego del DAE nel minor tempo possibile. Attualmente sono presenti, nel mercato, apparati o sistemi che consentono la geo localizzazione di un DAE, integrando un modulo GPS (Ground Positioning System) nel corpo del defibrillatore stesso; il modulo GPS a bordo del defibrillatore consente ai veicoli di pronto soccorso di raggiungere con precisione il posto dove è in corso il tentativo di rianimazione, in modo da poter portare eventuali ulteriori soccorsi in tempo utile senza perdite di tempo nel reperimento del posto.
Sono oggi note anche apposite teche accessoriate atte a consentire la distribuzione sul territorio dei DAE; tali teche consentono però l'uso al solo personale formato, per esempio in Italia tramite l'inserimento della tessera sanitaria o del codice fiscale, essendo in più predisposte per consentire all 'utilizzatore di chiamare i servizi di pronto soccorso con un tastierino numerico a disposizione sul corpo scatolare della teca stessa o al suo interno .
I citati mezzi atti a rendere più efficace l'impiego di un defibrillatore semiautomatico esterno presentano, come detto, dei limiti e degli inconvenienti .
II DAE con a bordo un modulo GPS, infatti, consente la sola geolocalizzazione del DAE, ma non presenta i mezzi per conoscere lo stato di funzionamento del DAE a distanza, potendosene verificare il funzionamento solo attraverso la rilevazione visiva del led di stato e l'ascolto del cicalino montato dai costruttori come allarme di guasto tecnico o di batteria scarica, pertanto solo il presidio umano consente di conoscere le condizioni di funzionamento del DAE.
La teca accessoriata, pur consentendo la diffusione sul territorio dei DAE mettendolo a disposizione di un operatore addestrato in punti strategici del territorio, non consente di conoscere lo stato di funzionamento del DAE a distanza, ma solo tramite verifica sul posto da parte del medesimo operatore.
Inoltre tale teca, pur rendendo disponibile il DAE all'operatore addestrato, non ne agevola l'intervento dal momento che l'operatore per entrare in contatto con un corrispondente centro di pronto intervento è costretto a digitare su un tastierino numerico, presente sulla teca, un numero da chiamare, in una situazione di tensione emotiva se non di panico in cui la digitazione del numero può risultare difficile oltre che temporalmente dispendiosa, in una situazione in cui la tempestività dell'intervento di defibrillazione è letteralmente vitale per il malato .
Un ulteriore inconveniente delle teche accessoriate note è dato dal fatto che non consentono di mantenere in collegamento 1 'utilizzatore del DAE con le centrali operative di pronto soccorso, una volta che questi si sia allontanato dalla teca per prestare soccorso allo sventurato, che potrebbe trovarsi anche a grande distanza dal luogo in cui è collocata la teca.
Non ultimo, tali teche non presentano mezzi per localizzare il DAE una volta che questo sia stato rimosso dalla teca stessa.
Il compito del presente trovato è quello di realizzare una struttura di contenimento e protezione per un defibrillatore semiautomatico esterno capace di ovviare ai limiti e agli inconvenienti delle tecniche note.
In particolare, nell'ambito di tale compito, uno scopo del trovato è quello di mettere a punto una struttura di contenimento e protezione per un defibrillatore semiautomatico esterno, capace di rendere un DAE disponibile sul territorio, senza l'ausilio di presidio umano, al contempo consentendone 1 ' uso, in caso di emergenza, in tutta sicurezza sia ad un utente addestrato che ad un utente inesperto, innalzando così le probabilità che sia effettuata una manovra di rianimazione cardio-polmonare precoce efficace. Un ulteriore scopo del trovato è quello di mettere a punto una struttura di contenimento e protezione che consenta sia di localizzare con precisione il DAE in utilizzo, sia di conoscere lo stato di funzionamento del DAE a distanza, potendosene verificare il funzionamento non solo attraverso la rilevazione visiva del led di stato e attraverso i segnali acustici del cicalino a bordo del DAE stesso, quindi anche in assenza di presidio umano del DAE.
Un altro scopo del trovato è quello di mettere a punto una struttura che preservi il DAE da furto o da atti vandalici.
Non ultimo scopo del trovato è quello di mettere a punto una struttura di contenimento e protezione per un defibrillatore semiautomatico esterno, realizzabile con impianti e tecnologie note.
Questo compito, nonché questi ed altri scopi che meglio appariranno in seguito, sono raggiunti da una struttura di contenimento e protezione per un defibrillatore semiautomatico esterno, caratterizzata dal fatto di comprendere una teca antisfondamento, di contenimento e protezione per una valigetta di trasporto contenente, bloccato inamovibilmente, un defibrillatore semiautomatico esterno, o 'DAE', detta teca presentando un'anta normalmente chiusa apribile mediante dispositivo di sblocco rapido, essendo presenti mezzi di impedimento dell'apertura dell'anta in caso di assenza di prestabilite condizioni di impiegabilità del DAE, detta valigetta essendo dotata di mezzi per la rilevazione dello stato di anomalia o di guasto del DAE in essa contenuto, e di mezzi di interscambio dati, relativi allo stato del DAE e alle sue attività quando impiegato, interscambio dati che avviene o con corrispondenti mezzi di interscambio dati di detta teca o, mediante mezzi di connessione ad una rete di telefonia mobile, direttamente con un server di monitoraggio remoto, detta valigetta presentando anche mezzi per la comunicazione diretta tra un utilizzatore e un associato centro di pronto intervento, per l'addestramento in loco dell 'utilizzatore stesso, e mezzi per l'istantanea localizzazione della stessa valigetta.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, della struttura di contenimento e protezione per un defibrillatore semiautomatico esterno secondo il trovato, illustrata, a titolo indicativo e non limitativo, negli uniti disegni, in cui:
- la figura 1 illustra una vista schematica frontale di una struttura secondo il trovato con teca aperta;
- la figura 2 rappresenta un parziale esploso della teca della struttura secondo il trovato;
- la figura 3 è una vista prospettica posteriore della teca di figura 2;
- la figura 4 rappresenta una vista schematica di una teca secondo il trovato con indicate le linee di alimentazione elettrica;
- la figura 5 rappresenta la medesima vista schematica di figura 4, con indicate le linee di interconnessione dei componenti;
- la figura 6 rappresenta una vista schematica di una valigetta secondo il trovato, con indicate le linee di alimentazione elettrica;
- la figura 7 rappresenta la medesima vista schematica di figura 6 con indicate le linee di interconnessione tra i vari componenti;
- la figura 8 rappresenta schematicamente l'interconnessione tra teca e valigetta.
Con riferimento alle figure citate, una struttura di contenimento e protezione per un defibrillatore semiautomatico esterno è indicata nel suo complesso con il numero 10.
Tale struttura 10 di contenimento e protezione per un defibrillatore semiautomatico esterno 11, da intendersi di tipo noto, comprende una teca antisfondamento 12, di contenimento e protezione per una valigetta di trasporto 13 contenente, bloccato inamovibilmente, il defibrillatore semiautomatico esterno 11, per brevità di seguito indicato come 'DAE'.
La teca 12 presenta un'anta 14 normalmente chiusa apribile mediante dispositivo di sblocco rapido 15, più sotto meglio descritti.
La teca 12, ben schematizzata nelle figure 4 e 5, presenta anche mezzi 16 di impedimento dell'apertura dell'anta 14 in caso di assenza di prestabilite condizioni di impiegabilità del DAE 11, mezzi 16 anch'essi più sotto descritti.
La valigetta 13, ben schematizzata nelle figure 6 e 7, è dotata di mezzi 17 per la rilevazione dello stato di anomalia o di guasto del DAE 11 in essa contenuto, e di mezzi 18 di interscambio dati, relativi allo stato del DAE e alle sue attività quando impiegato.
Tale interscambio dati avviene o con corrispondenti mezzi 19 di interscambio dati di detta teca 12 o, mediante mezzi di connessione 20 ad una rete di telefonia mobile, direttamente con un server di monitoraggio remoto 21, come schematizzato in figura 8.
La valigetta 13 presenta anche mezzi 22 per la comunicazione diretta tra un utilizzatore e un associato centro di pronto intervento, per l'addestramento in loco dell'utilizzatore stesso. Vantaggiosamente, la valigetta 13 comprende anche mezzi 23 per l'istantanea localizzazione della stessa valigetta, ad esempio un modulo GPS (Ground Positioning System) .
La teca antisfondamento 12 è costituita, ad esempio, da un corpo scatolare in acciaio inossidabile, potendo quindi essere posizionata all'esterno, su colonnina apposita o appesa a parete, anche in località marine o in generale in luoghi ove è sottoposta ad agenti atmosferici altamente corrosivi.
Il corpo scatolare della teca 12 contiene due affiancati vani superiori 25 e 26, un primo vano 25 per i mezzi 27 di alimentazione della teca, più sotto meglio descritti, ed un secondo vano 26 per i citati mezzi di interconnessione 19, anch'essi più sotto descritti, ed altri eventuali componenti .
Il coperchio 28 è chiuso mediante viti antiscasso, per impedire o comunque rendere difficoltosa la manomissione della struttura 10 e il furto del DAE .
Inferiormente, la teca 12 presenta due opposti vani laterali 29 e 30, tra i quali è posizionata la valigetta 13, ed un doppio fondo definente una intercapedine 31 .
In un primo vano laterale inferiore 29 sono disposti i mezzi 16 di impedimento all'apertura dell 'anta 14.
Nel secondo vano laterale inferiore 30 e nell'intercapedine del doppio fondo 31 sono posti mezzi di regolazione della temperatura nella teca, per la salvaguardia della funzionalità della valigetta 13 e del defibrillatore 11.
Nel presente esempio realiz zativo, non limitativo del trovato, nel secondo vano laterale inferiore 30 è posta una termo-resistenza elettrica 32 atta a mantenere la temperatura all'interno della teca 12 superiore ai 5°C, per non compromettere l'efficienza del DAE.
Nel doppio fondo 31 è posizionato un refrigeratore 33, ad esempio a compressione di vapore, atto ad entrare in funzione per mantenere la temperatura della teca inferiore ai 40°C, analogamente per non compromettere l'efficienza del DAE alloggiato.
Nelle figure 4 e 5 è schematizzata la presenza di una luce di servizio 35, ad esempio a led, posta nel vano di contenimento della valigetta 13, atta a permettere la chiara e veloce individuazione della stessa valigetta in caso di intervento notturno o qualora la struttura 10 fosse in un locale scarsamente illuminato.
La teca 12 è dotata di mezzi rilevatori dell'apertura dell'anta 14, che si concretizzano ad esempio in un sensore magnetico 36, e di mezzi rilevatori effrazione del coperchio 28, atti a segnalare eventuali atti vandalici ed in generale l'apertura impropria dello stesso coperchio 28.
Tali mezzi rilevatori possono anch'essi concretizzarsi in un sensore magnetico 37.
I sensori magnetici 36 e 37 sono interconnessi con i mezzi di interscambio dati 19 come più sotto descritto .
L'anta 14 è data da un corpo piastriforme, anch'esso in acciaio inossidabile, preposto ad aprirsi mediante un movimento traslatorio verticale, per gravità, avendo i bordi laterali 38 e 39 impegnati in corrispondenti guide 40 e 41 definite sul corpo scatolare della teca 12.
II dispositivo di sblocco rapido 15 è dato da un pulsante a fungo 41, premendo il quale si disimpegna un gancio atto a sostenere detta anta, la quale è guidata a scivolare per gravità verso il basso mediante le citate corrispondenti guide laterali .
Tale sistema di apertura dell'anta 14, non illustrato per semplicità, consente di ridurre al minimo le operazioni di apertura della teca 12, dal momento che un colpo al pulsante a fungo 41 è sufficiente per consentire il libero accesso all'interno della teca 12 e quindi alla valigetta 13, liberando così 1 'utilizzatore, già in agitazione per le operazioni di rianimazione che si appresta a compiere, da altre manovre che si sarebbero rese utili con altri sistemi di apertura .
I mezzi 16 di impedimento all'apertura dell'anta 14 sono dati da un elettromagnete a blocco non alimentato, ovvero che esercita la sua azione magnetica, cioè di bloccaggio dell'anta 14, in caso di assenza di alimentazione elettrica.
Con un simile mezzo di impedimento, in caso di assenza di energia elettrica, o in caso di negato consenso da parte dell'unità elettronica di controllo e gestione all'interno della teca 12, più sotto descritta, l'anta 14 non è apribile.
Infatti la teca 12 presenta anche un ricevitore di prossimità 42, ad esempio un apparecchio di lettura RFID, che permette l'accesso alla valigetta 13 in assenza di conoscenza delle condizioni del DAE 11, solo ad operatori addestrati, in possesso di un trasmettitore codificato, ad esempio una etichetta RFID, e il cui codice identificativo sia inserito nel database caricato nell'unità elettronica di controllo e gestione della teca 12.
I mezzi per la rilevazione dello stato di anomalia o guasto 17 a bordo della valigetta 13 sono dati ad esempio da un sensore fonico, atto a captare il segnale acustico emesso dal DAE in caso di anomalie o guasto; infatti i DAE sono generalmente dotati di due segnalatori di anomalie e guasto, un segnalatore acustico, e un segnalatore visivo, ovvero una luce lampeggiante.
Tale sensore fonico è interconnesso ai mezzi di interscambio dati 18 a bordo della valigetta 13.
Tali mezzi di interscambio dati 18 a bordo della valigetta 13 comprendono, nel presente esempio realiz zativo, un modulo wi-fi 44, i mezzi di connessione 20 ad una rete telefonica, ovvero un modulo telefonico GSM-GPRS di scambio dati e comunicazione vocale, di connessione ad una rete di telefonia mobile, un router 45 di interconnessione tra i moduli citati, ed una prima unità elettronica 46 di controllo e gestione dei componenti all'interno della valigetta 13.
Il modulo wi-fi 44 permette lo scambio di dati con un corrispondente modulo wi-fi della teca 12 quando la valigetta 13 si trova nel raggio d'azione della linea senza fili, mentre il modulo telefonico GPS-GPRS 20 entra in funzione per lo scambio dati e le varie funzioni di comunicazione quando la valigetta 13 si trova al di fuori della copertura wi-fi della teca 12, e fornisce comunque il collegamento telefonico automatico con i servizi di pronto soccorso, senza che 1 'utilizzatore che preleva la valigetta 13 debba mettersi in contatto con i servizi di pronto soccorso impiegando il proprio telefono.
In particolare, tali mezzi di interscambio dati 18 a bordo della valigetta 13 comprendono anche un dispositivo di scambio dati a raggi infrarossi 47, che permette la lettura dei dati che il DAE salva nella sua memoria interna, alla fine dell'evento di defibrillazione, dati poi gestiti e smistati dall'unità elettronica di controllo e gestione 46. I mezzi 19 di interscambio dati all'interno della teca 12 comprendono un modulo di connessione wi-fi 50, per l'interconnessione senza fili con il corrispondente modulo wi-fi 44 e con l'unità elettronica di controllo e gestione 46 a bordo di detta valigetta 13, un modulo di connessione ad una rete informatica locale 51, Lan Ethernet o simili, un router wi-fi 52, di interconnessione reti, per la rilevazione dei segnali wi-fi emessi dalla valigetta e invio dati, ad un server di monitoraggio remoto 21, tramite modulo di connessione a rete informatica locale, un modulo telefonico GSM-GPRS 54 di scambio dati e comunicazione vocale, di connessione ad una rete di telefonia mobile, ed una unità elettronica 55 di controllo e gestione dati, nonché di gestione dei componenti all'interno della teca 12.
All'unità elettronica 55 è eventualmente associata una scheda 55a di ingresso lettura segnali e uscita segnali comandi.
I mezzi 22 per la comunicazione diretta di un utilizzatore con un centro di pronto intervento montati sulla valigetta 13, sono dati da un modulo telefonico vocale 56, interconnesso con un dispositivo altoparlante-microfono 57, così da essere consentita la comunicazione tra 1 'utilizzatore e un operatore dei servizi di pronto soccorso; può essere presente, in alternativa o in contemporanea, anche un dispositivo con cuffia e microfono 58, così da permettere la comunicazione in modalità riservata,0in caso di eccesso di rumorosità nella zona dell 'intervento .
La valigetta 13 è preferibilmente dotata di videocamera 59, preposta a consentire all'operatore dei servizi di pronto soccorso in remoto di vedere lo scenario in cui 1'utilizzatore realizza l'attività di rianimazione, con la possibilità di fornirgli indicazioni veloci ed accurate senza attendere la descrizione orale dell 'utilizzatore, il quale può trovarsi in condizioni psicofisiche di stress e quindi non perfettamente lucido nell 'esprimersi e nell 'analizzare la situazione.
1 mezzi di alimentazione elettrica della teca 12 comprendono un primo alimentatore 60 da 12 Volt, collegato a due batterie tampone 61 e 62, per l'alimentazione dei mezzi di interscambio dati 19 e dell'unità elettronica 55, oltre che degli eventuali mezzi di termoregolazione 32 e 33 e i mezzi 16 di impedimento apertura anta, ovvero l'elettromagnete operante in assenza di alimentazione .
I mezzi di alimentazione 27 comprendono anche un secondo alimentatore 63, a 6 Volt, e una corrispondente batteria tampone 64, per l'alimentazione delle luci e del ricevitore di prossimità 42 .
La teca 12 infatti presenta anche mezzi per la segnalazione luminosa dello stato del DAE e della teca stessa, che si concretizzano in un emettitore di luce verde 65, indicante lo stato di operatività del DAE e della struttura 10 nel suo insieme, e in un emettitore di luce rossa 66, indicante lo stato di non operatività; tali emettitori luminosi 65 e 66 sono posti in prossimità del pulsante a fungo 41, quindi sulla faccia anteriore della teca 12.
In corrispondenza delle finestrelle da cui è emessa la luce colorata sono posti dei led a luce bianca atti a funzionare ad intermittenza a teca aperta .
La teca 12 è dotata vantaggiosamente di una videocamera 70 per effettuare foto o video quando viene aperta la teca 12 o in caso di tentativo di scasso, permettendo l'identificazione del soggetto che preleva la valigetta 13 in caso di furto commesso o tentato.
La teca 12 è dotata eventualmente anche di una sirena 71 per segnalare l'avvenuta apertura della teca .
La teca 12 presenta anche un modulo voce 72, associato ad una pluralità di pulsanti di chiamata rapida 73, 74, 75 e 76, per il contatto telefonico istantaneo con enti di pronto intervento quali polizia, carabinieri, vigili del fuoco eccetera. L'unità elettronica 55 può essere interconnessa con una videocamera di sorveglianza 80, ad esempio di tipo 'dome', posta al di sopra della teca 12, utile per visualizzare gli eventi nei dintorni, integrando i servizi di sorveglianza nelle aree pubbliche e costituendo ulteriore deterrente contro il furto e le azioni vandaliche.
All'unità elettronica di controllo e gestione 55 è associata una memoria di back-up, atta a registrare tutti gli eventi e il database con i codici di autorizzazione degli operatori addestrati autorizzati all'apertura della teca mediante riconoscimento da parte del ricevitore di prossimità 42; nel caso di si verificasse una temporanea mancanza di connessione per l'invio dei dati al server di monitoraggio 21, la memoria di back-up invia i dati all'unità elettronica 55 e quindi al server 21 al ripristino della connessione .
I mezzi di alimentazione elettrica della valigetta 13 sono dati da una batteria tampone ricaricabile 90 a bordo della valigetta 13.
Tale batteria tampone ricaricabile 90 è ricaricata mediante dispositivo di ricarica per induzione, comprendente un trasmettitore induttivo 91, posto in una intercapedine posteriore 92 della teca 12, chiusa inferiormente dal fondo 93 della teca stessa, e comprendente un ricevitore induttivo 94 a bordo della valigetta 13, ovviamente connesso alla batteria tampone 90, posizionato in modo da risultare affacciato in prossimità del trasmettitore induttivo 91 quando la valigetta 13 è all'interno della teca 12.
L'intercapedine posteriore 92 è definita da una piastra posteriore 97 tra due montanti 95 e 96 di fissaggio ad un supporto.
Il trasmettitore induttivo 91 è interconnesso all'unità elettronica di controllo e gestione 55, cosicché quando la valigetta 13 è rimossa e la trasmissione per induzione si interrompe, l'evento determina un segnale che da il via all'inizio delle attività di interscambio dati tra teca 12 e valigetta 13, con l'attivazione delle comunicazioni tra 1'utilizzatore e l'operatore del pronto soccorso tramite i mezzi di comunicazione 22 a bordo della valigetta 13 stessa.
La valigetta 13 è dotata di un accelerometro 99, il quale va a costituire un segnale di verifica ausiliario della rimozione della valigetta 13 dalla teca 12, a conferma del segnale già determinato dall'interruzione del funzionamento del ricevitore induttivo 92.
Il funzionamento della struttura 10 secondo il trovato è la seguente.
La teca 12 e la valigetta 13 sono costantemente connesse e sincronizzate fra loro sia localmente, tramite connessione wi-fi, sia tramite server di monitoraggio 21, come ben schematizzato in figura 8.
Nella teca 12 è alloggiato il router wi-fi 52 che riceve i dati dalla valigetta 13, quando questa si trova nella teca 12, inviando i dati al server di monitoraggio 21 tramite internet attraverso il modulo di rete lan/ethernet 51.
Nel caso la rete Lan fosse inattiva, il sistema invia i dati al server 21 tramite il modulo di telefonia mobile 54, quindi tramite la rete telefonica degli operatori mobili, finché non è ripristinata la connessione Lan.
Quando la valigetta 13, contenente il DAE 11, viene prelevata dalla teca 12 e di conseguenza esce dal campo wi-fi del router 52 presente nella teca 12, l'unità elettronica di controllo e gestione 46 della valigetta 13 trasmette i dati autonomamente attraverso il modulo di connessione ad una rete di telefonia mobile 20 li sincronizza nel server di monitoraggio 21; inoltre la valigetta 13 utilizza la rete mobile anche nel caso in cui il router wi-fi 45 abbia un guasto tecnico, garantendo sempre la possibilità di conoscere lo stato di funzionamento del DAE 11.
Quando la struttura 10 è in stand-by, ovvero in attesa di utilizzo, la teca 12 si presenta con l'anta 14 chiusa e la valigetta 13 nel suo alloggiamento con l'emettitore di luce verde 65, recante la scritta 'on line', acceso.
L'unità elettronica di controllo e gestione 46 della valigetta 13, come prima condizione primaria impostata, verifica costantemente, tramite i mezzi 17 per la rilevazione dello stato di anomalia o di guasto del DAE 11, cioè il sensore fonico, la pressione sonora all'interno della valigetta 13, confermando o meno la piena funzionalità del DAE. In caso di allarme sonoro per guasto tecnico e/o anomalia del DAE 11, l'unità elettronica 46 della valigetta 13 rileva, tramite il sensore fonico, il segnale acustico emesso dal DAE, segnale acustico attivato emesso dal DAE a seguito dei test interni al defibrillatore stesso, i quali possono aver riscontrato ad esempio un guasto tecnico.
L'unità elettronica 46 della valigetta 13 comunica via wi-fi all'unità elettronica di controllo e gestione 55 della teca 12 l'allarme di "guasto tecnico", e di seguito l'unità elettronica di controllo e gestione 55 della teca 12 provvede ad inviare il comando ai mezzi 16 di impedimento dell'apertura dell'anta 14, ovvero all 'elettromagnete, per bloccare 1'apertura dell'anta 14 ed impedire che si possa prelevare il DAE non funzionante; contestualmente si accende l'emettitore di luce rossa 66, recante la scritta 'off line', rendendo visibile agli utenti che il DAE non è utilizzabile; contemporaneamente tramite 11 router 52 è inviato un corrispondente segnale di allarme alla centrale operativa di manutenzione (di seguito C.O.M.) che ha in carico la manutenzione ed i servizi di pronto soccorso.
In situazione di DAE 11 funzionante, l'unità elettronica di controllo e gestione 55 della teca 12 verifica una seconda condizione primaria, che è data dallo stato di carica delle batterie tampone 61, 62 e 64 della teca 12, e 90 della valigetta 13, rilevando se il sistema è alimentato dalla rete elettrica oppure se la carica delle stesse è in diminuzione, in quanto non ricaricate.
Una volta che l'unità elettronica 55 della teca 12 rileva l'assenza di alimentazione, invia un primo allarme, relativo alla diminuzione di carica nelle batterie al di sotto di una prima soglia impostata, ad esempio 100% di carica, alla C.O.M. per conoscenza, ma il sistema rimane operativo utilizzando la carica ancora presente nelle batterie tampone.
Quando la carica delle batterie tampone 61, 62, 64 e 90 scende al di sotto di una seconda soglia impostata, ad esempio al di sotto del 98% di carica, conseguenza del fatto che non è stata ripristinata l'alimentazione di rete, l'unità elettronica 55 invia un secondo allarme alla C.O.M., che provvede a contattare i preposti operatori per verificarne le cause.
Se dopo il secondo allarme, l'alimentazione di rete non è ancora ripristinata e la carica delle batterie tampone scende al di sotto di una terza soglia impostata, ad esempio al di sotto del 30% di carica, l'unità elettronica 55 comanda i mezzi 16 di impedimento dell'apertura dell'anta 14, cioè l'elettromagnete, attivando il bloccaggio dell'apertura dell'anta 14 della teca 12, ed accendendo l'emettitore luminoso rosso di "offline" sulla teca 12, inviando contemporaneamente alla C.O.M. e ai servizi di pronto soccorso un corrispondente terzo allarme.
Se la struttura 10 è ancora dotata di energia sufficiente per operare, ma non potendo garantire energia sufficiente per la connessione telefonica della valigetta 13 con gli operatori dei servizi di pronto soccorso, requisito indispensabile per l'uso da parte di un utilizzatore non formato, nè potendo garantire un'autonomia tale da consentire ai sistemi di geo localizzazione di funzionare per un tempo sufficiente a rintracciare la valigetta 13 in caso di furto, l'unità elettronica di controllo e gestione 55 della teca 12 filtra l'accesso al DAE 11 tramite il ricevitore di prossimità 42, consentendo di aprire l'anta 14 solo a coloro che possiedono un corrispondente trasmettitore RFID e che sono inseriti nel database locale memorizzato nella stessa unità elettronica di controllo e gestione 55.
Con la procedura sopra descritta si garantisce che il DAE 11, nelle suddette condizioni, sia utilizzato solo da persone autorizzate e addestrate, senza rinunciare a rendere disponibile il DAE 11 a chiunque in caso di necessità, comunque identificando chi ha preso la valigetta 13 tramite registrazione del codice RFID, oltre ad essere eseguita una fotografia mediante la videocamera 70 all'apertura dell'anta 14.
Nel caso di assenza prolungata dell'alimentazione di rete elettrica, oltre 70 ore, l'unità elettronica di controllo e gestione 55 della teca 12 invia un quarto allarme relativo ad una quarta, ed ultima, soglia di carica impostata, ad esempio del 10%, bloccando definitivamente tutte le funzioni della struttura 10, compresa l'apertura condizionata con ricevitore di prossimità 42, fino al ripristino della carica delle batterie tampone almeno alla terza soglia, impedendo l'uso non assistito in remoto da operatore addestrato, e il rischio di furto a causa della limitata autonomia della batteria tampone 90 della valigetta 13, che invaliderebbe le funzioni di geo localizzazione. In caso di DAE 11 funzionante e con batterie tampone cariche, il sistema permette l'apertura dell'anta 14 della teca 12, al fine di consentire la presa della valigetta 13 contenente il DAE 11; contestualmente l'unità elettronica 55 della teca 12 attiva la videocamera 70 per effettuare foto o riprese video del soggetto che apre la teca 12, con il solo fine di utilizzo nel caso si verifichi la condizione di un tentativo di furto.
L'unità elettronica di controllo e gestione 55 della teca 12 invia un segnale di apertura teca alla C.M.O. ed un pre-allarme ai servizi di pronto soccorso, in contemporanea vengono attivate anche la sirena 71 e i due emettitori luminosi 65 e 66 di stato "oniine" ed "offline" lampeggiano contemporaneamente per richiamare l'attenzione dei presenti .
Come detto, in caso di batterie tampone cariche al di sotto della terza soglia, l'apertura dell'anta 14 avviene solo ed esclusivamente tramite il riconoscimento del trasmettitore RFID.
In caso di tentativo di scasso del coperchio 28 di accesso ai vani superiori 25 e 26 contenenti la componentistica elettronica della teca 12, il sensore magnetico 37 corrispondente ne da segnale all'unità elettronica di controllo e gestione 55, la quale segnala l'evento alla C.M.O., e al contempo attiva la videocamera 70, la sirena 71 e l'intermittenza degli emettitori luminosi 65 e 66, per richiamare l'attenzione dei presenti sul tentativo di scasso; l'eventuale associata videocamera 'dome' 80, posta in posizione rialzata rispetto alla teca 12, registra sia il video che l'audio dell'evento doloso ed è possibile, in remoto, comunicare con i soggetti presenti.
In caso di regolare prelievo della valigetta 13 contenente il DAE 11, nel momento in cui viene prelevata la valigetta 13 dal suo alloggiamento, il ricevitore induttivo 94 a bordo della valigetta 13 segnala all'unità elettronica di controllo e gestione 46 della stessa valigetta 13 la mancanza di alimentazione; la medesima unità elettronica di controllo e gestione 46 verifica se anche 1 'accelerometro 99 segnala il movimento della valigetta 13; nel caso che entrambi i segnali risultino positivi l'unità elettronica di controllo e gestione 46 invia un segnale di presa valigetta all'unità elettronica di controllo e gestione 55 della teca 12, che provvede ad inviare i dati ai servizi di pronto soccorso.
L'unità elettronica di controllo e gestione 46 attiva il modulo GPS 23 interno alla valigetta 13, inviando attraverso il modem router 45 le coordinate in continuo per la tracciatura della valigetta 13 stessa.
L'unità elettronica di controllo e gestione 46 attiva il modulo voce 56 e mette in contatto l'operatore dei servizi di pronto soccorso che fornisce l'assistenza del caso, guidando eventualmente 1'utiliz zatore non addestrato nelle manovre di rianimazione.
L'operatore di pronto soccorso e ed i mezzi di soccorso, tipo ambulanza, attraverso apposita piattaforma web integrata, possono seguire il movimento del DAE 11, localizzando con precisione dove si trova la persona colpita da malore.
Una volta aperta la valigetta 13, 1'utilizzatore può seguire le procedure impartite dal defibrillatore semiautomatico 11 con l'assistenza telefonica dell'operatore del pronto soccorso, che ha la possibilità di vedere la scena dove si svolgono le manovre di rianimazione, attraverso la videocamera 59 integrata nella valigetta 13.
In situazione di forti rumori ambientali è possibile utilizzare l'apposita cuffia con microfono 58, che consente all 'utilizzatore di ricevere chiaramente in cuffia le indicazioni sulle manovre di rianimazione e all'operatore di sentire solo la voce dell'utente e non i rumori di fondo ambientali .
Nel caso la valigetta 13 fosse asportata dalla teca 12 non per esigenza sanitaria, quindi in caso di furto o atto vandalico, l'operatore dei servizi di pronto soccorso, resosi conto del tentativo di furto dal non ottenimento di risposta da parte di colui che ha aperto la teca 12, può segnalare l'accaduto alle forze dell'ordine, che attraverso la piattaforma web integrata, possono vedere il soggetto che ha preso la valigetta 13, seguirne il movimento con il tracciamento inviato dal modulo GPS 23 e comunicare verbalmente tramite la valigetta 13 anche se ancora chiusa.
Si è così constatato come il trovato porti a compimento il compito e gli scopi preposti.
Infatti, con il trovato si è messa a punto una struttura di contenimento e protezione per un defibrillatore semiautomatico esterno, che consente di mettere a disposizione un defibrillatore semiautomatici sul territorio 365 giorni all'anno per 24 ore al giorno, rendendo il defibrillatore impiegabile anche da un utilizzatore non addestrato.
L'impiego di una serie di tali strutture 10 secondo il trovato permette di distribuire capillarmente sul territorio altrettanti defibrillatori per una defibrillazione precoce, senza rinunciare alla necessaria sicurezza durante il loro utilizzo.
Premesso che un intervento utilizzando un DAE 11 si svolge normalmente in condizioni critiche e che il suo uso , se fatto in maniera approssimativa e poco accurata rappresenta un pericolo per il paziente, per i soccorritori e per gli astanti, la struttura 10 secondo il trovato pone in collegamento il soccorritore con i servizi di pronto soccorso, rendendo le prime manovre di rianimazione sul posto realmente precoci ed efficaci, con la massima sicurezza possibile ed allertando automaticamente i soccorsi ed informarli sul maggior numero di dettagli relativi alla scena dell'evento, ancor prima del loro arrivo sul posto.
Inoltre, con il trovato si è messa a punto una struttura 10 che consente il collegamento diretto con gli operatori di pronto soccorso, permettendo al soccorritore di avere un concreto aiuto nelle manovre di rianimazione.
In più con il trovato si è messa a punto una struttura 10 la cui valigetta 13 di contenimento del DAE 11 è a completa tenuta stagna, dal momento che la ricarica della batteria tampone 90 avviene tramite dispositivo di ricarica ad induzione, quindi senza l'interposizione di cavi, il cui allestimento richiederebbe presenza di fori nella valigetta .
Ulteriormente, con il trovato, si è messa a punto una struttura di contenimento e protezione per un defibrillatore semiautomatico esterno che permette di proteggere, monitorare le funzionalità e controllare l'accessibilità al DAE, secondo le condizioni preimpostate.
Ancora, con il trovato si è messa a punto una struttura di contenimento e protezione per un defibrillatore semiautomatico esterno che ha il vantaggio di rendere disponibile immediatamente il DAE 11 anche senza un presidio umano, garantendone la funzionalità attraverso il monitoraggio continuo e preservandolo da furti, atti vandalici e agenti atmosferici, nel caso fosse installato in aree pubbliche esterne.
Al verificarsi di un evento di sospetta fibrillazione nelle vicinanze, l'utente, prelevando la valigetta con il DAE, allerta i soccorsi automaticamente, attraverso il sistema, che invia le coordinate della valigetta e contestualmente mette in comunicazione vocale e visiva l'utente, con gli operatori dei servizi di Pronto Soccorso che forniranno le istruzioni per le prime manovre di soccorso per la defibrillazione e la rianimazione, in attesa dell 'ambulanza .
Il trovato, così concepito, è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo; inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti.
In pratica, i materiali impiegati, (^purché compatibili con l'uso specifico,*) nonché le dimensioni e le forme contingenti, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze e dello stato della tecnica.
Ove le caratteristiche e le tecniche menzionate in qualsiasi rivendicazione siano seguite da segni di riferimento, tali segni sono stati apposti al solo scopo di aumentare l'intelligibilità delle rivendicazioni e di conseguenza tali segni di riferimento non hanno alcun effetto limitante sull'interpretazione di ciascun elemento identificato a titolo di esempio da tali segni di riferimento .

Claims (2)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Struttura (10) di contenimento e protezione per un defibrillatore semiautomatico esterno (11), che si caratterizza per il fatto di comprendere una teca antisfondamento (12), di contenimento e protezione per una valigetta di trasporto (13) contenente, bloccato inamovibilmente, un defibrillatore semiautomatico esterno (11), o 'DAE ', detta teca (12) presentando un'anta (14) normalmente chiusa con mezzi di apertura rapida condizionata dal contemporaneo verificarsi di prestabilite condizioni, detta valigetta (13) essendo dotata di mezzi (17) per la rilevazione dello stato di anomalia o di guasto del DAE (11) in essa contenuto, ed essendo presenti mezzi (18, 19, 20, 23) di interscambio dati tra teca, valigetta e un server remoto (21), relativi allo stato del DAE e alle sue attività quando impiegato, detta valigetta (13) presenta mezzi (22) per la comunicazione diretta tra un utilizzatore e un associato centro di pronto intervento, per l'addestramento in loco dell 'utilizzatore stesso.
  2. 2) Struttura di contenimento e protezione secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di apertura rapida condizionata dal contemporaneo verificarsi di prestabilite condizioni sono dati da un dispositivo di sblocco rapido (15), e da mezzi (16) di impedimento dell'apertura dell'anta (14) in caso di assenza di prestabilite condizioni di impiegabilità del DAE (11)■ 3) Struttura secondo le rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che detti mezzi (18, 19, 20) di interscambio dati tra teca, valigetta e un server remoto (21), comprendono, all'interno di detta valigetta (13), mezzi (18) di interscambio dati, relativi allo stato del DAE e alle sue attività quando impiegato, interscambio dati che avviene o con corrispondenti mezzi (19) di interscambio dati di detta teca (12) o, mediante mezzi di connessione (20) ad una rete di telefonia mobile, direttamente con detto server di monitoraggio remoto (21) . 4) Struttura secondo le rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che detti mezzi di interscambio dati comprendono anche mezzi (23) per l'istantanea localizzazione della stessa valigetta, ad esempio definiti da un modulo GPS. 5) Struttura di contenimento e protezione secondo le rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto di presentare mezzi di regolazione della temperatura nella teca. 6) Struttura di contenimento e protezione secondo le rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che in un vano laterale inferiore (30), interno alla teca (12), è posta una termoresistenza elettrica (32), e in un doppio fondo (31) è posizionato un refrigeratore (33), ad esempio a compressione di vapore. 7) Struttura di contenimento e protezione secondo le rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che detta teca (12) comprende mezzi rilevatori dell'apertura dell'anta (14). 8) Struttura di contenimento e protezione secondo le rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto detta anta (14) è data da un corpo piastrif orme, anch'esso in acciaio inossidabile, preposto ad aprirsi mediante un movimento traslatorio verticale, per gravità, avendo i bordi laterali (38, 39) impegnati in corrispondenti guide (40, 41) definite sul corpo scatolare della teca (12). 9) Struttura di contenimento e protezione secondo le rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che detto dispositivo di sblocco rapido (15) è dato da un pulsante a fungo (41), premendo il quale si disimpegna un gancio atto a sostenere detta anta, la quale è guidata a scivolare per gravità verso il basso mediante le corrispondenti guide laterali. 10) Struttura di contenimento e protezione secondo le rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che detti mezzi (16) di impedimento all'apertura dell'anta (14) sono dati da un elettromagnete a blocco non alimentato, ovvero che esercita la sua azione magnetica, di bloccaggio dell'anta (14), in caso di assenza di alimentazione elettrica. 11) Struttura di contenimento e protezione secondo le rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che detta teca (12) presenta un ricevitore di prossimità (42) che permette l'accesso alla valigetta (13) in assenza di conoscenza delle condizioni del DAE (11), solo ad operatori addestrati, in possesso di un corrispondente trasmettitore codificato il cui codice identificativo è inserito nel database caricato in una unità elettronica di controllo e gestione della teca (12). 12) Struttura di contenimento e protezione secondo le rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che detti mezzi per la rilevazione dello stato di anomalia o guasto (17) del DAE a bordo della valigetta (13) sono dati da un sensore fonico, atto a captare il segnale acustico emesso dal DAE in caso di anomalie o guasto. 13) Struttura di contenimento e protezione secondo le rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che detti mezzi di interscambio dati (18) a bordo della valigetta (13) comprendono un modulo wi-fi (44), mezzi di connessione (20) ad una rete telefonica, ovvero un modulo telefonico GSM-GPRS di scambio dati e comunicazione vocale, di connessione ad una rete di telefonia mobile, un router (45) di interconnessione tra i moduli citati, ed una prima unità elettronica (46) di controllo e gestione dei componenti all'interno della valigetta (13). 14) Struttura di contenimento e protezione secondo le rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto detti mezzi (19) di interscambio dati all'interno della teca (12) comprendono un modulo di connessione wi-fi (50), per l'interconnessione senza fili con il corrispondente modulo wi-fi (44) e con l'unità elettronica di controllo e gestione (46) a bordo di detta valigetta (13), un modulo di connessione ad una rete informatica locale (51), Lan Ethernet o simili, un router wi-fi (52), di interconnessione reti, per la rilevazione dei segnali wi-fi emessi dalla valigetta e invio dati, ad un server di monitoraggio remoto (21), tramite modulo di connessione a rete informatica locale, un modulo telefonico GSM-GPRS (54) di scambio dati e comunicazione vocale, di connessione ad una rete di telefonia mobile, ed una seconda unità elettronica (55) di controllo e gestione dati, nonché di gestione dei componenti all'interno della teca (12). 15) Struttura di contenimento e protezione secondo le rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che detti mezzi (22) per la comunicazione diretta di un utilizzatore con un centro di pronto intervento montati sulla valigetta (13) sono dati da un modulo telefonico vocale (56), interconnesso con un dispositivo altoparlante-microfono (57) e/o con un dispositivo con cuffia e microfono (58). 16) Struttura di contenimento e protezione secondo le rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che i mezzi di alimentazione elettrica della valigetta (13) sono dati da una batteria tampone ricaricabile (90) a bordo della valigetta (13), detta batteria tampone ricaricabile (90) essendo ricaricata mediante dispositivo di ricarica per induzione, comprendente un trasmettitore induttivo (91), posto nella teca (12), e un ricevitore induttivo (94) a bordo della valigetta (13).
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