ITPD20120176A1 - Tenda a veneziana - Google Patents
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Description
DESCRIZIONE
Campo di applicazione
Forma oggetto della presente invenzione una tenda a veneziana.
Stato della tecnica
Come à ̈ noto, le tende veneziane sono costituite da una pluralità di lamelle, disposte parallelamente tra loro e mantenute in posizione tramite strutture di sostegno in corda o in altro materiale. Tali strutture di sostegno sono essenzialmente di due tipi.
Un primo tipo di struttura à ̈ denominato a “scaletta completa†ed à ̈ costituito da due costole parallele (disposte nel senso dell’altezza della tenda) e da una pluralità di traversi che le collegano tra loro a distanze regolari. A ciascun traverso va associata una lamella, in appoggio (se il traverso à ̈ singolo) oppure in inserimento (se il traverso à ̈ multiplo).
Un secondo tipo di struttura à ̈ denominato a “scalette separate†o a “semi-scaletta†ed à ̈ costituito da due elementi filiformi separati tra loro, che vengono associati a coppie sui lati opposti delle lamelle. Ciascun elemento filiforme costituisce una semiscaletta.
Le semiscalette si differenziano tra loro per il materiale e per il tipo di mezzi di fissaggio alla lamella. Un primo tipo di semiscaletta molto diffuso à ̈ costituito da un cordino, dotato nel suo sviluppo longitudinale di una pluralità di occhielli. La semiscaletta viene fissata tramite graffette o ganci ai bordi delle lamelle.
Un secondo tipo di semiscaletta à ̈ costituito da un filo metallico rivestito esternamente in plastica. Anche questo tipo di semiscaletta viene fissato ai bordi delle lamelle tramite graffette o ganci. Rispetto alla semiscaletta in corda, il filo metallico garantisce una superiore resistenza meccanica. Rispetto alla semiscaletta con occhielli, la semiscaletta a filo metallico può però essere soggetta nel tempo a scorrimenti longitudinali (per la cedevolezza del rivestimento plastico) a discapito della stabilità di fissaggio.
Per superare questo limite, à ̈ stata proposta una semiscaletta realizzata ancora con filo metallico rivestito in plastica, ma dotata di una pluralità di rigonfiamenti o palline, raggruppati a coppie lungo lo sviluppo longitudinale del filo. La distanza tra i due rigonfiamenti di una stessa coppia à ̈ sostanzialmente equivalente allo spessore di una lamella, mentre il passo tra due coppie di rigonfiamenti à ̈ minore della larghezza delle lamelle (per consentire una parziale sovrapposizione in chiusura tra due lamelle adiacenti). I rigonfiamenti impediscono lo scorrimento longitudinale del filo rispetto alla lamella e alla graffetta di fissaggio.
Come già illustrato sopra, le semiscalette vengono tutte associate alle lamelle tramite graffette o ganci fissati sui bordi laterali delle lamelle stesse.
Le graffette sono elementi di fissaggio strutturati per bloccare un singolo occhiello di una semiscaletta oppure una semiscaletta in filo metallico plastificato direttamente a contatto del bordo del lamella. L’occhiello o il filo viene interposto tra la lamella e la graffetta. Generalmente, questa operazione viene condotta manualmente con l’ausilio di pistole per l’applicazione delle graffette.
I ganci possono essere di molti tipi, ma tutti caratterizzati dal fatto che l’occhiello viene bloccato sul gancio e non direttamente sulla lamella.
Un tipo di gancio molto diffuso à ̈ illustrato nella Figura 1 ed à ̈ costituito da un elemento ad U, che definisce la porzione di ancoraggio del gancio alla lamella, e da un anello aperto, che si estende dall’elemento ad U in posizione opposta rispetto alle due estremità di libere della U e in corrispondenza del quale va infilato l’occhiello. L’anello viene fissato al bordo della lamella forzando l’elemento ad U a perforare la lamella. La porzione ad U che ha attraversato la lamella à ̈ quindi ribattuta. L’anello aperto viene, quindi, chiuso dopo l’infilaggio dell’occhiello.
I ganci e le graffette possono essere applicati sia su lamelle semplici (i.e. con bordo liscio), sia su lamelle di tipo ribordato (i.e. con bordo arricciato) e garantiscono generalmente ottimi risultati in termini di stabilità e sicurezza di aggancio della semiscaletta sulle lamelle.
Il limite di questa modalità di fissaggio à ̈ legato essenzialmente alle complessità operative legate alla gestione dei ganci e delle graffette, che devono, infatti, essere applicati in modo stabile e sicuro sui bordi delle lamelle, senza deteriorarle esteticamente.
Presentazione dell'invenzione
Pertanto, scopo della presente invenzione à ̈ quello di eliminare in tutto o in parte gli inconvenienti della tecnica nota sopra citata, mettendo a disposizione una tenda a veneziana che possa essere realizzata fissando le semiscalette alle lamelle senza richiedere la perforazione dei bordi delle lamelle tramite l’applicazione di ganci o graffette.
Un ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ quello di mettere a disposizione una tenda a veneziana, che sia di facile ed economica realizzazione.
Breve descrizione dei disegni
Le caratteristiche tecniche dell'invenzione, secondo i suddetti scopi, sono chiaramente riscontrabili dal contenuto delle rivendicazioni sottoriportate ed i vantaggi della stessa risulteranno maggiormente evidenti nella descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano una o più forme di realizzazione puramente esemplificative e non limitative, in cui:
- la Figura 1 mostra in vista prospettica un esempio di un gancio con anello aperto usato tradizionalmente per fissare una semiscaletta ad una lamella;
- la Figura 2 mostra una vista prospettica di una tenda a veneziana in accordo ad una prima soluzione realizzativa dell’invenzione;
- la Figura 3 mostra una vista prospettica in esploso di un dettaglio della tenda di Figura 2, il dettaglio essendo relativo ad un gruppo comprendente una lamella, una semiscaletta (con filo metallico plastificato e palline di bloccaggio) ed un fermaglio di fissaggio della semiscaletta alla lamella;
- la Figura 4 mostra il dettaglio di figura 3 in condizione assemblata;
- la Figura 5 mostra una vista prospettica di un dettaglio di una tenda a veneziana in accordo ad una seconda soluzione realizzativa dell’invenzione, il dettaglio essendo relativo ad un gruppo comprendente una lamella, una semiscaletta con occhielli ed un fermaglio di fissaggio della semiscaletta alla lamella; e
- la figura 6 mostra una vista ortogonale in pianta del fermaglio illustrato nelle Figure 3, 4 e 5;
- la figura 7 mostra una vista ortogonale laterale del fermaglio di Figura 6 secondo la freccia VII ivi riportata; e
- la figura 8 mostra una vista ortogonale frontale del fermaglio di Figura 6 secondo la freccia VIII ivi riportata.
Descrizione dettagliata
Con riferimento ai disegni allegati à ̈ stata indicata nel suo complesso con 1 una tenda a veneziana secondo l’invenzione.
Qui e nel seguito della descrizione e delle rivendicazioni, si farà riferimento alla tenda in condizione di utilizzo. In questo senso dovranno dunque essere intesi eventuali riferimenti ad una posizione inferiore o superiore.
In accordo ad una forma realizzativa generale dell’invenzione, la tenda a veneziana comprende:
- una pluralità di lamelle 10, ciascuna delle quali comprende un elemento profilato che si estende lungo una direzione principale di sviluppo longitudinale X con due bordi longitudinali opposti 11,12 e definisce il corpo della lamella stessa;
- una pluralità di semiscalette di sostegno 20 o 40 che collegano tra loro le lamelle (sovrapposte tra loro) in corrispondenza dei loro bordi longitudinali 11,12; e
- una pluralità di fermagli (30), ciascuno dei quali fissa una semiscaletta ad uno dei bordi di una lamella.
L’elemento profilato può essere di qualsiasi tipo. In particolare, la lamella può avere un profilo in sezione piano o incurvato (come illustrato negli esempi delle figure allegate). I bordi longitudinali della lamella possono essere lineari (come illustrato negli esempi delle figure allegate) oppure arricciati.
Preferibilmente l’elemento profilato à ̈ in materiale metallico (in particolare lega di alluminio o acciaio), ma può essere anche in materiale plastico.
Come sarà chiarito nel seguito della descrizione, la lamella 1 può essere utilizzata con qualsiasi tipo di semiscaletta, ed in particolare sia con semiscalette con occhielli (come illustrato nella Figura 5), sia con semiscalette senza occhielli (in particolare, realizzate in filo metallico plastificato con rigonfiamenti o palline, come illustrato nelle Figure 3 e 4).
Come illustrato nelle Figure allegate, ciascun fermaglio 30 comprende una porzione di supporto 31 e due porzioni di presa 32, 33, che si estendono a sbalzo dalla porzione di supporto 34.
Le due porzioni di presa 32, 33 sono contraffacciate tra loro e definiscono una intercapedine 34 all’interno della quale à ̈ inserita almeno una porzione di una lamella 10 prossimale ad un bordo longitudinale 11 o 12.
Su ciascuna porzione di presa 31, 32 à ̈ ricavata una sede passante allungata 35, 36. Tale sede passante 35, 36 à ̈ aperta in corrispondenza dell’estremità libera 37, 38 della relativa porzione di presa 32, 33.
Le sedi passanti 35, 36 delle due porzioni di presa 32, 33 sono sovrapposte tra loro e affacciate sull’intercapedine 34.
Come si può osservare in particolare nelle Figure 4 e 5, una semiscaletta 20 o 40 à ̈ bloccata sul bordo di una lamella in corrispondenza di una propria porzione 21 o 41 che attraversa il fermaglio in corrispondenza delle suddette due sedi passanti 35, 36 e in corrispondenza dell’intercapedine 34.
Operativamente, come si può osservare raffrontando le Figure 3 e 4, la semiscaletta 20 viene posizionata tra il bordo della lamella 10 e il fermaglio 30. La semiscaletta 20 viene inserita all’interno del fermaglio passando attraverso le due sedi passanti 35,36. Il fermaglio 30, con la semiscaletta così ad esso associata, viene quindi portato in presa sulla lamella 10, inserendo tra le due porzioni di presa 32, 33 (i.e. all’interno dell’intercapedine 34) una porzione della lamella prossimale ad un bordo longitudinale.
Vantaggiosamente, l’intercapedine 34 ha dimensioni tali per cui la lamella si inserisce con interferenza all’interno dell’intercapedine stessa. Le due porzioni di presa 32 e 33 sono realizzate in modo tale che con il progressivo inserimento della lamella all’interno dell’intercapedine esse vengano elasticamente divaricate e possano quindi premere contro la porzione di lamella 10 così da bloccarla all’interno dell’intercapedine 34.
La presa del fermaglio 30 sulla lamella può essere affidata unicamente all’incastro della lamella nell’intercapedine, ovvero può essere affidata alla sola pressione esercitata dalle porzioni di presa sulla lamella.
Preferibilmente, la presa del fermaglio sulla lamella viene affidata anche o in alternativa ad un incastro per accoppiamento di forma tra la lamella e una o entrambe le porzioni di presa.
In accordo alle soluzioni realizzative descritte nelle Figure allegate, almeno una delle porzioni di presa 32, 33 ha una o più protuberanze 39’, 39†che si estendono all’interno dell’intercapedine 34. Tali una o più protuberanze 39’, 39†si incastrano all’interno di corrispondenti sedi di innesto 13 ricavate nella porzione di lamella 10 che à ̈ inserita all’interno dell’intercapedine 34.
Le suddette sedi 13 di innesto delle protuberanze 39’, 39†sono ricavate sulla lamella in corrispondenza dei punti in cui devono essere ancorate le semiscalette. Tali sedi 13 sono ricavate lungo entrambi i bordi longitudinali della lamella.
In particolare, ciascuna protuberanza 39’, 39†à ̈ costituita da una linguetta elasticamente deformabile che si estende all’interno dell’intercapedine.
Vantaggiosamente, come illustrato nella Figura 7, la linguetta 39’, 39†si estende dalla relativa porzione di presa formando un angolo acuto α con una superficie della porzione di presa affacciata sull’intercapedine. La linguetta à ̈ orientata con la propria estremità libera 39a rivolta verso la porzione di supporto 31 del fermaglio 30. In questo modo, quando la lamella entra nell’intercapedine ed il bordo si avvicina alla porzione di supporto attraversando l’intercapedine, le linguette non oppongono resistenza e vengono elasticamente accostate verso la relativa porzione di presa. Una volta incastrate all’interno delle sedi, un movimento di estrazione della lamella verrebbe invece impedito dalle lamelle. Le linguette - sotto la trazione della lamella, alla quale sono associate – tenderebbero infatti a disporsi ortogonalmente alla lamella stessa bloccandone il movimento. L’incastro di forma che viene a realizzarsi à ̈ quindi irreversibile.
Le protuberanze 39’, 39†possono essere previste solo una delle due porzioni di presa 32, 33. In questo caso, le sedi di innesto 13 sono ricavate solo su una delle facce principali
Preferibilmente, al fine di garantire una superiore stabilità di fissaggio, entrambe le porzioni di presa 32, 33 hanno una o più protuberanze 39’, 39†che si estendono all’interno dell’intercapedine 34. In particolare tali protuberanze sono costituite da linguette come sopra descritto. In questo caso le sedi di innesto 13 sono ricavate in corrispondenza di entrambe le due facce principali 14, 15 della porzione di lamella 10 inserita all’interno dell’intercapedine 34.
Più in dettaglio, in accordo alle soluzioni realizzative illustrate nelle Figure allegate, le protuberanze 39’ di una porzione di presa 32 sono contrapposte alle porzioni di presa 39†dell’altra porzione di presa 33. Ciò garantisce una più equilibrata distribuzione degli sforzi e quindi una maggiore stabilità di fissaggio.
Le sedi di innesto 13 possono essere costituite da zone ribassate ricavate nella lamella.
Vantaggiosamente, soprattutto nel caso di protuberanze contrapposte, come illustrato nelle Figure allegate, le sedi di innesto 13 possono costituite da aperture passanti. In questo modo la singola apertura può fungere da sede di innesto per due protuberanze contrapposte.
Vantaggiosamente, come si può osservare nelle Figure allegate, ed in particolare nella Figura 6, ciascuna sede passante allungata 35, 36 divide la rispettiva porzione di presa 32, 33 in due parti 32a, 32b e 33a, 33b. Le suddette protuberanze 39’, 39†sono previste su entrambe le parti 32a, 32b e 33a, 33b di ciascuna porzione di presa 32, 33. Ciò assicura una più equilibrata distribuzione degli sforzi e quindi una maggiore stabilità di fissaggio.
In particolare, come illustrato nelle Figure allegate, le porzioni di presa 32, 33 possono essere costituite da elementi lastriformi. Vantaggiosamente, le linguette 39’, 39†possono essere ottenute per tranciatura della lamella 10.
Il fermaglio 30 può essere realizzato in metallo o in plastica.
Il fermaglio 30 può avere almeno un asse di simmetria Y. In particolare, tale asse di simmetria Y passa per le due sedi passanti allungate 35, 36.
In particolare, tale asse di simmetria Y Ã ̈ ortogonale alla direzione principale di sviluppo X della lamella 10.
Vantaggiosamente, si possono prevedere soluzioni in cui le protuberanze (in particolare le linguette) sono ricavate sulla lamella anziché sul fermaglio, e le sedi di innesto (in particolare aperture passanti) sono ricavate sulle porzioni di presa del fermaglio anziché sulla lamella.
Come illustrato nelle Figure 3 e 4, si possono utilizzare semiscalette a filo metallico plastificato con rigonfiamenti o palline.
Più in dettaglio, la semiscaletta 20 à ̈ costituita da un elemento filiforme 20a comprendente un’anima metallica e un rivestimento esterno in materiale plastico. Lungo il suddetto elemento filiforme 20a sono fissati una pluralità di rigonfiamenti o palline 22, organizzati a coppie di due rigonfiamenti 22 separati tra loro da un tratto intermedio 21 di elemento filiforme. La semiscaletta 20 à ̈ inserita nelle due sedi allungate 35,36 di un fermaglio 30 in corrispondenza del tratto intermedio 21 con i suddetti due rigonfiamenti 22 disposti uno sotto e uno sopra il fermaglio 30, e quindi uno sotto e uno sopra la lamella 10.
Come illustrato nella Figura 5, si possono utilizzare semiscalette con occhielli.
Più in dettaglio, la semiscaletta 40 à ̈ costituita da un elemento filiforme 40a da cui si estendono una pluralità di occhielli 41. La semiscaletta 40 à ̈ associata al fermaglio 30 tramite un occhiello 41 inserito nelle due sedi allungate 35,36.
L’invenzione permette di ottenere numerosi vantaggi in parte già descritti.
La tenda a veneziana secondo l’invenzione può essere realizzata fissando le semiscalette alle lamelle senza richiedere la perforazione dei bordi delle lamelle tramite l’applicazione di ganci o graffette. Si evita pertanto il rischio di deteriorare esteticamente le lamelle.
I fermagli di bloccaggio delle semiscalette possono infatti essere applicati sulle lamelle a pressione oppure tramite un semplice accoppiamento di forma. In quest’ultimo caso le lamelle sono già predisposte per accoppiarsi con i fermagli.
L’applicazione dei fermagli à ̈ quindi un’operazione estremamente semplice e veloce, che può essere effettuata sia in modo automatico, sia in modo manuale.
La tenda secondo l’invenzione risulta essere meccanicamente resistente, grazie alla stabilità di fissaggio garantita dai fermagli utilizzati.
Infine, la tenda secondo l’invenzione risulta essere di facile ed economica realizzazione, dal momento che. Al di là della realizzazione dei fermagli (ottenibili per stampaggio nel caso in cui siano in materiale plastico o per tranciatura/piegatura nel caso in cui siano in lamierino metallo) sulle lamelle sono infatti richieste al massimo semplici lavorazioni meccaniche per la realizzazione delle sedi di innesto.
L’invenzione così concepita raggiunge pertanto gli scopi prefissi.
Ovviamente, essa potrà assumere, nella sua realizzazione pratica anche forme e configurazioni diverse da quella sopra illustrata senza che, per questo, si esca dal presente ambito di protezione.
Inoltre tutti i particolari potranno essere sostituiti da elementi tecnicamente equivalenti e le dimensioni, le forme ed i materiali impiegati potranno essere qualsiasi a seconda delle necessità .
Claims (14)
- RIVENDICAZIONI 1. Tenda a veneziana comprendente: - una pluralità di lamelle (10), ciascuna delle quali comprende un elemento profilato che si estende lungo una direzione principale di sviluppo longitudinale (X) con due bordi longitudinali opposti (11,12) e definisce il corpo della lamella; - una pluralità di semiscalette di sostegno (20, 40) che collegano tra loro dette lamelle sovrapposte tra loro in corrispondenza dei loro bordi longitudinali (11,12); e - una pluralità di fermagli (30), ciascuno dei quali fissa una semiscaletta ad uno dei bordi di una lamella, caratterizzata dal fatto che ciascun fermaglio (30) comprende una porzione di supporto (31) e due porzioni di presa (32, 33), che si estendono a sbalzo da detta porzione di supporto (31), contraffacciate tra loro, definendo una intercapedine (34) all’interno della quale à ̈ inserita almeno una porzione di una lamella (10) in prossimità di un bordo longitudinale (11 o 12), su ciascuna porzione di presa (31, 32) essendo ricavata una sede passante allungata (35, 36), aperta in corrispondenza dell’estremità libera (37, 38) della relativa porzione di presa (32, 33), le sedi passanti (35, 36) delle due porzioni di presa (32, 33) essendo sovrapposte tra loro e affacciate sull’intercapedine (34), una semiscaletta (20, 40) essendo bloccata sul bordo di una lamella in corrispondenza di una propria porzione (21, 41) che attraversa il fermaglio in corrispondenza delle due sedi passanti (35, 36) e dell’intercapedine (34).
- 2. Tenda secondo la rivendicazione 1, in cui detta intercapedine (34) ha dimensioni tali per cui la lamella si inserisce con interferenza al suo interno, le due porzioni di presa (32, 33) essendo elasticamente premute contro la porzione di lamella (10) così da bloccarla all’interno dell’intercapedine (34).
- 3. Tenda secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui almeno una delle porzioni di presa (32, 33) ha una o più protuberanze (39’, 39†) che si estendono all’interno dell’intercapedine (34), dette una o più protuberanze (39) incastrandosi all’interno di corrispondenti sedi di innesto (13) ricavate nella porzione di lamella (10) inserita all’interno dell’intercapedine (34).
- 4. Tenda secondo la rivendicazione 3, in cui ciascuna di dette una o più protuberanze (39’, 39†) à ̈ costituita da una linguetta elasticamente deformabile che si estende all’interno dell’intercapedine.
- 5. Tenda secondo la rivendicazione 4, in cui detta linguetta (39’, 39†) si estende dalla relativa porzione di presa formando un angolo acuto (α) con una superficie di tale porzione di presa affacciata sull’intercapedine, detta linguetta (39’, 39†) essendo orientata con la propria estremità libera (39a) rivolta verso la porzione di supporto (31).
- 6. Tenda secondo una o più delle rivendicazioni da 3 a 5, in cui entrambe le porzioni di presa (32, 33) hanno una o più protuberanze (39’, 39†) che si estendono all’interno dell’intercapedine (34), detti sedi di innesto (13) essendo ricavate in corrispondenza di entrambe facce principali (14, 15) della porzione di lamella (10)) inserita all’interno dell’intercapedine (34).
- 7. Tenda secondo la rivendicazione 6, in cui le protuberanze (39’) di una porzione di presa (32) sono contrapposte alle porzioni di presa (39†) dell’altra porzione di presa (33).
- 8. Tenda secondo una o più delle rivendicazioni da 3 a 7, in cui dette sedi di innesto (13) sono costituite da aperture passanti.
- 9. Tenda secondo una o più delle rivendicazioni da 6 a 78, in cui ciascuna sede passante allungata (35, 36) divide la rispettiva porzione di presa (32, 33) in due parti (32a, 32b; 33a, 33b), le protuberanze (39’, 39†) essendo previste su entrambe le parti (32a, 32b; 33a, 33b) di ciascuna porzione di presa (32, 33).
- 10. Tenda secondo una o più delle rivendicazioni da 4 a 9, in cui le porzioni di presa (32, 33) sono costituite da elementi lastriformi, dette linguette (39’, 39†) essendo ottenute per tranciatura della lamella (10).
- 11. Tenda secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detto fermaglio (30) ha un asse di simmetria (Y) passante per le due sedi passanti allungate (35, 36).
- 12. Tenda secondo la rivendicazione 11, in cui detto asse di simmetria (Y) Ã ̈ ortogonale alla direzione principale di sviluppo (X) della lamella (10).
- 13. Tenda secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detta semiscaletta (20) à ̈ costituita da un elemento filiforme (20a) comprendente un’anima metallica e un rivestimento esterno in materiale plastico, lungo detto elemento filiforme (20a) essendo fissati una pluralità di rigonfiamenti (22), organizzati a coppie di due rigonfiamenti (22) separati tra loro da un tratto intermedio (21) di elemento filiforme, la semiscaletta (20) essendo inserita nelle due sedi allungate (35,36) in corrispondenza di detto tratto intermedio (21) con detti due rigonfiamenti (22) disposti uno sotto e uno sopra il fermaglio (30).
- 14. Tenda secondo una o più delle rivendicazioni da 1 a 12, in cui detta semiscaletta à ̈ costituita da un elemento filiforme (40a) da cui si estendono una pluralità di occhielli (41), la semiscaletta (40) essendo associata al fermaglio (30) con un occhiello (41) inserito nelle due sedi allungate (35,36).
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-
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Patent Citations (2)
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