ITPD20110327A1 - Pinza freno per un freno a disco - Google Patents

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ITPD20110327A1
ITPD20110327A1 IT000327A ITPD20110327A ITPD20110327A1 IT PD20110327 A1 ITPD20110327 A1 IT PD20110327A1 IT 000327 A IT000327 A IT 000327A IT PD20110327 A ITPD20110327 A IT PD20110327A IT PD20110327 A1 ITPD20110327 A1 IT PD20110327A1
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Gian Paolo Masotto
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    • F16D65/18Actuating mechanisms for brakes; Means for initiating operation at a predetermined position arranged in or on the brake adapted for drawing members together, e.g. for disc brakes
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    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
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Description

PINZA FRENO PER UN FRENO A DISCO
D E S C R I Z I O N E
Campo di applicazione
La presente invenzione ha per oggetto una pinza freno per un freno a disco, secondo il preambolo della rivendicazione indipendente n.1.
La pinza freno di cui trattasi à ̈ destinata ad essere impiegata in un impianto frenante di un veicolo ed à ̈ atta ad agire su una ruota del veicolo per rallentare la corsa di quest’ultimo ovvero per arrestarlo.
La pinza freno secondo la presente invenzione si inserisce pertanto nel settore della produzione di impianti frenanti per veicoli, in particolare per veicoli a motore, e, più in generale, si inserisce preferenzialmente nel campo dell’industria motociclistica ed automobilistica.
Stato della tecnica
Come à ̈ noto, le pinze freno di un freno a disco comprendono un corpo pinza provvisto di due pareti laterali disposta distanziate e contraffacciate e definenti congiuntamente una cavità che si sviluppa lungo una direzione longitudinale preferenziale ed entro cui à ̈ suscettibile di inserirsi una porzione periferica di un disco freno solidale ad una ruota del veicolo.
La pinza freno, pertanto, Ã ̈ suscettibile di essere fissata al telaio di un veicolo con le due pareti laterali contraffacciate alle facce opposte piane del disco freno.
Le pareti laterali della pinza comprendono due o più sedi ciascuna atta ad accogliere una pastiglia, la quale risulta interposta tra la parete laterale e la corrispondente faccia piana del disco freno. In una o in entrambe le pareti laterali sono ricavati uno o più cilindri, entro ciascuno dei quali à ̈ scorrevolmente montato un pistone capace di esercitare un’azione di spinta sulla corrispondente pastiglia per premerla contro la faccia del disco freno e rallentare o arrestare il veicolo.
Più in dettaglio, il movimento dei pistoni à ̈ controllato da uno o più elementi attuatori, suscettibili di essere azionati manualmente, come nel caso di una leva di una motocicletta, o mediante i piedi, come nel caso di un pedale di una automobile.
Gli elementi attuatori agiscono su mezzi di spinta che, a loro volta, agiscono sui pistoni spingendoli in uscita dai cilindri.
Generalmente, tali mezzi di spinta, parzialmente alloggiati nella pinza freno, comprendono una pompa ed un circuito idraulico comunicante con ciascun cilindro entro il quale à ̈ inserito un corrispondente pistone. L’azionamento degli elementi attuatori comporta l’azionamento della pompa, la quale esercita una pressione sul liquido presente nel circuito idraulico, generalmente olio, e, attraverso quest’ultimo, sulla faccia di fondo di ciascun pistone inserito nel corrispondente cilindro, sospingendo quest’ultimo verso l’esterno del cilindro stesso. I pistoni sospingono a loro volta le pastiglie contro le corrispondenti facce del disco freno.
Molte pinze freno disponibili in commercio sono dotate di sedi atte ad accogliere pastiglie aventi una forma allungata, le quali garantiscono una elevata superficie di contatto con il disco freno. Ciò assicura una maggiore durata delle pastiglie stesse.
Le sedi di queste ultime pinze di tipo noto, in particolare, si sviluppano preferenzialmente lungo una direzione sostanzialmente parallela alla direzione longitudinale di sviluppo preferenziale della cavità e, in maniera meno importante, lungo una direzione radiale, trasversale alla direzione longitudinale, e spesso presentano una forma vantaggiosamente arcuata per accogliere pastiglie atte a seguire il profilo del disco freno.
Tuttavia, le pinze freno che impiegano pastiglie di forma allungata presentano il problema di dover riuscire a garantire una uniforme distribuzione della pressione esercitata dai pistoni su tutta la superficie delle pastiglie o quanto meno su una superficie quanto più ampia possibile delle pastiglie.
Al fine di risolvere quest’ultimo problema, sono state messe a punto numerose diverse soluzioni di pinze freno, le quali si sono dimostrate tuttavia nella pratica non scevre di inconvenienti.
Una prima soluzione di tipo noto prevede di dotare le pinze freno di pistoni di elevato diametro, atto ad approssimare quanto più possibile la dimensione maggiore longitudinale delle sedi atti ad accogliere le pastiglie di forma allungata. Sono quindi state introdotte sul mercato pinze freno comprendenti pistoni il cui cielo, suscettibile di agire sulla pastiglia, si estende oltre al bordo della pastiglia stessa lungo la direzione radiale di quest’ultima.
E’ evidente che in tali pinze freno la porzione del cielo del pistone che si estende oltre il bordo della pastiglia non contribuisce minimamente ad esercitare la dovuta pressione sulle pastiglie. Tuttavia, dato l’elevato diametro, il pistone presenta un mantello esteso e, di conseguenza, una elevata forza di attrito che il pistone deve vincere per essere sospinto in uscita dal cilindro.
Una diversa soluzione di tipo noto prevede di dotare la pinza freno di due o più pistoni suscettibili di agire su una medesima pastiglia, i quali sono disposti nella corrispondente parete laterale distanziati l’uno dall’altro lungo la direzione longitudinale della sede.
Tuttavia, anche quest’ultima soluzione di tipo noto si à ̈ dimostrata nella pratica non scevra di inconvenienti. La distribuzione della pressione esercitata dai pistoni sulla superficie della pastiglia, infatti, non à ̈ uniforme e, di conseguenza, le pastiglie sono indotte a consumarsi in maniera disomogenea.
Al fine di ovviare a quest’ultimo inconveniente, sono state messe a punto pinze freno comprendenti uno o più pistoni suscettibili di agire su una placca di supporto della pastiglia.
Una soluzione di quest’ultimo tipo noto à ̈ ad esempio descritta nel brevetto US 5,284,227. Tale brevetto descrive una pinza freno la quale comprende due semicorpi fissati l’uno all’altro mediante un elemento a ponte. In ciascuno dei semicorpi sono ricavati tre cilindri portanti scorrevolmente inseriti al loro interno tre pistoni.
La pinza comprende inoltre due pastiglie sagomate ad arco e sorrette ciascuna da una placca fissata alle teste dei tre pistoni di un corrispondente semicorpo.
L’azionamento dei pistoni provoca lo spostamento dell’intera placca fissata alle loro teste, cosicché la pastiglia à ̈ sospinta, con una pressione distribuita uniformemente su tutta la sua superficie, contro una faccia del disco freno.
Il principale inconveniente di tale pinza freno consiste nell’elevato numero di pezzi che costituiscono la pinza medesima e nella conseguente complessità di assemblaggio degli stessi, che si traduce in elevati costi di produzione della pinza freno.
Presentazione dell’invenzione
Il problema alla base della presente invenzione à ̈ pertanto quello di eliminare gli inconvenienti della tecnica nota sopra citata, mettendo a disposizione una pinza freno per un freno a disco, la quale consenta di raggiungere una distribuzione quanto più possibile uniforme della pressione esercitata dai pistoni sulla superficie delle pastiglie.
Un altro scopo della presente invenzione à ̈ quello di mettere a disposizione una pinza freno per un freno a disco, la quale consenta di effettuare una frenata efficace e precisa.
Un ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ quello di mettere a disposizione una pinza freno per un freno a disco operativamente del tutto affidabile.
Un altro scopo della presente invenzione à ̈ quello di mettere a disposizione una pinza freno per un freno a disco, la quale sia semplice ed economica da realizzare.
Questi scopi ed altri ancora, vengono tutti raggiunti dalla pinza freno per freni a disco oggetto della presente invenzione.
Breve descrizione dei disegni
Le caratteristiche tecniche del trovato, secondo i suddetti scopi, sono chiaramente riscontrabili dal contenuto delle rivendicazioni sottoriportate ed i vantaggi dello stesso risulteranno maggiormente evidenti nella descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano una forma di realizzazione puramente esemplificativa e non limitativa, in cui:
la FIG. 1 mostra schematicamente una vista dall’alto di una pinza freno in accordo con la presente invenzione, dotata di un corpo pinza, il quale comprende un primo ed un secondo semicorpo, ciascuno dotato di una parete laterale contraffacciata alla parete laterale dell’altro semicorpo e dotata di sedi impegnate da pastiglie, la pinza freno essendo dotata di una cavità definita dalle suddette pareti laterali;
la FIG. 2 mostra schematicamente una vista laterale della pinza freno di Fig.1; la FIG. 3 mostra schematicamente una vista frontale di un semicorpo, visto dall’interno della cavità della pinza freno di Fig. 1, con la parete laterale dotata di alloggiamenti impegnati da pistoni;
le FIGG. 4A e 4B mostrano rispettivamente una vista frontale e una vista laterale di una pastiglia della pinza freno di Fig.1;
la FIG. 5 mostra schematicamente la sezione trasversale di un pistone di Fig.3.
Descrizione dettagliata di un esempio di realizzazione preferita
Con riferimento agli uniti disegni, Ã ̈ stata indicato nel suo complesso con 1 la pinza freno per freni a disco oggetto del presente trovato.
La pinza freno 1 secondo la presente invenzione à ̈ destinata ad essere installata in impianti frenanti di veicoli. Preferibilmente, la pinza freno 1 à ̈ stata progettata per essere impiegata in veicoli a motore, siano essi veicoli di uso comune, quali ad esempio automobili o motoveicoli, o veicoli da competizione, quali ad esempio auto e moto da corsa, go-kart o simili.
Più in dettaglio, la pinza freno 1 in accordo con la presente invenzione à ̈ destinata ad essere montata su un telaio di un veicolo, ad esempio fissata alla forcella di un motoveicolo ovvero alla sospensione di un automobile, ed à ̈ atta ad agire su un disco freno solidale ad una delle ruote del veicolo.
In accordo con le figure dei disegni allagati la pinza freno 1 comprende un corpo pinza 2, il quale à ̈ dotato di due pareti laterali 3, di cui una prima parete laterale 3’ ed una seconda parete laterale 3’’, distanziate e contraffacciate, come ben visibile nella Fig. 1. Queste ultime definiscono tra di loro una cavità 5, la quale ha uno sviluppo prevalente lungo una direzione longitudinale L ed à ̈ suscettibile di accogliere una porzione periferica del disco freno.
In particolare, la cavità 5 si sviluppa nella direzione longitudinale L tra una sezione di ingresso I ed una sezione di uscita U. In particolare la pinza freno 1 ha un verso preferenziale nel quale essere attraversata da un disco freno, il quale verso preferenziale à ̈ diretto dalla sezione I alla sezione U.
Il corpo pinza 2 comprende inoltre due porzioni di estremità 19 e, preferibilmente, una porzione centrale a ponte 20, le quali raccordano le pareti laterali 3.
Una o entrambe le pareti laterali 3 del corpo pinza 2 sono provviste di una o più sedi 6 che si affacciano sulla cavità 5, ciascuna delle quali à ̈ atta ad accogliere una pastiglia 9.
Vantaggiosamente, entrambe le pareti laterali 3 del corpo pinza 2 sono provviste di una o più sedi 6 atte ad accogliere una o più pastiglie 9, cosicché queste ultime, quando la pinza freno 1 à ̈ montata sul veicolo, risultano interposte tra le pareti laterali 3 e le facce piane opposte del disco freno.
In accordo con la suddetta forma di realizzazione della pinza freno 1, illustrata nelle allegate figure, ciascuna delle pareti laterali 3’ e 3’’ à ̈ provvista di due sedi 6 atte ad accogliere due pastiglie 9. Tuttavia, senza per questo uscire dall’ambito di tutela definito dalla presente privativa, in ciascuna delle pareti laterali 3’ e 3’’ potrà essere ricavata un unica sede 6 atta ad accogliere una singola pastiglia 9, oppure potranno essere ricavate più sedi 6 atte ad accogliere più pastiglie 9, a seconda delle esigenze costruttive ed a seconda del tipo di veicolo a cui la pinza freno 1 à ̈ destinata.
In accordo con la forma di realizzazione preferenziale della pinza freno 1 rappresentata nelle allegate figure, ciascuna sede 6 à ̈ definita da prime facce laterali 21 delle porzioni di estremità 19 del corpo pinza 2 e da seconde facce laterali 23 della porzione centrale a ponte 20.
Diversamente, ciascuna sede 6 potrà essere definita solamente dalle prime facce laterali 21 delle porzioni di estremità 19 del corpo pinza 2, oppure da queste ultime e da rilievi sporgenti da ciascuna parete laterale in direzione dell’altra parete laterale.
La cavità 5, entro la quale à ̈ suscettibile di inserirsi il disco freno, à ̈ delimitata da prime facce inferiori 24 delle porzioni di estremità 19 e da una seconda faccia inferiore 22 della porzione centrale a ponte 20, quando quest’ultima à ̈ presente.
Una o entrambe le pareti laterali 3 sono inoltre provviste di uno o più alloggiamenti 7 in comunicazione con la sede 6 (o con le sedi 6) e le pastiglie 9 sono supportate nelle sedi 6 disposte frontalmente all’alloggiamento 7 (o agli alloggiamenti 7).
La pinza freno 1 comprende inoltre uno o più pistoni 8, ciascuno scorrevolmente inserito in un alloggiamento 7 ed azionabile in uscita da quest’ultimo mediante mezzi di spinta 18 per sospingere la pastiglia 9 contro la corrispondente faccia del disco freno e conseguentemente rallentare o arrestare il veicolo.
Secondo la forma realizzativa illustrata nelle allegate figure, entrambe le pareti laterali 3 sono provviste di due alloggiamenti 7 entro i quali sono inseriti due pistoni 8 suscettibili di sospingere ciascuno una pastiglia 9 contro il disco freno.
In accordo con una diversa forma realizzativa della presente invenzione non illustrata, le pareti laterali 3 potranno essere provviste di un’unica sede 6 atta ad accogliere una pastiglia 9 e di un unico alloggiamento 7 impegnato da un pistone 8, cosicché solamente un pistone 8 agirà in tal caso su un’unica pastiglia 9. Oppure, ciascuna parete laterale 3 potrà comprendere un’unica sede 6 atta ad accogliere una pastiglia 9 e due o più alloggiamenti 7, entro i quali sono scorrevolmente inseriti altrettanti pistoni 8 atti ad agire sulla medesima pastiglia.
Diversamente, in accordo con una ulteriore forma realizzativa non illustrata, solamente una delle pareti laterali 3 potrà essere provvista di sedi 6 e alloggiamenti 7 impegnati da corrispondenti pistoni 8, mentre l’altra parete laterale potrà essere provvista di sedi 6 impegnate da pastiglie 9 e prive di alloggiamenti 7.
In accordo con l’idea alla base della presente invenzione, ciascuna sede 6, atta ad accogliere una pastiglia 9, si sviluppa lungo una prima direzione preferenziale L’ parallela alla direzione longitudinale L della cavità 5 ed il pistone 8 ha una sezione trasversale dotata di uno o più lati perimetrali rettilinei A, B, C o D, sostanzialmente paralleli alla direzione di sviluppo preferenziale L’ della sede 6.
Ciascuna sede 6 si sviluppa inoltre lungo una direzione radiale R, trasversale alla sua prima direzione preferenziale L’ di sviluppo.
Preferibilmente, infatti, la pinza freno 1 in accordo con la presente invenzione impiega pastiglie 9 di forma allungata, la quale forma allungata à ̈ in grado di garantire una elevata superficie di contatto tra le pastiglie stesse ed il disco freno, assicurando con ciò una maggiore durata delle pastiglie stesse. In particolare, le pastiglie 9 si sviluppano preferenzialmente lungo una seconda direzione preferenziale L’’, parallela alla prima direzione preferenziale L’ di sviluppo di ciascuna sede 6 e sostanzialmente parallela alla direzione longitudinale L della cavità 5. Le pastiglie 9 potranno inoltre presentare una forma arcuata atta a seguire il profilo del disco freno.
Vantaggiosamente, ciascuna pastiglia 9 comprende un supporto 13 ed uno strato di frizione 15, come illustrato nelle Figure 4A e 4B. Lo strato di frizione 15, in particolare, à ̈ realizzato in un materiale ad alta frizione, il quale potrà essere un materiale polimerico, ceramico o qualsiasi materiale adatto allo scopo.
In particolare, le pastiglie 9 sono vantaggiosamente trattenute sulle sedi 6 mediante mezzi di trattenimento 10. Questi ultimi comprendono, ad esempio, uno o più perni 14, primi fori passanti 11 ricavati nel supporto 13’ di una prima pastiglia 9’ e nel supporto 13’’ di una seconda pastiglia 9’’ e secondi fori passanti 12, ricavati nella prima parete laterale 3’ e nella seconda parete laterale 3’’, superiormente alle sedi 6, in prossimità di un bordo periferico della corrispondente parete laterale 3. Ciascuno dei perni 14, come illustrato nella Figura 1, à ̈ suscettibile di essere inserito nei due primi fori passanti 11 ricavati nei supporti della prima pastiglia 9’ e della seconda pastiglia 9’’ e nei due secondi fori passanti 12, ricavati nelle pareti laterali 3, trattenendo così ciascuna delle due pastiglie 9’ e 9’’ sulla corrispondente sede 6 della prima parete laterale 3’ o della seconda parete laterale 3’’.
Ovviamente la pastiglia 9 sarà trattenuta dai mezzi di trattenimento 10 libera di traslare verso la corrispondente faccia del disco freno quando sospinta dal pistone 8, cioà ̈, nel caso in cui la pinza freno 1 comprenda i mezzi di trattenimento 10 sopra descritti, libera di traslare in direzione parallela alla direzione assiale dei perni 14.
I mezzi di trattenimento 10 potranno inoltre comprendere vantaggiosamente una o più lingue 16 che sporgono da ciascuna delle pareti laterali 3 in direzione dell’altra parete laterale 3 e delimitano inferiormente la sede 6 per trattenere in posizione la pastiglia 9 e guidarla durante il suo spostamento provocato dal pistone 8.
Vantaggiosamente, la sezione trasversale del pistone 8 potrà essere dotata di due o più lati perimetrali rettilinei A, B, C o D, almeno uno dei quali à ̈ sostanzialmente parallelo alla direzione di sviluppo preferenziale L’ della sede 6.
In particolare, i due o più lati perimetrali rettilinei, A, B, C o D, della sezione trasversale del pistone 8 sono tra loro raccordati da una porzione curva, a, b, c o d, avente un raggio di curvatura R1, R2, R3 o R4 pari ad almeno circa 3 mm.
Preferibilmente la porzione ricurva a, b, c o d, di raccordo dei lati perimetrali rettilinei A, B, C o D ha un raggio di curvatura R1, R2, R3 o R4 pari ad almeno circa 5 mm e, ancora più preferibilmente, pari ad almeno 8 mm.
Ciascuno degli alloggiamenti 7 à ̈ delimitato da una camicia 25, nella quale sono ricavate una o più scanalature 26 (preferibilmente un’unica scanalatura 26) trasversalmente alla direzione di scorrimento X’ del pistone 8 nell’alloggiamento 7. La pinza freno 1 comprende inoltre una o più guarnizioni 17, ciascuna alloggiata in una corrispondente scanalatura 26 e dotata di uno spessore minimo pari ad almeno circa 2 mm. Preferibilmente ciascuna guarnizione 17 à ̈ del tipo noto come O-ring. Diversamente, le guarnizioni 17 potranno presentare una forma differente dalla forma ad anello, ovvero in particolare presentare una forma atta a seguire il profilo interno della camicia 25. Le porzioni ricurve a, b, c e d, di raccordo dei lati perimetrali rettilinei A, B, C o D della sezione trasversale del pistone 8 aventi i raggi di curvatura sopra indicati, assicurano pertanto la perfetta tenuta del pistone 8 nella camicia 25 del corrispondente alloggiamento 7, con guarnizioni di spessore pari o superiore ai 2 mm sopra indicati.
Il pistone 8 ha pertanto una sezione dotata di uno o più lati perimetrali rettilinei, per approssimare quanto più possibile la sagoma della sede 6 atta ad accogliere una pastiglia 9 di forma allungata e, quindi, per approssimare quanto più possibile la forma della pastiglia stessa 9. La pressione esercitata dai pistoni 8 della pinza freno 1 in accordo con la presente invenzione sulla pastiglia 9 presenta pertanto una distribuzione maggiormente uniforme rispetto alla pressione esercitata dai pistoni di tipo noto.
In accordo con la presente forma di realizzazione della pinza freno 1 secondo la presente invenzione, i due lati perimetrali rettilinei A, B, C o D della sezione trasversale del pistone sono tra loro sostanzialmente paralleli.
In particolare, la sede 6 ha una altezza h lungo la direzione radiale R trasversale alla prima direzione preferenziale L’ di sviluppo ed i due lati perimetrali rettilinei, A e C, tra loro paralleli sono distanziati l’uno dall’altro di una distanza d sostanzialmente equivalente all’altezza h della sede 6.
L’area del cielo del pistone 8 à ̈ almeno pari all’area di un cerchio avente diametro equivalente alla distanza d tra i lati perimetrali A e C rettilinei e, vantaggiosamente, à ̈ maggiore a tale area.
Grazie alla presenza di lati perimetrali rettilinei nella sezione trasversale del pistone 8, la superficie di azione del pistone 8 sulla pastiglia 9 può essere aumentata aumentando le dimensioni della sezione trasversale del pistone anche solo lungo la prima direzione di sviluppo preferenziale L’ della sede 6, parallela alla seconda direzione preferenziale di sviluppo L’’ della pastiglia. In tal modo, tutto il cielo del pistone 8 agisce sulla pastiglia 9, dal momento che non si estende oltre il bordo della pastiglia 9 lungo la direzione radiale R.
Pertanto, il pistone 8 presenta preferibilmente una sezione trasversale che approssima quanto più possibile la sagoma della pastiglia 9 sulla quale à ̈ atto ad agire, al fine di assicurare una distribuzione il più uniforme possibile della pressione da esso esercitata sulla pastiglia 9 stessa.
In accordo con una forma realizzativa preferenziale illustrata nelle allegate figure, la sezione trasversale del pistone 8 presenta una forma poligonale arrotondata sugli angoli, ovvero con i lati perimetrali rettilinei raccordati da porzioni ricurve e, preferibilmente, presenta una forma sostanzialmente rettangolare arrotondata sugli angoli, come illustrato in Fig.5.
Diversamente, i lati perimetrali rettilinei A, B, C e D paralleli della sezione trasversale del pistone 8 potranno essere disuguali.
In particolare, al fine di favorire un consumo quanto più omogeneo possibile della pastiglia 9, la sezione trasversale del pistone 8 potrà presentare una sagoma sostanzialmente trapezioidale, con le basi disposte sostanzialmente parallele alla direzione radiale R di sviluppo della sede 6 e con la base minore della sagoma trapezioidale posta in prossimità della sezione di ingresso I della cavità 5 definita tra le pareti laterali 3.
L’attivazione dei mezzi di spinta 18 che sospingono il pistone 8 in uscita dall’alloggiamento 7, infatti, à ̈ tanto più efficace quanto più il pistone 8 agisce su una porzione frontale della pastiglia 9, prossima alla sezione di ingresso I della cavità 5. Tuttavia, la pastiglia 9 tende a consumarsi in maniera maggiormente omogenea qualora il pistone 8 agisca su una porzione arretrata della pastiglia 9, prossima alla sezione di uscita U della cavità 5.
Pertanto, la pinza freno 1 secondo la presente invenzione comprendente un pistone 8 avente sezione trasversale di forma sostanzialmente trapezioidale come sopra descritto, consente di ottenere i vantaggi che si riscontrano impiegando un pistone che agisce su una porzione frontale della pastiglia unitamente ai vantaggi che si riscontrano impiegando un pistone che agisce su una porzione arretrata della pastiglia. In particolare, una pinza freno 1 comprendente un pistone 8 di sezione trasversale sostanzialmente trapezioidale à ̈ in grado di garantire una frenata ottimale al minimo azionamento di elementi attuatori che comandano i mezzi di spinta 18, pur assicurando al contempo un consumo quanto più possibile omogeneo delle pastiglie.
In tutte le forme realizzative della pinza freno 1 sopra descritte, ovvero qualsiasi sia la forma della sezione trasversale del pistone 8 previsto nella pinza freno 1, l’alloggiamento 7 atto ad accogliere il pistone 8 potrà essere ricavato in una posizione decentrata rispetto alla sede 6, pur permanendo completamente compreso nella sede 6. In particolare, l’alloggiamento 7 potrà essere ricavato nella corrispondente parete laterale 3 in una posizione leggermente arretrata rispetto alla sede 6, cioà ̈ in una posizione maggiormente prossima alla sezione di uscita U della cavità 5 al fine di favorire un consumo quanto più possibile omogeneo della pastiglia 9 sulla quale agisce.
Il corpo pinza 2 potrà essere realizzato in corpo unico. Preferibilmente, tuttavia, al fine di rendere maggiormente agevoli le lavorazioni necessarie per ricavare le sedi 6 e gli alloggiamenti 7 nelle pareti laterali 3 del corpo pinza 2, quest’ultimo comprende almeno un primo semicorpo 2’ ed almeno un secondo semicorpo 2’, distinti e rigidamente fissati l’uno all’altro. Preferibilmente, il primo semicorpo 2’ ed il secondo semicorpo 2’’ sono tra loro fissati lungo un piano che, vantaggiosamente, coincide con il piano mediano del disco freno quando la pinza freno 1 à ̈ montata sul telaio del veicolo, a cavallo di quest’ultimo. Il primo semicorpo 2’ ed il secondo semicorpo 2’’ sono provvisti rispettivamente della prima parete laterale 3’ e della seconda parete laterale 3’’ e presentano ciascuno una faccia interna 30 destinata a contraffacciarsi con una faccia piana del disco freno quando la pinza freno 1 à ̈ montata sul telaio del veicolo e sulla quale à ̈ ricavata la sede 6 (o le sedi 6) atta ad accogliere una o più pastiglie, e di una faccia esterna 31, opposta alla faccia interna.
I due semicorpi 2’ e 2’’ sono fissati tra loro mediante opportuni mezzi di fissaggio (non illustrati), quali ad esempio viti. Allo scopo, il primo semicorpo 2’ ed il secondo semicorpo 2’’ sono provvisti ciascuno di due o più primi fori passanti 4, in particolare ricavati nelle due porzioni di estremità 19 ed atti ad accogliere i suddetti mezzi di fissaggio. Una estremità 4’ dei primi fori passanti 4 potrà vantaggiosamente presentare una sezione allargata, atta ad accogliere la testa di una vite.
Il primo semicorpo 2’ ed il secondo semicorpo 2’’ potranno inoltre essere provvisti ciascuno di uno o più quarti fori passanti 27, ricavati nella porzione centrale a ponte 20 ed anch’essi atti ad accogliere i mezzi di fissaggio.
Come precedentemente specificato, il pistone 8 à ̈ sospinto in uscita dall’alloggiamento 7 mediante mezzi di spinta 18. Questi ultimi, in accordo con la forma realizzativa preferenziale della pinza freno 1 ivi illustrata, comprendono un tratto interno 18’, ricavato nel corpo pinza 2, di un circuito idraulico appartenente all’impianto frenante del veicolo. Più in dettaglio, tale tratto interno 18’ del circuito idraulico comunica con l’alloggiamento 7, o con gli alloggiamenti 7, ed à ̈ suscettibile di essere messo in comunicazione idraulica con un tratto esterno dello stesso circuito idraulico, esteriore alla pinza freno 1.
Il circuito idraulico dell’impianto frenante del veicolo comprende inoltre una pompa ed uno o più elementi attuatori atti ad essere azionati manualmente, come ad esempio una leva nel caso di una motocicletta, o mediante un piede, come ad esempio un pedale nel caso di una automobile.
L’azionamento degli elementi attuatori comporta l’azionamento della pompa, la quale esercita una pressione sul liquido presente nel circuito idraulico, preferibilmente olio, e, attraverso quest’ultimo, sulla faccia di fondo di ciascun pistone 8 inserito nel corrispondente alloggiamento 7, sospingendo il pistone 8 verso l’esterno dell’alloggiamento 7 stesso. I pistoni 8 sospingono a loro volta le pastiglie 9 contro le corrispondenti facce del disco freno.
Nel caso in cui il corpo pinza 2 sia realizzato in due semicorpi distinti e in ciascuno dei due semicorpi sia previsto almeno un alloggiamento 7 entro il quale à ̈ scorrevolmente inserito un pistone 8, il tratto interno 18’ del circuito idraulico comprende una prima porzione ricavata nel primo semicorpo 2’ e comunicante con l’alloggiamento 7 in esso ricavato ed una seconda porzione ricavata nel secondo semicorpo 2’’ e comunicante con l’alloggiamento 7 in esso ricavato.
Entrambe la prima e la seconda porzione del tratto interno 18’ del circuito idraulico comunicano con il tratto esterno del circuito idraulico. Diversamente, in accordo con una forma realizzativa preferenziale della pinza freno 1 secondo la presente invenzione, solamente una tra la prima e la seconda porzione del tratto interno 18’ del circuito idraulico à ̈ suscettibile di essere messa in comunicazione idraulica con il tratto esterno del circuito idraulico. Allo scopo, nel corrispondente semicorpo in cui à ̈ ricavata tale porzione del tratto interno 18’ del circuito idraulico à ̈ ricavato un foro di alimentazione dell’olio 28.
La restante porzione del tratto interno 18’ del circuito idraulico à ̈ posta in comunicazione idraulica con la prima o la seconda porzione comunicante con il tratto esterno del circuito idraulico. Allo scopo, il primo semicorpo 2’ ed il secondo semicorpo 2’’ sono dotati rispettivamente di un primo e di un secondo foro di distribuzione dell’olio 29’ e 29’’, suscettibili di ricevere l’olio o di cedere olio da/all’altro semicorpo.
Più chiaramente, un primo dei due semicorpi à ̈ dotato di un foro di alimentazione dell’olio 28, attraverso il quale riceve l’olio presente nel tratto esterno del circuito idraulico per introdurlo nella prima porzione del tratto interno 18’ del circuito idraulico in esso ricavata, ed à ̈ dotato inoltre di un primo foro di distribuzione dell’olio 29’ attraverso il quale cede l’olio alla seconda porzione del tratto interno 18’ del circuito idraulico ricavata nel secondo semicorpo. Quest’ultimo à ̈ allo scopo dotato di un secondo foro di distribuzione dell’olio 29’’ comunicante con il primo foro di distribuzione dell’olio 29’ del primo semicorpo per ricevere l’olio da quest’ultimo.
I mezzi di spinta 18 potranno tuttavia essere realizzati anche in maniera differente, purché comunque atti a sospingere ciascun pistone 8 in uscita dal corrispondente alloggiamento 7, senza per questo uscire dall’ambito di tutela definito dalla presente privativa.
Sono inoltre previsti mezzi di ancoraggio 32, atti a fissare la pinza freno 1 al telaio di un veicolo. Tali mezzi di ancoraggio 32 comprendono ad esempio quinti fori passanti 33 ricavati nel corpo pinza 2, ovvero nel primo semicorpo 2’ o nel secondo semicorpo 2’’ o in entrambi, preferibilmente lungo una direzione sostanzialmente parallela alla direzione radiale R di sviluppo delle sedi 6 ed atti ad accogliere elementi filettati atti a fissare la pinza freno 1 al suddetto telaio.
Vantaggiosamente, la pinza freno 1 in accordo con la presente invenzione à ̈ realizzata in una lega di alluminio, quale in particolare l’ergal.
Il pistone 8 potrà essere internamente cavo al fine di contenere il peso dell’intera pinza freno 1.
Preferibilmente, i pistoni 8 potranno essere realizzati mediante fresatura la quale consente di ottenere una elevata precisione nella lavorazione.
Il trovato così concepito raggiunge pertanto gli scopi prefissi.
Ovviamente, esso potrà assumere, nella sua realizzazione pratica anche forme e configurazioni diverse da quella sopra illustrata senza che, per questo, si esca dal presente ambito di protezione.
Inoltre tutti i particolari potranno essere sostituiti da elementi tecnicamente equivalenti e le dimensioni, le forme ed i materiali impiegati potranno essere qualsiasi a seconda delle necessità.

Claims (10)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Pinza freno per un freno a disco, la quale comprende: - un corpo pinza (2) dotato di due pareti laterali (3) distanziate e contraffacciate, le quali definiscono una cavità (5) sviluppantesi lungo una direzione longitudinale (L) preferenziale ed entro cui à ̈ suscettibile di essere inserita una porzione periferica di un disco freno, almeno una di dette pareti laterali (3) essendo provvista di almeno una sede (6) che si affaccia su detta cavità (5) e suscettibile di accogliere almeno una pastiglia (9) e di almeno un alloggiamento (7) in comunicazione con detta almeno una sede (6); - almeno un pistone (8) scorrevolmente inserito in detto almeno un alloggiamento (7) ed azionabile in uscita da detto alloggiamento (7) mediante mezzi di spinta (18) per sospingere detta pastiglia (9) contro almeno una faccia di detto disco freno; caratterizzata dal fatto che detta sede (6) si sviluppa lungo almeno una direzione preferenziale (L’) parallela a detta direzione longitudinale (L) e detto pistone (8) ha una sezione trasversale dotata di almeno un lato perimetrale rettilineo (A, B, C o D) sostanzialmente parallelo a detta direzione di sviluppo preferenziale (L’) di detta sede (6).
  2. 2. Pinza freno secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che la sezione trasversale di detto pistone (8) à ̈ dotata di almeno due lati perimetrali rettilinei (A, B, C o D), dei quali almeno uno sostanzialmente parallelo a detta direzione di sviluppo preferenziale (L’) di detta sede (6).
  3. 3. Pinza freno secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detti almeno due lati perimetrali rettilinei (A, B, C o D) della sezione trasversale di detto pistone (8) sono tra loro raccordati da una porzione curva (a, b, c o d) avente un raggio di curvatura (R1, R2, R3 o R4) pari ad almeno circa 3 mm.
  4. 4. Pinza freno secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detti almeno due lati perimetrali rettilinei (A, B, C o D) della sezione trasversale di detto pistone (8) sono tra loro sostanzialmente paralleli.
  5. 5. Pinza freno secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che detta sede (6) ha una altezza (h) lungo una direzione radiale (R) trasversale a detta direzione longitudinale (L), detti lati perimetrali (A, B, C o D) rettilinei paralleli sono distanziati tra loro di una distanza (d) sostanzialmente equivalente all’altezza (h) di detta sede (6) e l’area del cielo di detto pistone (8) à ̈ almeno pari all’area di un cerchio avente diametro equivalente alla distanza (d) tra i lati perimetrali (A, B, C o D) rettilinei.
  6. 6. Pinza freno secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che la sezione trasversale di detto pistone (8) ha una forma poligonale con detti lati perimetrali rettilinei (A, B, C o D) raccordati da dette porzioni curve (a, b, c o d).
  7. 7. Pinza freno secondo la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che la sezione trasversale di detto pistone (8) ha una forma sostanzialmente rettangolare con detti lati perimetrali rettilinei (A, B, C o D) raccordati da dette porzioni curve (a, b, c o d).
  8. 8. Pinza freno secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto alloggiamento (7) à ̈ delimitato da una camicia (25), nella quale à ̈ ricavata almeno una scanalatura (26) trasversalmente alla direzione di scorrimento (X’) di detto pistone (8) in detto alloggiamento (7) e detta pinza freno (1) comprende almeno una guarnizione (17), alloggiata in detta scanalatura (26) e dotata di uno spessore minimo pari ad almeno circa 2 mm.
  9. 9. Pinza freno secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che la sezione trasversale di detto pistone (8) presenta una sagoma sostanzialmente trapezioidale, con le basi di detta sagoma trapezioidale disposte sostanzialmente parallele ad una direzione radiale (R) di sviluppo di detta sede (6), trasversale a detta direzione longitudinale (L’) di sviluppo preferenziale di detta sede (6), e con la base minore di detta sagoma trapezioidale posta in prossimità della sezione di ingresso (I) di detta cavità (5) definita tra dette pareti laterali (3), attraverso la quale sezione di ingresso (I) detto disco freno à ̈ suscettibile di entrare in detta cavità (5) durante la sua rotazione, al fine di favorire un consumo quanto più possibile omogeneo di detta almeno una pastiglia (9).
  10. 10. Pinza freno secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto corpo pinza (2) comprende almeno un primo semicorpo (2’) ed almeno un secondo semicorpo (2’’) distinti e fissati l’uno all’altro mediante mezzi di fissaggio, ciascuno provvisto di una di dette due pareti laterali (3).
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IT202100028823A1 (it) * 2021-11-12 2023-05-12 Sunstar Eng Europe Gmbh Pinza per freni a disco di un ciclo o di un motociclo.

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