ITPD20090260A1 - Macchina per la raccolta ed il trattamento di residui vegetali e dispositivo di aggancio al trattore - Google Patents

Macchina per la raccolta ed il trattamento di residui vegetali e dispositivo di aggancio al trattore Download PDF

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ITPD20090260A1
ITPD20090260A1 IT000260A ITPD20090260A ITPD20090260A1 IT PD20090260 A1 ITPD20090260 A1 IT PD20090260A1 IT 000260 A IT000260 A IT 000260A IT PD20090260 A ITPD20090260 A IT PD20090260A IT PD20090260 A1 ITPD20090260 A1 IT PD20090260A1
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IT
Italy
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machine
collection
residues
tractor
processing
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IT000260A
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English (en)
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Aldo Tiso
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Tierre Srl
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    • A01AGRICULTURE; FORESTRY; ANIMAL HUSBANDRY; HUNTING; TRAPPING; FISHING
    • A01DHARVESTING; MOWING
    • A01D90/00Vehicles for carrying harvested crops with means for selfloading or unloading
    • A01D90/12Vehicles for carrying harvested crops with means for selfloading or unloading with additional devices or implements
    • AHUMAN NECESSITIES
    • A01AGRICULTURE; FORESTRY; ANIMAL HUSBANDRY; HUNTING; TRAPPING; FISHING
    • A01BSOIL WORKING IN AGRICULTURE OR FORESTRY; PARTS, DETAILS, OR ACCESSORIES OF AGRICULTURAL MACHINES OR IMPLEMENTS, IN GENERAL
    • A01B59/00Devices specially adapted for connection between animals or tractors and agricultural machines or implements
    • A01B59/06Devices specially adapted for connection between animals or tractors and agricultural machines or implements for machines mounted on tractors
    • AHUMAN NECESSITIES
    • A01AGRICULTURE; FORESTRY; ANIMAL HUSBANDRY; HUNTING; TRAPPING; FISHING
    • A01BSOIL WORKING IN AGRICULTURE OR FORESTRY; PARTS, DETAILS, OR ACCESSORIES OF AGRICULTURAL MACHINES OR IMPLEMENTS, IN GENERAL
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Description

TITOLO
MACCHINA PER LA RACCOLTA ED IL TRATTAMENTO DI
RESIDUI VEGETALI E DISPOSITIVO DI AGGANCIO AL
TRATTORE
DESCRIZIONE
Il presente brevetto è attinente alle macchine trainabili per la raccolta e/o il trattamento dei residui vegetali come le macchine decespugliatrici, le macchine trinciatrici ed in particolare concerne una nuova macchina per la raccolta e la lavorazione di residui di potatura di piante tipo vite, ulivo, meleto e altri soggetti arborei in filare o non, nonché di residui di trattamento dell’ erba, nei giardini pubblici e privati, nei parchi e nelle colture a prato in genere
Sono note macchine trinciatrici con telaio scocca e rotori a masse, coltelli, martelli utilizzate sia in ambito agricolo in genere, sia nel giardinaggio, per tagliare ed asportare dal terreno i residui vegetali di colture preesistenti, quali stocchi di mais, girasole, eccetera.
Sono note la macchine trinciatrici dotate di un Pick-up di raccolta mobile in grado di adattarsi alla deformazione del terreno ed indipendente dal telaio; quando incontra un ostacolo, tipo pietre o corpi estranei, si solleva automaticamente evitando ingolfamenti e danneggiamenti alla macchina; nel telaio portante è installata la camera di trinciatura che garantisce la perfetta sminuzzatura del prodotto, al telaio è agganciato il cassone di stoccaggio del materiale triturato, il cassone di raccolta è alto-scaricante, per consentire di scaricare il prodotto lavorato su rimorchi agricoli o su camion industriali. Tali dispositivi descritti possono essere applicati sia per l’erba che per la legna.
Sono anche note le macchine decespugliatrici, utilizzate per falciare e triturare siepi, arbusti, erba, nonché per eseguire la potatura di piante quali ulivi, viti, eccetera.
Sono note le macchine trinciatrici, chiamate anche biotrituratori, utilizzate soprattutto in ambito agricolo o nel giardinaggio, comunemente azionate e trainate da trattori agricoli.
Le macchine trinciatrici sono in particolare utilizzate per la raccolta e la trinciatura dei residui di potatura di ogni tipo di pianta o coltura in genere, quali girasoli, ulivo, vite, di ramaglie, fogliame, sarmenti, erba, stocchi, eccetera.
Detti residui vegetali vengono quindi raccolti dal terreno e sottoposti all’azione di mazze o martelli, atti a ridurre detto materiale in frammenti sufficientemente minuti, per ottenere la maggiore compattazione del prodotto residuo di scarto e facilitarne il successivo riutilizzo smaltimento. Le macchine per la lavorazione e raccolta dei residui note sono costituite sostanzialmente di un telaio a scocca con dispositivo di raccolta di detti residui di potatura, che vengono inviati in una camera di trinciatura dove mazze o martelli vincolati ad uno o più alberi rotori eseguono la frantumazione dei residui vegetali raccolti.
Le macchine trinciatrici note sono trainate da un trattore, al quale sono vincolate in posizione posteriore, tramite appositi attacchi universali a tre punti.
Le macchine per la lavorazione dei residui comprendono almeno un cassone di stoccaggio del materiale triturato, il cassone di raccolta può essere del tipo alto-scaricante, per consentire di scaricare il prodotto lavorato su rimorchi agricoli o su camion industriali.
Inconveniente fondamentale delle macchine trinciatrici note consiste nel fatto che detto dispositivo di raccolta è vincolato al trattore mediante attacco universale a tre punti. Per tale ragione, qualora la macchina scorra su un tratto non complanare al piano del trattore o incontri un ostacolo, come per esempio un filare di alberi da frutto, o una discontinuità del terreno, detta macchina di raccolta non si può inclinare lateralmente rispetto al piano di appoggio della trattrice e pertanto non può seguire l’andamento del terreno, ne può traslare per completare la raccolta anche nella fascia di terreno in linea con detto filare. In conseguenza di ciò, la struttura della macchina viene sollecitata in modo asimmetrico ed è possibile che si verifichino rotture o danneggiamenti in genere, particolarmente a carico del dispositivo di raccolta e delle lame.
Ovviamente se la macchina trinciatrice non segue l’andamento del terreno, o non raggiunge tutte le zone del terreno, l’efficacia nella raccolta e nel trattamento dei residui vegetali risulta limitata.
Oggetto del presente brevetto è un nuovo tipo di macchina per la laccolta e/o lavorazione dei residui vegetali di potatura di tutti i tipi di piante, erba, stocchi eccetera, con dispositivo mobile di raccolta dei residui vegetali, camera di trinciatura e cassone di stoccaggio del materiale triturato, in grado di raccogliere dal terreno e triturare tutti i residui anche in condizioni di terreno non pianeggiante e anche in presenza di ostacoli come i filari,.
Altro scopo del presente trovato è permettere la massima libertà e mobilità della macchina la quale può oscillare, traslare e inclinarsi relativamente al trattore adattandosi alle discontinuità e agli ostacoli eventualmente presenti sul terreno.
Uno dei vantaggi del presente trovato consiste nel fatto di permettere il completo recupero dei residui vegetali raccolti dal terreno, che, dopo essere finemente triturati nella camera di trinciatura, possono essere inviati ad un cassone di stoccaggio e successivamente ai trattamenti di trasformazione per l’eventuale riutilizzo.
Altro vantaggio del presente trovato è permettere di eseguire la lavorazione di raccolta e triturazione dei residui vegetali anche senza cassone di stoccaggio, cosicché il materiale triturato venga scaricato direttamente sul terreno, dove può essere impiegato come fertilizzante.
Questi ed altri scopi, diretti e complementari, sono raggiunti dal nuovo tipo di macchina trinciatrice di residui di potatura di tutti i tipi di piante, erba, stocchi eccetera, dei residui vegetali in genere con dispositivo mobile di aggancio alla trattrice come di seguito descritto e rivendicato.
La nuova macchina trinciatrice trova particolare ed efficace impiego sia in ambito agricolo, sia nel giardinaggio e per la manutenzione dei parchi e dei giardini pubblici e privati in genere..
La nuova macchina che comprende, nelle sue parti principali: almeno un telaio ed almeno un dispositivo di raccolta dei residui vegetali, impiega un attacco a tre punti snodato e traslante grazie al quale, come di seguito meglio descritto e rivendicato, la macchina trinciatrice può ruotare rispetto al trattore, non solo intorno ad un asse verticale passante per lo snodo dell’attacco, ma anche intorno ad un asse orizzontale, potendosi quindi inclinare ruotando in senso orario o in senso antiorario tra due angoli limite, rispetto alla trattrice. Detta trinciatrice può inoltre traslare rispetto alla trattrice grazie a una slitta scorrevole.
In questo modo, durante il moto della macchina trinciatrice sul terreno, se si incontrano pietre o ostacoli di vario genere o discontinuità come cunette o cumuli, detta tritturatrice può adattarsi all’andamento del terreno, oscillando e inclinandosi e/o traslando rispetto alla trattrice, rendendo così più continuo il moto della macchina e migliorando la resa sul terreno.
Il dispositivo di aggancio fra trattore e la macchina comprende almeno due timoni fra loro incernierati e relativamente rotanti sia rispetto all’asse orizzontale sia rispetto all’asse verticale e dove detto primo timone è dotato di attacco a tre punti per il trattore mentre il secondo timone non è direttamente solidale al telaio della macchina ma è fissato ad una slitta o elemento scorrevole in genere posto anteriormente alla macchina.
Detto elemento o slitta scorrevole trasla preferibilmente sull’asse ortogonale all’asse orizzontale coincidente con la direzione di avanzamento del mezzo. Si prevede che detto telaio di sostegno del cassone di stoccaggio sia sganciabile dalla macchina.
E’ inoltre possibile togliere il coperchio un modo da disperdere direttamente nel terreno circostante il residuo trattato oppure è possibile applicare un dispositivo di scarico del materiale triturato, fuoriuscente dalla camera di trinciatura, dotato di un condotto orientabile di lunghezza adeguata, cosicché il materiale triturato venga scaricato direttamente entro il rimorchio agricolo trainato.
Il materiale triturato, stoccato entro detto cassone o entro un rimorchio in genere, può quindi essere inviato a trattamenti di trasformazione, ad esempio per l’ottenimento di biomassa, dalla quale è possibile ricavare energia.
Il recupero dei residui di potatura, particolarmente da terreni agricoli, riduce anche il rischio di proliferazione di muffe e funghi sul terreno, oltremodo dannosi per le colture.
Le caratteristiche della nuova macchina trinciatrice saranno meglio chiarite dalla seguente descrizione con riferimento alle tavole di disegno, allegate a titolo di esempio non limitativo.
In figure 1 e 2 è schematizzata una vista del nuovo attacco dotato di un primo timone (A) per attacchi a tre punte, di un secondo timone (B) solidale ad una slitta o gruppo di traslazione e scorrimento (S) con relativi dispositivi di spinta (D)..
Fra il primo timone (A) ed il secondo timone (B) sono presenti un dispositivo di rotazione relativa (AB1) ad asse verticale ed un dispositivo di rotazione relativa (AB2) ad asse orizzontale costituito da un perno solidale al secondo timone (B) inserito e libero di ruotare entro un cilindro solidale al primo timone (A) il tutto vincolato ad impedire lo sfilamento
In figure 3 e 4 si mostra una vista dall’altro della macchina, nelle due posizioni, traslata a destra e traslata a sinistra; si nota. la macchina (M), dotata di coperchio (C), che comprende il secondo timone(B) solidale alla slitta o gruppo traslante (S) e relativi dispositivi di spinta (D)
Sul coperchio (C) è incernierato alla macchine posteriormente tramite cerniere sfilabili (E) che permettono anche lo svincolo completo del coperchio della nuova macchina,
In figura 5 si mostra una vista laterale della macchina.
L’attacco a tre punti del tipo snodato comprende, analogamente all’attacco a tre punti), almeno due punti inferiori di attacco alla trattrice, sostanzialmente allineati tra loro alla medesima quota, e almeno un punto superiore (S3) di attacco alla trattrice.
La macchina può quindi sia ruotare intorno a detto asse verticale (Z) rispetto al trattore, sia ruotare intorno a detto asse orizzontale (X), potendosi quindi inclinare ruotando in senso orario o in senso antiorario, ad esempio tra due angoli limite.
Queste sono le modalità schematiche sufficienti alla persona esperta per realizzare il trovato, di conseguenza, in concreta applicazione potranno esservi delle varianti senza pregiudizio alla sostanza del concetto innovativo.
Pertanto con riferimento alla descrizione che precede e alla tavola acclusa si esprimono le seguenti rivendicazioni.

Claims (5)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina (M) trainabile per la raccolta e/o la lavorazione dei residui vegetali comprendente almeno un dispositivo di raccolta dei residui vegetali ed almeno un dispositivo di traino con attacco a tre punti per un trattore (T) o macchina trattrice, caratterizzata dal fatto che detto dispositivo di traino comprende almeno due timoni (A, B), fra loro collegati con almeno una cerniera per la loro rotazione relativa, e dove il primo timone (A) comprende un attacco a tre punti ed il secondo timone (B) è direttamente o indirettamente fissato ad una slitta (S) o gruppo scorrevole su detta macchina ed è atto a scorrere relativamente al corpo macchina in direzione sostanzialmente ortogonale all’asse di traino.
  2. 2. Macchina per la raccolta e/o la lavorazione dei residui vegetali come da rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto primo (A) e detto secondo (B) timone sono tra loro collegati tramite una cerniera ad asse verticale (AB1) ed anche una seconda cerniera (AB2) ad asse orizzontale.
  3. 3. Macchina per la raccolta e la lavorazione dei residui vegetali come da rivendicazioni 1, 2, caratterizzata dal fatto di comprendere uno o più dispositivi di spinta (D) per la traslazione laterale di detta slitta (S) rispetto al corpo della macchina
  4. 4. Macchina per la raccolta e/o la lavorazione dei residui vegetali come da rivendicazioni 1, 2, 3 caratterizzata dal fatto che di comprendere un coperchio (C) direttamente o indirettamente incernierato al telaio e dove le cerniere (E) possono essere svincolate o sfilate in modo da permettere l’asportazione di detto coperchio (C).
  5. 5. Macchina per la raccolta e la lavorazione dei residui vegetali come da rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto di comprendere un elemento di convogliamento dei residui fissabile alla macchina stessa e dove detto elemento di convogliamento può essere sia del tipo fisso che del tipo mobile.
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Citations (6)

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Publication number Priority date Publication date Assignee Title
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